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vas-rapporto ambientale definitivo 31.01 - Comune di Sedriano

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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioD – La mobilità …………………………………………………………………………...D1: Le risorse: lo scenario attuale …………………………………………………….E – La qualità dell’aria ………………………………………………………………….E1: Il piano regionale per la qualità dell’aria ………….………………………….E2: I dati ……………………………………………………………………………………F: Inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso ………………………F1: Stato <strong>di</strong> fatto ………………………………………………………………………….F2: Stazioni Ra<strong>di</strong>o Base ………………………………………………………………….F3: Piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica …………………………………………………..F4:Le risorse: lo scenario attuale …………………………………………………......CAPITOLO 5: ANALISI E VALUTAZIONI DEL DOCUMENTO DI PIANODEL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO …………………………………5.1: Gli obiettivi generali del Piano ……………………………………………………5.2: Gli obiettivi generali ………………………………………………………………...5.3: Obiettivi della strategia europea per lo sviluppo sostenibile (2006) ………5.4: Obiettivi della strategia d’azione per lo sviluppo sostenibile in Italia ….. .5.5: Dieci criteri chiave per la sostenibilità del manuale UE dei fon<strong>di</strong>strutturali5.6: Aalborg Commitents ……………………………………………………………...5.7: I macro-obiettivi del Piano territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale ….5.8: Gli obiettivi generali del Piano Territoriale Regionale ………………………5.9: Gli obiettivi tematici ambientali del Piano Territoriale Regionale ………..5.10: Gli obiettivi tematici del Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong> …………………………………………………………………………….5.11: Verifica <strong>di</strong> coerenza esterna …………………………………………………..5.12: In dettaglio gli obiettivi del P.G.T. ……………………………………………..5.13: Valutazioni rispetto allo stato attuale ………………………………………...5.14: Quadro generale degli effetti indotti dagli ambiti <strong>di</strong> trasformazione ….5.15: Il <strong>di</strong>mensionamento del piano <strong>di</strong> governo…………………………………….5.16: In<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong> da applicarsi a tutti gliambiti <strong>di</strong> Trasformazione ………………………………………………………………5.17: Ambiti <strong>di</strong> trasformazione ………………………………………………………..5.18: Le alternative e la conclusione <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>CAPITOLO 6: IL MONITORAGGIO ……………………………………………………..6.1: Il sistema <strong>di</strong> monitoraggio: lo strumento degli in<strong>di</strong>catori ………………….6.2: Il processo <strong>di</strong> monitoraggio ………………………………………………………103103113113120132132134135136140140140141141142142143143144147148151154155167169171205207207207_________________2


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriocoor<strong>di</strong>namento che consenta <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad una programmazione concertata chetenga in giusto riferimento necessità, sviluppo ed ambiente.Il processo <strong>di</strong> VAS che viene proposto con il presente documento ha la seguente finalità:• raffrontare compatibilità e sostenibilità degli obbiettivi <strong>di</strong> Piano;• relazioni e concertazioni tre soggetti/autorità proposte alla gestione del territorio eambiente;• in<strong>di</strong>viduare un sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori significativi che consentano <strong>di</strong> riscontrare glieventuali impatti ambientali nella fase previsionale al fine <strong>di</strong> permettere interventipreliminari tali da ridefinire, in continuità con gli stessi obbiettivi, i contenuti delpiano, tramite idonee azioni correttive;• strutturare un sistema <strong>di</strong> informazioni;• attivare precisi criteri <strong>di</strong> monitoraggio della relazione tra processualità <strong>di</strong> attuazionedel piano ed effetti ambientali._________________5


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio TESTO COORDINATO dgr 761/2010, dgr 10971/2009 e dgr 6420/2007 - Modelli metodologici ealtri allegati vigenti per la VAS Circolare regionale - L'applicazione della Valutazione <strong>ambientale</strong> <strong>di</strong> piani e programmi - VASnel contesto comunale1.2. Il percorso <strong>di</strong> V.A.S.: lo schema operativoGli in<strong>di</strong>rizzi generali identificano e definiscono i seguenti soggetti interessati alproce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> V.A.S.:- Il proponente: la Pubblica Amministrazione o il soggetto privato, secondo lecompetenze previste dalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni, che elabora il Piano od ilProgramma da sottoporre alla valutazione <strong>ambientale</strong>;- L’autorità procedente: la Pubblica Amministrazione che attiva le procedure <strong>di</strong>redazione e <strong>di</strong> valutazione del Piano/Programma; nel caso in cui il proponente siauna Pubblica Amministrazione, l’autorità procedente coincide con il proponente;nel caso in cui il proponente sia un soggetto privato, l’autorità procedente è laPubblica Amministrazione che recepisce il piano o il programma, lo adotta e loapprova;- L’autorità competente per la V.A.S.: autorità con compiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione<strong>ambientale</strong>, in<strong>di</strong>viduata dalla Pubblica Amministrazione, che collabora conl’autorità procedente / proponente nonché con i soggetti competenti in materia<strong>ambientale</strong>, al fine <strong>di</strong> curare l’applicazione della <strong>di</strong>rettiva e dei presenti in<strong>di</strong>rizzi;- I soggetti competenti in materia <strong>ambientale</strong> e gli Enti territorialmente interessati: lestrutture pubbliche competenti in materia <strong>ambientale</strong> e della salute per livelloistituzionale, o con specifiche competenze nei vari settori, che possono essereinteressati dagli effetti dovuti all’applicazione del Piano o Programmasull’ambiente;- Il pubblico: una o più persone fisiche o giuri<strong>di</strong>che, secondo la normativa vigente, ele loro associazioni, organizzazioni o gruppi, che sod<strong>di</strong>sfino le con<strong>di</strong>zioni inclusenella “Convenzione <strong>di</strong> Aarhus”, ratificata con la legge 16 marzo 2001, n. 108(Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull’accesso alle informazioni, lapartecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia inmateria <strong>ambientale</strong>, con due allegati, fatti ad Aarhus il 25 giugno 1998) e delle<strong>di</strong>rettive 2003/4/CE e 2003/35/CE.Il percorso metodologico procedurale per P.G.T./V.A.S. delineato dagli In<strong>di</strong>rizzi generali èrappresentato nella Figura 1 e, dettagliatamente, nella Figura 2. Risulta evidente comel’integrazione della <strong>di</strong>mensione <strong>ambientale</strong> nei piani deve svilupparsi durante tutte fasiprincipali del ciclo <strong>di</strong> vita del piano:A) Le fasi <strong>di</strong> redazione e preparazioneGli atti fondamentali previsti sono:• Avvio del proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> V.A.S. del Doc. <strong>di</strong> Piano me<strong>di</strong>ante pubblicazionesull’albo pretorio, sul web comunale, e infine pubblicando l’avviso <strong>di</strong> avvio delproce<strong>di</strong>mento su un quoti<strong>di</strong>ano a <strong>di</strong>ffusione locale;• In<strong>di</strong>viduazione dell’autorità competente per la V.A.S.;• In<strong>di</strong>viduazione dei soggetti coinvolti (autorità competenti ed Enti territorialmenteinteressati e settori del pubblico) e definizione delle modalità <strong>di</strong>consultazione/partecipazione.B) Fase <strong>di</strong> orientamento_________________8


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioGli atti formali previsti sono:• elaborazione del Documento <strong>di</strong> Scoping, ossia dell’atto che deve orientare laredazione del <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong>, prevedendo la con<strong>di</strong>visione con soggetticoinvolti dell’ambito <strong>di</strong> influenza del Documento <strong>di</strong> Piano e del livello <strong>di</strong> dettagliodelle informazioni ambientali.La fase <strong>di</strong> orientamento si conclude con la Prima Conferenza <strong>di</strong> valutazione nella quale èposto in <strong>di</strong>scussione il Documento <strong>di</strong> Scoping.L’Autorità Procedente mette a <strong>di</strong>sposizione presso l’ufficio tecnico comunale e pubblicasul web comunale il Documento <strong>di</strong> Scoping per almeno 10 giorni.L’Autorità Competente d’intesa con l’Autorità Procedente trasmette il Documento <strong>di</strong>Scoping alle autorità competenti in materia <strong>ambientale</strong> e agli Enti interessati, i quali siesprimeranno nell’ambito della prima conferenza <strong>di</strong> valutazione.C) Fase <strong>di</strong> elaborazione e redazioneDal punto <strong>di</strong> vista metodologico questa fase inizia con la messa a <strong>di</strong>sposizione agliestensori della V.A.S. della bozza del Doc. <strong>di</strong> Piano, ossia dell’in<strong>di</strong>cazione delle azioni <strong>di</strong>Piano che determinano una trasformazione del tessuto urbano (ambiti <strong>di</strong> trasformazione,espansione residenziale, industriale, zona dei servizi, ecc..). Questo atto risultafondamentale per la redazione del Rapporto Ambientale che si incar<strong>di</strong>na sull’in<strong>di</strong>cazionedelle azioni <strong>di</strong> Piano e sull’analisi dello stato <strong>di</strong> fatto dell’ambiente.Dopo un’attenta indagine “guidata” dello stato dell’ambiente ex ante, attraverso leazioni <strong>di</strong> Piano e l’in<strong>di</strong>viduazione degli in<strong>di</strong>catori si dovranno stabilire gli effetti delle scelteurbanistiche sull’ambiente. Ovviamente le azioni <strong>di</strong> Piano dovranno rispondere a 2 tipi <strong>di</strong>coerenza: quella “esterna” ossia non dovranno contrastare con i principi <strong>di</strong> sostenibilitàdei piani sovraor<strong>di</strong>nati e quella “interna” dato che le azioni <strong>di</strong> Piano dovranno essereallineate agli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità in<strong>di</strong>viduati a livello locale (es.: estensione della retefognaria, risparmio energetico ecc.).L’iter valutativo dovrà inoltre contemplare un confronto fra alternative <strong>di</strong> progettazioneurbanistica, compresa la previsione del ‘non fare nulla’ (“alternativa zero”).A conclusione del Rapporto Ambientale dovrà essere in<strong>di</strong>cato un sistema <strong>di</strong> monitoraggiostrutturato possibilmente sul controllo degli stessi in<strong>di</strong>catori utilizzati nella fase <strong>di</strong>ricostruzione dello stato dell’ambiente ex ante delle azioni <strong>di</strong> Piano.Questa fase si conclude con la Conferenza Finale <strong>di</strong> Valutazione nella quale è posto in<strong>di</strong>scussione il Rapporto Ambientale e la proposta <strong>di</strong> Documento <strong>di</strong> Piano.L’Autorità Procedente mette a <strong>di</strong>sposizione presso l’ufficio tecnico comunale e pubblicasul web comunale Il Rapporto Ambientale, la Sintesi Non Tecnica, la proposta <strong>di</strong>Documento <strong>di</strong> Piano per almeno 30 giorni.L’Autorità Competente d’intesa con l’Autorità Procedente trasmette il RapportoAmbientale, la Sintesi Non Tecnica, la proposta <strong>di</strong> Documento <strong>di</strong> Piano alle autoritàcompetenti in materia <strong>ambientale</strong> e agli Enti interessati, i quali si esprimeranno nell’ambitodella seconda conferenza <strong>di</strong> valutazione. Il parere delle autorità competenti in materia<strong>ambientale</strong> e degli Enti interessati deve essere comunicato all’Autorità Competente edall’autorità procedente entro 45 giorni dalla messa a <strong>di</strong>sposizione.In seguito alla consultazione, l’Aut. Procedente d’intesa con l’Aut. Competente, formula ilParere Motivato che può essere con<strong>di</strong>zionato all’adozione <strong>di</strong> specifiche mo<strong>di</strong>fiche e<strong>di</strong>ntegrazioni alla proposta <strong>di</strong> Doc. <strong>di</strong> Piano.Il parere motivato “favorevole” è l’atto che da avvio alla fase <strong>di</strong> adozione-approvazione.Diversamente è necessario provvedere ad una mo<strong>di</strong>fica del piano.D) Fase <strong>di</strong> adozione-approvazione_________________9


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCome detto sopra a fronte <strong>di</strong> un parere motivato favorevole, L’Aut. Procedente puòsottoporre all’esame del consiglio comunale l’adozione dei documenti del P.G.T. (Doc. <strong>di</strong>Piano, Piano dei Servizi, Piano delle Regole), il Rapporto <strong>ambientale</strong>, la Sintesi nonTecnica.Il parere motivato ed il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adozione con la relativa documentazione sonotrasmessi ai soggetti interessati che hanno partecipato alle consultazioni.L’Aut. Procedente provvede contestualmente a:a. depositare presso la segreteria comunale e pubblicare sul web comunale per unperiodo continuativo <strong>di</strong> almeno 30gg: il Doc. <strong>di</strong> Piano adottato, il RapportoAmbientale, la Sintesi non tecnica, il Parere Motivato ed il Piano <strong>di</strong> Monitoraggio;b. dare comunicazione del deposito degli atti <strong>di</strong> cui alla lettera a) sul BollettinoUfficiale della Regione e su almeno un quoti<strong>di</strong>ano a tiratura locale;c. comunicare l’avvenuto deposito alle Autorità competenti in materia <strong>ambientale</strong>ed ai soggetti territorialmente interessati, con l’in<strong>di</strong>cazione dell’in<strong>di</strong>rizzo web edelle se<strong>di</strong> dove può essere presa visione della documentazione;d. depositare la Sintesi Non Tecnica, in congruo numero <strong>di</strong> copie, presso gli ufficidella Provincia e della Regione, con l’in<strong>di</strong>cazione dell’in<strong>di</strong>rizzo web e delle se<strong>di</strong>dove può essere presa visione della documentazione.Entro i termini previsti dalle specifiche norme <strong>di</strong> P.G.T., e comunque non inferiori a 45ggdalla pubblicazione della notizia <strong>di</strong> avvenuto deposito, chiunque ne abbia interesse puòprendere visione della proposta <strong>di</strong> piano o programma e del relativo RapportoAmbientale e presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementiconoscitivi e valutativi.Conclusa la fase <strong>di</strong> deposito l’Aut. Procedente d’intesa con l’Aut. Competenteesaminano e controdeducono le osservazioni ricevute e formulano il Parere Motivato .In presenza <strong>di</strong> nuovi elementi conoscitivi, evidenziati dalle osservazioni, l’Aut. Procedenteprovvede all’aggiornamento del Doc. <strong>di</strong> Piano e del Rapporto <strong>ambientale</strong> e d’intesa conl’Aut. Competente convoca un’ulteriore Conferenza <strong>di</strong> Valutazione, volta allaformulazione <strong>di</strong> un Parere Motivato Finale. Tale parere finale non va espresso solo inassenza <strong>di</strong> osservazioni. Inoltre tale parere finale è l’atto con il quale si certifica l’esamedelle osservazioni <strong>di</strong> natura <strong>ambientale</strong>.In assenza <strong>di</strong> osservazioni presentate l’autorità procedente, d’intesa con l’autoritàcompetente per la V.A.S., attesta l’assenza <strong>di</strong> osservazioni e conferma il precedenteparere motivato.Prima <strong>di</strong> procedere con l’approvazione deve essere effettuata la verifica <strong>di</strong> compatibilitàdella Provincia che, garantendo il confronto con il <strong>Comune</strong> interessato, valutaesclusivamente la compatibilità del Doc. <strong>di</strong> Piano con il proprio Piano Territoriale <strong>di</strong>Coor<strong>di</strong>namento. Entro 120 gg. dal ricevimento della relativa documentazione, o decorsiinutilmente i quali, la valutazione si intende espressa favorevolmente – ai sensi comma 5 –art. 13, l.r. 12/2005.Il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> approvazione definitiva del Doc. <strong>di</strong> Piano avviene con Deliberazione<strong>di</strong> Consiglio Comunale e motiva puntualmente le scelte effettuate in relazione agli esitidel proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> V.A.S..Gli atti del Doc. <strong>di</strong> Piano:- sono depositati presso la segreteria comunale ed inviati per conoscenza alla Provinciaed alla Regione;- acquistano efficacia con la pubblicazione dell’avviso della loro approvazione definiti<strong>vas</strong>ul B.U.R.L., ai sensi del comma 11 dell’art. 13, l.r. 12/2005;- sono pubblicati per estratto sul web._________________10


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioGli atti del P.G.T. approvati (Doc. <strong>di</strong> Piano, ovvero Piano delle Regole, dei Servizi, RapportoAmbientale, Sintesi non Tecnica) e i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> approvazione definitiva devonoessere inviati, in formato <strong>di</strong>gitale, alla Regione Lombar<strong>di</strong>a.Fase <strong>di</strong> attuazione e gestioneLa procedura <strong>di</strong> valutazione prosegue con la fase <strong>di</strong> attuazione e gestione durante laquale, come previsto nel Piano <strong>di</strong> monitoraggio, vi sono le valutazioni perio<strong>di</strong>che deipossibili effetti significativi sull’ambiente dell’attuazione del Doc. <strong>di</strong> Piano me<strong>di</strong>anterapporti <strong>di</strong> monitoraggio e <strong>di</strong> valutazione perio<strong>di</strong>ca.La gestione del Doc. <strong>di</strong> Piano può essere considerata come una successione <strong>di</strong>procedure <strong>di</strong> screening delle eventuali mo<strong>di</strong>ficazioni parziali del Doc. <strong>di</strong> Piano, a seguitodelle quali decidere se accompagnare o meno l’elaborazione delle varianti con ilproce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> V.A.S.._________________11


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioFig.1: Sequenza delle fasi <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> piano o programma_________________12


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioFig. 2: Schema generale – V.A.S. (da Allegato 1a della D.G.R. VIII/6420 _________________del 27-12-2007)13


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio1.3. I soggetti coinvoltiSi ritiene importante <strong>di</strong>stinguere 2 forme <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> intervento nel processo decisionale <strong>di</strong>redazione del piano: la consultazione e la partecipazione.A) Consultazione: si svolge attraverso la partecipazione alle Conferenze <strong>di</strong>Valutazione e prevede l’intervento e la con<strong>di</strong>visione delle decisioni. Essa si rivolgeesclusivamente ai soggetti che, ai sensi del punto 6.5 dell’allegato 1a della D.G.R.VIII/6420 del 27-12-2007, hanno l’obbligo <strong>di</strong> esprimere un parere.Per quanto attiene il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> sono stati in<strong>di</strong>viduati i seguenti soggetti per laconsultazione:- Autorità proponente e procedente (Pubblica Amministrazione che elabora lostrumento <strong>di</strong> pianificazione e ne attiva le procedure): <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> nellafigura del Sindaco Prof. Alfredo Celeste; come da Delibera della Giunta Comunalen. del 05.10.2010.- Estensore del Documento <strong>di</strong> Piano (soggetto incaricato dalla PubblicaAmministrazione proponente <strong>di</strong> elaborare il P.G.T., e nella fattispecie il Documento<strong>di</strong> Piano, oggetto della V.A.S.): Arch. Francesca Dicorato- Estensore del Rapporto Ambientale (incaricato dello sviluppo del processo <strong>di</strong> V.A.S.e della redazione del Rapporto Ambientale): Arch. Giorgio Secchi;- Autorità competente per la V.A.S. (Autorità con compiti <strong>di</strong> tutela e valorizzazione<strong>ambientale</strong>, in<strong>di</strong>viduata dalla Pubblica Amministrazione, che collabora conl’autorità procedente/proponente nonché con i soggetti competenti in materia<strong>ambientale</strong>: Arch. Serena Pastena come da deliberazione della Giunta Comunalesopra citata.- Soggetti competenti in materia <strong>ambientale</strong> (Enti pubblici competenti in materia<strong>ambientale</strong> e della salute per livello istituzionale) come in<strong>di</strong>viduato condeliberazione <strong>di</strong> G.C. n. 105 del 27/07/2010:o A.R.P.A. Lombar<strong>di</strong>a – Dipartimento <strong>di</strong> Milano;o A.S.L. <strong>di</strong> Milano n. 1;o Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici;o Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombar<strong>di</strong>a;- Enti territorialmente interessati da convocare alle Conferenze <strong>di</strong> Valutazione (Entiterritorialmente limitrofi o interessati ai potenziali effetti ambientali derivanti dallescelte <strong>di</strong> Piano) come in<strong>di</strong>viduato con deliberazione <strong>di</strong> G.C. n. 105 del 27/07/2010:1) REGIONE LOMBARDIA – DIREZIONE GENERALE TERRITORIO ED URBANISTICA2) PROVINCIA DI MILANO – SETTORE PIANI E PROGRAMMI URBANISTICI EINFRASTRUTTURALI;3) PROVINCIA DI MILANO – SETTORE AGRICOLTURA;4) PARCO AGRICOLO SUD MILANO5) COMUNI CONFINANTI:o COMUNE DI ARLUNO;o COMUNE DI BAREGGIO;o COMUNE DI CISLIANO;o COMUNE DI PREGNANA MILANESE;o COMUNE DI VANZAGO;o COMUNE DI VITTUONE;6) PARCO AGRICOLO SUD MILANO7) CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO - VILLORESI8) MINISTERO DEI TRASPORTI (Direzione generale per lo sviluppo del territorio)_________________14


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio9) MOVIBUS SRL10) ATINOM SPA11) AMIACQUE SPA12) ENEL RETE GAS13) ENEL SPA14) VODAFONE15) WIND TELECOMUNICAZIONI S.P.A.16) TELE 2 Italia S.p.a.17) TELECOM Italia S.p.a.18) H3G S.p.a.19) LEGAMBIENTE20) CODACONS21) CONFCONSUMATORI22) FEDERCONSUMATORI23) LA CASA DEL CONSUMATORE24) LEGA CONSUMATORI25) UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI26) ASSOCIAZIONE LOMBARDA COOPERATIVA DI CONSUMATORI.27) COLDIRETTI28) ASSOCIAZIONE TERRITORIALE <strong>di</strong> Magenta e Castano Primo29) C.I.M.E.P.(Consorzio Intercomunale Milanese per l’E<strong>di</strong>lizia Popolare)30) FERROVIE DELLO STATO S.P.A.31) ORDINE DEGLI INGEGNERI32) ORDINE DEGLI ARCHITETTI33) ORDINE DEI GEOLOGI34) COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI35) COLLEGIO PROVINCIALE DEI GEOMETRI36) ASSOCIAZIONI DI SEDRIANO37) PARROCCHIA DI SEDRIANO38) COMMISSIONE URBANISTICA COMUNALE39) PROTEZIONE CIVILE COMUNALEB) Partecipazione: Si sono già svolte azioni <strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> pubblicizzazione, <strong>di</strong>partecipazione attiva della citta<strong>di</strong>nanza, al fine <strong>di</strong> incentivare la collaborazione <strong>di</strong>chiunque fosse interessato a presentare suggerimenti e proposte.In particolare si è proceduto a partecipare ad incontri con i citta<strong>di</strong>ni e gruppi portatori <strong>di</strong>rilevanti interessi sul territorio.L’Amministrazione Comunale ha avviato incontri con le seguenti associazioni:ASSOCIAZIONI SPORTIVEClub CicloamatoriGruppo CinofiloAssociazione Nazionale Libera CacciaFederazione Italiana della CacciaArdens Basket <strong>Sedriano</strong>Gruppo Po<strong>di</strong>stico ArdensA.C.D. <strong>Sedriano</strong>Security Operators AcademyA.A.C. Associazione Sportiva_________________15


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioG.S. Virtus Oratorio San Luigi <strong>Sedriano</strong>CIRCOLO UISP SCACCHISTICOSEDRIANESE BOCCERE – RAISE POKERASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATOAssociazione Italiana Donatori OrganiAssociazione Italiana SoccorritoriAssociazione Volontari Italiana del SangueCroce OroMarco e i suoi AmiciA. I. S. E.Gruppo Caritas ParrocchialeGruppo MissionarioGruppo Comunale Volontario Protezione CivileAssociazione Pensionati SedrianesiComitato Pace del MagentinoASSOCIAZIONI CULTURALICorpo Musicale SedrianeseAmici nella CulturaASSOCIAZIONE CULTURALE “PASSEPARTOUT”Associazione (Attività Musicale) “Mirò Music school”ASSOCIAZIONE CULTURALE “JUNTOS POR TI ECUADOR”ECUATORIANOS EN ITALIAASSOCIAZIONE A.N.P.IASSOCIAZIONI RICREATIVEHobby Model Club <strong>Sedriano</strong>Associazione “Gruppo Roveda”CONSIGLIO DI QUARTIERE ROVEDA“Pro-loco” <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>Associazione “Conga Y Clave”Associazione “A.S.D.A. SOLE & LUNA”Associazione A.S.D. LISCIO DANCEAssociazione “LA COMPAGNIA SERPENTE TENTATTORE”Associazione Culturale “Il Bosco della Sorgente”Associazione G.A.S. (Gruppo Autogestito Sedrianese)Centro meteorologico lombardoA seguito degli incontri l’Amministrazione a valutato le proposte, i suggerimenti, lesegnalazioni da parte dei soggetti interessati, al fine <strong>di</strong> definire ulteriormente gli obiettivigenerali e le scelte strategiche che dovranno contribuire alla stesura definitiva delDocumento <strong>di</strong> Piano;Nella fase <strong>di</strong> orientamento e impostazione del Documento <strong>di</strong> Piano il processo <strong>di</strong>Valutazione Ambientale Strategica contribuisce sostanzialmente all’elaborazione delquadro ricognitivo e conoscitivo, anche attraverso la raccolta delle proposte e delleistanze provenienti dalle consultazioni e dalla partecipazione <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> attori e citta<strong>di</strong>ninonché assicurando, da subito, l’integrazione della <strong>di</strong>mensione <strong>ambientale</strong> al quadro <strong>di</strong>riferimento per lo sviluppo economico e sociale del <strong>Comune</strong>._________________16


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl processo <strong>di</strong> partecipazione integrata alla V.A.S. del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> sarà sviluppatoutilizzando <strong>di</strong>verse tipologie comunicative al fine <strong>di</strong> raggiungere in modo efficace tutti isoggetti coinvolti e garantire la trasparenza del processo.Nel processo della Valutazione Ambientale Strategica si utilizzeranno <strong>di</strong>versi strumenti <strong>di</strong>informazione come: la <strong>di</strong>vulgazione telematica della documentazione <strong>di</strong> supporto alprocesso <strong>di</strong> V.A.S. me<strong>di</strong>ante il sito internet del comune, accessibile dal sitowww.comune.sedriano.mi.it e me<strong>di</strong>ante affissione presso l’Albo Pretorio degli avvisi relativialle <strong>di</strong>verse pubblicazioni ed agli incontri in programma._________________17


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCAPITOLO 2: AMBITI DI INFLUENZA DEL DOCUEMNTO DI PIANO2.1. Definizione dell’Ambito <strong>di</strong> influenza del Documento <strong>di</strong> PianoLa Legge per il Governo del Territorio 12/2005 e s.m.i. prescrive che tra i contenuti delDocumento <strong>di</strong> Piano devono essere presenti un Quadro Conoscitivo del territorio oggetto<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, il Quadro Strategico e le determinazioni <strong>di</strong> piano.Nello specifico il Quadro Conoscitivo traccia un profilo dettagliato delle con<strong>di</strong>zioniterritoriali allo stato <strong>di</strong> fatto, relazionandosi con la pianificazione vigente.In relazione a quanto emergerà da questa analisi peculiare, il Documentoprogrammatico andrà ad in<strong>di</strong>viduare: gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo, <strong>di</strong> miglioramento e <strong>di</strong> conservazione<strong>ambientale</strong>/paesaggistica che abbiano valore strategico per la politica territorialecomunale; gli obiettivi quantitativi <strong>di</strong> sviluppo complessivo tenendo conto dellariqualificazione del territorio, dell’ottimizzazione del consumo <strong>di</strong> suolo, delladefinizione dell’assetto viabilistico e della mobilità, della possibilità <strong>di</strong> utilizzare e <strong>di</strong>migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi pubblici le politiche <strong>di</strong> intervento peri <strong>di</strong>versi sistemi funzionali (artigianato, agricoltura, residenza, etc.) e le strategie perl’attuazione delle politiche in questione; gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione e le regole da adottare per la tutela <strong>ambientale</strong>,paesaggistica, storica e geologica; i criteri per la compensazione ed incentivazione per l’utilizzo del territorio.Alla luce <strong>di</strong> quanto esposto, il Documento <strong>di</strong> Piano in<strong>di</strong>viduerà una scala <strong>di</strong> analisivariabile cha va da quella locale a quella sovracomunale.Si può perciò <strong>di</strong>re che l’ambito <strong>di</strong> influenza del Documento <strong>di</strong> Piano non è univocamentedefinibile, in quanto gli obiettivi generali <strong>di</strong> governo del territorio e le relative politiche estrategie avranno ambiti <strong>di</strong> influenza caratterizzati da <strong>di</strong>mensioni spaziali (e temporali)assai <strong>di</strong>verse.Ciascuna politica poi, in relazione alla specificità del tema trattato, potrà avere influenzetanto alla scala locale quanto a quella d’area <strong>vas</strong>ta: a titolo esemplificativo le politicheinerenti la mobilità avranno certamente una influenza a livello della <strong>di</strong>mensionecomunale e, nel contempo, una rilevanza alla scala territoriale.Possiamo quin<strong>di</strong> affermare che le scelte <strong>di</strong> piano avranno “contemporaneamente”un’influenza locale e una sovralocale: spetterà al Rapporto Ambientale e al percorso <strong>di</strong>concertazione per la stesura del Documento <strong>di</strong> Piano definirne la portata e le ricaduteattese.Il territorioLa necessità <strong>di</strong> definire un’area <strong>vas</strong>ta <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong>scende dalle caratteristiche deiparametri ambientali e territoriali, la cui <strong>di</strong>stribuzione sul territorio spesso mostra gra<strong>di</strong>entilegati ad elementi fisici ben riconoscibili, oppure la cui <strong>di</strong>stribuzione sul territorio èsvincolata dalla bi<strong>di</strong>mensionalità del campo <strong>di</strong> applicazione dei confini amministrativi.L’in<strong>di</strong>viduazione del solo ambito territoriale <strong>di</strong> applicazione del P.G.T., pertanto, nonpermetterebbe <strong>di</strong> cogliere compiutamente la complessità dei caratteri ambientalipresenti sul territorio, complessità che si può estendere ad estensioni <strong>di</strong>fferenti (spesso <strong>di</strong>scala superiore) a quelle stabilite dai confini amministrativi, a cui sono subor<strong>di</strong>nati i piani e iprogrammi elaborati dalle autorità pubbliche._________________18


