Speciale confetture - greenfvg.it
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CENNI STORICI E CONSUMI<br />
Storia, consumi, normativa<br />
Storicamente, l’origine di <strong>confetture</strong> e marmellate è da<br />
attribuirsi alla necess<strong>it</strong>à di conservare i frutti fuori stagione,<br />
i Greci e i Romani, ad esempio, lo facevano utilizzando<br />
il miele.<br />
Questi prodotti sono da annoverare tra le più antiche e<br />
tradizionali conserve di frutta, che cominciarono a diffondersi<br />
a livello domestico già agli inizi del ‘700, insieme<br />
allo zucchero di cui fu scoperto il potere stabilizzante.<br />
La produzione su scala industriale ebbe inizio in<br />
Inghilterra solo alla fine dell’Ottocento.<br />
Il valore del mercato del comparto <strong>confetture</strong> è di<br />
28.620 tonnellate per un valore pari a 92.400.000 ?. I<br />
consumi sono maggiori al Nord (56%) e minori al centro<br />
(19%). La distribuzione avviene per il 59% nei<br />
supermercati (fonte IHA-Food, anno terminate a settembre<br />
2000). Le tipologie di confettura che il consumatore<br />
<strong>it</strong>aliano predilige sono albicocca, ciliegia, pesca<br />
e fragola che insieme rappresentano il 70% del consumo<br />
totale. Sono in cresc<strong>it</strong>a anche alcune special<strong>it</strong>à<br />
come i mirtilli, le more e i frutti di bosco.<br />
Lo “<strong>Speciale</strong> <strong>confetture</strong>” de La Scienza della Qual<strong>it</strong>à<br />
è stato realizzato da<br />
Maddalena Meneghetti<br />
Borsista all’Univers<strong>it</strong>à di Padova<br />
Esperta in certificazione di prodotto, packaging, metodologie anal<strong>it</strong>iche,<br />
microorganismi di interesse alimentare,<br />
qual<strong>it</strong>à dei prodotti di origine animale e vegetale,<br />
difesa delle derrate alimentari<br />
NORMATIVA VIGENTE<br />
<strong>Speciale</strong> Confetture - marzo 2009<br />
Il Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 50 stabilisce<br />
la denominazione di vend<strong>it</strong>a e la definizione dei<br />
prodotti quali confettura, confettura extra, marmellata<br />
e crema di marroni in base alla loro composizione.<br />
Si possono considerare <strong>confetture</strong> i prodotti preparati<br />
con la polpa e/o purea di uno o più frutti.<br />
Più precisamente le <strong>confetture</strong> devono avere non<br />
meno del 35% di polpa e frutta; per le <strong>confetture</strong><br />
extra il minimo legale di polpa di frutta aumenta al<br />
45%. Per <strong>confetture</strong> contenenti frutti particolari come<br />
sorbe, olivello spinoso, pomo di acagiù, ecc. sono indicate<br />
altre percentuali.<br />
La definizione di marmellate spetta invece ai prodotti<br />
preparati mediante polpa, purea, succo, estratti<br />
acquosi e scorza di agrumi con un minimo di frutta del<br />
20%, di cui almeno il 7,5% deve provenire dall’endocarpo.<br />
Le creme di marroni sono una mescolanza di zuccheri<br />
e purea di marroni in quant<strong>it</strong>à non inferiore al 38%.<br />
Il Decreto stabilisce eccezioni per alcune tipologie di<br />
<strong>confetture</strong> e marmellate, sia per quanto riguarda la<br />
percentuale minima di frutta, sia per le modal<strong>it</strong>à<br />
(polpa, purea, ecc.) in cui vengono utilizzate, e indica<br />
anche i frutti che non possono essere utilizzati per queste<br />
preparazioni.<br />
per informazioni e approfondimenti<br />
maddalena.meneghetti@libero.<strong>it</strong><br />
<strong>Speciale</strong> Confetture - supplemento del periodico La Scienza della qual<strong>it</strong>à - Anno II, 2009 - numero 3<br />
Bimestrale informativo della società QC&I International Services<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale Alberto Bergamaschi Direttore responsabile Guglielmo Frezza Coordinamento Com<strong>it</strong>ato scientifico Carmelo<br />
Bonarrigo<br />
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