22 - RecensioniIn libreria1915-1919: la guerra di Paolo Caccia DominioniQuest’anno cade il ventesimo anniversariodella morte di Paolo Caccia Dominioniconte di Sillavengo. Soldato, ingegnere,scrittore: Caccia Dominioni rappresental’altra faccia del militare italianodella prima guerra mondiale, così diverso,e non solo per estrazione sociale, dallecentinaia di migliaia di giovani arruolatidurante la Grande Guerra.Caccia Dominioni a 19 anni, durantegli anni universitari, si arruolò volontario:fu prima sottotenente del Genio Pionieri,poi comandante di una sezione lanciafiammeimpiegata sul Carso. In 1915-1919Diario di guerra (Mursia, pp.348, e 20)Caccia Dominioni raccoglie lettere e appunti sulla GrandeGuerra: le sue esperienze, i bombardamenti, le aspirazioni,i desideri, i pensieri sugli amici morti,e anche le sue frustrazioni. L’autore raccontacosì la “sua” guerra, ma anche quelladi quel piccolo gruppo di amici universitari,amici di famiglia –dove per famiglia s’intendeil mondo aristocratico e alto-borghesedell’Italia settentrionale-, e zii “generaloni”a lui tanto legati. Così, senza inutilifronzoli, attenendosi alle parole scolpite nellelettere in quei mesi di battaglie, emergeimponente la figura di Cino Caccia Dominioni,che di Paolo è il fratello. Giovanissimoufficiale degli alpini, effettivo del battaglioneStelvio, comandante di una sezionemitraglia, Cino, cui Paolo era molto affezionato,fu ucciso da un cecchino bavarese duranteun’azione al Sasso Rosso nel gennaio del 1918.Un video raccontagli Alpini di CamisanoGli alpini di Camisano hanno realizzato un filmato per celebrare tuttiassieme i 150 anni dell’Unità d’Italia e la 46ª adunata sezionale chesi è svolta in paese. “Le Penne nere di Camisano nel cammino della lorostoria” è il titolo di questo video, che si segue bene, proprio come unastoria. Gli autori hanno saputo mettere assieme con bravura la storiadegli alpini e la storia del Gruppo Ana di Camisano, narrata dalla vivavoce dei protagonisti. E sono gli alpini stessi che raccontano le paginepiù belle scritte in tempo di pace, dal Vajont all’alluvione di <strong>Vicenza</strong>: raccontivividi, fatti con passione, che commuovono ancora tanti anni didistanza chi parla.Largo spazio viene dedicato ai personaggi della Camisano alpina, dall’eroicotenente Luigi Casonato, al quale è intitolato il Gruppo, ai varicapigruppo, fino all’attuale, Lino Marchiori. Le testimonianze sono fattesempre in “stile alpino”, con parole semplici e sentite, con grandeumanità e senza retorica. I canti sono del Gruppo vocale Misani. Per ultime parlano due alpine, Elettra Rigonie Sara Galliolo, e fanno capire come il nostro corpo sia cambiato negli anni, mantenendo sempre glistessi principi.Una simpatica ideazione scenica che lega tutto il filmato è costituita dal dialogo fra il nonno Toni e ilnipote Giovanni, che viene così a conoscere storia, tradizioni e valori degli alpini. Alla fine c’è un idealepassaggio delle consegne davanti al Tricolore.L’idea del filamto è del capogruppo Marchiori e dei suoi collaboratori, messa in pratica da Giovanni Dal Maso;ben riusciti il montaggio curato da Matteo Serman e i suoni di Roberto Jonata, un giovane musicista. Il Dvdsi può trovare al prezzo di 10 euro al Gruppo di Camisano e nella sede sezionale al Torrione di <strong>Vicenza</strong>.
