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Scarica il quaderno - Vicenza Jazz

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Il jazz e la “Spanish Tinge”<br />

Come si può notare, la storia del jazz ha dunque legato molte pagine<br />

a questa linea artistica, che oggi è particolarmente sv<strong>il</strong>uppata e<br />

vanta numerosi esponenti di r<strong>il</strong>ievo, da Arturo Sandoval a Chuco<br />

Valdes, da Gonzalo Rubalcaba a Paquito D’Rivera, per fare soltanto<br />

alcuni nomi. La dimensione afro del mondo jazzistico non si è<br />

naturalmente fermata qui, e ha interessato molti altri ritmi, guardando<br />

anche al resto del mondo caraibico, al centro e al sud<br />

dell’America.<br />

Per esempio, nel 1956, incidendo la propria composizione St.<br />

Thomas, <strong>il</strong> sassofonista Sonny Rollins rendeva popolare nel jazz <strong>il</strong><br />

ritmo del calypso, al punto da farlo diventare uno dei f<strong>il</strong>oni principali<br />

del suo mondo poetico, ancora oggi ampiamente ut<strong>il</strong>izzato. Il<br />

pianista Horace S<strong>il</strong>ver si è poi ampiamente mosso nella direzione<br />

dei ritmi afrolatini, così come ha fatto un altro celebre pianista:<br />

Chick Corea, che con La Fiesta ha composto un vero e proprio hit.<br />

Il batterista Art Blakey è stato invece tra i primi a portare ritmi esplicitamente<br />

africani, afrolatini e afrocubani all’interno della propria<br />

musica, operando sin dagli anni ’50 insieme a ensemble di percussionisti,<br />

mentre <strong>il</strong> grande compositore e contrabbassista<br />

Charles Mingus ha composto, nel 1977, la suite Cumbia & <strong>Jazz</strong><br />

Fusion ispirandosi al ritmo colombiano.<br />

Ritmi panamensi e venezuelani hanno trovato e trovano spazio<br />

nella musica di non pochi artisti contemporanei, da Dan<strong>il</strong>o Perez a<br />

Ed Simon, mentre <strong>il</strong> ritmo del tango ha assunto un ruolo inimmaginab<strong>il</strong>e<br />

ai tempi del celebre disco di Gerry Mulligan con Astor<br />

Piazzola, che risale a una trentina di anni orsono. Nel jazz americano<br />

come in quello europeo, la presenza di ritmi derivati dal tango<br />

o direttamente ispirati a esso è realmente ampia, e del resto la<br />

natura “audiotatt<strong>il</strong>e” e di musica della performance che accomuna<br />

i due generi, rende compatib<strong>il</strong>e un intreccio fecondo in cui è<br />

però <strong>il</strong> jazz, con la sua estetica dell’incontro, a inglobare organicamente<br />

quel particolare mondo sonoro.<br />

Se scriviamo di ritmi afro, non possiamo però dimenticare che<br />

anche nell’ambito del jazz europeo lo sguardo al mediterraneo<br />

comporta l’assunzione di ritmi certo diversi da quelli sinora affron-<br />

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