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32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 FORMULA 1 DOPO SINGAPORE FRAGILITÀVETTELHAAVUTOGUAIATRASMISSIONEEFRENI,AWEBBERSIÈROTTOILMOTORE QueiguastiRedBullchefannosperarelaFerrari Markpunitoper l’autostopafine gara.Lascuderia iridata:«Bastava unamulta» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI SINGAPORE È come Angela Merkel. A chi è nato sotto le Alpi può non piacere ma Sebastian Vettel vince e non si stanca di farlo. Al punto che malgrado il volto da ragazzino sempre sorridente comincia a dar fastidio: se sino a quest’anno i fischi erano una sgradevole prerogativa di Monza, regno della Ferrari, domenica sera ha fatto impressione sentire dei “buu” di disapprovazione — che hanno infastidito anche Hamilton — mentre il tedesco parlava sul podio di Singapore, terra di cultura anglosassone e, si presume, di fairplay. Un atteggiamento calcistico che a lungo andare può danneggiare l’immagine della F.1 e che non è piaciuto a Christian Horner: «È stata la pantomima di un piccolo gruppo ma spiace. Spiace perché Vettel ha condotto una gara stupenda, era un piacere vederlo guidare e non meritava un simile comportamento antisportivo. Colpa di quello che è avvenuto in Malesia (fece a sportellate con Webber per soffiargli la prima posizione; n.d.r.)? Di certo quell’episodio — e tutto ciò che ne stato scritto — non ha aiutato. Credo sia come era ai tempi di Mohammed Alì: si aspettava sempre qualcuno in grado di batterlo». Distacco Sessanta punti sono un margine cospicuo per pensare alle restanti sei gare con una certa tranquillità, ma la fragilità mostrata dalla Red Bull negli ultimi due gran premi qualche spia l’ha accesa. Webber a Monza ha dovuto rinunciare a dare battaglia ad Alonso (ammesso ne avesse l’intenzione) perché dai box lo obbligarono ad usare la mano leggera nelle cambiate. Qui è stato costretto alla resa da una perdita d’acqua che ha poi causato il cedimento del motore. Vettel, al quale a Monza avevano chiesto per precauzione di comportarsi come Webber con le leve del cambio, ha rivelato di aver avuto qualche guaio alla trasmissione nelle libere di venerdì e in gara ha accusato una vibrazione legata all’impianto frenante che probabilmente gli ha fatto passare qualche brivido nella schiena, facendogli tornare alla mente il doloroso ricordo di Silverstone dove era stato costretto a fermarsi con il cambio k.o., mentre stava dominando. Fa bene quindi la Ferrari a far sì che un ridotto gruppo di tecnici — come ha rivelato domenica Pat Fry — continui a lavorare sulla F138 per cercare di essere pronti ad approfittare delle eventuali defaillance del rivale. Alonso dà uno strappo a Webber EPA Punizione Il ritiro di Webber tra l’altro avrà conseguenze anche sul prossimo appuntamento iridato perché l’australiano, chiedendo un passaggio ad Alonso (punito con la stessa sanzione) ha rimediato il terzo cartellino giallo (in precedenza Canada e Bahrain) e perderà ben 10 posizioni sullo schieramento: «Mi è sembrata una penalità eccessiva, sarebbe bastata una multa e uno scappellotto sul collo — ha commentato al proposito Horner —. Una delle immagini più belle della storia della F.1 è il passaggio offerto da Mansell a Senna (Silverstone ’91). È un peccato costringere Webber a partire a centro gruppo, a volte sarebbe utile il buon senso». © RIPRODUZIONE