Giugno - Fraternità San Carlo
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IL TUO 5 X1000Anche quest’anno puoi sostenere la missione e le opere della Fraternità san <strong>Carlo</strong> senza spendere nulla.Nella tua dichiarazione firma nello spazio per il sostegno del volontariato e inserisci il nostro CODICE FISCALE 974080605868 fraternitàemissioneGIUGNOParaguay Sul palcoscenico alla ricercadel volto di Cristodi Lucia EusebiEttore Ferrario è viceparroco di <strong>San</strong> Rafael, adAsunción (Paraguay), dove segue una trentina diragazzini tra i nove e i tredici anni, i “Cercatoridella terra senza male”, che si ritrova per cantareinsieme e fare catechesi.Nei mesi scorsi don Ettore ha coinvolto questo grupponella rappresentazione di un’opera teatrale tratta dalromanzo Il piccolo principe di Saint-Exupéry.Don Ettore e Olga,una catechista che lo accompagnain questa avventura, hanno scelto il teatro perché ritengonoche educhi più di molte parole noiose;con questamodalità i ragazzi sono protagonisti e desiderosi dirischiare: «Questa attività culturale ci ha arricchito,siamo riusciti a essere un mezzo per rendere concreto ildesiderio di felicità. Abbiamo incontrato Cristo in unluogo e in un momento incredibile,nel teatro,nella rappresentazionedel Piccolo principe! Molti si chiederannoche cosa significhi,o che cosa abbia a che fare tutto questocon Cristo. È molto semplice: abbiamo appreso che“l’essenziale è invisibile agli occhi, è meglio guardarlocon il cuore”. Sebbene non avessimo soldi né alcunastruttura, avevamo però fede nel fatto che per mezzo diDio saremmo riusciti a portare avanti il nostro desiderio.E così è stato: man mano tutti i problemi sono statisuperati».Continua Ettore: «La rappresentazione del Piccoloprincipe è stata qualcosa di grande, in cui i bambinihanno dimostrato spontaneità, protagonismo, capacitàdi sacrificio e dedizione durante i tre mesi di prove chefacevano oltre alla catechesi».Don Ettore e Olga ripetevano spesso al gruppo diattori in erba: «Facciamo questo gesto per incontrare ilvolto di Cristo in tutto e in tutti». Questo ha dato forza eunità alla compagnia, sostenendo i ragazzi ogni voltache la stanchezza dovuta alle prove,al caldo e al trafficoche rendeva difficile raggiungere la parrocchia pren-Ettore Ferrario con il protagonista,durante le prove.deva il sopravvento. Ettore ripeteva: «Quello che facciamonon sia un peso. Se facciamo qualche cosa, facciamolacon allegria per la nostra amicizia in Cristo!».Circa quattrocento persone hanno assistito alla rappresentazionepresso il teatro del Centro Paraguayano-Giapponese.La mamma di due ragazzini ha scritto una lettera a donEttore per ringraziarlo.Il figlio tredicenne,cominciandoa frequentare il gruppo dei Cercatori e prendendoparte all’allestimento dello spettacolo, ha cominciato acambiare:«È stato bellissimo vedere come i miei figli sisiano coinvolti, come si stiano entusiasmando per l’artee la cultura. Sono felice per il tanto bene che i creatoridi quest’opera stanno facendo nella parrocchia e pertutti quelli che accorrono lì in cerca del senso dellavita».casa diformazioneL’importanza del compito a cui i seminaristi sono chiamati rende necessario un lungo periodo di formazione. Conquesta iniziativa non vogliamo soltanto chiedervi un aiuto economico. Desideriamo soprattutto coinvolgervi nellanostra vita, chiedendovi di portare insieme le fatiche e le gioie della missione, nel sostegno reciproco e nella preghieraSostieni un seminaristaPer informazioni rivolgersi a:Gabriele Foti, tel. +39 06 61571446e-mail: g.foti@fscb.org