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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 SERIE A L’ANALISI latendenza Chepartenza: dal2002titolo semprealNord Il Napoli ha vinto il campionato l’ultima volta nel 1990, la Roma nel 2001. Da allora lo scudetto è stato solo di Juve, Inter e Milan. Quest’anno le due squadre simbolo del centrosud sembrano fare sul serio: 4 partite, 4 vittorie e primato in tandem. Era accaduta la stessa cosa alla sesta giornata del torneo 198990: Roma e Napoli in testa con 10 punti (all’epoca se ne assegnavano 2 per vittoria). Sorelle scudetto Cinquebigintesta laAègiàspaccata IlSudlancialasfida IlNapoliinsidiaJuventuseInter,cresconoRomae Fiorentina.Egliallenatoritornanoafareladifferenza LUIGI GARLANDO Itrepunticheseparanoil gruppo delle prime 5, in doppiacifra,dalrestodellaserieA assomiglia tanto al fossato di uncastello.Dentro:Roma,Napoli, Inter, Fiorentina e Juventus che sognano in grande. Fuori il resto del borgo del campionato. CinqueregineE’ la fotografia della situazione attuale, s’intende. Assurdo abbozzare verdetti o sentenze a 34 giornate dal termine. Squadre attrezzate come Lazio o Milan faranno 2Gliinizimiglioridell’Inter Nell’era dei tre punti per vittoria, solo due volte l’Inter ha iniziato meglio il campionato, nel 199798 e nel 200203 con 4 vittore e 12 punti. ancora in tempo a imbucare il pontelevatoio,maquelfossato giàlargo3puntièsignificativo eprometteunaspaccaturanettatrailcampionatodellegrandi e quello degli altri. Altra promessa di queste prime partite: le cinque regine hanno mostratovaloriimportantiche autorizzanoapuntaresullaloro durata. Nella pagina accanto esaminiamoipuntidiforzaelezone d’ombradiciascuna.Aunirleè unfilorossoimportante:l’incidenza dell’allenatore. A cominciare dalla coppia di vertice del torneo, che rilancia la sfida del CentroSud alla scudettocrazia del Nord. Rafa Benitez, con la sua faccia paciosa, ha ribaltalo il Napoli negli uomini e nell’anima, dandogliunnuovospiritoeun nuovo gioco. Rudi Garcia, con losguardoseverodiunosceriffo, ha dettato nuove regole al saloon di Trigoria e rianimato l’orgoglio Roma. Walter Mazzarrihafattolostessoall’Inter, ricostruendo da zero. La Juve continua a essere il riflesso di AntonioConte.LaFiorentinaè una pittura su tela, è l’opera di Vincenzo Montella. Bravissimi Higuain, Totti, Alvarez, Tevez e Pepito Rossi. Ma non c’è giocatoredelle5reginechesuperi i meriti del proprio allenatore. AbottegaE’unadellenotizie piùinteressantidiquestoavvio di stagione: è stato rivalutato un mestiere che richiede esperienza e conoscenze maturate neltempo.Sieradiffusounpericoloso sospetto: che in panchina potesse andarci chiunque.IlpresidentedelCesenaci miseilfratello.Poilamodadel babytecnico, che costa poco e che, grazie a frettolose deroghe federali, si ritrova ad allenare coetanei. Gliallenatorialcomandoricordanocheilmestieredelmister vale quello di un artigiano di bottega. Richiede un necessario tirocinio di esperienza e un ricco bagaglio di conoscenze raccolte sul campo. Montella sembra un’eccezione. In realtà, dopo la promozionelampo alla Roma, ha studiato nel laboratorio di Catania e poi a Firenze. Abbiamo regalato all’Europa i nostri allenatori migliori:Capello,Ancelotti,Spalletti, Mancini, Ranieri... La sensazione è che il vuoto sia stato riempito e che la corsa scudetto che si annuncia affollata ed entusiasmante, lo sarà anche grazie a mister sapienti. