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Lettera Vescovo per la visita pastorale.pdf - Diocesi di Nola

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1Beniamino Depalma, arcivescovo<strong>Vescovo</strong> <strong>di</strong> No<strong>la</strong>«Perseverare con cuorerisoluto nel Signore»(Atti 11,24)Nel nome del Signore, Crocifisso-Risortos<strong>per</strong>anza del mondo,vengo a <strong>visita</strong>re le vostre case.


A tutte le famiglie cristiane,ai fedeli tutti del<strong>la</strong> <strong>Diocesi</strong> <strong>di</strong> No<strong>la</strong>,a tutte le <strong>per</strong>sone <strong>di</strong> buona volontàabitanti nel territorio del<strong>la</strong> Chiesa no<strong>la</strong>na.3


75. Come si può notare, il primo annuncio delVangelo è, fin dai primi palpiti del<strong>la</strong> storia apostolicacristiana, strettamente collegato con l’azione solidale,l’elemosina e <strong>la</strong> carità. Questo riba<strong>di</strong>sce ancor oggi<strong>per</strong> noi che <strong>la</strong> Chiesa esiste soltanto <strong>per</strong> amare e cheogni suo sforzo <strong>di</strong> annuncio è sempre comunicazionegioiosa del vero nome <strong>di</strong> Dio, <strong>per</strong> cui ogni proc<strong>la</strong>mazionedel<strong>la</strong> Buona Novel<strong>la</strong> si fa subito azione solidalee generosa a vantaggio <strong>di</strong> chi fosse nel bisogno,nell’in<strong>di</strong>genza, nel<strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà sociale, fisica, psicologicae sociale. Nel<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Antiochia Barnaba esercitacosì il ministero proprio dell’Apostolo e, in partico<strong>la</strong>re,«pieno <strong>di</strong> Spirito Santo e <strong>di</strong> fede, esortava tuttia <strong>per</strong>severare con cuore risoluto nel Signore» (At11,26).6. Carissimi, dopo l’anno <strong>pastorale</strong> de<strong>di</strong>cato aduna capil<strong>la</strong>re azione missionaria - nel corso del qualeDio stesso ci ha inviato e ci ha preceduto nel territoriodel<strong>la</strong> nostra <strong>Diocesi</strong> -, anch’io, quasi sulle orme <strong>di</strong>Barnaba, mi sposto verso i luoghi dove vivete e o<strong>per</strong>ate<strong>per</strong> recarvi <strong>di</strong> nuovo il Vangelo, sui sentieri <strong>di</strong>una nuova, ardente proc<strong>la</strong>mazione del<strong>la</strong> Bel<strong>la</strong> Notiziache <strong>di</strong>viene ben presto esigente consegna <strong>di</strong> solidarietàe <strong>di</strong> amore. Torno, dunque, tra voi in “<strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>”.Torno, sospinto dall’ardore dello Spirito santo edalle esigenze del<strong>la</strong> fede cristiana. Verrò nelle vostre


8case parrocchiali e nelle vostre chiese domestiche,nelle vostre aggregazioni cristiane ed umane, nei luoghidove gioite e soffrite, amate e <strong>la</strong>vorate, s<strong>per</strong>ate etemete. Verrò <strong>per</strong> esortarvi uno ad uno, <strong>per</strong> ricordarvilo stupendo “nome <strong>di</strong> cristiani” che portiamo anchenoi, come i cristiani <strong>di</strong> Antiochia, dal giorno del Battesimo,<strong>per</strong> riconoscere le meraviglie che Dio sta giào<strong>per</strong>ando tra voi ed in voi, <strong>per</strong> presiedere le vostre assembleeliturgiche e farci incontrare insieme da Cristo,Signore del<strong>la</strong> storia.7. Vengo, <strong>per</strong>ciò, tra voi con fiducia ed affetto,come Barnaba, <strong>per</strong> esortarvi tutti a ri-ascoltare <strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>che libera, a <strong>per</strong>severare nell’amore, <strong>per</strong> invitarvia <strong>di</strong>ffondere il Vangelo dap<strong>per</strong>tutto, in tutti gli ambienti,anche <strong>la</strong>ddove vi sono gli in<strong>di</strong>fferenti, i noncredenti e coloro che resistono al<strong>la</strong> forza dello Spirito.Vengo <strong>per</strong> dare conforto e sostegno ai vostri cuori,già risoluti ad accogliere e <strong>di</strong>ffondere il Bene in <strong>per</strong>sona,che è Gesù Cristo. Torno tra voi, soprattutto,<strong>per</strong> incontrare i vostri volti e le vostre storie, <strong>per</strong> sostenervinel vostro essere fermi nel Signore Crocifissoe Risorto, pur tra tante <strong>di</strong>fficoltà e tanti drammi, tantecadute e tante ombre <strong>per</strong>sonali e sociali.8. Torno anche <strong>per</strong> annunziare con decisione nellenostre terre <strong>la</strong> giustizia e <strong>la</strong> legalità. Valori, questi,che riproporrò in partico<strong>la</strong>re agli uomini e alle donne


che si fossero <strong>la</strong>sciati sedurre dal<strong>la</strong> delinquenza organizzatae dall’illegalità assurta a sistema. Nul<strong>la</strong> puòessere omesso <strong>per</strong> ripristinare dovunque <strong>la</strong> giustizia,che è l’anticamera dell’amore, anche in col<strong>la</strong>borazionecon le strutture civili preposte al<strong>la</strong> realizzazionedelle norme e al controllo del<strong>la</strong> loro osservanza sulterritorio. In tutti i contesti occorre riscoprire e <strong>di</strong>ffondereil buon profumo <strong>di</strong> Cristo. Egli ci chiama tuttial pentimento, al cambiamento <strong>di</strong> rotta, al<strong>la</strong> richiesta<strong>di</strong> <strong>per</strong>dono, al<strong>la</strong> riparazione del male commesso, al<strong>la</strong>novità <strong>di</strong> vita, al<strong>la</strong> traduzione del Vangelo in sceltecoerenti <strong>di</strong> vita. Nul<strong>la</strong> è impossibile a Dio onnipotente:«Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunziamenzogna, chi non giura a danno del suo prossimo,otterrà bene<strong>di</strong>zione dal Signore, giustizia daDio sua salvezza» (Sal 24,4-5). Ascolta bene, o popolo<strong>di</strong> No<strong>la</strong>, <strong>per</strong> il quale Cristo ha donato generosamenteil suo sangue: «Il Signore è il nostro Dio, il Signore èuno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto ilcuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questiprecetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeteraiai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto incasa tua, quando camminerai <strong>per</strong> via, quando ti coricheraie quando ti alzerai. Te li legherai al<strong>la</strong> manocome un segno, ti saranno come un pendaglio tra gliocchi e li scriverai sugli stipiti del<strong>la</strong> tua casa e sulletue porte» (Dt 6,4-9).9


