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dedalo 18:Dedalo rollingstone 8-04-2010 12:46 Pagina 10si è avuto nei primi due trimestri del 2009in concomitanza con il momento più difficiledella recessione globale. In questo periodo Firenzeha registrato un calo del RevPAR del 34,8%,seguita da Torino e Venezia con un calorispettivamente del 26,1% e del 25,2%.Sebbene il terzo trimestre sia stato caratterizzatoda ulteriori riduzioni del RevPAR,questa contrazione è stata più contenuta rispettoa quella registrata nei precedenti trimestri,in conseguenza di un rallentamento della crisieconomica. Napoli ha registrato un incrementodell’8,9% rispetto al terzo trimestre del 2008mentre gli hotel di qualità di Roma e Veneziasono riusciti a contenere la riduzione del RevPARal 1,4% e al 3,1%, rispettivamente.Le nostre previsioni suggeriscono che, nonostantei mercati stiano ancora registrando diminuzionidel RevPAR, i livelli di occupazione comincianoa mostrare i primi segnali di ripresa.Questa tendenza dovrebbe continuare anchenel primo trimestre del 2010, per migliorarepoi a partire dalla fine del secondo trimestre.Ci si attende una crescita dei livelli di occupazioneper il 2010 alla quale seguiranno nel 2011graduali aumenti nei ricavi medi per camera,contestualmente al ritorno di una crescitasostenibile dell’economia.”Dal punto di vista degli investimentialberghieri l’anno che si è appena conclusoha registrato il volume più bassodi transazioni dal 2004, accentuandodrasticamente un trend che aveva già vistouna forte contrazione nel 2007. La principalecausa è da imputarsi alla stasi generatadalla crisi economica. Seppure in manierapiù contenuta i due mercati italianidi riferimento, Roma Milano, hannocomunque continuato a stimolare l’interessedegli investitori soprattutto per gli alberghilocalizzati in posizioni centrali e caratterizzatida un buon/elevato livello qualitativo.Trend inverso ha seguito la domandaper alberghi in località secondarieo di categoria inferiore.Ma quali sono gli investitore interessatisettore? “Gli investitori istituzionali rimangonoi principali protagonisti del mercatodegli investimenti alberghieri, seguiti da societàprivate o dai gruppi familiari. In ogni caso,considerando la ridotta disponibilità del debitoe l’incertezza sull’andamento dei mercati,la maggior parte degli investitori ha assuntoun atteggiamento di estrema cautela, in attesadi ulteriori e più significative riduzioni nei prezzi.I proprietari alberghieri non sembrano comunqueessere ancora pronti a ridimensionarele loro aspettative e, tale atteggiamento provocauna sorte di immobilismo del mercato”.Tra i pochi investitori attivi, si è diffusala percezione che un albergo portato sul mercatoin questo momento debba necessariamenteessere in difficoltà economiche e finanziarie,anche quando questo non rappresenta la realtà.Tale situazione crea pertanto un netto squilibriotra le aspettative dei venditori e quelle dei potenzialiacquirenti. In ogni caso, si ritiene che il perduraredella crisi economica spingerà i venditori a rivederele proprie aspettative, riducendo in parte l’attualedivario tra domanda e offerta e facendo ripartiregli investimenti. Si prevede che questo avverràdalla metà del 2010.”Alla forte contrazione della domandaè corrisposta anche una riduzionedei prezzi di vendita.Secondo Jones Lang LaSalle Hotels,nel corso del 2009 i valori degli alberghinelle principali città in EMEA(Europe, Middle East, and Africa)è diminuito tra il 20% ed il 50%.I prezzi degli alberghi però sono rimastirelativamente alti, soprattutto in cittàcome Londra e Parigi, dove la domandadegli investitori è ancora forte.L’Hotel Stafford a Londra, per esempio,è stato venduto per 86.8 milioni,quasi €830.000 a camera.Roberto Galano, Executive Vice Presidentdi Jones Lang LaSalle Hotels, in una recenteintervista ha dichiarato:“Il motivo principale dell’andamento del mercatonel 2009 è rappresentato dalla mancanzadi offerta. Solo pochi immobili sono stati portatisul mercato e questi hanno riscosso l’interessedegli investitori, i quali, sebbene in numerolimitato, erano comunque in concorrenza.Questa circostanza ha mantenuto alti i prezzidi vendita. D’altro canto, alberghi in venditache non hanno ricevuto un buon riscontrodagli investitori sono stati ritirati dal mercato,evitando così perdite di valore”.Per il 2010 Jones Lang LaSalle Hotelsprevede che i prezzi rifletterannomaggiormente le condizioni di mercato.Galano afferma: “…sebbene il calo dei valorinelle principali destinazioni potrebbe essere menodrastico di quanto atteso nel 2009,visto il recente aumento della fiduciadegli investitori nella graduale ripresa del mercato.Si prevede che nel 2010 l’aumento di offertaspingerà il volume complessivo degli investimentifino ad un valore di circa €4.1 miliardi.Nei primi due mesi del 2010, le transazionialberghiere in EMEA hanno già raggiuntoun volume di circa €700 milioni, un aumentodel 25% rispetto al primo trimestre del 2009.Nel frattempo, sono aumentate le transazioniin Gran Bretagna, che rappresenta attualmentecirca il 29% dell’intero mercato”.

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