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA 12 4-3-3 BALZARETTI DE SANCTIS CASTAN BENATIA MAICON S Francesco Totti 36 anni Ha segnato 228 gol in A con la maglia della Roma FORTE STROOTMAN DE ROSSI PJANIC LJAJIC TOTTI FLORENZI Dietroèblindata l’attaccovola Maunvero9 potrebbeservire 4 stagioni fa la Roma è stata per l’ultima volta in testa. In questo avvio la squadra di Garcia (foto) è in testa dalla 1ª giornata PUNTI DI FORZA Per dirla con Garcia: ha rimesso la chiesa al centro del villaggio. Le cose al posto giusto. A cominciare dalla difesa: un gol subito in 4 partite, 5 tiri in porta concessi contro i 19 del Napoli. Zeman era un’altra cosa, anche perché denunciava pubblicamente le colpe dei giocatori: De Rossi si allena male, Lamela non capisce gli schemi… Garcia in estate difese Osvaldo anche se era in partenza. La squadra apprezzò. Il rigoroso riassetto tattico e l’empatia con lo spogliatoio, gratificato anche dal Comitato dei saggi, è alla base del primo posto in classifica. Strootman, acquisto di sostanza, è uno dei simboli del nuovo corso. Il «finto nueve» Totti e il mulinare continuo di esterni e interni dà alla manovra offensiva una notevole imprevedibilità, sostenuta da una notevole condizione atletica: la Roma corre tanto e segna di regola nei secondi tempi, dopo i cambi di Garcia, che quindi sa leggere e incidere. ZONE D’OMBRA Il rovescio della medaglia del «finto nueve» è che manca un nove vero. Roma e Napoli si spaiano in vetta soprattutto lì: Totti, Higuain. Totti arretra, crea spazi e detta caramelle a chi si imbuca. Operazione non facile contro squadre arroccate che soffocano gli spazi. Anche per questo, forse, la Roma ha chiuso senza gol tutti i primi tempi. Nel derby, dicono le statistiche, Totti ha toccato solo 2 3 palloni all’interno dell’area. Alla lunga, la mancanza di un mestierante d’area, di peso e centimetri, potrebbe sentirsi. Garcia lo sa, visto che ha preteso la conferma di Borriello, in mancanza di un Gilardino. Balzaretti è l’eroe del derby, ma nel primo tempo ha penato su Candreva. Le fasce non offrono esagerate garanzie. Maicon, partito forte, ha già rallentato e ha alle spalle stagioni oscure. Qualche riserva anche sulla tenuta atletica di una squadra rimasta in ritiro solo 9 giorni .
MARTEDÌ 24 SETTEMBRE 2013 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7 NAPOLI 12 4-2-3-1 REINA ZUNIGA BRITOS INLER INSIGNE HAMSIK HIGUAIN INTER 10 3-5-1-1 JUAN JESUS RANOCCHIA HANDANOVIC NAGATOMO GUARIN CAMBIASSO PALACIO MILITO FIORENTINA 10 3-5-2 SAVIC G. RODRIGUEZ NETO PASQUAL BORJA VALERO PIZARRO ROSSI JUVENTUS 10 3-5-2 CHIELLINI BONUCCI BUFFON ASAMOAH POGBA PIRLO VUCINIC ALBIOL MAGGIO BEHRAMI CALLEJON CAMPAGNARO ALVAREZ JONATHAN TOMOVIC AQUILANI CUADRADO GOMEZ BARZAGLI VIDAL LICHTSTEINER TEVEZ NonsoloHiguain: l’effettoBenitez hadatocoraggio Bastaladifesa? Organizzazione epochirischi Deveimmettere qualitàeMilito Bellaematura ConigoldiRossi sognaresipuò SeNetotiene... Giococollaudato Tevezdasballo GestirePirlo nonsaràfacile 4 successi per il Napoli di Benitez (foto), che domani può eguagliare la striscia record di vittorie iniziali, ottenuta con Bianchi(198788) S Gonzalo Higuain 25 anni Arrivato a Napoli ad agosto, ha già realizzato 3 reti in 4 partite FORTE PUNTI DI FORZA La nuova mentalità offensiva educata con sorprendente