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MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />

17<br />

BOLOGNA<br />

Lescuse<br />

diBianchi<br />

«Devodare<br />

dipiù»<br />

ANDREA TOSI<br />

BOLOGNA<br />

I problemi del Bologna si<br />

riflettono nella crisi di<br />

Rolando Bianchi e viceversa.<br />

L’attaccante ancora a<br />

digiuno e reduce dalla<br />

deludente prova col Torino,<br />

fa autocritica e soprattutto,<br />

evento raro nel calcio,<br />

chiede scusa per il suo<br />

brutto avvio. «Non sto<br />

vivendo un buon momento<br />

ma sono abituato a<br />

prendermi le mie<br />

responsabilità - dice -. Mi<br />

scuso coi miei compagni e i<br />

tifosi perché non sto<br />

producendo quello che tutti<br />

si aspettano da me. Non<br />

sono abituato a cercare alibi,<br />

devo dare di più. Sono io<br />

che devo adattarmi e non<br />

c’entra l’intesa con<br />

Diamanti. Tutte le difese lo<br />

marcano stretto, non è facile<br />

per lui trovare gli spazi per<br />

passarmi il pallone». Bianchi<br />

non si piange addosso:<br />

«Come uscirne? Pensare ai<br />

tanti gol fatti in passato è un<br />

buon modo per ritrovare<br />

fiducia. I tifosi? E’ normale<br />

avvertire segnali di dissenso,<br />

ho già vissuto queste<br />

situazioni. Ora devo<br />

ritrovare la condizione<br />

migliore. In questo contesto,<br />

non chiedo sconti. E’ giusto<br />

che Pioli faccia le sue scelte,<br />

se mi vede in difficoltà e mi<br />

esclude non mi lamenterò. I<br />

paragoni con gli attaccanti<br />

che mi hanno preceduto<br />

ci stanno. Bologna è una<br />

piazza che ha avuto<br />

grandi cannonieri,<br />

tocca a me dimostrare di<br />

essere all’altezza. Col Torino<br />

è stata decisiva l’espulsione<br />

di Natali, ma come ho detto<br />

prima non cerco alibi».<br />

Intanto il Bologna attende<br />

gli atti del Giudice Sportivo<br />

sulla squalifica di 3 turni<br />

di Natali per decidere se<br />

fare reclamo o multare il<br />

difensore.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Verona<br />

MATTEOFONTANA<br />

VERONA<br />

LadanzadiCacciatore<br />

promessaaunamico<br />

Lastranaesultanzasulgolalla<br />

Juvenoneraunaprovocazione<br />

Subito accantonata la sconfitta con la Juventus,<br />

il Verona si è fermato in ritiro in Piemonte<br />

per preparare l’impegno di domani, all’Olimpico,<br />

con il Torino. I gialloblù si stanno allenando<br />

a Novarello. Sempre fuori gli infortunati<br />

Martinho e Maietta, Andrea Mandorlini sorride<br />

per il ritorno di Toni e Albertazzi, entrambi in<br />

gruppo e disponibili. Da verificare la possibilità<br />

di un loro impiego immediato, visto che domenica<br />

ci sarà il turno con il Livorno al Bentegodi.<br />

Va segnalata una nota a margine della gara di<br />

domenica con la Juve: ha fatto discutere sul web<br />

l’esultanza pittoresca di Fabrizio Cacciatore al<br />

gol del provvisorio1­0. Il terzino si è esibito in<br />

una danza grottesca, che ha spopolato via internet<br />

e a cui qualcuno ha voluto attribuire presunte<br />

venature provocatorie. Nulla del genere: Cacciatore<br />

aveva promesso ad un amico di darsi a<br />

delle movenze bizzarre, volutamente nonsense,<br />

in caso di segnatura. La prima in A per il difensore,<br />

nato tra l’altro proprio a Torino.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

La strana esultanza di Cacciatore dopo il gol ANSA<br />

Sassuolo<br />

STEFANOFOGLIANI<br />

SASSUOLO<br />

Squinzi:«Inaccettabili»<br />

EDiFrancescorichia<br />

Ilpatronduro,DiCarloeCosmi<br />

ideeperlapanchina.Berardiok<br />

È un Sassuolo sotto shock quello che si è<br />

ritrovato ieri per ricominciare a lavorare in vista<br />

della trasferta del San Paolo.Missionimpossible,<br />

quella che lo attende, scosso dal tremendo<br />

0­7 rimediato dall’Inter al Mapei Stadium<br />

che sembra poter togliere alla squadra di Di<br />

Francesco anche quelle (minime) sicurezze<br />

sulle quali sembrava poter contare. «Dobbiamo<br />

azzerare tutto», ha detto nel dopogara di Reggio<br />

il tecnico, che finalmente ritrova Berardi<br />

(dopo la squalifica per aver rifiutato la Nazionale<br />

Under 19) ma perde Gazzola, e incassa la<br />

bocciatura del patron Giorgio Squinzi, che lo<br />

mette in bilico. «Contro l’Inter abbiamo fatto<br />

una figura non accettabile», ha detto il numero<br />

uno di Confindustria ieri, e il suo malumore<br />

potrebbe tradursi in atti concreti, se è vero che<br />

girano già i nomi dei possibili sostituti del tecnico<br />

pescarese, individuati in Di Carlo e Cosmi,<br />

oltre che in Pea. Solo voci, ovvio, ma si sa chi è<br />

il primo a pagare, nel calcio, quando le cose<br />

non funzionano. E nel Sassuolo di domenica<br />

non ha funzionato nulla…<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Hernanes&Klose<br />

