Il Drago e la Pantera - Etica dell'erranza e ritorno ... - Alberto Lomuscio

Etica dell’erranza e ritorno al sé pag. 18/72
un’energia micidiale che porta la Pantera, dopo una breve e fulminea rincorsa, a spiccare un balzo ai
limiti dell’impossibile, che la porta al di là del burrone, anche se deve aggrapparsi disperatamente
con le zampe anteriori e, a un soffio dal rischio di precipitare, riesce a issarsi sul bordo e a superare
brillantemente la dura prova.
LINEA MOBILE 5
“Visto?” chiede pacata la Pantera
rivolta all’allibito Scoiattolo, che ha
ancora la bocca semiaperta per quello
che ha appena visto. “Nella vita, a volte,
non è il pericolo che ci può danneggiare,
ma la non consapevolezza del pericolo
stesso”
E un gruppo di esperti scalatori che
aveva assistito al salto della Pantera
esplode in un applauso tanto fragoroso
quanto meritato.
LINEA MOBILE 6
La Pantera, esausta,
si stende sul prato e
sonnecchia qualche
ora. Risvegliatasi,
cerca affannosamente
una penna e un foglio
di carta e comincia a
scrivere.
“Cosa stai scrivendo?”
le chiede il Drago,
incuriosito da tanta
foga.
“Una frase che mi è
venuta in mente mentre
sonnecchiavo: me
l’aveva detta la mia
amica Tigre qualche
mese fa, e senti che
bella: ‘Saper fare è
facile: il difficile è
fare’. Ti piace, Gola-di-Fuoco?” “Bella, ma cosa significa?” si intromette lo Scoiattolo, senza dare
tempo al Drago di rispondere.
“Vuole dire” spiega pazientemente il Drago “Che bisogna guardare spesso dentro se stessi, ma è
anche necessario valutare i propri errori, le proprie opere, le proprie gesta, e le azioni”