COLLANA DI STORIA ED ARTE VI - Fondazione Marco Besso
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XXX<br />
GLI STRUMENTI <strong>DI</strong> RICERCA<br />
ORIETTA VER<strong>DI</strong><br />
L’unico strumento, comunque valido ed insostituibile, per orientarsi nella<br />
ricerca del vasto e composito universo dei notai sia capitolini che curiali<br />
che rogarono a Roma, dei quali l’Archivio di Stato di Roma conserva i<br />
rogiti originali e gli strumenti di ricerca coevi (repertori e rubriche), è costituito<br />
dall’elenco dei notai, corredato dalle date estreme di attività di ciascun<br />
notaio, compilato da Achille Francois 17 , al quale sono affiancati un indice<br />
alfabetico per notaio ed un elenco cronologico dei volumi per i soli protocolli<br />
della miscellanea del Collegio dei Notai Capitolini (inventari 8 e 9).<br />
Il limite maggiore dell’Elenco del Francois è per l’appunto quello di<br />
essere un “elenco” dei notai che rogarono per i tribunali capitolini e dei<br />
notai inquadrati nei diversi uffici curiali e nelle magistrature romane più<br />
importanti, suddiviso per uffici di appartenenza e corredato dall’arco cronologico<br />
di attività di essi; l’elenco non contiene alcun riferimento ai singoli<br />
volumi presenti nell’Archivio di Stato di Roma, dei quali non esiste inventario<br />
e neppure un elenco cronologico con i numeri dei volumi, anche se ha<br />
permesso e tuttora permette, nella maggior parte dei casi, di reperire i volumi<br />
con una certa sicurezza 18 .<br />
La necessità di una schedatura archivistica da tempo sentita come urgente,<br />
dei quasi 28.000 protocolli, repertori e registri che costituiscono l’archivio<br />
dei Trenta Notai Capitolini e dei tribunali ad esso aggregati, fondo al<br />
quale si rivolge gran parte delle richieste di consultazione, ha trovato una<br />
prima significativa risposta nel progetto di inventariazione promosso presso<br />
numero, ma solo la denominazione della magistratura d’appartenenza. Presso l’Archivio Notarile<br />
distrettuale venne cambiata la numerazione degli uffici che divenne consecutiva da 1 a 30<br />
e che è quella riportata dal François. Presso l’Archivio di Stato di Roma furono numerati gli<br />
uffici notarili dei Trenta secondo l’ordine di arrivo in Archivio, scompaginandone l’originaria<br />
numerazione ed anche quella attribuitagli presso l’Archivio notarile distrettuale: essi sono<br />
quindi attualmente numerati da 1 a 29 più il numero 37, attribuito all’ufficio del notaio<br />
Buttaoni che giunse in ASR nel 1939; i nove uffici delle restanti curie ed istituzioni presero<br />
i numeri dal 30 al 39 (escluso il 37) anch’essi secondo l’ordine di arrivo dall’Archivio Notarile.<br />
Fu così stravolta la denominazione e la ripartizione antica che rispettava le competenze<br />
di ogni ufficio o gruppo di uffici notarili.<br />
17 A. FRANCOIS, Elenco di notari che rogarono atti in Roma dal secolo XIV all’anno<br />
1886, Roma 1886.<br />
18 La presenza per alcuni uffici capitolini (1, 27, 28, 29, 34, 37) di un inventario specifico<br />
(oggi identificato con i nn. 14/a, f, b, c, e, d), redatto nella prima metà del secolo<br />
scorso, contenente l’elenco dei volumi presenti, il relativo numero di corda, gli estremi cronologici<br />
ed alcune annotazioni relative alla presenza di notai diversi in uno stesso volume, o<br />
talora al nome dei notai sostituti, non offre sufficienti garanzie di correttezza e soprattutto<br />
non costituisce un inventario dei volumi e del loro contenuto. Diverso è il discorso per<br />
l’inventario 14/g-h degli uffici 24 e 30 redatto in anni recenti a cura di M.L. San Martini<br />
Barrovecchio, che offre una schedatura analitica dei singoli “pezzi” oltre ad una introduzione<br />
storica sull’attività degli uffici.<br />
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08/02/2011, 11.25