Il Drago e la Pantera - Etica dell'erranza e ritorno ... - Alberto Lomuscio
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<strong>Etica</strong> dell’erranza e <strong>ritorno</strong> al sé pag. 46/72<br />
LINEA MOBILE 1<br />
ESAGRAMMA 41<br />
Nel passare accanto a una picco<strong>la</strong> scarpata, i<br />
quattro sentono qualcuno <strong>la</strong>mentarsi di sotto. E’ un<br />
escursionista che si è ferito cadendo. Senza porre<br />
indugio, l’impetuosa Serpe si precipita giù per <strong>la</strong><br />
scarpata e tenta di tirarlo su facendolo attaccare al<strong>la</strong><br />
propria coda, e per poco non precipita ancora più in<br />
basso insieme al malcapitato.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Drago</strong> è troppo ingombrante per ca<strong>la</strong>rsi in quel<strong>la</strong><br />
picco<strong>la</strong> scarpata, e lo Scoiattolo è troppo piccolo:<br />
così tocca al<strong>la</strong> <strong>Pantera</strong>, con pazienza e con prudenza,<br />
ca<strong>la</strong>rsi lungo <strong>la</strong> parete, far attaccare il ferito al<strong>la</strong><br />
propria coda chiedendogli di non agitarsi troppo, e<br />
finalmente risalire fino al sentiero, portandolo<br />
definitivamente in salvo.<br />
La Serpe sa di aver rischiato di perdere <strong>la</strong> vita, per<br />
giunta danneggiando ulteriormente il ferito, e infatti<br />
il rimprovero del<strong>la</strong> <strong>Pantera</strong> non si fa attendere:<br />
“Quando soccorri qualcuno, puoi andare incontro a<br />
un danno o a una perdita di energia, e inoltre <strong>la</strong><br />
persona aiutata, se è saggia, deve evitare che l’aiuto<br />
provochi un danno al soccorritore: se sussiste tale nobiltà d’animo e gratitudine da parte di chi<br />
viene aiutato, ci si può permettere di utilizzare le proprie energie.”<br />
“Beh, però non stai dicendo che è solo colpa mia” osserva <strong>la</strong> Serpe, lievemente sollevata<br />
“E vorrei vedere!” conferma <strong>la</strong> <strong>Pantera</strong> “Tu hai commesso un’incoscienza imperdonabile, ma<br />
quello si è abbarbicato al<strong>la</strong> tua coda, pur capendo benissimo che non ce l’avreste mai fatta! E come<br />
vedi nel mosaico di quel<strong>la</strong> chiesa, anche San Martino ha dato al ferito solo metà del suo mantello,<br />
non tutto intero!”<br />
LINEA MOBILE 3<br />
“E poi c’è stata troppa confusione”<br />
continua <strong>la</strong> <strong>Pantera</strong> “Troppe teste,<br />
troppo caos, come quando ci sono<br />
troppi galli in un pol<strong>la</strong>io”<br />
“Hai ragione” conferma <strong>la</strong> Serpe<br />
<strong>la</strong>nciando un’occhiata a un pol<strong>la</strong>io lì<br />
vicino “Ci vuole un capo solo”<br />
“Forse un capo solo non basta”<br />
interviene il <strong>Drago</strong> “Guarda il nostro<br />
gruppo: io da solo ammetto di non<br />
essere all’altezza del compito: senza<br />
l’aiuto del<strong>la</strong> <strong>Pantera</strong> avrei grossi<br />
problemi. La vera unione finale è<br />
sempre rappresentata dall’incontro di<br />
uno Yin e di uno Yang. E quando si<br />
è soli nel proprio viaggio, prima o poi incontriamo un compagno di viaggio che ci completa”