I DATI ALLE RIUNIONI DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI 1 PARTECIPAZIONE MEDIA ANNUA ASSEMBLEA DEI COMUNI 31,18% 19,64% 29 13,16% 9,47% 9,61% 2009 2010 2011 2012 2013 29 2 PARTECIPAZIONE MEDIA ANNUA CONSIGLIO REGIONALE 14,87% 10,82% 5,68% 6,14% 2,82% 2009 2010 2011 2012 2013 29 3 PARTECIPAZIONE MEDIA ANNUA CONSIGLIO DIRETTIVO 12,52% 8,21% 7,13% 7,13% 5,82% 2009 2010 2011 2012 2013
M1 MACROFUNZIONE 1: DIMENSIONE POLITICA ANCI TOSCANA Di fronte all’attuale scenario di crisi economica e ai conseguenti problemi di tenuta del tessuto sociale e delle istituzioni, abbiamo bisogno di ripartire dalle comunità locali. La crescita passa attraverso lo sviluppo dei territori e i Comuni sono al centro di questo processo. Di questa responsabilità dobbiamo essere tutti consapevoli. In questa fase di profondo rinnovamento, diviene sempre più necessario intensificare le relazioni fra l’Associazione e i suoi soci, aumentare e qualificare la partecipazione di quest’ultimi alle attività politico-istituzionali di Anci Toscana, trovare nuove forme di coinvolgimento nell’assunzione di decisioni di interesse dei Comuni. Dobbiamo definire nuovi canali di comunicazione e condivisione, capaci di coinvolgere i soci nel loro insieme. Negli ultimi cinque anni, invece, abbiamo assistito ad un processo contradditorio nella storia interna della nostra Associazione: da un lato, è cresciuta in modo significativo l’attività di rappresentanza e di servizio di Anci Toscana; dall’altro lato, è diminuita la partecipazione degli organi politici. Il livello di partecipazione alle Assemblee regionali è sceso drasticamente negli ultimi cinque anni: da circa il 60% a circa il 10%. Un andamento molto simile hanno avuto, in questo stesso periodo, i lavori del Consiglio regionale di Anci Toscana. Per quanto riguarda i membri del Comitato Direttivo, la partecipazione alle riunioni è diminuita in modo meno consistente. E tuttavia, anche in questo caso si è ridotta quasi del 50%, nel periodo fra il 2009 e il 2013. E’ un dato su cui riflettere, sebbene non debba essere drammatizzato: la partecipazione alle attività di un’Associazione, qualsiasi essa sia, seguono spesso una dinamica di tal genere. Dopo una prima fase, immediatamente successiva al Congresso, i livelli di partecipazione tendono a scendere con il proseguire del mandato. E tuttavia il nostro obiettivo deve essere l’inversione di tale tendenza. Dobbiamo trovare nuovi strumenti utili ad incentivare la partecipazione. In alcuni casi, potremmo riconoscere un eccesso di delega dei soci nei confronti della struttura di servizio dell’Associazione. Quest’ultima è cresciuta molto e si è assai qualificata, ma ciò non deve far dimenticare, né agli organi associativi, né agli amministratori, né ai componenti dello staff, che l’origine del nostro lavoro politico risiede, sempre e soltanto, nella prospettiva che proviene dai Comuni: un punto di vista certamente di parte, ma che, al tempo stesso, è rivolto verso l’interesse generale. Le ambizioni della nostra Associazione dipendono da quali risultati riusciremo ad ottenere su questo fronte. Per raggiungere tale obiettivo sarà necessario modificare alcuni elementi della nostra cultura associativa. Non solo aumentare la partecipazione, ma cambiarne modalità e forme. 25