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Lamiere grecate semplici in acciaio e alluminio - Shop WKI

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Capitolo 1<strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>ioSommario: 1.1 Generalità – 1.1.1 Norme di riferimento – 1.1.2 Tipologie, materiali e campi di applicazione –1.1.3 Def<strong>in</strong>izione della sezione efficace – 1.2 Progettazione di lamiere <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> – 1.2.1 Criteri di calcolo– 1.2.2 Resistenza al fuoco – 1.2.3 Esempio di calcolo completo – 1.2.4 Creazione automatica di tabelle di portata1.1 GeneralitàSono oggetto di questo capitolo le sezioni sottili ottenute da lamiera protetta piegata a freddo conprofilo trapezoidale (greca) irrigidita o no da pieghe localizzate lungo i lati, uniformemente caricateed eventualmente esposte al fuoco con o senza protezioni termiche.1.1.1 Norme di riferimentoPer quanto riguarda le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> si farà riferimento al capitolo 5 della normaeuropea EN 1993-1-3 [1] con particolare attenzione al punto 5.5.3.4 <strong>in</strong> cui sono trattate le metodologiespecifiche di verifica dei profili trapezoidali (Trapezoidal sheet<strong>in</strong>g profiles with <strong>in</strong>termediatestiffeners).Per le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io la norma di riferimento è la EN 1999-1-4 [7]. Anche qui saràpreso <strong>in</strong> considerazione il capitolo 5, con particolare attenzione al punto 5.5.4 dedicato alle metodologiedi verifica dei profili trapezoidali.La norma italiana NTC 2008 [10] non tratta l’argomento ma, per le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>,rimanda a “norme di comprovata validità ”, ovvero alla norma EN 1993-1-3, mentre nessun riferimentoè fatto per gli elementi <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io che è considerato “materiale non tradizionale ” ed ilsuo impiego per la “realizzazione di elementi strutturali ” richiede la preventiva autorizzazione delServizio Tecnico Centrale del M<strong>in</strong>istero dei Lavori Pubblici; di seguito è riportato uno stralciodella NTC 2008 a conferma di quanto asserito.I materiali non tradizionali o non trattati nelle presenti norme tecniche potranno essere utilizzati perla realizzazione di elementi strutturali od opere, previa autorizzazione del Servizio Tecnico Centralesu parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, autorizzazione che riguarderà l’utilizzo delmateriale nelle specifiche tipologie strutturali proposte sulla base di procedure def<strong>in</strong>ite dal ServizioTecnico Centrale.Si <strong>in</strong>tende qui riferirsi a materiali quali calcestruzzi di classe di resistenza superiore a C70/85, calcestruzzifibror<strong>in</strong>forzati, acciai da costruzione non previsti <strong>in</strong> § 4.2, leghe di allum<strong>in</strong>io, leghe di rame,travi tralicciate <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante, materiali polimericifibror<strong>in</strong>forzati, pannelli con poliuretano o polistirolo collaborante, materiali murari non tradizionali,vetro strutturale, materali diversi dall’<strong>acciaio</strong> con funzione di armatura da c.a.Per quanto riguarda la resistenza al fuoco si farà riferimento alle seguenti norme:• Per le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>: EN 1993-1-2 [3].• Per le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io: EN 1999-1-2 [8].Per la valutazione dell’effetto dello shear lag e per alcuni aspetti del calcolo della sezione efficace sifarà riferimento per entrambi i materiali alla norma EN 1993-1-5 [4]. È di recente pubblicazionela norma italiana CNR-DT 208/2011 “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo


