TELEVISIONETelevisione · Televisione · Televisione · Televisione · Televisione ·CINEMATelevisione · Televisione39La “Ruota” di Papifa rimpiangere MikeFede e spiritualitàal Festival di Veneziadi HOMO VIDENS (AgenSIR)stato l’indimenticato Mike Bongiorno a lanciare nel 1989 nellatv italiana La ruota della fortuna, versione tricolore del formatÈstatunitense, tuttora in onda sulla NBC. In questa estate di replicheall’insegna del dejà vu, il quiz è tornato nella fascia preserale di Canale5, con la proposta delle vecchie puntate condotte da EnricoPapi, il quale non ha niente a che vedere, per stile e presenza televisiva,con l’indimenticato Mike, ma la fortuna televisiva che il quizha incontrato non è dovuta tanto a chi lo presenta, quanto agli effettidella sorte e alla capacità dei concorrenti d’indovinare la frase misteriosascoprendo di volta in volta le lettere a disposizione.<strong>Il</strong> funzionamento del gioco è semplice. Tre concorrenti si sfidanogirando a turno la ruota della fortuna, che determina progressivamenteil montepremi e dà l’occasione di chiedere una letteradella frase da indovinare. <strong>Il</strong>meccanismo favorisce l’interattivitàdel pubblico a casa,che può cimentarsi insieme aiconcorrenti in studio per darela giusta soluzione. La Ruotadella fortuna è uno dei quiztelevisivi più celebri al mondo,grazie alla sua diffusionein 54 Paesi e a un’audiencecomplessivamente stimata inoltre 100 milioni di spettatori.Inizialmente, il quiz presentatoda Mike era stato pensato“a misura di famiglia”, caratterizzato da quell'atmosfera caserecciae bonaria che il presentatore italoamericano riusciva sempre a instaurarenelle produzioni affidate alle sue cure. La sua stessa presenzaera garanzia di successo, senza bisogno di eccessi, forzaturestilistiche o spettacolarizzazioni particolarmente efficaci.La conduzione di Bongiorno è durata ben 14 anni, in varie edizioniprima su Canale 5 e poi su Rete 4. L’ultima puntata affidata a luiè andata in onda il 20 dicembre 2003, quando Mediaset ha decisodi cancellare il quiz dai suoi palinsesti a causa dell’eccessivo costodei diritti del format americano originale e in conseguenza di unsensibile calo di ascolti dell’ultima edizione.Nel 2007 Endemol Italia, già produttrice del Grande Fratello edi altre trasmissioni di successo, ha acquistato i diritti della Ruotaproducendone una nuova edizione, affidata a Enrico Papi. <strong>Il</strong> qualeha mantenuto nella conduzione il suo piglio irriverente e nondi rado sopra le righe. Se proprio si voleva riproporre un revivalestivo, avremmo rivisto più volentieri le puntate condotte da MikeBongiorno, probabilmente meno contemporanee nello stile e nellinguaggio ma qualitativamente più apprezzabili. Non senza unpizzico di tele-nostalgia…TO THE WONDERdi PAOLA DALLA TORRE (AgenSIR)<strong>Il</strong> Festival di Venezia è entrato nel vivo dopoquasi una settimana di proiezioni e c’è un filorosso che collega le pellicole viste finora e anchequelle che stanno per arrivare. Questo filo comuneriguarda il tema della religione, della fede,del rapporto con la spiritualità.È un segnale interessante che film provenientida tutto il mondo siano attraversati da questatematica e si sforzino di sviscerarla, ognuno aproprio modo e con il proprio stile. Anche se,spesso, queste pellicole da Festival affrontanouna materia così delicata e importante con presedi posizione ideologiche ben precise e il piùdelle volte critiche. In concorso si sono visti TheMaster di Paul T. Anderson e Paradise: Faith diUlrich Seidl che, con linguaggi differenti, hannoperò affrontato lo stesso soggetto: quando lafede diventa fanatismo.