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Materiali di discussione - Dipartimento di Economia politica

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OLMAR&MIRTA<br />

L’investimento nei giovani stilisti<br />

Olmar&Mirta ha circa 40 addetti interni e un fatturato <strong>di</strong> circa 20 milioni <strong>di</strong><br />

euro. Produce confezione e maglieria per la fascia alta del mercato.<br />

L'impresa è stata costituita negli anni Sessanta. Nel passato è stata un<br />

marchio storico, con un prodotto classico, realizzato con una organizzazione<br />

produttiva ad alto livello <strong>di</strong> integrazione verticale: era, infatti, una delle poche<br />

imprese dell'area che ancora nella prima metà degli anni Ottanta aveva 220<br />

addetti e vere e proprie linee <strong>di</strong> confezione.<br />

L’attuale titolare ha una formazione esterna al settore: era un allevatore <strong>di</strong><br />

suini entrato poi nel tessile grazie alla moglie che già vi lavorava. Egli decide <strong>di</strong><br />

investire nel settore acquisendo circa <strong>di</strong>eci anni fa l’impresa in crisi.<br />

Successivamente decide <strong>di</strong> abbandonare il marchio originario e <strong>di</strong> investire in<br />

marchi <strong>di</strong> giovani stilisti <strong>di</strong> cui acquista partecipazioni.<br />

Olmar&Mirta che detiene quote in altre imprese. La famiglia che detiene la<br />

proprietà <strong>di</strong>versifica nel settore agroalimentare.<br />

E' principalmente un'impresa <strong>di</strong> confezione, anche se i marchi sono "total<br />

look" (scarpe, altri accessori,coor<strong>di</strong>nati <strong>di</strong> maglia, ecc.). Attualmente produce<br />

per cinque marchi. Il prezzo me<strong>di</strong>o del capo è <strong>di</strong> 1000-1500 euro. Si serve <strong>di</strong><br />

molti terzisti a seconda della collezione e del tipo <strong>di</strong> prodotto (confezione,<br />

maglieria, pellicceria, calzature, ecc.). Sono localizzati in parte tra le province<br />

<strong>di</strong> Modena e Reggio, ma usufruisce anche <strong>di</strong> terzisti nella provincia <strong>di</strong> Ferrara,<br />

e in Veneto (Rovigo e Padova).A questi se ne aggiungono alcuni altri in<br />

Abruzzo e nelle Puglie.<br />

Si sta orientando fortemente verso l'estero con clienti nelle principali città<br />

europee, negli USA, in Giappone, a Hong Kong e Taiwan, nel Golfo Persico, a<br />

Mosca e San Pietroburgo. Oggi l'estero conta per l'81% e l'Italia per il 19%.<br />

Il portafoglio clienti conta oltre 2000 punti ven<strong>di</strong>ta. La strategia in Italia è<br />

quella <strong>di</strong> dare l'esclusiva a un unico negozio nelle città me<strong>di</strong>e (A Modena,<br />

eccezionalmente sono tre negozi del centro a detenere i marchi).<br />

Ha una compartecipazione con un'altra impresa italiana per produrre<br />

ricamo in In<strong>di</strong>a, anche se non considera strategico l'investimento. Ha poi<br />

iniziato a sperimentare qualche laboratorio in Moldavia, dove c'è una<br />

tra<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> cucito e abilità nella lavorazione dei capospalla (giacche e<br />

cappotti).<br />

L’elemento <strong>di</strong>stintivo della strategia aziendale <strong>di</strong> Olmar&Mirta è la<br />

acquisizione <strong>di</strong> partecipazioni in marchi <strong>di</strong> stilisti emergenti <strong>di</strong> cui produce le<br />

collezioni: l’impresa in<strong>di</strong>vidua giovani stilisti nelle quattro principali piazze<br />

della moda (Milano, Parigi, Londra, New York), acquista quote dei loro marchi<br />

e produce con contratti <strong>di</strong> licenza, alcuni dei quali a lungo termine (10 anni).<br />

Il rischio <strong>di</strong> questa strategia è che i costi fissi per la collezione sono molto<br />

alti (60-70 mila euro per collezione). Nel 2006 la collezione più ricca è costata<br />

230 mila euro. La collezione è un costo fisso pari a circa il 10% del fatturato.<br />

Sono state introdotte tecnologie TIC per il controllo dei costi, per lavorare<br />

sui cartamodelli e archiviarli e per gestire il portafoglio prodotti.<br />

Uno degli stilisti ha una maison a Parigi <strong>di</strong> cui l’impresa detiene la<br />

proprietà.<br />

E' un'impresa <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> tipo nuovo, impensabile 10 anni fa. E' più <strong>di</strong> un<br />

produttore su licenza: in<strong>di</strong>vidua giovani stilisti e concorre a lanciarli. Per la<br />

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