RISERVATA Ilmagodelsemaforo DadueanniAlonso azzeccalapartenza Trainingmentaleestudiodeivideo:aSingapore haovviatoancoraalviaallecarenzeinqualifica DOMENICALIREALISTA «Piùchelenovità oradovràbastare ciòcheabbiamo» La Ferrari torna da Singapore con sensazioni contrastanti. Lo spiega bene il team principal Stefano Domenicali, parlando del 2° posto di Alonso: «Non avevamo il potenziale per vincere e forse nemmeno per il podio, eppure abbiamo raccolto più punti di tutti. Ma bisogna fare i complimenti con sportività ai nostri avversari. Vale anche per i tifosi: mi è dispiaciuto sentire i fischi contro Vettel sotto il podio. La lotta per il titolo è sempre più difficile, noi dobbiamo essere pronti a cogliere ogni opportunità. Mai dire mai. Certo, prima della pausa estiva puntavamo su un recupero a Singapore, invece abbiamo perso altro terreno. Da qui in avanti, anche se ci saranno novità, dovremo soprattutto sfruttare al meglio quello che abbiamo». 12 11 Fine primo giro 10 Partenza 9 8 GIOVANNI CORTINOVIS 7 Singapore 2013 Fernando Alonso, il bruciasemafori. A Singapore lo spagnolo ha dato l’ennesima dimostrazione della sua capacità di partire più forte di tutti: relegato in settima posizione dopo le qualifiche, il ferrarista ha bruciato in pochi metri il compagno Felipe Massa, Lewis Hamilton (Mercedes), Mark Webber (Red Bull) e Romain Grosjean (Lotus). Alonso si è così ritrovato in terza posizione dietro a Sebastian Vettel (Red Bull) e a Nico Rosberg (Mercedes): uno scatto decisivo su un tracciato dove si fatica a sorpassare, come testimoniano i 5 giri (dal 15° al 19°) alle spalle della Force India di Paul Di Resta dopo il primo pitstop. Un’impresa non casuale perché è la seconda volta negli ultimi 3 Gran Premi che allo spegnimento del semaforo Alonso infila 4 avversari: a Spa, partendo dalla nona casella, l’asturiano ha beffato nel 6 5 4 3 +4 2 1 7 3 +4 IMIGLIORISUOIPRIMIGIRI 9 Belgio 2013 5 +4 9 Bahrain 2012 5 12 +4 8 Australia 2012 corso del primo giro Webber, Di Resta e le due Lotus, rimontando in una sola tornata fino alla quinta posizione. Quattro posizioni, sempre partendo dal nono posto, Alonso le aveva recuperate anche al primo giro del GP Bahrain 2012. Ma quella non era la prima volta da quando è a Maranello che agguanta quattro posizioni subito dopo il via: ci era già riuscito all’esordio del campionato 2012, in Australia, quando però scattava dalla dodicesima casella. In quell’occasione fu però più facile perché tre dei piloti che lo precedevano, Webber, Vergne e Hulkenberg finirono con lo scontrarsi alla prima curva. Spagna 2011 1 4 +3 Abu Dhabi 2011 2 5 +3 Usa 2012 Qualità Azzeccare qualche partenza può capitare a tutti ma nello stesso modo dovrebbe accadere anche di sbagliarne: invece nei suoi 71 GP con la tuta della Ferrari solo 7 volte, cioè in media una volta su 10, Alonso ha perso posizioni nel corso del primo giro: 3 volte gli è capitato nel 2010 (GP Gran Bretagna, Italia e Abu Dhabi) e altre 4 (Australia, Malesia, Cina e India) nel 2011. Dal calcolo sono naturalmente esclusi i Gran Premi del Belgio e del Giappone dell’anno scorso quando le due Lotus, Grosjean a Spa e Raikkonen a Nei suoi 71 GP con il Cavallino solo 7 volte ha perso posizioni al primo passaggio Suzuka, lo misero fuori gioco già alle prime curve. A conti fatti Insomma, sono quasi 2 anni che Alonso non sbaglia una