109. Carissimi, c’è tra noi una misericor<strong>di</strong>osa presenza<strong>di</strong> Gesù Cristo, sempre attiva nel cuore del nostromondo e delle nostre esistenze, anche se essa ogginon appare imme<strong>di</strong>atamente o risulta co<strong>per</strong>ta dalqualunquismo, dal<strong>la</strong> su<strong>per</strong>ficialità, dal peccato. Talemisericor<strong>di</strong>osa presenza del nostro Dio, ricco <strong>di</strong> compassionee <strong>di</strong> <strong>per</strong>dono, <strong>di</strong> risorse, <strong>di</strong> rinnovamento, <strong>di</strong>forza riformatrice, voglio riproporre con fede e coraggiotra tutti voi. In primo luogo, intendo riaffermar<strong>la</strong>tra coloro che sono e si onorano del nome <strong>di</strong>“cristiani” e liberamente hanno risposto al<strong>la</strong> chiamata<strong>di</strong> Cristo, ponendosi generosamente in comunionecon gli altri fedeli nelle comunità parrocchiali, neigruppi, nelle associazioni e nei movimenti. Tutti costorointendo confermare nel<strong>la</strong> fede con<strong>di</strong>visa, nel<strong>la</strong>pace che è il primo dono del Risorto, nel bene moralee sociale, nel<strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza che viene dal<strong>la</strong> testimonianzacristiana, nell’amore misericor<strong>di</strong>oso che lo Spiritosanto suscita <strong>di</strong> fronte ai bisogni emergenti ed urgentidei fratelli e delle sorelle che sono nel <strong>di</strong>sagio e nel<strong>la</strong><strong>di</strong>fficoltà. La mia <strong>visita</strong> costituisca <strong>per</strong> tutti voi, fedelicristiani, un profondo evento <strong>di</strong> grazia. Insieme, essarappresenti altresì un richiamo delicato, ma fermo,che rivolgo a tutti coloro - sia credenti che in<strong>di</strong>fferentio non credenti -, che fossero stati da noi allontanati osi fossero allontanati dal<strong>la</strong> nostra comunione <strong>per</strong> qualunquemotivo, ab<strong>di</strong>cando al<strong>la</strong> vita <strong>di</strong> fede ed all’eticacristiana.


1110. Aiutatemi tutti a camminare fruttuosamentetra voi e nei luoghi in cui siete e vi radunate, sorelle efratelli. Sostenetemi con <strong>la</strong> vostra accoglienza, il vostroconsiglio e <strong>la</strong> vostra <strong>di</strong>sponibilità all’ascolto. Sorreggetemicon <strong>la</strong> vostra preghiera preveniente e concomitante.Concedetemi generosamente qualche attimodel vostro tempo e delle vostre risorse umane. Desidererei,infatti, che questo mio venire gioiosamentetra voi rifletta, in qualche misura, quel<strong>la</strong> specialissima<strong>visita</strong> con <strong>la</strong> quale il “supremo Pastore” (1 Pt 5,4) eguar<strong>di</strong>ano delle nostre anime (cf 1 Pt 2,25), Gesù Cristo,ci <strong>visita</strong>.11. Il Pastore eterno viene a <strong>visita</strong>re continuamente<strong>la</strong> sua sposa <strong>per</strong>ché sente forte l’esigenza <strong>di</strong> curarsistabilmente <strong>di</strong> tutte le <strong>per</strong>sone che gli sono state affidate.Il bel Pastore, infatti, vuole che nessuna si smarrisca,anzi si metterebbe subito a cercare colei che sifosse <strong>per</strong>duta. Sulle orme del Pastore <strong>di</strong>vino, anch’io -segno del Cristo-pastore nel<strong>la</strong> nostra Chiesa <strong>di</strong>ocesana- voglio pormi con voi in ricerca <strong>di</strong> chiunque si sia<strong>per</strong>duto, smarrito, caduto, nel<strong>la</strong> certezza che in cieloc’è più gioia «<strong>per</strong> un solo peccatore convertito, che<strong>per</strong> novantanove giusti che non hanno bisogno <strong>di</strong>conversione» (Lc 15,6-7). Sia <strong>per</strong> noi, soprattutto <strong>per</strong>coloro che svolgono il ministero <strong>di</strong> catechista, ogni<strong>per</strong>sona “lontana” o “allontanata”, il principale soggetto<strong>di</strong> preoccupazione e <strong>di</strong> azione <strong>pastorale</strong>. Per o-