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioL’in<strong>di</strong>viduazione e la presa in considerazione <strong>di</strong> un’area <strong>vas</strong>ta <strong>di</strong> riferimento contribuiscepoi a consolidare la necessità al coor<strong>di</strong>namento sovracomunale nella definizione dellepolitiche territoriali.Pertanto, la “definizione dell’ambito territoriale <strong>di</strong> azione” del Piano <strong>di</strong> Governo delTerritorio <strong>di</strong>viene cruciale affinché si possano cogliere tutti gli elementi e caratteristicheambientali presenti nel territorio, che per le complessità delle <strong>di</strong>namiche territoriali, vannoad incidere anche su territori sovracomunali.Di seguito si riportano una prima sintesi dei dati territoriali del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>Estensione territoriale: superficie <strong>di</strong> 7,86 kmq.Massima altitu<strong>di</strong>ne: 151 m. s. l. m.Minima altitu<strong>di</strong>ne: 135 m. s. l. m.Localizzazione geografica: il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è posto, nel P.T.C.P., nell’areacosiddetta Magentina . Dista circa 24 Km dal capoluogo <strong>di</strong> Provincia, raggiungibileattraverso la linea autobus pubblici con la Linea ATM con capolinea a Molino Dorino(MM1) e Piazzale Lotto o in alternativa attraverso le Ferrovie dello Stato (treni locali confermata Vittuone) e in ultima alternativa in automobile con accesso dall’Autostrada (A4Milano-Torino, uscita al casello <strong>di</strong> Arluno) o con accesso dalle Strade Statali (StradaStatale n. 11 Milano-Novara)Confini amministrativi:Partendo da Nord e muovendosi in senso orario, il territorio comunale confina con icomuni <strong>di</strong>:- Comuni confinanti:o <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Arluno; nord/ovest e nordo <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Bareggio;esto <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cisliano; Sudo <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Pregnana Milanese; Nord/esto <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Vanzago; Nord/esto <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Vittuone; Sud/ovest e ovestNumero abitanti (31 Dicembre 2009): 11.166 abitanti.Densità <strong>di</strong> popolazione (numero degli abitanti per kmq): 1.420,61 ab./kmq (31.12.2009).Non risultano presenti sul territorio comunale aree riconosciute quali Sito <strong>di</strong> InteresseComunitario (SIC) o Zona <strong>di</strong> Protezione Speciale (ZPS). Le aree così designate presenti suiterritori comunali limitrofi sono collocate ad una <strong>di</strong>stanza dai confini <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> tale dalasciar presupporre l’ininfluenza della azioni <strong>di</strong> Piano su <strong>di</strong> esse.Per quanto sopra premesso non si ravvisa quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> condurre una specificaprocedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Incidenza <strong>di</strong> cui alle norme vigenti <strong>di</strong> settore (Dir. 79/409/CEE,Dir. 92/43/CEE, DPR 357/97, DGR Lombar<strong>di</strong>a 14106/2003, DGR Lombar<strong>di</strong>a 19018/2004 es.m.i.)_________________19


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioZPSSICCome si vede dall’immagine, il territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> non è interessato sa SIC e da ZPS.Occorre evidenziare che la presenza dei ZPS sul territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Bareggio e aVanzago non è oggetto <strong>di</strong> interferenze con le scelte <strong>di</strong> PGT._________________20


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioOrtofoto del territorioStradario del territorio_________________21


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl possibile ambito d’influenza del Documento <strong>di</strong> PianoCome già evidenziato il compito primario del Documento <strong>di</strong> Scoping è l’in<strong>di</strong>viduazione,con<strong>di</strong>visa con i soggetti coinvolti alla prima Conferenza <strong>di</strong> Valutazione, dell’ambito <strong>di</strong>influenza degli effetti ambientali delle azioni <strong>di</strong> piano.I possibili ambiti <strong>di</strong> influenza dell’azione del P.G.T., sono in<strong>di</strong>viduati nelle scelte strategicheche si andranno a definire del D.d.P., considerando inoltre i possibili rapporti <strong>di</strong> influenzacon il territorio circostante. Pertanto:Gli obiettivi del PGT che si andranno a perseguire sono: eliminare o attenuare le criticità in essere, ovvero quegli elementi e quelle situazioniche manifestano elementi <strong>di</strong> malfunzionamento o <strong>di</strong> dequalificazione; contrastare le <strong>di</strong>namiche negative; tutelare e valorizzare gli elementi <strong>di</strong> pregio territoriale, le dotazioni e il patrimoniourbano e territoriale; sostenere le opportunità <strong>di</strong> sviluppo e valorizzazione che il territorio manifesta. Tutelare e incrementare la <strong>di</strong>mensione e la connettività delle aree <strong>di</strong> interesse naturalePer migliorare la qualità delle aree naturali e la <strong>di</strong>ffusione della qualità della componenteecologica, occorre non solo tutelare le aree naturali esistenti e cercare <strong>di</strong> aumentarne ilnumero e la <strong>di</strong>mensione, ma occorre anche conseguire una buona connettività traqueste aree in modo da aumentarne la funzionalità ecologica.Per la tutela <strong>di</strong> tutte le aree naturali e seminaturali presenti sul territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, il PdRin<strong>di</strong>vidua il sistema delle aree <strong>di</strong> interesse ecologico e gli ambiti <strong>di</strong> tutela della naturalità<strong>di</strong>ffusa.Gli interventi <strong>di</strong> tutela e qualificazione definiti nello scenario <strong>di</strong> Piano, atti a realizzare larete ecologica comunale, costituiscono le principali strategie per migliorare la <strong>di</strong>mensionee la connettività tra aree naturali. Gli interventi previsti rispondono alla strategia <strong>di</strong> inserirele dotazioni naturali <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> in un circuito virtuoso <strong>di</strong> carattere sovra locale.Il reperimento delle risorse per la realizzazione degli interventi <strong>di</strong> miglioramento <strong>ambientale</strong>(completamento delle fasce arboree, potenziamento delle macchie boschive presenti emiglioramento degli habitat presenti) verrà effettuato anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> unoquota parte della fiscalità legata alle trasformazioni antropiche del territorio, in questomodo istituendo un opportuno meccanismo compensativo tra trasformazioni del territoriodovute alla realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture e <strong>di</strong> nuovi ambiti inse<strong>di</strong>ativi (residenziali,produttivi, per servizi) e intervento <strong>di</strong> tutela e valorizzazione dei contesti <strong>di</strong> naturalità, chenon solo garantiscono le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità necessarie per una buona qualità dellavita, ma possono essere generatrici <strong>di</strong> nuove economie ed occupazioni.Minimizzare l’impatto sull’ambiente delle attività esistenti e <strong>di</strong> quelle in progetto epromuovere il miglioramento della qualità <strong>ambientale</strong>Il miglioramento della qualità <strong>ambientale</strong> deve avvenire anche rispetto alla riduzionedegli impatti conseguenti alle attività esistenti e a quelle previste attraverso l’attivazione <strong>di</strong>politiche attive mirate a favorire la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> comportamenti e tecniche innovative.Per ogni progetto <strong>di</strong> trasformazione territoriale è strategico adottare non solo le miglioritecniche “costruttive”, ma si statuisce che debbano essere implementati due strumenti: quello delle mitigazioni ambientali, funzionale ad abbassar il più possibile illivello <strong>di</strong> impatto generato da un intervento_________________22


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio quello delle compensazioni ambientali, funzionale a risarcire quegli impatti chenon fosse possibile mitigare completamenteUn’ulteriore strategia è quella <strong>di</strong> prevedere linee guida e criteri per i nuovi inse<strong>di</strong>amentifinalizzati a raggiungere: bassi livelli <strong>di</strong> impatto <strong>ambientale</strong> contenimento dei consumi energetici contestualizzazione paesisticaTali criteri, che riguardano sia gli interventi <strong>di</strong> riqualificazione e il completamento dellacittà esistente sia quelli relativi a nuova infrastrutturazione territoriale, trovano declinazionenel corredo <strong>di</strong> norme e <strong>di</strong>sposizione del piano (NeD).Vengono definiti dal PGT scelte inse<strong>di</strong>ative e criteri <strong>di</strong> intervento funzionali ad evitare laframmentazione dello spazio agricolo in attuazione degli in<strong>di</strong>rizzi provinciali e regionali.Tali criteri si caratterizzano per favorire la costruzione <strong>di</strong> scelte inse<strong>di</strong>ative e infrastrutturali ilpiù possibile compatte e <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni contenute e per tutelare tali attività. Larappresentazione cartografica della aree agricole e gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> tutela e trasformazionesono contenuti nel PdR e nei <strong>di</strong>sposti normativi. La tutela e la valorizzazione del paesaggio rurale e della rete irriguaIn generale, a fronte degli elementi conoscitivi che emergono dalla Carta del Paesaggio,vengono in<strong>di</strong>viduati gli in<strong>di</strong>rizzi volti alla tutela degli ambiti e dei beni paesaggistici.Gli in<strong>di</strong>rizzi riguardano sia la tutela del paesaggio rurale nei suoi caratteri strutturanti (equin<strong>di</strong> nel PdR sono specificati in<strong>di</strong>rizzi ad hoc per gestire le trasformazioni anche inambito agricolo) sia in<strong>di</strong>rizzi specifici per la tutela <strong>di</strong> singoli beni: luoghi e beni <strong>di</strong>ffusi comebeni e siti archeologici, e<strong>di</strong>cole votive, no<strong>di</strong> idraulici, cappelle, e<strong>di</strong>fici rurali <strong>di</strong> piccole<strong>di</strong>mensioni; e<strong>di</strong>fici rurali e cascine <strong>di</strong> particolare pregio storico. Gli in<strong>di</strong>rizzi intendonointegrare le esigenze <strong>di</strong> conservazione dei caratteri storico-architettonici e le necessitàderivanti dalle mutate esigenze <strong>di</strong> uso degli spazi nei nuclei cascinali.La rete irrigua dei territori <strong>di</strong> pianura costituisce una infrastruttura <strong>di</strong> primario interesse siaper le attività agricole che per la funzionalità territoriale e la qualità del paesaggio. Ilsistema <strong>di</strong> canali è funzionale non solo all’adduzione della risorsa idrica al territorioagricolo, ma anche per il drenaggio costante del territorio. Il sistema irriguo e <strong>di</strong> bonificaesige una continua manutenzione per poter funzionare in modo sod<strong>di</strong>sfacente; in questosenso la definizione del Reticolo Idrico Minore e del relativo Regolamento <strong>di</strong> PoliziaIdraulica costituisce parte sostanziale del PGT. Supportare l'innovazione e la multifunzionalità nelle attività agricoleIl PSR della Lombar<strong>di</strong>a prevede forme specifiche <strong>di</strong> finanziamento per la multifunzionalitàdel territorio rurale. Una importante novità è costituita dalla premialità derivante dallapresentazione <strong>di</strong> progetti territoriali integrati. In tale contesto il PGT promuove lacostruzione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> multifunzionalità, in particolare, attraverso il Piano dei Serviziviene in<strong>di</strong>viduato un coor<strong>di</strong>namento tra le proposte e le attività più specificatamenteaziendali (attività agrituristiche, ven<strong>di</strong>ta dei prodotti locali, accoglienza..) e servizi culturalie alla collettività sia locale (spacci alimentari, ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> latte crudo…) che sovralocali(fattorie <strong>di</strong>dattiche, attività <strong>di</strong> formazione…). Parallelamente, il PdR contiene in<strong>di</strong>rizzi volti agarantire la realizzabilità <strong>di</strong> tali attività. Mobilità: Per quanto concerne il trasporto e la mobilità su ferro, la vicinanza allestazioni della linea ferroviaria rappresenta una dotazione territoriale <strong>di</strong> grande_________________23


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriopotenzialità nel connettere <strong>Sedriano</strong> alle polarità urbane <strong>di</strong> livello superiore; a livellolocale, il servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico locale a chiamata, potrebbe riscuotere interessenei confronti dell’utenza nel contesto del paese e rispondere anche ad una importantedomanda sociale; in tal senso è da verificare se anche <strong>Sedriano</strong> possa valutare taleopzione.Relativamente ai percorsi ciclo-pedonali e alla mobilità dolce si dove in<strong>di</strong>viduare una rete<strong>di</strong> itinerari ciclabili che connettano i servizi presenti. Tale rete è da progettare , al fine <strong>di</strong>rendere sempre più facile e sicuro muoversi in bicicletta e rispondere così ad unadomanda (in parte inespressa, latente, che va sostenuta e fatta emergere) <strong>di</strong>spostamenti sistematici casa-scuola e casa-lavoro.Alla realizzazione <strong>di</strong> tale sviluppo e qualificazione della rete esistente deve concorrere laprogettualità legata agli interventi <strong>di</strong> trasformazione inse<strong>di</strong>ativa dei soggetti privati, i qualidovranno preoccuparsi <strong>di</strong> portare un loro specifico contributo in tale <strong>di</strong>rezione.Risulta strategico poi connettere la rete urbana al percorso <strong>di</strong> livello provinciale al fine <strong>di</strong>inserire <strong>Sedriano</strong> in un circuito virtuoso <strong>di</strong> carattere lu<strong>di</strong>co-ricreativo <strong>di</strong> livello sovracomunale.Altresì, si dovrebbero “pensare” percorsi ciclabili <strong>di</strong> connessione dal centro <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>con la rete ciclabile prevista dai comuni contermini, in modo da ampliare la possibilità <strong>di</strong>relazione con i servizi presenti in tali nuclei.Per quanto riguarda la mobilità su gomma, si registrano alcune criticità, essenzialmentelegate a situazioni puntuali che il piano prevede <strong>di</strong> risolvere attraverso interventi specifici.Si definiscono qui due obiettivi sostanziali da perseguire per qualificare il sistema dellamobilità nel territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>:1. il miglioramento dell’accessibilità <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> dai territori contermini e dallereti lunghe delle relazioni trans-provinciali2. l’aumento della sostenibilità, <strong>ambientale</strong> e sociale, del sistema dellamobilità3. Relativamente al primo obiettivo, le strategie e le azioni che si definisconoper aumentare il profilo <strong>di</strong> accessibilità d’area <strong>vas</strong>ta sono:a. risolvere, sulla rete stradale, e in concorso con la Provincia <strong>di</strong> Milano, ino<strong>di</strong> critici della viabilità che con<strong>di</strong>zionano la flui<strong>di</strong>tà della rete <strong>di</strong>livello sovralocale, attraverso la realizzazione <strong>di</strong> interventi specificiquali by-pass, rotatorie, messa in sicurezza degli innesti tra la viabilitàlocale e quella sovralocale, misure <strong>di</strong> moderazione del traffico inambito urbanob. realizzare la previsione infrastrutturale <strong>di</strong> PTCP relativamente allaconnessione tra la SP e il sistema territoriale nord provinciale checonnette la nuova autostrada.Relativamente all’obiettivo <strong>di</strong> aumentare la sostenibilità del sistema della mobilità, lestrategie e le azioni definite dal piano sono: infittire la rete dei percorsi ciclopedonali <strong>di</strong> interconnessione delle varie zone eservizi urbani a sostegno della domanda espressa e latente <strong>di</strong> spostamentosistematico casa-scuola e casa-lavoro, attraverso la progressiva realizzazione <strong>di</strong>nuovi varchi della rete, da realizzarsi con risorse derivanti anche dai processi <strong>di</strong>trasformazione inse<strong>di</strong>ativa aumentare la sicurezza della rete ciclopedonale, attraverso interventi specificida rendere prioritari e da legare agli interventi sulle infrastrutture stradali, oltre_________________24


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioche attraverso la definizione <strong>di</strong> criteri per una progressiva manutenzionestraor<strong>di</strong>naria delle strade che sappia farsi carico della fruibilità ciclopedonale qualificare la rete stradale urbana attraverso interventi <strong>di</strong>ffusi <strong>di</strong> moderazionedel traffico, da attuarsi autonomamente ma anche in sinergia ecomplementarietà (anche <strong>di</strong> risorse) con gli interventi <strong>di</strong> qualificazione edestensione del patrimonio inse<strong>di</strong>ativo Sistema residenziale e servizi:Il comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è caratterizzato da un buon livello <strong>di</strong> qualità dei tessuti inse<strong>di</strong>ativiresidenziali. A fianco quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> una buona qualificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong> matricestorica, gli strumenti urbanistici precedenti hanno pianificato lo sviluppo <strong>di</strong> alcuni episo<strong>di</strong><strong>di</strong> ad<strong>di</strong>zione urbana, quasi completamente attuati, con una qualità e<strong>di</strong>lizia e inse<strong>di</strong>ativa<strong>di</strong> <strong>di</strong>screto livello.(ve<strong>di</strong> area centrale sede del municipio)Gli elementi critici emersi relativamente al patrimonio e<strong>di</strong>lizio esistente sonosostanzialmente riconducibili ad una bassa efficienza energetico-<strong>ambientale</strong> dellevolumetrie e<strong>di</strong>lizie e ad alcuni brani <strong>di</strong> città in cui è mancato un progetto <strong>di</strong>contestualizzazione delle volumetrie nei confronti dell’intorno paesistico-<strong>ambientale</strong> e incui gli spazi pubblici (strada, piazze, spazi <strong>di</strong> uso collettivo...) non sono sufficientementequalificati.Sul fronte dei servizi alla popolazione, per quelli <strong>di</strong> maggior profilo, si registra unapolarizzazione degli stessi nei centri urbani <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni e <strong>di</strong> interesse (Magenta…..) con i quali la popolazione <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> si relaziona con una certa facilità. Perquanto riguarda il sistema commerciale, soprattutto da qualche decennio a questaparte, da quando la mobilità su mezzo privato e cambiamento <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> consumo hannoconferito maggior appeal alla grande <strong>di</strong>stribuzione commerciale, la sofferenza della retecommerciale <strong>di</strong> vicinato è più evidente.Ad oggi, i servizi comunali alla popolazione sono <strong>di</strong>mensionati per una domandarelativamente debole e rivolta ai centri urbani <strong>di</strong> rango maggiore.A partire da questi elementi è possibile definire due sostanziali obiettivi <strong>di</strong> piano.Il primo obiettivo riguarda il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e delle<strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> fruizione della città.Relativamente a tale obiettivo <strong>di</strong> qualificazione, le strategie e le azioni definite dal pianosono:l’adozione <strong>di</strong> specifiche norme e criteri che orientino la contestualizzazioneterritoriale delle trasformazioni, ovvero la loro capacità <strong>di</strong> costruire “territoriointorno”l’incentivazione al miglioramento delle prestazioni energetico-ambientali delcomparto residenziale, attraverso l’adozione <strong>di</strong> misure premiali per gli interventi“virtuosi”la realizzazione, nei nuovi inse<strong>di</strong>amenti e nei completamenti <strong>di</strong> quelli esistenti, <strong>di</strong>adeguati mix funzionali, attraverso la definizione dei pesi inse<strong>di</strong>ativi delle <strong>di</strong>versefunzionila qualificazione dei margini urbani (quinte vegetali, murazioni ver<strong>di</strong>, spazi <strong>di</strong> usocollettivo), da attuarsi in modo <strong>di</strong>ffuso anche attraverso il concorso degli interventie<strong>di</strong>lizi or<strong>di</strong>nari e degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione urbana, al fine <strong>di</strong> migliorare il<strong>rapporto</strong> tra città e spazi apertila tutela degli elementi costitutivi del paesaggio urbano, sia esso materiale eimmateriale, quali il nucleo <strong>di</strong> antica formazione, gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> rilevanza storico-_________________25


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioarchitettonica e culturale, i percorsi storici, gli ingressi urbani, attraverso l’adozione<strong>di</strong> specifiche norme e criteri, per restituire a <strong>Sedriano</strong> il proprio carattere.Il secondo obiettivo riguarda la razionalizzazione, la qualificazione e il potenziamento deiservizi alla popolazione e delle dotazioni territoriali <strong>di</strong> uso pubblico e collettivo, che poggiasulle seguenti strategie:• favorire il raggiungimento <strong>di</strong> economie agglomerative, anche attraversouna ridefinizione del trasposto pubblico locale (si veda la sezione mobilità) eattribuendo agli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbana specifici compitinell’adeguamento dei servizi• ridurre la <strong>di</strong>pendenza <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> dalle polarità commerciali esterneall’area, attraverso politiche <strong>di</strong> filiera commerciale locale e <strong>di</strong> sostegno allepresenze commerciali esistenti e inse<strong>di</strong>abili, nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> costituire una“galleria” commerciale e <strong>di</strong> servizi lungo la principale <strong>di</strong>rettrice urbana• stabilire connessioni specifiche tra gli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbana e laqualificazione e il potenziamento dei servizi alla popolazione• prevedere forme <strong>di</strong>fferenziate del bene casa (residenze temporanee, cohousing,casa + ufficio/ laboratorio/ commercio ..) Sistema produttivo:Ad uno sguardo sull’area <strong>vas</strong>ta entro la quale si colloca <strong>Sedriano</strong>, le configurazioniterritoriali del sistema della aree produttive manifestano una moderata frammentazioneterritoriale: a polarizzazioni consistenti, più o meno pianificate, si sovrappongono areeproduttive <strong>di</strong>ffuse sul territorio e <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa <strong>di</strong>mensione.Il <strong>rapporto</strong> con la rete stradale è anch’esso <strong>di</strong>versificato: alcuni poli produttivi hannorelazioni <strong>di</strong>rette con le rete stradale <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sovralocale, mentre le aree produttive<strong>di</strong>ffuse molto spesso si appoggiano alla rete stradale urbana e locale.Questi aspetti, che si ritrovano in quasi tutti i comuni <strong>di</strong> fascia milanese, seppure in forma emodalità specifiche, sono riscontrabili anche all’interno del territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, che daquesto punto <strong>di</strong> vista è caratterizzato da due polarità produttive “pianificate” e da areeproduttive <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni che si palesano come episo<strong>di</strong> in qualche modo“scappati” da processi <strong>di</strong> pianificazione più strutturati.Gli obiettivi generali per il sistema produttivo fanno riferimento: all’opportunità <strong>di</strong> rispondere alla domanda <strong>di</strong> aree produttive attraverso elevatilivelli <strong>di</strong> efficienza e sicurezza territoriale all’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> imprese a maggior valore aggiunto e capacità <strong>di</strong> crearesistema, favorendo la contestuale formazione <strong>di</strong> servizi qualificati alle attività alla qualificazione del <strong>rapporto</strong> tra le aree produttive e il contesto territoriale epaesistico-<strong>ambientale</strong> all’interno del quale esse si collocanoIl perseguimento <strong>di</strong> tali obiettivi <strong>di</strong>scende dall’attuazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> strategie e azioniche sono sinteticamente esposte nei seguenti punti:1) rispondere alla domanda <strong>di</strong> aree produttive favorendo il pieno utilizzo <strong>di</strong> quelleesistenti, anche attraverso strumenti <strong>di</strong> compensazione territoriale;2) migliorare l’accessibilità delle aree produttive e localizzare le aree <strong>di</strong> espansioneindustriale in ambiti ad elevato profilo <strong>di</strong> accessibilità, provvedendo ad interventi <strong>di</strong>adeguamento della viabilità laddove necessari;3) favorire lo sviluppo <strong>di</strong> servizi qualificati alle imprese, siano essi <strong>di</strong> tipo strutturale elegati alle risorse umane piuttosto che relativi alle reti telematiche e <strong>di</strong>comunicazione;_________________26


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio4) promuovere le occasioni inse<strong>di</strong>ative ad alto contenuto qualitativo ed <strong>di</strong> bassoimpatto <strong>ambientale</strong> attraverso puntuali iniziative <strong>di</strong> marketing territoriale5) migliorare la contestualizzazione paesistico-<strong>ambientale</strong> delle aree produttive econtenere le esternalità ambientali, attraverso l’adozione <strong>di</strong> criteri, norme e in<strong>di</strong>rizziin grado <strong>di</strong> governare i processi <strong>di</strong> trasformazione (qualificazione dell’esistente edespansioni) verso standard più elevati.Nello specifico più strettamente legato allo spazio <strong>di</strong> azione del PGT, gli obiettivi <strong>di</strong> pianoper la qualificazione urbana e territoriale del sistema produttivo sono: dare piena attuazione e margini <strong>di</strong> completamento al polo produttivo piùrecente, definendo le modalità del suo completamento, che non puòprescindere da interventi <strong>di</strong> qualificazione del suo <strong>rapporto</strong> con i margini urbanie delle infrastrutture <strong>di</strong> uso collettivo (strade, infrastrutture <strong>di</strong> servizio, spazipubblici, parcheggi ..) qualificare le aree produttive <strong>di</strong>ffuse, permettendo gli adeguamenti necessariper il mantenimento delle attività in essere e agganciando al contempo taliadeguamenti a interventi <strong>di</strong> qualificazione paesistico-<strong>ambientale</strong> determinare con<strong>di</strong>zioni favorevoli per la delocalizzazione <strong>di</strong> quelle attivitàproduttive che risultano incongruenti con il contesto urbano o territorialeall’interno del quale sono collocate_________________27


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCAPITOLO 3:LA PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA3.1 Il Piano Territoriale Regionale (PTR)A partire dalla stesura della legge per il governo del territorio (L.R. 12/05), gli uffici dellaRegione Lombar<strong>di</strong>a hanno condotto attività <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento tematico emetodologico, anche attraverso l'ascolto degli Enti e del territorio, mentre già nel 2002sono stati realizzati e resi pubblici alcuni documenti che hanno costituito un riferimentonella fase <strong>di</strong> elaborazione vera e propria del Piano Territoriale Regionale (PTR).L'approvazione della LR 12/05 ha impegnato, quin<strong>di</strong>, la Regione Lombar<strong>di</strong>a nella stesuradel proprio strumento <strong>di</strong> pianificazione territoriale, anche attraverso l'integrazione della<strong>di</strong>mensione <strong>ambientale</strong> con la Valutazione Ambientale e l'apertura del Forum per il PTR.Formalmente avviato nel <strong>di</strong>cembre 2005, il processo <strong>di</strong> costruzione del PTR è arrivatoall'approvazione da parte della Giunta Regionale della proposta <strong>di</strong> piano per latrasmissione al Consiglio Regionale nel gennaio 2008 (DGR del 16.1.2008, n.6447). Laproposta <strong>di</strong> PTR assume, aggiornandolo, il Piano Territoriale Paesistico Regionale(approvato nel 2001).Il Piano Territoriale Regionale è stato approvato con deliberazione del Consiglio Regionaledella Lombar<strong>di</strong>a del 19/01/2010, n.951, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della RegioneLombar<strong>di</strong>a n.6, 3° Supplemento Straor<strong>di</strong>nario del 11 febbraio 2010.Il Piano ha acquistato efficacia il 17 febbraio 2010 per effetto della pubblicazionedell’avviso <strong>di</strong> avvenuta approvazione sul BURL n.7, Serie Inserzioni e Concorsi del 17febbraio 2010.Il PTR in<strong>di</strong>vidua sei sistemi territoriali <strong>di</strong> riferimento, non perimetrati ai fini dell’in<strong>di</strong>viduazione<strong>di</strong> ambiti territoriali specifici, ma considerati come elementi tra loro interrelati, caratterizzatida omogenei punti <strong>di</strong> forza, <strong>di</strong> debolezza, <strong>di</strong> minacce e <strong>di</strong> opportunità. Tali sistemiterritoriali sono: il sistema metropolitano, la montagna, il sistema pedemontano, i laghi, lapianura irrigua, il Po e i gran<strong>di</strong> fiumi.Il Piano Territoriale Regionale (PTR), in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005, ha naturaed effetti <strong>di</strong> piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale(Dlgs.n.42/2004) . Il PTR in tal senso recepisce consolida e aggiorna il Piano Territoriale_________________28


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPaesistico Regionale (PTPR) vigente in Lombar<strong>di</strong>a dal 2001, integrandone e adeguandonecontenuti descrittivi e normativi e confermandone impianto generale e finalità <strong>di</strong> tutela.Il Piano Paesaggistico Regionale <strong>di</strong>viene così sezione specifica del PTR, <strong>di</strong>sciplinapaesaggistica dello stesso, mantenendo comunque una compiuta unitarietà ed identità.Le in<strong>di</strong>cazioni regionali <strong>di</strong> tutela dei paesaggi <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, nel quadro del PTR,consolidano e rafforzano le scelte già operate dal PTPR pre-vigente in meritoall’attenzione paesaggistica estesa a tutto il territorio e all’integrazione delle politiche peril paesaggio negli strumenti <strong>di</strong> pianificazione urbanistica e territoriale, ricercando nuovecorrelazioni anche con altre pianificazioni <strong>di</strong> settore, in particolare con quelle <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa delsuolo, ambientali e infrastrutturali.Le misure <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e prescrittività paesaggistica si sviluppano in stretta e reciprocarelazione con le priorità del PTR al fine <strong>di</strong> salvaguardare e valorizzare gli ambiti e i sistemi <strong>di</strong>maggiore rilevanza regionale : laghi, fiumi, navigli, rete irrigua e <strong>di</strong> bonifica, montagna,centri e nuclei storici, geositi, siti UNESCO, percorsi e luoghi <strong>di</strong> valore panoramico e <strong>di</strong>fruizione del paesaggio.L’approccio integrato e <strong>di</strong>namico al paesaggio si coniuga con l’attenta lettura deiprocessi <strong>di</strong> trasformazione dello stesso e l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> strumenti operativi eprogettuali per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei fenomeni <strong>di</strong>degrado, anche tramite la costruzione della rete verde.Il PTR contiene così una serie <strong>di</strong> elaborati che vanno ad integrare ed aggiornare il PianoTerritoriale Paesistico Regionale approvato nel 2001, assumendo gli aggiornamentiapportati allo stesso dalla Giunta Regionale nel corso del 2008 e tenendo conto degli atticon i quali in questi anni la Giunta ha definito compiti e contenuti paesaggistici <strong>di</strong> piani eprogetti.Gli elaborati approvati sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa natura:• La Relazione Generale, che esplicita contenuti, obiettivi e processo <strong>di</strong>adeguamento del Piano• Il Quadro <strong>di</strong> Riferimento Paesaggistico che introduce nuovi significativi elaborati eaggiorna i Repertori esistenti• La Cartografia <strong>di</strong> Piano, che aggiorna quella pre-vigente e introduce nuovetavole.• I contenuti Dispositivi e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, che comprendono da una parte la nuovaNormativa e dall’altra l’integrazione e l’aggiornamento dei documenti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.Dalla verifica della tavola “Unità tipologiche <strong>di</strong> paesaggio” del PTPR, risultano inserite nei“paesaggi cerealicoli della bassa pianura”, definiti da presenze <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici rurali (cascine),filari, canali irrigatori, pioppeti e colture <strong>di</strong> mais._________________29