<strong>Il</strong> primo film è americano, girato nel formatopanoramico 70 millimetri, con grandi movimentidi macchina e grandi attori, e racconta il legameche nasce tra un reduce nell’America anni’50 e un brillante predicatore che fonda una suasetta, devota a un suo personale culto. Storia chesi dice sia ispirata a Rob Hubbard, l’inventore diDyanetics, la “Bibbia’ della moderna Scientology.<strong>Il</strong> secondo film è austriaco, girato con la macchinada presa spesso fissa nelle sue inquadrature,e con attori sconosciuti, e racconta la devozioneche sfocia nel fanatismo di una donna chevuole convertire tutti alla parola di Cristo. Unfilm che ha suscitato polemiche per alcune inutiliscene, volutamente provocatorie.The Master e Paradise: Faith, dunque, se pur distanticome stile cinematografico, sono accomunateda uno stesso sentimento: quello del volerdenunciare il rischio del fanatismo religioso edella manipolazione cui può portare seguire determinaticredo. Non interessa il perché della ricercada parte delle persone di una fede che possadare senso alle proprie vite, bensì si denuncia il“marcio” che possono portare con sé.Una presa di posizione ideologica ben precisa efortemente critica, dunque. Presa di posizioneche non mancherà certamente, non ne dubitiamo,nel film di Marco Bellocchio La bella addormentata,che verrà presentato nel Concorso ufficialee racconta il recente caso legato a EluanaEnglaro e a tutto il dibattito sull’eutanasia.Un altro autore che nel suo film parla di fede,o più che altro di spiritualità, è Terrence Malick,che dopo The Tree of Life continua la sua dissertazionefilosofica in immagini sul senso dellavita, sull’esistenza dopo la morte, sul miracolodella natura e dell’amore. To the wonder continuasulla strada della precedente pellicola del registaamericano e adotta sempre uno stile visivo epoetico e nient’affatto narrativo; come il precedentefilm, ha il potere di spaccare il pubblico:c’è chi lo ha apprezzato e lo considera già uncapolavoro, chi invece lo ha rifiutato e pensa siaun insieme eterogeneo e sconnesso di temi nonben esposti.Un film, comunque, che fa riflettere e, a differenzadegli altri di cui si è parlato, non considerala spiritualità come qualcosa di negativo, subitopronta a trasformarsi in fanatismo, bensì la considerail senso della nostra esistenza. Certo, anchein Malick questa spiritualità si veste un po’di animismo New Age, ma è comunque il segnodi una ricerca sincera e soprattutto non ideologicamentecondizionata.Programmi6.30: Inizio programmi6.50: <strong>Il</strong> Vangelo delgiorno7.12: <strong>Il</strong> Santo del giorno7.20: Orizzonti Cristiani8.00: Santa Messa indiretta dal Duomo diCrema9.00: GR flash. A seguire,“Vai col liscio”10.08: Rassegna stampalocale11.00: GR flash. A seguire,“Radio mattina”12.00: GR flash12.30: Gazzettino Cremasco,edizione principale13.00: GR 200013.15 – 17.00: Musica eintrattenimento17.00: Musica18.00: GR 2000 ediz.serale18.30: Gazzettino Cremascodella seraIn neretto le trasmissioni incontemporanea con “InBlu”Educ AzioneSANITARIAREGIONE LOMBARDIAAZIENDA OSPEDALIERA“OSPEDALE MAGGIORE”DI <strong>CREMA</strong>Città Solidale<strong>CREMA</strong>a cura dei Medici dell’Ospedale Maggiore di CremaUNA CONTRADDIZIONE DEL NOSTRO TEMPO<strong>Il</strong> gioco d’azzardo patologicoSABATO 15 SETTEMBRE PRESSO L'AREA ERSAF DI VIA VERDIFuori e dentro il bosco: è tempo di festa!