Scarica il quaderno - Vicenza Jazz
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Il jazz in Germania<br />
dal suono della scuola di Lennie Tristano, si è successivamente<br />
avvicinato all’hard-bop e poi al free jazz, senza imitare nessuno di<br />
questi st<strong>il</strong>i. A partire dal 1970 Mangelsdorff ha sv<strong>il</strong>uppato tra le<br />
altre cose l’emissione di note multiple, creata cantando nello strumento<br />
una nota diversa da quella suonata: sfruttando l’interazione<br />
tra le due frequenze si ottiene l’effetto di un accordo a tre parti. Tra<br />
i più br<strong>il</strong>lanti esempi di questa tecnica c’è la registrazione del 1976<br />
in cui suona da solo temi armonizzati.<br />
A partire dal 1960 ha diretto vari gruppi: prima un quintetto a suo<br />
nome con Günter Kronberg (alto), Heinz Sauer (tenore), Günter<br />
Lenz (basso) e Ralf Hübner (batteria); <strong>il</strong> risultato dei suoi numerosi<br />
viaggi in Asia è la registrazione del disco “New <strong>Jazz</strong> Ramwong”<br />
del 1964, con arrangiamenti di temi popolari di paesi del lontano<br />
Oriente. Tra <strong>il</strong> 1967 e gli anni ’80 Mangelsdorff ha fatto parte della<br />
Globe Unity Orchestra, ha contribuito a fondare l’United <strong>Jazz</strong> &<br />
Rock Ensemble e, dal 1995 al 2001, è stato direttore artistico del<br />
Festival <strong>Jazz</strong> di Berlino. Il Premio del <strong>Jazz</strong> tedesco è stato a lui<br />
dedicato già nel 1994; Mangelsdorff è scomparso <strong>il</strong> 25 luglio 2005.<br />
81<br />
3.5 Joachim Berendt: libri, radio e <strong>il</strong> Darmstadt <strong>Jazz</strong> Institute<br />
Malgrado le inevitab<strong>il</strong>i polemiche che <strong>il</strong> suo lavoro ha suscitato,<br />
dovute alla posizione di grandissima influenza che aveva raggiunto<br />
nel mondo jazzistico tedesco, Joachim Ernst Berendt è stato in<br />
realtà una fortuna per <strong>il</strong> jazz non solo in Germania ma anche in<br />
Europa proprio per come ha saputo negoziare con le leve del potere<br />
mediatico. Berendt ha dedicato la sua intera vita a diffondere <strong>il</strong><br />
jazz nei modi più diversi: attraverso i suoi programmi alla radio e alla<br />
TV, i suoi volumi, ma anche i suoi articoli per la stampa popolare,<br />
come organizzatore di concerti e direttore di festival, come produttore<br />
discografico e persino come concorrente di quiz televisivi.<br />
Subito dopo la guerra Berendt è stato uno dei primi a lavorare alla<br />
Südwestfunk Radio, e <strong>il</strong> dipartimento jazz da lui creato è diventato<br />
un modello per le emittenti jazzistiche in Germania e all’estero; nel<br />
1945 aveva già creato <strong>il</strong> primo programma di jazz, e <strong>il</strong> suo Libro del<br />
jazz pubblicato per la prima volta nel 1953, poi successivamente