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriolocalizzative per il sistema inse<strong>di</strong>ativo rispetto alle esigenze <strong>di</strong> tutela e valorizzazione delpaesaggio, dei suoi elementi connotativi e delle emergenze ambientali.Obiettivo O2 - Integrazione fra i sistemi inse<strong>di</strong>ativi e della mobilità. Presuppone la coerenzafra le <strong>di</strong>mensioni degli interventi e le funzioni inse<strong>di</strong>ate rispetto al livello <strong>di</strong> accessibilitàproprio del territorio, valutato rispetto ai <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> del trasporto pubblico e privato <strong>di</strong>persone, merci e informazioni.Obiettivo O3 - Ricostruzione della rete ecologica provinciale. Prevede la realizzazione <strong>di</strong>un sistema <strong>di</strong> interventi atti a favorire la ricostruzione della rete ecologica provinciale, labio<strong>di</strong>versità, e la salvaguar<strong>di</strong>a dei varchi ine<strong>di</strong>ficati fondamentali per la realizzazione deicorridoi ecologici.Obiettivo O4 - Compattazione della forma urbana. E' finalizzato a razionalizzare l'uso delsuolo e a ridefinire i margini urbani; ciò comporta il recupero delle aree <strong>di</strong>smesse odegradate, il completamento prioritario delle aree intercluse nell'urbanizzato, lalocalizzazione dell'espansione in a<strong>di</strong>acenza all'esistente e su aree <strong>di</strong> minor valore agricoloe <strong>ambientale</strong>, nonché la limitazione ai processi <strong>di</strong> saldatura tra centri e<strong>di</strong>ficati.Obiettivo O5 - Innalzamento della qualità inse<strong>di</strong>ativa. Persegue un corretto <strong>rapporto</strong> trainse<strong>di</strong>amenti e servizi pubblici o privati <strong>di</strong> uso pubblico attraverso l'incremento delle areeper servizi pubblici, in particolare a verde, la riqualificazione <strong>ambientale</strong> delle areedegradate e il sostegno alla progettazione architettonica <strong>di</strong> qualità e l’attenzione, perquanto possibile, alla progettazione e<strong>di</strong>lizia ecosostenibile e bioclimatica.Perseguire inoltre la <strong>di</strong>versificazione dell'offerta inse<strong>di</strong>ativa anche al fine <strong>di</strong> rispondere alladomanda <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> "e<strong>di</strong>lizia residenziale sociale" <strong>di</strong>ffusi sul territorio e integrati con iltessuto urbano esistente.La valutazione <strong>ambientale</strong> (VAS) del PTCP: La Provincia <strong>di</strong> Milano ha accompagnato ilpercorso <strong>di</strong> costruzione del PTCP vigente con un processo <strong>di</strong> VAS conclusosi nel 2002 (Lavalutazione strategica del PTCP, Quaderni del piano n. 18, Milano, Franco Angeli). AlPiano vigente è inoltre collegato un innovativo sistema <strong>di</strong> monitoraggio dell’efficacia edell'attuazione delle azioni <strong>di</strong> piano i cui esiti sono raccolti in rapporti perio<strong>di</strong>ci: - Rapportosull’attuazione del Piano territoriale. Rapporto n. 1 (<strong>di</strong>cembre 2003), Attuazione del Pianoterritoriale, Rapporto n.2 (<strong>di</strong>cembre 2005).Nello sviluppo delle proprie linee strategiche del P.G.T., il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> dovràverificare la coerenza con il sistema degli obiettivi ambientali definiti a livello provinciale .Nel seguito, sono state riportate le azioni necessarie da intraprendere per l’adeguamentodei contenuti del PTCP vigente alla LR 12/2005 sul Governo del Territorio.II PTCP, per la parte <strong>di</strong> carattere programmatorio (comma 2):a. definisce, avvalendosi del Sistema Informativo Territoriale (SIT), il quadroconoscitivo del proprio territorio come risultante dalle trasformazioni avvenute;b. in<strong>di</strong>ca gli obiettivi <strong>di</strong> sviluppo economico-sociale a scala provinciale, a tal fineraccordando le previsioni dei piani <strong>di</strong> settore la cui approvazione è demandataper legge alla provincia e approfondendo i contenuti della programmazioneregionale, nonché, eventualmente, proponendo mo<strong>di</strong>fiche o integrazioni dellaprogrammazione regionale ritenuti necessari. Il Quadro Strategico e le SchedeProgetto del PTCP in<strong>di</strong>cano i principali progetti/programmi che la Provinciapromuove in coerenza con la programmazione regionale. La Provincia è già_________________31


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriodotata <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi Piani <strong>di</strong> Settore, già raccordati con il PTCP: Piano cave, Piano <strong>di</strong>Protezione Civile, Piano del Turismo; altri sono in fase <strong>di</strong> elaborazione (Piano <strong>di</strong>In<strong>di</strong>rizzo Forestale, Piano della Mobilità, ecc.). Il processo che si mette in attoconsente una verifica dei temi presenti e l’opportunità <strong>di</strong> richiamarli nellapianificazione in chiave più strategica;c. in<strong>di</strong>ca elementi qualitativi a scala provinciale o sovracomunale, sia orientativiche prevalenti, secondo le qualificazioni della presente legge, per la pianificazionecomunale e <strong>di</strong>spone i contenuti minimi sui temi <strong>di</strong> interesse sovracomunale chedevono essere previsti nel documento <strong>di</strong> piano, nel piano delle regole e nel pianodei servizi;d. definisce criteri per l'organizzazione, il <strong>di</strong>mensionamento, la realizzazione el'inserimento <strong>ambientale</strong> e paesaggistico delle infrastrutture riguardanti il sistemadella mobilità ed il relativo coor<strong>di</strong>namento tra tali criteri e le previsioni dellapianificazione comunale. In merito all'organizzazione, il Piano ha già definito laclassificazione funzionale della viabilità in 5 classi, secondo un criterio <strong>di</strong> gerarchia,e la relativa normativa. Il Piano inoltre detta norme per la tutela paesaggisticadella viabilità esistente e prevista. Per il PTCP le strade sono la "vetrina delpaesaggio", una risorsa che deve essere tutelata. I progetti infrastrutturali sonoconcepiti dalla Provincia come progetti territoriali ed ambientali <strong>di</strong> "qualità" cheintegrano oltre gli aspetti tecnico-ingegneristici ed economici-finanziari anche gliaspetti urbanistici, territoriali, paesaggistici e ambientali;e. stabilisce, in coerenza con la programmazione regionale e con i criteri <strong>di</strong> cui alpunto d), il programma generale delle maggiori infrastrutture riguardanti il sistemadella mobilità e le principali linee <strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> cui definisce la relativalocalizzazione sul territorio, avente valore in<strong>di</strong>cativo, fatti salvi i casi <strong>di</strong> prevalenza <strong>di</strong>cui all'articolo 18 della L.R. 12/05. II PTCP vigente già contiene tutte questein<strong>di</strong>cazioni a scala adeguata e già raccordate con le programmazioni nazionali,regionali e interprovinciali;f. in<strong>di</strong>vidua i corridoi tecnologici ove realizzare le infrastrutture <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> interessesovracomunale, definendone i criteri per l'inserimento <strong>ambientale</strong> e paesaggistico.La LR 26/2003 <strong>di</strong>sciplina l'utilizzo del sottosuolo e prevede l'obbligo per i Comuni <strong>di</strong>dotarsi del PUGSS - Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo - che dovrà farparte dello strumento urbanistico comunale nell'ambito del piano dei servizi. LaProvincia deve adeguare il Piano con l’in<strong>di</strong>viduazione dei corridoi tecnologici <strong>di</strong>valenza sovracomunale;g. prevede in<strong>di</strong>cazioni puntuali per la realizzazione <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> portatasovracomunale, se definiti come tali dai PGT dei comuni. Le in<strong>di</strong>cazioni che il Pianodeve prevedere sono <strong>di</strong> tre tipi: residenziali, produttive e <strong>di</strong> servizi. Attualmente ilPTCP prevede in<strong>di</strong>cazioni sui "Poli produttivi <strong>di</strong> interesse sovracomunale” e sulle"aree per la localizzazione <strong>di</strong> attività a elevata concentrazione <strong>di</strong> presenze".Mancano nell’attuale PTCP le in<strong>di</strong>cazioni per inse<strong>di</strong>amenti residenziali ocommerciali <strong>di</strong> valenza sovracomunale, oppure <strong>di</strong> alcuni servizi <strong>di</strong> rilevanzacomunale;h. in<strong>di</strong>ca modalità per favorire il coor<strong>di</strong>namento tra le pianificazioni dei comuni,prevedendo anche forme compensative o finanziarie, eventualmente finalizzateall'incentivazione dell'associazionismo tra i comuni. Sotto questo aspetto il PTCPandrà integrato, in<strong>di</strong>cando modalità per incentivare il coor<strong>di</strong>namento tra lepianificazioni dei comuni. Alcuni temi che necessitano <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra lepianificazioni dei Comuni sono la mobilità, il sistema produttivo, i servizi, la reteecologica, il turismo, i sistemi culturali._________________32


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl PTCP inoltre:• definisce l'assetto idrogeologico del territorio e la <strong>di</strong>fesa del suolo. II PTCP vigenteha definito il I° livello (livello base). Per il II° livello occorre raggiungere l'intesaprevista dall'art. 57 del DLgs. 112/98 tra Autorità <strong>di</strong> Bacino/RegioneLombar<strong>di</strong>a/Provincia. A seguito della stipula dell'Intesa, l'adeguamento deglistrumenti urbanistici comunali è effettuato nei confronti del PTCP;• definisce gli ambiti destinati all'attività agricola analizzando le caratteristiche, lerisorse naturali e le funzioni, dettando i criteri e le modalità per in<strong>di</strong>viduare a scalacomunale le aree agricole. Il PTCP contiene una specifica cartografiarelativamente a:- il Sistema Agroforestale (seminativi, colture, prati pascoli, boschi, ecc.)- il Sistema Ambientale (biopermeabilità, rete ecologica, parchi e PLIS, ecc.)Dovranno essere eseguiti ulteriori approfon<strong>di</strong>menti sulle caratteristiche dei suoli e sidovrà in<strong>di</strong>viduare una modalità normativa per definire i criteri per i comuni;• in<strong>di</strong>vidua i contenuti paesaggistici e le previsioni atte a raggiungere gli obiettivi delPiano Territoriale Regionale. Su questa tematica il PTCP contiene parecchiein<strong>di</strong>cazioni, tra cui le unità <strong>di</strong> paesaggio;• può in<strong>di</strong>viduare gli ambiti territoriali in cui risulti opportuna l'istituzione <strong>di</strong> parchi locali<strong>di</strong> interesse sovracomunale (PLIS). Il PTCP in<strong>di</strong>vidua tali ambiti nel Quadro Strutturale– Valori paesistici e ambientali, nel Quadro Strategico e nelle Schede Progettorelative;• recepisce gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione approvati o adottati degli enti gestori dellearee regionali protette (Parchi regionali e S.I.C. - Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitaria).Hanno efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti del PGT le seguenti previsioni del PTCP:1. le previsioni in materia <strong>di</strong> tutela dei beni ambientali e paesaggistici in attuazionedell'art. 77. Le prescrizioni attinenti alla tutela del paesaggio contenute nel PTR sonocogenti per gli strumenti <strong>di</strong> pianificazione dei comuni, delle province e delle areeprotette e sono imme<strong>di</strong>atamente prevalenti sulle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>fformieventualmente contenute negli strumenti <strong>di</strong> pianificazione. II PTCP vigentecontiene nel Quadro Strutturale - Valori paesistici e ambientali - <strong>di</strong>verse previsioni inquesto campo. Il DLgs. 42/2004 "Co<strong>di</strong>ce dei Beni Culturali e del Paesaggio" haattuato una completa risistemazione della materia, definendo competenze,procedure e strumenti operativi. Il Piano Paesistico previsto assume un particolarerilievo tra i piani volti alla tutela del territorio; esso riguarda l'intero territorio, alla luce<strong>di</strong> un'interpretazione estesa del paesaggio. E’ un Piano complesso e vario, chedeve contenere i beni paesaggistici ma anche le aree tutelate dalla legge“Galasso” e definire prescrizioni e vincoli. Il Co<strong>di</strong>ce non prevede ruoli significativiper le Province, nonostante l'art. 57 del DLgs. 112/98 <strong>di</strong>ce che il PTCP deve <strong>di</strong>venire"il contenitore delle tutele parallele". Vi è una lacuna, soprattutto perché il PTCPpotrebbe precisare ad una "scala inferiore" rispetto al piano paesaggistico icontenuti e la <strong>di</strong>sciplina dei vincoli. Allo stato attuale la Provincia è dotata <strong>di</strong> unPTCP redatto ai sensi della ex L.R. 1/2000 che ha valenza paesistico-<strong>ambientale</strong>riconosciuta dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a in quanto il Piano è stato redatto ai sensidell'art. 4 delle Nta del PTPR secondo il principio della maggiore definizione. E, delresto, l'art 77 della L.R. 12/05 <strong>di</strong>spone che i comuni, le province e le cittàmetropolitane adeguano i loro strumenti introducendo, ove necessario, le ulterioriprevisioni conformative <strong>di</strong> maggior definizione;2. l'in<strong>di</strong>cazione della localizzazione delle infrastrutture riguardanti il sistema dellamobilità, qualora detta localizzazione sia sufficientemente puntuale, alla scaladella pianificazione provinciale, in <strong>rapporto</strong> a previsioni della pianificazione o_________________33


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio3. programmazione regionale, programmazioni <strong>di</strong> altri enti competenti, statod'avanzamento delle relative procedure <strong>di</strong> approvazione, previa definizione <strong>di</strong> attid'intesa, conferenze <strong>di</strong> servizi, programmazioni negoziate. Il PTCP vigente in<strong>di</strong>viduaespressamente le previsioni localizzative aventi tale efficacia prescrittiva, corredateda specifiche norme <strong>di</strong> attuazione;4. l’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti destinati all'attività agricola, fino all’approvazione delPGT. Questo è un contenuto non sviluppato sufficientemente dal Piano e chequin<strong>di</strong> deve essere approfon<strong>di</strong>to, anche alla luce dell’applicazione della politicaagricola comune (P.A.C.). A tale proposito comunque alcune in<strong>di</strong>cazioni giàesistono e sono rappresentate dalla "rete ecologica". Si tratta <strong>di</strong> integrare,sviluppare e sovrapporre tali in<strong>di</strong>cazioni agli stu<strong>di</strong> su:- le caratteristiche agronomiche dei suoli,- le risultanze dei Piani <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo Forestale.5. l'in<strong>di</strong>cazione, per le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico esismico, delle opere prioritarie <strong>di</strong> sistemazione e consolidamento, nei soli casi in cuila normativa e la programmazione <strong>di</strong> settore attribuiscano alla provincia lacompetenza in materia con efficacia prevalente. Il PTCP vigente ha in<strong>di</strong>viduato inun'apposita tavola <strong>di</strong> scenario le "competenze per i monitoraggi <strong>di</strong> valutazionedella pericolosità". Sino al raggiungimento dell'intesa <strong>di</strong> cui all'alt. 57 DLgs. 112/98,vige il PAI (Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico) che è un piano sovraor<strong>di</strong>nato a cui tuttigli strumenti <strong>di</strong> pianificazione devono adeguarsi.Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> risulta inserito all’interno <strong>di</strong> un contesto infrastrutturalizzato e servito(ve<strong>di</strong> tavola n.1 del PTCP relativa al Sistema inse<strong>di</strong>ativo – infrastrutturale) definito dallapresenza del tracciato ferroviario (Milano-Torino) e dall’autostrada A4._________________34


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriotavola n.1 del PTCP relativa al Sistema inse<strong>di</strong>ativo – infrastrutturale_________________35


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriotavola n.2f del PTCP “Difesa del suolo”_________________36


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio3.3 Il Parco Agricolo Sud MilanoIl Parco Agricolo Sud Milano è stato istituito con LR del 23 aprile 1990, n. 24, Istituzione delparco regionale <strong>di</strong> cintura metropolitana Parco agricolo sud Milano e il relativo PianoTerritoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento (PTC) è stato approvato con DGR del 3 agosto 2000, n.VII/818. Il Parco ha vocazione agricola e presenta numerosi nuclei rurali <strong>di</strong>stribuiti su tutto ilterritorio. Gli obiettivi del Parco Agricolo Sud Milano sono la salvaguar<strong>di</strong>a e la tutela delterritorio entro criteri <strong>di</strong> compatibilità <strong>ambientale</strong> e nel rispetto della sua vocazioneagricola; per questo motivo vengono adottate “misure e iniziative volte a sostenere laprogressiva riduzione dell’impatto <strong>ambientale</strong> dell’attività agricola, in<strong>di</strong>rizzandola versopratiche agronomiche più compatibili con la salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente”, qualil’agricoltura biologica.L’art. 2, della LR del 23 aprile 1990, n. 24, in<strong>di</strong>ca le finalità del Parco:“Le finalità del Parco, in considerazione della prevalente vocazione agro – silvo - colturaledel territorio a confine con la maggior area metropolitana della Lombar<strong>di</strong>a, sono:• Tutela e recupero paesistico – <strong>ambientale</strong> delle fasce <strong>di</strong> collegamento tra città ecampagna, nonché la commistione delle aree esterne con i sistemi <strong>di</strong> verde urbano;• L’equilibrio ecologico dell’area metropolitana, la salvaguar<strong>di</strong>a, la qualificazione e ilpotenziamento delle attività agro – silvo – colturali in coerenza con la destinazionedell’area;• Fruizione culturale e ricreativa dell’ambiente da parte dei citta<strong>di</strong>ni.Le attività agro-silvo-colturali sono assunte come elemento centrale e connettivo perl’attuazione delle finalità in<strong>di</strong>cate nel comma precedente.”_________________37


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNel Parco possono essere previsti specifici ambiti nei quali realizzare particolari struttureper lo svolgimento in forma integrata e coor<strong>di</strong>nata delle <strong>di</strong>verse attività connesse con lafinalità dell’area protetta, nel rispetto del quadro paesistico tra<strong>di</strong>zionale.Superficie a parco: ha 484,46Entrando nel merito <strong>di</strong> quanto previsto dal Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provincialedel Parco possiamo trarre alcune informazioni sull’azzonamento del territorio e sullapresenza <strong>di</strong> eventuali emergenze naturalistiche e/o criticità all’interno del territoriocomunale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>.A <strong>Sedriano</strong> gli ambiti ricadenti nel Parco sono assoggettati all’articolo 25 del PTC e definiticome “territori agricoli <strong>di</strong> cintura metropolitana”, intesi come ambiti agricoli ad altaproduttività destinati all’esercizio e alla conservazione delle funzioni agricolo – produttive.All’interno classificazione dei territori sopra richiamata si possono identificare altrespecificazioni che meglio connotano il territorio comunale. Tra queste vanno citati iterritori a sud <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> classificati come “Zone <strong>di</strong> transizione agricolo/naturalistico”definite dall’art. 32, finalizzate al mantenimento e al potenziamento <strong>di</strong> situazioni ecotonalie alla costruzione <strong>di</strong> corridoi ecologici tra zone classificate <strong>di</strong> interesse naturalistico dalPTC.La fascia a nord del <strong>Comune</strong> è invece intesa come “Zona <strong>di</strong> tutela e valorizzazionepaesistica” dove l‟art. 34 intende identificare quelle aree in cui l‟attività agricolacontribuisce a mantenere e a migliorare la qualità del paesaggio.Altri ambiti <strong>di</strong> particolare interesse ravvisabili a <strong>Sedriano</strong> sono quelli identificati come “Subzone<strong>di</strong> cave cessate” in cui l‟art. 37 evince che si tratta <strong>di</strong> ambiti in cui il Parco promuoveprogetti <strong>di</strong> recupero <strong>ambientale</strong> e una “Sub-zona a parchi urbani” in cui l‟art. 36 in cui sitiene conto della presenza effettiva e/o <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> impianti sportivi e ricreativi_________________38


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioParco Agricolo Sud Milano – estratto dal Documento <strong>di</strong> Piano_________________39


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio3.4 Il Piano Cave della Provincia <strong>di</strong> MilanoIl Piano Cave è lo strumento con il quale si attua la programmazione in materia <strong>di</strong> ricercae coltivazione delle sostanze minerarie <strong>di</strong> cava. La Provincia <strong>di</strong> Milano è dotata dellostrumento a seguito dell’Approvazione della Delibera <strong>di</strong> Consiglio Comunale n° VIII/165del 16/05/2006, successivamente resa efficace a seguito della pubblicazione sul BURL (3°Supplemento Or<strong>di</strong>nario al n°26 del 30/06/2006).Nel territorio provinciale i materiali inerti estratti sono ghiaia, sabbia e argilla; i materialilapidei non sono presenti. Il Piano cave provinciale identifica gli ambiti territoriali nei qualiè consentita l'attività estrattiva, determina tipi e quantità <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> cava estraibilinonché le modalità <strong>di</strong> escavazione e le norme tecniche da osservare nell'eserciziodell'attività.Il Piano inoltre in<strong>di</strong>vidua le destinazioni finali delle aree al termine della coltivazione e nedetta i criteri per il ripristino.Nella realtà <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> vi è la presenza <strong>di</strong> tre ambiti <strong>di</strong> cava che sono stati classificaticome cessati. Nello specifico sono: R381/g/MI sita in località SP 230 (<strong>Sedriano</strong>-Arluno),R382/g/MI de<strong>di</strong>cata alla pesca Sportiva sita in località Via Cristoforo Colombo,R383/g/MI utilizzata come cava <strong>di</strong> prestito per la costruzione autostrada TO-MI” inlocalità SP 230,_________________40


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCapitolo 4. Lo scenario <strong>di</strong> riferimento.4.1 Il quadro <strong>di</strong> riferimentoLa costruzione del quadro conoscitivo assume un significato rilevante nel processo <strong>di</strong>pianificazione. La conoscenza del territorio, delle sue componenti e tendenze evolutive edegli scenari <strong>di</strong> sviluppo è infatti il punto <strong>di</strong> partenza per definire le azioni <strong>di</strong> governo delterritorio.Il quadro con<strong>di</strong>viso delle conoscenze territoriali deve consentire <strong>di</strong> valutare le <strong>di</strong>verseopzioni e <strong>di</strong> cogliere le opportunità e il valore aggiunto nelle azioni che vengono poipromosse.E’ necessario pertanto un approccio inter<strong>di</strong>sciplinare, fondato sulla valutazione dellerisorse, delle opportunità e dei fattori <strong>di</strong> criticità che caratterizzano il territorio per coglierele interazioni tra i vari sistemi ed i fattori che lo connotano sulla base dei quali dovrannodefinirsi obiettivi e contenuti del Piano.In questo senso l’integrazione della procedura <strong>di</strong> “Valutazione Ambientale Strategica”(V.A.S.), nell’ambito della formazione del Documento <strong>di</strong> Piano, rappresenta un elementoinnovativo fondamentale: l’Amministrazione ed i soggetti impegnati nelle azioni <strong>di</strong>pianificazione debbono infatti poter contare su un patrimonio conoscitivo costituito da unsistema <strong>di</strong> analisi continuamente aggiornato, con<strong>di</strong>viso e finalizzato alla costruzione <strong>di</strong> unasintesi valutativa dello stato del territorio e delle principali relazioni e <strong>di</strong>namiche che necaratterizzano il <strong>rapporto</strong> con il contesto <strong>di</strong> riferimento.La legge in<strong>di</strong>ca chiaramente le con<strong>di</strong>zioni da sod<strong>di</strong>sfare: gli obiettivi strategici comunalidevono risultare coerenti con eventuali previsioni ad efficacia prevalente <strong>di</strong> livellosovracomunale; gli obiettivi strategici comunali devono essere ambientalmente sostenibilie, nel caso, si devono esplicitare i “limiti” e le “con<strong>di</strong>zioni” attraverso cui si possono<strong>di</strong>chiarare tali.Il quadro conoscitivo del Documento <strong>di</strong> Piano (in sintonia con il processo <strong>di</strong> V.A.S.) rientra,appieno, nella definizione dell’ambito d’influenza (“scoping”) in quanto strumentoprincipale per delineare le principali caratteristiche dell’ambito interessato dallavalutazione.Attività peculiare della V.A.S. è quella <strong>di</strong> garantire la coerenza del piano, in particolare,dal punto <strong>di</strong> vista <strong>ambientale</strong>. Pertanto, in prima battuta occorre far emergere (se visono) le contrad<strong>di</strong>zioni tra gli obiettivi generali identificati e le politiche, Piani e Programmi<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferente livello <strong>di</strong> governo del territorio (comunitario e nazionale ecc. ecc.).L’elaborazione del quadro ricognitivo costituisce l’elemento prioritario <strong>di</strong> verifica a livello<strong>ambientale</strong>, da confrontare con gli obiettivi e le azioni del Documento <strong>di</strong> Piano.Una componente essenziale della fase <strong>di</strong> Scoping è l’analisi <strong>di</strong> contesto, ovvero unaprima analisi ad ampio spettro delle questioni ambientali, socioeconomiche e territoriali.Nei paragrafi che seguono si è analizzato lo stato <strong>ambientale</strong> del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>sotto i seguenti temi:A. Geomorfologia, idrologia e idraulica;B. Difesa del suolo e delle acque;C. Paesaggio, tessuto urbano e patrimonio/architettonico;D. Mobilità;E. Qualità dell’aria;_________________41


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioF. Inquinamento acustico ed elettromagnetico;Oltre ad illustrare lo scenario <strong>ambientale</strong> <strong>di</strong> ogni tema, si fornirà le criticità emerse e gliobiettivi da perseguire4.2 Fonti delle informazioniCome basi <strong>di</strong> dati principali per l’elaborazione dell’analisi <strong>ambientale</strong> si utilizzanoessenzialmente: le analisi a supporto del Documento <strong>di</strong> Piano; il Rapporto Ambientale <strong>di</strong>VAS al PTCP, i rapporti e gli stu<strong>di</strong> accessibili presso il Dip. ARPA <strong>di</strong> Milano o altre agenzie esoggetti locali;TEMA INDICATORE ENTE POSSESSOREDEI DATI UTILI PERIL R.A.Popolazione Popolazione residente (densità) COMUNEIn<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> vecchiaia eCOMUNE<strong>di</strong>pendenzaAria e cambiamenticlimaticiGeomorfologia,idrologia ed idraulicaEmissione e concentrazionedegli inquinanti atmosferici(PM10, NOx, O3, SO2)Emissioni annue <strong>di</strong> gas serraElementi e caratteriidrogeologici e geomorfologiciRischio sismicoARPAARPACOMUNECOMUNEAcqua Qualità delle acque superficiali ARPAConsumi idrici (portata idrica COMUNEprelevata)Carenza delle <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>risorsa idrica: frequenza edurata delle crisi e popolazionecoinvoltaCOMUNEPer<strong>di</strong>te della reteCOMUNEacquedottisticaDepurazione delle acque reflue COMUNESuolo e il sistemaUso del suoloCOMUNEinse<strong>di</strong>ativoSuperficie AgricolaCOMUNEPROVINCIAPercentuale <strong>di</strong> superficiCOMUNEurbanizzateDensità abitativeCOMUNENuovi volumi e<strong>di</strong>ficatiCOMUNEPROVINCIANatura Regime delle aree protette COMUNEPROVINCIAReti ecologiche.COMUNEPROVINCIAMobilità Tasso <strong>di</strong> motorizzazione PROVINCIAQualità <strong>ambientale</strong> parco auto PROVINCIAARPAMobilità sistematicaPROVINCIATrasporto pubblicoPROVINCIAPiste ciclabiliPROVINCIARifiuti Produzione <strong>di</strong> rifiuti urbani COMUNEPROVINCIARaccolta <strong>di</strong>fferenziataCOMUNEPROVINCIADati recuperabili daiseguenti documenti:Rapporto AmbientalePTPR, PTCPPTPR, PTCP_________________42


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioA- Geomorfologia, idrologia e idraulicaA1: Le risorse: lo scenario attualeIl <strong>Comune</strong> risulta dotato <strong>di</strong> un “Stu<strong>di</strong>o geologico comunale”, denominato secondo lanormativa “Indagini geologiche tecniche <strong>di</strong> supporto alla pianificazione comunale (LR41/97 e D.G.R. 7/6645/2001” che ha avuto il previsto parere positivo della RegioneLombar<strong>di</strong>a, approvato dal <strong>Comune</strong>, costituendo <strong>di</strong> fatto il primo strumento <strong>di</strong> gestionedelle tematiche geologiche in capo alla pianificazione locale.Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è collocato nel contesto della me<strong>di</strong>a pianura ad ovest <strong>di</strong> Milano,tra i comuni <strong>di</strong> Vittuone ad ovest e Bareggio ad est; l’ambito morfologico è riferibile allapiana alluvionale sul “livello fondamentale della pianura”.Il territorio è caratterizzato da una morfologia subpianeggiante, riferibile al livellofondamentale della pianura, con quote altimetriche degradanti verso sud da circa 151m s.l.m. a 135 m s.l.m. Nello stesso territorio si rilevano particolari evidenze morfologiche.Il territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> non è interessato dalla presenza <strong>di</strong> corsi d’acqua principali, mentreè attraversato nella sua porzione meri<strong>di</strong>onale dal Canale Secondario Villoresi (ConsorzioEst Ticino – Villoresi).Lo stu<strong>di</strong>o geologico è correlato da una carta relativa all’in<strong>di</strong>viduazione del reticoloidrografico minore.Si rileva che il settore settentrionale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> si caratterizza da assenza <strong>di</strong>corsi d’acqua, nel settore meri<strong>di</strong>onale insiste un fitto reticolo idrografico costituito dafontanili per lo più attivi, <strong>di</strong> cui si è <strong>di</strong>stinta morfologicamente la testa e la relativa asta.Per ciascun corso d’acqua è stata definita la fascia <strong>di</strong> rispetto fluviale secondo i criteri edai sensi della D.G.R. 7/7868/2002 .Le fasce <strong>di</strong> rispetto sono state in<strong>di</strong>viduate sulla base delle evidenze geomorfologiche deisingoli corsi d’acqua, comprendendo la regione dell’alveo ed un’area <strong>di</strong> ampiezza <strong>di</strong> 10m rispetto al ciglio delle sponde .Le aree così in<strong>di</strong>viduate sono state recepite nell’azzonamento relativo alle classi <strong>di</strong>fattibilità geologica con l’istituzione della Classe 4a per la quale le opere e<strong>di</strong>ficatorieammesse tengono in considerazione le limitazioni previste dalla normativa vigente inmateria.Sotto il profilo geologico il territorio è caratterizzato in superficie dalla presenza <strong>di</strong> depositiattribuibili alle più recenti espansioni glaciali quaternarie (fluvioglaciale Würm) AA. Inparticolare si tratta <strong>di</strong> depositi in facies fluviale, litologicamente costituiti da ghiaie inmatrice sabbiosa e/o limosa e sabbie construtture da trasporto da correnti trattive (orizzonti gradati, embricatura dei clasti, ecc.).Proprio per le caratteristiche <strong>di</strong> tali depositi nel settore settentrionale del territoriocomunale sono presenti <strong>di</strong>verse cave <strong>di</strong> ghiaia e sabbia ( ad es.: Cava Bottoni, LaghettoCaldara) per la produzione <strong>di</strong> inerti per l’e<strong>di</strong>lizia, attualmente inattive e in fase <strong>di</strong>recupero.Sulla base delle caratteristiche granulometriche e pedologiche dei terreni è stata <strong>di</strong>stintaun’unica tipologia <strong>di</strong> deposito superficiale per tutta la superficie comunale._________________43


