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34<br />
LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013<br />
CICLISMO MONDIALI DI FIRENZE<br />
PLUCAPAOLINI<br />
Luca<br />
Paolini<br />
(sopra e a<br />
destra)<br />
è l’uomo di<br />
fiducia del c.t.<br />
Paolo Bettini,<br />
di cui da anni<br />
è grande amico<br />
BETTINI<br />
«Siamoforti<br />
Equest’Italia<br />
nonè<br />
soloNibali»<br />
Ilcomascoal10°Mondiale:«Nomi<br />
giustietuttiinforma,èl’oradelpodio.<br />
Labarba?Sonodiventatopigro»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
CIRO SCOGNAMIGLIO<br />
twitter@cirogazzetta<br />
MONTECATINI TERME (Pistoia)<br />
È diventato il Signor<br />
Mondiale, e forse ce l’aveva<br />
nel destino. Ora che Luca Paolini<br />
si appresta a vivere il decimo<br />
assalto iridato da professionista<br />
– sempre presente,<br />
tranne a Stoccarda 2007, dal<br />
2003 – viene quasi da considerare<br />
un presagio quel 1999 in<br />
cui, da Under 23, a Verona vinse<br />
la medaglia d’argento dietro<br />
a Leonardo Giordani. La<br />
storia azzurra del 36enne comasco<br />
della Katusha è un bel<br />
romanzo che non ha finito di<br />
regalare colpi di scena. E allora<br />
un ripasso è d’obbligo, con<br />
un’avvertenza: non chiamatelo<br />
«regista», come spesso<br />
viene considerato. «Mi<br />
piace poco. Che cosa<br />
significa, esattamente?<br />
È come dire tutto<br />
e dire niente, per un<br />
corridore. Il nostro regista<br />
è il c.t. Paolo Bettini».<br />
Paolini,perchéilMondialeè<br />
speciale?<br />
«È l’unica gara che ti regala<br />
una maglia da portare<br />
tutto l’anno. Anche la rosa<br />
del Giro o la gialla del<br />
Tour finiscono nei cassetti<br />
o nelle cornici…<br />
Quella per un anno è<br />
tua. Se ce l’hai, hai<br />
«<br />
Non<br />
chiamatemi<br />
regista. Il mio<br />
bronzo a Verona?<br />
Sfiorai un sogno,<br />
che rabbia!<br />
battuto tutti i migliori del<br />
mondo, in quel giorno, in quel<br />
momento».<br />
Dadoveiniziamoilripasso?<br />
«Da Hamilton 2003. Che<br />
sforzo feci per rientrare sui<br />
primi, poi dovetti subito ripartire<br />
per tentare di chiudere su<br />
Astarloa, che andò a vincere».<br />
L’anno dopo, a Verona, vinse<br />
il bronzo dietro a Freire e<br />
Zabel, due campioni. Eppure<br />
era arrabbiato, perché?<br />
«Se arrivi a tanto così da realizzare<br />
un sogno, non puoi<br />
non prendertela. Ma poi mi<br />
passò. Quella volata lì la riperderei<br />
9 volte e mezzo su 10».<br />
Andiamo avanti?<br />
«Madrid 2005 fu l’unica<br />
Gazzetta.it<br />
TUTTOILMONDIALE<br />
INTEMPOREALE<br />
Gazzetta.it vi porta al<br />
Mondiale con una diretta<br />
permanente su Twitter: la<br />
cronaca delle gare ma anche<br />
l’opportunità di interagire con i<br />
nostri inviati in Toscana. Online<br />
i video e le schede di tutti<br />
gli azzurri in gara, il calendario<br />
e i risultati in tempo reale.<br />
volta che invece di dare fiducia<br />
a Bettini, la diedi a un altro,<br />
cioè a Petacchi. Alla fine<br />
me ne sono pentito. Salisburgo<br />
2006 fu il primo trionfo del<br />
“Betto”, ma non ho un ricordo<br />
nitido, l’avvicinamento (subì<br />
una perquisizione a casa, ndr)<br />
non fu dei migliori».<br />
A Varese 2008 ci fu il successo<br />
di Ballan, ma anche la<br />
decisionediBettinidiritirarsi.<br />
« Volete sapere se io lo sapevo<br />
già? No, me lo disse dieci<br />
minuti prima di dirlo a voi».<br />
QuellodiBallanèanchel’ultimo<br />
successo italiano.<br />
«A Mendrisio 2009 ero in<br />
una bella fuga, temevo solo<br />
Rodriguez e a due giri dalla fine<br />
iniziai a pensare alla medaglia.<br />
Poi si mosse Cancellara e<br />