12gnuna c’impegneremo in una “nuova evangelizzazione”,quasi in una nuova piantagione del Vangelo. Delresto, «chi tra voi, avendo una pecora, se questa glicade <strong>di</strong> sabato in una fossa, non l’afferra e <strong>la</strong> tira fuori?Ora, quanto è più prezioso un uomo <strong>di</strong> una pecora!»(Mt 12,11-12). Quantunque Gesù abbia detto«principalmente a Pietro: Pasci le mie pecore, tuttaviatutto il <strong>la</strong>voro dei pastori è sorretto dall’unico Signoreed egli nutre con pascoli ridenti e fertili tutti coloroche vengono a questa pietra, affinché le innumerevolipecorelle, rese più forti dall’abbondanza del<strong>la</strong> carità,come il buon pastore si è degnato <strong>di</strong> donare <strong>la</strong> propriavita <strong>per</strong> le sue pecorelle, così anch’esse non abbianopaura <strong>di</strong> affrontare <strong>la</strong> morte in nome del pastore. È luiquegli con il quale patisce non solo <strong>la</strong> fortezza gloriosadei martiri, ma anche <strong>la</strong> fede <strong>di</strong> tutti coloro che rinascononei patimenti del<strong>la</strong> stessa rigenerazione» 1 .12. Ritorno, inoltre, con vero piacere e con grandegioia tra voi, sorelle e fratelli, che nell’anno straor<strong>di</strong>nariodel Vangelo siete stati annunciatori coraggiosidel kerygma <strong>di</strong> Gesù Cristo e, nel<strong>la</strong> stagione del<strong>la</strong>missione, siete andati porta a porta a proc<strong>la</strong>mare <strong>la</strong>Paro<strong>la</strong> eterna <strong>di</strong> liberazione e <strong>di</strong> salvezza. Ritorno <strong>per</strong>aiutarvi a riconoscere ancora <strong>la</strong> grazia del Signore cheè all’o<strong>per</strong>a segretamente nei cuori <strong>di</strong> tutti i nostri fra-1 Dai Discorsi <strong>di</strong> san Leone il Grande, Sermo 12 de Passione, 3,6-7: PL 54, 355-357.


13telli e sorelle che vivono ed o<strong>per</strong>ano nelle nostre città,nei nostri quartieri, nei nostri pa<strong>la</strong>zzi, <strong>per</strong> le nostrestrade. Lo Spirito santo, primo dono del Risorto, è costantementein azione e chiede da noi <strong>di</strong> essere riconosciutoed assecondato. Egli sana ciò che è ferito,piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, raddrizzaciò che è deviato. Distribuisce i frutti del<strong>la</strong> salvezzadel Signore in ogni cuore umano, dovunque,anche tra coloro che non si <strong>di</strong>chiarassero cristiani, oche ad<strong>di</strong>rittura compissero scelte antitetiche con <strong>la</strong>dottrina del<strong>la</strong> fede o con le istanze morali provenientidal<strong>la</strong> fede cristiana. Lo Spirito, infatti, precede sempregli annunciatori del Vangelo, soprattutto i ministrior<strong>di</strong>nati, istituiti e <strong>di</strong> fatto, seminando nei cuori delle<strong>per</strong>sone <strong>di</strong> buona volontà, amate profondamente dalPadre, numerosi germi <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> s<strong>per</strong>anza, inondandoledello spirito <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, chepurifica e rinforza i vari gra<strong>di</strong> dell’amore fino al<strong>la</strong>vetta dell’amore cristiano, che è <strong>la</strong> carità.13. Tutte queste intenzioni, fratelli e sorelle, ci sarannoricordate dal logo che ho scelto <strong>per</strong> <strong>la</strong> mia <strong>visita</strong><strong>pastorale</strong>. Si tratta, come sapete, dell’iconadell’Agnello pasquale, ripreso dal<strong>la</strong> <strong>la</strong>stra marmoreaposta nel<strong>la</strong> cripta del<strong>la</strong> nostra chiesa Cattedrale. Dal<strong>la</strong>Chiesa-madre, dove è elevata <strong>la</strong> cattedra del <strong>Vescovo</strong>,giunga e si <strong>di</strong>ffonda in tutte le comunità-figlie, nelleparrocchie e nelle comunità ecclesiali del<strong>la</strong> nostra


14<strong>Diocesi</strong> no<strong>la</strong>na, questo bellissimo segno del CristoRisorto. Esso è il segno dell’Agnello del<strong>la</strong> Pasqua e-terna, dell’Agnello che sta in mezzo al trono, del nostrovero, santo e bel Pastore. Di quest’unico grandePastore voglio farvi riascoltare <strong>la</strong> voce amata, <strong>di</strong> Luivoglio farvi riconoscere le inflessioni e le tonalità,farvi apprezzare il suo amore misericor<strong>di</strong>oso, farvigustare <strong>la</strong> cura preziosa ed attenta che egli nutre <strong>per</strong>ciascuno <strong>di</strong> voi, affinché nessuno si <strong>per</strong>da, si <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dao si allontani. Solo questo Agnello voglio ad<strong>di</strong>tarvinel corso del<strong>la</strong> mia <strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>, sicuro che Luistesso vi guiderà alle fonti delle acque del<strong>la</strong> vita, cioèai sacramenti dell’iniziazione cristiana, Lui stessoconsentirà a Dio Padre <strong>di</strong> tergere ogni <strong>la</strong>crima ed ognisofferenza dai vostri occhi affaticati ed oppressi (cf Ap7,17). Lui stesso riverserà su <strong>di</strong> voi <strong>la</strong> copiosa abbondanza<strong>di</strong> <strong>per</strong>dono e <strong>di</strong> riconciliazione, provenientepartico<strong>la</strong>rmente dai sacramenti del<strong>la</strong> Riconciliazionee dell’Unzione dei ma<strong>la</strong>ti, Lui stesso vi confermerànel<strong>la</strong> testimonianza cristiana. «Alleluia. Ha preso possessodel suo regno il Signore, il nostro Dio,l’Onnipotente Rallegriamoci ed esultiamo, ren<strong>di</strong>amoa lui gloria, <strong>per</strong>ché son giunte le nozze dell’Agnello;<strong>la</strong> sua sposa è pronta, le hanno dato una veste <strong>di</strong> linopuro splendente» (Ap 19,6-8).14. È pronta davvero <strong>la</strong> sposa dell’Agnello che a-bita nel<strong>la</strong> Chiesa <strong>di</strong> No<strong>la</strong>? È pronta <strong>la</strong> nostra Chiesa