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioA partire dalla superficie per uno spessore <strong>di</strong> 0.8-1 m sono presenti limi sabbiosi e sabbielimose con struttura generalmente massiva <strong>di</strong> colore bruno con <strong>di</strong>ffusa sostanza organica.Al <strong>di</strong> sotto sono presenti ghiaie da me<strong>di</strong>o fini a me<strong>di</strong>o grossolane a supporto <strong>di</strong> matricesabbiosa o debolmente limosa, localmentea supporto clastico, passanti a sabbie; i clasti sono arrotondati, con <strong>di</strong>ametro massimo da5 a 15 cm e me<strong>di</strong>o da 2 a 8 cm, <strong>di</strong> natura prevalentemente cristallina e in subor<strong>di</strong>necarbonatica.A2: Fattibilità geologicaLa fattibilità geologica è stata valutata sull’intero territorio comunale. La carta relativa èstata redatta alla scala 1: 5.000.La sud<strong>di</strong>visione in aree omogenee è stata ricondotta a <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> fattibilità, secondoquanto prescritto dalla D.G.R. n. 7/6645/2001 sui criteri relativi alla componente geologicanella redazione del piano regolatore comunale attualmente in vigorePer l’intero territorio comunale, l’azzonamento prioritario per la definizione della cartadella fattibilità geologica è risultato quello relativo alla prima caratterizzazione geologicotecnicadei terreni a cui si è sovrapposto l’azzonamento relativo al rispetto fluviale e allavulnerabilità dell’acquifero superiore, elementi con<strong>di</strong>zionanti le trasformazioni d’uso delterritorio.Ai suddetti elementi si sono aggiunti i con<strong>di</strong>zionamenti determinati dalla in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong>aree ambientalmente degradate (per attività estrattiva, industriale) e/o da sottoporre averifiche ambientali.Il territorio comunale è stato quin<strong>di</strong> sud<strong>di</strong>viso nelle seguenti classi, descritte in or<strong>di</strong>nedecrescente <strong>di</strong> limitazioni. Classe 4a - Area <strong>di</strong> rispetto fluviale - fattibilità con gravi limitazioni; Classe 4zta - fattibilità con gravi limitazioni; Classe 3a - fattibilità con consistenti limitazioni; Classe 3b - fattibilità con consistenti limitazioni; Classe 3zr - fattibilità con consistenti limitazioni; Classe 2a - fattibilità con modeste limitazioni; Classe 2b - fattibilità con modeste limitazioni._________________44


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioStralcio dalla carta <strong>di</strong> fattibilità geologica_________________45


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLa legenda che completa la tavola della fattibilità geologica fornisce per ciascuna <strong>di</strong>queste aree le in<strong>di</strong>cazioni sulle principali caratteristiche/problematiche, esprimendo imotivi delle limitazioni d’uso, il parere geologico sulle trasformazioni d’uso e il tipo <strong>di</strong> operae<strong>di</strong>ficatoria ammissibile.A3: PedopaesaggioPer quanto riguarda gli aspetti pedologico-paesaggistici, il territorio comunale è <strong>di</strong>stinto intre <strong>di</strong>verse unità <strong>di</strong> pedopaesaggio:• Unità LQ1: principali depressioni e testate legate ai fontanili, con drenaggio moltolento per la presenza <strong>di</strong> una falda semipermanente prossima al piano campagna;• Unità LQ3: superfici subpianeggianti interposte alle principali linee <strong>di</strong> flusso ed allezone più stabili, a drenaggio me<strong>di</strong>ocre o lento. Comprendono anche le aree <strong>di</strong>transizione con l'alta pianura ghiaiosa;• Unità LG1: superficie rappresentativa - modale - dell'"alta pianura ghiaiosa", amorfologia subpianeggiante e con evidenti tracce <strong>di</strong> paleoidrografia a canaliintrecciati (braided). Vicino ai principali solchi vallivi la morfologia è caratterizzatada ampie ondulazioni._________________46


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLa rappresentazione della ripartizione del territorio comunale in unità <strong>di</strong> pedopaesaggio èriportata nella figura sottostante.POZZI, SORGENTI e RETE ACQUEDOTTISTICA:Prima della costruzione dell’acquedotto pubblico nelle cascine, in ogni corte del centrostorico e in genere in ogni inse<strong>di</strong>amento abitativo era presente un pozzo. La profon<strong>di</strong>tàdei pozzi doveva raggiungere i 6/12 m circa.I pozzi più importanti sono trivellati e raggiungono in genere notevoli profon<strong>di</strong>tà. Si trattadei pozzi dell’acquedotto pubblico, <strong>di</strong> villa Pea e della Campagna Italiana Cincinnati.La costruzione dell’acquedotto pubblico, i problemi connessi alla manutenzione degliimpianti, l’esigenza della garanzia della continuità del servizio, la sicurezza della qualitàdell’acqua utilizzata a scopi potabili, sono i motivi hanno fatto sì che, nelle zone servitedall’acquedotto, quasi tutti i vecchi pozzi per usi civili siano stati abbandonati ed in buonaparte chiusi._________________47


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioSul territorio comunale sono stati in<strong>di</strong>viduati in totale 129 pozzi <strong>di</strong> cui 4 appartengonoall’Amministrazione Comunale, gestiti dal Consorzio Acqua Potabile della Provincia <strong>di</strong>Milano e i restanti sono privati e utilizzati per scopo irriguo.Dei rimanenti 123 pozzi privati, 16 risultano chiusi e ritombati, 41 sono in <strong>di</strong>suso (il foro èancora aperto ma non più utilizzati) pertanto solo 66 pozzi privati sono ancora in funzioneper utilizzazione <strong>di</strong>verse.Il settore meri<strong>di</strong>onale del territorio comunale ricade all'interno della fascia dei fontanili,ovvero un area <strong>di</strong> larghezza variabile tra i 4 e i 20 Km, che si estende nel territorio Milanesetra i fiumi Ticino e Adda.Sul territorio comunale sono presenti, nel settore meri<strong>di</strong>onale del territorio 12 fontanili attivie in buono stato <strong>di</strong> conservazioneI fontanili censiti nel corso dei rilievi effettuati sul territorio vengono riportati nellasottostante tabella.Nome fontanileLunghezzastimata (Km)UsiCasa 2.5 IrriguiMarzon 1.8 IrriguiTesta delle Volpi 0.9 IrriguiSaretta 2.8 IrriguiBecchè o Marciotello 1.5 IrriguiBarbirolo 1 IrriguiLungo* e Testa Grande 4 Irrigui e per alimentare marcitaC.na Magna e Battistino 2.6 IrriguiFagnana 2 IrriguiMarzotel 1.8 IrriguiCavo delle Rane 1.8 Irrigui con riserva <strong>di</strong> pesca in testa* La testa e parte dell’asta del Fontanile Lungo si trovano nel comune <strong>di</strong> Vittuone.Da un punto <strong>di</strong> vista morfologico i fontanili sono caratterizzati da canali ampi e pocoprofon<strong>di</strong> eseguiti dall’uomo nel corso dei secoli, per derivare le acque superficiali a scopoirriguo, in modo da avere il letto poco al <strong>di</strong> sotto del livello freatico, che in tali aree èmolto prossimo alla superficie topografica._________________48


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioFontanile presente sul territorio comunale_________________49


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB - Difesa del suolo e delle acqueB1: Il programma regionale <strong>di</strong> tutela e uso delle acqueIl d.lgs. 152/2006, “Norme in materia <strong>ambientale</strong>”, che recepisce la Direttiva 2000/60/CE“Quadro per l'azione comunitaria in materia <strong>di</strong> acque”, in<strong>di</strong>ca tra i suoi obiettivifondamentali il raggiungimento <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> buona qualità <strong>ambientale</strong> su una serie <strong>di</strong>corpi idrici significativi, da ottenersi con la tutela integrata degli aspetti qualitativi equantitativi in ciascun bacino idrografico interessato. Prevede inoltre che su altri corpiidrici, su cui è desiderata una specifica destinazione d’uso, tra cui l’idoneità ittica (acquedolci che richiedono protezione e miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci),siano assicurate con<strong>di</strong>zioni compatibili con l’uso stesso.Gli obiettivi <strong>di</strong> qualità <strong>ambientale</strong>, essendo espressi dalla capacità dei corpi idrici <strong>di</strong>mantenere capacità autodepurative naturali e <strong>di</strong> sostenere comunità animali e vegetaliampie e <strong>di</strong>versificate, sono dunque strettamente correlati ai livelli <strong>di</strong> funzionalità ecologicadei corpi idrici stessi.Il sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori necessari alla definizione della qualità <strong>ambientale</strong> dei fiumi sonocostituiti da elementi biologici (flora, fauna invertebrata e fauna ittica), elementiidromorfologici a sostegno degli elementi biologici (regime idrologico, continuità fluviale econ<strong>di</strong>zioni morfologiche (variazioni della larghezza e profon<strong>di</strong>tà del fiume, struttura esubstrato dell’alveo, struttura della zona ripariale), elementi chimici e fisico-chimici asostegno degli elementi biologici (temperatura, ossigenazione, conducibilità, pH, nutrienti)e inquinanti specifici. Gli elementi fondamentali <strong>di</strong> valutazione sono dunque quellibiologici, in funzione dei quali devono essere giu<strong>di</strong>cate le idoneità dei fattoriidromorfologici e chimico fisici in quanto la qualità <strong>ambientale</strong> è rappresentata dallostato delle biocenosi residenti nei corpi idrici, e sulle loro esigenze ecologiche(caratteristiche dei loro habitat) devono essere misurate le azioni <strong>di</strong> governo idraulico, <strong>di</strong>salvaguar<strong>di</strong>a e ripristino <strong>ambientale</strong> e <strong>di</strong> tutela quali-quantitativa programmate sulleacque.Risulta pertanto evidente una stretta relazione tra gli obiettivi previsti dalla politica <strong>di</strong>tutela delle acque e la funzionalità degli elementi della rete ecologica coincidenti con ilsistema <strong>di</strong> riferimento del settore della tutela delle acque; la in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> interventiutili ad una pianificazione può risultare utile al raggiungimento degli obiettivi dell’altra. Lascelta degli interventi <strong>di</strong>venta quin<strong>di</strong> un campo <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.La Regione Lombar<strong>di</strong>a, con l'approvazione della Legge regionale 12 <strong>di</strong>cembre 2003, n. 26(mo<strong>di</strong>ficata dalla Legge regionale 18/2006) , come previsto dalla Direttiva quadro sulleacque 2000/60/CE, ha in<strong>di</strong>cato il "Piano <strong>di</strong> gestione del bacino idrografico" comestrumento per la pianificazione della tutela e dell'uso delle acque. Ha inoltre stabilito che,nella sua prima elaborazione, tale Piano costituisce il "Piano <strong>di</strong> tutela delle acque" previstodal Decretolegislativo n. 152 dell'11 maggio 1999, all'articolo 44.In particolare, l’art. 45 della LR. 26/03 prevede quale strumento regionale per lapianificazione della tutela e dell’uso delle acque, il Piano <strong>di</strong> gestione del bacinoidrografico, costituito da: l’Atto <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzi, approvato dal Consiglio regionale con deliberazione 28 luglio2004, n.1048; il Programma <strong>di</strong> Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.), approvato dalla GiuntaRegionale nel marzo 2006, con il quale sono in<strong>di</strong>viduate le azioni, i tempi e le_________________50


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorionorme <strong>di</strong> attuazione per il raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’Atto <strong>di</strong>In<strong>di</strong>rizzi.Gli obiettivi <strong>di</strong> qualità da perseguire per i corpi idrici coor<strong>di</strong>nano esigenze derivanti da unapluralità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi formulati a scala <strong>di</strong>versa, in una visione organica e integrata: le sceltestrategiche della Regione, gli obiettivi previsti in linea generale dalla Direttiva Quadro2000/60/CE e dal D.lgs. 152/99, nonché gli obiettivi definiti, a scala <strong>di</strong> bacino, dall’Autorità<strong>di</strong> bacino del Fiume Po.Gli obiettivi strategici regionali sono i seguenti: promuovere l’uso razionale e sostenibile delle risorse idriche, con priorità per quellepotabili e secondo quanto previsto dall’art. 28 della Legge 36/94; assicurare acqua <strong>di</strong> qualità, in quantità adeguata al fabbisogno e a costisostenibili per gli utenti; recuperare e salvaguardare le caratteristiche ambientali delle fasce <strong>di</strong> pertinenzafluviale e degli ambienti acquatici.Gli obiettivi strategici posti dall’Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo regionale sono: tutelare le acque sotterranee ed i laghi, per la loro particolare valenza anche inrelazione all’approvvigionamento potabile attuale e futuro; destinare alla produzione <strong>di</strong> acqua potabile tutte le acque superficiali oggetto <strong>di</strong>captazione e quelle previste quali fonti <strong>di</strong> approvvigionamento dallapianificazione; idoneità alla balneazione per tutti i gran<strong>di</strong> laghi prealpini e per i corsi d’acqua loroemissari; designare quali idonei alla vita dei pesci i gran<strong>di</strong> laghi prealpini ed i corsi d’acquaaventi stato <strong>di</strong> qualità buono o sufficiente; sviluppare gli usi non convenzionali delle acque (usi ricreativi e navigazione) etutelare i corpi idrici e gli ecosistemi connessi; equilibrio del bilancio idrico per le acque superficiali e sotterranee, identificandoed intervenendo sulle aree sovra sfruttate.All’interno delle valutazioni ambientali che si svilupperanno sulle scelte urbanistichecontenute nel del Documento <strong>di</strong> Piano, si dovranno considerare anche i seguenti aspettidel sistema: esiste un gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> impatto che dagli scarichi fognari <strong>di</strong>retti va a soluzioni <strong>di</strong>progressivo affinamento delle acque usate, in cui il ruolo dell’autodepurazione deicorsi d’acqua può svolgere un ruolo essenziale; esiste anche un gra<strong>di</strong>ente per quanto riguarda la pressione sulle acquesotterranee, in cui l’uso tra<strong>di</strong>zionale in agricoltura <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> sintesi ha un ruolocritico; in ogni caso esistono flussi <strong>di</strong> elementi contaminanti tra acque superficiali esotterranee; <strong>di</strong>venta strategico un miglioramento delle relazioni tra uso delle acque ed areeagricole, tenendo anche conto che le acque attualmente usate per l’irrigazionehanno spesso significativi livelli <strong>di</strong> inquinamento; un ruolo strategico potrà essere svolto dal riuso delle acque depurate inagricoltura; una maggiore sostenibilità economica potrebbe essere ottenutaprevedendo standard <strong>di</strong>fferenti in funzione del tipo <strong>di</strong> coltivazioni .Un ruolo strategico potrà essere altresì svolto dalla riqualificazione fluviale e dalle fascetampone lungo linee d’acqua minori che attraversano gli agroecosistemi.Interventi <strong>di</strong> sistemazione polivalente potranno anche svolgere un ruolo significativo perun miglioramento della capacità <strong>di</strong> laminazione delle portate critiche, con effetti positivisulla <strong>di</strong>fesa del suolo._________________51


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioMiglioramenti <strong>di</strong> tale natura consentiranno anche attività <strong>di</strong> fruizione dei sistemi legati aicorsi d’acqua da parte delle popolazioni locali, favorendone un più <strong>di</strong>rettocoinvolgimento.Si profila in definitiva un’importante possibilità <strong>di</strong> collegamento tra politiche delle risorseidriche, politiche dell’agricoltura, politiche della <strong>di</strong>fesa del suolo, politiche dellaconservazione della natura, politiche energetiche in materia <strong>di</strong> fonti rinnovabili, politichedel territorio.B2: Le norme per le zone vulnerabili ai nitratiLe in<strong>di</strong>cazioni fornite dalla d.g.r. 2 agosto 2007 n. 8/5215 “Integrazione con mo<strong>di</strong>fica alprogramma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causatoda nitrati <strong>di</strong> origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n.152/2006, art. 92 e del d.m. n. 209/2006) e adeguamento dei relativi criteri e normetecniche generali <strong>di</strong> cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996” per quanto attiene al proprio campo<strong>di</strong> applicazione, possono essere tenute in conto per le possibili sinergie riguardo alla reteecologica. Infatti la d.g.r. prevede alcuni comportamenti che possono essere utili allaformazione e alla gestione <strong>di</strong> elementi della rete ecologica.Gli allegati 1 e 2 forniscono una serie <strong>di</strong> limitazioni all’utilizzo <strong>di</strong> letami, liquami, fanghi <strong>di</strong>depurazione in funzione della <strong>di</strong>stanza da corsi d’acqua e della pendenza dei versanticoltivati, definendo <strong>di</strong> fatto con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vulnerabilità e <strong>di</strong> tutela <strong>di</strong> elementi significativiper le reti ecologjche. Le tabelle successive riassumono le principali in<strong>di</strong>cazioni in talsenso.Divieti <strong>di</strong> utilizzo agronomico dei letami e dei fertilizzanti azotati <strong>di</strong>versi_________________52


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioRilevante ai fini delle reti ecologiche polivalenti è anche l’in<strong>di</strong>cazione che “nelle fasce <strong>di</strong><strong>di</strong>vieto ove tecnicamente possibile è opportuna una copertura vegetale permanenteanche spontanea ed è raccomandata la costituzione <strong>di</strong> siepi e/o fasce tamponearboree o arbustive”. Tale in<strong>di</strong>cazione vale nelle aree vulnerabili per l’uso dei letami, deifertilizzanti azotati, dei liquami.B3: Le risorse: lo scenario attualeLa rete fognaria comunale :La Società AMIACQUE SRL ha in gestione la rete fognaria del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>. Sisegnala la recente concertazione in atto, a seguito delle <strong>di</strong>sposizioni legislative, conl’A.T.O. <strong>di</strong> Milano per la futura proprietà e gestione delle strutture. La raccolta fognaria, <strong>di</strong>tipo mista, bianca e nera copre tutte le parti del territorio comunale.La fognatura <strong>di</strong> servizio del territorio confluisce nel depuratore consortile <strong>di</strong> Robecco sulNaviglio per quanto attiene il comparto <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> centro e al depuratore <strong>di</strong> Bareggioper la frazione Roveda.L´impianto centralizzato per la depurazione delle acque reflue <strong>di</strong> Robecco sul Naviglio èentrato in funzione nel 1992, occupa una superficie <strong>di</strong> 80.000 mq ed è situato all’internodel Parco del Ticino. Le acque, una volta depurate, vengono reimmesse nel Fiume Ticino.Il depuratore è stato progettato per una popolazione <strong>di</strong> 330.000 persone. In un annoall´impianto affluisce una portata <strong>di</strong> 32.000.000 mc (pari a 32 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> litri).L´impianto è costituito da due linee parallele <strong>di</strong> depurazione; il processo <strong>di</strong> depurazioneha una capacità <strong>di</strong> processo giornaliero <strong>di</strong> 96.000 m3 ed è <strong>di</strong> tipo biologico a fanghi attivi(ammassi a forma <strong>di</strong> fiocchi costituiti da organismi viventi che si nutrono delle sostanzeorganiche presenti nelle acque reflue).La qualità delle acque <strong>di</strong> falda è stata monitorata dalla Provincia <strong>di</strong> Milano; <strong>di</strong> seguito siriporta la restituzione cartografica fenomeni <strong>di</strong> contaminazione delle acque sotterraneenella provincia <strong>di</strong> Milano: <strong>Sedriano</strong> presenta un incidenza catalogata debole._________________53


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioTavola dei fenomeni <strong>di</strong> contaminazione delle acque sotterranee nella provincia <strong>di</strong> Milano_________________54


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioParticolare della tavola dei fenomeni <strong>di</strong> contaminazione delle acque sotterranee nellaProvincia <strong>di</strong> MilanoCon riferimento alla figura sopra riportata si specifica che i dati analitici <strong>di</strong>sponibili siriferiscono a pozzi con profon<strong>di</strong>tà e caratteristiche <strong>di</strong>fferenti, captanti acquiferi con<strong>di</strong>verso grado <strong>di</strong> protezione dalle contaminazioni superficiali in funzione della continuità,numero e spessore degli orizzonti argillosi sovrastanti ai tratti fenestrati, e poiché le cause<strong>di</strong> contaminazioni sono collegate all'uso del suolo, i panorami ricostruiti mirano arappresentare lo stato chimico degli orizzonti acquiferi più superficiali della faldatra<strong>di</strong>zionale, eliminando i valori relativi all'acquifero profondo o protetto.Si rileva inoltre che nel <strong>Comune</strong> <strong>Sedriano</strong> interessato risulta debole l’incidenza deifenomeni inquinanti sulla risorsa idrica sotterranea.B4: Vulnerabilità degli AcquiferiLa Provincia <strong>di</strong> Milano è uno dei territori d’Italia nel quale la pressione antropica è piùelevata, oltre all’industria e l’agricoltura si sono aggiunti gli effetti <strong>di</strong> enormi agglomeratiresidenziali che possono influire sulla qualità e quantità delle acque sotterranee,attraverso la scarsa efficienza del sistema <strong>di</strong> collettamento e depurazione dei reflui.Questo è lo scenario ove si inserisce il problema dell’inquinamento da nitrati della faldaidropotabile, il quale sta assumendo <strong>di</strong>mensioni sempre più considerevoli. Tale problemaha indotto la Provincia <strong>di</strong> Milano ad elaborare un progetto il cui obiettivo èl’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> strumenti adeguati per la gestione e la pianificazione delle risorseidriche. Alla base delle elaborazioni vi è lo stu<strong>di</strong>o della vulnerabilità degli acquiferi.La Provincia <strong>di</strong> Milano ha pubblicato il documento chiamato Nuova Carta dellaVulnerabilità degli Acquiferi, pre<strong>di</strong>sposta sulla base <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> elementi così riassunti:_________________55


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio Elaborazione della Carta <strong>di</strong> Vulnerabilità all’inquinamento della falda, per la cuirealizzazione si è utilizzata la metodologia base del Gruppo Nazionale per la Difesadelle Catastrofi Idrogeologiche del CNR (SINTACS, Civita – 1987); Elaborazione della Carta <strong>di</strong> Vulnerabilità Intrinseca, la quale fa riferimento alle solecaratteristiche fisiche ed idrogeologiche del territorio; Attraverso il posizionamento dei Centri <strong>di</strong> Pericolo, in<strong>di</strong>viduati e georeferenziati apartire dai numerosi database ambientali presenti presso l’amministrazioneprovinciale, viene sviluppata la cartografia <strong>di</strong> Vulnerabilità Integrata; il Progetto Nitrati prevede la raccolta <strong>di</strong> dati specifici idrochimici ed isotopici sullafalda, in alcune aree a maggiore rischio per la risorsa idrica, sulla base dei qualiin<strong>di</strong>viduare con maggiore precisione: la <strong>di</strong>stribuzione orizzontale e verticale deinitrati in falda e l’origine della contaminazione responsabile della situazioneattuale.Gli strati informativi utilizzati per l’elaborazione della Carta della Vulnerabilità degliAcquiferi sono:_________________56


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB5: Strato informativo: SOGGIACENZACaratteristiche essenziali: per quanto riguarda la superficie freatica questa è elaborataattraverso i dati della rete <strong>di</strong> monitoraggio provinciale, composta da oltre 200 punti.L’elaborazione della soggiacenza viene eseguita attraverso il confronto automatico con ilmodello <strong>di</strong>gitale del terreno ottenuto dalla rete <strong>di</strong> punti quotati della Carta TecnicaRegionale 1:10'000.Il territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è caratterizzato da una falda relativamente alta.Infatti è possibile <strong>di</strong>stinguere una zona più rialzata a nord-ovest, dove si trova il centroabitato; e la restante porzione più depressa riconoscibile per la presenza delle numerosetestate <strong>di</strong> fontanili .Soggiacenza della falda. Fonte: Provincia <strong>di</strong> MilanoL’alimentazione della falda superficiale è localmente legata, oltre che all’afflusso damonte ed al regime meteorico, anche alla presenza <strong>di</strong> estese aree agricole, le cuipratiche irrigue con<strong>di</strong>zionano il regime della falda. A scala annuale, infatti, la falda èinteressata da cicliche oscillazioni stagionali legate ai perio<strong>di</strong> irrigui, che determinanomassimi piezometrici tardo estivi o autunnali (agosto/settembre) e minimi primaverili(aprile/maggio), con escursioni variabili in funzione dell’andamento climatico dellastagione irrigua.A stagioni piovose corrispondono escursioni più limitate, determinate dal minor ricorsoall’irrigazioneper le necessità colturali; viceversa, irrigazioni più frequenti nelle stagioni maggiormentesiccitose provocano maggiori escursioni piezometriche._________________57


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPer quel che riguarda la presenza <strong>di</strong> elementi contaminati nelle acque sotterraneedall’ultimo lavoro pubblicato dalla provincia <strong>di</strong> Milano (Fenomeni <strong>di</strong> contaminazione delleacque sotterranee nella provincia <strong>di</strong> Milano, 2002), il comune è elencato tra quelli conincidenza sulla risorsa idrica sotterranea nulla. Anche i comuni confinanti rientrano inquesta classe oppure in quella debole. In cartografia viene solo segnalata la presenza <strong>di</strong>plume <strong>di</strong> contaminazione da antiparassitari._________________58


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB6: Strato informativo: INFILTRAZIONECaratteristiche essenziali: elaborazione delle precipitazioni sulla base dei dati decennalipluviometrici (1991-2000) delle seguenti stazioni:– Ufficio Idrografico Regionale– ERSAF– Consorzio VilloresiPer il calcolo dell’infiltrazione efficace sulle aree scoperte sono stati utilizzati i datipedologici prodotti da ERSAL (1993 e 1999) relativi al territorio provinciale.Per la stima dei valori <strong>di</strong> infiltrazione nell’urbanizzato si è utilizzata la cartografia “DUSAF -Urbanizzato” (ERSAF Regione Lombar<strong>di</strong>a 2003), con assegnazione <strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong>infiltrazione alla sulla base delle caratteristiche <strong>di</strong> densità e tipologia d’uso.Infiltrazione in falda. Fonte: Provincia <strong>di</strong> Milano._________________59


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB7: Strato informativo: TIPOLOGIA DI COPERTURACaratteristiche essenziali: dati relativi al territorio non urbanizzato desunti dalle cartepedologiche prodotte da ERSAL (1993 e 1999) relative al territorio della provincia, da cuisono stati valutati alcuni elementi pedologici quali il profilo, l’orizzonte, lo spessore e icontenuti <strong>di</strong> limo, argilla e <strong>di</strong> sostanza organica, rielaborati secondo la procedura delmetodo SINTACS al fine <strong>di</strong> calcolare il potere <strong>di</strong> attenuazione/protezione del suolo neiconfronti dell’acquifero per l’urbanizzato, elaborazione del progetto DUSAF urbanizzato(ERSAF Regione Lombar<strong>di</strong>a 2003) con assegnazione <strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong> attenuazionecalcolato in funzione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> impermeabilità.Tipologia <strong>di</strong> copertura. Fonte: Provincia <strong>di</strong> Milano_________________60


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB8: Strato informativo: ACCLIVITA’ (SLOPE)Caratteristiche essenziali: elaborazione me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong>gitale delterreno ottenuto dalla rete <strong>di</strong> punti quotati della Carta Tecnica Regionale:10'000, aventeuna maglia <strong>di</strong> 100m <strong>di</strong> lato.Acclività. Fonte: Provincia <strong>di</strong> Milano_________________61


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB9:Vulnerabilità degli acquiferiLa vulnerabilità intrinseca <strong>di</strong> un acquifero esprime una caratteristica idrogeologica chein<strong>di</strong>ca la facilità con cui un inquinante generico, idroveicolato, a partire dalla superficietopografica raggiunge la falda e la contamina.Dalla classificazione del grado <strong>di</strong> vulnerabilità degli acquiferi, effettuata nell’ambito dellostu<strong>di</strong>o geologico redatto a supporto del P.R.G., risulta che tutto il territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>rientra in un grado <strong>di</strong> vulnerabilità estremamente elevato, in quanto l’unità acquifera ècaratterizzata da elevata permeabilità e sono assenti, poco sviluppate o asportate lesequenze sommitali fini in grado <strong>di</strong> offrire garanzie <strong>di</strong> protezione della falda limitando la<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> inquinanti idroveicolati. La soggiacenza nel territorio è molto ridotta essendocompresa tra 3 e 7m da p.c.La vulnerabilità integrata considera, la pressione antropica esistente sul sito, ed inparticolare la presenza <strong>di</strong> attività a rischio quali, per esempio, attività industriali <strong>di</strong> variotipo, attività agricole con uso <strong>di</strong> fertilizzanti e pestici<strong>di</strong>, pozzi perdenti, scarichi fognari, ecc.Caratteri idrogeologici e vulnerabilità dell’acquifero superficiale_________________62