2 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>di strutture <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io” che riprende sostanzialmente la norma europea EN 1999-1-4 ammettendocomunque il vuoto normativo attuale <strong>in</strong> Italia con la seguente affermazione:In questo momento di totale vacanza di normativa tecnica per questo tipo di strutture, la Commissione“Norme Tecniche” del CNR ha <strong>in</strong>trapreso l’<strong>in</strong>iziativa di elaborare questo Documento Tecnicodi Istruzioni, che si ispira sostanzialmente all’Eurocodice 9 e mai come <strong>in</strong> questo momento storico èdest<strong>in</strong>ata a riempire un vuoto normativo, nella speranza, fortemente auspicata dall’Industria italianadel settore, che la prossima edizione delle NTC possa colmare questa grave lacuna.1.1.2 Tipologie, materiali e campi di applicazioneSi riportano di seguito alcune tipologie di lamiere <strong>grecate</strong> che sono oggetto del calcolo strutturaleillustrato <strong>in</strong> questo volume.Fig. 1.1 Profili standard.Per le lamiere <strong>grecate</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> z<strong>in</strong>cate il materiale deve essere idoneo a sopportare il processo digalvanizzazione. La resistenza meccanica (<strong>in</strong>tesa come valore caratteristico dello snervamento edella rottura) è fornita dalle tabelle 3.1a e 3.1b della EN 1993-1-3.Per le lamiere <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io il materiale è generalmente costituito da leghe strutturali temperate lecui caratteristiche meccaniche sono contenute nella tabella 3.1 della EN 1999-1-4.Le lamiere <strong>grecate</strong> sono generalmente impiegate per il rivestimento di coperture e pareti e, quelledella presente trattazione, sono def<strong>in</strong>ite di classe strutturale III ovvero con funzione di trasferimentodei carichi alla struttura portante cui sono collegate [1].Structural Class III: Construction where cold-formed sheet<strong>in</strong>g is used as an element that onlytransfers loads to the structure.Di seguito sono riportate alcune immag<strong>in</strong>i di lamiere <strong>grecate</strong> di vari produttori. È possibile eseguireil calcolo della capacità portante delle lamiere per una vasta gamma di forme e tipologie di irrigidimentocon l’uso dei programmi automatici “ColdformEC3” e “ColdformEC9” illustrati più avanti.Fig. 1.2 Lamiera grecata non irrigidita.


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 3Fig. 1.3 Lamiera con flangia superiore irrigidita con pieghe triangolari.Fig. 1.4 Lamiera con flangia <strong>in</strong>feriore irrigidita con pieghe trapezoidali.Fig. 1.5 Lamiera grecata con anime e flange irrigidite.1.1.3 Def<strong>in</strong>izione della sezione efficace1.1.3.1 Concetti generaliPrima di illustrare il calcolo della sezione efficace secondo i due diversi criteri previsti, il primo, dallaEN 1993-1-3, per le sezioni <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> ed il secondo, dalla EN 1999-1-4, per le sezioni <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io,sono di seguito riportati alcuni v<strong>in</strong>coli o semplificazioni dimensionali come def<strong>in</strong>iti dalle stesse norme.L’<strong>in</strong>fluenza dei bordi “arrotondati ” sulla resistenza della sezione non è presa <strong>in</strong> considerazioneper raggi di raccordo <strong>in</strong>feriori a 5 volte lo spessore e le caratteristiche della sezione sono calcolateper un <strong>in</strong>sieme di componenti piane (plane elements) collegate nelle l<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>tersezione dell’assemedio della sezione (sharp corners).Actual cross-sectionIdealized cross-sectionFig. 1.6 Approssimazione per angoli arrotondati [1].


4 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>I rapporti limite larghezza/spessore delle flange e delle anime dei profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> sono riportat<strong>in</strong>ella Fig. 1.7 [1]:b / t # 50045° # z # 90°h / t # 500 sen zFig. 1.7Per le sezioni <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io valgono <strong>in</strong>vece le seguenti limitazioni [7]:b / t < 30045° # z # 90°h / sen z / t < 0,5.E/foFig. 1.8Per le lamiere <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> l’effetto degli irrigidimenti <strong>in</strong>termedi sulle flange va tenuto <strong>in</strong> conto nelcalcolo della sezione efficace <strong>in</strong> accordo con l’item 5.5.3.4.2 della EN 1993-1-3 come di seguitoillustrato [1]. Si noti come, per il calcolo dell’area resistente (A s ), gli irrigidimenti si estendonoalla lamiera adiacente per una larghezza collaborante che è diversa da quella richiesta per il calcolodell’<strong>in</strong>erzia flessionale (I s ).Fig. 1.9


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 5Per le lamiere <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io, si farà riferimento all’item 5.5.4.2 della EN 1999-1-4 [7] con le <strong>in</strong>dicazioniriportate nella Fig. 1.10.Si noti anche qui la diversa valutazione della larghezza collaborante (con spessore ridotto) della lamieraadiacente all’irrigidimento nel calcolo dell’area resistente (A s ) rispetto alla larghezza (e spessore<strong>in</strong>tero) richiesti per il calcolo dell’<strong>in</strong>erzia flessionale (I s ).Fig. 1.10Per le lamiere <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> l’effetto degli irrigidimenti <strong>in</strong>termedi lungo le anime va tenuto <strong>in</strong> contonel calcolo della sezione efficace <strong>in</strong> accordo con l’item 5.5.3.4.3 della EN 1993-1-3 come di seguitoillustrato [1]:Fig. 1.11 Fig. 5.12 EN 1993-1-3. Effective cross-sections of webs of trapezoidal profiled sheets.