Ladittanonriapre...<br />

Biancocelestifrenatidallacrisidelbrasiliano<br />

edeltedesco.Petkovic:«Sisbloccheranno»<br />

Lazio<br />

STEFANOCIERI<br />

ROMA<br />

Hernanes&Klose. Fino a qualche mese fa<br />

bastava questo marchio. Erano loro i due topplayer<br />

della Lazio, erano loro a togliere le castagne<br />

dal fuoco agli allenatori (prima Reja, poi<br />

Petkovic), erano loro a spingere in alto i biancocelesti<br />

con gol e pennellate d’autore. Erano,<br />

perché in questo avvio di stagione il panzer tedesco<br />

e il fantasista brasiliano non hanno più<br />

inciso come avevano abituato. Pochissimi acuti<br />

per Miro, continui alti e bassi (i secondi più dei<br />

primi) per il Profeta.<br />

Miro spuntato Entrambi a fine stagione<br />

hanno un appuntamento cui<br />

tengono tantissimo: il Mondiale brasiliano.<br />

Lecito il sospetto che, magari<br />

solo inconsciamente, siano<br />

partiti piano per non arrivare scarichi<br />

a giugno. Lecito, ma anche<br />

preoccupante. Soprattutto per<br />

Petkovic che di quei due non può<br />

proprio fare a meno. Di Klose, in<br />

particolare. Perché il reparto avanzato<br />

biancoceleste non è che abbia<br />

tutte queste alternative (Floccari e<br />

i baby Perea e Keita). Il fatto è che<br />

Klose, dopo aver viaggiato per un<br />

anno e mezzo a medie impressionanti<br />

(un gol ogni due partite),<br />

dalla scorsa primavera si è fermato.<br />

Nelle ultime ventuno gare<br />

ufficiali giocate con la Lazio<br />

(tra la scorsa e questa stagione)<br />

ha realizzato sei gol. Che già di per<br />

sé è un dato inferiore al trend precedente.<br />

E che diventa ancora più allarmante<br />

se si considera che cinque di questi<br />

sei gol il tedesco li ha realizzati in una<br />

sola partita, quella vinta per 6­0 dalla<br />

Lazio sul Bologna. Nei restanti venti<br />

Sampdoria<br />

ALESSIODARONCH<br />

GENOVA<br />

Andamentolento<br />

Serveunarivoluzione<br />

Soloduepareggi,nonsuccedeva<br />

dal‘76­77,annodellaretrocessione<br />

Se allenarsi a porte chiuse fosse davvero<br />

utile per ritrovare la vittoria, Delio Rossi<br />

avrebbe risolto i problemi della Sampdoria<br />

già prima del derby. In realtà la sconfitta subita<br />

dal Genoa e il pareggio stentato rimediato<br />

a Trieste contro il Cagliari fanno capire<br />

che la soluzione deve essere cercata<br />

in un altro modo, tatticamente e tecnicamente.<br />

Di sicuro deve essere trovata in<br />

fretta.<br />

Rivoluzione Il tecnico blucerhiato lo sa, tanto<br />

che ha già avviato una piccola rivoluzione<br />

tattica, passando in corsa dal 3­5­2 al 3­4­1­2<br />

e preparando in allenamento il 3­4­2­1. La<br />

classifica infatti urla, chiedendo aiuto. I 2<br />

match Klose è rimasto a secco diciannove volte,<br />

segnando solo alla Juve tre settimane fa una rete<br />

inutile. Ha le polveri bagnate Miro e, cosa<br />

inusuale per lui, sbaglia anche gol facili. Era accaduto<br />

in Supercoppa con la Juve, poi con l’Udinese<br />

in campionato, è successo pure domenica<br />

nel derby. Sullo 0­0 ha avuto una palla che uno<br />

come lui non può non capitalizzare. E l’errore è<br />

costato carissimo alla Lazio. Petkovic è convinto<br />

si tratti di una crisi passeggera. «Gli serve un<br />

gol per sbloccarsi, poi tutto andrà meglio». Ma<br />

il timore che i 35 anni comincino a pesare sul<br />

rendimento del tedesco è più che fondato.<br />

Hernanesdiscontinuo Non ha di questi problemi<br />

il ventottenne Hernanes. Ma anche lui, almeno<br />

per il momento, non ha dato alla Lazio<br />

ciò che la squadra di Lotito era abituata a ricevere<br />

da lui. E’ stato decisivo con l’Udinese e poi<br />

di nuovo col Legia in Coppa, ma ha fallito clamorosamente<br />

gli appuntamenti che contano: il<br />

doppio match con la Juve (Supercoppa e campionato)<br />

e il derby di domenica scorsa. In<br />

più, in cinque gare giocate finora, ha rimediato<br />

due cartellini gialli ed uno rosso,<br />

lui che si solito è sempre corretto.<br />

Segno che qualcosa non va pure nella<br />

testa. Hernanes&Klose, la ditta deve<br />

riaprire al più presto, altrimenti per<br />