• omeopatia• cosmesi• floriterapia• fitoterapiadott.ssa PAOLA RAPUZZI *n questo periodo di crisi, con disoccupazione in cresci-che vede incrinati anche i tradizionali pilastri etico/Ita,valoriali, imperversano messaggi che promettono vincite didenaro, facili rivincite per le nostre delusioni. Gratta e vinci,Superenalotto, scommesse sportive, bingo, poker on line,slot machine, costituiscono false speranze, divertimento/evasione di moda accessibili a giovani e meno giovani; permolti solo abitudini relativamente innocue che però si possonotramutare in dipendenza. Per il giocatore dipendente,quello che potrebbe essere un semplice divertimento si trasformain drammatica quotidiana schiavitù.Difficile definire l’invisibile linea che separa il giocod’azzardo socialmente accettato da quello eccessivo. <strong>Il</strong> giocod’azzardo patologico è una forma di dipendenza senzasostanza sempre più frequente. Secondo dati raccolti dall’Istitutodi Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delleRicerche di Pisa, 4 italiani su 10 hanno giocato d’azzardonell’ultimo anno almeno una volta. Sono circa 2,5 milionile persone che hanno problemi legati al gioco.Anche nel nostro territorio è in crescita la domanda dicura per questa dipendenza. L’Unità Operativa di RiabilitazioneAlcologica da tempo ha cominciato a dare rispostaa questo bisogno offrendo un trattamento sia ambulatorialeche degenziale. Può suonare strana l’idea di un ricoveroospedaliero per chi gioca d’azzardo, in quanto non ci sonodanni fisici, come invece è facile immaginare per un abusatoredi alcol o altre sostanze.Diventa più chiaro il senso di un ricovero quando si conoscelo sconvolgimento della vita di un giocatore e la disperazioneche può far cercare una via di fuga drastica oun luogo possibile dove credere e scegliere un cambiamentoreale. Per far fronte a questo problema, oltre che struttureidonee alla cura, è di estrema importanza lavorare perché ilgioco d’azzardo diventi meno fortemente attrattivo. Quantosuccede può costituire un richiamo al recupero di alcuni diquei valori che dovrebbero fondare la nostra vita sociale: ilsenso di solidarietà, di responsabilità reciproca, della fatica;valori, questi, che sono in contrasto con il culto dell'immediatasoddisfazione individualista e consumista, del successofacile e senza sforzo che ben si associano alla filosofia delgioco. È un compito che certamente spetta alla famiglia, aogni luogo educativo, a ogni adulto, ma che dovrebbe ancherientrare nelle preoccupazioni di chi governa e di chi decidele politiche e le norme anche in questo ambito specifico. Èdavvero necessario che cresca la consapevolezza del rischioinsito in un comportamento così altamente sponsorizzatocome il gioco d’azzardo. Come l’alcol, macchinette e costantiproposte di gioco fanno parte del nostro quotidiano,si incontrano in ogni bar, tabaccheria, ma anche quandoapriamo il computer o guardiamo la tv. Perciò non ci si devestupire se il fenomeno del gioco d’azzardo cresce anche tragli adolescenti. Uno studio, sempre condotto dall’Istituto diFisiologia Clinica del CNR di Pisa, che ha riguardato 40.000studenti tra i 15 e i 19 anni, ha evidenziato che la percentualedi studenti che ha giocato nell’ultimo anno è del 47%.Alcuni sono minorenni, nonostante i divieti di legge.Sono giochi d’azzardo tutti quei giochi il cui risultato èdeterminato dal caso. I punti d’attrazione del gioco sono lavincita con la forte reazione emotiva connessa, il denaro,l’evasione dai propri problemi reali. <strong>Il</strong> gioco d’azzardo nonè però una novità, anzi, è un passatempo molto antico ed èanche molto diffuso. Tutti gli Stati, compresa l’Italia, hannoper lo più attuato politiche che permettono di sfruttare il giococome risorsa finanziaria (es. lotterie) introducendo unaregolamentazione. Esiste anche una fitta rete illegale collegataal gioco d’azzardo. In questo periodo si sta assistendoa una fase di grande legalizzazione del gioco d’azzardo esono stati permessi un gran numero di nuovi giochi. Ciò hadei risvolti preoccupanti per la propensione al gioco.La domanda “è meglio vietare o legalizzare” è tropposemplicistica. Sicuramente va creata una coscienza collettivacritica che non ignori il potenziale distruttivo insito nelgioco. Non si può fare a meno di rilevare un'eccessiva offerta,che necessita di trovare argini in vari ambiti: quelloeducativo, quello normativo, quello preventivo.