Bollettino 2009 - Comune di Pontedera
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Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong><br />
Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong><br />
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Convegno:<br />
sessione plenaria<br />
De Bortoli, <strong>di</strong>rettore de “Il Sole 24<br />
Ore”, assegnatario inoltre del premio<br />
Lu.Be.C. 2008. L’apertura dei<br />
lavori è stata affidata a Salvatore<br />
Settis, presidente del Consiglio superiore<br />
per i beni culturali che, nella<br />
sua comunicazione appassionata, ha<br />
proposto <strong>di</strong> “ripartire”, per attuare<br />
una efficace valorizzazione del Paese,<br />
dal paesaggio e dal suo recupero.<br />
Si riportano alcuni passaggi del suo<br />
intervento: “L’Italia soffre <strong>di</strong> alcuni<br />
elementi <strong>di</strong> contrasto come lo scollamento<br />
tra l’estensione territoriale<br />
limitata ed il più alto tasso <strong>di</strong> suo uso<br />
e sfruttamento; detiene le più antiche<br />
ed organiche leggi <strong>di</strong> tutela, ma<br />
non le applica in modo coerente; la<br />
scuola, “termometro della cultura”<br />
del Paese, rimane muta <strong>di</strong> fronte a<br />
queste tematiche ed il paesaggio è<br />
vissuto come qualcosa <strong>di</strong> estraneo:<br />
lo stesso processo linguistico della<br />
denominazione del Ministero e<br />
delle leggi <strong>di</strong> tutela ha progressivamente<br />
messo in ombra il concetto <strong>di</strong><br />
paesaggio. Esso godeva però <strong>di</strong> una<br />
attenzione particolare già nel 1309,<br />
quando il “Costituto del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
Siena”, redatto in lingua volgare,<br />
affermava che il primo dovere per<br />
chi guida una città è quello <strong>di</strong> conservare<br />
la bellezza della città stessa<br />
per la felicità dei citta<strong>di</strong>ni e per la<br />
loro gloria. Il paesaggio altro non è<br />
che la rappresentazione visibile dei<br />
nostri valori, giunta a noi attraverso<br />
la lente dei secoli e l’articolo 9 della<br />
nostra Costituzione deve essere la<br />
nostra stella polare. Per capire l’importanza<br />
del paesaggio basta guardarsi<br />
intorno, esso ci dà orgoglio,<br />
crea la coscienza della nostra storia<br />
e ci comunica il senso <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Un bel paesaggio, una volta <strong>di</strong>strutto,<br />
non torna più”. Settis lancia<br />
il suo “grido <strong>di</strong> dolore” per l’avanzata<br />
del cemento che sta <strong>di</strong>struggendo<br />
l’ere<strong>di</strong>tà dei nostri padri e conclude<br />
<strong>di</strong>cendo: “la nostra identità sta per<br />
implodere”. L’analisi del turismo<br />
culturale e dell’importanza del “fare<br />
sistema” hanno caratterizzato gli interventi<br />
successivi: un territorio non<br />
si promuove con l’invenzione <strong>di</strong> un<br />
logo, e ad attirare sono non gli slogan<br />
ma la storia, i luoghi, gli stili <strong>di</strong><br />
vita, le comunità e le emozioni, che<br />
permettono <strong>di</strong> cogliere l’anima <strong>di</strong><br />
un luogo. La Commissione europea<br />
ha compilato una “Agenda europea<br />
della cultura”, che prevede alcuni<br />
punti fondamentali quali la promozione<br />
della ricchezza, della <strong>di</strong>versità<br />
culturale e del <strong>di</strong>alogo interculturale;<br />
la cultura come catalizzatore dell’economia<br />
e come elemento essenziale<br />
delle relazioni internazionali.<br />
La sessione pomeri<strong>di</strong>ana ha visto<br />
lo svolgimento <strong>di</strong> quattro Convegni<br />
paralleli: “Dal territotio al museo e<br />
dal museo al territorio interpretando<br />
le esigenze <strong>di</strong> una utenza che cambia”;<br />
“Turismo e cultura <strong>di</strong>gitale: la<br />
domanda emergente”; “Partenariato<br />
e promozione del territorio: linee<br />
d’azione e casi <strong>di</strong> successo”; “Integrazione<br />
dei percorsi tra beni culturali<br />
e luoghi della fede: esperienze,<br />
modelli e professionalità”; “Musica<br />
e management: modelli <strong>di</strong> sviluppo<br />
del turismo musicale e sostenibilità<br />
economica tra pubblico e privato”.<br />
La sessione plenaria della mattina<br />
del 24 ha conosciuto un momento<br />
<strong>di</strong> forte impatto durante l’intervento<br />
<strong>di</strong> Oliviero Toscani, comunicatore e<br />
fotografo <strong>di</strong> grande fama, del quale<br />
si riportano i passaggi più significativi:<br />
“La creatività e la bellezza<br />
italiana stanno affrontando una battaglia<br />
con l’estetica del brutto, ed il<br />
nostro paesaggio rigurgita cemento.<br />
La creatività deve essere sovversiva<br />
ed eccentrica, e deve porsi al <strong>di</strong> fuori<br />
degli schemi precostituiti; essa non<br />
ha certezze e presuppone uno stato <strong>di</strong><br />
“non – controllo”, <strong>di</strong> coraggio totale<br />
contrapposto al conformismo. Oggi,<br />
la ricerca ossessiva del consenso genera<br />
inevitabilmente un appiattimento<br />
ed una me<strong>di</strong>ocrità <strong>di</strong>lagante, ed<br />
ogni città <strong>di</strong>venta l’immagine turistica<br />
<strong>di</strong> se stessa. La creatività, surplus<br />
<strong>di</strong> intelligenza, possibilità tra cuore e<br />
cervello, va insegnata e trasmessa”.<br />
Anche l’e<strong>di</strong>zione 2008 del Lu.Be.C.<br />
è certamente stimolo per una riflessione<br />
sui valori che devono caratterizzare<br />
le azioni: è possibile realizzare<br />
l’obiettivo <strong>di</strong> un rilancio del Paese<br />
a partire da una valorizzazione integrata<br />
del patrimonio culturale, confidando<br />
sulle capacità delle pubbliche<br />
amministrazioni, Fondazioni, categorie<br />
economiche ed associazioni<br />
culturali, <strong>di</strong> fare sistema, nel rispetto<br />
della tutela, della conservazione, del<br />
recupero dei nostri straor<strong>di</strong>nari beni<br />
culturali; è arrivato il momento <strong>di</strong><br />
creare davvero quel valore aggiunto<br />
capace <strong>di</strong> sviluppare una maggiore<br />
consapevolezza civile ed un senso<br />
<strong>di</strong> appartenenza del patrimonio culturale<br />
quale bene universale, <strong>di</strong> tutti<br />
e per tutti.<br />
Convegno:<br />
sessione plenaria