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TUMORI DEL COLON-RETTO - SNLG-ISS

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LG <strong>TUMORI</strong> <strong>DEL</strong> <strong>COLON</strong> <strong>RETTO</strong><br />

- legatura del peduncolo vascolare all’origine, quando possibile;<br />

- asportazione dei linfonodi regionali (devono essere presenti nel pezzo di exeresi almeno<br />

12 linfonodi);<br />

- se il tumore infiltra organi vicini (stadio T4), questi devono essere asportati in blocco<br />

con la lesione primitiva [Eisenberg 1990].<br />

C<br />

B<br />

C<br />

C<br />

C<br />

Il tumore deve essere rimosso intatto, con sufficiente tessuto attorno per evitare<br />

che siano lasciate cellule neoplastiche, e i margini (longitudinali e circonferenziali)<br />

devono essere integri, indipendentemente o meno dalla presenza<br />

di MT epatiche.<br />

Se il tumore infiltra organi vicini (stadio T4), questi devono essere asportati<br />

in blocco con la lesione primitiva.<br />

La sezione deve essere condotta ad almeno 2 cm dal tumore.<br />

Quando possibile deve essere eseguita la legatura del peduncolo vascolare<br />

all’origine.<br />

Deve essere eseguita l’asportazione dei linfonodi regionali (almeno 12 linfonodi).<br />

Il linfonodo più distale presente nel pezzo di exeresi deve essere segnalato<br />

con l’apposizione di un laccio.<br />

La radicalità della resezione deve essere confermata sia dal giudizio intraoperatorio<br />

(assenza di residui evidenti macroscopicamente) che dal successivo esame istologico<br />

(margini liberi da neoplasia). Questo problema si pone raramente nella chirurgia del<br />

colon, mentre è più rilevante per la chirurgia del retto. E’ opinione che la percentuale di<br />

casi con resezione radicale dovrebbe attestarsi sul 60%.<br />

La percentuale di resezioni radicali (rimozione macroscopicamente completa, dimostrata dalla negatività dei<br />

margini all’esame istologico) varia enormemente nelle diverse segnalazioni, dal 31 al 77% [Trent Audit;<br />

Wessex Audit; Phillips 1984; Michelassi 1990; McArdle 1990; Karanjia 1994].<br />

C<br />

Sull’eventuale tumore residuo e/o sulle metastasi deve essere eseguita una<br />

biopsia.<br />

6.5.1 DEFINIZIONE DI TUMORE RETTALE. Il retto è definito anatomicamente dalla III a vertebra<br />

sacrale ma chirurgicamente il limite è posto a livello del promontorio [Gordon<br />

1999(b)]. Queste definizioni sono di scarso aiuto nel periodo preoperatorio; si propone di<br />

classificare come rettali tutte le neoplasie in cui, utilizzando un rettoscopio, il margine<br />

inferiore è localizzato a 15 cm o meno dal margine anale [RCS 1996].<br />

C<br />

Tutte le lesioni con margine inferiore a

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