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB10: Qualità dei corpi idrici sotterraneiIl Programma <strong>di</strong> Tutela e Uso delle Acque della Regione Lombar<strong>di</strong>a contiene i risultatidella classificazione dei corpi idrici sotterranei, svolta ai sensi del D.lgs 152/99; i punti <strong>di</strong>campionamento associati alla classificazione ricadono nei Comuni <strong>di</strong> Cusago e <strong>di</strong> MilanoBareggio e <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>. Sono definiti, per tali punti, lo stato chimico (SCAS), lo StatoQuantitativo (SQAS) e lo Stato Ambientale (SAAS). Lo SCAS si articola secondo 5 classi,dalla 1, con impatto antropico nullo o trascurabile, alla 4, <strong>di</strong> compromissione della falda,a cui si aggiunge la classe 0 associata a particolari caratteristiche idrochimiche naturali.Lo SQAS è articolato in quattro classi, dalla A alla D, dalla maggiore alla minore<strong>di</strong>sponibilità o produttività dell’acquifero. Lo SAAS, definito dall’incrocio tra lo statochimico e quantitativo, tolto il caso della “particolare”, comprende le situazioni“scadente”, “sufficiente”, “buono” ed “elevato”.B11:La raccolta dei rifiutiLa raccolta dei rifiuti avviene con il sistema della “raccolta <strong>di</strong>fferenziata”. Il CentroComunale <strong>di</strong> Raccolta Rifiuti Urbani, è collocato in via Colombo ed è aperto 4 giorni asettimana.In tale struttura vengono raccolti gli ingombranti, il metallo, il verde, la carta, il cartone, laplastica, le lattine e il vetro. La gestione del servizio rifiuti urbani, per gli anni dal 2010-2012,è stato affidato alla Ditta AIMERI AMBIENTE S.r.l. , con sede legale ed amministrativa inRozzano (MI)I rifiuti in<strong>di</strong>fferenziati (sacco grigio) il vetro, il sacco giallo (carta, plastica, lattine etetrapack) e quelli organici (in sacchetti meteriale biodegradabile) vengono raccolti conle modalità del “porta a porta”.L'ecostazione mobile non opera più dal 2000 sul territorio comunale, data <strong>di</strong> aperturadella piattaforma con tutte le autorizzazioni necessarie per la raccolta dei R.U.P. (rifiutiurbani pericolosi)Modalità <strong>di</strong> raccolta porta a porta: umido e in<strong>di</strong>fferenziati, vetro e sacco giallo (carta,plastica, lattine e tetrapack)I rifiuti urbani: Fanno parte dei rifiuti urbani:Rifiuti domestici anche ingombrantirifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade rifiuti <strong>di</strong>qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche rifiuti vegetaliprovenienti da aree ver<strong>di</strong>, quali giar<strong>di</strong>ni, parchi e aree cimiteriali.I rifiuti speciali: Fanno parte dei rifiuti speciali:_________________63


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioI rifiuti da lavorazione industriale, i rifiuti da attività commerciali, i rifiuti derivanti dall"attività <strong>di</strong>recupero e smaltimento <strong>di</strong> rifiuti, i fanghi prodotti da trattamenti delle acque e dalla depurazionedelle acque reflue e da abbattimento <strong>di</strong> fumi , i rifiuti derivanti da attività sanitarie , i macchinari ele apparecchiature deteriorati ed obsoleti , i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro partialtri.I rifiuti urbani pericolosi (RUP)I rifiuti urbani pericolosi sono costituiti da tutta quella serie <strong>di</strong> rifiuti che, pur avendo un'origine civile,contengono al loro interno un'elevata dose <strong>di</strong> sostanze pericolose e che quin<strong>di</strong> devono esseregestiti <strong>di</strong>versamente dal flusso dei rifiuti urbani "normali".Tra i RUP, i principali sono i me<strong>di</strong>cinaliscaduti e le pile.I rifiuti speciali pericolosiI rifiuti speciali pericolosi sono quei rifiuti generati dalle attività produttive che contengono al lorointerno un'elevata dose <strong>di</strong> sostanze inquinanti. Per questo motivo occorre renderli innocui, cioètrattarli in modo da ridurne drasticamente la pericolosità.Nella normativa precedente rispetto aquella in vigore attualmente, tali rifiuti erano definiti come rifiuti tossico nocivi.Raffinazione del petrolio , processi chimici , industria fotografica , industria metallurgica , oli esauritisolventi , produzione conciaria e tessile , impianti <strong>di</strong> trattamento dei rifiuti , ricerca me<strong>di</strong>ca eveterinariaB12: La produzione complessivaLa produzione complessiva <strong>di</strong> rifiuti urbani (RU) della provincia <strong>di</strong> Milano nell’anno 2008 èstata pari a 2.024.176 tonnellate, <strong>di</strong> cui il 46,8%, ovvero 946.352 t, sono state raccolte conmodalità <strong>di</strong>fferenziata e avviate al recupero <strong>di</strong> materia.Il quantitativo <strong>di</strong> rifiuto <strong>di</strong>fferenziato comprende anche i rifiuti ingombranti avviati alrecupero <strong>di</strong> materia, che contribuiscono alla percentuale <strong>di</strong> RD per circa l’1,1%. Gliingombranti totali raccolti nel 2008 ammontano a 105.116 t, pari al 5% della produzionetotale <strong>di</strong> RSU: il quantitativo avviato a recupero <strong>di</strong> materia corrisponde a 22.727 t, mentrela restante quota, pari a 82.389 t, viene avviata a smaltimento.Il flusso residuo è quin<strong>di</strong> costituito dalle terre da spazzamento stradale pari a 63.779 t(3,2%) e dai rifiuti in<strong>di</strong>fferenziati che ammontano a 931.656 t (46%)._________________64


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioSe invece si considera la provincia escluso il capoluogo, la percentuale <strong>di</strong> raccolta<strong>di</strong>fferenziata aumenta sino al 55%.Provincia <strong>di</strong> Milanot/a kg/abxa %Produzione totale 2.024.176 518,13 100<strong>di</strong> cuiIn<strong>di</strong>fferenziato 931.656 238,47 46,0%Raccolte <strong>di</strong>fferenziate* 946.352 242,24 46,8%Ingombranti a82.389 21,09 4,1%smaltimentoSpazzamento 63.779 16,33 3,2%Abitanti 3.906.726 100Provincia esclusa MilanoProduzione totale 1.276.031 489,45 100<strong>di</strong> cuiIn<strong>di</strong>fferenziato 464.580 178,20 36,4%Raccolte <strong>di</strong>fferenziate* 701.684 269,14 55,0%Ingombranti a65.041 24,95 5,1%smaltimentoSpazzamento 44.726 17,16 3,5%Abitanti 2.607.093 66,7%Produzione <strong>di</strong> rifiuti e flussi delle raccolte in provincia <strong>di</strong> Milano nel 2008.La produzione annua <strong>di</strong> rifiuti per abitante residente risulta sostanzialmente crescente conl’aumentare della <strong>di</strong>mensione dei Comuni: infatti si passa da 469-475 kg/abxa per iComuni fino a 10.000 abitanti, a 478-485 kg/abxa nei Comuni da 10.000 a 40.000 abitanti,per arrivare fino a 524 kg/abxa nei gran<strong>di</strong> Comuni, eccetto il Capoluogo nel quale siregistra una produzione <strong>di</strong> 575 kg/abxa._________________65


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioProduzione <strong>di</strong> rifiuti per classe <strong>di</strong>mensionale dei Comuni in provincia <strong>di</strong> Milano nel 2008_________________66


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB13:Le raccolte <strong>di</strong>fferenziateI rifiuti intercettati dalle raccolte <strong>di</strong>fferenziate in provincia <strong>di</strong> Milano nel 2008 sono stati paria 946.352 t, ovvero il 46,8% della produzione totale <strong>di</strong> rifiuti: tale valore comprende lefrazioni <strong>di</strong>fferenziate secche, la frazione organica, il verde, i rifiuti pericolosi e la quota <strong>di</strong>rifiuti ingombranti avviati a recupero.Le principali frazioni che costituiscono le raccolte <strong>di</strong>fferenziate sono la carta e cartone,l’organico, il vetro e il verde, che compongono il 74% <strong>di</strong> tutte le RD; se invece siconsiderano anche il legno, la raccolta multimateriale e la plastica si supera il 90% deiquantitativi raccolti.Contributi alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata per frazione in provincia <strong>di</strong> Milano nel 2008.Si evidenzia nella tabella seguente la composizione della frazione “multimateriale”assunta per la provincia <strong>di</strong> Milano.Nel grafico a torta si rappresenta la composizione percentuale delle frazioni raccolte pervia DifferenziataComposizione merceologica dei quantitativi raccolti con il sistema “multimateriale”_________________67


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioSi può osservare nella tabella che i Comuni che superano il 50% <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziatasono 166, corrispondenti al 53,6% della popolazione residente in provincia.Classificazione dei Comuni in provincia <strong>di</strong> Milano per percentuale <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziatacomplessivamente raggiunta nel 2008.Come evidenziato anche dalla tabella successiva si può affermare che, in generale, sonoi Comuni <strong>di</strong> minori <strong>di</strong>mensioni a conseguire i maggiori livelli <strong>di</strong> recupero. L’analisi per classe<strong>di</strong>mensionale del <strong>Comune</strong> evidenzia infatti una progressiva <strong>di</strong>minuzione del livello <strong>di</strong>raccolta <strong>di</strong>fferenziata all’aumentare della <strong>di</strong>mensione del <strong>Comune</strong>; si passa quin<strong>di</strong> dal61,8% per i Comuni con meno <strong>di</strong> 5.000 abitanti, al 50,8% per quelli con più <strong>di</strong> 40.000abitanti, fino al 32,7% appunto del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Milano._________________68


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioRaccolta <strong>di</strong>fferenziata per classe <strong>di</strong>mensionale dei <strong>Comune</strong> in provincia <strong>di</strong> Milano nel 2008_________________69


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioI DATI DI RACCOLTA DEL COMUNE DI SEDRIANO:R.D. (ANNO 2008): 62,37%RIEPILOGO DEI DATI 2008 (VALORI IN t)RU INDIFFERENZIATI 1.412,57 28,3%SPAZZAMENTO 151,02 3,0%INGOMBRANTI 314,38 6,3%RD 3.113,31 62,4%INGOMBRANTI A RECUPERO: 122,26INERTI 268,44CIMITERIALI -INCIDENZA DELLA PRODUZIONE COMUNALE DI RIFIUTI SUL TOTALE PROVINCIALE: 0,25%POPOLAZIONE RESIDENTE SUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE PROVINCIALE: 0,28%COSTO PRO-CAPITE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI (€/ABITANTE ANNO): 102,27COSTO MEDIO PROVINCIALE PRO-CAPITE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI(€/ABITANTE ANNO): 120,35PIATTAFORMA: NO_________________70


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioDATI ESTRATTI DAL RAPPORTO PROVINCIALE QUALITA’ RIFIUTI DELLA PROVINCIA DI MILANO ANNO2008PRODUZIONE PRO-CAPITE RIFIUTI - Anno 2009FONTE ARPA_________________71


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB14: Ra<strong>di</strong>azioniRadonIl radon – gas naturale ra<strong>di</strong>oattivo proveniente dal deca<strong>di</strong>mento dell’uranio e del ra<strong>di</strong>onaturalmente presenti sulla Terra – origina principalmente dal suolo, dalle rocce, daimateriali da costruzione:fuoriesce facilmente da tali matrici <strong>di</strong>sperdendosi all’aria aperta o, viceversa,accumulandosi negli ambienti chiusi.Una terza sorgente <strong>di</strong> Radon è rappresentata dall'acqua, in quanto il gas ra<strong>di</strong>oattivo èmoderatamente solubile in essa. Tuttavia il fenomeni riguarda essenzialmente le acquetermali e quelle attinte <strong>di</strong>rettamente da pozzi artesiani, poiché <strong>di</strong> norma l'acqua potabile,nei trattamenti e nel processo <strong>di</strong> trasporto, viene talmente rimescolata da favorirel'allontanamento del Radon per scambio con l’aria.Il Radon proveniente dal suolo, mescolato all'aria, si propaga fino a risalire in superficie.Nell'atmosfera si <strong>di</strong>luisce rapidamente e la sua concentrazione in aria è pertanto moltobassa, ma quando penetra negli spazi chiusi tende ad accumularsi, raggiungendoconcentrazioni dannose per la salute.La via che il Radon generalmente percorre per giungere all'interno delle abitazioni èquella che passa attraverso fessure e piccoli fori delle cantine e nei piani seminterrati.L'interazione tra e<strong>di</strong>ficio e sito, l'uso <strong>di</strong> particolari materiali da costruzione, le soluzionitecniche sono pertanto gli elementi più rilevanti ai fini della valutazione dell'influenza delRadon sulla qualità dell'aria interna delle abitazioni ed e<strong>di</strong>fici in genere.Generalmente si registrano concentrazioni <strong>di</strong> radon più elevate nei seminterrati e ai pianibassi, soprattutto se i locali sono mal ventilati o mal isolati dal terreno, in quanto lasorgente principale del gas – in Lombar<strong>di</strong>a, e in Italia in generale – è il suolo.Il radon rappresenta la fonte principale d’esposizione della popolazione alle ra<strong>di</strong>azioniionizzanti naturali: può fissarsi alla polvere presente nell’aria e, attraverso la respirazione,depositarsi nei bronchi e nei polmoni fungendo da sorgente emissiva interna. L’AgenziaInternazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) e l’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità(OMS) classificano il radon come cancerogeno <strong>di</strong> gruppo 1, quin<strong>di</strong> come sostanza per laquale esiste una sufficiente evidenza <strong>di</strong> cancerogenicità negli esseri umani; a tale gruppoappartiene, ad esempio, anche il fumo passivo.La normativa italiana (D.Lgs. 230/95 e successive mo<strong>di</strong>fiche integrative) considera leproblematiche connesse all’esposizione al radon negli ambienti <strong>di</strong> lavoro, ma non nelleabitazioni; il riferimento è quin<strong>di</strong> la raccomandazione dell’Unione Europea90/143/Euratom che in<strong>di</strong>ca i valori oltre i quali intraprendere provve<strong>di</strong>menti nelleabitazioni esistenti e in quelle <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione (abitazioni esistenti: 400 Bq/m3; nuovee<strong>di</strong>ficazioni: 200 Bq/m3)Poiché una ricerca degli anni ’90 aveva rilevato che la me<strong>di</strong>a dei valori negli ambientiabitativi indagati risultava tra le più alte a livello nazionale, la Regione Lombar<strong>di</strong>a nel 2003realizzava una campagna regionale <strong>di</strong> misura <strong>di</strong> radon indoor allo scopo <strong>di</strong> avereinformazioni dettagliate. Sono state effettuate circa 3.600 misure <strong>di</strong> durata annuale,localizzate in 541 comuni e in locali <strong>di</strong> abitazioni o luoghi <strong>di</strong> lavoro posti al pian terreno edaventi caratteristiche omogenee.Il 4,4% delle misure effettuate ha rilevato valori superiori a 400 Bq/m3 e le province piùinteressate da questa problematica sono quelle a carattere montano (Bergamo, Brescia,_________________72


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLecco, Sondrio e Varese). Nelle province <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> e Cremona, invece, le concentrazionisono risultate sempre inferiori a 200 Bq/m3.Le misure effettuate costituiscono una base dati per l’in<strong>di</strong>viduazione delle Radon (RadonProne Areas), cioè le zone del territorio ad elevata probabilità <strong>di</strong> alte concentrazioni <strong>di</strong>radon. Non sono tuttavia ancora pubblicate linee guida nazionali che in<strong>di</strong>chino lametodologia da utilizzare per passare dalle informazioni puntuali (misure effettuate) a<strong>di</strong>nformazioni previsionali su aree territoriali <strong>di</strong> interesse (ad esempio l’ambito comunale).La rete <strong>di</strong> monitoraggio è stata costruita realizzando delle maglie omogenee ottenuteincrociando il criterio semplicemente cartografico (CTR, scala 1:10.000), con quellogeologico - morfologico regionale.Ai comuni appartenenti ad una maglia, anche se non specificatamente indagati, è statoassociato il valore della maglia corrispondente, poiché come ipotesi <strong>di</strong> base si è assuntoche la concentrazione <strong>di</strong> Radon all’interno <strong>di</strong> una maglia fosse omogenea.In relazione a quanto si evince dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombar<strong>di</strong>a, stilatoda ARPA Lombar<strong>di</strong>a nell’anno 2010, le stime effettuate, sulla base delle considerazionisopra riportate, determinano che la concentrazione <strong>di</strong> Radon nell’area considerata siattesta tra valori me<strong>di</strong> annuali compresi tra gli 0 Bq/m3 e i 200 Bq/m3_________________73


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio<strong>Sedriano</strong>Concentrazioni Radon. Fonte: Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombar<strong>di</strong>a, ARPA Lombar<strong>di</strong>a,2010Fonte: Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombar<strong>di</strong>a, ARPA Lombar<strong>di</strong>a, 2010_________________74


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl programma <strong>di</strong> sviluppo rurale regionale 2007-2013Il Programma <strong>di</strong> Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombar<strong>di</strong>a rappresenta lostrumento con cui la Regione fissa gli interventi <strong>di</strong> sostegno al settore agricolo per ilperiodo 2007-2013.L’obiettivo generale perseguito dal P.S.R. viene mantenuto rispetto al precedente periodo<strong>di</strong> programmazione, prevedendo l’accompagnamento del sistema agricolo lombardoverso il nuovo modello <strong>di</strong> agricoltura, ovvero incrementando la competitività del sistemaproduttivo agricolo, attraverso il conferimento <strong>di</strong> ruolo ed identità alle aree rurali, affinchépossano essere adeguatamente valorizzate, promuovendo la tutela e la valorizzazionedell’ambiente, anche attraverso una corretta gestione del territorio.Il P.S.R. in<strong>di</strong>vidua quattro assi per gli interventi a favore del sistema agroalimentare eforestale:a. Governance del sistema agroalimentare e forestale;b. Competitività, innovazione del sistema agroalimentare e politiche a favore delconsumatore;c. Sostenibilità delle produzioni e contributo dei sistemi agricoli e forestali alle politicheterritoriali, ambientali ed energetiche regionali;d. Politiche agricole per la <strong>di</strong>versificazione dell’economia rurale e a favore dellamontagna, della collina e del pianalto.Il P.S.R. ha sud<strong>di</strong>viso il territorio regionale in zone omogenee e prevede quattro assi <strong>di</strong>intervento con relative misure: Asse I: “Miglioramento della competitività del settore agricolo” (rafforzare esviluppare l’integrazione <strong>di</strong> filiera, razionalizzare l’uso della risorsa irrigua, svilupparee consolidare la filiera corta); Asse 2: “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” (i sistemi ver<strong>di</strong> territorialie la gestione dei nitrati in agricoltura);_________________75


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio Asse 3: “Qualità della vita nelle zone rurali e <strong>di</strong>versificazione dell’economia rurale”(permanenza delle popolazioni rurali nelle zone svantaggiate, miglioramento dellaqualità della vita e la <strong>di</strong>versificazione dell’economia rurale); Asse 4: “LEADER”, integrare gli aspetti agricoli nelle attività <strong>di</strong> sviluppo locale peraccrescere l’efficacia e l’efficienza della governance locale<strong>Sedriano</strong> rientra all’interno della zona A – Poli urbani: Sono le aree nelle quali è prioritarioricercare nuove formule produttive e organizzative, tenendo conto delle necessità <strong>di</strong>riequilibrare territori nei quali l’attività agricola e l’ambiente sono compromessi dalla fortepressione competitiva <strong>di</strong> altre attività._________________76


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB15: Reti ecologica regionale e paesaggioRegione Lombar<strong>di</strong>a in data 28 novembre ha determinato le modalità per l’attuazionedella rete ecologica regionale in raccordo con la programmazione territoriale degli Entilocali. Tale atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo assume una notevole rilevanza per la determinazione del piano<strong>di</strong> governo del territorio in quanto in<strong>di</strong>rizza le scelte che l’amministrazione deve garantireper la salvaguar<strong>di</strong>a dell’ecostistema regionale.La Rete Ecologia Regionale lombarda, intesa come rete polivalente in grado <strong>di</strong> produrresinergie positive con le varie politiche <strong>di</strong> settore che concorrono al governo del territorio edell’ambiente, si inquadra come strumento fondamentale per uno sviluppo sostenibileall’interno del più <strong>vas</strong>to scenario territoriale <strong>ambientale</strong> delle regioni biogeografichealpina e padana.Motivazione fondamentale a premessa dello sviluppo delle reti ecologiche, in Lombar<strong>di</strong>ae più in generale in Europa, è il riconoscimento del degrado del patrimonio naturale ed ilprogressivo scar<strong>di</strong>namento degli ecosistemi a livello globale, regionale e locale, cheimpone azioni <strong>di</strong> riequilibrio in un’ottica <strong>di</strong> sviluppo sostenibile, <strong>di</strong> cui deve farsi carico ilgoverno del territorio.La Rete Ecologica Regionale pone quin<strong>di</strong> la triplice finalità <strong>di</strong>: tutela; ovvero salvaguar<strong>di</strong>a delle rilevanze esistenti, per quanto riguardabio<strong>di</strong>versitàvce funzionalità ecosistemiche, ancora presenti sul territorio lombardo; valorizzazione; ovvero consolidamento delle rilevanze esistenti, aumentandone lacapacità <strong>di</strong> servizio ecosistemico al territorio e la fruibilità da parte dellepopolazioni umane senza che sia intaccato il livello delle risorse ricostruzione; ovvero incremento attivo del patrimonio <strong>di</strong> naturalità e <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versitàesistente, attraverso nuovi interventi <strong>di</strong> rinaturazione polivalente in grado <strong>di</strong>aumentarne le capacità <strong>di</strong> servizio per uno sviluppo sostenibile; potranno essererafforzati i punti <strong>di</strong> debolezza dell’ecosistema attuale in modo da offrire maggioriprospettive per un suo riequilibrioPaesaggio ed ecosistemaSi pone il tema del <strong>rapporto</strong> tra reti ecologiche e paesaggio: Per quanto riguardaquest’ultimo, la Convenzione Europea del Paesaggio lo definisce come “una parte <strong>di</strong>territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione <strong>di</strong>fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”, chiarendo che devono essereconsiderati sia i paesaggi eccezionali, sia quelli della vita quoti<strong>di</strong>ana e quelli degradati. Ilpaesaggio dunque riflette una prospettiva sistemica complessiva, così come quelledell’ecosistema e quelle del territorio.La rete ecologica riflette l’ecosistema, con le sue unità fisiche ed i flussi <strong>di</strong> materia edenergia che lo determinano, gli esseri viventi con le loro biomasse ed i loro spostamenti; ilpaesaggio rende conto della percezione delle realtà ambientali, dei significati (culturali,identitari) ad essi attribuiti dalle popolazioni e delle aspettative fruitive collegate. Ilpaesaggio fruito non comprende solo buona parte degli elementi delle reti ecologiche,ma anche elementi de<strong>di</strong>cati alla fruizione o al governo <strong>di</strong> valori storico-culturali. Le retiecologiche per contro forniscono rilevanze fruibili dalle popolazioni interessate,mantenendo specificità per aspetti più funzionali dal punto <strong>di</strong> vista ecosistemico quali labio<strong>di</strong>versità, il ruolo delle biomasse e delle sostanze nei flussi <strong>di</strong> materia ed energia._________________77


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCiascuna delle due prospettive ha dunque le sue specificità, con una zona <strong>di</strong>sovrapposizione ampia che richiede un coor<strong>di</strong>namento degli strumenti <strong>di</strong> governo, perevitare duplicazioni <strong>di</strong> attività, lacune, inefficienze e sviluppare invece le sinergie positive.Il Piano Paesistico Regionale è <strong>di</strong> supporto della finalità generale della RegioneLombar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tutela, <strong>di</strong> valorizzazione e <strong>di</strong> miglioramento del paesaggio.Tra gli “atti a specifica valenza paesaggistica” integrati nel P.P.R. sono compresi anche iseguenti <strong>di</strong> specifica e <strong>di</strong>retta rilevanza per l’assetto ecosistemico e quin<strong>di</strong> per la reteecologica: gli atti istitutivi e i piani dei Parchi regionali e nazionali nonché delle riserve naturali; gli atti istitutivi e i piani dei parchi locali <strong>di</strong> interesse sovracomunale; i piani <strong>di</strong> settore dei parchi e i relativi regolamenti; i piani forestali previsti dalla l.r. 27/2004 nonché i progetti <strong>di</strong> riforestazione erinaturalizzazione approvati dagli organi competenti.Il P.P.R. ha come oggetto la Tutela paesaggistica degli ambiti <strong>di</strong> elevata naturalità, definiticome “quei <strong>vas</strong>ti ambiti nei quali la pressione antropica, intesa come inse<strong>di</strong>amentostabile, prelievo <strong>di</strong> risorse o semplice presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione, è storicamente limitata”.In tali ambiti la <strong>di</strong>sciplina paesaggistica persegue i seguenti obiettivi generali:a) recuperare e preservare l'alto grado <strong>di</strong> naturalità, tutelando le caratteristichemorfologiche e vegetazionali dei luoghi;b) recuperare e conservare il sistema dei segni delle trasformazioni storicamenteoperate dall'uomo;c) favorire e comunque non impe<strong>di</strong>re né ostacolare tutte le azioni che attengono allamanutenzione del territorio, alla sicurezza e alle con<strong>di</strong>zioni della vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong>coloro che vi risiedono e vi lavorano, alla produttività delle tra<strong>di</strong>zionali attivitàagrosilvo- pastorali;d) promuovere forme <strong>di</strong> turismo sostenibile attraverso la fruizione rispettosadell’ambiente;e) recuperare e valorizzare quegli elementi del paesaggio o quelle zone che inseguito a trasformazione provocate da esigenze economiche e sociali hannosubito un processo <strong>di</strong> degrado e abbandono.Ulteriori in<strong>di</strong>cazioni rilevanti anche per gli aspetti ecologici sono quelle fornite per la tutelae valorizzazione dei laghi lombar<strong>di</strong> e per la rete idrografica naturale fondamentale._________________78


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB16: Reti ecologiche comunali (REC)La pianificazione comunaleAl fine della preservazione della rete ecologica già presente sul territorio e dunque al fineattivare tutte quelle azioni <strong>di</strong> ricostituzione del sistema ecologico e paesistico del territoriodel comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è bene prefissare alcuni punti fondamentali : il recepimento delle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> livello regionale e <strong>di</strong> quelle, ove presenti, livelloprovinciale, nonché il loro adattamento alla scala comunale; il riconoscimento degli ambiti e degli habitat <strong>di</strong> valore (presenti e <strong>di</strong> progetto) chedovrà essere sottoposto a un regime <strong>di</strong> tutela o comunque ad una destinazioned’uso dei suoli specifica al fine <strong>di</strong> garantirne la sua conservazione e una correttatrasformazione nel tempo anche sotto il profilo della funzionalità dell’ecosistema; la definizione delle concrete azioni per attuare il progetto della rete ecologica, laloro localizzazione, le soluzioni che ne consentono la realizzazione (ad esempioattraverso l’acquisizione delle aree, o accor<strong>di</strong> mirati con i proprietari), laquantificandone dei costi necessari per le <strong>di</strong>fferenti opzioni; la precisazione degli strumenti per garantirne la sostenibilità economica(introducendo quin<strong>di</strong> i meccanismi <strong>di</strong> perequazione, compensazione, possibiliforme <strong>di</strong> convezioni per la realizzazione <strong>di</strong> interventi).La Rete Ecologica Comunale (REC) trova la sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> realizzazione nel Piano <strong>di</strong>Governo del Territorio (P.G.T.) previsto dalla l.r. 12/2005, anche nel rispetto agli obiettivi giàin<strong>di</strong>cati per i livelli sovra comunali.Gli obiettivi della REC per il livello comunale possono essere così sintetizzati: fornire alla Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio un quadro integrato delle sensibilitànaturalistiche esistenti, ed uno scenario ecosistemico <strong>di</strong> riferimento per lavalutazione <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e debolezza, <strong>di</strong> opportunità e minacce presenti sulterritorio governato; fornire al Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio in<strong>di</strong>cazioni per la localizzazione degliambiti <strong>di</strong> trasformazione in aree poco impattanti con gli ecosistemi deputati agliequilibri ambientali, in modo tale che il Piano nasca già il più possibile compatibilecon le sensibilità ambientali presenti; fornire alle Pianificazione attuativa comunale ed intercomunale un quadroorganico dei con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> tipo naturalistico ed ecosistemico, nonché delleopportunità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare azioni ambientalmente compatibili; fornire altresìin<strong>di</strong>cazioni per poter in<strong>di</strong>viduare a ragion veduta aree su cui realizzare eventualicompensazioni <strong>di</strong> valenza <strong>ambientale</strong>; fornire alle autorità ambientali <strong>di</strong> livello provinciale impegnate nei processi <strong>di</strong> VASuno strumento coerente per gli scenari ambientali <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o periodo da assumerecome riferimento per le valutazioni; fornire agli uffici responsabili delle espressione <strong>di</strong> pareri per procedure <strong>di</strong> VIA unostrumento coerente per le valutazioni sui singoli progetti, e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo motivatodelle azioni compensative: fornire ai soggetti che partecipano a tavoli <strong>di</strong> concertazione elementi per potermeglio governare i con<strong>di</strong>zionamenti e le opportunità <strong>di</strong> natura ecologica attinentiil territorio governato.Il progetto <strong>di</strong> rete ecologica <strong>di</strong> livello comunale deve contenere anche le seguenti azioni<strong>di</strong> carattere generale:_________________79


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio una verifica <strong>di</strong> adeguatezza del quadro conoscitivo esistente, ed eventualmenteun suo completamente ai fini <strong>di</strong> un governo efficace degli ecosistemi <strong>di</strong> pertinenzacomunale; la definizione <strong>di</strong> un assetto ecosistemico complessivo sod<strong>di</strong>sfacente sul me<strong>di</strong>operiodo; regole per il mantenimento della connettività lungo i corridoi ecologici delprogetto <strong>di</strong> REC, o del progetto eco-paesistico integrato; regole per il mantenimento dei tassi <strong>di</strong> naturalità entro le aree prioritarie per labio<strong>di</strong>versità a livello regionale; realizzazione <strong>di</strong> nuove dotazioni <strong>di</strong> unità polivalenti, <strong>di</strong> natura forestale o <strong>di</strong> altracategoria <strong>di</strong> habitat <strong>di</strong> interesse per la bio<strong>di</strong>versità e come servizio ecosistemico,attraverso cui potenziare o ricostruire i corridoi ecologici previsti, e densificarequelle esistenti all’interno dei gangli del sistema_________________80


