Linee guida AIAC 2010 per la gestione e il trattamento della - Stopfa
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e <strong>la</strong> frequenza ventrico<strong>la</strong>re media durante gli accessi aritmici.<br />
Quest’ultimo risultato è stato anche confermato in uno studio<br />
successivo appositamente condotto in pazienti con FA <strong>per</strong>manente<br />
(ERATO) 305 . L’incidenza di effetti col<strong>la</strong>terali cardiaci o extracardiaci<br />
non è stata significativamente differente rispetto al<br />
p<strong>la</strong>cebo.<br />
In un altro studio randomizzato e control<strong>la</strong>to (ATHENA), re<strong>la</strong>tivo<br />
ad un’ampia casistica di 4628 pazienti con FA ed almeno<br />
un fattore di rischio tromboembolico, <strong>il</strong> dronedarone ha mostrato,<br />
rispetto al p<strong>la</strong>cebo, una riduzione significativa (del 24%)<br />
del tasso di ospedalizzazione e mortalità cardiovasco<strong>la</strong>re (end -<br />
point primario dello studio) 306 . Tra gli endpoint secondari, si è<br />
osservata una diminuzione statisticamente significativa del<strong>la</strong><br />
mortalità aritmica ed un trend favorevole di diminuzione del<strong>la</strong><br />
mortalità totale nel gruppo assegnato al farmaco. Infine, in<br />
un’analisi post-hoc dello stesso studio, <strong>il</strong> dronedarone è risultato<br />
associato ad una riduzione significativa (del 34%) del rischio<br />
di ictus, un beneficio che si è manifestato nonostante <strong>la</strong><br />
maggioranza dei pazienti (90%) fosse già in <strong>trattamento</strong> con<br />
terapia antitrombotica 307 .<br />
Recentemente sono stati pubblicati i risultati di un trial di<br />
confronto diretto tra dronedarone e amiodarone (DIONYSOS).<br />
In questo trial, <strong>il</strong> dronedarone è apparso meno efficace dell’amiodarone<br />
nel<strong>la</strong> prevenzione delle recidive aritmiche (efficacia<br />
del 36.5 vs 58% a 7 mesi di follow-up), mostrando, <strong>per</strong>ò,<br />
al tempo stesso, un miglior prof<strong>il</strong>o di sicurezza e tollerab<strong>il</strong>ità,<br />
con un’incidenza significativamente minore di eventi avversi,<br />
specialmente a livello tiroideo e neurologico, che hanno costretto<br />
al<strong>la</strong> sospensione del farmaco (5.2 vs 11%) 308 .<br />
Infine, è da ricordare che nello studio ANDROMEDA, re<strong>la</strong>tivo<br />
a pazienti ospedalizzati <strong>per</strong> scompenso cardiaco severo da recente<br />
instab<strong>il</strong>izzazione clinica, <strong>il</strong> dronedarone è risultato associato<br />
ad un eccesso di mortalità rispetto al p<strong>la</strong>cebo 309 . Per tale motivo<br />
<strong>il</strong> farmaco viene considerato controindicato nello scompenso<br />
cardiaco di recente insorgenza o peggioramento, con frazione<br />
di eiezione ventrico<strong>la</strong>re sinistra