COLLANA DI STORIA ED ARTE VI - Fondazione Marco Besso
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PREMESSA METODOLOGICA<br />
“…l’opera nuova parte dal riutilizzo di materiali<br />
precedenti, che vengono variamente ripresi,<br />
inglobati, riutilizzati; essa rappresenta a un<br />
tempo una creazione originale e un momento<br />
della storia dei testi precedenti…”<br />
(P. Chiesa, Elementi di critica testuale, Bologna,<br />
2002, p. 22)<br />
L’elaborazione del seguente lavoro trae origine dalla pregevole opera di<br />
Achille Francois: “Elenco di Notari che rogarono atti in Roma dal secolo XIV<br />
all’anno 1886”, di cui il presente repertorio ne registra, fin dove è stato<br />
possibile, fedelmente il contenuto.<br />
Si è voluti partire da quest’opera in quanto, rispetto alle pubblicazioni<br />
di epoca precedente quali la “Raccolta Esattissima di tutti i notari dell’alma<br />
città di Roma” di Luigi Perego Salvioni, e gli “Statuta venerabilis collegii<br />
DD. Notariorum Curiae Capitolinae”, risulta la più completa, sia perché<br />
contiene i riferimenti cronologici relativi agli anni in cui si è esercitata attività<br />
notarile, sia perché è stata pubblicata nel periodo successivo alla creazione<br />
degli Archivi notarili mandamentali e distrettuali, e quindi in seguito<br />
alla promulgazione delle nuove leggi sul notariato.<br />
Tuttavia, nonostante i loro limiti, gli scritti del Salvioni e gli Statuta, si<br />
sono rivelati comunque utili per la registrazione di un certo numero di notizie:<br />
entrambi ci forniscono sia la traduzione italiana dei nomi, che in Francois<br />
sono in latino, sia l’indicazione dei luoghi in cui erano ubicati gli uffici.<br />
Inoltre, il volume del Salvioni, di contenuto certamente più esteso rispetto<br />
agli Statuta, che riportano invece solo l’elenco dei notai della Curia<br />
di Campidoglio dal 1585 al 1831, ci ha permesso d’individuare i nomi di<br />
alcuni notai che non erano stati elencati nel Francois.<br />
Tra le pubblicazioni più recenti, che sono state studiate per la compilazione<br />
del presente lavoro, primeggia quella di Armando Lodolini dal titolo<br />
“Inventario dell’Archivio di Stato”. Essa è stata utilizzata soprattutto per il<br />
confronto dei dati contenuti nel Francois, in quanto Lodolini nel suo inventario<br />
ripete l’argomento trattato dal suo predecessore in tema di archivio<br />
notarile, apportando però le dovute correzioni relative soprattutto alle date<br />
che alcune volte nel Francois sono errate.<br />
Pertanto, il presente repertorio raccoglie, accanto ai dati contenuti nell’opera<br />
del Francois, tutte le differenze riscontrate dal confronto con le succitate<br />
opere.<br />
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08/02/2011, 11.24