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLa Rete Ecologica Regionale (RER) : l’area dell’alto milaneseSettore densamente urbanizzato, localizzato imme<strong>di</strong>atamente a S della provincia <strong>di</strong>Varese e delimitato a W dal fiume Ticino, a N dal Parco Alto Milanese, a E dagli abitati <strong>di</strong>Pogliano Milanese e Pregnana Milanese.Include un tratto <strong>di</strong> Parco del Ticino compreso tra Turbigo e Bernate Ticino, il settoresettentrionale del Parco Agricolo Sud Milano, la Riserva del Bosco WWF <strong>di</strong> Vanzago, i PLISParco del Roccolo e Bosco comunale <strong>di</strong> Legnano ed il margine meri<strong>di</strong>onale del PLISParco Alto Milanese.L’angolo sud-occidentale del settore è percorso da un breve tratto <strong>di</strong> fiume Ticino,mentre l’angolo nord-orientale è attraversato dal fiume Olona. È inoltre interessato dacorsi d’acqua artificiali quali il Canale secondario Villoresi ed il Canale Villoresi;quest’ultimo lo percorre da W a E e lo frammenta in due settori.Vi sono rappresentate aree boscate <strong>di</strong> notevole pregio naturalistico, in particolare nelParco del Ticino e nel Bosco <strong>di</strong> Vanzago, le due principali aree sorgente del settore. IlParco lombardo della Valle del Ticino, in particolare, rappresenta il complesso <strong>ambientale</strong>più esteso e meglio conservato della Pianura Padana e ne racchiude gran parte della<strong>di</strong>versità <strong>ambientale</strong>. Un inventario parziale <strong>di</strong> alcuni fra i gruppi tassonomici stu<strong>di</strong>ati finoad ora ha portato ad elencare circa 5000 specie fra piante, funghi e animali. Il fiumeTicino è oggi anche l’unico biotopo dell’Italia settentrionale nel quale sia presente unapopolazione riproduttiva <strong>di</strong> Lontra, specie estintasi nella seconda metà del secolo scorsoe recentemente reintrodotta.Il Parco del Roccolo e il Parco Agricolo Sud Milano rappresentano fondamentali elementi<strong>di</strong> connessione ecologica, soprattutto tra il Bosco <strong>di</strong> Vanzago e il Parco del Ticino. Sonoinoltre presenti significativi lembi <strong>di</strong> ambienti agricoli ricchi <strong>di</strong> prati stabili, siepi, boschetti efilari.Tutta l’area è permeata da una fitta matrice urbana e da una rete <strong>di</strong> infrastrutture lineariche ne frammentano la continuità ecologica, in particolare l’autostrada A4 che, nelsettore meri<strong>di</strong>onale, attraversa il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco del Ticino.A circa 5 Km <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza in linea d’aria dal comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> e a circa 5.5 km in<strong>di</strong>rezione ovest, si trova il Parco Lombardo delle Valli del Ticino, che rappresenta laporzione lombarda della più importante ed estesa fra le aree naturali residue dell’interaPianura Padana:la Valle del Ticino. Dal punto <strong>di</strong> vista ecologico e biogeografico, la Valle del Ticinocostituisce uno straor<strong>di</strong>nario corridoio biologico. La tutela <strong>di</strong> quest’area ha contribuitonotevolmente alla conservazione attiva degli ambienti naturali e dei complessi eminacciati ecosistemi che la caratterizzano.Va evidenziata anche la presenza <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> Siti <strong>di</strong> Importanza Comunitaria (SIC), nonricadenti all’interno del territorio comunale: Bosco <strong>di</strong> Vanzago (cod. IT2050006): l’area è posta a circa 1 Km in linea d’aria anord del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ed è ubicata al margine estremo Nord della fasciadei fontanili. E' uno dei rari casi <strong>di</strong> bosco <strong>di</strong> pianura ancora ben conservati esistentinella Pianura Padana, con esemplari centenari <strong>di</strong> rovere e <strong>di</strong> farnia. Ambientedella riserva naturale è infatti quello tipico planiziale, detto del “pianalto asciutto”.Nella Riserva, che si estende per circa 143 ettari, sono presenti gran parte dellespecie arboree dell'antico ambiente padano; in particolare i boschi sono formatida roveri secolari, farnie, olmi, aceri campestri, carpini bianchi, tigli, ciliegi selvaticie castagni. Splen<strong>di</strong>do nelle stagioni della fioritura il sottobosco dove spicca per_________________81


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriobellezza e intensità <strong>di</strong> profumo il mughetto e la pervinca. Vicino agli specchid'acqua si sviluppa la vegetazione palustre, soprattutto nel bacino Lago Nuovo,dal quale emerge un isolotto colonizzato dagli ontani, dai salici bianchi e da unfitto canneto. Il Lago Vecchio, invece, ha acque più ossigenate e ospita unafauna ittica più eterogenea (persici, lucci, tinche, cavedani). Sono presenti 123specie <strong>di</strong> uccelli <strong>di</strong> cui 53 ni<strong>di</strong>ficanti. Durante i passi e in inverno gli specchid’acqua si popolano <strong>di</strong> cormorani, gallinelle d'acqua, alzavole, moriglioni,germani reali, aironi cenerini, nitticore e tuffetti. L’area, oltre ad essere SIC, èanche una ZPS. SIC Fontanile nuovo <strong>di</strong> Bareggio (cod. IT2050007): l’area è posta a circa 1.5 Km inlinea d’aria a sud-est del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ed è compresa nel Parco AgricoloSud Milano. Il Fontanile Nuovo, collocato all’interno del comune <strong>di</strong> Bareggio, è unarisorgiva che sfrutta la superficialità della falda freatica e fa parte della fitta rete <strong>di</strong>canali artificiali che caratterizzano il Parco Agricolo Sud; si sviluppa in senso nordsuded è caratterizzato dalla presenza <strong>di</strong> habitat seminaturali inseriti in unamatrice, prettamente agricola, <strong>di</strong> zone coltivate e aree prative. Sotto l’aspettovegetazionale le cenosi naturali appaiono spesso piuttosto degradate, per <strong>di</strong>versimotivi. L’intervento antropico ne mo<strong>di</strong>fica la struttura, l’intrusione <strong>di</strong> pianteinfestanti contribuisce a rendere l’habitat meno naturale, la presenza <strong>di</strong> coltivi equin<strong>di</strong> <strong>di</strong> concimi in quantità massicce favorisce le specie nitrofile e, infine, lafascia <strong>di</strong> rispetto lungo il Fontanile non è sufficiente ad impe<strong>di</strong>re l’ingresso <strong>di</strong> specieruderali. L’area, oltre ad essere SIC, è anche una ZPS.. Bosco <strong>di</strong> Cusago (cod. IT2050008): l’area è posta a circa 2.5 Km in linea d’aria asud del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ed è caratterizzata dalla presenza <strong>di</strong> elementinaturalistici <strong>di</strong> notevole significato ecologico, sia vegetazionali che faunistici, checonferiscono all’area elevato valore scientifico per l’assoluta rarità e larappresentatività degli ecosistemi forestali climatici originari del contesto planiziariopadano, nonché per le intatte potenzialità <strong>di</strong> recupero e riqualificazionenaturalistica degli ambienti coltivati che caratterizzano l’area <strong>di</strong> rispetto. L’areaprotetta, che si estende per circa 13 ettari, è classificata come riserva naturaleorientata. L’area, oltre ad essere SIC, è anche una ZPS. Inoltre, a circa 0.5 Km <strong>di</strong><strong>di</strong>stanza in linea d’aria a nord del comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, si trova il Parco delRoccolo, che è un Parco Locale <strong>di</strong> Interesse Sovracomunale (PLIS). Il Plis delRoccolo è un parco <strong>di</strong> circa 16 ettari, istituito nel 1991 per la salvaguar<strong>di</strong>a deglielementi naturali della zona e per la valorizzazione dell'agricoltura, che impegnacirca l'80% della superficie del parco, con le coltivazioni <strong>di</strong> mais, grano, frumento,avena, orzo, soia e foraggio. Della rimanente area territoriale, il 9% è caratterizzatoda boschi, mentre l'1% da viabilità, cave e dal canale Villoresi con la sua rete <strong>di</strong>canali irrigui secondari. Un'altra caratteristica del parco é la presenza <strong>di</strong> numerosecascine sparse nel suo territorio, testimoni <strong>di</strong> un passato storico agricolo della zona.Tra gli elementi che compongono la flora <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> ambiente, oltre allespecie coltivate, si possono riscontrare fiordaliso, camomilla e papavero._________________82


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLa <strong>di</strong>rettiva regionale in riferimento alle reti ecologiche precisa che:1) Elementi primari e <strong>di</strong> secondo livelloDorsale Verde Nord Milano: progetto in corso <strong>di</strong> realizzazione da parte dellaProvincia <strong>di</strong> Milano che prevede la ricostruzione della continuità delle retiecologiche della pianura a nord del capoluogo milanese, dal Ticino all’Adda. Sisviluppa collegando tra loro PLIS, SIC, ZPS, aree agricole e margini dei nuclei urbanipresenti in questa porzione <strong>di</strong> territorio. Valle del Ticino; Fiume Olona – Ambientiacquatici fluviali: definizione del coefficiente naturalistico del DMV, con particolareattenzione alla regolazione del rilascio delle acque nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> magra;mantenimento delle aree <strong>di</strong> esondazione; ripristino <strong>di</strong> zone umide laterali;mantenimento del letto del fiume in con<strong>di</strong>zioni naturali, evitando la costruzione <strong>di</strong><strong>di</strong>fese spondali a meno che non si presentino problemi legati alla pubblicasicurezza (ponti, abitazioni); collettare gli scarichi fognari; mantenere le fascetampone; creazione <strong>di</strong> piccole zone umide perimetrali per anfibi e insetti acquatici;eventuale ripristino <strong>di</strong> legnaie (nursery per pesci); mantenimento dei siti riproduttividei pesci e degli anfibi; interventi <strong>di</strong> contenimento ed era<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> speciealloctone (es. Siluro); stu<strong>di</strong>o e monitoraggio dell’ittiofauna; Boschi e brughiere delpianalto milanese e varesotto; 04 Bosco <strong>di</strong> Vanzago e Parco del Roccolo;Valle del Ticino - Boschi: incentivare pratiche <strong>di</strong> selvicoltura naturalistica;mantenimento della <strong>di</strong>setaneità del bosco; <strong>di</strong>sincentivare i rimboschimenti conspecie alloctone; mantenimento delle piante vetuste; creazione <strong>di</strong> cataste <strong>di</strong>legna; conservazione della lettiera; prevenzione degli incen<strong>di</strong>; conservazione <strong>di</strong>gran<strong>di</strong> alberi; creazione <strong>di</strong> alberi-habitat (creazione cavità soprattutto in speciealloctone); interventi <strong>di</strong> contenimento ed era<strong>di</strong>cazione delle specie alloctone (es.Ciliegio tar<strong>di</strong>vo); stu<strong>di</strong>o e monitoraggio dell’avifauna agricola e forestale e dellachirotterofauna;Vasche del torrente Arno all’interno dell’area Boschi e brughiere del pianaltomilanese e varesotto; Bosco <strong>di</strong> Vanzago e Parco del Roccolo; PLIS Boscocomunale <strong>di</strong> Legnano - Zone umide e ex cave rinaturalizzate: favorire il processo <strong>di</strong>rinaturalizzazione dei laghetti <strong>di</strong> cava nel Parco del Roccolo; ampliamento dellezone umide artificiali esistenti sul fondo delle cave e mantenimento <strong>di</strong> cannetiestesi nelle ex cave del Parco del Roccolo; incentivare la messa insicurezza/interramento delle linee elettriche; creazione e mantenimento <strong>di</strong> isole ezone affioranti nelle ex cave del Parco del Roccolo e nelle Vasche del torrenteArno; stu<strong>di</strong>o e monitoraggio dell’avifauna acquatica e degli Odonati;Boschi e brughiere del pianalto milanese e varesotto; Bosco <strong>di</strong> Vanzago e Parcodel Roccolo; Valle del Ticino; Fontanili garzaie e risaie del pavese e del milanese;PLIS Parco Alto Milanese e aree agricole limitrofe; altre aree agricole in elementi <strong>di</strong>secondo livello - Ambienti agricoli: conservazione e ripristino degli elementi naturalitra<strong>di</strong>zionali dell’agroecosistema; incentivazione della messa a riposo a lungotermine dei seminativi per creare praterie alternate a macchie e filariprevalentemente <strong>di</strong> arbusti gestite esclusivamente per la flora e la fauna selvatica;incentivazione del mantenimento e ripristino <strong>di</strong> elementi naturali del paesaggioagrario quali siepi, filari, stagni, ecc.; mantenimento dei prati stabili polifiti; incentiviper il mantenimento delle tra<strong>di</strong>zionali attività <strong>di</strong> sfalcio e concimazione dei pratistabili; mantenimento <strong>di</strong> radure prative in ambienti boscati; mantenimento eincremento <strong>di</strong> siepi e filari con utilizzo <strong>di</strong> specie autoctone; mantenimento delle_________________83


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriopiante vetuste; incentivazione e attivazione <strong>di</strong> pascolo bovino ed equino gestito eregolamentato in aree a prato e radure boschive; incentivazione delmantenimento <strong>di</strong> bor<strong>di</strong> <strong>di</strong> campi mantenuti a prato o a incolto (almeno 3 m <strong>di</strong>larghezza); gestione delle superfici incolte e dei seminativi soggetti a set-asideobbligatorio con sfalci, trinciature, lavorazioni superficiali solo a partire dal mese <strong>di</strong>agosto; incentivazione delle pratiche agricole tra<strong>di</strong>zionali e a basso impiego <strong>di</strong>bioci<strong>di</strong>, primariamente l’agricoltura biologica; capitozzatura dei filari; incentivi per ilmantenimento della bio<strong>di</strong>versità floristica (specie selvatiche, ad es. in coltivazionicerealicole); stu<strong>di</strong>o e monitoraggio dell’avifauna, dei micromammiferi e deiLepidotteri legati agli agroescosistemi;Aree urbane: mantenimento dei siti riproduttivi, nursery e rifugi <strong>di</strong> chirotteri; adozione <strong>di</strong>misure <strong>di</strong> attenzione alla fauna selvatica nelle attività <strong>di</strong> restauro e manutenzione <strong>di</strong>e<strong>di</strong>fici, soprattutto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici storici;Varchi: Necessario intervenire attraverso opere sia <strong>di</strong> deframmentazione ecologica che<strong>di</strong>mantenimento dei varchi presenti al fine <strong>di</strong> incrementare la connettività ecologica:Varchi da mantenere:1) A Sud <strong>di</strong> Buscate2) A Nord-Est <strong>di</strong> Magnago;3) Tra Dairago e Borsano;4) Tra Dairago e Villa Cortese;5) Tra Cuggiono e Inveruno;Varchi da deframmentare:1) Tra Vanzago e <strong>Sedriano</strong>, ad attraversamento dell’Autostrada A4;2) Tra Arluno e Santo Stefano Ticino, ad attraversamento dell’Autostrada A4;3) Tra Inveruno e Arconate;4) Tra Buscate e Arconate;Varchi da mantenere e deframmentare:1) Tra Castano Primo e Buscate, ad attraversamento anche del Canale Villoresi2) Tra Castano Primo e Turbigo;3) Tra Dairago e Olcella;4) Tra Villa Cortese e Busto Garolfo;5) A NE <strong>di</strong> Corbetta2) Aree soggette a forte pressione antropica inserite nella rete ecologica Superficiurbanizzate: favorire interventi <strong>di</strong> deframmentazione; mantenere i varchi <strong>di</strong>connessione attivi; migliorare i varchi in con<strong>di</strong>zioni critiche; evitare la <strong>di</strong>spersioneurbana; Infrastrutture lineari: prevedere, per i progetti <strong>di</strong> opere che possonoincrementare la frammentazione ecologica, opere <strong>di</strong> mitigazione e <strong>di</strong> inserimento<strong>ambientale</strong>. Prevedere opere <strong>di</strong> deframmentazione in particolare per l’autostradaA4.Criticità:a) Infrastrutture lineari: frammentazione derivante dalla fitta rete <strong>di</strong> infrastrutturelineari, in particolare la autostrada A4, che funge da elemento <strong>di</strong> frammentazionead esempio tra il PLIS del Roccolo – Bosco <strong>di</strong> Vanzago e il Parco Agricolo SudMilano, e i Canali Villoresi e Secondario Villoresi, che interrompono la connettivitàecologica all’interno del settore in più punti;_________________84


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriob) Urbanizzato: area fortemente urbanizzata.c) Cave - <strong>di</strong>scariche e altre aree degradate: nel settore è presente un numeroelevato <strong>di</strong> cave, ad esempio nel Parco del Ticino, nell’area 02 Boschi e brughieredel milanese e del Varesotto, e nel PLIS del Roccolo. Si tratta <strong>di</strong> cave soprattutto <strong>di</strong>sabbia e ghiaia, alcune anche <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni nelle vicinanze del Ticino (ades. a sud <strong>di</strong> Lonate Pozzolo e nei pressi <strong>di</strong> Cuggiono). Necessario il ripristino dellavegetazione naturale al termine del periodo <strong>di</strong> escavazione. Possono svolgere unsignificativo ruolo <strong>di</strong> stepping stone qualora fossero oggetto <strong>di</strong> oculati interventi <strong>di</strong>rinaturalizzazione, in particolare attraverso la realizzazione <strong>di</strong> aree umide conambienti prativi e fasce boscate riparialiB17: VegetazioneI boschi della provincia <strong>di</strong> Milano pur rappresentando solo il 2% della superficie forestaleregionale, svolgono un ruolo efficace <strong>di</strong> conservazione degli spazi e degli ambientinaturali consentendo altresì opportunità <strong>di</strong> svago per i citta<strong>di</strong>ni.Inoltre, al fine <strong>di</strong> migliorare il paesaggio e la <strong>di</strong>fesa dell'ambiente attraverso uno sviluppoed una gestione corretta delle superfici forestali presenti sul proprio territorio, la Provincia<strong>di</strong> Milano ha previsto la redazione del Piano <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo Forestale (PIF) e tutto’ora vigente.Tale Piano, strumento <strong>di</strong> orientamento delle politiche <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> gestione operativa,rappresenta il primo censimento delle superfici boscate private e pubbliche in ambitoprovinciale.Per la prima volta, attraverso questo strumento <strong>di</strong> programmazione, sono stati mappati inmodo sistematico gli elementi boscati minori (macchie boscate, fasce boscate,formazioni longitu<strong>di</strong>nali) e i boschi, in<strong>di</strong>viduandone le tipologie forestali, al fine <strong>di</strong>effettuare una analisi utile alla pianificazione del patrimonio silvo/pastorale.E bene ricordare che i comuni con maggiore concentrazione <strong>di</strong> boschi sono localizzatiall’estremità nord occidentale del territorio provinciale: Vanzaghello, Nosate,Robecchetto con Induno presentano in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> boscosità superiori al 30%; nel solo comune<strong>di</strong> Abbiategrasso risulta inse<strong>di</strong>ato il 7% dei boschi complessivamente presenti in provincia.I boschi sono del tutto inesistenti a Grezzago e Cusano Milanino; nei comuni <strong>di</strong> Muggiò,Bresso, Bellinzago, Bubbiano, Bussero le superfici forestate, pur se presenti non superanol’estensione complessiva <strong>di</strong> 1 Ha. Nel 21% dei comuni il bosco occupa meno dello 0,1%dell’estensione territoriale.PERCENTUALE DI BOSCOSITÀ N. COMUNI % sul n° totale dei Comuni0-5 115 615-10 33 1810-20 27 1420-30 10 530-40 3 2Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, in base ai dati del DUSAF 2001, ha una superficie complessiva abosco <strong>di</strong> 0,28 kmq ed una superficie a vegetazione seminativo semplice naturale <strong>di</strong> 5,10kmq. Il peso dei boschi, in <strong>Sedriano</strong>, è nettamente inferiore <strong>di</strong> circa 6 punti sulla me<strong>di</strong>aprovinciale (6,5%)._________________85


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioParticolare della carta dei boschi tratto dal PIF della Provincia <strong>di</strong> Milano:Particolare della carta delle tipologie forestali tratto dal PIF della Provincia <strong>di</strong> Milano:_________________86


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioVegetazione600500510,2440030020010028,890Seminativo sempliceBoschi <strong>di</strong> latifoglieSeminativo arborato6,57 1,38 0,97 0,3Prati permanenti <strong>di</strong> pianuraVegetazione arbustiva e cespuglietiOrti familiari non in ambito urbanoSerie1TipologiaettariSeminativo semplice 510,24Boschi <strong>di</strong> latifoglie 28,89Seminativo arborato 6,57Prati permanenti <strong>di</strong> pianura 1,38Vegetazione arbustiva e cespuglieti 0,97Orti familiari non in ambito urbano 0,3_________________87


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioB18: FaunaLa componente animale risente sia della ristrettezza degli habitat naturali presenti chedella pressione delle attività antropiche. L’ittiofauna, con comunità molto limitate, trovahabitat idoneo nella rete idrografica secondaria, in cui sono presenti specie sia autoctoneche alloctone.La popolazione animale è limitata alla presenza <strong>di</strong> piccoli mammiferi e <strong>di</strong> avifaunacaratteristici delle aree agricole intensamente coltivate e delle aree urbanizzate, specieche sono in numero ristretto e <strong>di</strong> scarso interesse naturalistico.Tra i mammiferi sono comuni specie tipiche delle aree coltivate, quali il ratto dellechiaviche (Rattus norvegicus), il topo (Mus musculus) e il riccio (Erinaceus europaeus).Tra gli uccelli sono abitualmente presenti alcuni esemplari <strong>di</strong> anati<strong>di</strong>, aironi cenerini(Ardea cinerea), numerose cornacchie grigie (Corvus corone cornix). Si segnala inoltre lapresenza <strong>di</strong> picci<strong>di</strong>, passeri<strong>di</strong>, (Passer sp.), fringuelli (Fringilla coelebs), scriccioli (Troglodytestroglodytes), usignoli (Luscinia megarynchos), tutte specie comuni in aree coltivate ed inprossimità dei centri urbani.L’assenza <strong>di</strong> popolazioni animali particolarmente rilevanti sotto il profilo qualitativo equantitativo, la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> integrazione delle aree residuali non urbanizzate in un sistemaorganico <strong>di</strong> reti ecologiche a causa <strong>di</strong> un territorio <strong>di</strong>ffusamente antropizzato, la scarsitàdelle aree naturaliformi e la presenza <strong>di</strong> una rete infrastrutturale molto ramificata, lascarsità <strong>di</strong> aree naturali tali da offrire habitat idonei alla componente animale, sono tra leprincipali criticità rilevate per la componente faunistica nelle aree esaminate._________________88


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioC - Il Paesaggio, il tessuto urbano e il patrimonio storico/architettonicoC1:Le risorse: lo scenario attualeAmbito a Nord della ferroviaTale area è a confine con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Arluno con terreni ad uso prevalentementeIndustriale e compresi tra l’autostrada A4 Milano-Novara con annessa la linea ad altavelocità e la linea ferroviaria locale.Particolare dell’ambito compreso tra l’autostrada A4 e la linea ferroviaria localeIn tale ambito si trovano anche aree libere occupate da frange alberate,prevalentemente arbusti e robinie, derivate dalla <strong>di</strong>smissione dell’area ai fini agricoli e daun abbandono totale che ha permesso il proliferare <strong>di</strong> specie vegetali dominanti <strong>di</strong> scarsovalore <strong>ambientale</strong>.L’area con destinazione agro-boschiva necessita <strong>di</strong> una totale riqualificazione che dovràtenere conto della scarsa importanza delle specie vegetali e dello stato <strong>di</strong> abbandonototale, da una parte, e della collocazione strategica dell’area rispetto alle infrastruttureviabilistiche e dalla presenza <strong>di</strong> della zona industriale dall’altra, prevedendo aree <strong>di</strong>mitigazione e ricomposizione del sistema paesaggio.Ambito compreso tra ferrovia, ex SS 11Si tratta della zona urbanizzata delimitata a Nord dal tracciato ferroviario locale e a Suddalla SS11. Quest’area è caratterizzata ad ovest dal nucleo residenziale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong>,la parte Est è presente una <strong>vas</strong>ta area agricola oltre alla frazione <strong>di</strong> Roveda aconfine con il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Bareggio facente parte del parco sud Milano.La programmazione urbanistica dovrà valorizzare ed implementare il corridoio ecologicoche separa i due tessuti urbani consolidati , attraverso anche interventi <strong>di</strong> ingegneriaambientali atti a migliorare l’ecosistema e la connessione tra i due ambiti agricoli oggiseparati dalla SS11-_________________89


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioTessuto consolidato residenzialeTessuto consolidato residenziale_________________90


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl centro storico si colloca nel punto centrale del tessuto urbano posto nel lato Ovest:l’espansione e<strong>di</strong>lizia è stata spinta fino alla parziale saturazione dell’area compresa tra lastatale n. 11 e la ferrovia posta a nord del territorio mentre a sud della SS 11 lo sviluppourbano ha avuto un incremento inferiore.Sul territorio è facile riscontrare una <strong>di</strong>somogeneità <strong>di</strong> architettonica dei fabbricati:questo è la conseguenza <strong>di</strong> scelte stilistiche e <strong>di</strong> pianificazione che si sono susseguite nelcorso degli anni senza considerare il contesto esistente e le linee guida scelte inprecedenza.Questa problematica si evidenzia soprattutto all’interno <strong>di</strong> quello che era il centro storico.Di fatto gli interventi che si sono susseguiti nel corso degli anni non sono stati rivolti ad unaconservazione delle strutture e dell’architettura originaria ma il più delle volte si è limitataad una puntuale sostituzione fisica dei volumi con la conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tutti i valorioriginari del centro storico stesso.Tutto ciò deve essere uno spunto <strong>di</strong> riflessione per gli interventi futuri e l’orientamento dellapianificazione.La <strong>di</strong>somogeneità è comunque presente su tutto l’ambito territoriale, sia lungo le strade,sia all’interno delle corti che rappresentano l’e<strong>di</strong>lizia storica <strong>di</strong> origine agricola. Per questeultime, in particolare, si può affermare che l’approccio della pianificazione in atto e laframmentazione delle proprietà dei manufatti ha ostacolato la reale possibilità <strong>di</strong>intervento.Si segnala la necessità che l’Amministrazione Comunale si adoperi al fine <strong>di</strong> elaborare undocumento con il quale censire gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> pregio o comunque <strong>di</strong> una certa valenzastorica e <strong>di</strong> specificare gli interventi da attuare per il loro recupero e sistemazione.Particolare dell’ambito tra la linea ferrovia e SS11_________________91


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNell’ambito della tutela del patrimonio architettonico, occorre segnalare la presenza <strong>di</strong>alcuni e<strong>di</strong>fici storici, soggetti a vincolo, che in alcuni casi, necessitano <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong>riqualificazione e manutenzione:Architetture religioseSanta Maria alla RovedaE’ la terza chiesa citata da Goffredo da Bussero”: è una delle poche chiese anticherimaste sul territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>. Esso si trova in località Roveda e si presentacome una struttura <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni, a pianta unica, in stile barocco, essendo statocostruito nel 1775 sulla base <strong>di</strong> una precedente costruzione rinascimentale (e primaancora me<strong>di</strong>oevale), un tempo annessa all'ospedale <strong>di</strong> Santa Maria in Roveda chesorgeva appunto nei pressi <strong>di</strong> quest'area.Chiesa parrocchiale <strong>di</strong> San RemigioLa chiesa parrocchiale <strong>di</strong> San Remigio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ha origini piuttosto antiche. L'attualestruttura è infatti stata costruita dopo la demolizione della precedente chiesa che avevaprobabilmente origini me<strong>di</strong>oevali. Dopo l'ingran<strong>di</strong>mento del paese, infatti, si decise <strong>di</strong>abbattere l'antica chiesa e <strong>di</strong> ricostruire l'attuale, la cui prima pietra è stata posta il 7ottobre 1962, venendo ufficialmente consacrata il 16 maggio 1969. L'e<strong>di</strong>ficio oggi visibile sipresenta in forme moderne, con struttura a capanna decorata con pietre grezze apiastrelle a vista, mentre l'elemento più caratteristico è indubbiamente il campanile,stondato, visibile in prospettiva anche dal vicino paese <strong>di</strong> Vittuone.Chiesa <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>noFu eretta negli ultimi anni del quattrocento con la de<strong>di</strong>cazione a San Bernar<strong>di</strong>no da Siena:tale chiesa presenta caratteri quattrocenteschi ma è noto che venne ricostruita dopo lametà del cinquecento. Il campanile in cotto è probabile che appartenesse alla vecchiachiesa. L’e<strong>di</strong>ficio è <strong>di</strong> particolare importanza per la decorazione interna e per le paled’altare <strong>di</strong> marmo del Luini, del Tibal<strong>di</strong> e del Lomazzo. Anche nella sacrestia è conservatoun quadro affresco con San Carlo, del 1741. La chiesa è stata totalmente restaurata dal<strong>Comune</strong> nel 1964 e successivamente. San Bernar<strong>di</strong>no sorse non per volontà parrocchiale,bensì <strong>di</strong> tutta la collettività e mantenne nei secoli un forte legame con essa, tanto daassumere quasi i connotati <strong>di</strong> tempio civico.Architetture civiliPalazzo Borromeo AreseRisalente alla seconda metà del cinquecento, il palazzo è appartenuto alla nobilefamiglia milanese dei Borromeo Arese sino agli anni '20 del XX secolo. Posto nel centrostorico del paese, anche se rimaneggiato e frazionato, conserva un bel portone in pietra,passato il quale si apre un magnifico porticato voltato a colonne. Molti locali sono a voltao cassettonati e decorati con motivi floreali o allegorici. Documenti del Settecentodescrivono anche una piccola cappella padronale al suo interno. Al palazzo eraabbinato un enorme parco, con piante <strong>di</strong> molte specie, statue ed un laghetto, ma vennefrazionato a partire dagli anni cinquanta del Novecento.Villa Colombo BrazzolaDella prima metà del Settecento, la Villa Colombo Brazzola è una graziosa costruzione <strong>di</strong>campagna, preannunciata da una sinuosa esedra. La fronte è formata da due ali laterali_________________92