* Medico dell’Unità Operativadi Riabilitazione AlcologicaBellezza e salute per i tuoi capelliPer tutto il mese di settembre-20% su fi ale,compresse e shampooVia Kennedy 26/b • Tel. 0373 256059 - <strong>CREMA</strong>farm.contenegri@alice.it www.farmaciacontenegri.itCon la riunione organizzativa che si è tenutamercoledì scorso presso il salone dell’oratoriodel Duomo, è entrata nel vivo l’ultima settimanadi preparazione per l’edizione 2012 dellaFesta del Volontariato di Crema e del Cremasco.Durante la riunione tecnica, gli operatori delCISVOL e i responsabili del “Forum del Terzo Settore”hanno spiegato gli ultimi dettagli tecnicie hanno consegnato il materiale informativo airappresentanti delle numerose associazioni cheerano presenti.Si intitolerà Fuori e dentro il bosco la quattordicesimaedizione della Festa del Volontariato diCrema e del Cremasco, organizzata – appunto– dal CISVOL e dal “Forum Territoriale del TerzoSettore”, che si svolgerà a Crema presso l’areaERSAF, ex Stalloni, in via Verdi 16, il prossimosabato 15 settembre dalle ore 10 alle 18.Le iscrizioni per partecipare alla kermesse sisono chiuse ieri: saranno circa 50 le associazioniche prenderanno parte alla manifestazione chesi sono iscritte presso la sede del CISVOL di viaEdallo a Santa Maria.<strong>Il</strong> tema dell’anno, ispirato agli alberi, nasce dauno spunto di riflessione del sociologo MauroFerrari, uno dei consulenti del Centro serviziper il volontariato. Tra le altre cose vi si legge:“Perché siamo tutti alberi nel bosco del volontariato?Possiamo rappresentare ciascuna organizzazionedi volontariato come un albero, cheaffonda le proprie radici nella biografia di chi vipartecipa e nel contesto locale in cui si realizzal’esperienza”.<strong>Il</strong> testo integrale del suo intervento si trova sulblog: http://festevolontariato.wordpress.com, mentrele novità legate all’organizzazione della festavengono via via pubblicate sul portale www.cisvol.it.Questo il programma della giornata.✔ Ore 10 – inaugurazione della festa e tagliodel nastro con le autorità✔ Ore 11 – la sezione locale del Touring ClubItaliano e l’Associazione Araldo presenterannol’evento Conosciamo la città-Vicende degli EdificiMonumentali e Storici di Crema✔ Ore 13 – pranzo in condivisione in collaborazionecon l’associazione “Insieme è Meglio” etutte le associazioni partecipanti✔ Ore 16 – laboratorio di riciclo creativo pergrandi e piccini a cura dell’associazione culturale“Saltatempo”✔ Ore 18 – chiusura della festa con invio diuna delegazione al parchetto di via Sinigaglia epiantumazione dell’Albero della Solidarietà.Ma le iniziative legate al mondo del volontariatoproseguono per tutto il mese da poco iniziato.Stasera, sabato 8 settembre, presso la polisportiva“Bertolotti” si terrà la Partita della Solidarietàdei Pantelù. Giovedì 20 settembre, pressoil centro giovanile “San Luigi” si terrà il convegno:<strong>Il</strong> welfare in Lombardia: quali prospettive e qualipercorsi? a cura di Forum del Terzo settore diCrema e Cremasco.Da sabato 22 a domenica 30 settembre, pressola sede della Fondazione Benefattori Cremaschiin via Kennedy 2 si terrà la mostra deidisegni ed elaborati dei bambini delle scuoleprimarie di Crema a cura di AIMA Crema. Inaugurazionesabato 22 alle ore 17.