6 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>mentre, per le lamiere <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io, si farà riferimento all’item 5.5.4.3 della EN 1999-1-4 con le<strong>in</strong>dicazioni riportate nella Fig. 1.12 [7]:Fig 1.12 Fig. 5.7 EN 1999-1-4. Effective cross-sections of webs of cold-formed profiled sheets.Si noti la differenza tra i due criteri di parzializzazione della sezione: nel caso di sezioni <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>l’area non efficace viene trascurata mentre nel caso di sezioni <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io l’area efficace <strong>in</strong>izialedegli irrigidimenti compressi è costituita dall’area effettiva della piega sommata ad un’area


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 7ridotta della parte di anima adiacente alla piega stessa. L’area efficace f<strong>in</strong>ale sarà ottenuta applicandoall’area efficace <strong>in</strong>iziale un coefficiente di riduzione per l’<strong>in</strong>stabilità flesso-torsionale comevedremo nel seguito. Sempre per sezioni <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io l’<strong>in</strong>erzia dell’irrigidimento dell’anima ècalcolata con riferimento allo spessore effettivo della lamiera anche per le parti adiacenti allapiega, Fig. 1.12 (5.7EN).1.1.3.2 Calcolo della sezione efficaceLa procedura per il calcolo della sezione efficace delle parti compresse si sviluppa <strong>in</strong> tre step,rappresentati nella Fig. 5.10 della EN 1993-1-3 per i profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e nella Fig. 5.5 dellaEN 1999-1-4 per i profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io.• 1º StepPer i profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> la sezione efficace <strong>in</strong>iziale degli irrigidimenti <strong>in</strong>termedi delle flange e delleanime è di seguito rappresentata [1]:Fig. 1.13 Fig. 5.9 EN 1993-1-3. Intermediate stiffeners.Le larghezze efficaci b i, e1 ; b i, e2 sono determ<strong>in</strong>ate <strong>in</strong> accordo con l’item 5.5.2 della EN 1993-1-3e con riferimento alle <strong>in</strong>dicazioni della norma EN 1993-1-5 usando la larghezza b p tra gli irrigidimentie determ<strong>in</strong>ando il fattore di riduzione t <strong>in</strong> funzione della snellezza adimensionale m p.A titolo di esempio:b 1, e1 = b 1, e2 = t · b p, 1 / 2Per i profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io la Fig. 1.14 def<strong>in</strong>isce la sezione efficace <strong>in</strong>iziale degli irrigidimenti <strong>in</strong>termedidelle flange e delle anime [7]:Fig. 1.14 Fig. 5.4 EN 1999-1-4. Initial effective cross-section area A s for <strong>in</strong>termediate stiffeners <strong>in</strong> (a) flangeand (b) web.


8 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>Come si nota dalla Fig. 1.14, la parte piana collaborante con l’irrigidimento è pari alla metà dellalarghezza b p,i compresa tra gli irrigidimenti e, assumendo come tensione di compressione massimadi progetto la resistenza limite della sezione ovvero v com,Ed = f 0 / c M1 , gli spessori efficaci t eff,1 et eff,2 sono ottenuti moltiplicando lo spessore t per un fattore di riduzione t dato da:––se mp # m lim : t = 1,0––se m p > m lim : t = a( 1 - 0, 22 mp)mp<strong>in</strong> cui:mp=fvcrb212( 1 - v ) f b/ $, 1,052t2r EktfEko p o p ovvTab. 1.1 Parametrimlimm lim e a.0,517 0,90aIl calcolo della sezione efficace degli irrigidimenti è eseguito considerando la resistenza flessionaledelle parti adiacenti come una molla collegata all’irrigidimento stesso di rigidezza k = u / d dove uè un carico unitario per unità di lunghezza applicato sull’irrigidimento e d è lo spostamento dellasezione efficace della flangia dovuto al carico unitario u.Fig. 1.15Conservativamente, per un irrigidimento <strong>in</strong>termedio, si può assumere per d il seguente valore[item 5.5.3.1 (6) della EN 1993-1-3 e item 5.5.3.1 (4) della EN 1999-1-4].222ub1bd =3( b + b )1 2212( 1 - v )3EtL’area efficace di un irrigidimento <strong>in</strong>termedio è data da:––Per profilo <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:A s = t (b 1,e2 + b 2,e1 + b s )– – Per profilo <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:A s = t eff,1 b p,1 / 2 + t b s + t eff,2 b p,2 / 2