partenza, segno di una prontezza di riflessi e di una preparazione specifica che stanno pagando: dopo l’arrivo ha confermato di aver guardato le partenze degli ultimi anni a Singapore e non a 4 7 +3 Malesia 2012 5 8 +3 Il via a Singapore COLOMBO Belgio 2011 5 8 +3 Italia 2012 +3 7 Europa 2012 10 caso sul lato destro della pista è potuto sfilare liberamente a differenza di chi lo precedeva alla sua sinistra.Molto più numerose delle partenze deficitarie sono le volte in cui Alonso ha guadagnato almeno una posizione nel corso del primo giro: ci è riuscito 7 volte nel 2010, 11 nel 2011, 14 nel 2012 e 9 quest’anno. In totale fanno 41 casi e la maggior parte di questi sorpassi sono stati compiuti nella parte alta del gruppo, dove la combinazione di valori sportivi e bagarre è più elevata. Inoltre ha spesso guadagnato 2 e 3 posizioni, oltre ai 4 casi già visti in cui è risalito di 4 posti: ben 8 volte Alonso ha superato 3 avversari al via, incluso il GP di Spagna di due anni fa quando al via beffò le due Red Bull che partivano in prima fila e la McLaren di Hamilton ritrovandosi al comando alla prima curva. E tutto ciò, peraltro, rimediando una sola partenza anticipata, in Cina nel 2010. Un fenomeno. © RIPRODUZIONE RISERVATA +3 Malesia 2010 8 11 +3 1619 CICLISMO TraFernando edEuskaltel fumatanera Fumata nera ieri tra Fernando Alonso e l’Euskaltel Euskadi. Le due parti non hanno trovato l’accordo. Il ferrarista per ora non entrerà nel mondo del ciclismo, come aveva annunciato prima di Monza. Delusione nel team basco, che chiuderà a fine anno: «È un giorno triste per l’Euskaltel, dopo le aspettative per un accordo in linea di principio trovato a fine agosto e le dichiarazioni di Alonso». In serata un tweet del pilota: «Abbiamo tentato fino all’ultimo, ma non è stato possibile avere un team nel 2014. Il mio amore per il ciclismo però resta intatto e l’avventura è appena all’inizio. Da subito lavoreremo per il futuro. Ci vediamo nel 2015». Taccuino SPONSOR DEL TEAM MOTO3 Sky con Vale nel 2014 Èufficiale:Sky,chedalpros simoannoavràidirittitvdelMoto mondiale, si lega a Valentino Rossi e alla sua VR46. Sarà sponsor del team di Moto3, che avrà moto Ktm e Romano Fenati come primo pilo ta (per il secondo un candidato è Luca Marini, fratello di Valentino). TRA MOTOGP E SUPERBIKE Girandola di cambi (p.g.) Motomondiale e Su perbike nel fine settimana ad Ara gon (Spagna) e Laguna Seca (Usa) con tante novità. Il Team Paul Bird sposta Michael Laverty sulla Art Aprilia di Hernandez, passato alla Ducati Pramac, mentre sulla PBM sale Damian Cudlin. In Superbike, ai già annunciati cambi in Ducati (Niccolò Canepa al posto di Carlos Checa)eSuzuki(BlakeYounginve ce che Camier), si aggiunge la Kawasaki. Loris Baz sarà sostitui to dallo spagnolo David Salom. MONDIALE KART Verstappen jr iridato MaxVerstappen,figliodiJos exF.1,havintoilMondialeKZdikart a Varennes (Francia). L’olandese della Crg, 15 anni, già trionfatore nell’Europeo KZ e KF, è il più giova ne iridato della classe col cambio.
MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 GHIACCIO A CASA DELL’AZZURRA DOV’E’OBERSTDORF SVIZZERA GERMANIA Stoccarda OBERSTDORF Monaco AUSTRIA ITALIA SCAROLINAKOSTNER RCS Unpaese atuttosport Lasuagiusta dimensione OBERSTDORF (Germania) Si entra in paese e tutto diventa subito più chiaro. Basta fare un rapido giro e si capisceperché.Sicapisceperché Carolina Kostner, da dodici anni, ha fatto di Oberstdorf la suapatria.Lalocalità,inpiena Baviera, ma a una manciata di chilometri dai confini con Austria e Svizzera, ha meno di diecimila abitanti (con i turisti, nei periodi giusti, qualcunoinpiù),èposizionatainuna largavallea800metrid’altezza, pare uscita da un libro di fiabeevivedisport.Adominaresututtoetutti,iltrampolino del salto con gli sci. Sparpagliatiquaelà,impiantidiogni genereedisciplina.Sottolafunivia che sale al Nebelhorn, ecco l’Eissportzentrum, tre pisteunadietrol’altra,infunzione undici mesi all’anno, con palestre e foresteria. Dentro, con appese alle pareti i poster dei grandi che lì son cresciuti, da TorvillDean in giù, c’è profumo di storia. Un gioiello, insomma. Come il paese, il cui cuore è chiuso al traffico. Ovunquesivaapiedi.O,come fa Carolina, in bicicletta. Gente paciosa e rilassata, un salutopertutti,fioriaibalconidellecasetteinlegno,birraewurstel,ancheunpaiodilocaliitaliani e un mare di pace e di tranquillità.Carolina,qui,lontana da certe pressioni e da certi rumori, ha trovato la sua giusta dimensione. Quella che le ha permesso di vincere cinque medaglie mondiali e otto europee.Quellache–casopiù unico che raro – la fa stare ai vertici della disciplina da una dozzinad’anni.Allecollezione mancagiustounpodioolimpico: la lunga corsa verso Sochi nonpuòchepartiredaOberstdorf. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Carolina Kostner La 26enne gardenese in azione ai Mondiali di London del marzo scorso, dove è stata d’argento IPP Carolina insieme all’amico Tomas Verner Carolina «rifà» il ghiaccio della pista di Oberstdorf Carolina al lavoro insieme a coach Michael Huth DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI OBERSTDORF (Germania) Sabato, a Verona, con Opera on Ice, darà idealmente ilviaallasuastagioneolimpica. Poi tornerà a Oberstdorf. Dov’è da inizio luglio, in certi periodi ancheinsiemealfidanzatoAlex Schwazer.Dov’èdadodicianni. Qui, in attesa delle tappe di Grand Prix, finirà di mettere a punto i nuovi programmi. Due altregemme,daquelchesipuò intuire vedendola scivolare sul ghiaccio, fata che incanta. Carolina, sarà Oberstdorf per sempre? «Qui mi trovo a meraviglia.Cisono tutte le condizioni ideali per pattinare. Malamiavita,chepure al mondo del ghiaccio vorrei rimanesse in ogni caso legata, nonsiesauriràsuuna pista». Ha progetti precisi per il dopocarriera? «Vorrei provare ad allenare, per dare ai piccoli quel che io ho ricevuto. Selva, da cui ho già avuto una proposta, ma anche Merano, Bolzano, Appiano, Caldaro, Egna: le opportunità vicine alla mia Ortisei non dovrebbero mancare. Ma sono semprepiùcoinvoltadaglistudi alDams:l’artemiappassionain ogni sua forma. Sono a sette esami dalla laurea». Sembra parlare da ex e alle porte ci sono mesi intensissimi e la sua terza Olimpiade... «Continuo a fare questa vita, che è anche di rinunce, perché nullaalmondomiregalalegioieeleemozionidelpattinaggio. Ma non so se dopo questa stagioneavròilcoraggiodiinsistere». Intanto, Oberstforf: sempre e comunque? «Arrivai qui la prima volta a 12 anni, per una Coppa delle Alpi. Poi, nell’estate 2001, venniperunostage.Tornaiacasae «Vivoinparadiso Migodol’Olimpiade epoimidoall’arte» LagardenesefelicenellasuaOberstdorf:«Per pattinareèilmassimo,mapoifaròanchealtro» mamma mi vide follemente innamorata del luogo. Dovevo cominciare