velocità da Benitez ha dato al Napoli nuova personalità e nuovo coraggio. L’atteggiamento spavaldo contro Borussia Dortmund e Milan sono il manifesto del nuovo corso. Si vede che la squadra si diverte e si sente più forte a interpretare un copione più ambizioso. I campioni arrivati in estate, a cominciare dal trascinante Higuain, hanno introdotto nuova consapevolezza. Il ventaglio delle combinazioni offensive è ampio e tecnicamente spettacolare. Insigne, che ha trovato fiducia, può consacrarsi. Behrami, per efficacia, e sapienza tattica, è il Vidal di Benitez, con qualche gol in meno. Con allenamenti stimolanti, riposi a sorpresa e una presenza non stressante in panchina, Benitez ha trasmesso una serenità che potrebbe essere la carta in più in un cammino lungo e logorante. L’entusiasmo di una piazza che rivive emozioni antiche è un propellente unico. ZONE D’OMBRA Col Chievo, il Napoli sembrò un gigante dai piedi di argilla: ottimo davanti, impacciato dietro. La difesa è migliorata, ma resta il reparto più perfettibile. Britos e Albiol sono più a loro agio quando devono aggredire la palla che quando devono giocarla. Un ex fido soldato di Rafa, come Mascherano, avrebbe fatto comodo: al centro della difesa per agevolare l’impostazione e come ricambio in mediana dove, di fatto, c’è la sola alternativa di Dzemaili. Behrami e Inler sono chiamati a un lavoro dispendioso e sono a rischio di falli tattici e cartellini per rimediare gli sbilanciamenti. Il mercato di gennaio dovrà rifinire l’organico con un paio di nomi importanti tra difesa e mediana. Altro margine di crescita: gestire meglio il vantaggio e chiudere partite in pugno per evitare i finali affannati con Borussia e Milan. 4 I punti in più per la squadra di Mazzarri (foto) rispetto al torneo scorso, saldo positivo superato solo dal +5 della Roma S Ricky Alvarez 25 anni All’Inter dal 2011, ha realizzato 9 reti in nerazzurro LIVERANI PUNTI DI FORZA Mazzarri ha ricostruito una casa a pezzi, a cominciare da solide fondamenta: la difesa che nel campionato scorso subì più gol di tutte (57), eccetto il Pescara, ne ha presi uno solo in quattro match. Forti di nuova fiducia e, soprattutto, di una solida organizzazione, giocatori avviliti sono diventati protagonisti: Jonathan e Alvarez su tutti. Il bel pareggio con la Juve ha dato ulteriore autostima e ha portato alla festosa vendemmiata col Sassuolo, che ha salutato il ritorno di Milito. Non un recupero banale: l’eroe del Triplete. L’Inter che nella ripresa si afflosciava, ora divampa: i nerazzurri, atleticamente, oggi sono i più forti del campionato. L’entusiasmo dell’ambiente può aiutare a crescere ancora. Mazzarri poi può disporre di un tesoro che i colleghi di vertice, eccetto Garcia, gli invidiano: intere settimane di lavoro senza coppe. Una garanzia di crescita ulteriore, visto come il tecnico toscano è riuscito a trasmettere in poco tempo le sue idee al gruppo. Con una sola partita a settimana, i vecchi reduci del Triplete possono recuperare e spendere ancora la loro esperienza. ZONE D’OMBRA Le vittorie sono arrivate contro squadre che in tre sommano 5 punti in classifica. Le avversarie della Juve ne sommano 14. Va fatta la tara alla classifica dell’Inter che sarà molto più attendibile dopo l’incrocio con la Fiorentina. Mazzarri ha quadrato il cerchio facendo grande densità in mezzo e riducendosi a una punta sola. Aggiungere Milito a Palacio (spesso troppo solo), con l’arretramento di Alvarez e il sacrificio di un mediano guasterà gli equilibri? Uno spreco non sfruttare la qualità di Kovacic. Gli aggiustamenti tattici per rendere il gioco più costruttivo e più in linea con le ambizioni dell’attuale classifica potrebbero alterare il quadro. Per il Sassuolo basta così, per un posto in Champions? 