TUMORI DEL COLON-RETTO - SNLG-ISS
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1. COMUNICAZIONE COL PAZIENTE<br />
PARTE SECONDA - FASI <strong>DEL</strong>L’ASSISTENZA<br />
1. COMUNICAZIONE COL PAZIENTE<br />
1.1 GENERALITÀ<br />
In ogni fase descritta da queste Linee Guida, il paziente (e i parenti stretti, previo consenso<br />
del paziente stesso) devono ricevere una chiara, adeguata e sollecita informazione<br />
sulla malattia, sulle procedure diagnostiche, sulle opzioni terapeutiche e sulle loro<br />
conseguenze e un giudizio ponderato sull’aspettativa e sulla qualità di vita.<br />
Il giudizio del medico e del paziente sulla completezza dell’informazione fornita/ricevuta<br />
sono spesso in disaccordo [Mosconi 1991; Chaitchik 1992].<br />
Il paziente deve avere sufficiente tempo per riflettere sulle informazioni fornitegli. Le<br />
informazioni devono essere fornite dal medico che ha in cura il paziente in ognuna delle<br />
singole fasi, e devono essere adattate alla psicologia del paziente. Un adeguato rapporto<br />
del paziente col personale infermieristico è altrettanto importante.<br />
Testi e supporti audiovisivi possono essere di utilità.<br />
In alcune fasi, specie nei pazienti portatori di stomia o con prognosi infausta, può essere<br />
necessario un supporto psicologico, offerto sia in ambiente ospedaliero che a domicilio,<br />
per il paziente stesso e per i suoi familiari. E’ ormai evidente, infatti, che il sostegno<br />
psicologico in questi pazienti migliora la qualità della vita [Kuchler 1999].<br />
A<br />
Si raccomanda una particolare attenzione agli aspetti psicologici della cura a<br />
questo tipo di paziente, prevedendo, nelle fasi più delicate o comunque in<br />
caso di necessità, un supporto psicologico.<br />
Occorre assicurarsi che anche pazienti che non hanno una buona conoscenza della<br />
nostra lingua (comunitari o extracomunitari), o un livello culturale modesto, abbiano compreso<br />
appieno le informazioni.<br />
C<br />
Il paziente deve ricevere da parte del medico adeguata informazione sulla<br />
malattia, sulle procedure diagnostiche, sulle opzioni terapeutiche e sulle loro<br />
conseguenze e un giudizio ponderato sull’aspettativa e sulla qualità di vita.<br />
• Percentuale dei pazienti informati sulla diagnosi / totale dei pazienti<br />
• Livello di soddisfazione del paziente rispetto all’informazione ottenute dal personale<br />
sanitario<br />
Questo processo di comunicazione può essere fonte di stress per il personale medico e<br />
infermieristico, e può essere utile fornire loro una formazione adeguata.<br />
C<br />
In assenza di specifica formazione, sono opportuni corsi di formazione per il<br />
personale medico e infermieristico sugli aspetti metodologici e psicologici<br />
della comunicazione con il paziente.<br />
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