le superiori, mi propose di trasferirmi. Mai ho ricevuto regalo più bello». Cos’ha di così speciale questo posto? «L’ho amato da subito. Eppureall’inizioconoscevo solo la signora Marie Therese Kreiselmeyer, che di mamma è amica da tantianni.Quisivivelosporta 360° e si è tutti sullo stesso piano.Perstradalagentenonsidà di gomito dicendo “Oh, è la Kostner”. Qui mi trattano ancora come la ragazzina che, per cinque anni, ha vissuto nell’internatosopralapista,condividendo stanza e sogni con Angelica, saltatrice con gli sci». Non c’è da annoiarsi? «Ora abito in una bella mansarda tutta mia, sono abitudinaria e se ho voglia di essere coccolata un po’ vado a cena al ristorante di Beppe, che mi cucina pasta fresca e carne di cavallo.Direcentehopresoanche a dare lezioni di francese agli studenti del liceo sportivo». Ed è anche tornato il suo amicone Tomas Verner... «Hapercorsolamiastrada. Abbiamo entrambi provato un’esperienza negli Stati Uniti e, senza rinnegarla, abbiamo capito che non c’è ambiente migliore di questo. Coach Huth ci ha riaccolto trattandocicoiguanti.NegliUsa,dopo le oreghiaccio, gli allenatori tendono a dimenticare che esisti». Cosa intende per ambiente? «Le trame di rapporti, la disponibilità del gruppo, il respiro internazionale della pista. L’Icedome, per esempio, in estate porta qui un centinaio di pattinatori di circa 25 Paesi e proprio questo weekend, il Nebelhorn Trophy, assegnerà gli ultimi pass olimpici». ALL’ARENA SabatoaVerona perOperaonIce E’ di assoluta eccezione il cast della terza edizione di Opera on Ice, in programma sabato (ore 20.30) a Verona. Sul palco di ghiaccio dell’Arena (200 elementi tra coro e orchestra), insieme a Carolina, pattineranno tra gli altri Plushenko, Lambiel, l’Arakawa, Duhamel Radford, Cappellini Lanotte, Berton Hotarek e le Hot Shivers. Tutti, con costumi di scena creati ad hoc, in uno speciale tributo a Luciano Pavarotti, si esibiranno anche sulle note di «Nessun dorma». Per i biglietti www.ticketone.it, per altre informazioni info@operaonice.eu. Appunto: l’Olimpiade... «El’obiettivo.Manonèenon sarà un’ossessione». Come procede la preparazione? «Sono soddisfatta: l’HumoresquediDvorakperilcortoela Scheherazade di RimskiKorsakovperillungomiappagano. Lori Nichol, che li ha coreografati insieme a me a Toronto, inventa magie. E’ stata lei a suggerirmi un ritorno al classico: dice che è quel che i giudici si aspettano nella stagione olimpica. Ora si tratta di finalizzarli e di verificare il gradimento di pubblico e pannelli». Intanto mezza famiglia Kostner è a Canazei, nel Fassa di hockey ghiaccio: papà Erwin allenaeSimonfagol(duesabato al debutto): contenta? «Felicissima. Perché sono insieme, non lontano da casa e perché le cose vanno bene». Conferma i suoi appuntamenti agonistici? «Il Grand Prix a Pechino e a Mosca, l’eventuale finale di Fukuoka, in alternativa le Universiadi di Trento a cui terrei molto,gliitalianidiMerano,gli Europei di Budapest, poi i GiochidiSochie,infine,iMondiali di Tokyo». E prima Opera on Ice... «Un appuntamento da non perdere, stavolta più che mai. Invito tutti a venire all’Arena» © RIPRODUZIONE RISERVATA TENNIS LE NUOVE CLASSIFICHE E GLI SPRINT DI FINE STAGIONE Djokovic100settimanen.1,ErraniVincialMasters Festaperilserbo cheperòforse sceglieràlaDavis. IntantoleCichi bissanoIstanbul VINCENZO MARTUCCI vincemartucci E 100. Novak Djokovic