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MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT<br />
3<br />
4<br />
INUMERI<br />
20<br />
le giornate di<br />
squalifica<br />
assommate fin<br />
qui da Mario<br />
Balotelli nel<br />
corso della sua<br />
carriera da<br />
professionista,<br />
tra squadre di<br />
club e nazionali<br />
azzurre (Italia<br />
maggiore ed<br />
Under 21)<br />
4<br />
turni di<br />
sospensione la<br />
squalifica più<br />
pesante. Gliela<br />
comminò il<br />
giudice<br />
sportivo<br />
inglese nel<br />
gennaio 2012,<br />
per la<br />
«camminata»<br />
su Scott Parker<br />
in Manchester<br />
CityTottenham<br />
non ingiuriose. Quest’ultimo<br />
saràpresumibilmenteilpunto<br />
principale su cui batterà l’avvocato<br />
Cantamessa, ma stavolta<br />
gli appigli sono molto<br />
più labili, soprattutto in merito<br />
alle frasi intimidatorie (parecheilconcettoruotiintorno<br />
a qualcosa tipo «te la faccio<br />
pagare»).Dicertononconforta<br />
il rigetto del ricorso in relazioneaidueturnidisqualifica<br />
inflitti a Pizarro, che al terminediFiorentinaCagliarisiera<br />
rivolto all’arbitro De Marco<br />
conun«chec...ofai?»pronunciato<br />
– secondo il comunicato<br />
del giudice sportivo – con atteggiamento<br />
intimidatorio.<br />
Fastidio Fatto sta che Mario<br />
molla per strada i compagni<br />
nel momento peggiore, con<br />
una squadra disastrata dagli<br />
infortuni. E poi c’è la Juve all’orizzonte,<br />
proprio come lo<br />
scorso campionato. Cinque<br />
delitto&castigo<br />
Rossodisera,batostasicura<br />
MilanNapoli è appena terminata e Mario<br />
Balotelli si avventa sull’arbitro Banti e sul<br />
quarto uomo Marzaloni. Una valanga di<br />
proteste e non soltanto: così è inevitabile che<br />
Banti gli mostri il cartellino rosso<br />
mesi fa lo sconto di un turno<br />
nonfusufficienteaspedirloin<br />
campo a Torino. Stavolta basterebbe.<br />
Intanto Allegri è nero<br />
(«gli isterismi non servono<br />
a nulla»), Tassotti lo redarguisce(«gliarbitrisonostatichiari:<br />
i giocatori devono essere<br />
più educati quando si rivolgono<br />
a loro. Bisogna essere più<br />
rispettosi») e anche qualche<br />
compagno ha mostrato evidenti<br />
segni di insofferenza,<br />
comeAbate(«deveimpararea<br />
controllarsi, perché è un punto<br />
di riferimento importante<br />
per noi, perderlo per due o tre<br />
gare per noi sarà un problema»)eMatri(«episodichedovremmo<br />
evitare»). La società<br />
non si pronuncia, ma ovviamente<br />
non ha gradito il comportamento<br />
del ragazzo. Ora<br />
per Mario è arrivato, ancora<br />
una volta, il tempo di provare<br />
a riflettere.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
3<br />
legiornatedisqualifica:una<br />
perl’espulsioneedueper<br />
offeseeminacceall’arbitro<br />
d<br />
HANNO<br />
DETTO<br />
S<br />
Fabio<br />
Capello<br />
«È migliorato<br />
come giocatore,<br />
ma sono<br />
d’accordo con<br />
Allegri: non si<br />
può parlare in<br />
questa maniera<br />
all’arbitro».<br />
S<br />
Mauro<br />
Tassotti<br />
«Gli arbitri sono<br />
stati chiari: i<br />
giocatori<br />
devono essere<br />
più educati<br />
quando si<br />
rivolgono a loro.<br />
Bisogna essere<br />
più rispettosi».<br />
S<br />
Ignazio<br />
Abate<br />
«Deve imparare<br />
a controllarsi, è<br />
un punto di<br />
riferimento per<br />
noi, perderlo<br />
per due o tre<br />
gare per noi<br />
sarà un<br />
