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Negli anni abbiamo costruito e tutelato -‐ e lo rivendichiamo -‐ una Città dei diritti, ora il <br />
compito è coniugare una Città dei diritti con una Città delle opportunità, cosa possibile <br />
raccogliendo sia la spinta dell’Unione Europea, sia la trasformazione in Città Metropolitana quale <br />
motore di sviluppo, occupazione e crescita economica. <br />
La Città costituisce il primo luogo, materiale e simbolico di definizione delle forme di <br />
inclusione ed esclusione sociale, di definizione dei confini tra vita pubblica e vita privata. La Città <br />
è un luogo plurale, aperto a ogni forma di riflessività, sia per gli individui sia per i gruppi sociali e <br />
costituisce il luogo primario delle pratiche e delle negoziazioni relative alle soglie di accessibilità. <br />
Come Città dei diritti intendiamo garantire quel sistema sociale così come lo conosciamo, al <br />
quale non vogliamo rinunciare, poiché ci appartiene. Per questo lavoreremo per un diritto alla <br />
sicurezza nelle sue molteplici sfaccettature, per un diritto a combattere la povertà e <br />
deistituzionalizzarla, per il diritto al lavoro, per la possibilità che le associazioni culturali e <br />
sportive possano mantenere la propria attività, per la centralità del trasporto pubblico o ancora <br />
per avere spazi verdi maggiori e curati e contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. <br />
Nella prossima amministrazione le politiche di genere saranno trasversali a ogni azione e <br />
intervento, in modo da essere inserite in tutte le scelte di sviluppo locale. <br />
Gli obiettivi e le strategie delle politiche di genere dovranno collocarsi nel quadro di <br />
riferimento dell’Unione Europea e informare ogni azione politica del Comune: mainstreaming <br />
(sistematica considerazione dei bisogni sia delle donne sia degli uomini nella definizione di tutte <br />
le politiche) ed empowerment (assunzione di potere da parte delle donne attraverso la loro <br />
partecipazione ai processi decisionali). <br />
Nel rispetto del principio di autodeterminazione delle donne, dovrà essere dato pieno <br />
riconoscimento ed essere fatta adeguata promozione dei loro diritti in tutti gli aspetti della vita <br />
quotidiana: dalla conciliazione dei tempi di lavoro e cura, al disegno della città e dei suoi servizi <br />
fino alla medicina che curi finalmente la donna nella sua specificità durante la malattia <br />
(“medicina di genere”). Assumiamo la differenza sessuale come un dato positivo in grado di dare <br />
una spinta vitale e propulsiva, non una dinamica di assimilazione ma piuttosto l’incontro nel <br />
rispetto reciproco dei percorsi differenti. <br />
Abbiamo lavorato in questi mesi, donne e uomini insieme, con impegno e responsabilità, <br />
all’analisi e alla descrizione e definizione di quello che vogliamo possa essere il futuro disegno <br />
della nostra Città, coniugando idealità, valori e pragmatismo; l’elaborato che segue si articola <br />
nella definizione di impegni ma soprattutto propone come garantirli. Una Città capace di <br />
promuovere la realizzazione di progetti e produzioni culturali, in grado di agevolare <br />
l’insediamento di attività economiche innovative, attenta e sensibile alla partecipazione e <br />
all’ascolto dei propri cittadini. <br />
La coalizione di Venezia si è assunta il compito di proporre una visione che sappia <br />
guardare lontano partendo dalle cose da fare fin dai primi 100 giorni. Si è lavorato divisi in <br />
gruppi su temi diversi, per discutere, analizzare e disegnare un nuovo progetto di Città per il <br />
quale sono state ascoltate le categorie del lavoro, ordini professionali, artigiani, commercianti, <br />
industriali, piccole imprese, le diverse organizzazioni sindacali, comitati di cittadini, associazioni, <br />
gruppi informali e singoli cittadini. Si è tenuto conto di quanto prodotto negli anni precedenti <br />
evidenziando quello da sostenere e quanto da modificare per disegnare il luogo dove noi, donne e <br />
uomini, vogliamo vivere e dove vogliamo possano vivere felici anche i nostri figli. <br />
Programma di coalizione<br />
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