15<strong>di</strong>ocesana ad offrirsi integralmente all’Agnello del<strong>la</strong>Pasqua eterna? Abbiamo davvero rinnovato <strong>la</strong> nostraveste battesimale, siamo effettivamente ritornati allera<strong>di</strong>ci del<strong>la</strong> fede cristiana, allo stile <strong>di</strong> vita sobrio, generoso,solidale e rinnovato <strong>di</strong> chi si è <strong>la</strong>sciato incontraredal Signore che battezza e conferma, che purificae re<strong>di</strong>me?I consacrati hanno risco<strong>per</strong>to le <strong>per</strong>le del<strong>la</strong> castità,dell’obbe<strong>di</strong>enza e del <strong>di</strong>stacco dai beni materiali? Ipresbiteri hanno rinnovato l’adesione al<strong>la</strong> vocazione<strong>di</strong>vina che li chiama al<strong>la</strong> cura meticolosa degli altri?I <strong>la</strong>ici hanno riqualificato <strong>la</strong> loro partecipazione responsabileal<strong>la</strong> progettazione <strong>pastorale</strong>?Anche se non fossimo ancora del tutto pronti, cantiamoil nostro Alleluia, fratelli e sorelle! L’Agnello muto,che è Cristo, è infatti capace <strong>di</strong> prendere il libro e<strong>di</strong> aprirne i sigilli, quasi ad in<strong>di</strong>care <strong>la</strong> strada del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong><strong>per</strong> il nostro ulteriore ra<strong>di</strong>cale rinnovamento. Ilsegno dell’Agnello sgozzato <strong>per</strong> <strong>la</strong> nostra salvezza siadavvero <strong>per</strong> noi il simbolo dell’offerta che Cristo hacompiuto, una volta e <strong>per</strong> sempre, a vantaggio <strong>di</strong> ognidonna e <strong>di</strong> ogni uomo del nostro territorio, ma soprattuttosi traduca <strong>per</strong> noi in esigenza <strong>di</strong> nuova lena apostolicae nuova mobilitazione <strong>per</strong> l’annuncio.15. L’Agnello pasquale è Colui che, dal suo costatoferito dal<strong>la</strong> <strong>la</strong>ncia, fa fluire l’acqua purificatrice deisacramenti d’iniziazione e il sangue del<strong>la</strong> carità, che è


16il comandamento agapico dello Spirito santo Amore.Ascoltiamo <strong>la</strong> silenziosa, ma solenne, in<strong>di</strong>cazionedell’Agnello del<strong>la</strong> Pasqua eterna, il quale orienta nonsoltanto i credenti, ma tutti gli uomini <strong>di</strong> buona volontà,verso le vie del<strong>la</strong> pace e del<strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione. Anchedal<strong>la</strong> nostra debolezza e fragilità può provenire <strong>la</strong> forzadel<strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza, dell’annuncio generoso e del<strong>la</strong> testimonianza.Simbolo antico e realtà vivente nel sacramentoeucaristico del<strong>la</strong> Chiesa, quest’Agnello del<strong>la</strong>Pasqua eterna porterò costantemente come sigillonel mio venire in mezzo a voi <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>.Nel<strong>la</strong> sua luce cercherò <strong>di</strong> raccontarvi <strong>di</strong> nuovol’eterna giovinezza <strong>di</strong> chi sceglie <strong>la</strong> via del Vangelo evuol essere effettivamente testimone, come c’invita afare <strong>la</strong> Chiesa italiana, prossima a radunarsi a Verona<strong>per</strong> il Convegno ecclesiale <strong>di</strong> metà decennio, <strong>per</strong> confessaree testimoniare il Risorto, vera s<strong>per</strong>anza <strong>di</strong>questo nostro mondo in questo preciso momento storico.16. Vorrò io stesso portarvi questo annuncio. Iogià mi reco <strong>per</strong>sonalmente in varie parti del<strong>la</strong> nostra<strong>Diocesi</strong> no<strong>la</strong>na in <strong>di</strong>versi momenti: <strong>la</strong> mia presenza èfrequente e, mi accorgo più volte, affettuosamenteben accetta. Tuttavia, a partire da questa Pentecoste2006, intendo vivere anche un’occasione partico<strong>la</strong>re especiale <strong>per</strong> <strong>visita</strong>rvi sistematicamente ed in manieraorganica, come padre che mostra concretamente il


17proprio affetto nei confronti dei figli, soprattutto i piùdeboli; come me<strong>di</strong>co che contribuisce al<strong>la</strong> <strong>di</strong>agnosidei mali e offre i possibili rime<strong>di</strong> del<strong>la</strong> <strong>di</strong>vina terapia;come pastore <strong>di</strong> cui tutte le pecore devono sempremeglio conoscere <strong>la</strong> voce e i gesti, <strong>per</strong> fornire il <strong>la</strong>ttenutriente del<strong>la</strong> vita cristiana e <strong>la</strong> <strong>la</strong>na coprente del<strong>la</strong>fortezza e del<strong>la</strong> tem<strong>per</strong>anza.Questa mia “<strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>” è, <strong>per</strong>tanto,un’occasione speciale <strong>per</strong> stare insieme, nel corso del<strong>la</strong>quale mi porterò tra voi in maniera or<strong>di</strong>nata e continua,sostando <strong>per</strong> più tempo in ogni vostra comunità,soprattutto <strong>per</strong> leggere con voi <strong>la</strong> nostra realtà <strong>di</strong>chiesa, <strong>per</strong> tracciare un quadro reale dello stato dellenostre assemblee, <strong>per</strong> adottare gli opportuni provve<strong>di</strong>mentipastorali nei tre ambiti che qualificano <strong>la</strong> vitaecclesiale: Paro<strong>la</strong>, Liturgia, Carità. Metto anch’io benvolentieri in atto una delle forme col<strong>la</strong>udatedall’es<strong>per</strong>ienza <strong>pastorale</strong> dei secoli, pur <strong>di</strong> mantenerecontatti <strong>per</strong>sonali e più intensi con i miei sacerdoti,con le <strong>per</strong>sone or<strong>di</strong>nate e <strong>di</strong> vita consacrata, con tuttigli altri membri del Popolo <strong>di</strong> Dio. Sarà questa, inoltre,una speciale possibilità <strong>per</strong> ravvivare le energie <strong>di</strong>tutti gli o<strong>per</strong>ai del Vangelo, <strong>per</strong> lodarli, incoraggiarli econso<strong>la</strong>rli. Questa mia <strong>visita</strong> rappresenteràl’occasione propizia <strong>per</strong> riba<strong>di</strong>re a tutti i fedeli cristianil’esigenza del rinnovamento del<strong>la</strong> propria vita e<strong>di</strong> un’azione apostolica più intensa, più capil<strong>la</strong>re, piùardente, soprattutto maggiormente capace <strong>di</strong> rigenera-


