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Rapporto stato foreste al 31 dicembre 2011 - Ersaf

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Costituitasi nel 2001, la Federazione It<strong>al</strong>iana dei Produttori di Energia da Fonte Rinnovabile-FIPER riunisce oggi in ambito nazion<strong>al</strong>e 78 impianti di telerisc<strong>al</strong>damento <strong>al</strong>imentati a biomass<strong>al</strong>egnosa vergine, rappresentando quasi tutta la popolazione degli impianti it<strong>al</strong>iani e anche unnucleo di 26 impianti di biogas.Gli impianti di telerisc<strong>al</strong>damento nascono come veri e propri progetti territori<strong>al</strong>i, per far fronte princip<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>la domanda dic<strong>al</strong>ore loc<strong>al</strong>e (risc<strong>al</strong>damento) in zone montane e appenniniche della fascia climatica E-F non ancora metanizzate, attingendo lamateria prima, biomassa legnosa vergine in ambito loc<strong>al</strong>e. Dei 78 impianti solo 5 producono anche energia elettrica in cogenerazione,a testimonianza del fatto che per i gestori di telerisc<strong>al</strong>damento a biomassa, l’energia elettrica è un sottoprodottodel c<strong>al</strong>ore. D<strong>al</strong>l’agricoltura <strong>al</strong>la gestione forest<strong>al</strong>e, il patrimonio potenzi<strong>al</strong>e di produzione di c<strong>al</strong>ore da fonte rinnovabile it<strong>al</strong>ianoè immenso, l’utilizzo di biomasse legnose per risc<strong>al</strong>damento domestico, specie per le case isolate, è già stimato oggi dell’ordinedei 20 milioni di tonnellate. Fiper è tra le associazioni promotrici del Coordinamento delle Associazioni delle RinnovabiliTermiche ed Efficienza Energetica – CARTE attu<strong>al</strong>mente impegnato nel sostenere l’attivazione delle diverse misure di sostegnoutilizzabili nell’intervento pubblico per le rinnovabili termiche in riferimento <strong>al</strong>l’attuazione del decreto n.28/<strong>2011</strong>.Il potenzi<strong>al</strong>e del Telerisc<strong>al</strong>damento a biomassaIl Piano di Azione Nazion<strong>al</strong>e ha previsto che, a regime, iltelerisc<strong>al</strong>damento possa contribuire dai 0,9 Milioni Tonnellatedi Petrolio Equiv<strong>al</strong>enti-Mtep di risparmio di energia primariaattu<strong>al</strong>i ai 2 Mtep se opportunamente supportato. Anche larecente bozza della Nuova Strategia Energetica- SEN proponeun più equilibrato bilanciamento tra le diverse fonti rinnovabili,con una particolare attenzione rivolta <strong>al</strong>le rinnovabili termiche,tra cui il telerisc<strong>al</strong>damento.Nel <strong>2011</strong>, FIPER ha avviato una prima indagine riguardante ilpotenzi<strong>al</strong>e di penetrazione del telerisc<strong>al</strong>damento a biomassa intutti i comuni it<strong>al</strong>iani appartenenti <strong>al</strong>le zone climatiche E- F, enon ancora metanizzati.Il potenzi<strong>al</strong>e per l’introduzione ex novo del telerisc<strong>al</strong>damento abiomassa riguarderebbe 801 comuni di cui <strong>31</strong>4 nella zonaclimatica E (51,23%) e 487 nella zona climatica F (47,429%).E’ importante sottolineare che perfino in comuni già metanizzatisono attuabili mini reti di telerisc<strong>al</strong>damento a biomassa laddoveesistano nuovi Piani di lottizzazione o dove la rete princip<strong>al</strong>e delmetano non è situata in prossimità (frazioni, borghi, v<strong>al</strong>lilater<strong>al</strong>i, ecc.), così come in <strong>al</strong>cuni comuni non censiti della zonaD. Se il Governo decidesse di promuovere anche solo 400impianti di telerisc<strong>al</strong>damento a biomassa co-generativi