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Studio geotecnico e termico di un impianto geotermico a sonda ...

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28 Introduzione alla trasmissione del calore<br />

In regime stazionario la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> temperatura all’interno <strong>di</strong> <strong>un</strong> mezzo <strong>di</strong>pende dal valore<br />

locale della conduttività termica del che può variare sia per <strong>di</strong>somogeneità, sia per <strong>di</strong>pendenza<br />

dalla stessa temperatura. Come è mostrato in figura 2.1, il gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> temperatura è costante<br />

nella parete e la <strong>di</strong>stribuzione lineare se k è costante; negli altri casi si hanno le <strong>di</strong>stribuzioni<br />

in<strong>di</strong>cate in relazione ai valori ass<strong>un</strong>ti da k in f<strong>un</strong>zione <strong>di</strong> T . In molti casi pratici la conduttività<br />

dei materiali si può ritenere costante su <strong>un</strong> ampio campo <strong>di</strong> temperatura. In queste con<strong>di</strong>zioni<br />

l’equazioni 2.11 può essere integrata tra gli estremi x 1 e x 2 per fornire il flusso <strong>di</strong> calore in base<br />

alla conoscenza delle temperature superficiali T 1 e T 2 :<br />

q ′′ =−k T 2− T 1<br />

∆x 1,2<br />

(2.12)<br />

Nel sistema internazionale, le <strong>un</strong>ità <strong>di</strong> misura della conduttività termica risultano W/mK. Per i<br />

materiali <strong>di</strong> com<strong>un</strong>e impiego i valori <strong>di</strong> k variano tra <strong>un</strong> massimo <strong>di</strong> circa 420 (argento) e valori<br />

minimi <strong>di</strong> 0.03W/mK per isolanti sintetici [16] .<br />

2.3.2 Convezione<br />

Il trasporto del calore per conduzione termica nei flui<strong>di</strong> è molto spessa associato ai movimenti<br />

<strong>di</strong> parti <strong>di</strong> fluido che mo<strong>di</strong>ficano sostanzialmente la natura del fenomeno. Ne risulta <strong>un</strong><br />

processo combinato <strong>di</strong> trasmissione del calore denominato convezione termica.<br />

I moti nel fluido possono essere dovuti a <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> temperatura, come avviene nel campo<br />

gravitazionale per effetti <strong>di</strong> galleggiamento, o possono essere provocati da <strong>un</strong>’azione esterna<br />

(ventilatori, pompe ecc.). Nel primo caso la convezione è detta libera o naturale e nel secondo<br />

forzata.<br />

Per esprimere l’effetto globale della convezione tra <strong>un</strong>a superficie solida e <strong>un</strong> fluido ci si riferisce<br />

a <strong>un</strong>a relazione introdotta nel 1701 e nota come legge <strong>di</strong> Newton del raffreddamento dei<br />

corpi:<br />

q ′′ = h(T p − T f ) (2.13)<br />

in cui q ′′ rappresenta il flusso <strong>termico</strong> scambiato tra la parete e il fluido, T p e T f le corrispondenti<br />

temperature e h il coefficiente <strong>di</strong> convezione, che nelle <strong>un</strong>ità del sistema SI è espresso in<br />

W/m 2 K.<br />

Il coefficiente k definito dalla precedente relazione è in realtà <strong>un</strong>a f<strong>un</strong>zione complessa della<br />

geometria del sistema, delle proprietà fisiche del fluido e delle con<strong>di</strong>zioni termofluido<strong>di</strong>namiche<br />

del processo.<br />

Per illustrare il fenomeno del trasporto <strong>di</strong> calore per convezione e la sua relazione con il meccanismo<br />

<strong>di</strong> conduzione, si può considerare il sistema rappresentato in figura 2.2 che consiste<br />

in <strong>un</strong>a piastra calda a temperatura T p lambita da <strong>un</strong> fluido in moto a temperatura T f . È altresì<br />

in<strong>di</strong>cata la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> velocità del fluido che, come si può notare, è uguale a zero sulla<br />

piastra per la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> aderenza, e varia con l’andamento in<strong>di</strong>cato in conseguenza dell’azione<br />

viscosa. Attraverso lo strato fluido aderente alla parete, il calore si propaga solo per<br />

conduzione essendo nulla la velocità in quel p<strong>un</strong>to: il flusso <strong>termico</strong> può allora essere calcolato<br />

me<strong>di</strong>ante la relazione 2.11 in base alla conduttività termica del fluido e al gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> tempera-

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