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<strong>Campo</strong> de’ <strong>fiori</strong> 19<br />

2010: ANNO DEI COSMATI<br />

Proseguono gli appuntamenti<br />

Seconda relazione del Dott. Augusto Ciarrocchi<br />

“LA SOCIETÀ CIVITONICA NEI SECOLI XII-XIII”<br />

Sabato 20 marzo, in occasione dell’Anno dei Cosmati, presso la Sala Conferenze<br />

della Curia Vescovile, si è tenuta la seconda relazione del Dott. Augusto Ciarrocchi,<br />

noto studioso di Archeologia e Storia Medievale, sul tema: “La società civitonica nei<br />

secoli XII-XIII”. Quest’appuntamento, programmato nell’ambito delle iniziative culturali<br />

organizzate per celebrare l’Ottavo centenario della costruzione della Cattedrale<br />

dei Cosmati, ha visto la partecipazione di numeroso pubblico, attento alla storia della<br />

società civitonica e interessato alle tradizioni della società medievale di Civita<br />

Castellana. Dopo l’introduzione del Prof. Luigi Cimarra, il quale ha rilevato “l’importanza<br />

dell’Ottavo centenario dei Cosmati, che ha rimesso in moto tutta un’attività, intellettuale e<br />

artigianale, che avrà riscontro a livello nazionale e internazionale”; dopo il saluto dei rappresentanti<br />

della Confederazione Artigiani, che hanno posto l’accento sul “patrimonio artistico<br />

eccezionale, legato alle nostre radici e alla nostra identità e tradizioni di Civita<br />

Castellana”, il sindaco Avv. Gianluca Angelelli, ha sostenuto come “la cultura è un aspetto<br />

da tenere in considerazione. L’anno dei Cosmati è un’impresa che coinvolge tutto il territorio”.<br />

Il Vescovo Diocesano, Mons. Romano Rossi, prendendo la parola per un saluto, ha<br />

affermato come “la conoscenza del passato, ci impegna nell’oggi a rinsaldare la comunità<br />

locale, per dirigerci verso un futuro di pace e di benessere comune”. Nella sua relazione il<br />

Dott. Augusto Ciarrocchi, ha introdotto delicatamente, ma con competenza, la storia della società civitonica<br />

del periodo, dove i Cosmati hanno lavorato per 50 anni nel territorio di Civita Castellana e Faleri. La testimonianza<br />

del loro talento nella costruzione della Cattedrale di Civita Castellana, un riconoscimento a livello<br />

mondiale, è certamente un contributo positivo per la crescita della comunità e dell’artigianato locale. Il terzo<br />

incontro con il relatore Prof. Giorgio Felini, sul tema: “Scultura della rinascenza carolingia nella cattedrale di<br />

Civita Castellana: il rilievo con la caccia del cinghiale” sarà di giovedì 8 aprile alle ore 17.00, presso la Sala<br />

delle Conferenze della Curia di Civita Castellana.<br />

D. Giancarlo Palazzi<br />

Terza relazione del Prof. Giorgio Felini<br />

“SCULTURA DELLA RINASCENZA CAROLINGIA NELLA<br />

CATTEDRALE DI CIVITA CASTELLANA:<br />

IL RILIEVO CON LA CACCIA DI CINGHIALE”<br />

Inserita nel programma culturale dell’ Anno dei Cosmati, nella sala delle conferenze della Curia Vescovile, l’ 8<br />

aprile scorso il prof. Giorgio Felini, docente della Storia dell’ Arte presso l’ Isa “U. Midossi”, ha illustrato ai<br />

partecipanti i temi della scultura della rinascenza carolingia presente nella cattedrale di Civita Castellana. Si<br />

tratta di un bassorilievo, peraltro illustrato dettagliatamente nel libro “Civita Castellana” curato da Chiara<br />

Morselli che l’ Istituto Geografico De Agostini ha realizzato per il comune di Civita Castellana, interpretabile<br />

come fronte di sarcofago, come lo ha giudicato anche il prof. Felini, con scene di caccia al cinghiale e iscrizione<br />

sulla fascia superiore. Il motivo figurato, scandito da quattro alberi che pausano il ritmo della narrazione,<br />

è costituito a sinistra da un cavaliere che aggredisce con una lancia un cinghiale circondato da una muta di<br />

cani; a destra un altro cavaliere suona un corno imitato da due cacciatori a piedi. Il pezzo databile probabilmente<br />

nella prima metà del IX secolo, costituisce uno dei più interessanti esemplari di scultura altomedioevale<br />

dell’ area laziale. Infatti riassume le diverse tendenze culturali che si manifestarono in questo ambito territoriale,<br />

e in particolare proprio nella diocesi di Civita Castellana e Orte. Il ciclo delle<br />

conferenze continuerà con il quarto appuntamento, sempre all’interno della curia<br />

vescovile, che si terrà il 22 aprile prossimo, alle ore 17, in cui il professor Rinaldo<br />

Vannini presenterà i propri studi nella conferenza dal titolo “Di fronte ai leoni dalla<br />

parte dello scultore”. Inoltre dal 17 aprile fino al 31 maggio presso il Forte Sangallo,<br />

patrocinata dall’ amministrazione provinciale di Viterbo e dal comune di Civita<br />

Castellana, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’ Etruria<br />

Meridionale, si terrà la mostra “ Tra Colombo e i Borgia: sculture come personaggi”<br />

sempre a cura del professor Rinaldo Vannini, insegnante di scultura e discipline plastiche<br />

all’Istituto D’Arte “Ulderico Midossi”. “Si tratta di uno degli eventi culturali ed artistici<br />

più importanti e rilevanti che si sono svolti a Civita Castellana negli ultimi anni -<br />

sostiene Alfredo Parroccini.- La mostra è caratterizzata da una quindicina di pezzi che<br />

ritraggono con dovizia di particolari e<br />

con precise fattezze i personaggi più illustri e famosi del periodo storico che comprende le<br />

Grandi scoperte e navigazioni per il globo terrestre e la vicenda della potente famiglia dei<br />

Borgia (il Valentino, Lucrezia Borgia, il navigatore Caboto, Papa Alessandro Borgia, ecc.),<br />

scudi e stemmi di questa epoca e bassorilievi. Le opere di grande bellezza e fascino sono<br />

state realizzate nel corso di due anni di laboratorio artistico e di scultura da alcuni studenti<br />

dell’Istituto D’Arte Ulderico Midossi, sotto la vigile e competente guida del professor<br />

Rinaldo Vannini”.<br />

Mario Sardi

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