18re <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza nel nostro, talvolta, degradato tessutoambientale, sociale e culturale. La possibilitàd’incontrarvi in situazione, inoltre, mi consentirà <strong>di</strong>valutare da vicino l’efficienza delle strutture e deglistrumenti destinati dal<strong>la</strong> vostra fantasia cristiana alservizio <strong>pastorale</strong> ed al<strong>la</strong> prossimità con i <strong>di</strong>sagiati e<strong>di</strong> devianti, nonché con tutte le situazioni che richiedonogiustizia, pace e salvaguar<strong>di</strong>a dei valori morali.17. La <strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong> che compio tra voi, tuttavia,non è <strong>per</strong> me un semplice dovere da assolvere <strong>per</strong>obbe<strong>di</strong>re ad un insigne istituto giuri<strong>di</strong>co. Me<strong>di</strong>antequesta <strong>visita</strong>, piuttosto, intendo presentarmi concretamentea voi come visibile principio e fondamentodell’unità nel<strong>la</strong> nostra Chiesa partico<strong>la</strong>re. Poiché, i-noltre, <strong>la</strong> nostra <strong>Diocesi</strong>, prim’ancora <strong>di</strong> essere un territoriogeografico, <strong>per</strong> molti aspetti vasto e <strong>di</strong>versificatocon notevoli problemi sociali ed ecclesiali, è soprattuttouna porzione del popolo <strong>di</strong> Dio, affidata allemie cure pastorali, il primo posto del<strong>la</strong> <strong>visita</strong> spetterànon tanto alle strutture ed agli ambienti, ai luoghi <strong>di</strong>aggregazione ed agli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> culto, bensì alle <strong>per</strong>soneche in esse esistono e vivono.Di queste <strong>per</strong>sone voglio incontrare i volti, <strong>di</strong> essevoglio ascoltare i concreti problemi, con<strong>di</strong>viderne les<strong>per</strong>anze, le gioie e i dolori. Considero, anzi,quest’incontro affettuoso e “cuore a cuore” con le<strong>per</strong>sone, che vorrete <strong>per</strong>ciò favorire al massimo, come


19un’opportunità re<strong>la</strong>zionale <strong>per</strong> me e <strong>per</strong> il popolo cheil Signore ha affidato alle mie cure paterne e materne,in vista <strong>di</strong> una mutua e più approfon<strong>di</strong>ta conoscenza.Ecco <strong>per</strong>ché, nelle parrocchie, privilegerò l’incontrocon il parroco e gli altri sacerdoti - soprattutto se anzianie sul<strong>la</strong> “breccia <strong>pastorale</strong>” da molti decenni - i<strong>di</strong>aconi, le <strong>per</strong>sone <strong>di</strong> vita consacrata, i responsabilidelle aggregazioni ecclesiali, i fedeli <strong>la</strong>ici, partico<strong>la</strong>rmenteanziani e giovani. Vivrò momenti d’intensaspiritualità ministeriale e <strong>di</strong> comunione con i fedelipiù giovani, a cui tengo moltissimo, considerandoli <strong>la</strong>s<strong>per</strong>anza ed il futuro del<strong>la</strong> società e del<strong>la</strong> Chiesa. Nellecomunità, nei gruppi e nelle case che mi sarà dato<strong>di</strong> <strong>visita</strong>re, poi, preferirò il ministero dell’ascolto, del<strong>la</strong>con<strong>di</strong>visione, del<strong>la</strong> pre<strong>di</strong>cazione, del<strong>la</strong> catechesi,del <strong>di</strong>alogo, del contatto <strong>di</strong>retto con <strong>la</strong> gente, non senzacogliere ogni circostanza opportuna <strong>per</strong> celebrareinsieme l’Eucaristia e i sacramenti, <strong>per</strong> con<strong>di</strong>videre <strong>la</strong>preghiera e <strong>la</strong> pietà popo<strong>la</strong>re, così <strong>di</strong>ffusa nelle nostreterre.18. Inoltre, fate in modo che, insieme con i con<strong>visita</strong>tori,io possa rendermi conto <strong>di</strong>rettamentedell’efficienza e del grado d’incidenza <strong>pastorale</strong> deiConsigli pastorali parrocchiali e dei Consigli <strong>per</strong> gliaffari economici, due strutture <strong>di</strong> partecipazione ecorresponsabilità <strong>pastorale</strong> su cui vi ho sollecitato apuntare fin dall’inizio del mio ministero tra voi e che


20vanno assolutamente attuate e fatte funzionare. Fatemiconoscere in dettaglio tutte le realtà note e menonote del<strong>la</strong> nostra bel<strong>la</strong> <strong>Diocesi</strong> nel<strong>la</strong> loro quoti<strong>di</strong>anità;fatemi con<strong>di</strong>videre con credenti, in<strong>di</strong>fferenti e noncredenti, i pesi <strong>di</strong> un cammino in<strong>di</strong>viduale e collettivonon sempre agevole; fatemi mettere in luce <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusaricchezza <strong>di</strong> fede, <strong>di</strong> s<strong>per</strong>anza e <strong>di</strong> carità, presente fragli uomini e le donne del nostro territorio, i quali custo<strong>di</strong>sconoe incrementano tantissimi beni immaterialie materiali in grado <strong>di</strong> accrescere il benessere umanoe cristiano dell’intera collettività.19. Con semplicità ed amabilità, con pietà, carità,povertà e prudenza, voglio mostrare il mio concretointeresse verso tutti, tutti voglio ascoltare il più possibile,da tutti vorrei farmi comprendere nel mio desiderio<strong>di</strong> annuncio. Tutti intendo incoraggiare verso ilbene, a tutti ad<strong>di</strong>tare <strong>di</strong> nuovo e sempre Gesù Cristo,nostra forza e nostra luce. Con tutti, soprattutto conchi ha responsabilità <strong>di</strong> gestione o ricopre ruoli amministrativie organizzativi, voglio procedere al<strong>la</strong> verificadelle azioni che ci condurranno sempre meglioal<strong>la</strong> realizzazione del bene comune; con tutti vorreiin<strong>di</strong>viduare “i semi <strong>di</strong> s<strong>per</strong>anza” presenti tra noi, <strong>per</strong>rendere sempre più esplicita <strong>la</strong> nostra scelta preferenziale<strong>per</strong> coloro che sono poveri economicamente espiritualmente, sono <strong>di</strong>sagiati e meno abbienti, sonosfiduciati ed oppressi. Mi pongo serenamente in


