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Calcio:<br />
Per quest’anno niente trasferte<br />
Ma speriamo che per il 2008 la nostra squadra possa giacare fuori casa<br />
Sono tramontate le speranze di vedere i detenuti della C.R.<br />
<strong>Bollate</strong> impegnati in una partita fuori dalle mura. Ma qualcosa<br />
si può fare, almeno per il campionato 2008.<br />
Nello scorso numero avevamo parlato di una riunione, fatta<br />
con la Direzione, nella quale si erano aperti alcuni spiragli circa<br />
la possibilità che alcuni dei nostri compagni potessero usufruire<br />
dell’Articolo 30-ter (quello che consente ai giocatori di uscire dal<br />
carcere, accompagnati dagli agenti di polizia penitenziaria, per<br />
giocare a calcio).<br />
Purtroppo questi spiragli sembrano essersi chiusi. Per questo<br />
campionato – ormai è certo – la squadra formata dai detenuti non<br />
potrà uscire a giocare le partite in trasferta. Squadra e allenatore si<br />
sono però accordati per mettere quest’anno le basi per un campionato<br />
dignitoso nel prossimo. Che cosa s’intende Che ci piacerebbe<br />
che o tutte le partite venissero disputate nel campo interno al carcere<br />
o ai detenuti (quelli che siano nei termini, s’intende) venisse data<br />
la possibilità di giocare anche le partite all’esterno.<br />
In questo senso ci sentiamo di lanciare un appello alla direzione,<br />
per una serie di motivi. Se è vero che questo progetto non porta<br />
profitti economici, giocare a calcio permette ai detenuti di sfogare<br />
le tensioni che si accumulano in carcere, e di lasciare dietro le spalle<br />
– nei giorni di allenamento e partita – molti problemi.<br />
Far parte di una squadra insegna poi ad accettare le regole, a<br />
mantenere la disciplina, a convivere in un gruppo di persone che<br />
magari la pensano in modo diverso, ma che tendono tutti allo<br />
stesso risultato.<br />
Inoltre quella del carcere di <strong>Bollate</strong> è l’unica squadra composta<br />
da detenuti che partecipa ad un campionato ufficiale della Federazione<br />
Italiana Giuoco Calcio (FIGC): questo è dunque un progetto<br />
prestigioso, di cui il carcere e la direzione possono andar fieri. Per<br />
tutti questi motivi ci sentiamo di chiedere alla direzione un appoggio<br />
al progetto-calcio.<br />
Un appoggio per poter giocare, il prossimo anno, anche le<br />
partite in trasferta con la squadra formata dai detenuti. Ma ancor<br />
di più un appoggio morale, magari semplicemente passando, una<br />
domenica pomeriggio, a vedere la squadra giocare.<br />
Il Campionato<br />
Una vittoria, sette sconfitte: giornate difficili per la squadra del<br />
carcere.<br />
Dall’uscita dello scorso numero di carte<strong>Bollate</strong>, sono state giocate<br />
altre otto partite. Qui vi forniamo un breve resoconto di quanto<br />
accaduto: come detto sopra, la strada in questo campionato è in<br />
parte già segnata, e lo sforzo attuale è quello di preparare una formazione<br />
rodata per il prossimo anno. Il 7 ottobre abbiamo affrontato<br />
in casa l’Atletico Cinisello, e dopo una partita combattuta la<br />
nostra squadra ha perso per 3-2. Questa partita ha segnato l’ultimo<br />
match dell’ex capitano, Giuseppe Affinito.<br />
I risultati delle altre partite sono stati:<br />
• S.F. 82- C.R.<strong>Bollate</strong> 8-1 (giocata il 14 ottobre);<br />
• C.R.<strong>Bollate</strong>-San Martino 1-4 (giocata il 21 ottobre);<br />
• C.R.<strong>Bollate</strong> – Solese A.S.D. 3-2 (giocata il 28 ottobre);<br />
• C.R.<strong>Bollate</strong>- Bovisa ’84 3-4 (giocata il 4 <strong>novembre</strong>);<br />
• Lokomotiv Cormano-C.R.<strong>Bollate</strong> 5-2( giocata l’11 <strong>novembre</strong>);<br />
• C.R.<strong>Bollate</strong>-Resurrezione 4-3 (giocata il 18 <strong>novembre</strong>);<br />
• Belluria – C.R.<strong>Bollate</strong> 9-0 (giocata il 25 <strong>novembre</strong>).<br />
Mentre questo numero andrà in stampa, verranno disputate altre<br />
partite, di cui vi daremo conto nel prossimo numero. Come si può<br />
vedere, i risultati in quest’ultimo periodo non sono stati brillanti:<br />
c’è da sperare che il rendimento della squadra possa crescere con<br />
l’avanzare del campionato, specie quando si gioca fuori casa.<br />
Il torneo di scacchi<br />
Se il calcio rimane lo sport più diffuso e amato, tra le mura del<br />
carcere si celano anche campioni di scacchi.<br />
Per la prima volta nella nostra Casa di reclusione s’è disputato<br />
un Torneo ufficiale di scacchi. Dopo varie partite eliminatorie, si è<br />
giunti alla finale, nella quale Mihai Vincler (del terzo reparto) ha<br />
battuto Angel Vargas (del primo reparto). Arbitro della partita è<br />
stato il presidente dell’Accademia degli Scacchi di Milano, Francesco<br />
Gervasio. Iniziative del genere ci sembrano molto positive<br />
perché mostrano lati sportivi nascosti: oltre al calcio e alle altre<br />
discipline più popolari, infatti, tra di noi si celano anche campioni<br />
di giochi di intelligenza e destrezza come gli scacchi!<br />
Nino Miksa – Davide Casati<br />
carte<strong>Bollate</strong> 28