Sul cappello che noi portiamo - 23LA NAPPINA - 3 a puntataa cura di Alberto PieropanNell’autunno del 1945, ciascuno dei Comandi MilitariTerritoriali costituì un reggimento di fanteria denominato“reggimento guardie”, che assunse la stessa numerazione;al 1°, al 4° e al 5° reggimento venne pocodopo mutato il nome in “reggimento alpini” e, nella primaveradel 46, ne venne mutata anche la numerazione,rispettivamente in 4°, 6° e 8° alpini, ovvero i reggimentiche nel rispettivo settore alpino, vantavano il maggiornumero di decorazioni al valore.La struttura organica di questi tre reggimenti fu la seguente:Reggimento Nappina Nappina Nappina Nappinabianca rossa verde blu4° Saluzzo Susa Aosta -6° Bolzano Trento Edolo -8° Feltre Tolmezzo Cividale 1 L’Aquila(1) battaglione costituito nell’estate del 1948A questo punto è necessario aprire una parentesi sudi un’altra unità composta da alpini, il 182° reggimento“Garibaldi”.L’unità, costituita a Viterbo il 25 aprile 1945, derivavadall’omonima “Divisione Italiana Partigiani”, costituitain Jugoslavia nel 1943 con aliquote della Taurinensee della divisione di fanteria Venezia, che continuaronola lotta contro i tedeschi anche in Italia e checostituirono appunto il reggimento “Garibaldi”. Il reparto,che inquadrava alpini ed artiglieria da montagnagià impiegati in Jugoslavia, alpini reduci dalla prigioniae uomini che provenivano comunque da unità partigianealpine, a partire dalla sua costituzione svolse operazionidi polizia in Umbria e, dal 1946, in Sicilia e ritornòin continente nel 1947 per essere inquadrato nella divisione“Folgore”.Il suo organico iniziale fu il seguente:• comando di reggimento;• I battaglione “Aosta”, che inquadrava artiglieri dell’omonimogruppo di artiglieria alpina, alle dipendenzedella divisione “Garibaldi” in Jugoslavia dal1943 al 1945;• II battaglione “Venezia”, costituito da fanti dell’omonimadivisione;• III battaglione “Torino”, costituito da superstiti della“Taurinense”;• compagnia mortai da 81• compagnia cannoni da 57/70Nel 1948 il reparto assunse infine la denominazione di“182° reggimento di fanteria Garibaldi” e, fino al dicembredi quell’anno, adottò il cappello alpino con nappinabianca al battaglione “Torino”, rossa al battaglione“Aosta” e verde al battaglione “Venezia”, anche se altrefonti assegnano la nappina rossa ai battaglioni “Torino”e “Venezia” e verde con disco nero al battaglione “Aosta”.Il potenziamento della specialità alpina proseguì speditamentetanto che, nell’arco di tre anni, tra il 15 ottobre1949 ed il 1° luglio 1953, vennero costituite cinquenuove brigate alpine, nell’ordine la “Julia” il 15 ottobre1949, la “Tridentina” il 1° maggio 1941, la “Taurinense”il 15 aprile 1952, l’“Orobica” il 1° gennaio1953 e la “Cadore” il 1° luglio 1953; l’organico inizialedelle cinque unità fu il seguente:• Brigata “Julia”:- 8° reggimento alpini: battaglioni “Feltre”, “Tolmezzo”,“Cividale” e “L’Aquila”;- gruppo di artiglieria “Belluno” da 75/13;- gruppo di artiglieria controcarri da 57/70;Brigata “Tridentina”:- 6° reggimento alpini: battaglioni “Bolzano”, “Trento”,“Edolo” e “Bassano”;- 2° reggimento artiglieria da montagna: gruppo di artiglieria“Bergamo” da 75/13, gruppo di artiglieriada 100/17, gruppo di artiglieria controcarri da 57/70e gruppo contraerei leggero da 40/56;• Brigata “Taurinense”:- 4° reggimento alpini: battaglioni “Aosta”, “Saluzzo”e “Susa”;- 1° reggimento artiglieria da montagna: gruppo di artiglieria“Aosta” da 75/13, gruppo di artiglieria “Susa”da 100/17, gruppo mortai da 107 “Pinerolo” egruppo contraerei leggero da 40/56;• Brigata “Orobica”:- 5° reggimento alpini: battaglioni “Morbegno” e “Tirano”;- 5° reggimento artiglieria da montagna: gruppo di artiglieria“Bergamo” da 75/13, gruppo di artiglieria“Sondrio” da 100/17, gruppo mortai da 107 “Vestone”e gruppo contraerei leggeri da 40/56;• Brigata “Cadore”:- 7° reggimento alpini: battaglioni “Pieve di Cadore”e “Belluno”;- 6° reggimento artiglieria da montagna: gruppo di artiglieria“Lanzo” da 75/13, gruppo di artiglieria “Pievedi Cadore” da 100/17, gruppo mortai da 107 “Agordo”e gruppo contraerei leggeri da 40/56;