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COLLANA DI STORIA ED ARTE VI - Fondazione Marco Besso

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NOTAI DEGLI UFFICI DELLA CURIA ROMANA XXI<br />

Va, inoltre, ricordato che l’ufficio <strong>VI</strong>, dal 1759 al 1831 13 , aveva assolto<br />

anche l’incarico di conservare i chirografi pontifici in quanto espressamente<br />

riservato all’uditore del pontefice e alle congregazioni. La corrispondente<br />

documentazione – formata dai chirografi, dalla relativa supplica e della documentazione<br />

presentata in appoggio – costituisce una serie a parte.<br />

Notizie archivistiche: l’archivio notarile ha una consistenza di 7234 volumi<br />

14 e copre gli anni 1487-1871; i mezzi di corredo relativi sono l’inventario<br />

alfabetico (n. 10) e quello cronologico (n. 11). La serie «Testamenti e<br />

donazioni», in 81 volumi, è descritta nell’inventario n. 12 che ha migliorato<br />

la precedente inventariazione (inv. 10). Data la stretta connessione di questa<br />

serie con il nucleo principale dell’archivio si è scelto di riproporne l’elenco<br />

a perfezionamento del lavoro del Francois.<br />

Infine, si segnala che la documentazione dell’ufficio <strong>VI</strong> relativa ai chirografi<br />

pontifici, costituita da 158 volumi, è descritta negli inventari 10 e 11<br />

come serie autonoma intitolata «Notai dell’auditor santissimi».<br />

NOTAI SEGRETARI E CANCELLIERI DELLA REVERENDA CAMERA<br />

APOSTOLICA<br />

Notizie storiche: gli uffici dei notai Segretari e cancellieri della Reverenda<br />

camera apostolica sono nove sino al 1672, anno in cui Clemente X li<br />

sopprime, determinando l’unione delle scritture in un solo ufficio. In questo<br />

caso l’amministrazione viene affidata congiuntamente ai notai Bellisario,<br />

Giordani, Antamori e De Angelis che esercitano senza alcuna distinzione<br />

sotto il titolo comune di «Segretari e cancellieri della R.C.A». Dal marzo<br />

1679 si ritorna alla divisione in uffici e vengono attivati quattro uffici che<br />

rimangono tali sino al 1806, quando vengono ridotti a tre. Durante la dominazione<br />

francese (1809-1814) i notai Apolloni, Costantini, Romani, Salvatori,<br />

Testa e Toschi continuano ad esercitare come «notai imperiali». Con la<br />

Restaurazione una nuova semplificazione, nel 1818, riduce a due gli uffici<br />

che perdurano sino al 1871.<br />

Il loro ruolo di notai si esplica a favore del Papa e delle massime<br />

autorità di governo, il Camerlengo e il Tesoriere generale, oltre che per<br />

quei Chierici di Camera che erano a capo delle presidenze, poi prefetture<br />

dell’Annona e della Grascia, prive di un ufficio notarile autonomo. Nei<br />

loro protocolli si conservano i motu propri dei pontefici, tutti i contratti di<br />

13 Dal 1831 il compito di conservare i chirografi pontifici avanti l’uditore del Papa<br />

passa di competenza ai notai del Tribunale della Segnatura.<br />

14 Alcuni volumi dell’ufficio X, uno di quelli soppressi nel 1692, relativi agli anni<br />

1601-1610 si conservano presso l’Archivio Storico Capitolino nella serie dei rogiti originali.<br />

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08/02/2011, 11.24

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