21cammino sulle nostre strade, <strong>per</strong> mostrare a tutti i fedeli,a partire dai presbiteri e dai consacrati, le esigenzeprevalenti del servizio cristiano, <strong>per</strong> suscitare,incoraggiare e sostenere in ciascuno <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza cristiana.Alle comunità parrocchiali, che con<strong>di</strong>vidono ilcomune progetto <strong>pastorale</strong> <strong>di</strong>ocesano, ricorderò cheoccorre evitare <strong>di</strong>visioni e fratture, respingere eventualitentazioni <strong>di</strong> potere ed acquisire sempre più tra<strong>la</strong> gente lo stile <strong>di</strong> Cristo e degli Apostoli. Ad ognisingolo fedele che mi sarà dato d’incontrare, confermerò<strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> fede, con ciascuno leggerò con gliocchi <strong>di</strong> Cristo <strong>la</strong> realtà familiare e sociale, anche nellepieghe del <strong>di</strong>sagio e dei problemi, riconoscerò soprattuttole urgenze pastorali <strong>di</strong> una famiglia che siadavvero fondata sul matrimonio e <strong>di</strong> una vita pienamenteumana, <strong>di</strong> cui le coppie sono generatrici e responsabilicusto<strong>di</strong>, in col<strong>la</strong>borazione con il Creatore.A tutti riba<strong>di</strong>rò <strong>la</strong> presenza silenziosa e forte delloSpirito santo, poiché, attraverso il Pastore, è Dio stessoche conduce <strong>la</strong> nostra storia, al <strong>di</strong> là del nostro purnecessario contributo 2 .20. Nelle Chiese del primo secolo, l’arrivo del fratello<strong>di</strong> fede e, soprattutto, dell’Apostolo, del <strong>di</strong>scepoloo del <strong>Vescovo</strong>, era sempre salutato da tutti con2 Cf Congregazione <strong>per</strong> i Vescovi, Direttorio <strong>per</strong> il ministero<strong>pastorale</strong> dei vescovi (22 febbraio 2004), soprattutto nn. 77, 145,172, 221-225.


22gioia ed allegria: «Arrivati a Gerusalemme, i fratellici accolsero festosamente» (At 21, 17). Sappiate, fratellie sorelle, che vengo da voi in <strong>visita</strong> con <strong>la</strong> gioia nelcuore e l’allegria sul viso, <strong>per</strong>ciò vi ripeto: «Rallegratevinel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi.La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. IlSignore è vicino! Non angustiatevi <strong>per</strong> nul<strong>la</strong>, ma inogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, conpreghiere, suppliche e ringraziamenti; e <strong>la</strong> pace <strong>di</strong>Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custo<strong>di</strong>rà i vostricuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù» (Fil 4,4-7). Delresto, al<strong>la</strong> Chiesa ed ai suoi Pastori è stato affidato ilVangelo del<strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza, che fonda in noi tutti <strong>la</strong> “logicadell’impossibile”. La s<strong>per</strong>anza cristiana, infatti,non è qualcosa <strong>di</strong> irrealizzabile o un desiderio senzafondamento, in quanto poggia sul<strong>la</strong> certezza dellepromesse <strong>di</strong> Dio. Per questo <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza cristiana ègioiosa e consapevole del fatto che il Padre ci ha davverorigenerati me<strong>di</strong>ante <strong>la</strong> resurrezione <strong>di</strong> Cristo (cf. 1Pt 1,3), garantendo a tutti <strong>la</strong> vittoria sul<strong>la</strong> morte e sulpeccato. Non possiamo, quin<strong>di</strong>, mai essere tristi, anchese soffriamo e anche se i problemi ci sovrastano eci opprimono, appoggiati, come siamo, sul<strong>la</strong> certezzadel<strong>la</strong> <strong>per</strong>enne presenza tra noi del Cristo, Vincitoredel<strong>la</strong> morte e del Maligno, Signore del<strong>la</strong> storia, Padredel secolo futuro (cf. Is 9,6).


2321. Nei miei colloqui con voi, fratelli e sorelle, insisteròsu alcuni punti che ritengo qualificanti <strong>per</strong> <strong>la</strong>vita <strong>pastorale</strong> del<strong>la</strong> nostra Chiesa partico<strong>la</strong>re.In primo luogo, vorrei convincervi del<strong>la</strong> non più rinviabileesigenza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ffusa ministerialità <strong>la</strong>icale e,in partico<strong>la</strong>re, del ri<strong>la</strong>ncio del <strong>la</strong>icato, componente insostituibiledel<strong>la</strong> Chiesa, quin<strong>di</strong> anche delle nostreparrocchie. Diventano orami in<strong>di</strong>spensabili e non più<strong>di</strong>fferibili le esigenze <strong>di</strong> formazione dei nostri <strong>la</strong>ici,cui non ci si può limitare ad offrire soltanto qualcheopportunità <strong>di</strong> culto settimanale ed un’occasionalepossibilità <strong>di</strong> catechesi spora<strong>di</strong>ca. Ogni esponente del<strong>la</strong>icato cristiano merita molto <strong>di</strong> più sul piano formativoed educativo, <strong>per</strong>ché molto <strong>di</strong> più merita <strong>la</strong> nostraChiesa. Non ci si può, <strong>per</strong>ciò, accontentare <strong>di</strong> brevicorsi offerti ai <strong>la</strong>ici nell’imminenza dei sacramenti,soprattutto non sono più sufficienti pochi incontri <strong>di</strong>preparazione in vista del matrimonio. La gestione,propria dei <strong>la</strong>ici, <strong>di</strong> una vita a due e <strong>di</strong> una vita familiare,che resta <strong>la</strong> <strong>per</strong><strong>la</strong> dell’esistenza <strong>la</strong>icale cristiana,è oggi attaccata da una mentalità consumista ed edonista,che vorrebbe ridur<strong>la</strong> ad un’es<strong>per</strong>ienza provvisoriaed incostante, gratificante soltanto nei suoi aspettifisici ma incapace <strong>di</strong> coglierne il profondo senso al<strong>la</strong>luce dei valori <strong>di</strong> fedeltà, stabilità, fecon<strong>di</strong>tà generosa.Preghiamo con tutta <strong>la</strong> Chiesa <strong>per</strong> le famiglie: «O Padre,principio e fine <strong>di</strong> tutte le cose, in te ha il suofondamento <strong>la</strong> comunità familiare; ascolta con bontà


