CULTURA DEL TERRITORIOilGeometra veroneseTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiProsegue il restauro <strong>della</strong> splen<strong>di</strong>da villa sede del Municipio <strong>di</strong> Caprino:ora al tocca al nucleo quattrocentesco e all’abbattimento delle barrierearchitettoniche. Negli spazi recuperati avrà sede la sezione locale dell’AvisUna nuova sede per i donatori <strong>di</strong> sangue e l’anticosplendore per gli affreschi <strong>della</strong> villa fanno parte delpacchetto <strong>di</strong> interventi che l’Amministrazione comunale<strong>di</strong> Caprino ha pre<strong>di</strong>sposto su Palazzo Carlotti.Collocato nel cuore del capoluogo montebal<strong>di</strong>no,lo storico e<strong>di</strong>ficio è dal 1952 sede municipale<strong>di</strong> Caprino, dopo essere stato <strong>di</strong> proprietà <strong>dei</strong> Carlottie precedentemente, nella seconda metà delCinquecento, <strong>dei</strong> Vimercati.Il palazzo negli ultimi anni ha ritrovato la sua splen<strong>di</strong>dafacciata grazie a <strong>di</strong>versi interventi <strong>di</strong> restauroche ne hanno recuperato il corpo centrale, alcunesale interne e parte dell’apparato decorativo.L’Amministrazione sta ora procedendo con il piùcomplesso intervento <strong>di</strong> restauro dell’interno cheprevede il risanamento integrale dell’ala est, da anniinagibile, e alcuni lavori <strong>di</strong> recupero degli affreschi edelle decorazioni.«La decisione <strong>di</strong> proseguire i lavori a Palazzo Carlotti- spiega il Sindaco Stefano Sandri - è dettatadalla volontà <strong>di</strong> restituire alla Comunità la funzionalità<strong>di</strong> una parte del palazzo rimasta per anni inagibilee in uno stato <strong>di</strong> degrado. Con tale interventoall’interno degli spazi recuperati troverà sede definitivauna delle associazioni più attive e importantidel territorio: la sezione comunale dell’Avis.Ottobre <strong>2008</strong>29
ilGeometra veroneseCULTURA DEL TERRITORIOTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiIl palazzo, infatti, dalle eleganti forme architettonicheseicentesche, si impone per la gran<strong>di</strong>osità<strong>della</strong> facciata e per le decorazioni pittoriche dell’interno,restaurate nell’inverno del 1972.In molte stanze al primo piano, la parte centrale delsoffitto è affrescata a figure allegoriche dalle forme<strong>di</strong> gusto seicentesco e sulle pareti del salone visono <strong>di</strong>pinti in cornici <strong>di</strong> stucco sagomate che fingonoquadri.(Stefano Sandri, Sindaco <strong>di</strong> Caprino Veronese)Inoltre, l’e<strong>di</strong>ficio sarà reso idoneo all’accesso ancheal piano superiore alle persone <strong>di</strong>versamente abiliche potranno utilizzare l’ascensore».L’attuale progetto si propone <strong>di</strong> completare in mododefinitivo il restauro dell’e<strong>di</strong>ficio, intervenendo sulleparti che ancora lo richiedono: il nucleo originarioquattrocentesco, sull’ala destra, che attualmenteversa in forte degrado, e il piano terra soggetto inparticolare alle problematiche inerenti l’umi<strong>di</strong>tà darisalita. Contestualmente si prevede la messa anorma dell’impiantistica dell’e<strong>di</strong>ficio, oltre che l’inserimento<strong>di</strong> un vano ascensore e l’istallazione <strong>di</strong>una nuova centrale termica interrata.Con il primo stralcio sarà effettuato il restauro degliapparati decorativi interni e, contemporaneamente,saranno realizzate le opere e<strong>di</strong>li <strong>di</strong> risanamento, ristrutturazionee messa a norma degli impianti elettricie termosanitari.Per quanto riguarda il lato “artistico” dell’intervento,per il restauro degli affreschi è stata consultata laSoprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici<strong>di</strong> Verona che ha approvato il progetto echiesto <strong>di</strong> effettuare delle analisi stratigrafiche degliintonaci e degli apparati in <strong>di</strong>versi punti <strong>della</strong> villa, alfine <strong>di</strong> ricercare la presenza delle finiture originariedell’e<strong>di</strong>ficio, dando corso ad un restauro filologiconel rispetto del prezioso patrimonio comunale.Le più interessanti sono le scene <strong>di</strong> caccia, che siestendono su ampi spazi, mentre nei riquadri allepareti i temi variano da paesaggi fantastici <strong>di</strong> laghettie boschi a motivi architettonici con colonnatio scaloni scenografici, fontane e statue, per finirecon gli angioletti <strong>di</strong>pinti in cornici ovali sulle ported’entrata.Senza dubbio spicca per l’originalità e l’eccentricitàla Sala <strong>dei</strong> sogni, il cui soffitto a volta è ricoperto dauna fantasiosa decorazione a piccole figure sufondo bianco raffiguranti galeoni, personaggi vestitialla orientale, uccellini, carrozze, che la tra<strong>di</strong>zionevorrebbe fossero “i sogni del marchese Carlotti”.30 Ottobre <strong>2008</strong>