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Nello zaino - Sezione Vicenza

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10 - <strong>Nello</strong> <strong>zaino</strong>Oltre 400 Gruppi alla celebrazione voluta da Peppino Prisco. Applausi alla Fanfara storicaA Milano nel ricordo dei nostri cadutiTanti ma proprio tanti gli alpini che l’11 dicembre, inpiazza Duomo hanno riscaldato una distratta e ancora insonnolitaMilano. Alpini vecchi e giovani che da ormai 54anni rispondono “presente!” all’appuntamento per la messain suffragio tante penne mozze del battaglione L’Aquilae di tanti altri sacrificati su tutti i fronti, giungendo daremoti borghi e da grandi città a testimoniare memoria erispetto sotto lo sguardo materno della Madonnina.“Celebrazione voluta da un grande alpino che non c’èpiù e del quale celebriamo oggi il decimo anniversariodella scomparsa; Peppino Prisco, alpino del battaglioneL’Aquila, reduce di Russia” ricorda Beppe Parazzini oratoreufficiale della cerimonia, rammentando che propriolì a due passi, novantadue anni fa, in un locale del primopiano in Galleria, ebbe il battesimo l’Associazione NazionaleAlpini. Sincere anche le parole rivolte agli astantidal sindaco Pisapia : “Amici cari, sono orgoglioso di esseretra voi nel giorno in cui ricordiamo con gratitudinetutti gli alpini e tutti i soldati caduti per l’Italia sia in tempodi guerra che di pace”.Officiante il rito religioso, l’arcivescovo di Milano cardinaleAngelo Scola, in un duomo gremito di penne neresu cui emergeva brillante il mare verde di 53 vessilli, deigagliardetti di oltre quattrocento gruppi e sopra tutti il labaronazionale scintillante di tante medaglie d’oro, oltre apiù di quaranta gonfaloni del territorio lombardo.Un’atmosfera resa più alpina per l’assenza di politiciLa Fanfara storica di <strong>Vicenza</strong> in parata davanti al Duomo di Milanoe politicanti e la presenza del nostro presidente Perona, delcomandante delle truppe alpine, generale Primicerj, delgenerale Maggi comandante della Scuola militare alpinadi Aosta e tante altre penne bianche note e meno note, inarmi e in congedo. Impossibile contare i presidenti di sezione.Massiccia la presenza della nostra sezione, partitada Malo con un pullman e altri due da <strong>Vicenza</strong> con a bordola Fanfara storica e alpini con una nutrita squadra dicomponenti il Consiglio direttivo.Momento esaltante l’alzabandiera e la resa degli onoriai generali Primicerj, Battisti e il presidente Perona, chehanno quindi passato in rassegna lo schieramento formatodal picchetto d’onore e la fanfara della brigata Taurinense,dal picchetto dei cadetti della scuola militare Theuliè,dai gonfaloni di Milano e Sesto S. Giovannidecorati di medaglia d’oro al Valor Militare, lanostra Fanfara storica, le crocerossine e tanti vessilli.Con fiero incedere, la Fanfara Storica ha poicadenzato il corteo che da piazza Duomo ha sfilatofino al sacrario di Sant’Ambrogio per la resadegli onori agli oltre cinquemila soldati milanesicaduti nella guerra del ‘15-’18.Un po’ vanesi, i nostri musicanti hanno coltol’occasione per mietere altri applausi, sfilandoper il centro cittadino fino a tornare al pullmanparcheggiato nelle adiacenze del Duomo, che liavrebbe portati a pranzo, ospiti del Gruppo alpinidi Cinisello Balsamo, che non si sono lasciatisfuggire l’occasione per invitarli a solennizzarela loro festa per l’80° della fondazione.LuiGi

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