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 9• 2º StepLa prima iterazione prevede la seguente situazione tensionale nella flangia compressa:––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>:| d f yb c M0f ybc M0taaIteration 1KFig. 1.16––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io:| f o c M1f oc M1t eff,1t eff,2Iteration 1kFig. 1.17Il fattore di riduzione della resistenza dell’irrigidimento | d è espresso <strong>in</strong> funzione della snellezzaadimensionale m s ( m d per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>) basata sulla tensione critica di <strong>in</strong>stabilitàflesso-torsionale v cr,s .m = f v m = f v v =s o cr, s d yb cr, s cr,s2kEIsAsPer flange uniformemente compresse irrigidite la tensione critica di <strong>in</strong>stabilità degli irrigidimentiè def<strong>in</strong>ita nell’item 5.5.3.4.2 della EN 1993-1-3 per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e nell’item 5.5.4.2 dellaEN 1999-1-4 per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io.Tale tensione è espressa da formule uguali per i due materiali con riferimento ad uno o due irrigidimenti<strong>in</strong>termedi (per il significato dei simboli si rimanda agli items sopra citati delle rispettivenorme).––Per un irrigidimento <strong>in</strong>termedio:vcr,s=4,2lwEAs2p3sI t4b ( 2b + 3b)ps––Per due irrigidimenti <strong>in</strong>termedi:vcr,s=4,2lwEAs3Ist21 e 18b ( 3b + 4b)


10 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>Nel caso di profili di <strong>acciaio</strong> con più di 2 irrigidimenti <strong>in</strong>termedi l’area efficace dell’<strong>in</strong>tera flangiacompressa è data da:A eff = tb e t<strong>in</strong> cui t è il fattore di riduzione ricavato dall’allegato E della EN 1993-1-5 <strong>in</strong> funzione della snellezzaadimensionale m p basata su una tensione critica di <strong>in</strong>stabilità espressa dalla seguente formula[item 5.5.3.4.2 (4) per il significato dei simboli]:Ist Etv cr,s = 1, 8E+ 3,62 32b b boeo2Nel caso di profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io sono dichiarati efficaci non più di 2 irrigidimenti; la norma EN1999-1-4 esclude l’efficacia di altri irrigidimenti oltre il secondo [item 5.5.4.2 (4)] salvo poi contraddirs<strong>in</strong>el calcolo dei parametri della tensione critica di <strong>in</strong>stabilità def<strong>in</strong>iti al punto 5.5.4.2 (7)per flange con due o tre irrigidimenti <strong>in</strong>termedi.In questo testo gli irrigidimenti della flangia compressa sono analizzati <strong>in</strong> accordo con quantostabilito dalla norma EN 1993-1-3 per i profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>.Il valore del fattore di riduzione | d è dato da:––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:| d = 1, 0 se md# 0,65| d = 1, 47 - 0, 723 md se 0, 65 < md< 1,380,66| d =se md$ 1,38md––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:Tab. 1.2m sm s # 0,25 1,000,25 < m s < 1,041,04 # ms| d1,155 - 0,62ms0,53 / m sSe | d < 1 può essere iterativamente ridef<strong>in</strong>ito partendo da un valore modificato del fattore diriduzione t ottenuto da un valore ridotto della snellezza adimensionale:m = m |p,redpd• 3º StepLo stato di tensione alla n ima iterazione sarà il seguente:––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:Fig. 1.18


