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Bollettino 2009 - Comune di Pontedera

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Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong><br />

Centro Stu<strong>di</strong> e Documentazione Andrea da <strong>Pontedera</strong><br />

14<br />

15<br />

Convegno:<br />

sessione plenaria<br />

De Bortoli, <strong>di</strong>rettore de “Il Sole 24<br />

Ore”, assegnatario inoltre del premio<br />

Lu.Be.C. 2008. L’apertura dei<br />

lavori è stata affidata a Salvatore<br />

Settis, presidente del Consiglio superiore<br />

per i beni culturali che, nella<br />

sua comunicazione appassionata, ha<br />

proposto <strong>di</strong> “ripartire”, per attuare<br />

una efficace valorizzazione del Paese,<br />

dal paesaggio e dal suo recupero.<br />

Si riportano alcuni passaggi del suo<br />

intervento: “L’Italia soffre <strong>di</strong> alcuni<br />

elementi <strong>di</strong> contrasto come lo scollamento<br />

tra l’estensione territoriale<br />

limitata ed il più alto tasso <strong>di</strong> suo uso<br />

e sfruttamento; detiene le più antiche<br />

ed organiche leggi <strong>di</strong> tutela, ma<br />

non le applica in modo coerente; la<br />

scuola, “termometro della cultura”<br />

del Paese, rimane muta <strong>di</strong> fronte a<br />

queste tematiche ed il paesaggio è<br />

vissuto come qualcosa <strong>di</strong> estraneo:<br />

lo stesso processo linguistico della<br />

denominazione del Ministero e<br />

delle leggi <strong>di</strong> tutela ha progressivamente<br />

messo in ombra il concetto <strong>di</strong><br />

paesaggio. Esso godeva però <strong>di</strong> una<br />

attenzione particolare già nel 1309,<br />

quando il “Costituto del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Siena”, redatto in lingua volgare,<br />

affermava che il primo dovere per<br />

chi guida una città è quello <strong>di</strong> conservare<br />

la bellezza della città stessa<br />

per la felicità dei citta<strong>di</strong>ni e per la<br />

loro gloria. Il paesaggio altro non è<br />

che la rappresentazione visibile dei<br />

nostri valori, giunta a noi attraverso<br />

la lente dei secoli e l’articolo 9 della<br />

nostra Costituzione deve essere la<br />

nostra stella polare. Per capire l’importanza<br />

del paesaggio basta guardarsi<br />

intorno, esso ci dà orgoglio,<br />

crea la coscienza della nostra storia<br />

e ci comunica il senso <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Un bel paesaggio, una volta <strong>di</strong>strutto,<br />

non torna più”. Settis lancia<br />

il suo “grido <strong>di</strong> dolore” per l’avanzata<br />

del cemento che sta <strong>di</strong>struggendo<br />

l’ere<strong>di</strong>tà dei nostri padri e conclude<br />

<strong>di</strong>cendo: “la nostra identità sta per<br />

implodere”. L’analisi del turismo<br />

culturale e dell’importanza del “fare<br />

sistema” hanno caratterizzato gli interventi<br />

successivi: un territorio non<br />

si promuove con l’invenzione <strong>di</strong> un<br />

logo, e ad attirare sono non gli slogan<br />

ma la storia, i luoghi, gli stili <strong>di</strong><br />

vita, le comunità e le emozioni, che<br />

permettono <strong>di</strong> cogliere l’anima <strong>di</strong><br />

un luogo. La Commissione europea<br />

ha compilato una “Agenda europea<br />

della cultura”, che prevede alcuni<br />

punti fondamentali quali la promozione<br />

della ricchezza, della <strong>di</strong>versità<br />

culturale e del <strong>di</strong>alogo interculturale;<br />

la cultura come catalizzatore dell’economia<br />

e come elemento essenziale<br />

delle relazioni internazionali.<br />

La sessione pomeri<strong>di</strong>ana ha visto<br />

lo svolgimento <strong>di</strong> quattro Convegni<br />

paralleli: “Dal territotio al museo e<br />

dal museo al territorio interpretando<br />

le esigenze <strong>di</strong> una utenza che cambia”;<br />

“Turismo e cultura <strong>di</strong>gitale: la<br />

domanda emergente”; “Partenariato<br />

e promozione del territorio: linee<br />

d’azione e casi <strong>di</strong> successo”; “Integrazione<br />

dei percorsi tra beni culturali<br />

e luoghi della fede: esperienze,<br />

modelli e professionalità”; “Musica<br />

e management: modelli <strong>di</strong> sviluppo<br />

del turismo musicale e sostenibilità<br />

economica tra pubblico e privato”.<br />

La sessione plenaria della mattina<br />

del 24 ha conosciuto un momento<br />

<strong>di</strong> forte impatto durante l’intervento<br />

<strong>di</strong> Oliviero Toscani, comunicatore e<br />

fotografo <strong>di</strong> grande fama, del quale<br />

si riportano i passaggi più significativi:<br />

“La creatività e la bellezza<br />

italiana stanno affrontando una battaglia<br />

con l’estetica del brutto, ed il<br />

nostro paesaggio rigurgita cemento.<br />

La creatività deve essere sovversiva<br />

ed eccentrica, e deve porsi al <strong>di</strong> fuori<br />

degli schemi precostituiti; essa non<br />

ha certezze e presuppone uno stato <strong>di</strong><br />

“non – controllo”, <strong>di</strong> coraggio totale<br />

contrapposto al conformismo. Oggi,<br />

la ricerca ossessiva del consenso genera<br />

inevitabilmente un appiattimento<br />

ed una me<strong>di</strong>ocrità <strong>di</strong>lagante, ed<br />

ogni città <strong>di</strong>venta l’immagine turistica<br />

<strong>di</strong> se stessa. La creatività, surplus<br />

<strong>di</strong> intelligenza, possibilità tra cuore e<br />

cervello, va insegnata e trasmessa”.<br />

Anche l’e<strong>di</strong>zione 2008 del Lu.Be.C.<br />

è certamente stimolo per una riflessione<br />

sui valori che devono caratterizzare<br />

le azioni: è possibile realizzare<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> un rilancio del Paese<br />

a partire da una valorizzazione integrata<br />

del patrimonio culturale, confidando<br />

sulle capacità delle pubbliche<br />

amministrazioni, Fondazioni, categorie<br />

economiche ed associazioni<br />

culturali, <strong>di</strong> fare sistema, nel rispetto<br />

della tutela, della conservazione, del<br />

recupero dei nostri straor<strong>di</strong>nari beni<br />

culturali; è arrivato il momento <strong>di</strong><br />

creare davvero quel valore aggiunto<br />

capace <strong>di</strong> sviluppare una maggiore<br />

consapevolezza civile ed un senso<br />

<strong>di</strong> appartenenza del patrimonio culturale<br />

quale bene universale, <strong>di</strong> tutti<br />

e per tutti.<br />

Convegno:<br />

sessione plenaria

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