FOCUS LA STRUTTURA POLITICA DI ANCI ASSEMBLEA CONSIGLIO NAZIONALE COMITATO DIRETTIVO CONFERENZA CONSIGLI COMUNALI PRESIDENTE COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI CONSULTA PICCOLI COMUNI COORDINAM. METROPOLITANE UFFICIO DI PRESIDENZA COORDINAM. NAZIONALE UNIONI DI COMUNI SEGRETARIO GENERALE COORDINAMENTO DELLE ANCI REGIONALI
M1 MACROFUNZIONE 1: DIMENSIONE POLITICA PATTO FEDERATIVO In un Paese in preda ad una profonda crisi economica, ancora colpito da significative incertezze sul cammino futuro da compiere, l’Associazione nazionale dei Comuni può rappresentare una risorsa, un elemento di unità, un attore politico con un forte profilo istituzionale, capace di proporre interessi comuni e produrre contenuti condivisi. Per fare ciò, ANCI deve agire non solo nel dibattito quotidiano, all’interno delle istituzioni e nel campo dell’opinione pubblica, ma divenire, al tempo stesso, un soggetto di mutamento di cultura politica. Il nesso fra autonomia e responsabilità, tanto del singolo amministratore locale quanto delle comunità nel loro insieme, deve rappresentare il nucleo fondante delle nostre attività. Per venire incontro alle esigenze e alle aspirazioni dei Comuni, per superare le soluzioni centraliste ed affermare un nostro modello federalista, è necessaria una diversa articolazione associativa, un nuovo modo di pensare le Anci regionali nel sistema di ANCI. Le politiche associative interne e le scelte strategiche devono nascere da nuove forme di reciproca consultazione, dalla crescita dei rapporti fra la struttura nazionale dell’Associazione e le Anci regionali. Per questo motivo, Anci Toscana propone la stipula di un Patto Federativo, un vero e proprio atto. L’Associazione dei Comuni ha bisogno di stabilire una più corretta forma di stare insieme, un modo migliore per rafforzare nel complesso la sua funzione di rappresentanza. In tal modo, sarà possibile definire con chiarezza il ruolo delle Anci regionali e il significato della loro partecipazione alla governance di ANCI, stabilendo un principio di parità fra le Associazioni regionali e, al tempo stesso, garantendo la loro autonomia. La forza dell’Associazione e la coerenza della sua azione, rispetto a quanto stabilito dai principi statutari, sono direttamente legate al corretto funzionamento di un campo relazionale, formato da tre fondamentali punti di fuoco: i Comuni soci, le Associazioni regionali e la struttura nazionale di ANCI. Per tale motivo, il Patto Federativo dovrà necessariamente definire nuove forme e metodi più condivisi per governare i rapporti fra l’Associazione e i Comuni soci, ridiscutendo la questione delle adesioni e delle quote, i problemi di morosità e le politiche di fidelizzazione, i sistemi di relazione e le prassi associative. Si tratta, in particolare, di ripensare il meccanismo delle quote, andando oltre la proposta di riduzione del 10% del monte quote delle Anci regionali per l’esercizio del 2014. E’ necessario, infatti, rivedere l’intero sistema, sia nei rapporti fra Comuni soci e ANCI, sia nelle relazioni fra Anci regionali e struttura nazionale, per poter migliorare i modelli di adesione e fidelizzazione degli enti all’Associazione. 33