10 I punti in classifica della squadra di Montella (nella foto) dopo quattro turni. Non accadeva dal campionato 200506. S Giuseppe Rossi 26 anni È stato acquistato dalla Fiorentina lo scorso gennaio FORNASARI PUNTI DI FORZA La vittoria di Bergamo, senza Cuadrado, Pizarro e Gomez, ha raccontato la maturità di una squadra che non è più soltanto una macchina di bel calcio, ma ha imparato a vincere le partite soffrendo e ricorrendo alle vie tattiche quando la tecnica non basta. Oltre a questa maturità portata dall’ottimo lavoro di Montella, rispetto alla stagione scorsa, c’è un Pepito Rossi in più: 5 gol in 6 gare sono un urlo di salute, dopo il lungo calvario. Presto tornerà Cuadrado, la più abbagliante sorpresa delle primissime giornate del torneo, più in là l’ariete Gomez, il grande colpo dell’estate, appiedato dalla sfortuna quando stava completando l’inserimento nella Viola. Gli attaccanti hanno risucchiato attenzioni e titoli di giornale, ma la forza della Fiorentina resta il centrocampo, la sala giochi di Pizarro e Borja Valero. I sogni di Champions anche quest’anno passeranno da qui. ZONE D’OMBRA L’attesa di Gomez non sarà breve e il giovane Rebic (classe ’93) è l’unica controfigura a disposizione, acerba. Finora Montella se l’è cavata con la continuità realizzativa di Pepito Rossi e inventandosi soluzioni ad hoc: Mati Fernandez e Wolsky a Bergamo, prima Joaquin… Ma il rischio di sbattere contro difese chiuse a riccio, specie al Franchi, senza un’ariete di sfondamento c’è. In attesa di SuperMario dovranno pensarci Cuadrado, i vari apriscatole e naturalmente Pepito. Neto è stato decisivo con l’Atalanta, la difesa non ha preso gol negli ultimi due impegni ufficiali, ma l’affidabilità del reparto arretrato non è certo quella che offre il centrocampo, centro di potere della Fiorentina, anche se meno spettacolare della stagione scorsa. 2 punti in meno per la Juve di Conte (foto) rispetto alle prime 4 gare del 201213; 12 mesi fa i bianconeri erano partiti con 4 vittorie S Carlos Tevez 29 anni Arrivato dal City, ha già realizzato 3 gol in 4 partite FORTE PUNTI DI FORZA Contro il Verona, la Juve ha spiegato perché è più forte di un anno fa: ha segnato con i gol nuovi comprati in estate. Per Llorente è stato il primo, mentre Tevez non ha mai spesso di produrre gol e cattiveria offensiva che ha contagiato il gruppo. Di nuovo c’è anche un maturato Pogba sempre più protagonista, in fase di costruzione e di tiro. Una prestazione sotto tono a San Siro, contro una buona e motivatissima Inter, è costata due punti. Ma consideriamo che la Juve ha già superato due scontri diretti: Lazio e Inter. Tra le cinque di vertice è quella che avuto il calendario più impegnativo. L’affidabilità di un gioco collaudato che ha fruttato due scudetti e due Supercoppe resta quella di sempre. Più si scalderà la corsa al titolo, più faranno la differenza i tanti campioni di Conte, abituati a vincere. Vidal, già 3 gol, resta il giocatore più determinante