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novembre-dicembre - Carte Bollate

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Nasce la nuova “Cascina <strong>Bollate</strong>”<br />

Sono rose e fioriranno<br />

Vecchi ciclamini addio. Le serre del carcere voltano pagina e scelgono una<br />

produzione biologica e di qualità. Corsi di giardinaggio per detenuti e non.<br />

<strong>dicembre</strong> è la data di nascita ufficiale<br />

della cooperativa Cascina <strong>Bollate</strong>. Quella<br />

ufficiosa risale a quasi un anno fa, con L’11<br />

l’inizio dei lavori per adeguare la struttura delle<br />

serre alla nuova produzione. Lavori che non<br />

sarebbero stati fatti senza la collaborazione e la<br />

partecipazione attiva della direzione, dell’amministrazione<br />

del carcere, dei poliziotti e dei<br />

detenuti giardinieri: la neonata Cascina <strong>Bollate</strong><br />

ringrazia, davvero.<br />

Un po’ di cose cambieranno, alle serre: Cascina<br />

<strong>Bollate</strong> produrrà infatti piante, fiori e verdure<br />

per il carcere (inteso come detenuti, poliziotti<br />

e operatori) ma anche per clienti che con<br />

il carcere non hanno niente a che fare. Insomma,<br />

l’idea è di mettere il naso fuori e proporre la cooperativa<br />

come azienda floro-vivaistica specializzata<br />

che produce piante d’eccellenza o di qualità,<br />

che dir si voglia. Di eccellenza e di qualità si parla<br />

fino alla nausea, fuori. In concreto significa<br />

semplicemente produrre e vendere delle piante<br />

insolite (e questo non significa difficili o rare) che<br />

sul mercato milanese non si trovano facilmente,<br />

soddisfacendo così una richiesta da parte degli<br />

appassionati di giardini e giardinaggio e da parte<br />

dei giardinieri professionisti.<br />

Faremo soprattutto fiori: dalle margheritine<br />

che crescono negli interstizi dei muri alla valeriana<br />

dei boschi passando per i garofanini di montagna,<br />

le rose antiche, il ricino, il rabarbaro e la<br />

pianta del tabacco.<br />

Cioé molte delle piante perenni (vale a dire<br />

che non durano una sola stagione ma di anno in<br />

anno crescono, si riproducono e rifioriscono) che<br />

si trovano nei campi e nei boschi, di cui non si<br />

sa magari il nome – né quello popolare né quello<br />

botanico – ma che ci danno la misura dell’infinita<br />

varietà possibile in natura.<br />

Dire addio a ciclamini, stelle di natale, gerani<br />

e violette costa forse un po’ di fatica perché si è<br />

abituati, sia dentro che fuori, a vedere quasi solo<br />

quelli (sono le cosiddette piante stagionali): sui<br />

banchi dei supermercati come sui bancali delle<br />

serre di <strong>Bollate</strong>.<br />

Abbiamo scelto di cambiare strada fondamentalmente<br />

perché la produzione di stagionali<br />

sarebbe redditizia e competitiva solo se ci si<br />

attestasse su grandi numeri: migliaia di piante.<br />

Non le centinaia che finora sono state prodotte<br />

nelle serre di <strong>Bollate</strong>. E il nostro obiettivo è fare<br />

una azienda che funzioni e cammini sulle proprie<br />

gambe. Per ora nella cooperativa lavorano<br />

5 giardinieri detenuti. In futuro chissà: dipende<br />

da quante piante si riusciranno a vendere e da<br />

quanto lavoro entrerà. Infatti l’idea è formare dei<br />

giardinieri professionisti che sappiano riconoscere,<br />

potare, curare le piante e fare una buona manutenzione<br />

dei giardini (sia dentro che fuori dal<br />

carcere). L’obiettivo è imparare un mestiere che,<br />

sia detto tra noi, è proprio un bel mestiere: redditizio,<br />

apprezzato, gratificante e richiesto. Fuori,<br />

infatti, il panorama professionale è mediocre: i<br />

giardinieri esperti sono pochi e molti sono i forzati<br />

del decespugliatore.<br />

A questo scopo, ci saranno corsi di giardinaggio<br />

(aperti a tutti: detenuti, non detenuti, visitatori<br />

e chi più ne ha più ne metta) e c’è già un<br />

giardino didattico (di fronte al negozio) in cui si<br />

potrà mettere in pratica quello che si è imparato.<br />

E in cui ci saranno le piante che vengono coltivate<br />

all’interno del carcere: una sorta di catalogo dal<br />

vero di fiori, rose, rampicanti ed arbusti insoliti<br />

destinati a chi ha voglia di mettere (o di regalare)<br />

qualcosa di un po’ diverso sul proprio balcone, in<br />

giardino. E anche sulla finestra della cella.<br />

Domande frequenti<br />

Le verdure dell’orto ci saranno ancora<br />

D’inverno, è sotto gli occhi di tutti, le verdure<br />

sono pochine. Dipende da tanti fattori,<br />

il principale è che stiamo cercando di<br />

migliorare la terra in modo da avere per<br />

l’estate ventura una produzione migliore<br />

sia per qualità che per quantità.<br />

Ma come si fa per comperare la verdura ed<br />

i fiori prodotti da Cascina <strong>Bollate</strong><br />

Oltre al canale del negozio, resta sempre<br />

la procedura delle domandine cui segue<br />

la consegna dei prodotti richiesti. Cercheremo<br />

di migliorare la comunicazione<br />

in modo che tutti sappiano quali sono le<br />

verdure e le piante disponibili in quel momento.<br />

Oltre al passa parola, strumento<br />

forse un po’ troppo affidato al caso, ci saranno<br />

cartelli nei reparti e sui piani con le<br />

caratteristiche dei prodotti e i prezzi.<br />

I prezzi<br />

Ahimè, cambieranno anche loro. Finché la<br />

produzione era affidata alla gestione interna<br />

del carcere, infatti, era possibile una politica<br />

dei prezzi che prescindeva dai costi<br />

della produzione e del lavoro. Ora no. Le<br />

verdure non verranno più vendute al prezzo<br />

politico di 1 euro al kg ma ad un prezzo<br />

di mercato tenuto il più calmierato possibile.A<br />

consolazione va detto che le verdure<br />

sono biologiche: non usiamo infatti<br />

né concimi chimici né disinfettanti non<br />

naturali né pesticidi. Per quanto riguarda<br />

le piante, non avremo quasi più stagionali<br />

(che quindi vanno sostituite ogni stagione)<br />

ma piante perenni: un po’ più care, ma<br />

perenni in senso letterale. Comperate una<br />

volta, durano per sempre. Purché le si annaffi<br />

né poco né troppo, le si concimi ogni<br />

tanto, le si tenga al sole o all’ombra, a seconda<br />

delle loro esigenze.<br />

carte<strong>Bollate</strong> 30

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