ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOSicurezza in cantieree<strong>di</strong>lizia sicuraOccorre inculcare in tutti questa cultura e auspichiamoche, continuando sulla strada dell’informazione,i cantieri <strong>di</strong>ventino effettivamente più sicuri, icasi <strong>di</strong> lavoro nero <strong>di</strong>minuiscano e gli uffici delle rispettiveaziende siano maggiormente responsabili».Ha portato i saluti del Prefetto, Italia Fortunati, ilVicePrefetto Vicario Faillaci, che ha spostato ilpiano delle riflessioni sul <strong>di</strong>ritto fondamentale dell’in<strong>di</strong>viduoalla salute. Diritto sancito dall’articolo 32<strong>della</strong> Costituzione. “La lotta contro gli infortuni sullavoro è una battaglia <strong>di</strong> civiltà che misura il grado<strong>di</strong> progresso <strong>di</strong> una nazionale civile.Il tavolo <strong>di</strong> confronto sulla sicurezza nei cantieri presiedutodal Prefetto, cui hanno aderito tutte le categoriee gli organismi coinvolti, è un importantepasso avanti in questa battaglia”.È toccato a Manuela Peruzzi, responsabile Vigilanzadello Spisal Ulss20, affrontare il tema attraversoi dati sulla situazione <strong>dei</strong> cantieri scaligeri, integratidalla lettura effettuata dagli enti <strong>di</strong> vigilanzadello Spisal. «Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro sui cantierisono in parte migliorate ed è calato il numero <strong>di</strong> infortuni.Il numero <strong>di</strong> incidenti gravi e <strong>dei</strong> decessi,tuttavia, non accenna a <strong>di</strong>minuire.Occorre sottolineare che spesso una sicurezza carentenei cantieri è dovuta anche alla cattiva organizzazioneche regola gli stessi.Per questo la Vigilanza dello Spisal ha mo<strong>di</strong>ficato ilsuo modus operan<strong>di</strong>: innanzitutto partiamo da uncontrollo del territorio in generale, oltre che dai cantierinel particolare. In secondo luogo, valutiamonon solo gli aspetti <strong>della</strong> sicurezza ma anche quelliorganizzativi degli appalti e <strong>dei</strong> cantieri stessi.La regolarità degli appalti e del lavoro, infatti, sonostrettamente connessi alla sicurezza».«Il convegno - ha concluso Romanelli - ha sancitol’impegno sul territorio non <strong>di</strong> una sola categoriaprofessionale, ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse categorie partecipanti,a livelli <strong>di</strong>versi, alla filiera delle costruzioni e<strong>di</strong>li.Il <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> riporta l’attenzione sul fattoche da soli non si può fare nulla, meglio unire le forzeper la sicurezza sul lavoro. L’accordo firmato oggi,durante il convegno, testimonia proprio questa comunione<strong>di</strong> intenti e la volontà <strong>di</strong> far fronte alle criticitàdel settore in maniera compatta e univoca».Secondo il Protocollo d’intesa, il <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>si impegna a sensibilizzare i propri iscritti allaformazione continua nei ruoli <strong>di</strong> Responsabile Lavori,Coor<strong>di</strong>natore alla sicurezza, Titolare <strong>di</strong> delegheantinfortunistiche, Verificatore. Il <strong>Collegio</strong> Costruttoriestenderà al <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e all’Associazione<strong>dei</strong> Consulenti del lavoro i propri eventi formativi,mentre la Cassa E<strong>di</strong>le <strong>di</strong> Verona cercheràmodalità più semplici <strong>di</strong> accesso ai dati, sulla situazionecontributiva delle imprese, sia ai Responsabilisia ai Consulenti del lavoro.12 Ottobre <strong>2008</strong>
FATTI E NOTIZIEL’esercizio <strong>della</strong> professione oltralpeIl geometra abilitato in Italia puòlavorare in tutta EuropailGeometra veroneseLa Direttiva 2005/36 è entrata in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea e dà<strong>di</strong>ritto a chi esercita una professione regolamentata <strong>di</strong> farlo ovunque senza altriesami. Spieghiamo come farsi riconoscere il titolo professionaleDa quando è entrata in vigore la <strong>di</strong>rettiva europea2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualificheprofessionale, sono cambiate le regole che ungeometra, alla pari degli altri professionisti iscritti aun or<strong>di</strong>ne professionale, deve seguire per esercitarela professione in uno <strong>dei</strong> paesi