le carte si rimescolarono. Melbourne<br />
2010 era il primo Mondiale<br />
senza Ballerini. Eravamo<br />
un po’ persi, ma Pozzato poteva<br />
andare sul podio: sbagliò la<br />
volata. A Copenaghen 2011<br />
fummo perfetti ma non nel<br />
momento chiave, negli ultimi<br />
4 chilometri. Il treno per Bennati<br />
deragliò. L’anno scorso, a<br />
Valkenburg, le cose non sono<br />
andate come volevamo, la corsa<br />
è stata meno dura del previsto».<br />
A<br />
GLIALTRI<br />
BARBUDOS<br />
S<br />
Davide<br />
Moscardelli<br />
Calciatore del<br />
Bologna, 33 anni,<br />
ha esordito in<br />
serie A nel 2010<br />
con il Chievo.<br />
Per lui nel<br />
massimo<br />
campionato 79<br />
partite e 13 gol<br />
S<br />
Luigi<br />
Datome<br />
Cestista, 25<br />
anni, pilastro<br />
dell’Italia, già a<br />
Olbia, Siena<br />
(uno scudetto),<br />
Scafati e Roma,<br />
ora giocherà<br />
nella Nba con i<br />
Detroit Pistons<br />
S<br />
Sebastien<br />
Chabal<br />
Rugbista, 35<br />
anni, ha vinto il<br />
Sei Nazioni 2007<br />
e 2010 con la<br />
Francia. Con il<br />
club degli Sale<br />
Sharks ha vinto<br />
il campionato<br />
inglese 200506<br />
lascheda<br />
LUCA PAOLINI<br />
36 ANNI<br />
TEAM KATUSHA<br />
Nato a Milano il 17<br />
gennaio 1977, comasco<br />
cresciuto a Brenno ora vive<br />
a Faloppio. Pro’ dal 2000, 20<br />
vittorie in carriera, ha corso<br />
9 Mondiali da titolare.<br />
Dal 2011 è al Team Katusha.<br />
Luca Paolini bronzo iridato nel<br />
2004 dietro a Freire e Zabel<br />
BRONZO 2004 Argento<br />
iridato da under 23 a Verona nel<br />
‘99, sempre a Verona è stato<br />
bronzo nel 2004 da pro’ dietro a<br />
Freire e Zabel. Olimpico ad<br />
Atene 2004 e Londra 2012,<br />
quest’anno (1° all’Het<br />
Nieuwsblad) dopo la vittoria a<br />
Marina di Ascea ha vestito per<br />
quattro giorni la maglia rosa.<br />
E quello di Firenze, Paolini,<br />
come andrà?<br />
«Potrebbe ricordare Mendrisio.<br />
Questo è un Mondiale<br />
che spaventa, in tanti avranno<br />
paura. Ma le teste calde che<br />
tenteranno la fuga ci saranno.<br />
E se noi piazziamo uomini veloci,<br />
magari per una volta non<br />
avremo il peso della corsa. E la<br />
fuga non sarà facile da riprendere.<br />
Su questo percorso, per<br />
ricucire devi spendere 34 corridori.<br />
La squadra si finisce.<br />
Noi dobbiamo evitarlo».<br />
Che prospettive ha l’Italia?<br />
«Per me, buone. Non abbiamo<br />
una sola freccia al nostro<br />
arco. Nibali ha al fianco diversi<br />
uomini veloci e sono necessari,<br />
perché su Fiesole sali a<br />
3035 all’ora e fare la differenza<br />
non è scontato. Se è vero<br />
che il favorito è Cancellara,<br />
Fabian non è certo uno scalatore.<br />
I nomi sono giusti e la<br />
condizione di tutti è ottima. È<br />
arrivato il momento di andare<br />
a medaglia».<br />
Lei da qualche tempo porta<br />
la barba come il cestita DatomeoilcalciatoreMoscardelli.<br />
Prima di domenica, o per una<br />
medaglia, la taglia?<br />
«La porto lunga per pigrizia.<br />
Dopo il Giro d’Italia, ero<br />
così stanco che ho cominciato<br />
a non farmela. Poi ho scoperto<br />
che nasconde le rughe, quindi<br />
la tengo. Domenica? Mmhh.<br />
Adesso ne parlo con Bettini,<br />
vedrò che cosa dice lui…».<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
INFERNOERITORNOLONGOBORGHINIINGARADOPOLACADUTAAITRICOLORI:«MIHAAIUTATOLAFAMIGLIA»<br />
GioiaElisa:«Esserequiègiaunavittoria»<br />
DAL NOSTRO INVIATO<br />
MONTECATINI TERME<br />
Elisa Longo Borghini ricorda<br />
tutto di quel piovoso<br />
giorno di fine giugno. Era in fuga<br />
con Dalia Muccioli e si stava<br />
giocando il campionato italiano.<br />