<strong>Il</strong> 7 ottobre si terrà la Marcia della Pace Lodi-Crema a cura delle amministrazioni comunali diCrema e Lodi e con il sostegno del CISVOL.Infine, sempre in ottobre, in data ancora dadefinire, si terrà il seminario sul tema: Un Pianolocale giovani anche per il Cremasco, in collaborazionecon le associazioni giovanili del territorio.Dopo un mese ricco di iniziative, per la delegazionedel CISVOL di Crema si aprirà un autunnodedicato alla formazione. Sono infatti diversii corsi tematici programmati nei mesi di ottobre,novembre e dicembre.<strong>Il</strong> programma autunnale verrà presentato presto.Una anticipazione. A novembre verrà ripetutoe aggiornato il corso sulla comunicazione ei social network, tema caldo per lo sviluppo delletecniche di comunicazione delle associazionicremasche.
La Cultura40 SABATO 8 SETTEMBRE 2012BUONA STAMPAPer cominciarealla grande!SUPPORTI E STRUMENTI UTILIPER INIZIARE BENE LA SCUOLAdi GRETA MARIANIbreve suonerà la campanella per moltiA studenti ed è proprio il caso di farsi trovarepreparati all’inizio di un nuovo anno scolastico.In Libreria Buona Stampa, tante sonole proposte che potrebbero aiutare bambini eragazzi a vivere il ritorno inmaniera divertente e vivace.A partire dalle prime classifino alla scuola superiore,presso la nostra libreria è possibilereperire vario materialescolastico e di cancelleria alfemminile e al maschile (Milk,Dimensione Danza, Angel &Devil e Goal con i colori dellesquadre del cuore). <strong>Il</strong> repartolibri offre inoltre una vastagamma di supporti allo studio. Gli scolarialle prime armi possono contare sulla bellacollana Scuola di scrittura di Lisciani Giochi:un volume – lavagnetta dotato di pennarello“scrivi e cancella” che consente al bambinodi esercitarsi nella prescrittura, nei caratteri instampatello e corsivo, nell’apprendimento deiTEATROGLI ATLANTI, LEENCICLOPEDIEPER RAGAZZIE MOLTEALTRE IDEEL’assessorato allaCultura propone La scelta<strong>Il</strong> tavolo della conferenza stampa di presentazione dellospettacolo “La scelta”. Al centro l’assessore Paola Vailatinumeri in linea con il percorso didattico svoltoa scuola. Nella serie sono compresi Alfabetoe prime parole, Eercizi (di matematica), Inglesee il più scientifico Animali e ambienti. Sempreda Lisciani Scuola arriva <strong>Il</strong> Primo. Vocabolariodella lingua italiana per le classi elementari, diconsultazione immediata e semplificata seppurcomposto da più di 15.000parole con esempi dalla linguascritta e parlata, tavole illustrate,regole grammaticali. Adattodagli 8 ai 13 anni, si presentacome ottimo concorrente algià conosciuto Miot della casaeditrice Giunti.Attenzione anche al passaggiodalla scuola primaria allemedie inferiori, supportato dailibri – gioco Piccolo Genio adattiall’introduzione di svariati argomenti di culturagenerale sottoforma di originale passatempo.Tra i temi già affrontati dalla collanatroviamo il corpo umano, l’Italia, i dinosauri,gli animali, gli Egizi, il sistema solare. Colorateillustrazioni corredano il racconto adattatoal linguaggio dei bambini e anticipano la veradi MARA ZANOTTISi terrà giovedì 20 settembrealle ore 21 presso il CentroCulturale Sant’Agostino (neichiostri se c’è bel tempo, altrimentiin sala Pietro da Cemmo)lo spettacolo di Marco Cortesi eMara Moschini La scelta, sottotitolo“e tu cosa avresti fatto?”