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Da un albero genealogico al DNA e ritorno - CusMiBio - Università ...

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13.5.2 Utilizzo di <strong>un</strong> RFLP nella diagnosi indiretta. Ricerca di <strong>un</strong> RFLP associato a <strong>un</strong> <strong>al</strong>lelem<strong>al</strong>attiaA differenza di quello che avviene nel caso dell’anemia f<strong>al</strong>ciforme, la maggior parte delle m<strong>al</strong>attiegenetiche sono dovute a numerose mutazioni diverse dello stesso gene (eterogeneità genetica, vedere pag.10). In questo caso la mutazione responsabile della m<strong>al</strong>attia non corrisponde a <strong>un</strong> <strong>un</strong>ico polimorfismo disequenza (e quindi a <strong>un</strong> <strong>un</strong>ico eventu<strong>al</strong>e RFLP).In questi casi non è quindi possibile utilizzare <strong>un</strong> RFLP per la diagnosi diretta. E’ invece possibile trovare<strong>un</strong>o o più RFLP associati <strong>al</strong> gene-m<strong>al</strong>attia (in quanto loc<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>l’interno o nelle vicinanze del gene) chepossono essere utilizzati per la diagnosi: si tratta in questo caso di diagnosi indiretta per associazione enon di diagnosi diretta.Per poter utilizzare il RFLP come marcatore occorre che il gene responsabile della m<strong>al</strong>attia sia collocatocosì vicino <strong>al</strong> RFLP che quest’ultimo possa rivelare la presenza stessa del gene m<strong>al</strong>ato.Un particolare RFLP può essere associato in <strong>al</strong>c<strong>un</strong>i individui con l’<strong>al</strong>lele–m<strong>al</strong>attia ed in <strong>al</strong>tri con l’<strong>al</strong>lelesano. Pertanto, per poter utilizzare <strong>un</strong> RFLP nella diagnosi indiretta, è necessario esaminare non soltantoil <strong>DNA</strong> del m<strong>al</strong>ato ma il maggior numero possibile di membri della famiglia per identificare il tipo diassociazione presente in quel pedigree (Fig. 3.7).L’importanza dei RFLP come marcatori genetici di associazione sta nel fatto che consentono la diagnosidi m<strong>al</strong>attia anche in casi in cui non è noto il gene responsabile. I marcatori RFLP (nel genoma umanosono stati identificati migliaia di RFLP e diverse centinaia sono stati assegnati a ciasc<strong>un</strong> cromosoma)hanno consentito la mappatura di <strong>al</strong>c<strong>un</strong>i importanti geni-m<strong>al</strong>attia (ad esempio, è stato possibile assegnareil gene della fibrosi cistica in posizione dist<strong>al</strong>e del braccio l<strong>un</strong>go del cromosoma 7).A differenza della diagnosi diretta, l’accuratezza della diagnosi per associazione è del 100% solo quandoil locus m<strong>al</strong>attia e il RFLP sono strettamente associati (vicini sul cromosoma). In questo caso, infatti lafrequenza di crossing-over che può modificare l’associazione è trascurabile. Tanto maggiore è la distanzatra il RFLP e il locus genico di interesse, tanto più bassa è la probabilità di <strong>un</strong>a diagnosi accurata.Un secondo aspetto da prendere in considerazione è che non sempre <strong>un</strong> dato RFLP può essere utilizzato aifini della diagnosi indiretta. E’ necessario che nella famiglia siano presenti i due <strong>al</strong>leli (se tutti gliindividui della famiglia sono portatori dello stesso <strong>al</strong>lele del RFLP studiare quel RFLP in quella famiglianon è significativo!).I12 3 4II12IIIMW1 2 3 4 5 6 7 81Fig.3.7 Il pedigree mostra l’ereditarietà di <strong>un</strong> marcatore RFLP attraverso tre generazioni di <strong>un</strong>a famiglia in cuiè presente <strong>un</strong>a m<strong>al</strong>attia recessiva legata <strong>al</strong> cromosoma X. Nella famiglia sono presenti gli <strong>al</strong>leli (+) e (-). Tuttigli individui m<strong>al</strong>ati sono maschi che presentano l’<strong>al</strong>lele (+). Tutti gli individui portatori dell’<strong>al</strong>lele (-) sonosani; si può dedurre che l’<strong>al</strong>lele m<strong>al</strong>attia sia strettamente associato <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>lele (+) di questo RFLP. Sia la madre(II 1) che la nonna I 1 sono eterozigoti portatrici sane in cui l’<strong>al</strong>lele (+) è associato <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>lele m<strong>al</strong>attia. L’<strong>al</strong>lele(-) del RFLP è associato <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>lele sano del gene m<strong>al</strong>attia come dimostrato da I 2, III 5, III 6 e III 7.L’accuratezza della diagnosi dipende d<strong>al</strong> grado di associazione dei due loci. Se il marcatore e il locus m<strong>al</strong>attianon sono strettamente associati, il crossing-over durante la formazione dei gameti potrebbe modificarel’associazione e <strong>un</strong> individuo portatore dell’<strong>al</strong>lele (+) del RFLP non sarebbe portatore dell’<strong>al</strong>lele m<strong>al</strong>attia.15

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