11.07.2015 Views

Rapporto stato foreste al 31 dicembre 2011 - Ersaf

Rapporto stato foreste al 31 dicembre 2011 - Ersaf

Rapporto stato foreste al 31 dicembre 2011 - Ersaf

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ulteriori nuovi “fronti” per la gestione della foresta equindi per la conoscenza in gener<strong>al</strong>e sono costituiti: d<strong>al</strong>la necessità di una gestione appropriata per leestese superfici occupate da boschi di neoformazione; dagli effetti del cosiddetto cambiamento climatico; d<strong>al</strong>la diffusione delle specie esotiche, ecc..Il tutto deve essere affrontato in termini di sostenibilitàeconomica, consapevoli della crescente difficoltà direperire risorse per il sostegno pubblico <strong>al</strong>la gestionedella foresta.AMBITO DIRIFERIMENTOSUPERFICIEFORESTALE (HA)DOTTORIFORESTALIDENSITÀ(HA/DR)Provincia di Trento 346.000 200 1.730Friuli Venezia Giulia <strong>31</strong>6.000 150 2.107Provincia di Vicenza 100.000 70 1.429Provincia di Verona 46.000 68 676Provincia di Lecco-Como-Sondrio220.420 41 7.365Provincia di Brescia 169.514 30 4.134Lombardia 620.122 144 4.306Uno dei compiti princip<strong>al</strong>i del dottore forest<strong>al</strong>e è il sostegno el’incremento <strong>al</strong>le produzioni forest<strong>al</strong>i nel rispetto dell’ambienteMa è particolarmente impressionante il dato relativo <strong>al</strong>leprovincie di Lecco, Como e Sondrio: sempre in terminirelativi i Dottori Forest<strong>al</strong>i sono qui meno di un quartorispetto <strong>al</strong>la provincia di Trento.Ed è inoltre necessario ricordare che i tempi propri deisistemi forest<strong>al</strong>i non ammettono l’improvvisazione.La carenza di specifiche conoscenze è particolarmenterilevante in Lombardia: in assenza di una sedeuniversitaria per il settore forest<strong>al</strong>e e della conseguenteattività di ricerca, viviamo di “conoscenze derivate”, cioèformatesi su esperienze e ricerche condotte in <strong>al</strong>tricontesti, come è evidente sfogliando le riviste tecnicoscientifichein ambito forest<strong>al</strong>e, dove le <strong>foreste</strong> dellaLombardia e delle sue montagne sono quasi assenti.A fronte della complessità delle sfide si deve rilevare cheil numero dei tecnici attivi in ambito forest<strong>al</strong>e apparefortemente inadeguato.Se per semplicità assumiamo il numero dei DottoriForest<strong>al</strong>i come indicatore dobbiamo rilevare unacondizione di forte carenza rispetto <strong>al</strong>le aree di più solidatradizione forest<strong>al</strong>e, spesso assunte come riferimento perl’organizzazione gestion<strong>al</strong>e forest<strong>al</strong>e.Considerando l’intera Lombardia, in termini relativi iDottori Forest<strong>al</strong>i, sono meno della metà rispetto <strong>al</strong>Trentino e la metà rispetto <strong>al</strong> Friuli Venezia Giulia.Un dottore forest<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l’opera nei querceti presso il consorzioforest<strong>al</strong>e del Ticino, nel parco omonimo - Foto di Roberto TonettiAl di là di qu<strong>al</strong>siasi considerazione sugli spaziprofession<strong>al</strong>i, ad un numero così limitato di tecniciqu<strong>al</strong>ificati ne consegue inevitabilmente una scarsa azionedi presidio del territorio, che per sua stessa natura nonpuò essere colmata d<strong>al</strong> ricorso ad <strong>al</strong>tre, diverse,competenze profession<strong>al</strong>i.63

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!