.Presentato mercoledì presso ilComune dall’assessore alla CulturaPaola Vailati, lo spettacolovuole porre l’attenzione sullaguerra nell’ex Yugoslavia che dal1991 al 1995 portò, quel martoriatopaese, nel baratro dellaguerra civile con episodi di violenzaparagonabili alle peggioripagine della Seconda GuerraMondiale. Per non dimenticaretutto questo orrore La sceltametterà in scena due narratoriche racconteranno quattro storievere di coraggio e consapevolezzanarrate dalla nipote di TitoSvetlana Broz che ha raccoltoqueste quattro testimonianze conun piccolo registratore messo infunzione sui campi di battaglia.Lo spettacolo, organizzato incollaborazione con il Comunedi Crema e con l’Ipsia Cremona(associazione non governativadell ACLI) è stato riconosiutosorpresa celata dal volume, un meravigliosopuzzle da 120 pezzi per ricostruire inuna bella immagine le nozioni apprese.Medie e superiori possono anche affidarsialla competenza di Zanichelli, De Agostini,Edibimbi, Touring Junior e al loro carattere“enciclopedico” in grado ancora di sconfiggerela dilagante supremazia di Internet. Lericerche dei ragazzi saranno quindi arricchitedalle informazioni reperite in stupendi volumiillustrati come <strong>Il</strong> grande libro delle 1000 risposteo La mia grande enciclopedia dalla A alla Z,completi di glossari e parole chiave, curiositàe fotografie.Gli atlanti storici e geografici Zanichellisono poi validi strumenti per lo studio.Mappe dell’insediamento di civiltà in secolidi guerre e dominazioni, intersezioni dellapolitica con ideologia e correnti artisticoletterarie,antichità e modernità su carta e insupporto multimediale con l’opportunità diaccedere alla consultazione dell’enciclopediastorica aggiornata. Professionalità e valenzadidattica anche per i corrispondenti atlantigeografici. Zaino in spalla e via… verso unnuovo anno scolastico!come degno di nota anche daAmnesty International.Marco Cortesi, attore e registra,propone una performancedi teatro civile, genere che si staampiamente affermando, grazieall’impegno di nomi quali MarcoPaolini, Giulio Cavalli e AscanioCelestini.La scelta lascerà il segno pergli spettatori che potranno avvicinarsi,attarverso il mezzoteatrale, a una realtà dura e forsedimenticata troppo in fretta:storie vere di uomini e donne chehanno avuto il coraggio di ribellarsiai pregiudizi, di rompere lacatena dell’odio e della vendetta,persone che hanno avuto la capacitàdi vedere oltre il loro egoismoe di rischiare la loro vita pergli altri.“Proporre appuntamenti culturalicome questi, garantendola gratuità e quindi allargandola partecipazione a un pubblicopiù ampio possibile, è tra gli oboettividell’amministrazione. Ladecisione di proporlo nel CentroCulturale Sant’Agostino intendeinvece, così come fatto per Terrein Moto, rivitalizzare un luogocosì bello e affascinante della nostracittà” ha concluso l’assessoreVailati.CENTRO CULTURALE G. LUCCHIConcertArte parte benecon il coro “C. Porta”Ad aprire la quarta edizione di ConcertArte, rassegna organizzatadal Centro culturale diocesano “G. Lucchi”, un appuntamentotenutosi sabato 1° settembre alle ore 21 nella chiesa di SanBernardino-auditorium “B. Manenti”. Quest’anno ConcertArte porràl’attenzione al binomio arte-commercio, rivolgendosi alle quattrodicicappelle laterali della chiesa, edificate fra Seicento e Ottocento a operadelle corporazioni di arti e mestieri. <strong>Il</strong> progetto, in collaborazionecon il Comune di Crema, è stato illustrato dall’assessore alla CulturaPaola Vailati. Subito dopo, davanti a un buon numero di spettatoriaffluiti nonostante il maltempo, si è presentato il Coro “CostanzoPorta”, fondato e diretto dal giovane maestro Antonio Greco.<strong>Il</strong> programma, che ha proposto un’antologia di brani tra romanticismofrancese e tedesco, ha visto sedersi al pianoforte Diego Maccagnola.Alla tastiera l’artista ha saputo suscitare le sensazioni ora fortiora evanescenti che caratterizzano il personale linguaggio impressionistadi Debussy. Così il Preludio I è apparso adatto a introdurrel’atmosfera sacra di Trois Cantiques op.32 di Gouvy. Qui il coro ha mostratomaturità vocale e armoniosa intesa fra le parti, per una resa raffinatache ha valorizzato l’insieme sonoro, come gli interventi