festeggialasettimananumero 100 in testa alla classifica mondiale maschile. Nono di sempre a toccare questa vetta, nella graduatoria di sempre è ora ad una sola settimana da AndreAgassi(101settimane), a due da Rafael Nadal (102) e a nove da Bjorn Borg (109). Mentresonoancoramoltopiù staccati John McEnroe (170), Jimmy Connors (268), Ivan Lendl (270), Pete Sampras (286)eilprimatistaRogerFederer (302). Per il serbo, che ha raggiunto il numero 1 per la prima volta il 4 luglio , è un grandissimo risultato, ad apepna26anni.Machiuderàafatica al comando per la terza stagione consecutiva davanti al formidabile recupero di Rafa Nadal. Fra una settimana, gliscadeunacambialesalatissima,altorneodiPechino,dov’havinto12mesifa,el2010e 2009. Anche un altro successo, infatti, non gli basterebbe per mantenere il primato poiché al mancino di Maiorca — che, di questi tempi, l’anno scorso era fermo ai box con la sindrome di Hoffa al ginocchio sinistro e quindi non ha puntidadifendere—,sarebbe sufficiente arrivare in finale per colmare i 360 punti di distacco. Djoker, dovendo scegliere, preferirebbe un secondo trionfo di coppa Davis, il 1517 novembre, in casa, controicechiBerdycheStepanek. Istanbul Fra le donne, dopo la numero 1 del mondo, Serena Williams, Victoria Azarenka, Maria Sharapova (ancora in riabilitazione per la spalla) e Agnieszka Radwanska si qualificano per il Masters a 8 del 2227 ottobre a Istanbul, per il quale è ben piazzata per la seconda presenza consecutivo Sara Errani, 6a con 4325 punti, con la 7a, Bartoli, che s’è ritirata, l’8a,Wozniackia3565,quindi Kerber a 3420 e Jankovic a 3245. Mentre Roberta Vinci, cui a Tokyo sarebbe bastato passare un paio di turni per toccare lo storico numero 10 del mondo (da 12), ha perso subito. E, comunque, festeggia, intanto, la seconda qualifica consecutiva al Masters di doppio,insiemeaSara,danumeri 1 del mondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE CLASSIFICHE Uomini: 1. Djokovic (Ser) 11.120 punti; 2. Nadal (Spa) 10.860; 3. Murray (Gbr) 7.075; 4. Ferrer(Spa)6.710;5.(6)Federer(Svi)) 4.515; 6. (5) Berdych (Cec) 4.460; 7. Del Potro (Arg) 4.425; 8. Tsonga (Fra) 3.325;9.Gasquet3.165;10.Wawrinka (Svi) 3.150; gli italiani: 19 (17) Fognini; 22 Seppi; 85 (83) Lorenzi; 91 Volandri; 140(134)Viola;171(170)Fabbiano;176 Starace;184Cecchinato;185(178)Cipolla; 209 Arnaboldi. Donne: 1. S. Williams (Usa) 12.260 punti; 2. Azarenka (Bie) 9.505; 3. Sharapova (Rus) 7.866; 4. A. Radwanska (Pol) 6.335; 5. Li (Cin) 5.565; 6. Errani 4.325; 7. Bartoli (Fra) 3.746; 8. Wozniacki (Dan) 3.645; 9. Kerber (Ger) 3.420;10.Jankovic(Ser)3.245;lealtre italiane: 12. Vinci 3065; 32. (31) Pennetta; 47. (56) Schiavone; 52. Knapp; 78. (80) Giorgi; 151.(148) Burnett; 226. (201) Camerin; 231. (224) Dentoni; 242. (260) GattoMonticone; 249. (258) Brianti 219. TOKYO VolaPennetta macheregali... Al primo turno di Tokyo (Gia, 2.369.000$, cem), Flavia Pennetta, sulle ali della storica semifinale degli Us Open, domina Hantuchova 6 3 6 3 (ora trova Wozniacki, precedenti 1 5), mentre l’altra veterana azzurra, Francesca Schiavone, si blocca sul 6 2 2 0 e cede 2 6 6 4 6 2 a Wozniak (Can). Nel 2° turno, Roberta Vinci si arena due volte contro la mancina Safarova da 5 2 del primo set e 2 0 del secondo e si arrende 7 5 6 4, dopo averla appena battuta a New York.
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