della serie A. Conte porterà in dote il solito bottino di punti, perché non c’è stata squadra negli ultimi anni che abbia risposto alle sollecitazioni del proprio cavaliere come la Juventus. ZONE D’OMBRA La Juve di Conte è cresciuta attorno a Pirlo. Due sostituzioni in quattro partite di campionato balzano all’occhio. Lo stesso Pirlo non ha nascosto il fastidio. La necessità di gestirlo, per averlo al meglio nei momenti chiave, in una stagione densa che si concluderà col Mondiale, potrebbe creare incidenti diplomatici. Ogni tanto si accenna al rischio di cali di tensione dopo stagioni stressanti in cui Conte ha chiesto il massimo. La Juve ha sempre smentito tutti con nuove vittorie, ma il rischio aumenta col tempo e il deficit di cattiveria contro Inter e Copenaghen avvalora il sospetto. La Juve non si diverte come il Napoli che fa cose nuove. Qualche alternativa al 3 5 2 potrebbe aiutare, anche psicologicamente. Le fasce, che il mercato non ha rivitalizzato, non frizzano come ai giorni belli. corsiericorsi GUGLIELMO LONGHI Come un decennio fa: era il 200304, cinque grandi in testa nello spazio di 2 punti, con NapolieRomaaquota12,Fiorentina,IntereJuventusa10.ScudettovintodalMilandiAncelotti con 11 punti di vantaggio mentre l’Unione Europea accetta dieci nuovi Paesi aprendosi all’Est. Come nel 19992000, l’anno della mucca pazza, del temutissimo Millenium Bug, dello scudetto alla Lazio. Che infatti dopo quattro giornate era in testa con l’Inter a 10, poi Fiorentina, Milan, RegginaeRomaa8:quattrobigeun’intrusa.Oggi comandano Roma e Napoli, davanti a Inter, Fiorentina e Juve. E’ il campionato delle grandi, delle cinque sorelle perché due (Milan e Lazio) sono in evidente ritardo. L’assenza All’inizio del nuovo secolo, era una E’ritornatoilcampionatodellegrandi MancanoMilaneLazio(soloperora?) 4 INUMERI 10 gli anni dall’ultima ammucchiata di big in testa: nel 200304, dopo 4 gare, Juve, Milan e Roma erano prime con 10 punti, davanti a Inter e Parma a quota 8 Ancelotti festeggiato dopo lo scudetto del 2004 AP 4 INUMERI 1991 L’anno dell’ultima sorpresa, lo scudetto della Samp: da allora, hanno vinto il titolo Milan e Juve (7), Inter (5), Lazio e Roma (1). Uno è stato revocato famigliafeliceeallargata.Lesettesorelle:Lazio, Juventus, Milan, Inter, Parma, Roma e Fiorentina.L’etàdell’oroeracominciatanel1995esarebbeterminatanel2001insiemealfallimentodella Fiorentina, la crisi di Cecchi Gori, gli arresti di Tanzi e Cragnotti, l’indebitamento di Sensi, la Roma scudettata e un patrimonio familiare dilapidato. Mancava il Napoli tra quelle grandi, e vista con gli occhi di oggi, l’assenza è decisamente vistosa, quasi inconcepibile. Ma eravamo soltanto all’inizio di un periodo penitenziale, la squadra era in Serie B e guidata da Walter Novellino, avrebbe conquistato la promozione finendo secondadietroalVicenzamapoi,annidopo,sarebbe addirittura sprofondata in C1. Oggi il Napoli ha un posto d’onore nell’ammucchiata: manca il Parma, terz’ultimo in classifica con appena due punti e si aspetta il rientro di Milan e Lazio. Ma non è detto che il loro ritorno sia scontato. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 INUMERI 7 Gli anni che sono passati dall’ultimo campionato di C1 disputato dal Napoli. Che nella stagione successiva (20062007) è stato promosso in Serie A
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