24<strong>la</strong> preghiera degli sposi: fa’ che sull’esempio del<strong>la</strong>famiglia <strong>di</strong> Nazaret aderiscano con gioia al<strong>la</strong> tua volontà,<strong>per</strong> lodarti senza fine nel<strong>la</strong> beatitu<strong>di</strong>ne del<strong>la</strong> tuacasa».22. Tra i tanti possibili aspetti del<strong>la</strong> formazione<strong>la</strong>icale, non mancherò <strong>di</strong> ricordarvi <strong>la</strong> rilevanza cheassumono nel<strong>la</strong> nostra <strong>Diocesi</strong> <strong>la</strong> formazione culturale,<strong>la</strong> catechesi, <strong>la</strong> devozione cristologia e mariana, <strong>la</strong>formazione teologica, in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> dottrina socialedel<strong>la</strong> Chiesa. La teologia, <strong>la</strong> dottrina sociale, il cultocristologico e mariano, in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> devozione <strong>per</strong>il Rosario: ecco non solo altrettante pratiche, ma altrettantitasselli formativi ed educativi a cui dobbiamori-abituare il nostro <strong>la</strong>icato. In partico<strong>la</strong>re, le questionidel<strong>la</strong> gestione del<strong>la</strong> vita nascente, del<strong>la</strong> sua qualità,del<strong>la</strong> giustizia, del<strong>la</strong> politica… richiedono delle <strong>per</strong>sonenuove, ben formate, che, anche grazie ad opportuniitinerari formativi, siano messi in grado <strong>di</strong> tradurre<strong>la</strong>icamente <strong>la</strong> virtù teologale del<strong>la</strong> carità in prassiquoti<strong>di</strong>ana.23. Un altro punto qualificante, su cui insisterò nelcorso dei miei incontri con voi, è quello re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong><strong>di</strong>mensione eucaristica del<strong>la</strong> vita in<strong>di</strong>viduale e del<strong>la</strong>vita comunitaria.Per essere veri testimoni <strong>di</strong> Cristo nostra s<strong>per</strong>anza,occorre fare profonda es<strong>per</strong>ienza <strong>di</strong> Dio come Paro<strong>la</strong>


25e come es<strong>per</strong>ienza eucaristica. La risco<strong>per</strong>ta centralitàdel giorno dal Signore ci ha ormai convinto che è daqui che nasce e si rigenera il tessuto del<strong>la</strong> nostra comunitàcristiana, è da qui che ritroviamo <strong>la</strong> forza <strong>per</strong>vivere sereni e <strong>la</strong> spinta a vincere le situazioni <strong>di</strong> miseria,<strong>di</strong> emarginazione, <strong>di</strong> subalternità sociale e culturale.Occorre riconoscere, nel<strong>la</strong> presenza reale eucaristica,<strong>la</strong> <strong>visita</strong> del Signore e accogliere Lui che vienetra noi ad ogni paro<strong>la</strong> consacratoria, <strong>per</strong> liberare, incoraggiare,rinnovare, riconciliare. La domenica nonè tanto il giorno del<strong>la</strong> moltiplicazione delle celebrazioni,bensì il giorno dell’Eucaristia, momento in cuiil Signore Gesù viene realmente tra noi nei segnidell’assemblea, del suo Presidente, dei segni liturgici,del<strong>la</strong> mensa del<strong>la</strong> Paro<strong>la</strong>, del sacramento del pane edel vino. Dobbiamo comprendere, in questo giorno,che ci viene concretamente ad<strong>di</strong>tata <strong>la</strong> via del<strong>la</strong> pace,dobbiamo riconoscere in esso il tempo in cui siamo<strong>visita</strong>ti dal Cristo, in attesa del<strong>la</strong> sua venuta definitivacome Figlio dell’uomo (cf Lc 19,42-43).24. Realizziamo nel nostro quoti<strong>di</strong>ano i simboliricchissimi del giorno del Signore, che ci richiamano,in partico<strong>la</strong>re, i momenti salienti dell’iniziazione cristianae ci sollecitano a fare eucaristia, cioè a legarciin unità profonda tra noi. Preghiamo: Tu che hai insegnatoai tuoi <strong>di</strong>scepoli a mettere in comune i propribeni, donaci uno spirito <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione, <strong>per</strong>ché i fra-


26telli si uniscano a noi nel ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> grazie.Sant’Agostino ci ricorda il senso <strong>di</strong> quell’unico Pane:«Un pane solo: che cos`è questo solo pane? Pur essendomolti siamo un corpo solo. Ricordatevi che ilpane non si ottiene da un solo chicco <strong>di</strong> grano, ma damolti. Quando venivate esorcizzati era come se fostemacinati. Quando siete stati battezzati, come se fosteimpastati. Quando avete ricevuto il fuoco dello SpiritoSanto, come se foste cotti. Siate ciò che vedete eaccettate quello che siete. Questo ha detto del panel’Apostolo. Quin<strong>di</strong> quello che inten<strong>di</strong>amo col calice,anche se non è stato detto, lo ha mostrato sufficientemente.Infatti come molti chicchi si fondono in unosolo <strong>per</strong> avere <strong>la</strong> forma visibile del pane, così avvengaciò che <strong>la</strong> Sacra Scrittura <strong>di</strong>ce dei fedeli: Essi avevanoun cuor solo e un`anima so<strong>la</strong> rivolti verso Dio (At4,32): ed è così anche <strong>per</strong> quanto riguarda il vino. Fratelli,ricordate da che cosa si ricava il vino. Molti sonoi chicchi che pendono dal grappolo, ma poi tutti simesco<strong>la</strong>no in un solo liquido. Cristo Signore ha volutoche noi fossimo così, ha voluto che noi gli appartenessimo,ha consacrato al<strong>la</strong> sua mensa il mistero del<strong>la</strong>pace e del<strong>la</strong> nostra unità. Chi accoglie il misterodell`unità, ma non mantiene il vincolo del<strong>la</strong> pace, nonaccoglie il mistero in suo favore, ma una prova contro<strong>di</strong> sé» 3 .3 Agostino, Sermo 272.


