n. 10 - ottobre 2008 - Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli edifici: al via le nuove normeilGeometra veroneseGli impianti soggetti all’applicazione del regolamentoAmbito di applicazioneImpianti di produzione, trasformazione,trasporto, distribuzione,utilizzazione di energia elettricalmpianti per la distribuzione el’utilizzazione del gasCircuiti di alimentazione degli utilizzatori e delle prese a spina,nonché gli impianti elettrici di autoproduzionedi energia fino a 20 kW nominaleInsieme degli accessori per la distribuzione di gasdal punto di consegna agli utilizzatori, con tutte lepredisposizioni per le aerazioni, ventilazioni,oltre che per lo scarico dei prodotti combustiImpianti idrici e sanitariImpianti di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento, refrigerazione con opere di evacuazione deiprodotti della combustioneImpianti di sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili ecc.)Impianti radiotelevisivi ed elettronici,antenneImpianti di protezione antincendioPer la trasmissione e ricezione dei segnali e dei datialimentati a tensione < 50 V a corrente alternata,> 120 V in corrente continuaPer alimentare gli idranti; per impianti di estinzioneautomatico e manuale; impianti di rilevazioneImpianti per automazione di porte, cancelli, barriereImpianti di protezione contro scariche atmosferichePer gli impianti connessi alla rete di distribuzione,fa testo il punto di consegna delle forniture, laddovela ditta fornitrice e/o distributrice rende fruibili all’utentel’acqua, l’energia elettrica, il gas.L’art. 2 definisce alcuni concetti relativi al contesto.Per esempio:- per potenza impegnata, si intende il maggiore deivalori tra la potenza da contratto con il fornitore equella nominale degli impianti di autoproduzione installati:- per uffici tecnici interni, si intendono le strutturecostituite da risorse umane e strumentali preposteall’impiantistica, alla realizzazione degli impiantiaziendali e alla loro manutenzione:- per ordinaria manutenzione, gli interventi chehanno il fine di contenere il degrado normaled’«uso, nonché di far fronte a eventi accidentali checomportano la necessità di primi interventi, che comunquenon modificano la struttura dell’impiantosu cui si interviene o la sua destinazione d’uso.Direttamente “relazionato” all’art. 1 e ai suoi ambitidi applicazione è l’art. 3, relativo alle imprese abilitateche andranno a indicare (presentando una dichiarazione)per quale lettera e quale voce dell’art. 1intendono esercitare attività, nonché il possesso deirequisiti tecnico-professionali.Ottobre 200835