deipotenzi<strong>al</strong>i 801, le cui dimensioni variano tra 1-5 MW termici e0,3-1 MW elettrico, si potrebbe raggiungere una potenzatermica compresa tra 1.000-1500 MW termici, che garantirebbela disponibilità di 200-400 MW elettrici prodotti in cogenerazione,per un contributo in Mtep che varierebbe tra i0,83-1,67. Questi impianti necessiterebbero dai 3 ai 6 milioni ditonnellate di biomassa legnosa annui, stimati in un giro di affaricompreso tra i 180 - 360 milioni di Euro, considerando l’attu<strong>al</strong>eprezzo della biomassa di origine forest<strong>al</strong>e, necessari per iprossimi 20-30 anni. Si garantisce un indotto economico dimedio lungo periodo.Il v<strong>al</strong>ore dell’investimento si aggirerebbe tra i 2,5 – 4 miliardi diEuro, per la produzione e distribuzione di energia termica edacqua c<strong>al</strong>da presso i clienti fin<strong>al</strong>i dei 400 comuni e perl’immissione dell’energia elettrica in rete.Inoltre, è in fase di an<strong>al</strong>isi, la proposta secondo cui, laconnessione a reti di telerisc<strong>al</strong>damento, permetterebbe ai nuoviedifici di ottemperare <strong>al</strong>l’obbligo di raggiungere la quota del20% di impiego di fonti rinnovabili.Il ruolo della filiera biomassa - energia per laprevenzione rischi ambient<strong>al</strong>iIl ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha definito lo svilupposostenibile una delle priorità della sua Agenda politica. Il 7-8novembre 2012 è previsto l’appuntamento degli Stati Gener<strong>al</strong>idella così detta Green Economy, promosso d<strong>al</strong> Ministerodell’Ambiente per foc<strong>al</strong>izzare l’attenzione sulla necessità di unapolitica energetica it<strong>al</strong>iana a basso impatto ambient<strong>al</strong>e chepromuova le filiere nazion<strong>al</strong>i.In quest’ottica, ci preme sottolineare la sostenibilità ambient<strong>al</strong>edel telerisc<strong>al</strong>damento a biomassa anche <strong>al</strong>la luce delle ultimerecenti esondazioni e frane che hanno coinvolto <strong>al</strong>cuni comunidella Penisola.A partire d<strong>al</strong>l’esperienza FIPER, investire nel telerisc<strong>al</strong>damentoa biomassa permetterebbe di:1. promuovere la gestione forest<strong>al</strong>e sostenibile, garantire che ilmanto boschivo sia oggetto di cure coltur<strong>al</strong>i per difenderloda m<strong>al</strong>attie e parassiti, ricostituirlo a seguiti di danni daincendi. Si sono abbandonati d<strong>al</strong> dopoguerra circa 40milioni di ettari di bosco su un tot<strong>al</strong>e di 51 milioni. Inoltre sistima che solo il 30% dell’incremento annuo dei boschiit<strong>al</strong>iani viene utilizzato e questa percentu<strong>al</strong>e scende <strong>al</strong> 18%in Lombardia, come indicato in questo <strong>Rapporto</strong>. Il PattoBosco legno- energia promosso da Regione Lombardia èuno degli strumenti di concertazione attivi a livelloregion<strong>al</strong>e per gestire e v<strong>al</strong>orizzare le aree boschive, spessoframmentate nella proprietà, tra i diversi utilizzatori dellegno;2. diversificare le fonti di approvvigionamento e mitigare glieffetti climatici, riv<strong>al</strong>utare aree dismesse, i bordiautostrad<strong>al</strong>i per la produzione di biomassa e il recuperodella stessa d<strong>al</strong>la pulizia degli <strong>al</strong>vei fluvi<strong>al</strong>i, attuando misuredi prevenzione delle esondazioni;3. incoraggiare l’impiego di combustibili di qu<strong>al</strong>itàcaratterizzati da combustione di elevata efficienza e basseemissioni. In questo modo si limiterebbero le emissioni diPM10 nell’atmosfera.66

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