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6<br />

La Cassa Aziendale<br />

Sorta cone consorzio nel 1913 per favorire il risparmio<br />

e le sovvenzioni fra impiegati dei Magazzini Generali di Trieste<br />

La costituzione di alcune Mutue locali risale alla fine del<br />

1800; tra queste ricordiamo le maggiori, <strong>com</strong>e la CIMM del<br />

Circolo Marina Mercantile e la Cassa Mutua tra gli addetti delle<br />

Assicurazioni Generali.<br />

La nostra Cassa Mutua è stata costituita il 31 luglio 1913<br />

con la denominazione “Consorzio Cassa di Risparmio e Sovvenzioni<br />

fra Impiegati degli i.i.r.r. Magazzini Generali di Trieste”,<br />

denominazione presto cambiata in “Lega di Risparmio e<br />

Sovvenzioni fra Impiegati degli i.i.r.r. Magazzini Generali, in<br />

Trieste, Consorzio registrato con garanzia limitata”, con il deposito<br />

dello Statuto e la relativa iscrizione nel reparto Consorzi il<br />

9 dicembre 1913, n. 2459/13. Nella pagina a fianco pubblichiamo<br />

un documento storico del 1913 attestante la variazione statutarie.<br />

Il primo Consiglio di Amministrazione era formato da cinque<br />

membri, Presidente era il sig. Giuseppe Pokorny.<br />

Il Consorzio, sorto con l’autorizzazione dell’azienda dei<br />

Magazzini Generali di Trieste, operava in modo autonomo. Lo<br />

scopo principale era quello di promuovere il risparmio fra la<br />

classe degli impiegati dei Magazzini Generali di Trieste accordando<br />

loro prestiti alle condizioni più favorevoli e nelle forme<br />

più semplici da quelle di mercato.<br />

Nel corso degli anni lo Statuto è stato più volte modificato<br />

per motivi fiscali, per l’introduzione di nuove leggi, per la variazione<br />

della ragione sociale, per la trasformazione della natura<br />

giuridica ed infine per l’aggregazione degli operai.<br />

Ricordiamo brevemente queste modifiche.<br />

Il 7 agosto 1929 lo Statuto viene aggiornato per adeguarlo<br />

alla normativa delle leggi italiane; la denominazione sociale<br />

diventa “Consorzio Lega di Risparmio e Sovvenzioni fra gli<br />

Impiegati dei Magazzini Generali di Trieste a garanzia limitata”.<br />

Il 26 gennaio 1956 vengono apportate delle variazioni ad<br />

alcuni articoli dello Statuto e viene modificata la ragione sociale<br />

in “Cassa Aziendale fra Impiegati dei Magazzini Generali di<br />

Trieste”.<br />

Il 26 marzo 1970, a seguito del’istituzione dell’Ente Autonomo<br />

del Porto di Trieste, la ragione sociale viene nuovamente<br />

modificata e diventa “Cassa Aziendale fra Impiegati dell’Ente<br />

Autonomo del Porto di Trieste”<br />

Infine, nel 1972 viene costituita la “Cassa Mutua fra Dipendenti<br />

dell’Ente Autonomo del Porto di Trieste Società Cooperativa<br />

a r.l.” a cui potevano aderire sia gli impiegati che gli operai<br />

in attività di servizio, esclusi gli occasionali.<br />

Nel 1980 viene approvato un nuovo regolamento tecnico<br />

che fissa i limiti nella concessione dei prestiti ai singoli soci, in<br />

rapporto al loro deposito attivo.<br />

Poiché lo Statuto stabiliva la perdita della qualifica di socio<br />

con la cessazione dell’attività lavorativa presso l’Ente e la relativa<br />

liquidazione della sua posizione finanziaria, nel 1984, a seguito<br />

dell’esodo, molti soci avanzarono la richiesta di poter continuare<br />

a far parte della Cassa. La richiesta venne attentamente vagliata,<br />

ma constatata l’impossibilità di effettuare trattenute mensili<br />

sulla pensione, venne respinta dall’assemblea ordinaria dei<br />

Soci.<br />

Il 3 marzo 1994 la Banca d’Italia, con la circolare pubblicata<br />

sulla G.U. dd. 12 dicembre 1994 n. 289 inviata a tutte le Mutue,<br />

stabiliva che, per poter continuare l’attività, la Cassa doveva sottoporsi<br />

al controllo della Banca d’Italia e ritenere un capitale<br />

minimo di due miliardi di lire.<br />

Dopo aver sentito il parere del Servizio Legislativo e Legale<br />

della Confederazione delle Cooperative di Roma e a seguito del<br />

ricorso presentato al TAR di Roma che riaffermava l’obbligo di<br />

adeguarsi alla circolare, nell’impossibilità di eseguire tale adempimento,<br />

onde evitare eventuali sanzioni, il Consiglio di Amministrazione<br />

stabiliva la messa in liquidazione della cassa Mutua.<br />

Il provvedimento veniva approvato dall’Assemblea straordinaria<br />

dei soci il 20 aprile 1999.<br />

A seguito della liquidazione la Cassa ha restituito a tutti i<br />

soci i loro depositi.<br />

Abbiamo ricordato che il primo presidente è stato il sig.Giuseppe<br />

Pokorny, mentre l’ultimo è stato il sig. Claudio Sgai. Dal<br />

1950 in poi, i presidenti sono stati: Oreste Potenzieri, Alberto<br />

Bernetti, Saverio Bertogna, Placido Furlan, Carlo Stefani, Giovanni<br />

Rizman, Fulvio Vezzoni e il già menzionato Claudio<br />

Sgai.<br />

A conclusione di queste note storiche, ricordiamo brevemente<br />

le modalità di gestione della cassa Mutua cui aderì circa il<br />

77% dei dipendenti dell’Ente. Ogni socio era tenuto a versare<br />

mensilmente una quota il cui ammontare veniva deliberato, su<br />

proposta del Consiglio di Amministrazione, dall’Assemblea<br />

ordinaria dei soci ed andava ad alimentare un fondo finanziario<br />

attivo della Cassa da cui attingere per far fronte alle richieste di<br />

prestiti.<br />

Nel periodo immediatamente successivo alla guerra, date le<br />

notevoli necessità dei soci, la Cassa ha potuto godere di alcuni<br />

prestiti da parte dell’Azienda Portuale dei Magazzini Generali<br />

che, nel tempo, sono stati restituiti interamente.<br />

La quota dei soci era infruttifera, mentre sui depositi veniva

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