dell’Unione europea.La <strong>di</strong>rettiva è entrata in vigore il 20 <strong>ottobre</strong> 2007, eperciò ogni stato europeo la deve rispettare.Essa sostituisce le precedenti <strong>di</strong>rettive 89/48/CEE e92/51/CEE, come mo<strong>di</strong>ficate dalla <strong>di</strong>rettiva2001/19/CE (da notare che la <strong>di</strong>zione inglese, prevalentesui siti europei, scrive EEC al posto CEE).La professione <strong>di</strong> geometra rientra nei livelli <strong>di</strong> qualificaprevisti dall’art. 11, lettera c) <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>rettiva2005/36, ed è specificatamente descritta nell’AllegatoII - Elenco <strong>dei</strong> cicli <strong>di</strong> formazione con strutturaparticolare <strong>di</strong> cui all’articolo 11, lettera c) - comeavente un ciclo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> tecnici secondari <strong>della</strong> duratacomplessiva <strong>di</strong> almeno tre<strong>di</strong>ci anni, <strong>di</strong> cui otto <strong>di</strong>scolarità obbligatoria più cinque anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> secondari,tre <strong>dei</strong> quali concentrati sulla professione, concludentisicon un esame <strong>di</strong> maturità tecnica e completatida un tirocinio pratico <strong>di</strong> almeno due anni inun ufficio professionale o da un’esperienza professionale<strong>di</strong> cinque anni, seguito dall’esame <strong>di</strong> Stato.Che cosa deve dunque fare un geometra italiano,iscritto a un <strong>Collegio</strong>, per esercitare la professionenell’Unione europea? Deve chiedere all’autoritàcompetente del paese in cui desidera lavorare (ingenere è un ministero), <strong>di</strong> ottenere il riconoscimentodel titolo professionale <strong>di</strong> geometra ai sensi <strong>della</strong><strong>di</strong>rettiva europea 2005/36, articolo 11, lettera c.Per in<strong>di</strong>viduare l’in<strong>di</strong>rizzo a cui rivolgersi, il punto <strong>di</strong>partenza è l’elenco <strong>dei</strong> Punti nazionali <strong>di</strong> contattoche si trova sul sito del Dipartimento Politiche Comunitarie,http://old.politichecomunitarie.it dovec’è una sezione de<strong>di</strong>cata ai riconoscimenti professionali.Il Dipartimento per le Politiche Comunitariesi trova presso la Presidenza del Consiglio, e offreinformazioni telefoniche dettagliate al numero06 6779.53.22.La posta elettronica valida è attualmente soloquesta: lu.monaco@palazzochigi.it.Ai punti <strong>di</strong> contatto degli altri paesi (che pubblichiamo<strong>di</strong> seguito, assieme a quello <strong>della</strong> Svizzera,perché con questo paese c’è un reciproco riconoscimento<strong>dei</strong> <strong>di</strong>plomi che danno <strong>di</strong>ritto ad accederea una professione regolamentata) ai quali ci sideve rivolgere se sapere che documenti ciascuno<strong>di</strong> essi richiede perché la qualifica <strong>di</strong> geometra siariconosciuta. È opportuno inviare la richiesta inlingua inglese.Nel caso che il paese prescelto chieda un attestatoda parte dell’autorità competente italiana, tale autoritàè il ministero <strong>della</strong> Giustizia, a cui il geometradovrà inviare la richiesta scritta, allegando la documentazioneinviata dal paese europeo.Sul sito dell’Unione Europea:http://europa.eu/scadplus/leg/it/cha/c1<strong>10</strong>65.htm,c’è una sintesi <strong>della</strong> Direttiva 2005/36/CE del 7 settembre2005, pubblicata nella Gazzetta ufficiale L2522 del 30.09.2005. In questa pagina è descrittocon buon dettaglio il contenuto <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva, compresoun aspetto nuovo, assai importante, che riguardail lavoro temporaneo e occasionale, senzanecessità <strong>di</strong> stabilimento <strong>di</strong> servizi.La <strong>di</strong>rettiva infatti <strong>di</strong>stingue tra “libera prestazione<strong>dei</strong> servizi” e “libertà <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento” basandosisui criteri in<strong>di</strong>cati dalla Corte <strong>di</strong> giustizia: durata, frequenza,perio<strong>di</strong>cità e continuità delle prestazioni.I geometri che hanno intenzione <strong>di</strong> lavorare in Europafaranno bene a leggere accuratamente questalunga pagina, dalla quale è possibile raggiungeretutti i documenti relativi.Ottobre <strong>2008</strong>15