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 11––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:Fig. 1.19L’area efficace ridotta dell’irrigidimento per effetto dell’<strong>in</strong>stabilità flesso-torsionale sarà data dallaseguente espressione:A A f yb cM0s,red= | d sma As,red# Asvcom,EdIn cui v com,Ed è la tensione di compressione nel baricentro dell’irrigidimento calcolata con riferimentoalla sezione efficace.Per il calcolo delle caratteristiche geometriche della sezione efficace A s,red è rappresentata attraversolo spessore ridotto t red = | d · t eff .Le iterazioni successive alla prima possono essere eseguite f<strong>in</strong>ché:| d,n . | d,n - 1 ma | d,n # | d,n - 1Le norme suggeriscono un numero m<strong>in</strong>imo di 2 iterazioni. I programmi di calcolo automaticoillustrati nel seguito eseguono f<strong>in</strong>o a 5 iterazioni ma evidenziano anche che già alla terza iterazionesi raggiunge la convergenza.Se le anime non sono irrigidite, il fattore di riduzione | d è ottenuto direttamente dalla v cr,s usandoil metodo f<strong>in</strong> qui descritto e riportato nel capitolo 5.5.3.1 (7) della EN 1993-1-3 per profili <strong>in</strong><strong>acciaio</strong> o nel capitolo 5.5.3.1 (5) della EN 1999-1-4 per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io.Per anime con non più di 2 irrigidimenti il calcolo della sezione efficace è riportato al punto5.5.3.4.3 della EN 1993-1-3 per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e al punto 5.5.4.3 della EN 1999-1-4 per profili<strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io.1.1.3.2.1 Anime di profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>Le larghezze efficaci s eff,i adiacenti a irrigidimenti o pieghe o all’asse neutro sono determ<strong>in</strong>ate apartire da un valore <strong>in</strong>iziale s eff,0 ottenuto dalla seguente espressione considerando l’asse neutro diuna sezione con area efficace della flangia e area lorda delle anime:seff,0 = 0,76t E _ cM0vcom,EdiLe larghezze efficaci s eff,i sono <strong>in</strong>izialmente determ<strong>in</strong>ate dalle seguenti espressioni:s eff,1 = s eff,0s eff,2 = (1 + 0,5h a / e c ) s eff,0s eff,3 = [1 + 0,5(h a + h sa ) / e c ] s eff,0s eff,4 = (1 + 0,5h b / e c ) s eff,0s eff,5 = [1 + 0,5(h b + h sb ) / e c ] s eff,0s eff,n = 1,5s eff,0


12 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong><strong>in</strong> cui e c è la distanza dell’asse neutro dal baricentro della flangia compressa e h a , h b , h sa , h sb sonole distanze <strong>in</strong>dicate nella Fig. 1.11 a p. 5, ovvero la Fig. 5.12 della EN 1993-1-3.Le dimensioni delle larghezze efficaci s eff,i sono qu<strong>in</strong>di modificate se le parti piane sono totalmenteefficaci.I valori f<strong>in</strong>ali delle larghezze efficaci sono calcolate con le espressioni del capitolo 5.5.3.4.3 (6) dellaEN 1993-1-3 e qui di seguito riportate [1]:––<strong>in</strong> un’anima non irrigidita, se s eff,1 + s eff,n $ s n , l’<strong>in</strong>tera anima è efficace; modificare come segue:s eff,1 = 0,4s ns eff,n = 0,6s n––<strong>in</strong> un’anima irrigidita, se s eff,1 + s eff,2 $ s a , l’<strong>in</strong>tera lunghezza s a è efficace; modificare come segue:saseff,1 =2 + 0,5haec( 1 + 0, 5haec)seff,2= sa2 + 0,5heac––<strong>in</strong> un’anima con un irrigidimento, se s eff,3 + s eff,n $ s n , l’<strong>in</strong>tera lunghezza s n è efficace; modificarecome segue:sseff,3eff,n= sn81 + 0, 5( h + h ) e Ba sa c2, 5 + 0, 5( h + h ) ea sa c1,5sn=2, 5 + 0, 5( h + h ) ea sa c––<strong>in</strong> un’anima con due irrigidimenti:––se s eff,3 + s eff,4 $ s b , l’<strong>in</strong>tera lunghezza s b è efficace; modificare come segue:sseff,3eff,4= s= sbb1 + 0, 5( h + h ) ea sa c2 + 0, 5( h + h + h ) ea sa b c1 + 0,5h2 + 0, 5( h + h + h ) ebea sa b cc––se s eff,5 + s eff,n $ s n , l’<strong>in</strong>tera lunghezza s n è efficace; modificare come segue:sseff,5eff,n= sn1 + 0, 5( h + h ) eb sb c2, 5 + 0, 5( h + h ) eb sb c1,5sn=2, 5 + 0, 5( h + h ) eb sb cLe sezioni efficaci degli irrigidimenti delle anime sono ulteriormente ridotte del fattore di <strong>in</strong>stabilitàflesso-torsionale | d calcolato per un valore della snellezza equivalente m d funzione della tensionecritica di <strong>in</strong>stabilità v cr,sa data dalla seguente espressione (per il significato dei simboli vedere item5.5.3.4.3 (7) della EN 1993-1-3):1,05 kfE Ist sv cr,sa =A s ( s - s )sa2 1 231