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriocon un corpo centrale più alto, completato da un piccolo portico con colonne e volte.Gli interni e le scale sono affrescate con <strong>di</strong>pinti settecenteschi <strong>di</strong> buona fattura. Sul latodestro è collegato ad un'ala formata da locali <strong>di</strong> servizio dalla quale si accede a quellache era la parte conta<strong>di</strong>na abbinata alla casa padronale. Sul retro della villa èconservato un piccolo e ben curato parco con vialetti e qualche statua.Palazzo Gallarati ScottiAlla frazione Roveda, con fronte sulla SS11, si trova l'enorme complesso del PalazzoGallarati Scotti, una grande struttura su più piani preannunciata da una piazzetta con unmaestoso portale d'ingresso. Al palazzo sono affiancati cortili conta<strong>di</strong>ni un tempo dellastessa proprietà. Il complesso ingloba anche una piccola chiesa, un tempo padronale,dalla bella facciata e interni barocchi, consacrata nel 1775 e de<strong>di</strong>cata alla BeataVergine Addolorata. La chiesa è passata successivamente in gestione alla Parrocchia <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong>, mentre il palazzo è stato sud<strong>di</strong>viso e rimaneggiato senza però perdere il suomaestoso aspetto. Sul retro del palazzo si estendeva un grande parco oggi scomparso.Palazzo Marazza BalossiPosto con la fronte alla SS11, che in quel tratto forma la via principale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, ilPalazzo Marazza Balossi è una gradevole struttura della prima metà dell'Ottocento macostruito probabilmente su un'antica <strong>di</strong>mora, <strong>di</strong> proprietà della famiglia Marazza. Lafacciata, dalle linee semplici e simmetriche, nasconde un cortile con porticato e colonnee contrad<strong>di</strong>stinto da una pianta a "U". Al palazzo, come <strong>di</strong> consueto, erano abbinatecostruzioni conta<strong>di</strong>ne ora rie<strong>di</strong>ficate, mentre rimane intatto sino ai nostri giorni un piccoloe ben curato parco, ri<strong>di</strong>mensionato certamente rispetto al passato. Un meritevole eottimo restauro, voluto dagli attuali proprietari (la famiglia Balossi), fanno dell'interocomplesso un luogo storico tra i più belli e valorizzati <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>.Costituiscono beni <strong>di</strong> interesse artistico e storico – ex Dlgs490/99 art.2, oggi D.Lgs. 42/2004 –elencati nel repertorio dei vincoli del PTCP <strong>di</strong> Milano:villa con parco <strong>di</strong> epoca baroccavia Roma, via Manzoni, via S. Remigiodata provve<strong>di</strong>mento 24-06-1964dati catastali attuali mapp 169-325-326-334e<strong>di</strong>ficio del sec.XVII – palazzo Borremeo e sue a<strong>di</strong>acenzepiazza della Repubblica – via Turatidata provve<strong>di</strong>mento 23-02-1964dati catastali attuali mapp.60chiesa <strong>di</strong> S. Massimovia Padanadata provve<strong>di</strong>mento 26-03-1971dati catastali attuali foglio 8 lett.A_________________93


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAmbito a sud della ex SS 11L’estensione <strong>di</strong> tale ambito rientra nel Parco Sud Milano.Vi sono inoltre tracciati <strong>di</strong> importanza storico/paesaggistica tutelati dalla normativa delP.T.C. del Parco Sud:- rete dei fontanili in <strong>di</strong>rezione Nord - Sud;- percorso paesistico in <strong>di</strong>rezione Est - Ovest.I fontanili presentano dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico uno stato <strong>di</strong> degrado e <strong>di</strong>abbandono, conseguenti alle mo<strong>di</strong>fiche dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> coltivazione e delle colture.Bisognerebbe invece valorizzarne l’importanza paesaggistica conservandoli cometestimonianza storica, inserendoli possibilmente in un percorso ecologico formativoLa Carta del valore Agricolo e dei macro-sistemi agricoli, un documento del PTCP <strong>di</strong>Milano, traccia una prima analisi sul riconoscimento della multifunzionalità dello spaziorurale e della sua importanza sotto molteplici punti <strong>di</strong> vista: economico - produttivo ed<strong>ambientale</strong> - naturalistico.In base alla metodologia utilizzata dalla Provincia <strong>di</strong> Milano per re<strong>di</strong>gere questa carta,emerge che la maggior parte del territorio provinciale ha un alto valore produttivoagricolo che fa si che si possa riconoscere un’attitu<strong>di</strong>ne naturale all’uso agronomico delsuolo.Fattori rilevanti che possono costituire un impe<strong>di</strong>mento alla produzione agricola sono dain<strong>di</strong>viduarsi nella frammentazione dei terreni dovuti alle infrastrutture, alla crescita urbanae l’effettiva <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua.Per quel che riguarda il territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> si può evincere come la classificazione dellaProvincia <strong>di</strong> Milano in<strong>di</strong>chi i terreni locali come dotati <strong>di</strong> un valore agricolo – forestalemolto alto._________________94


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioParticolare <strong>di</strong> uno dei fontanili presenti sul territorioE<strong>di</strong>ficio agricolo presente sul territorio._________________95


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioC2:Il sistema socio - economicoL’indagine tende ad rilevare il quadro conoscitivo della situazione demografica edeconomica del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, elemento importante per avere un quadroconoscitivo dell’assetto sociale del territorio, anche in funzione <strong>di</strong> calibrare i il Piano deiservizi.Le banche dati sono state rilevate dall’ISTAT, dall’Ufficio Anagrafe del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>L’analisi demografica è stata condotta attraverso la rilevazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse banche dati(dal numero dei residenti dagli anni 80 fino al 2009, <strong>di</strong>vise per sesso, e analizzando le<strong>di</strong>namiche demografiche nei Comuni limitrofi.La ricerca demografica: i datiIl <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, considerando il numero dei residenti nel 1881 (2156 abitanti) haavuto una crescita demografica pari a circa 418% per attestarsi alla data del 31.12.2009al numero <strong>di</strong> abitanti <strong>di</strong> 11146. Questa crescita ha avuto un andamento costantenell’arco dei centoquarantotto anni <strong>di</strong> rilevazione ossia sin dal 1861 al 2009 con unincremento 9010 abitanti con un incremento significativo dal 1951 al 2009.ANNO RESIDENTI VARIAZIONE1861 2.1561871 2.175 0,9%1881 2.432 11,8%1901 3.087 26,9%1911 3.600 16,6%1921 3.622 0,6%1931 3.966 9,5%1936 3.988 0,6%1951 4.650 16,6%1961 5.807 24,9%1971 7.225 24,4%1981 8.255 14,3%1991 8.823 6,9%2001 10.197 15,6%2009 11.166 9,5%_________________96


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioEvoluzione dei residenti% Trend Popolazione 2001-2009I dati qui si seguito illustrati in<strong>di</strong>cano la sud<strong>di</strong>visione delle fasce <strong>di</strong> età della popolazioneresidente nel comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> al 31.12.2009.Dall’analisi dei dati, si constata un sostanziale equilibrio tra le fasce <strong>di</strong> età 0-14 (16,1 %) e64+ (16,4%).ANNO % 0-14 % 15-64 % 65+ Abitanti In<strong>di</strong>ce Età Me<strong>di</strong>aVecchiaia2007 15,4% 68,6% 15,9% 10.919 103,3% 40,62008 15,7% 68,1% 16,2% 11.028 102,8% 40,72009 16,1% 67,5% 16,4% 11.173 102,2% 40,8Di seguito si riportano i dati nel dettaglio:ANNO 2007Per Fasce <strong>di</strong> EtàEtà Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi0-14 887 797 1.684 15,4% 52,7%15-64 3.849 3.646 7.495 68,6% 51,4%65+ 706 1.034 1.740 15,9% 40,6%Totale 5.442 5.477 10.919_________________97


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioANNO 2008Per Fasce <strong>di</strong> EtàEtà Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi0-14 918 817 1.735 15,7% 52,9%15-64 3.827 3.683 7.510 68,1% 51,0%65+ 734 1.049 1.783 16,2% 41,2%Totale 5.479 5.549 11.028ANNO 2009Per Fasce <strong>di</strong> EtàEtà Maschi Femmine Totale %Totale %Maschi0-14 957 841 1.798 16,1% 53,2%15-64 3.861 3.677 7.538 67,5% 51,2%65+ 771 1.066 1.837 16,4% 42,0%Totale 5.589 5.584 11.173_________________98


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioL’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vecchiaia - Rapporto tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e quella piùgiovane (0-14 anni)- si è attestata nel 2009 al 102,2%% leggermente peggiore rispetto alcensimento del 2001 dove era leggermente inferiore al 100%.Tuttavia, in <strong>rapporto</strong> con i comuni contermini, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è in linea con icomuni limitrofi della zona Sud-Est mentre i comuni <strong>di</strong> Arluno, Vanzago, Corbettapresentano in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> vecchia della popolazione più significativi.In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Vecchiaia – censimento del 2001 .In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza: 41,17%Rapporto esistente tra popolazione giovane e anziana da un lato, e popolazione attiva dall’altro, ogni 100 in<strong>di</strong>vidui. Corrispondealla somma degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza dei giovani e degli anziani. In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Dipendenza Totale = (In<strong>di</strong>ce Dipendenza Giovani +In<strong>di</strong>ce Dipendenza anziani)/Popolazione <strong>di</strong> 15-64 anni) *100_________________99


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioBilancio Demografico <strong>Sedriano</strong>Tassi (calcolati su mille abitanti)Anno Popolazione Me<strong>di</strong>a Natalità MortalitàCrescitaNaturaleMigratorioTotaleCrescita Totale2002 10.305 12,8 6,9 5,9 17,1 23,02003 10.533 9,4 8,2 1,2 21,6 22,82004 10.699 12,0 7,5 4,5 4,0 8,52005 10.796 12,2 8,4 3,8 5,8 9,62006 10.884 8,6 7,5 1,1 5,4 6,52007 10.974 12,9 8,5 4,5 5,5 9,92008 11.101 11,4 7,6 3,8 9,3 13,12009 11.170 10,3 8,0 2,3 -3,0 -0,6VariazioniAnno Saldo Naturale Saldo MigratorioPer variazioniterritorialiSaldo TotalePopolazione al31/122002 61 176 237 10.4132003 13 227 0 240 10.6532004 48 43 0 91 10.7442005 41 63 104 10.8482006 12 59 0 71 10.9192007 49 60 0 109 11.0282008 42 103 0 145 11.1732009 26 -33 0 -7 11.166Dettaglio Bilancio DemograficoAnno Nati MortiIscritti da altricomuniIscrittidall'esteroAltri iscrittiCancellatiper altricomuniCancellatiper l'esteroAltricancellati2002 132 71 417 30 40 295 5 112.003 99 86 501 102 17 377 5 112.004 128 80 351 72 0 371 5 42.005 132 91 535 48 0 486 2 322.006 94 82 464 44 12 437 5 192.007 142 93 375 97 20 406 2 242.008 126 84 435 66 10 384 8 162.009 115 89 338 81 11 411 11 41Interessante è valutare le <strong>di</strong>namiche demografiche che avvengono con i Comunicontermini. Analizzando i dati dal 1991 ad oggi, si denota che Comuni hanno avuto unaforte crescita demografica: come da tabella sotto in<strong>di</strong>cata. Infatti nell’area dei Comunilimitrofi , nell’arco temporale dal 2001 al 2009 la crescita è stata complessiva <strong>di</strong> 8704 unità.Tale crescita deve essere anche imputata al flusso migratorio che avviene costantementeverso i Comuni che gravitano intorno all’area metropolitana <strong>di</strong> Milano._________________100


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioANNO<strong>Comune</strong> 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009<strong>Sedriano</strong> 10.196 10.413 10.653 10.744 10.848 10.919 11.028 11.173 11.166Vittuone 7.546 7.648 8.079 8.361 8.547 8.678 8.926 8.959 9.013Arluno 9.825 9.993 10.257 10.424 10.588 10.786 11.029 11.262 11.444Bareggio 15.774 15.949 16.026 16.264 16.306 16.375 16.622 16.993 17.180Cisliano 3.301 3.280 3.322 3.334 3.388 3.533 3.653 3.703 3.870Vanzago 6.823 7.098 7.387 7.615 7.881 8.178 8.362 8.496 8.700Pregnana Milanese 5.968 5.955 5.963 5.962 6.008 6.168 6.271 6.481 6.824Andamento demografico area urbana <strong>Sedriano</strong><strong>Sedriano</strong> Vittuone ArlunoBareggio Cisliano VanzagoPregnana Milanese200001800016000popolazione residente140001200010000800060004000200002001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009Anno_________________101


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioC3: Aziende insalubriNel territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> le attività produttive sono collocate prevalentementenell’area nord in prossimità della linea ferroviaria ad alta velocità..Non sono presenti aziende insalubri ai sensi del DM 05/09/1994 <strong>di</strong> significativa incidenzasulle questioni ambientali. Il DdP ne esclude la futura possibilità <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento.Industrie a rischio <strong>di</strong> incidente rilevanteNel territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, in base agli elenchi degli stabilimenti suscettibili <strong>di</strong>causare incidenti rilevanti, dell’inventario nazionale del Ministero dell’Ambiente,aggiornato all’ottobre 2008, non sono presenti industrie a rischio.Gli stabilimenti a rischio sono quelli che, come definito dal D.lgs 334/1999, per la presenza<strong>di</strong> sostanze pericolose, possono provocare danni per la salute umana o per l’ambiente incaso <strong>di</strong> incidente rilevante, ovvero un evento, quale un’emissione, un incen<strong>di</strong>o od unaesplosione <strong>di</strong> grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano duranteun’attività svolta nello stesso stabilimento.Per gli stabilimenti a rischio, il gestore è tenuto a presentare un Rapporto <strong>di</strong> sicurezza (inbase all’art. 8) che evidenzia il sistema <strong>di</strong> gestione della sicurezza adottato,l’in<strong>di</strong>viduazione dei pericoli e l’adozione delle misure necessarie per prevenirli e limitarnele conseguenze sull’uomo e l’ambiente, la pre<strong>di</strong>sposizione del piano <strong>di</strong> emergenza internoed anche la messa a <strong>di</strong>sposizione degli elementi utili a definire il piano d’emergenzaesterno.Per gli stabilimenti ove è prevista la presenza <strong>di</strong> determinate sostanze pericolose oquantità delle stesse, fermo restando l’obbligo <strong>di</strong> presentare il Rapporto <strong>di</strong> sicurezza, devepresentare (in base all’art. 6) una notifica, al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, al<strong>Comune</strong>, al Prefetto, ai VV.FF, contenente le notizie che consentono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare lesostanze pericolose, le attività in corso o previste, l’ambiente imme<strong>di</strong>atamentecircostante lo stabilimento e gli elementi che potrebbero causare un incidente rilevante oaggravarne le conseguenze.Il quadro della presenza degli stabilimenti a rischio d’incidente, considerando anche iComuni confinanti con <strong>Sedriano</strong>, è riportato nella sottostante tabella:Stabilimenti a rischio <strong>di</strong> incidente rilevante – Inventario nazionale del Ministero dell’Ambiente<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> e Comuni confinantiCOMUNE SOCIETA’ COD TIPOLOGIACusago Univar spa DD164 Stabilimento chimico epetrolchimicoCusago Chemlog srl ND266 Deposito <strong>di</strong> tossiciMilano Michele Ferraris srl ND112 Deposito <strong>di</strong> oli mineraliMilano Bisi Logistica srl ND283 Deposito <strong>di</strong> fitofarmaciRho Fosfartantiglio L.E.I. srl DD077 GalvanotecnicaRho Cromatura Rhodense srl ND224 GalvanotecnicaRho BITOLEA spa ND292 Stabilimento chimico epetrolchimicoRho Rhodengas spa ND029 Deposito <strong>di</strong> gas liquefattiRho ARKEMA srl ND013 Stabilimento chimico epetrolchimicoRho EIGENMANN & VERONELLI spa DD063 Deposito <strong>di</strong> tossiciArluno Esso Italia DD067 Deposito olii mineraliArluno SARPOM ND165 Deposito olii minerali._________________102


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioD - La mobilitàD1: Le risorse: lo scenario attualeI dati presentati e commentati nelle pagine precedenti mettono in luce come nelterritorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è avvenuto negli ultimi anni un cambiamento strutturale dellecon<strong>di</strong>zioni inse<strong>di</strong>ative locali, e questo cambiamento è avvenuto tra l’altro in una “quasitotal assenza” <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza funzionale e della mobilità con il capoluogo lombardo,come evidenziano le due mappe seguenti, nelle quali si nota che le <strong>di</strong>rettrici dellamobilità “<strong>di</strong>pendenti” da Milano, sia in entrata che in uscita, sono spostate soprattuttoverso l’asse nord-est.Mobilità lavorativa in entrata e in uscita da Milano (Istat, 2001) Fonte: IstatTuttavia, se per il territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> gli spostamenti verso il capoluogo e gli altri comunisono significativi <strong>di</strong> una mobilità locale che gioca la sua bipartizione inse<strong>di</strong>ativa su luoghi<strong>di</strong> lavoro extraterritoriali e luoghi <strong>di</strong> residenza inseriti nell’ambito comunale, la <strong>di</strong>minuzionedell’importanza <strong>di</strong> Milano come attrattore principale evidenzia una interessante mo<strong>di</strong>ficadella struttura relazionale del territorio locale, e in particolare della capacità <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> <strong>di</strong>essere luogo della residenza ma anche luogo della produzione.La sua posizione baricentrica si traduce in un incremento del sistema del traffico e deglispostamenti casa-lavoro e casa-servizi._________________103


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl Sistema della viabilitàPer quanto concerne la rete viaria, <strong>Sedriano</strong> è attraversata da arterie stradali <strong>di</strong>particolare rilievo a carattere territoriale. Relativamente alla viabilità si possonoin<strong>di</strong>viduare i seguenti sistemi:1. Il sistema infrastrutturale principale del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è rappresentato,sostanzialmente, da due arterie: A nord del territorio l’autostrada Torino Milano,affiancata dalla linea alta velocità, e dalla linea ferroviaria locale (Milano Novara)mentre a sud la SP 11 che collega Milano a Novara.2. il sistema della viabilità secondaria è costituito dalle principali strade <strong>di</strong>comunicazione all’interno delle frazioni del territorio comunale e dalle struttureviarie che, staccandosi dalla viabilità principale, permettono <strong>di</strong> raggiungere icomparti cosiddetti agricoli e boschivi del territorio. Nell’area del territoriocomunale le strade rappresentano l’elemento <strong>di</strong> connessione tra i compartiurbanizzati, i nuclei rurali e le aree aperte con destinazione agrosilvo-pastorale.La stazione ferroviaria <strong>di</strong> Vittuone <strong>di</strong>venta il riferimento più prossimo alla mobilità pubblicasu ferro costituendo <strong>di</strong> fatto la linea pubblica più accessibile per il raggiungimento dellametropoli milanese.Elaborato del PRG vigente_________________104


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNel particolare dell’inquadramento territoriale delPiano dei Servizi del PRG vigente si può osservare cheil comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è attraverso da : Una rete autostradale (Milano Torino) Una rete ferroviaria con stazione a Vittuone; Una rete ferroviaria ad alta velocità La SP11La parte fortemente urbanizzata è collocata tra lastrada provinciale n. 11 e la linea ferroviaria locale.Nella parte Sud del territorio si sviluppa l’area piùprettamente agricola dove all’interno si snodano<strong>di</strong>verse strade minori a carattere locale e <strong>di</strong> accessoai fon<strong>di</strong> agricoli.Il territorio rappresenta un polo attrattore verso l’areametropolitana in quanto servito da infrastrutture <strong>di</strong>massa molto importanti.Tuttavia la rete <strong>di</strong> viabilità dolce esistente nel <strong>Comune</strong><strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> si presenta ancora in modo moltoframmentato , come verrà esemplificato nelparagrafo successivo_________________105


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana della Provincia <strong>di</strong> Milano si è rivelato utileper l’analisi del contesto viabilistico locale in funzione della ricerca <strong>di</strong> criticità eproblematiche legate al traffico stesso.Dalla verifica dei flussi <strong>di</strong> traffico si può osservare come la grande arteria dell‟A4concentra in questa fascia fino a 6.000 veicoli per ora, valore che la pone tra leautostrade più trafficate d‟Italia.Valori inferiori, come è logico che sia, per la viabilità <strong>di</strong> attraversamento locale che,sempre secondo il sopra richiamato stu<strong>di</strong>o, interessa un volume <strong>di</strong> veicoli nell’or<strong>di</strong>ne dei1.000 per ora sia per la SP 11 che per le SP 214 e SP 239. Va detto che parlando <strong>di</strong> stradecaratterizzate da una sola corsia per senso <strong>di</strong> marcia con intersezioni a raso detti valorisono da considerarsi importanti con conseguente circolazione rallentata e rischi inprossimità degli attraversamenti.Assegnazione dei volumi <strong>di</strong> traffico automobilistico privato (PTVEOltre a quanto riportato negli elaborati costitutivi del P.T.V.E. della Provincia <strong>di</strong> Milano, inmerito l’analisi dell’assetto infrastrutturale del territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> non può prescinderedal fare riferimento al Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento della Provincia <strong>di</strong> Milano. Daquesto documento si evincono tre importanti temi che interessano il territorio comunale:1. Il progetto <strong>di</strong> una nuova bretella con funzione <strong>di</strong> by-pass del <strong>Comune</strong> limitrofo <strong>di</strong>Bareggio per alleggerire il volume <strong>di</strong> traffico all’interno <strong>di</strong> quest’ultimo causatodall’attraversamento della SP 11. Il progetto interesserà in<strong>di</strong>rettamente anche<strong>Sedriano</strong> è sarà quin<strong>di</strong> necessario prestare attenzione sul nuovo assetto dellamaglia stradale, specialmente nel confine Sud dell’area urbanizzata del comune;2. Il PTCP prevede anche la realizzazione <strong>di</strong> un terminal intermodale collocandolo aridosso della zona produttiva a nord, in via Restelli. La realizzazione <strong>di</strong> taleinfrastruttura dovrà necessariamente tenere conto <strong>di</strong> un nuovo impatto sul sistematrasportistico del territorio comunale. Dovrà inoltre tenere conto del delicato_________________106


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioequilibrio tra ferro e gomma che una trasformazione <strong>di</strong> questo tipo rimette in<strong>di</strong>scussione;3. L’essere attraversato dalla Autostrada A4 “Torino – Trieste” consente al territorio <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong> <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> un infrastruttura che consente forte potenzialità per il tessutoeconomico e sociale e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> un potenziale sviluppo strategico.Il sistema del trasporto pubblico localePrima <strong>di</strong> illustrare il sistema del trasporto pubblico locale attuale, occorre ricordare chegià dal 1879 <strong>Sedriano</strong> era collegato con Milano attraverso una tramvia a vapore su cuicorreva il famoso “Gamba de Legn’ ” .Come già in precedenza anticipato il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è raggiungibile tramite unalinea bus della linea ATM e in alternativa con la linea Movibus.Di seguito si riporta stralcio della linea autobus e le località raggiungili dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong>Inoltre è presente una linea ferroviaria locale con stazione a Vittuone e <strong>di</strong> conseguenzaben accessibile dagli abitanti <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>. A questo proposito si segnala che tra idocumenti del PTCP compare la proposta <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per la realizzazione <strong>di</strong>uno stazione presso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>.Il sistema aeroportualeL’intero territorio provinciale milanese gravita intorno a tre gran<strong>di</strong> polarità per lo sviluppodel traffico aereo:- L’aeroporto <strong>di</strong> Milano Malpensa, raggiungibile via auto percorrendo la SS 11(Padana Superiore) fino a Magenta e proseguendo per la SS 336 per un totale <strong>di</strong> 35km; via treno è necessario raggiungere il sistema ferroviario urbano milanese perpoi potersi muovere in <strong>di</strong>rezione Malpensa;- L’aeroporto <strong>di</strong> Milano Linate, localizzato nel settore est dell’area urbana milanese èraggiungibile via auto muovendosi in <strong>di</strong>rezione Milano e poi proseguendo lungo il_________________107


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriopercorso delle tangenziali per una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa 42 km; altrimenti raggiungibilein treno muovendosi sempre in <strong>di</strong>rezione Milano per poi utilizzare il sistema <strong>di</strong>trasporto pubblico interno al comune milanese;- Infine l’aeroporto <strong>di</strong> Orio al Serio (Bergamo): localizzato a ridosso del capoluogo <strong>di</strong>provincia bergamasco è raggiungibile facendo capo al sistema <strong>di</strong> trasportopubblico milanese o in alternativa percorrendo l’autostrada A4 in <strong>di</strong>rezioneVenezia per una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 66 km.Il sistema ciclabileLa Provincia <strong>di</strong> Milano ha avviato il piano <strong>di</strong> intervento strategico per promuovere esviluppare la mobilità a due ruote nel territorio provinciale, denominando tale progettoMiBici.Un piano che nel corso dei prossimi anni si propone <strong>di</strong> connettere tutta la rete esistente,completando e rimuovendo gli ostacoli e gli elementi <strong>di</strong> pericolo ed estendendo la rete <strong>di</strong>piste ciclabili a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni in tutta la provincia dagli attuali 1.000 km a quasi3.300 km.L’obiettivo della provincia <strong>di</strong> Milano è quello <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni affinché la biciclettanon sia solo un mezzo utile per il tempo libero, ma <strong>di</strong>venti uno strumento effettivo <strong>di</strong>spostamento quoti<strong>di</strong>ano tra la casa e l’ambito <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e per raggiungere iluoghi delle principali funzioni pubbliche, i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasporto collettivo, i parchi.Il piano strategico della Provincia <strong>di</strong> Milano ha una cogenza giuri<strong>di</strong>ca nel quadro deglistrumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione dell’ente provinciale. Fin da subito servequale riferimento nell’istruttoria dei documenti dei Piani <strong>di</strong> governo del territorio che glienti locali sottoporranno al parere provinciale, in base alla legge regionale 12 del 2005per il governo del territorio, per quanto riguarda gli stu<strong>di</strong> sulla mobilità e la viabilità.Il nuovo Piano della Ciclabilità della Provincia <strong>di</strong> Milano “MiBici”, avviato nella primaveradel 2005 e approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale del 15 <strong>di</strong>cembre 2008n.65, cerca <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere l'utilizzo della bicicletta quale mezzo <strong>di</strong> trasporto primario,capace <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare anche gli spostamenti sistematici casa-scuola e casa-lavoro e <strong>di</strong>accesso ai servizi .La logica <strong>di</strong> impostazione del Piano “MiBici” è derivata da due fondamentaliriconoscimenti:1. una <strong>di</strong>mensione 'sovracomunale' delle attività che si svolgono all'interno dellaprovincia milanese, che determina una domanda <strong>di</strong> relazioni tra comuni limitrofi e<strong>di</strong> accesso al capoluogo. Tale domanda in parte resta nell'ambito <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze<strong>di</strong>rettamente 'ciclabili', ed in parte può sfruttare la bicicletta quale mezzoprivilegiato <strong>di</strong> accesso alle stazioni ed alle fermate del trasporto pubblico;2. una notevole attività svolta da moltissimi comuni della provincia per realizzarestrutture de<strong>di</strong>cate alla ciclabilità, attività che ha messo a <strong>di</strong>sposizione unragguardevole patrimonio <strong>di</strong> piste, ma che ha raggiunto risultati modesti nellaeffettiva <strong>di</strong>ffusione dell'uso della bicicletta; questo sia a motivo dellaframmentarietà delle realizzazioni e della loro non infrequente inadeguatezzatecnica, sia a causa della mancata leggibilità del sistema ciclabile nel suocomplesso.Da queste premesse MiBici ha in<strong>di</strong>viduato una specifica strategia <strong>di</strong> azione, basata sulla'valorizzazione' del patrimonio <strong>di</strong> realizzazioni e <strong>di</strong> progettazione esistente, e sullacostruzione <strong>di</strong> un contesto programmatico e normativo unitario entro il quale collocareed orientare le politiche degli enti (Provincia, <strong>Comune</strong>, Enti Parco ecc.) a favore dellamobilità ciclabile._________________108


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioTale rete strategica è formata da itinerari continui che garantiscono il collegamento tranuclei inse<strong>di</strong>ati limitrofi, l'accesso ai principali poli urbanistici <strong>di</strong> interesse (poli scolastici,complessi sportivi e sanitari, emergenze storico-monumentali ecc.), ai no<strong>di</strong> del trasportopubblico (a partire dalle stazioni dei treni e della metropolitana), ai gran<strong>di</strong> sistemiambientali (parchi, corridoi ver<strong>di</strong>, sistema delle acque ecc.).Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> presenta una rete ciclabile assai frammentata tale da nonvalorizzare gli elementi <strong>di</strong> pregio del territorio comunale .Dalle linee programmatiche <strong>di</strong> sviluppo delle rete ciclabile (nell’immagine che segue) sisegnala la presenza <strong>di</strong> una rete portante in progetto che attraversa interamente ilterritorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> lungo l’asse ovest-est e una rete <strong>di</strong> supporto (tratto blu puntinato inprogetto) lungo l’asse nord-sud.Particolare del piano strategico della mobilità ciclistica Mibici tav. 2f_________________109


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio_________________110


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNuovo tratto <strong>di</strong> pista ciclabile realizzata in concomitanza dei lavori per “l’alta velocità”Area verde pubblico e tratto <strong>di</strong> pista ciclabile”_________________111


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl trasporto su ferroPer analizzare e descrivere la situazione attuale del sistema <strong>di</strong> traporto su ferro sono statiutilizzati i materiali della Regione Lombar<strong>di</strong>a (Area infrastrutture e mobilità) e del progettoTRAIL LOMBARDIA promosso da UnionCamere Lombar<strong>di</strong>a.Il sistema ferroviario <strong>di</strong> tipo tra<strong>di</strong>zionale che insiste sull’area Magentina è costituito daun‟unica linea lunga 26 km che attraversa questo territorio che parte da nord – ovest aTrecate per arrivare a Rho (MI). Questo tracciato è parte integrante della linea <strong>di</strong>rettriceovest - est italiana, che si snoda da Torino a Trieste. Tale linea è interessata sia dal trafficoa lunga percorrenza, sia dal trasporto metropolitano e regionale gravitante su Milano.<strong>Sedriano</strong> non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> una stazione ferroviaria de<strong>di</strong>cata ma si deve appoggiare aquella presente nel confinate <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Vittuone. I collegamenti regionali edextraregionali <strong>di</strong> questa stazione sono garantiti dalle corse della linea S6 del sistemaSuburbano.La rete a doppio binario è quin<strong>di</strong> strettamente connessa col sistema metropolitano <strong>di</strong>Milano tramite la linea Suburbana 6 che attraversa anche il cosiddetto PassanteFerroviario. Su questa tratta circolano tra i due ed i tre treni l’ora in <strong>di</strong>rezione Milanomentre le corse risultano meno frequenti in <strong>di</strong>rezione Novara.Su questa tratta ferroviaria insistono anche le movimentazioni dei convogli merci da e peri vari e numerosi impianti produttivi che la linea ferroviaria connette lungo tutta la suaestensione._________________112


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioE - La qualità dell’ariaE1: Il piano regionale per la qualità dell’ariaLa legislazione italiana, costruita sulla base della cosiddetta <strong>di</strong>rettiva europea madre(Direttiva 96/62/CE recepita dal D.Lgs. 351/99), in<strong>di</strong>vidua le Regioni quali autoritàcompetenti in materia <strong>di</strong> valutazione e gestione della qualità dell’aria. In questo ambito èprevisto che ogni Regione definisca la sud<strong>di</strong>visione del territorio in zone e agglomerati,nelle quali valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite e definire, nel caso,piani <strong>di</strong> risanamento e mantenimento della qualità dell’aria. La zonizzazione deve essererivista almeno ogni 5 anni.La Regione Lombar<strong>di</strong>a, sulla base dei risultati della valutazione della qualità dell’aria, dellecaratteristiche orografiche e meteoclimatiche, della densità abitativa e della <strong>di</strong>sponibilità<strong>di</strong> trasporto pubblico locale con la d.G.R 2 agosto 2007, n.5290 ha mo<strong>di</strong>ficato laprecedente zonizzazione <strong>di</strong>stinguendo il territorio nelle seguenti zone:ZONA A: agglomerati urbani (A1) e zona urbanizzata (A2)ZONA B: zona <strong>di</strong> pianuraZONA C: area prealpina e appenninica (C1) e zona alpina (C2)_________________113


