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Speciale confetture - greenfvg.it

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Gli ingredienti principali<br />

HM è determinato da un meccanismo che coinvolge<br />

zuccheri e acidi. Una pectina HM richiede per la gelificazione<br />

una concentrazione di solidi solubili superiore<br />

al 55% e un pH intorno al 3,2.<br />

Queste pectine formano gel solidi con struttura elastica<br />

e fragile. Se non subiscono stress meccanici in cui la<br />

struttura del gel viene distrutta irreversibilmente, resistono<br />

bene alle alte temperature. Sono quindi ottime<br />

per le pasticcerie artigianali, dove il massimo intervento<br />

meccanico si lim<strong>it</strong>a all’azione di un cucchiaio.<br />

Il grado di esterificazione di una pectina HM determina<br />

la temperatura e la veloc<strong>it</strong>à di formazione del gel,<br />

tanto che le HM sono a loro volta suddivise in HM<br />

Rapid Set e HM Slow Set. Le HM Rapid Set sono quelle<br />

a più rapido DE (contengono dal 70 al 76% di gruppi<br />

carbossilici esterificati) e, oltre che gelificare a temperature<br />

superiori, formano un gel in un intervallo di<br />

temperatura più ristretto. Queste pectine si utilizzano<br />

per <strong>confetture</strong> in vasetto con frutta in pezzi, dove è<br />

necessario che i pezzi siano distribu<strong>it</strong>i omogeneamente.<br />

Tale risultato si ottiene con questo tipo di pectina<br />

perché gelifica prima che i pezzi inizino a separarsi<br />

dalla massa (generalmente per galleggiamento).<br />

Le HM Slow Set hanno un numero di gruppi carbossilici<br />

esterificati che varia dal 60 al 65%.<br />

Le pectine LM sono a basso numero di metossile ed<br />

hanno un numero di gruppi carbossilici esterificati inferiore<br />

al 50%. Differiscono dalle pectine normali in<br />

quanto il meccanismo zucchero-acido interviene<br />

comunque, ma ha minore influenza nel caso in cui<br />

siano disponibili ioni calcio (Ca ++ ) o altri cationi monovalenti.<br />

La quant<strong>it</strong>à di calcio necessaria per ottenere<br />

un gel dipende dall’acid<strong>it</strong>à, dal pH e dalla concentrazione<br />

di solidi solubili. Una pectina LM rispetto a una<br />

HM gelifica ad un contenuto di solidi inferiori ed è<br />

meno sensibile alle variazioni di pH.<br />

L’estensione del campo di impiego da 2,5 a 6,5 per il pH<br />

e da 0 a 80% per la concentrazione zuccherina , permette<br />

di ottenere una amplissima gamma di tipologie<br />

di <strong>confetture</strong>. Un eccesso di calcio porta alla precip<strong>it</strong>azione<br />

del pectato di calcio e tale fenomeno è detto pregelificazione.<br />

La consistenza di questo gel risulta poco<br />

elastica, più pastosa e con bassa resistenza alla rottura.<br />

<strong>Speciale</strong> Confetture - marzo 2009<br />

Questo fenomeno è ricercato per le <strong>confetture</strong> da<br />

forno perché si è visto che una leggera pregelificazione<br />

offre la massima stabil<strong>it</strong>à al forno, impedendo il<br />

fenomeno del “boiling out” (usc<strong>it</strong>a della confettura<br />

dalle tortiere durante il processo di cottura).<br />

Le pectine LM sono adatte per le <strong>confetture</strong> destinate<br />

all’industria perché possono essere lavorate meccanicamente<br />

a bassa temperatura. Inoltre queste pectine non<br />

richiedendo un quant<strong>it</strong>ativo elevato di zuccheri per<br />

gelificare e risultano quindi adatte alla produzione di<br />

<strong>confetture</strong> ipocaloriche.<br />

Le pectine amidate sono pectine LM in cui alcuni gruppi<br />

metossilici sono sost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da gruppi amidici (NH2 ).<br />

Formano gel con concentrazioni zuccherine più basse<br />

rispetto alle LM tradizionali. Il gel risulta inoltre più<br />

delicato rispetto a quello di una pectina non amidata<br />

con lo stesso grado di metilazione.<br />

ACIDI<br />

Per ogni tipo di pectina e per ogni valore di concentrazione<br />

zuccherina esiste un valore di pH al quale corrisponde<br />

l’optimum di gelificazione. Questo valore è<br />

compreso tra 3-3,5. Per valori di pH superiori a 3,6 la<br />

gelificazione non ha più luogo perché il gel risulta<br />

troppo debole. Per valori inferiori a 2,9 si ha formazione<br />

di un gel molto forte, ma con un’eccessiva perd<strong>it</strong>a di<br />

acqua, che provoca il fenomeno di sineresi.<br />

Gli acidi più utilizzati sono c<strong>it</strong>rico, tartarico e, più raramente,<br />

lattico e fosforico. L’acido c<strong>it</strong>rico è considerato<br />

generalmente più soddisfacente per il suo gradevole<br />

sapore aspro. In conclusione l’equilibrio dei tre fattori<br />

zucchero-acido-pectina per ottenere gelatine di uguale<br />

consistenza, richiede che a ogni variazione della con-<br />

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