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 13Se le flange non sono irrigidite, il fattore di riduzione | d è ottenuto direttamente dalla v cr,sa usandoil metodo precedentemente descritto e riportato nel capitolo 5.5.3.1 (7) della EN 1993-1-3.Se flange e anime sono irrigidite il metodo di calcolo del fattore | d è ancora quello qui descritto eriportato nel capitolo 5.5.3.1 (7) della EN 1993-1-3 ma usando una tensione critica ridotta datadalla seguente espressione (item 5.5.3.4.4 della EN 1993-1-3):vcr,svcr,mod=4v4cr, s1 + = b G vscr, sa<strong>in</strong> cui:b s = 1 - (h a + 0,5h sa ) / e cFig. 1.201.1.3.2.2 Anime di profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>ioLe parti piane comprese tra gli irrigidimenti o adiacenti alle pieghe o all’asse neutro sono <strong>in</strong>teramenteefficaci con spessore ridotto t eff .L’area efficace <strong>in</strong>iziale degli irrigidimenti è data dalle seguenti espressioni <strong>in</strong> funzione della posizione[7]:––per un s<strong>in</strong>golo irrigidimento:sasnAsa= bteff,a + tssa+ teff,nl; Fig. 1.12 (5.7EN) (d1)2 3––per l’irrigidimento più vic<strong>in</strong>o alla flangia compressa <strong>in</strong> anime con due irrigidimenti:sasbAsa= bteff, a + tssa+ teff,bl; Fig. 1.12 (5.7EN) (d2)2 2––per un secondo irrigidimento:sbsnAsb= bteff, b + tssb+ teff,nl; Fig. 1.12 (5.7EN) (d3)2 3<strong>in</strong> cui s a , s b , s n , s sa , s sb sono le distanze <strong>in</strong>dicate nella Fig. 1.12, ovvero la Fig. 5.7 della EN 1999-1-4riprodotta <strong>in</strong> questo volume a p. 6.La posizione <strong>in</strong>iziale dell’asse neutro è def<strong>in</strong>ita considerando l’area efficace delle flange e l’arealorda delle anime.Se la snellezza adimensionale m p della parte di anima compressa è > m lim precedentemente def<strong>in</strong>italo spessore efficace è calcolato come segue:t eff = t tt è calcolato <strong>in</strong> funzione di m p tenendo conto di una distribuzione } delle tensioni sull’anima.


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 15• Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:––se il modulo della sezione efficace W eff è m<strong>in</strong>ore del modulo elastico della sezione lorda W e1M = W f cc,Rd eff yb M0––se il modulo della sezione efficace W eff è uguale al modulo elastico della sezione lorda W e1Mc,Rd = fyb ( We1 + ( Wp1 - We1) 4( 1 - me max me0))cM0ma non maggiore di Wp1fyb cM0<strong>in</strong> cui:m e max è la snellezza dell’elemento cui corrisponde il maggior valore di me m e0 per sezioni pianetra due irrigidimentim = m e m = 0, 5 + 0, 25 - 0, 055( 3 + })e p e0per parti di sezioni irrigiditem = m e m = 0,65e d e0• Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:––se il modulo della sezione efficace W eff è m<strong>in</strong>ore del modulo elastico della sezione lorda W e1 :M = W f cc,Rd eff o M1––se il modulo della sezione efficace W eff è uguale al modulo elastico della sezione lorda W e1 :M = f ( W + ( W - W ) 4( 1 - m m )) c ma non maggiore di W f cc,Rdo e1 p1 e1 e1 M1<strong>in</strong> cui:per sezioni piane tra due irrigidimentim = m e m = mpe1limper parti di sezioni irrigiditem = e m = 0,25m s e1p1 o M1Il calcolo del momento resistente di progetto sopra riportato è valido per angoli di <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azionedelle anime > 60°; per angoli <strong>in</strong>feriori si applica la seguente espressione:––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>M c,Rd = W e1 f ya / c M0––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>ioM c,Rd = W e1 f 0 / c M1Se lo snervamento è raggiunto prima al lembo teso è prevista la possibilità di eseguire la verifica <strong>in</strong>campo elastico-parzialmente plastico secondo l’item 6.1.4.2 di entrambe le norme (<strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io).In questo caso è possibile def<strong>in</strong>ire il momento resistente di progetto con riferimento ad un moduloefficace parzialmente plastico (W pp,eff ) basato su una distribuzione delle tensioni bil<strong>in</strong>eare nellazona tesa ma l<strong>in</strong>eare nella zona compressa secondo il seguente schema (Fig. 1.21):Fig. 1.21 Snervamento raggiunto prima al lembo teso [1].e c è ottenuto ponendo } = -1.


