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Studio geotecnico e termico di un impianto geotermico a sonda ...

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34 Introduzione alla trasmissione del calore<br />

in cui la grandezza a = k/ρc è denominata <strong>di</strong>ffusività termica ed è <strong>di</strong> interesse rilevante nel<br />

caso <strong>di</strong> regime <strong>termico</strong> non stazionario.<br />

La <strong>di</strong>ffusività termica a[m 2 /s] può essere misurata <strong>di</strong>rettamente o calcolata in base ai termini<br />

che la definiscono. Il significato fisico <strong>di</strong> questa grandezza può essere correlato alla rapi<strong>di</strong>tà<br />

con la quale <strong>un</strong>a variazione <strong>di</strong> temperatura alla superficie <strong>di</strong> <strong>un</strong> mezzo si propaga al suo interno,<br />

nel senso che più elevata è la <strong>di</strong>ffusività, più rapidamente la temperatura interna risente delle<br />

variazioni <strong>di</strong> temperatura superficiali.<br />

Nell’equazione 2.25 il termine ∇ 2 T rappresenta il laplaciano della temperatura, che in coor<strong>di</strong>nate<br />

cartesiane è espresso da<br />

∇ 2 T = ∂T<br />

∂x 2 + ∂T<br />

∂y 2 + ∂T<br />

∂z 2 (2.26)<br />

In coor<strong>di</strong>nate cilindriche r, z, θ, in riferimento alla figura si ottiene:<br />

e per la propagazione della sola <strong>di</strong>rezione r:<br />

∇ 2 T = ∂2 T<br />

∂r 2 + 1 ∂T<br />

r ∂r + 1 ∂ 2 T<br />

r 2 ∂θ 2 + ∂2 T<br />

∂z 2 (2.27)<br />

∇ 2 T = ∂2 T<br />

∂r 2 + 1 ∂T<br />

r ∂r<br />

(2.28)<br />

2.4.4 Con<strong>di</strong>zioni ai limiti spazio-temporali<br />

Le equazioni generali prima ricavate descrivono <strong>un</strong>a intera classe <strong>di</strong> fenomeni <strong>di</strong> conduzioni.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>un</strong> particolare processo richiede che, nelle equazioni precedenti, venga associata<br />

la descrizione matematica delle peculiari con<strong>di</strong>zioni che caratterizzano il processo stesso.<br />

Tali con<strong>di</strong>zioni, riferite a <strong>un</strong> dominio spazio-temporale definito, sono le cause che determinano<br />

l’evoluzione del fenomeno, tipicamente irreversibile, da <strong>un</strong>a situazione iniziale <strong>di</strong> allontanamento<br />

dell’equilibrio <strong>termico</strong>.<br />

La precisazione delle caratteristiche del processo richiede la conoscenza <strong>di</strong>:<br />

a) geometria del mezzo in cui avviene il processo <strong>di</strong> conduzione: forma e <strong>di</strong>mensioni;<br />

b) proprietà termofisiche del mezzo (k, c, ρ) e <strong>di</strong>stribuzione delle sorgenti termiche interne;<br />

c) <strong>di</strong>stribuzione all’istante iniziale della temperatura in tutto il mezzo;<br />

d) con<strong>di</strong>zioni al contorno superficiali relative all’interazione tra il mezzo e l’ambiente.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> temperatura all’istante iniziale, necessaria per lo stu<strong>di</strong>o dei processi in<br />

transitorio, è fornita in generale dalla f<strong>un</strong>zione:<br />

T 0 (x,y,z)<br />

per τ=0<br />

e, più semplicemente, quando la temperatura iniziale è <strong>un</strong>iforme, da T 0 = costante (per τ=0).

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