problema».<br />
S<br />
Antonio<br />
Nocerino, 28<br />
anni, tenta di<br />
allontanare<br />
Mario Balotelli,<br />
23 anni,<br />
dall’arbitro<br />
Nicola Banti, 29<br />
anni, dopo<br />
l’espulsione<br />
LIVERANI<br />
l’Analisi<br />
DI FRANCO ARTURI<br />
Pocotutelato<br />
Mamoltofuorivia<br />
Mario Balotelli non è mai stato solo un<br />
gran giocatore, ma un caso. Fin da quando<br />
hanno cominciato a rovesciargli atroci<br />
insulti razzisti a 15 anni, mentre muoveva i<br />
primi passi nelle giovanili. Crescendo, si è<br />
imposto all’attenzione di tutti come un<br />
fenomeno di bravura e precocità. E ha subito<br />
cominciato a subire le ruvide attenzioni di<br />
difensori che qualcuno chiama «esperti»,<br />
altri provocatori. E’ indubitabile che Mario<br />
riceva ad ogni partita un campionario di<br />
calci, spinte e gomitate impressionante.<br />
L’abbiamo visto anche domenica sera a San<br />
Siro contro il Napoli. Nessuna novità.<br />
E’ il destino di tutti i grandi attaccanti? Sì<br />
e no. Abbiamo la sensazione che a lui sia<br />
riservato un trattamento più «speciale» di<br />
quello destinato ai Messi, ai Cristiano<br />
Ronaldo e agli Ibrahimovic. E che gli arbitri<br />
se ne accorgano fino ad un certo punto. Era<br />
accaduto, negli anni 60, a un’altra grande<br />
punta del Milan, il brasiliano Amarildo,<br />
preso di mira visibilmente, con insulti e<br />
fallacci, fino a farlo esplodere in reazioni<br />
che sfociavano in lunghe squalifiche.<br />
Non è certo il caso di invocare un<br />
regolamento ad personam, ma di applicare<br />
quello che c’è, per esempio sui colpi da<br />
dietro, su quelli con le braccia. E di essere<br />
implacabili sull’altro versante infame, cioè<br />
sugli insulti razzisti. Tolleranza sotto zero, se<br />
è il caso. E dovrebbe esserlo sempre.<br />
Ma qui finisce solo la prima parte della<br />
storia. La seconda la scrive, rovinosamente,<br />
Balotelli stesso. Con il suo curriculum di 20<br />
giornate di squalifica, 8 espulsioni, 77<br />
cartellini gialli assommati in 222 partite<br />
ufficiali. Con il Milan la sua quotaammonizioni<br />
è quasi raddoppiata. Una<br />
media da paura. Mario scalcia, fa entrate<br />
violente e pericolose, «passeggia» su<br />
avversari, protesta e insulta. Ad ogni partita,<br />
il ragazzo sembra combattere oltre che con<br />
gli avversari anche con se stesso, il pubblico<br />
e gli arbitri. E’ prigioniero di una gabbia<br />
psicologica da cui evade per scorribande<br />
inaccettabili. Qualunque giudizio anche<br />
benevolo su di lui finisce con la frase: «Deve<br />
maturare». Non si intravede ancora l’avvio<br />
di questo percorso.<br />
Ogni fallo è una faccia feroce, da bullo,<br />
contro il difensore. Al secondo tocca agli<br />
arbitri. Al gol spesso zittisce platealmente il<br />
pubblico. Perfino sul piano tecnico il suo<br />
modo di trattenere la palla da fermo sotto la<br />
suola suona irridente agli avversari. La sua<br />
immagine ne esce rovinata: l’antipatia che lo<br />
accompagna è grande. E taciamo su qualche<br />
bravata fuori dal campo, di cui ci interessa<br />
molto poco, ma che fa massa critica.<br />
Come se ne esce, caro Mario? Continuare<br />
su questo cammino è una pericolosa fuga<br />
dalla realtà. Da escludere che il mondo si<br />
stia coalizzando contro di te. E’ una<br />
conclusione pericolosa per l’equilibrio<br />
personale. E allora aiutati, dai una chance<br />
alla tua pace. Il mondo è sempre stato<br />