2725. Nell’attesa <strong>di</strong> essere gioiosamente incontratoda voi tutti, tutti vi bene<strong>di</strong>co con affetto:Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito santo.No<strong>la</strong>, 4 giugno 2006Solennità <strong>di</strong> Pentecoste


28Preghiera <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>:Benedetto sii tu, Padre, fonte <strong>di</strong> Bellezza,Eterno presente, che sei, che eri e che vieni.Benedetto sii tu, Spirito d’Amore,che abiti il cuore del<strong>la</strong> storia e ren<strong>di</strong> fecondo ilgrembo del<strong>la</strong> Chiesa, tua sposa.Benedetto sii tu, Buon Pastore,che vieni a <strong>visita</strong>rci nel<strong>la</strong> pace,e benedetto colui che viene nel tuo nome.Dalle tue mani, Signore Gesù,accogliamo il dono del<strong>la</strong> Visita Pastorale del nostro<strong>Vescovo</strong> Beniamino.Egli sarà in mezzo a noi segno del<strong>la</strong> tua sollecitu<strong>di</strong>ne.Nel<strong>la</strong> potenza del<strong>la</strong> tua Paro<strong>la</strong>e con <strong>la</strong> grazia del tuo Spirito,viene a confermare il tuo popolonel<strong>la</strong> fede e nel<strong>la</strong> verità.Ravviverà <strong>la</strong> s<strong>per</strong>anza e con<strong>di</strong>viderà con noiil sogno del tuo Regno,darà coraggio ai nostri passi <strong>di</strong> viandantisui cammini quoti<strong>di</strong>anidel<strong>la</strong> carità e del<strong>la</strong> profezia.Disponi le nostre comunità parrocchiali,i presbiteri, le comunità religiose,le nostre realtà sociali, le famiglie, i giovani,


29ad accogliere e a custo<strong>di</strong>re,gregge insieme al suo pastore,<strong>la</strong> voce e le in<strong>di</strong>cazioni dello Spirito.Ravviva in noi l'ascolto attento del<strong>la</strong> tua Paro<strong>la</strong>,nutrici del<strong>la</strong> comunione profonda con Te,che ha ra<strong>di</strong>ce nell'Eucaristia,fragile e in<strong>di</strong>spensabile sacramentodel tuo amore crocifisso e risorto.Tu che fai nuove le nostre esistenze e le rigenericon <strong>la</strong> tua presenza, radunaci nel<strong>la</strong> fraternità dell'amore<strong>per</strong> essere sognatori e costruttori <strong>di</strong> pace,seminatori <strong>di</strong> letizia e <strong>di</strong> <strong>per</strong>dono.Maria, tua e nostra Madre, Stel<strong>la</strong> del mattino,preghi con noi e interceda<strong>per</strong>ché <strong>la</strong> sovrabbondante grazia<strong>di</strong> una rinnovata Pentecosteporti il fuoco del<strong>la</strong> missione negli occhi e nelcuore del<strong>la</strong> nostra Chiesa <strong>di</strong> No<strong>la</strong>,<strong>per</strong> camminare nel<strong>la</strong> fatica dei giorniincontro a Te, Signore del<strong>la</strong> vita e del<strong>la</strong> storia.Amen.


30Programma <strong>di</strong> massima <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>visita</strong> <strong>pastorale</strong>PREPARAZIONENel<strong>la</strong> settimana che precede:• Catechesi sul Ministero episcopale e <strong>la</strong>Teologia del<strong>la</strong> chiesa locale a cura del vicariogenerale• Preghiera mariana celebrando Maria modellodel<strong>la</strong> Chiesa• Coinvolgimento degli amma<strong>la</strong>ti con <strong>la</strong>preghiera e l’offertaSCHEMADOMENICA:LUNEDÌMATTINAPOMERIGGIOMARTEDÌMATTINAPOMERIGGIOTARDA SERATAA<strong>per</strong>tura e chiusura del<strong>la</strong> <strong>visita</strong>in comune [se vi è presenza <strong>di</strong>più parrocchie]Incontro con il parroco i religiosile religioseAssemblea ParrocchialeVisita Amma<strong>la</strong>tiIncontro <strong>la</strong>ici impegnatipresenza in unCentro <strong>di</strong> Ascolto


31MERCOLEDÌMATTINAPOMERIGGIOTARDA SERATAGIOVEDÌMATTINATARDA SERATAVENERDÌMATTINAPOMERIGGIOSABATOMATTINAPOMERIGGIODOMENICAMATTINAVisita Amma<strong>la</strong>tiIncontro <strong>la</strong>ici impegnatiLECTIO DIVINAOre 9.00 Eucaristia ed EsposizioneSS. SacramentoAscolto dei fedeliPossibile <strong>visita</strong> a realtà <strong>la</strong>vorativao casa <strong>di</strong> cura o OspedalePranzo con tutti i preti del<strong>la</strong> cittào zonaAdorazione ComunitariaPresenza del vescovo in curiaIncontro col Consiglio PastoraleParrocchiale e Consiglio <strong>per</strong>gli Affari EconomiciPresenza del vescovo in curiaIncontro con i GiovaniEucaristia conclusiva


32Per Laici Impegnati si intendono:• Catechisti• Gruppi Associazioni• Movimenti• Congreghe• Famiglie• Caritas• Centri culturali <strong>di</strong> ispirazione cristiana.www.gianninipresservice.it

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