02.03.2015 Views

Ouroboros n°2

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ponevano una pura pietra bianca,<br />

a forma di cuore e con un buco nel<br />

mezzo: è il posto dove lo spirito,<br />

l’aquila del fuoco della creazione,<br />

testa la qualità dell’amore offerto.<br />

Lungo questi percorsi si snodano i<br />

processi di trasformazione intrapresi<br />

dal guerriero spirituale, lo sciamano,<br />

che lotta contro il ristagno del processo<br />

evolutivo nello sforzo di allinearsi<br />

col mistero ultimo della creazione.<br />

In questo modo egli diventa<br />

un intermediario teso a pacificare e<br />

ripristinare le condizioni originarie e<br />

riallineare l’intento astratto espresso<br />

nella scintilla creativa.<br />

L’indagine parte dalle culture primitive,<br />

perchè le stupefacenti similitudini<br />

nella elaborazione del pensiero e delle<br />

credenze fra popoli diversi e distanti,<br />

sia sul piano territoriale che su quello<br />

culturale, non possono che far pensare<br />

ad un substrato comune fra tutti gli uomini,<br />

che emerge meglio nei popoli con<br />

sovrastrutture culturali meno «spesse»<br />

rispetto ai popoli del «primo mondo».<br />

Miti, credenze e religioni sembrerebbero<br />

in quest’ottica quasi una necessità<br />

endogena dell’uomo. Secondo<br />

Hawkins la mente umana è stata<br />

forgiata dall’evoluzione verso la concezione<br />

di personaggi soprannaturali<br />

«latori di intenzioni». Dio sarebbe il<br />

prodotto della mente dell’uomo e la<br />

religione una sorta di «effetto secondario»<br />

dell’evoluzione.<br />

Il simbolo mitologico del serpente,<br />

visto anche come drago, basilisco, tarasca<br />

o uroboro, accompagna tutto il<br />

percorso magico-religioso dell’uomo,<br />

attraversando culture diverse, distanti<br />

fra loro nel tempo come nello spazio.<br />

Il serpente è il caos primordiale,<br />

l’energia senza controllo, è il Leviatano<br />

dell’Antico Testamento, la forza<br />

ctonia primordiale che scorre attraverso<br />

tutte le cose. Jung ne L’homme<br />

à la découverte de son âme. Structures et<br />

fonctionnement del’incoscient lo definisce<br />

come “un vertebrato che incarna la<br />

psiche inferiore, lo psichismo oscuro, ciò<br />

che è raro, incomprensibile, misterioso”.<br />

Come Uroboro rappresenta l’indifferenziato<br />

che ha in sé ogni possibilità,<br />

il cerchio che comprende la creazione,<br />

il drago bisessuale alchemico che<br />

divora la sua coda, autodistruggendosi<br />

e rigenerandosi ciclicamente.<br />

In esso gli opposti non sono ancora<br />

divisi; egli è terra madre e principio<br />

fecondatore, è energia della materia<br />

e forza dello spirito, è vita e morte,<br />

costringe nelle sue spire ma insegna<br />

anche la lingua degli uccelli.<br />

Nell’uomo tale stato corrisponde alla<br />

vita intrauterina, prima del contatto<br />

col mondo, quando la crescita è assicurata<br />

dalla totale e assoluta dipendenza<br />

dalla madre. Secondo Mircea<br />

Eliade questa condizione si è verificata<br />

anche nei popoli, agli albori di ogni<br />

civiltà, quan-do l’uomo era in contatto<br />

indissolubile con la Terra, la Grande<br />

Madre, da cui traeva il nutrimento e<br />

tramite la quale soddisfaceva ogni suo<br />

bisogno. La Terra era il grembo da cui<br />

originava la vita e questa consapevolezza<br />

fu all’origine della società matriarcale<br />

e dei miti ad essa connessi. Il<br />

serpente fu allora il simbolo di quella<br />

forza vitale grazie alla quale la Grande<br />

Madre genera la vita; forza ctonia, sconosciuta<br />

e inconoscibile, che attraversa<br />

tutte le cose e che si nasconde nelle<br />

profondità della Terra, dov’è il regno<br />

dell’ignoto e della morte. Non a caso<br />

il serpente era l’attributo di Demetra e<br />

di Ecate, la prima apportatrice di messi,<br />

madre di Persefone, dea degli inferi,<br />

la seconda fonte di vita, ma anche dea<br />

degli spettri e degli incantesimi.<br />

D’altra parte la contiguità con gli inferi<br />

e con i morti, conoscitori dei segreti e<br />

dei misteri degli uomini, collega il serpente<br />

alla magia e al potere di predire il<br />

futuro: era credenza diffusa che mangiare<br />

serpenti consentisse la conoscenza<br />

della «lingua degli uccelli», cioè aprisse<br />

l’accesso alla conoscenza occulta.<br />

Anche Giunone Sospita, propiziatrice<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!