16 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>1.2.1.2 Resistenza al taglioLa resistenza a taglio di progetto è data dalla seguente espressione <strong>in</strong> conformità all’item 6.1.5 dientrambe le norme (<strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io).––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:hwt fbvsen zVb,Rd=cM0––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:V b,Rd = (h w / sen z)t f bv / c M1f bv è deducibile dalla seguente tabella <strong>in</strong> funzione di m w (per allum<strong>in</strong>io f by = f 0 ):Snellezza relativa dell’animaAnima senza irrigidimentoall’appoggioAnima con irrigidimentoall’appoggio 1m w # 0,83 0,58 f yb 0,58 f yb0,83 < m w < 1,400,48 f yb / m wm w $ 1,40 0,67 f yb / m 2w0,48 f yb / m w0,48 f yb / m w1Gli irrigidimenti agli appoggi devono impedire la distorsione dell’anima e devono essere progettati per resisterealla reazione dell’appoggio.Tab. 1.3m w dipende dalla presenza o meno di irrigidimenti lungo l’anima:––<strong>in</strong> assenza di irrigidimenti:s f0,346 w ybm w =t E––<strong>in</strong> presenza di irrigidimenti:s , fd 5 34 ybmw= 0,346t kxE<strong>in</strong> cui:/2,10 RIskx = 5,34 + e ot sd1 3mamwsp$ 0,346tI s è il momento di <strong>in</strong>erzia dell’irrigidimento dell’anima <strong>in</strong>torno all’asse parallelo all’anima.fybEPer profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>ioFig. 1.23 Irrigidimenti dell’anima [1] : [7].


Capitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 171.2.1.3 Resistenza alla reazione di appoggioLa verifica di stabilità delle anime sugli appoggi è eseguita tenendo conto della tipologia di v<strong>in</strong>coloe della profondità di appoggio. Per lamiere <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> il riferimento è ai punti 6.1.7.3 e 6.1.7.4 dellaEN 1993-1-3 rispettivamente per anime non irrigidite e per anime irrigidite.Per lamiere <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io il riferimento è ai punti 6.1.7.2 e 6.1.7.3 della EN 1999-1-4 rispettivamenteper anime non irrigidite e per anime irrigidite.Il criterio di resistenza alla reazione di appoggio per anime non irrigidite di seguito riportato puòessere applicato se la sezione (sia <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> che allum<strong>in</strong>io) soddisfa le seguenti relazioni:r / t # 10h w / t # 200 s<strong>in</strong> z45° # z # 90°In questo caso:R = at 2 f E `1 - 0, 1 r t j90, 5 + 0, 02l tC( 2, 4 + ( z 90) 2 ) cw,Rd yb a M1Fig. 1.24 [1].In cui:l a = lunghezza dell’appoggio:• per appoggio di estremità di profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> (categoria 1): l a = 10 mm• per appoggio <strong>in</strong>termedio di profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> (categoria 2):l a = larghezza effettiva dell’appoggio• per appoggio di estremità di profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io (categoria 1):l a = larghezza effettiva dell’appoggio ma <strong>in</strong> ogni caso # 40 mm• per appoggio <strong>in</strong>termedio di profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io (categoria 2):l a = larghezza effettiva dell’appoggioa = fattore di categoria dell’appoggio:• per appoggio di estremità (categoria 1) a = 0,075• per appoggio <strong>in</strong>termedio (categoria 2) a = 0,15Category 1: a = 0,075––reaction at end support with c # 1,5 h w / t clear from a free end.Category 2: a = 0,15––reaction at <strong>in</strong>ternal support.