«Una ruota è scivolata via.<br />
È stato un attimo, poi ho picchiato<br />
contro il guardrail. Metà<br />
del mio busto era al vento.<br />
Ho guardato giù e ho visto il<br />
vuoto. Se ho avuto il tempo di<br />
avere paura? Paura, no. Terrore,<br />
sì. Terrore puro».<br />
Speranze Le premesse erano<br />
queste: frattura scomposta della<br />
cresta iliaca e una ferita all’addome<br />
di venti centimetri. E<br />
allora, quando sei stata sull’orlo<br />
di un precipizio (e non è certo<br />
metafora), si può festeggiare<br />
anche la «semplice» presenza<br />
in maglia azzurra, nonostante<br />
l’anno scorso la piemontese abbia<br />
vinto il bronzo a 20 anni e<br />
stavolta, in casa, sarebbe stata<br />
l’avversaria numero uno dell’olandese<br />
Marianne Vos. Così,<br />
il rodaggio nella cronosquadre<br />
di domenica e la partecipazione<br />
alla gara individuale contro<br />
il tempo di oggi diventano per<br />
Elisa tappe di avvicinamento a<br />
sabato, in cui sarà a disposizione<br />
del c.t. Dino Salvoldi.<br />
Rinascita Non partirà da capitana<br />
ma è felice lo stesso:<br />
«Siamo una famiglia di sportivi,<br />
da mamma Guidina (ex<br />
Elisa Longo Borghini, 21 anni, sul<br />
podio iridato 2012 e, sotto, a<br />
terra all’ultimo Tricolore BETTINI<br />
sciatrice di fondo azzurra, ndr)<br />
a mio fratello Paolo, che corre<br />
con la Cannondale. Eppure un<br />
incidente così serio non era<br />
mai capitato a nessuno. Ma da<br />
ogni crisi può nascere un’opportunità,<br />
a me questo è stato<br />
insegnato. E io ho avuto la possibilità<br />
di passare tanto tempo<br />
con la famiglia. Ci siamo uniti<br />
ancora di più ed è stato bellissimo.<br />
Non è banale, perché nei<br />
momenti più difficili la famiglia<br />
è ciò che non ti abbandona<br />
mai». Neanche lei ha mai abbandonato<br />
la speranza di essere<br />
a Firenze. Ha avuto ragione.<br />
E adesso che ha fatto conoscenza<br />
con il «terrore puro»,<br />
che cos’altro può farle paura?<br />
ci. sco.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
CRONOMETROINDIVIDUALIIPRIMITITOLI<br />
Under23:Howsona52orari<br />
Azzurrilontanissimidalpodio<br />
Domina ancora la scuola<br />
australiana, che ha scoperto il<br />
ciclismo in Italia: 3 posti su 6<br />
nelle due crono giovani. L’ormai<br />
pro’ Howson, 21 anni, vivaio<br />
Orica, ha spazzato via tutti tra gli<br />
Under 23, a 52 di media; le con<br />
nazionali Nicholls e Manly si sono<br />
arrese tra le juniores per un<br />
soffio alla campionessa europea,<br />
la francese Eraud. Azzurri inesi<br />
stenti: è la cruda realtà, anche se<br />
fa male. Amaro Dino Salvoldi, c.t.<br />
delle donne: «Da noi vale troppo<br />
il piazzamento, fin dai 6 anni,<br />
nelle garette. Vale per uomini e<br />
donne. Le grandi scuole, come<br />
l’Australia, prima costruiscono<br />
l’atleta poi lo specializzano». Cioè<br />
soldi, investimenti, opportunità,<br />
programmazione, prospettive.<br />
Under 23: 1. Damien HOWSON<br />
(Aus) 43,4 km in 49’49”97, media<br />
52,326; 2. Paillot (Fra) a 57”; 3.<br />
Hansen (Dan) a 1’10”; 4. Flakemo<br />
re (Aus) a 1’22”; 5. Craddock<br />
(Usa) a 1’41”. 29. Martinelli a<br />
3’40”; 49. Antonini a 5’09”.<br />
Donne junior: 1. Serine ERAUD<br />
(Fra) 16,1 km in 22’42” media<br />
42,773; 2. Nicholls (Aus) a 2”; 3.<br />
Manly (Aus) a 8”; 4. Titenyte (Lit)<br />
a 11”; 5. Iakovenko (Rus) a 13”. 17.<br />
Pattaro a 41”; 39. Maltese a 1’30”.<br />
SANTAMBROGIO Controanalisi<br />
positive anche da parte del<br />
laboratorio di Parigi (dopo Roma)<br />
per Mauro Santambrogio,<br />
positivo per Epo al Giro d’Italia<br />
dove vinse la tappa di<br />
Bardonecchia.