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Da un albero genealogico al DNA e ritorno - CusMiBio - Università ...

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Fig. 3.3 Sono mostrati due frammenti di restrizione ottenuti con digestione con l’enzima EcoRI (E = sito direstrizione di EcoRI) di due <strong>al</strong>leli (1e 2) di <strong>un</strong> gene. L’<strong>al</strong>lele 1 èinterrotto da <strong>un</strong> sito di taglio perl’enzima EcoRI (GAATTC), l’<strong>al</strong>lele2, a causa di <strong>un</strong>a mutazione di <strong>un</strong>asingola base, non presenta il sito ditaglio (GACTTC). Trattando questidue <strong>al</strong>leli con l’enzima direstrizione EcoRI, si otterrannosegmenti di l<strong>un</strong>ghezza diversa: duesegmenti (350 e 150 bp) nel casodell’<strong>al</strong>lele 1 e <strong>un</strong> solo segmentonon tagliato (500 bp, 350 + 150) nelcaso dell’<strong>al</strong>lele 2. Negli individuieterozigoti sono presenti entrambigli <strong>al</strong>leli e quindi si evidenzierannotutti e tre i segmenti.Nella parte in basso della figura èmostrato <strong>un</strong> pedigree di <strong>un</strong>afamiglia e sotto il simbolo deisingoli individui è indicato ilgenotipo relativamente agli <strong>al</strong>leli 1e 2. <strong>Da</strong>l pedigree mostrato sicapisce come i RFLP abbiano ereditarietà mendeliana semplice e siano codominanti. Nel caso osservato, <strong>un</strong>a coppiaeterozigote ha <strong>un</strong>a figlia omozigote per l’<strong>al</strong>lele 1 e <strong>un</strong> figlio omozigote per l’<strong>al</strong>lele 2. Quando il <strong>DNA</strong> dei genitori edei figli è digerito con l’enzima di restrizione EcoRI e i frammenti di <strong>DNA</strong> vengono separati mediante corsaelettroforetica, il <strong>DNA</strong> dei genitori eterozigoti mostrano 3 bande corrispondenti a frammenti da 500, 350 e da 150bp; la figlia omozigote 1/1 mostra 2 bande corrispondenti a frammenti da 350 e 150 bp; il figlio omozigote 2/2mostra <strong>un</strong>a sola banda da 500 bp.3.4.1 La tecnica della PCR per l’an<strong>al</strong>isi degli RFLPL’introduzione della PCR, la tecnica che consente di amplificare selettivamente <strong>un</strong> tratto di <strong>DNA</strong>, harivoluzionato la genetica molecolare. (Per la descrizione della tecnica, vedere più avanti <strong>al</strong> § 5.1).Le applicazioni della PCR sono praticamente infinite. Uno degli ambiti di utilizzo è la diagnosi dim<strong>al</strong>attie genetiche mediante an<strong>al</strong>isi dei RFLP. L’utilizzo della PCR semplifica molto le cose. Ad esempio,la PCR consente di an<strong>al</strong>izzare <strong>un</strong>o specifico tratto di <strong>DNA</strong>, invece di dover lavorare su tutto il <strong>DNA</strong>nucleare di <strong>un</strong>a cellula, ossia sul <strong>DNA</strong> genomico.Come è illustrato nella Fig. 3.4, i primer (inneschi) della PCR vengono disegnati a monte e a v<strong>al</strong>le delsito di restrizione. Il segmento di <strong>DNA</strong> amplificato viene sottoposto a digestione con l’enzima direstrizione e i prodotti della digestione vengono an<strong>al</strong>izzati dopo separazione elettroforetica.Fig.3.4 I primer della PCRvengono disegnati a monte e av<strong>al</strong>le del sito di restrizione (sito ditaglio dell’ER, cut site). Dopol’amplificazione, il <strong>DNA</strong> vienedigerito con l’enzima direstrizione e i frammenti di <strong>DNA</strong>vengono separati mediante corsaelettroforetica. Gli omozigoti e glieterozigoti sono distinguibili inbase <strong>al</strong>le diverse bande ottenuted<strong>al</strong>la digestione con l’ER. Gliomozigoti 1/1 e 2/2 darannorispettivamente due bande e 1banda; gli eterozigoti daranno 3bande.13

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