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Italia - Unipol Banca

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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> Bilancio 2012 1Passività potenzialiOperatività in esecuzione di ordini su transazioni finanziarie svolte da <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> SpA: nei mesi di novembre2007 e di luglio 2009, alcuni clienti di <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> SpA hanno avviato procedimenti in sede penale e civile conriferimento a presunte irregolarità ed attività asserite come illecite compiute da <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> SpA in esecuzionedi ordini aventi ad oggetto strumenti finanziari derivati OTC. I ricorrenti hanno presentato domande risarcitorieper un totale di 67 milioni di Euro. Le indagini preliminari svolte nell’ambito del procedimento penale si sonoconcluse nell’aprile 2009 con richiesta di archiviazione ad opera del Pubblico Ministero, contro la quale gliesponenti hanno proposto opposizione. Ritenendo le pretese avversarie prive di fondamento, <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> SpAne ha altresì richiesto il rigetto in sede civile, avanzando domanda riconvenzionale per ottenere il pagamento deicrediti vantati dalla <strong>Banca</strong> stessa nei confronti dei ricorrenti. Nel novembre 2009 le controparti hanno avanzatoulteriori domande risarcitorie per complessivi 145 milioni di Euro. <strong>Unipol</strong> <strong>Banca</strong> SpA ha contestato in giudizio latardività ed inammissibilità delle nuove domande, peraltro destituite di ogni fondamento nel merito. Nell’agosto2011 si è appreso che il G.I.P. del Tribunale di Bologna ha ordinato l’archiviazione del procedimento penaleinstaurato in seguito all’esposto querela presentato dai medesimi clienti.Nell’ambito dei giudizi radicati in sede civile, il giudice ha disposto la consulenza tecnica d’ufficio finalizzata adacclarare, tra l’altro, volumi e risultati delle operazioni in derivati nel corso degli anni. Nell’aprile 2012 sono statedepositate le consulenze tecniche d’ufficio relative alle cause di importo minore: in tutti i casi il consulentenominato dal giudice ha confermato che gli importi contabilizzati e dedotti in giudizio dalla <strong>Banca</strong> rappresentanocorrettamente il risultato delle operazioni eseguite, anche con riferimento all’entità dei ricavi realizzati dai clientinel corso degli anni. Ad analoga conclusione è pervenuto l’elaborato peritale depositato nel settembre 2012relativamente alle cause di importo più rilevante: anche in questo caso il consulente tecnico d’ufficio ha quantificatol’entità dei guadagni effettuati nel corso del tempo dai clienti per importo ingente e sostanzialmente pari a quantodedotto in giudizio dalla <strong>Banca</strong>. Nel complesso considerate le risultanze delle CTU non hanno sostanzialmentemodificato i rischi di causa ab origine rilevati e valutati sin dall’inizio della controversia. Ritenendo tuttavia chela consulenza tecnica d’ufficio dovesse essere integrata con ulteriori elementi e risultanze documentali emersesuccessivamente alla conclusione delle operazioni peritali, la <strong>Banca</strong> ha chiesto che il giudice convochi nuovamente ilCTU per un supplemento di perizia.Nessuna ulteriore evoluzione è stata registrata durante l’esercizio 2012.Dopo la chiusura dell’esercizio, precisamente dall’8 febbraio 2013, sono stati pubblicati articoli sulla stampa esu siti web riportanti la notizia di un’istanza da parte dei medesimi clienti volta ad ottenere la riapertura delleindagini relativamente alle stesse vicende già oggetto del procedimento penale archiviato nel 2011. La <strong>Banca</strong>ha conferito incarico ai legali di propria fiducia di valutare ogni opportuna iniziativa in sede giudiziale, avendorilevato che detti articoli di stampa hanno riportato notizie false e fortemente lesive per la reputazione e gliinteressi della <strong>Banca</strong>.La raccolta indirettaIl 2012 ha registrato un significativo incremento della raccolta indiretta, +13,1% rispetto al 31 dicembre 2011,raggiungendo i 21.119 milioni di Euro di stock. Tale crescita è riconducibile alle masse del Gruppo <strong>Unipol</strong>, pari a18.566 milioni di Euro (+20,5% rispetto al 2011), che hanno compensato il deciso calo della clientela ordinaria(Retail -16,3%, Corporate -30,8% e Cooperative -27,0%).Risparmio gestitoNel complesso il risparmio gestito al 31 dicembre 2012 ammonta a 1,2 miliardi di Euro divisi in gestioni patrimoniali(28%), fondi (32%) e polizze vita (40%). La scelta commerciale della <strong>Banca</strong>, avviata già nel corso del 2011,di preferire forme di raccolta diretta, anche per migliorare la propria situazione di liquidità, e la situazionemacroeconomica attuale, che ha portato la clientela a privilegiare forme di risparmio più liquide o comunque nonrinnovare le polizze alla scadenza, hanno comportato un forte calo rispetto ai livelli degli esercizi precedenti(-36,6% rispetto al dato del 2011).Il patrimonio gestito da <strong>Unipol</strong> Fondi, sviluppato dall’attività distributiva della <strong>Banca</strong>, è diminuito nel corso33

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