dellesingole sezioni, in un discorso in grado di tenere alto e vivo l’elementoespressivo, giungendo a La gloria del Signore. Diverso linguaggio perun altro esponente della scuola francese del primo Novecento, Faurè,autore della celebre e cullante Pavane op.50 per coro e pianoforte.Altrettanto famoso il Preludio VIII di Debussy, nel quale il maestroMaccagnola ha espresso al meglio con tocco delicatissimo un climararefatto, ma che sa trovare momenti di particolare energia. Sonoritàaltamente evocative, proseguite nelle successive Trois Chansons deCharles d’Orléans, ricche di freschezza e di una ricerca armonica e timbricamolto accurata, che trasfigura stilemi del passato trovando soluzioninuove di grande effetto e fascino. Si è infine tornati a Faurè conCantique de Jean Racine op.11 per coro e pianoforte, in un’affettuosa eavvolgente lezione di misticismo ed eleganza formale. Nell’intervalloLaura Ermentini, console del Touring Club Italiano, ha ricordato illavoro dei volontari che per quattro anni hanno aperto la chiesa diSan Bernardino a moltissimi turisti italiani e stranieri, illustrandoneil patrimonio artistico. Passando poi alla produzione tedesca, il pianistaha eseguito la complessa Rapsodia op.79 n.1 di Brahms, che haportato prepotentemente nel tumultuoso carattere del Romanticismogermanico, fatto di turbinosi slanci e netti contrasti dinamici ed emotivi,espressi da Maccagnola con grande sensibilità. Vivace e giocosoZigeunerleben op.29 n.3 per coro e pianoforte di Schumann, mentre ilsuccessivo Mich zieth es nach dem Dörfchen hin op.55 n.3 per solo coroha costituito una pagina raccolta e riflessiva.<strong>Il</strong> programma si è concluso tornando a Brahms e ai suoi Quartettiop.92: quattro diversi modi d’esprimere la profondità di sentimentidel popolo tedesco verso gli elementi della natura, in particolarenell’età romantica. Una serata prestigiosa in compagnia di validi artisti,meritatamente applauditi dagli spettatori, salutati con un bis.Luisa Guerini RoccoSAN DOMENICO: forse Marotta forse GalloEntro il mese di settembre, stante quanto dichiarato dal sindacoStefania Bonaldi alla nostra testata la scorsa settimana, si dovrebbeconoscere il nome del nuovo presidente della Fondazione SanDomenico. Non è nostra abitudine fare ipotesi prive di fondamento.Tuttavia alcuni nomi sembrano nella rosa dei possibili “pretendenti”a quella poltrona che Umberto Cabini lascia libera. Fra questi viè quello di Giovanni Marotta, amministratore delegato di unramo della Bosch, ormai prossimo alla pensione e vicino dunquea quel mondo imprenditoriale così importante per la FondazioneSan Domenico e che negli ultimi anni ha garantito,anch’esso, significative risorse tradottesi in offerta culturale dilivello per la nostra città. Altro nome “sussurrato” quello di unfine intellettuale, ma anche capace dirigente scolastico con annie anni di esperienza nella direzione scolastica e non solo: FrancoGallo, attuale preside del liceo scientifico L. da Vinci di Cremasarebbe anch’egli, a nostro avviso, un eccellente presidentedella Fondazione. Ancora qualche giorno e poi dovremmo finalmenteconoscere il nome individuato per succedere a Cabini.M. ZanottiPROFESSIONALITÀ • ESPERIENZA • PRECISIONEVAIANO <strong>CREMA</strong>SCOTel. 0373 278150Cell. 335 6325595Visita il nostro sitoMANODOPERA QUALIFICATA• tinteggiature• sistemi decorativi• rivestimenti plastici• tappezzerie• moquettes• pavimenti tecnici• parquet• tendewww.dadasnc.itSorgente del MobileDal 1962 mobiliericon reparto di falegnameriae-mail: sorgentedelmobile@sorgentedelmobile.191.itVAIANO <strong>CREMA</strong>SCO - S.S. PAULLESE km 27 - Tel. 0373 791159 - Fax 0373 276259ATTENZIONEVIABILITÀ MODIFICATASEGUIRE LE NOSTRE INDICAZIONI