la Lazio sono guai.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

MEDIA­GOLDELLEULTIME3STAGIONI<br />

CAMPIONATO (gol a partita)<br />

2011 12 2012 13 Quest’anno<br />

0,48 0,51<br />

0,25<br />

0,25<br />

Klose<br />

0,33<br />

Hernanes<br />

0,30<br />

GDS<br />

punti, in realtà, non sarebbero neppure un disastro,<br />

è il confronto con il recente passato che<br />

fa tremare. Un bottino di due pareggi nelle prime<br />

quattro giornate di campionato in serie A,<br />

infatti, sono un campanello d’allarme sonoro.<br />

Per risalire ad un avvio tanto lento, bisogna andare<br />

a ritroso fino alla stagione ’76­’77, quando,<br />

i blucerchiati, guidati in panchina da Eugenio<br />

Bersellini e in campo da Marcello Lippi, ottennero<br />

due pari in 4 match. Alla fine di quel<br />

campionato, però, arrivò pure la retrocessione<br />

in serie B.<br />

Occhio al calendario Meglio non pensarci,<br />

quindi. Pure Walter Mazzarri, per la verità, ebbe<br />

un avvio altrettanto sofferto nel 2006,<br />

quando non riuscì a ottenere un successo nelle<br />

prime quattro sfide, unica altra occasione in<br />

cui è avvenuto da oggi al 1976, poi però si riprese<br />

ottenendo, lui si, una salvezza tranquilla.<br />

Lo scatto dai blocchi dei blucerchiati,<br />

quindi, è roba da brividi, ma la notizia<br />

peggiore rischia di arrivare dal calendario.<br />

In programma per i blucerchiati ci sono<br />

la partita di questa sera contro la Roma e,<br />

subito dopo, quella in trasferta contro il<br />

Milan a San Siro. Non certo due appuntamenti<br />

agevoli. Proprio per questo Delio<br />

Rossi dovrà cercare di risolvere i problemi,<br />

e imboccare la strada giusta, in fretta.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Atalanta<br />

GUIDOMACONI<br />

BERGAMO<br />

Migliaccioeclub<br />

multatiperlagaffe<br />

delcarrarmato<br />

La gaffe con il carrarmato alla festa dell’Atalanta<br />

Allaguida,avevaschiacciatodue<br />

autocoicoloridiBresciaeRoma<br />

L’Atalanta domani sera al Tardini di Parma<br />

avrà una triplice missione: ritrovare punti,<br />

gol e il miglior Denis. Non una mission­impossible,<br />

ma dopo tre sconfitte in quattro giornate<br />

è vietato sbagliare ancora. Parma prima e Udine<br />

poi rappresentano in pochi giorni due esami<br />

fondamentali ma anche un possibile punto di<br />

svolta per rimediare all’avvio piuttosto complicato.<br />

Difficoltà che si rispecchiano nei numeri<br />

asfittici dell’attacco nerazzurro. L’Atalanta è rimasta<br />

a secco nelle ultime due partite e non<br />

segna da 201 minuti e dal gol di Lucchini al Toro.<br />

E finora sono andati a segno soltanto i difensori.<br />

Eppure la squadra crea abbastanza, ma<br />

concretizza poco. Questione di precisione, cattiveria<br />

e sfortuna, ha spiegato Colantuono che<br />

si augura un’immediata inversione di tendenza<br />

e che ora si aspetta di testare l’efficacia del nuovo<br />

modulo (il 3­5­1­1 o 5­3­1­1 che dir si voglia)<br />

contro squadre pari­grado e che adottano<br />

lo stesso sistema di gioco. Il calendario non è<br />

nemmeno stato troppo generoso con i bergamaschi<br />

visto che le quattro squadre affrontate<br />

stazionano nella parte destra della classifica,<br />

ma adesso servono soprattutto i punti. E i gol di<br />

Denis che era partito bene in precampionato<br />

ma che non segna in gare ufficiali dalla tripletta<br />

di San Siro nel 4­3 sull’Inter del 7 aprile. Ma<br />

in questo avvio è stato anche sfortunato.<br />

Multati Intanto si è chiusa la vicenda del carro<br />

armato. Ricordate? Migliaccio era stato deferito<br />

dalla Procura Federale per essere salito<br />

sul mezzo bellico durante la scorsa «Festa della<br />

Dea» e aveva schiacciato due auto con i colori<br />

di Brescia e Roma. Ieri è arrivata la sentenza<br />

della Disciplinare: il giocatore e la società hanno<br />

patteggiato una multa di 17mila euro (a testa).<br />

Niente squalifica, dunque, per Migliaccio<br />

che domani sera a Parma ci sarà. Almeno una<br />

buona notizia per Colantuono, insieme al rientro<br />

di Cigarini dopo la squalifica, è arrivata.<br />

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