18 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>Se le anime sono irrigidite, la resistenza alla reazione di appoggio è data dalla stessa espressionesopra riportata per anime non irrigidite moltiplicata per il fattore k a,s così formulato:k a,s = 1,45 - 0,05 e max / t ma k a,s # 0,95 + 35 000 t 2 e m<strong>in</strong> / (b d2s p )I parametri della formula sono rappresentati nella Fig. 1.25:Fig. 1.251.2.1.4 Comb<strong>in</strong>azione momento-taglio e momento-reazione di appoggioLe verifiche per l’effetto comb<strong>in</strong>ato di momento e taglio nonché per l’effetto comb<strong>in</strong>ato momentoe reazione di appoggio sono riportate rispettivamente nei capitoli 6.1.10 e 6.1.11 di entrambe lenorme (<strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io).La verifica per l’effetto comb<strong>in</strong>ato momento-taglio è la seguente:MMy,Edy,RdM2f,Rd 2VEd+ e1- oe- 1o# 1M Vp1,Rdw,Rd<strong>in</strong> cui:M f, Rd è il momento resistente plastico di progetto della sezione costituita dall’area efficace dellesole flangeM pl,Rd è il momento resistente plastico di progetto della sezione costituita dall’area efficace delleflange e dall’area effettiva (lorda) delle anime <strong>in</strong>dipendentemente dalla loro classeV w,Rd è la resistenza di progetto a taglio delle anime (1.2.1.2)La verifica per l’effetto comb<strong>in</strong>ato momento-reazione di appoggio è la seguente.––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [1]:MEdMc,Rd # 1FEdRw,Rd # 1MEdFEd+ # 1,25M Rc, Rd w,Rd


––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [7]:MMc,FREdEdRdw,Rd# 1# 12 2MEdFEd0,94 $ = G + = G # 1M Rc, Rd w,RdCapitolo 1 - <strong>Lamiere</strong> <strong>grecate</strong> <strong>semplici</strong> <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e allum<strong>in</strong>io 19<strong>in</strong> cui:M c,Rd è il momento resistente della sezione come precedentemente def<strong>in</strong>itoR w,Rd è la somma delle reazioni di appoggio di ciascuna anima1.2.2 Resistenza al fuocoLe sollecitazioni di progetto per la verifica della resistenza al fuoco sono date da una comb<strong>in</strong>azioneeccezionale delle azioni con riferimento alla categoria dell’ambiente. Possono essere anche def<strong>in</strong>itea partire dalle sollecitazioni ottenute da una comb<strong>in</strong>azione fondamentale (EN 1990) moltiplicandoqueste ultime per un fattore (h fi ) di riduzione non <strong>in</strong>feriore a 0,65 [nota 2 del cap. 2.4.2 (3)della EN 1993-1-2 e della EN 1999-1-2]:Gk + } fiQk,1hfi=c G + c QG k Q, 1 k,1La curva da <strong>in</strong>cendio standard utilizzata nel calcolo è di seguito riportata:Fig. 1.26La resistenza e l’elasticità dell’<strong>acciaio</strong> e dell’allum<strong>in</strong>io ad alte temperature decrescono rapidamentesecondo i valori tabellati dati dalle relative norme:––per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> i fattori di riduzione dello snervamento e del modulo di elasticità sono datidalla tabella 3.1 della EN 1993-1-2 per temperature comprese tra 20° e 1100°;––per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io, costituiti da diverse leghe e tempra, i fattori di riduzione sono dati dalletabelle 1 a e 2 della EN 1999-1-2 per temperature comprese tra 20° e 350°.


20 Elementi di completamento strutturale <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong>––I diagrammi fattori di riduzione / temperatura sono di seguito riportati.(snervamento: k y,i per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> e k 0,i per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io)––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [3]:Fig. 1.27––Per profili <strong>in</strong> allum<strong>in</strong>io [8]:Fig. 1.28Le proprietà termiche fondamentali per i due materiali sono calcolate con le seguenti espressioni:a) Calore specifico c a :––Per profili <strong>in</strong> <strong>acciaio</strong> [3]:––per 20 °C # i a < 600 °C:c a = 425 + 7,73 # 10 -1 i a - 1,69 # 10 -3 2i a + 2,22 # 10 -6 3i a J/kg K––per 600 °C # i a < 735 °C:13 002ca= 666 + J/kg K738 -i a

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