TENERE INSIEME IL CENTRO E I TERRITORI
M1 MACROFUNZIONE 1: DIMENSIONE POLITICA VERSO IL CONGRESSO NAZIONALE DI ANCI Come abbiamo cercato di spiegare nelle precedenti pagine, Anci Toscana interpreta una propria autonoma versione di rappresentanza regionale dei Comuni; un profilo specifico e originale, corrispondente alle caratteristiche e alle esigenze del sistema politico e amministrativo toscano. Nell’ultimo decennio, seguendo un tale percorso, abbiamo ottenuto significativi successi. L’Associazione è potuta crescere molto e migliorare la sua capacità di rappresentare i Comuni. A partire da questo modello, da ciò che noi siamo, Anci Toscana propone di portare il suo contributo al dibattito congressuale nazionale dell’Associazione dei Comuni italiani. Il prossimo congresso di ANCI dovrà affrontare temi e problemi di grande rilevanza: la definizione di una nuova morfologia istituzionale, che valorizza il ruolo delle amministrazioni comunali, impone un’approfondita riflessione sui meccanismi di governance dell’Associazione dei Comuni. In primo luogo, dobbiamo definire un nuovo sistema di relazioni interne all’Associazione, nuovi rapporti fra la struttura nazionale e le strutture regionali. Le posizioni dell’Associazione devono essere prodotte da una diversa composizione di prospettive e informazioni, capace di tenere insieme il centro e i territori. Se, da un lato, la struttura centrale dell’Associazione non ha la possibilità di intercettare le esigenze e i problemi degli oltre ottomila Comuni italiani, dall’altro lato, le Anci regionali, in quanto singole unità, non possono avere piena consapevolezza dei temi del dibattito politico nazionale. Per qualificare la rappresentanza dei Comuni, sia a livello nazionale che regionale, è necessario intensificare la reciprocità dei canali, definire meccanismi di collaborazione e di consultazione bidirezionale, dal livello nazionale a quello regionale e viceversa: nuovi canali utili a informare le Anci regionali sui provvedimenti proposti dalle istituzioni centrali dello Stato; nuove modalità per segnalare all’ANCI, attraverso le strutture regionali, questioni specifiche di interesse delle città e dei territori, affinché divengano temi di iniziativa politica dell’Associazione. Esistono, inoltre, possibilità di crescita, opportunità di natura progettuale e di carattere anche “imprenditoriale”, che la struttura centrale non può essere in grado di cogliere, se non attraverso il coinvolgimento delle Anci regionali. E’ necessario, quindi, modificare alcune prassi associative, fino ad ora seguite, per superare delle rilevanti criticità di contesto generale: le posizioni di ANCI spesso appaiono appiattite su prospettive e canali di comunicazione limitati, legati soltanto al punto di vista di alcune grandi città: in tal modo, è indebolita in misura determinante la capacità di rappresentanza degli interessi dei Comuni e la “forza contrattuale” della Associazione a livello nazionale. Per tali motivi, Anci Toscana propone due temi di riforma, in quanto contributo al dibattito nazionale in vista del Congresso di ANCI: 1) Riforma del Coordinamento delle Anci regionali 2) Patto Federativo 29