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ORIZZONTE n°2-2015-2p

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mondo del paranormale; ma a<br />

ben guardare il filosofo non tradisce<br />

il suo ruolo, perché è proprio<br />

del “fare filosofico” indagare quei<br />

fenomeni che destano “senso di<br />

dubbio o meraviglia”. Il proposito<br />

di questo contributo - diviso<br />

per motivi spazio in più parti - è<br />

quello di fare un breve excursus<br />

di natura storica che giustifichi, al<br />

di là dei luoghi comuni, l’interesse<br />

per questo specifico ambito di<br />

ricerca. Tralascerò volutamente<br />

l’approccio psicologico ed antropologico,<br />

dei quali tratterò nei<br />

prossimi articoli.<br />

Il filosofo<br />

e il fantasma<br />

di Giuseppe Giandomenico Liuzzi<br />

N<br />

ell’ultimo articolo,<br />

scritto con Donato<br />

Raspatelli, concludevamo<br />

con<br />

una citazione di Aristotele, che<br />

a proposito della conoscenzasapienza<br />

affermava che all’origine<br />

di essa vi è la curiosità destata<br />

dalla meraviglia. “Gli uomini hanno<br />

cominciato a filosofare, ora come in<br />

origine, a causa della meraviglia[…]<br />

Ora, chi prova un senso di dubbio<br />

e di meraviglia riconosce di non<br />

sapere […] Cosicché, se gli uomini<br />

hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza,<br />

è evidente che ricercano<br />

il conoscere solo al fine di sapere e<br />

non per conseguire qualche utilità<br />

pratica […] e, anzi, è evidente che,<br />

come diciamo uomo libero colui che<br />

è fine a se stesso e non è asservito<br />

ad altri, così questa sola, tra tutte le<br />

altre scienze, la diciamo libera: essa<br />

sola, infatti, è fine a se stessa.”<br />

(Aristotele, Metafisica I,2,982b).<br />

Potrebbe, infatti, a prima vista risultare<br />

singolare e alquanto bizzarro<br />

che chi, come lo scrivente,<br />

provenga da esperienze di studi<br />

filosofici possa interessarsi al<br />

È Plinio il Giovane a fornirci alcune<br />

testimonianze che sembrerebbero<br />

provare l’esistenza dei<br />

fantasmi. La lettera qui riportata,<br />

che ha come protagonista del<br />

racconto un filosofo, è scritta<br />

all’amico Lucio Sura, un influente<br />

personaggio che sostenne la candidatura<br />

di Traiano all’Impero e<br />

che svolse accanto all’Imperatore<br />

un’attività politica simile a quella<br />

che Mecenate svolse presso Augusto.<br />

Scopo di Plinio con questa<br />

lettera è proprio quello di appurare,<br />

facendo appello alle conoscenze<br />

scientifiche dell’amico, se<br />

i fantasmi esistano davvero o se<br />

invece siano frutto della nostra<br />

fantasia dominata dalla paura.<br />

Ecco quello che Plinio racconta:<br />

“Il tempo libero offre a me la possibilità<br />

di imparare e a te (quella)<br />

di insegnare. Pertanto vorrei proprio<br />

sapere se tu pensi che i fantasmi<br />

esistano e abbiano una forma propria<br />

e un qualche potere divino o<br />

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Orizzonte Magazine • 15

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