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n. 10 - ottobre 2008 - Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

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ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreCosì Töhronen ha introdotto la presentazione delprogetto Fao per la definizione <strong>di</strong> linee guida chepossano orientare l’azione <strong>di</strong> consulenza nella pianificazionedel territorio. Una serie <strong>di</strong> best practiceco<strong>di</strong>ficate frutto <strong>di</strong> una partnership tra esperti e stu<strong>di</strong>osi<strong>dei</strong> paesi aderenti alla Fao, <strong>della</strong> Fao e <strong>di</strong> organismied istituzioni in grado <strong>di</strong> orientare profondamentele scelte <strong>di</strong> pianificazione: come la BancaMon<strong>di</strong>ale, la Gtz e la stessa Federazione Internazionale<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>. Del progetto si tireranno le filenell’Expert Group Meeting che si terrà a Roma iprossimi 24 e 25 novembre. Töhronen ha citato ipaesi del Terzo Mondo, ma i professori FrancescoMarangon e Tiziano Tempesta, hanno presentatoun paper che tira in ballo il ricchissimo Veneto.Secondo la ricerca presentata dai due docenti <strong>dei</strong>Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali e <strong>di</strong>Scienze economiche, rispettivamente delle Università<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e Padova analizzando l’andamento delcostruito e del mercato immobiliare veneto hannoscoperto che “il tentativo <strong>di</strong> controllare la pianificazionedello sviluppo urbano regionale, ovvero <strong>di</strong>correggere e in<strong>di</strong>rizzare le <strong>di</strong>namiche spontanee<strong>della</strong> domanda <strong>di</strong> suolo, soprattutto in pianura, percontenere lo spreco <strong>di</strong> aree e le esternalità negativeè fallito. Quarant’anni <strong>di</strong> sviluppo economico hannoportato ad un’urbanizzazione <strong>di</strong>ffusa che comprometteprofondamente il territorio regionale.Dal 2000 in poi, storicamente nel Veneto non si eramai costruito così tanto. Il 73% <strong>dei</strong> fabbricati è destinatoad attività industriali e artigianali, l’11% all’agricolturaed il resto ai servizi.”.Un’affermazione che assume ancora maggior valenza,se si considera che la Regione è stata tra leprime a dotarsi in Italia <strong>di</strong> norme urbanistiche e a<strong>di</strong>mporre l’adozione <strong>di</strong> piani territoriali a tutte le amministrazionilocali. Dalla ricerca, si evince, infatti,che la quantità <strong>di</strong> superficie urbanizzata per ogni residenteaumenta notevolmente nel passare dai poliurbani (219 mq/abitante), ai comuni metropolitani(426 mq/abitante) al centro Veneto (546 mq/abitante)ai comuni <strong>di</strong> transizione verso le zone marginali(612 mq/abitante).Ne consegue che il progressivo decentramento<strong>della</strong> popolazione dai centri urbani verso i comunipiù periferici ha comportato un incremento considerevole<strong>della</strong> superficie necessaria ad inse<strong>di</strong>are unnuovo residente innescando fenomeni <strong>di</strong> spreco <strong>di</strong>suolo molto rilevanti . “Ciò è tanto più grave - spieganoi due docenti - se si considera che la strutturaurbana tende a riprodursi per lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>tempo presentando in genere una fortissima inerziadovuta agli investimenti infrastrutturali che si accompagnanoalla sua formazione e che non rendonoeconomicamente conveniente avviare profonderiorganizzazioni dell’assetto inse<strong>di</strong>ativi”.(Mika Töhronen)Lo stesso assessore alla progettazione e manutenzioneviabilistica <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona, Luca Sebastiano,intervenuto a portare i saluti <strong>di</strong> del Presidente,Elio Mosele, ha sottolineato come “Veronasia una città nota nel mondo per la sua cultura, perla sua musica, per il mito shakespeariano <strong>di</strong> Giuliettae Romeo. In realtà, però, è anche una città congran<strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> traffico, con un livello elevato <strong>di</strong>inquinamento da polveri sottili che rendono il tema<strong>di</strong> questo convegno molto attuale. Per la sua <strong>di</strong>mensioneeconomica e per la sua posizione geografica,al centro <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> vie <strong>di</strong> comunicazione europee,esprime un bisogno <strong>di</strong> infrastrutture che necessitano<strong>di</strong> una pianificazione rispettosa dell’ambiente.Noi lo stiamo facendo, tra l’altro, in modo concertatoe con<strong>di</strong>viso attraverso lo strumento del PTCP -il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento provinciale.8 Ottobre <strong>2008</strong>

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