troppo pesante sulle spalle di una sola<br />
persona. Perfino il pallone.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
laNazionale<br />
SEBASTIANO VERNAZZA<br />
@GazzaVernazza<br />
E adesso che cosa succederà con la Nazionale?<br />
La squalifica di Balotelli per le intemperanze<br />
di domenica a San Siro è un classico caso<br />
di violazione del codice etico di Cesare<br />
Prandelli. SuperMario non sarà convocato<br />
per le partite contro Danimarca<br />
e Armenia in ottobre?<br />
ViolatoilcodiceeticodiPrandelli<br />
ForseuncavillosalveràMario<br />
Balotelli, 11 gol<br />
in azzurro<br />
SottigliezzaInteorianoncidovrebbe<br />
essere discussione, niente<br />
«Balo»perleultimeduegaredelle<br />
qualificazioni all’Europeo 2012.<br />
Al termine di MilanNapoli l’attaccante<br />
rossonero ha rivolto<br />
«espressioni ingiuriose ed intimidatorie»all’arbitroBanti.<br />
Episodiograve,cherientrainpienonellacasistica<br />
delle leggi «prandelliane». I tre turni di stop<br />
peròscadrannodomenica6ottobre,ammessoe<br />
non concesso che il reclamo del Milan per la riduzionevengarespinto.LaNazionalesiradunerà<br />
lunedì 7 ottobre a Coverciano, ragion per cui<br />
quelgiornoBalotelliavràscontatolasuapena,e<br />
sarà«pulito»econvocabile.LepartitecontroDanimarca<br />
(11 ottobre a Copenaghen) e Armenia<br />
(15 a Napoli) sono in pratica due amichevoli,<br />
l’Italia si è già qualificata per il Mondiale<br />
2014,maforsePrandellicitieneadavereBalotelli<br />
a disposizione per questi incontri,<br />
magari per metterne a punto l’intesa con<br />
GiuseppeRossi,rimessosiallagrandedall’infortunio<br />
che per due anni l’ha tenuto<br />
lontano dalla Nazionale (a ottobre «Pepito»dovrebbeesserericonvocato).<br />
Nel 2012 Balotelli saltò l’amichevole<br />
con gli Usa per violazione<br />
delcodiceetico.MarioerasottosqualificainInghilterra,<br />
da attaccante del Manchester City:<br />
quattro giornate per aver «calpestato» Scott<br />
Parker del Tottenham.<br />
Preoccupazione Al dil là dell’applicazione o<br />
meno del codice etico, nell’ambiente della Nazionale<br />
striscia la preoccupazione per il «Balosbrocco»dell’altrasera.Cisichiedeconunacerta<br />
angoscia che cosa succederebbe se Balotelli<br />
dovesse replicare una sceneggiata del genere al<br />
Mondiale brasiliano. Figuraccia in mondovisione<br />
e Nazionale danneggiata dall’inevitabile<br />
squalifica.Nonèindiscussionelaconvocazione<br />
di Mario per il Mondiale 2014, Prandelli ritiene<br />
che«Balo»siacentralenelsuoprogettotecnicotattico,<br />
ma se sarà convocato per Armenia e Danimarca,aCovercianoilgiocatoredelMilanverrà<br />
sottoposto a sedute di «rieducazione»...<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
SUGAZZETTATV<br />
Berti:«Mario<br />
èungrande,ma<br />
cosìèdacretini»<br />
Nicola Berti, ex<br />
centrocampista dell’Inter e<br />
della Nazionale, ieri ha fatto<br />
l’esordio come opinionista<br />
nella fortunata trasmissione<br />
Gazza Offside su Gazzetta Tv,<br />
condotta da Nino Morici con<br />
Alberto Cerruti. Ebbene Berti<br />
ha cominciato con le sue<br />
«pettinate» e non ha<br />
risparmiato Balotelli, pur<br />
elogiandolo sotto il profilo<br />
tecnicotattico: «Mario oggi è<br />
il Milan, in campo è cresciuto<br />
tantissimo, gioca per la<br />
squadra. Ma in quanto ad<br />
atteggiamenti manca ancora<br />
molto. Un campione come lui<br />
non può commettere certi<br />
errori. Fare così è da cretini».