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioL’elaborazione del P.R.Q.A. si inserisce nel processo <strong>di</strong> risanamento atmosferico ericomprende e ricalibra le iniziative avviate con i precedenti piani alla luce del nuovoquadro <strong>ambientale</strong> e socio economico del territorio regionale, mentre dal punto <strong>di</strong> vistanormativo risponde in prima istanza a quanto richiesto dall’art. 3 del DPCM 28 marzo 1983,che introduce per la prima volta la necessità dei piani <strong>di</strong> risanamento per il miglioramentoprogressivo della qualità dell’aria, e alle competenze assegnate alle regioni dallalegislazione a partire dall’art. 4 del PDP 203 del 24 maggio 1988 fino al DLgs. 96 del 30marzo 1999.Rispetto al Piano Regionale <strong>di</strong> Risanamento dell’Aria – P.R.R.A., redatto nel 1995, il P.R.Q.A.si pone come uno strumento <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento ed evoluzione, in particolare perquanto riguarda: Inquinanti considerati. Nel PRRA: CO (monossido <strong>di</strong> carbonio), SOx (Ossido <strong>di</strong>Zolfo), NOx (ossido <strong>di</strong> azoto), COV (composto organici volatili); il P.R.Q.A. consideranell’analisi delle sorgenti emissive anche: CH4 (Metano), CO2 (AnidrideCarbonica), NO2 (<strong>di</strong>ossido <strong>di</strong> azoto), NH3 (ammoniaca), PTS (polveri totalisospese), PM10 (polveri sottili), SO2 (anidride solforosa), As (arsenico), Cd(Cadmio), Cr (cromo), Cu (rame), Hg (mercurio), Ni (nichel), Pb (piombo), Se(selenio), O3 (ozono); Settori <strong>di</strong> intervento. Il P.R.R.A. proponeva interventi <strong>di</strong>fferenziati per i settoridell’industria, del traffico e degli impianti termici; il P.R.Q.A. si struttura su unamaggiore articolazione <strong>di</strong> settori: energia, industria, civile, traffico, rifiuti,agricoltura.Uno dei principali obiettivi raggiunti dal P.R.Q.A. è infatti la sud<strong>di</strong>visione del territorio inaree omogenee dal punto <strong>di</strong> vista della criticità <strong>ambientale</strong> presenti in Lombar<strong>di</strong>a apartire dalla caratterizzazione del territorio attraverso degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> vulnerabilità, <strong>di</strong>pressione e <strong>di</strong> stato <strong>di</strong> qualità dell’aria (D.g.r. n. 6501 del 19.10.2001 aggiornata con D.g.r.5290 del 02.08.2007).Gli obiettivi generali che il piano si pone sono i seguenti: agire in forma integrata sulle <strong>di</strong>verse sorgenti dell'inquinamento atmosferico; in<strong>di</strong>viduare obiettivi <strong>di</strong> riduzione ed azioni da compiere, sud<strong>di</strong>videndoli in efficacinel breve, me<strong>di</strong>o e lungo termine; or<strong>di</strong>nare in una sequenza <strong>di</strong> priorità, in base al <strong>rapporto</strong> costo/efficacia, le azionida compiere.Il Piano permetterà un'azione complessiva <strong>di</strong> miglioramento della qualità dell'aria, che siorientaessenzialmente in due <strong>di</strong>rezioni: la prima riguarda azioni <strong>di</strong> risanamento da attuare in quelle parti del territorio in cuivi sono situazioni <strong>di</strong> criticità, dove si intende mettere in atto misure volte adottenere il rispetto degli standard <strong>di</strong> qualità dell'aria; la seconda si configura come prevenzione e mantenimento dei livelli <strong>di</strong> qualitàdell'aria laddove non si hanno con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità con attuazione <strong>di</strong> misure voltead evitare un deterioramento delle con<strong>di</strong>zioni esistenti.Il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ricade nella zona A1 – agglomerati urbani – area amaggiore densità abitativa e con maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> trasporto pubblico localeorganizzato.La macrozona A è caratterizzata da: concentrazioni più elevate <strong>di</strong> PM10, in particolare <strong>di</strong> origine primaria, rilevate dallarete regionale <strong>di</strong> qualità dell’area e confermate dalle simulazioni modellistiche; più elevata densità <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> PM10 primario, NOx e COV;_________________114


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio situazione meteorologica avversa per la <strong>di</strong>spersione degli inquinanti (velocità delvento limitata, frequenti casi <strong>di</strong> inversione termica, lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stabilitàatmosferica caratterizzata da alta pressione); alta densità abitativa <strong>di</strong> attività industriali e <strong>di</strong> traffico.Nell’elenco dei comuni che rientrano nelle Zone A1 per la qualità dell’aria, così comein<strong>di</strong>viduati con deliberazione della Giunta Regionale n° 5290 del 02 agosto 2007 non ècompreso il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> (che risulta essere in zona A2) :MILANO A1Agrate Brianza, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Barlassina, Bernareggio, Bollate, BovisioMasciago, Bresso, Brugherio, Buccinasco, Canegrate, Caponago, Carate Brianza,Carnate, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cerro Maggiore, Cesano Boscone, CesanoMaderno, Cesate, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Concorezzo, Cormano, Corsico,Cusano Milanino, Desio, Garbagnate Milanese, Giussano, Lainate, Legnano, Lentate sulSeveso, Limbiate, Lissone, Meda, Milano, Monza, Muggiò, Nerviano, Nova Milanese,Novate Milanese, Opera, Paderno Dugnano, Parabiago, Pero, Peschiera Borromeo,Pioltello, Pogliano Milanese, Rescal<strong>di</strong>na, Rho, Ronco Briantino, Rozzano, San DonatoMilanese, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Segrate, Senago, Seregno, SestoSan Giovanni, Settimo Milanese, Seveso, Usmate Velate, Varedo, Vedano al LambroVerano Brianza, Villasanta, Vimercate, Vimodrone.Nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> non sono presenti centraline fisse <strong>di</strong> misurazione dell’aria.I comuni più prossimi al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> in cui sono presenti centraline <strong>di</strong> misurazionefissa sono Magenta e Settimo Milanese.Sul territorio comunale non risultano operanti imprese che producono emissioni inatmosfera particolarmente inquinanti._________________115


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLocalizzazione delle stazioni fisse <strong>di</strong> misuraNel definire il grado <strong>di</strong> qualità dell’aria e conseguentemente il suo livello <strong>di</strong> inquinamento,è opportuno ricordare la <strong>di</strong>stinzione fra “emissione” e “concentrazione” <strong>di</strong> sostanzeinquinanti. Per emissione si intende qualsiasi sostanza, solitamente gassosa, introdottanell’atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico; generalmente essa vieneespressa in tonnellate/anno.Per concentrazione si intende il <strong>rapporto</strong> tra massa <strong>di</strong> sostanza inquinante emessa evolume dell’effluente; generalmente essa viene espressa in mg/m3.Per la stima delle principali sorgenti emissive sul territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è statoutilizzato l’Inventario Regionale delle Emissioni “INEMAR” (Inventario Emissioni Aria), nellasua versione più aggiornata e riferita all’anno 2005.Nell’ambito <strong>di</strong> tale inventario la sud<strong>di</strong>visione delle sorgenti avviene per attività emissive: laclassificazione utilizzata fa riferimento ai macrosettori relativi all’inventario delle emissioni inatmosfera dell’Agenzia Europea per l’Ambiente CORINAIR (Cor<strong>di</strong>nation Information Air):1. centrali elettriche pubbliche, cogenerazione e teleriscaldamento;2. impianti <strong>di</strong> combustione non industriali (commercio, residenziale, agricoltura);3. combustione nell’industria;4. processi produttivi;5. estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili fossili;6. uso <strong>di</strong> solventi;7. trasporto su strada;8. altre sorgenti mobili e macchinari;9. trattamento e smaltimento rifiuti;10. agricoltura;11. altre sorgenti e assorbimenti_________________116


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPer ciascun macrosettore vengono <strong>di</strong> norma presi in considerazione <strong>di</strong>versi inquinanti, siaquelli che fanno riferimento alla salute, sia quelli per i quali è posta particolare attenzionein quanto considerati gas ad effetto serra, ed in particolare:• ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo (SOx);• ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NOx);• composti organici volatili non metanici (COVNM);• metano (CH4);• monossido <strong>di</strong> carbonio (CO);• anidride carbonica (CO2).• ammoniaca (NH 3 );• protossido d’azoto (N 2 O);• polveri totali sospese (PTS);• polveri con <strong>di</strong>ametro inferiore ai 10 mm (PM10);• polveri con <strong>di</strong>ametro inferiore ai 2.5 mm (PM2,5).SO2 - biossido <strong>di</strong> zolfoCaratteristiche fisico chimiche: è un gas incolore, non infiammabile dall'odore pungente, molto solubile inacqua. Deriva dall'ossidazione dello zolfo presente nei combustibili fossili, carbone e petrolio.Origine: piccole quantità derivano, in natura da emissioni vulcaniche e da processi biochimici microbici.Le fonti principali sono antropiche: centrali termoelettriche, impianti industriali (fonderie e raffinerie <strong>di</strong> petrolio),impianti <strong>di</strong> riscaldamento domestico non alimentati a gas naturale, traffico veicolare, in particolare <strong>di</strong>esel.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: a basse concentrazioni è un gas irritante per la pelle, gli occhi e le mucosedell'apparato respiratorio, mentre a concentrazioni più elevate può provocare patologie respiratorie comeasma e bronchiti.In atmosfera l'SO2 si ossida ad anidride solforica e, in presenza <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, si trasforma in acido solforico,responsabile del fenomeno delle piogge acide, con conseguenti danni sugli ecosistemi acquatici e sullavegetazioneCOVNM - composti organici volatili non metaniciCaratteristiche fisico chimiche: sono una classe <strong>di</strong> composti organici molto vari: idrocarburi alifatici, aromatici(benzene, toluene, xileni), ossigenati (aldei<strong>di</strong>, chetoni), ecc. Lo stato <strong>di</strong> aggregazione (solido, liquido egassoso) in cui possono presentarsi e la loro reattività <strong>di</strong>pendono dalla <strong>di</strong>versa struttura molecolare.Come gli NOx sono i precursori dell'ozono troposferico.Origine: si originano da evaporazione dei carburanti durante le operazioni <strong>di</strong> rifornimento nelle stazioni <strong>di</strong>servizio, dai serbatoi e dagli stoccaggi, e dalle emissione <strong>di</strong> prodotti incombusti dagli autoveicoli e dalriscaldamento domestico. Fonti secondarie, ma non trascurabili, sono le emissioni <strong>di</strong> solventi da attività <strong>di</strong>grassaggio, lavaggio a secco e tinteggiatura.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: gli effetti sull'uomo e sull'ambiente sono molto <strong>di</strong>fferenziati in funzione delcomposto. Tra gli idrocarburi aromatici volatili il benzene è il più pericoloso perché risulta essere cancerogenoper l'uomo.NOx - ossido <strong>di</strong> azotoCaratteristiche fisico chimiche: in atmosfera sono presenti sia il monossido <strong>di</strong> azoto (NO) sia il biossido <strong>di</strong> azoto(NO2), quin<strong>di</strong> si considera come parametro rappresentativo la somma pesata dei due, definita ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto(NOx).Il biossido <strong>di</strong> azoto è un gas <strong>di</strong> colore rosso bruno, dall'odore pungente ed altamente tossico e corrosivo. E' uninquinante secondario che si produce per ossidazione del monossido <strong>di</strong> azoto, <strong>di</strong> limitata tossicità.Origine: le emissioni <strong>di</strong> ossido <strong>di</strong> azoto da fonti antropiche derivano da processi <strong>di</strong> combustione in presenzad'aria e ad elevata temperatura (centrali termoelettriche, impianti <strong>di</strong> riscaldamento, traffico).Effetti sull'uomo e sull'ambiente: l'inalazione del biossido <strong>di</strong> azoto determina una forte irritazione delle vieaeree. L'esposizione continua a concentrazioni elevate può causare bronchiti, edema polmonare, enfisema.L'NO2 contribuisce alla formazione dello smog fotochimico, in quanto precursore dell'ozono troposferico, econcorre al fenomeno delle piogge acide, reagendo con l'acqua e originando acido nitricoCO - monossido <strong>di</strong> carbonio_________________117


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCaratteristiche fisico chimiche: è un gas incolore, inodore, infiammabile e molto tossico che si forma dallacombustione incompleta degli idrocarburi presenti in carburanti e combustibili.Origine: inquinante tipico delle aree urbane, proviene principalmente dai gas <strong>di</strong> scarico degli autoveicoli eaumenta in relazione a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> traffico intenso e rallentato. E' inoltre emesso dagli impianti <strong>di</strong>riscaldamento e da processi industriali come la raffinazione del petrolio, la produzione <strong>di</strong> acciaio e ghisa,l'industria del legno e della carta.In natura è prodotto dalle attività vulcaniche e dalle scariche elettriche nei temporali.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: l'elevata pericolosità e tossicità <strong>di</strong> questo gas è dovuta alla sua affinità conl'emoglobina, che risulta essere circa 200-300 volte maggiore <strong>di</strong> quella dell'ossigeno. Questa caratteristica gliconsente <strong>di</strong> legarsi facilmente con l'emoglobina del sangue e <strong>di</strong> ostacolare così l'ossigenazione dei tessuti, deimuscoli e del cervello, con conseguenti effetti acuti (senso <strong>di</strong> affaticamento, sonnolenza, mal <strong>di</strong> testa) e allalunga effetti cronici (<strong>di</strong>minuzione delle prestazioni fisiche ed intellettuali, aumento <strong>di</strong> car<strong>di</strong>opatie e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbicircolatori).CO2 - anidride carbonicaCaratteristiche fisico chimiche: detto anche biossido <strong>di</strong> carbonio, in natura è presente sotto forma <strong>di</strong> gas chepuò essere liquefatto sotto pressione. A temperature inferiori a -78°C (temperatura <strong>di</strong> sublimazione) si tro<strong>vas</strong>otto forma <strong>di</strong> solido, noto come ghiaccio secco.Origine: è un tipico prodotto della combustione dei composti organici e la sua concentrazione nell’atmosferaè ora tenuta sotto costante controllo, per il suo possibile ruolo nel cosiddetto effetto serra. E' un sottoprodotto<strong>di</strong> numerosi processi industriali, ma viene recuperata soprattutto dai processi <strong>di</strong> produzione dell'ammoniaca edell'idrogeno. Viene utilizzata tra l'altro come fluido refrigerante, negli estintori, come agente schiumogeno enelle bibite gassate.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: innocuo per l’uomo, ma responsabile, anche se non unico, del cosiddetto"effetto serra", costituisce il prodotto finale <strong>di</strong> ogni ossidazione <strong>di</strong> sostanza organica; inoltre è un costituentenaturale dell’aria che, per la sua capacità <strong>di</strong> assorbire i raggi infrarossi, gioca un ruolo importante per ilbilancio termico dell’atmosfera terrestre.Dagli inizi del secolo si è osservato un costante aumento del tasso <strong>di</strong> CO2 nell'atmosfera, nonostante l'enormeeffetto tamponante degli oceani, in seguito all'aumento dei gas <strong>di</strong> combustione e <strong>di</strong> scarico, per cui si èattribuita la generale tendenza all'aumento della temperatura me<strong>di</strong>a, riscontrato dalla fine dell'800 sino al1940, all'accresciuto effetto serra esercitato dalla CO2.L’organismo umano nella sua funzione respiratoria è largamente in<strong>di</strong>pendente dalle variazioni rilevate dellivello <strong>di</strong> CO2 in atmosfera e quin<strong>di</strong> generalmente per questo motivo non viene analizzata in modosistematico. Al contrario il suo accumulo in ambienti chiusi determina fenomeni <strong>di</strong> soffocamento progressivo ea concentrazioni superiori al 6% provoca danni acutiN2O - protossido <strong>di</strong> azotoCaratteristiche fisico chimiche: è un gas incolore, inodore, dolciastro, non infiammabile, chimicamente stabile,non tossico.Origine: deriva dai fertilizzanti azotati, dalla deforestazione e dalla combustione <strong>di</strong> biomasse.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: non essendo nè tossico nè infiammabile, l'unico pericolo deriva dallapossibilità <strong>di</strong> effetti asfissianti in quanto un eccesso <strong>di</strong> concentrazione nell'aria porta ad una riduzione deltenore <strong>di</strong> ossigeno necessario alla respirazione: a tale proposito è opportuno ricordare che il protossido <strong>di</strong>azoto è più pesante dell'aria e pertanto tende a depositarsi nelle zone basse dei locali e resta entro i serbatoise non vengono opportunamente areati.NH3 - ammoniacaCaratteristiche fisico chimiche: gas incolore, <strong>di</strong> odore irritante e pungente, poco infiammabile, tossico.Origine: deriva principalmente dalla degradazione della sostanza organica: le quantità prodotte dai cicliindustriali sono molto inferiori a quelle dell’allevamento <strong>di</strong> animali.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: non subisce reazioni in atmosfera che portano alla formazione <strong>di</strong> aci<strong>di</strong> <strong>di</strong>azoto, e dunque non contribuisce all'aci<strong>di</strong>ficazione delle piogge come invece gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto; tuttavia puòportare (per ricaduta sui suoli e trasformazioni ad opera <strong>di</strong> particolari batteri) all'aci<strong>di</strong>ficazione dei suoli e, <strong>di</strong>conseguenza, delle acque <strong>di</strong> falda, in forti concentrazioni provoca gravi danni alla vegetazione.E’ un importante precursore <strong>di</strong> aerosol secondari._________________118


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPTS - polveri totali sospesePM10 - polveri con <strong>di</strong>ametro inferiore ai 10 µmCaratteristiche fisico chimiche: Chimicamente il particolato risulta composto da carbonio elementare e<strong>di</strong>norganico, metalli <strong>di</strong> varia natura (Pb, Cd, Zn, Ni, Cu), nitriti e solfati (responsabili della componente acida delparticolato), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), polveri <strong>di</strong> carbone e <strong>di</strong> cemento, fibre <strong>di</strong> amianto, sabbie,ceneri.Origine: In natura derivano dall'attività vulcanica e dall'azione del vento su rocce e terreno. Le principali fontiantropiche sono gli impianti termici, i motori <strong>di</strong>esel e il risollevamento causato dallo sfregamento deipneumatici sull'asfalto.Un veicolo infatti ha più mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> originare materiale particolato:- emissione dei gas <strong>di</strong> scarico che contengono il materiale particolato che, per le caratteristiche chimiche efisiche che lo contrad<strong>di</strong>stinguono, può essere chiamato anche "areosol primario";- usura dei pneumatici;- usura dei freni.Per effetto del loro movimento, tutti gli autoveicoli concorrono poi ad usurare il manto stradale ed a riportarein sospensione il materiale particolato.Nelle aree suburbane e rurali, entrano in gioco anche le attività industriali quali, ad esempio, la lavorazionedei metalli e la produzione <strong>di</strong> materiale per l'e<strong>di</strong>lizia, e le attività agricole.Effetti sull'uomo e sull'ambiente: La tossicità del PTS è legata alla sua composizione chimica, al suo potereadsorbente e alla sua <strong>di</strong>mensione.La frazione più fine (PM10) risulta quella più pericolosa in quanto in grado <strong>di</strong> superare tutte le barriere naturalidel nostro sistema respiratorio e <strong>di</strong> penetrare <strong>di</strong>rettamente nei polmoni.L'inalazione <strong>di</strong> particelle metalliche può danneggiare il sistema nervoso e quello circolatorio. Sostanzeorganiche come gli IPA o le fibre d'amianto possono avere azione carcinogenica, mentre quelle inorganichepossono fungere da vettori per virus e batteri.L'azione fisiopatologica del particolato, che non contenga sostanze <strong>di</strong> per sé tossiche, si estrinseca suimeccanismi <strong>di</strong> clearance alveolare e mucociliare; per elevate esposizioni il meccanismo meno efficiente(alveolare) viene superato per primo con conseguente penetrazione <strong>di</strong> particelle nelle cellule alveolari, neltessuto interstiziale, nei <strong>vas</strong>i e nei gangli linfatici ilari. Tutto ciò è in grado <strong>di</strong> potenziare l'azione tossica <strong>di</strong> altricontaminanti (es. ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo), contemporaneamente o successivamente inalati e <strong>di</strong> determinare effetti abreve e a lungo termine.Il materiale particellare gioca un ruolo fondamentale nei fenomeni <strong>di</strong> aci<strong>di</strong>ficazione, <strong>di</strong> smog fotochimico enei cambiamenti climatici e pertanto si rende necessario analizzare e stu<strong>di</strong>are i processi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione etrasformazione a scala continentale_________________119


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioE2: I datiAttraverso il modello elaborato dal progetto INEMAR della Regione Lombar<strong>di</strong>a, è possibilein<strong>di</strong>viduare quali siano state nel 2005 le principali sorgenti <strong>di</strong> emissione.Dunque, i dati <strong>di</strong> seguito elencati sono stati raccolti dal portale dell’ARPA della RegioneLombar<strong>di</strong>a. INEMAR Inventario emissioni in atmosfera. Emissioni in Lombar<strong>di</strong>a nel 2005 -dati finali <strong>di</strong> settembre 2007.L'inventario regionale delle emissioni in Lombar<strong>di</strong>a è basato sul database INEMAR(INventario EMissioni in ARia), un archivio che permette <strong>di</strong> stimare le emissioni a livellocomunale per <strong>di</strong>versi inquinanti, attività e combustibili.In questo archivio informatico sono raccolte tutte le informazioni necessarie per la stimadelle emissioni: gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività (ad esempio consumo <strong>di</strong> combustibili, consumo <strong>di</strong>vernici, quantità <strong>di</strong> rifiuti incenerita, ed in generale qualsiasi parametro che traccial'attività dell'emissione), i fattori <strong>di</strong> emissione (ovvero la quantità in massa <strong>di</strong> inquinanteemesso per unità <strong>di</strong> prodotto o <strong>di</strong> consumo), i dati statistici necessari per la<strong>di</strong>saggregazione spaziale e temporale delle emissioni (come la popolazione residente, ilnumero <strong>di</strong> addetti per una specifica attività produttiva, ecc.), e le procedure <strong>di</strong> calcolodefinite nelle <strong>di</strong>verse metodologie per stimare le emissioni. Dopo la stima iniziale delleemissioni dei principali inquinanti per l’anno 1997, che ha costituito una delle basi per losviluppo del Piano Regionale Qualità dell’Aria (PRQA), il sistema INEMAR è statoaggiornato per gli inventari degli anni 2001, 2003, 2005 e 2007.Comuni con superamento del valore limite sulla me<strong>di</strong>a giornaliera del PM10 (più <strong>di</strong> 35 giorni me<strong>di</strong>agiornaliera > 50 µg/m³) - anno 2005. I triangoli gialli sono le stazioni <strong>di</strong> misura_________________120


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO benzina senzapiomboBAREGGIO benzina senzapiomboCISLIANO benzina senzapiomboPREGNANA benzina senzaMILANESE piomboSEDRIANO benzina senzapiomboVANZAGO benzina senzapiomboDescrizionemacrosettoreAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,00203 0 0,00215 0,69521 0 0,00578 1,12703 0 0,56947 0 0 0,00135 00,00306 0 0,00324 1,0135 0 0,00837 1,63299 0 0,83137 0 0,00013 0,00194 00,00091 0 0,00096 0,26956 0 0,00231 0,48143 0 0,21553 0 0 0,00082 00,00116 0 0,00123 0,38421 0 0,0031 0,6149 0 0,31566 0 0 0,00067 00,00203 0 0,00215 0,67781 0 0,0056 1,09892 0 0,5552 0 0 0,00134 00,00154 0 0,00163 0,52933 0 0,0044 0,85745 0 0,43366 0 0 0,00102 0Nome comune NomecombustibileARLUNO benzina senzapiomboBAREGGIO benzina senzapiomboCISLIANO benzina senzapiomboPREGNANA benzina senzaMILANESE piomboSEDRIANO benzina senzapiomboVANZAGO benzina senzapiomboDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Trasporto su strada 14,85406 0,52437 15,036 83,29338 0,39949 2,76691 248,54574 0,52437 33,94224 0,52437 0,46702 18,01013 5,09294Trasporto su strada 8,17657 0,45871 8,34086 66,3115 0,37928 2,22325 147,8097 0,45871 39,60681 0,45871 0,25704 8,53648 1,88837Trasporto su strada 4,93758 0,1357 5,00014 21,27777 0,15323 0,71713 51,0357 0,1357 9,9717 0,1357 0,15513 4,65746 1,31217Trasporto su strada 6,33214 0,22635 6,41322 34,99584 0,18306 1,15752 93,36508 0,22635 15,94311 0,22635 0,19908 7,18554 2,23031Trasporto su strada 5,00501 0,31624 5,11123 43,24453 0,23364 1,60859 105,56658 0,31624 24,15518 0,31624 0,15716 6,11026 1,74837Trasporto su strada 2,40283 0,21879 2,47361 27,89835 0,1537 1,1009 65,86024 0,21879 16,94115 0,21879 0,07545 3,03045 0,80226Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3CISLIANO biogas da Combustione non 0,00329 0 0,00335 0,00412 0,00018 0,00018 0,0015 0 0,0003 0 0 0,00299 0letame industrialeSEDRIANO biogas da Combustione non 0,14151 0 0,14407 0,177 0,00772 0,00772 0,06432 0 0,01286 0,00051 0,00129 0,12865 0letame industrialeARLUNO gas naturale Combustione 1,46496 0,02945 1,49024 2,11894 0,07723 0,06401 0,51637 0,0223 0,07173 0,03756 0,01387 1,63075 0(metano) nell'industriaBAREGGIO gas naturale Combustione 5,8144 0,02083 5,91672 8,49769 0,31243 0,26036 2,0829 0,02083 0,26036 0,02083 0,0304 6,56112 0(metano) nell'industriaCISLIANO gas naturale Combustione 0,31964 0,00115 0,32527 0,46715 0,01718 0,01431 0,11451 0,00115 0,01431 0,00115 0,00167 0,36069 0(metano) nell'industriaPREGNANA gas naturale Combustione 1,94877 0,07956 1,98159 2,78186 0,10026 0,0825 0,67283 0,05814 0,10565 0,10391 0,02881 2,132 0MILANESE (metano) nell'industriaSEDRIANO gas naturale Combustione 0,78925 0,00283 0,80314 1,15348 0,04241 0,03534 0,28273 0,00283 0,03534 0,00283 0,00413 0,89061 0_________________121


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioVANZAGO gas naturale(metano)(metano) nell'industriaCombustionenell'industria1,38795 0,00497 1,41237 2,02848 0,07458 0,06215 0,49721 0,00497 0,06215 0,00497 0,00726 1,5662 0Nome comune NomecombustibileARLUNO gas naturale(metano)BAREGGIO gas naturale(metano)CISLIANO gas naturale(metano)PREGNANA gas naturaleMILANESE (metano)SEDRIANO gas naturale(metano)VANZAGO gas naturale(metano)DescrizionemacrosettoreCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH315,32074 0,05571 15,59735 15,08452 0,83568 0,83568 6,96397 0,05571 1,39279 0,05571 0,13928 10,58524 024,01035 0,08731 24,44385 23,64015 1,30966 1,30966 10,91379 0,08731 2,18275 0,08731 0,21828 16,58897 04,46754 0,01624 4,54819 4,39816 0,24366 0,24366 2,03046 0,01624 0,4061 0,01624 0,04061 3,08631 09,96047 0,03622 10,1403 9,80688 0,5433 0,5433 4,52748 0,03622 0,9055 0,03622 0,09055 6,88177 018,13977 0,06588 18,46687 17,83762 0,9882 0,9882 8,23498 0,06588 1,64699 0,06588 0,1647 12,51717 010,77899 0,0392 10,9736 10,61279 0,58795 0,58795 4,89954 0,0392 0,9799 0,0392 0,09799 7,4473 0Nome comune NomecombustibileARLUNO gas petrolioliquido (GPL)BAREGGIO gas petrolioliquido (GPL)CISLIANO gas petrolioliquido (GPL)PREGNANA gas petrolioMILANESE liquido (GPL)SEDRIANO gas petrolioliquido (GPL)VANZAGO gas petrolioliquido (GPL)DescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Trasporto su strada 0,69165 0 0,69782 2,58271 0,0163 0,05299 6,60931 0 0,48942 0 0 1,11928 0Trasporto su strada 0,57571 0 0,58503 2,66259 0,02482 0,07737 6,38769 0 0,75159 0 0 0,98956 0Trasporto su strada 0,21893 0 0,22151 0,80438 0,00692 0,02076 1,64381 0 0,18863 0 0 0,35627 0Trasporto su strada 0,3339 0 0,3369 1,3121 0,00789 0,02628 3,24819 0 0,2602 0 0 0,56904 0Trasporto su strada 0,38845 0 0,39262 1,72969 0,01094 0,03715 3,50775 0 0,38505 0 0 0,78547 0Trasporto su strada 0,24723 0 0,25008 1,17546 0,00747 0,02571 2,12414 0 0,28007 0 0 0,54211 0Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreARLUNO gasolio Combustionenell'industriaCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,00147 0,0004 0,00156 0,01718 0,00028 0,00024 0,00699 0,00038 0,00176 0,00042 0,00282 0,01201 0BAREGGIO gasolio Combustione0,00184 0,0005 0,00195 0,0215 0,00035 0,0003 0,00874 0,00048 0,0022 0,00053 0,00353 0,01503 0nell'industriaCISLIANO gasolio Combustione0,00041 0,00011 0,00044 0,00485 0 0 0,00197 0,00011 0,0005 0,00012 0,0008 0,00339 0nell'industriaPREGNANA gasolio Combustione 0,00185 0,0005 0,00196 0,02163 0,00035 0,0003 0,00879 0,00048 0,00222 0,00053 0,00355 0,01511 0_________________122


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioMILANESE nell'industriaSEDRIANO gasolio Combustionenell'industriaVANZAGO gasolio Combustionenell'industria0,00067 0,00018 0,00071 0,00789 0,00013 0,00011 0,0032 0,00017 0,00081 0,00019 0,00129 0,00551 00,00036 0 0,00038 0,00425 0 0 0,00173 0 0,00044 0 0,0007 0,00297 0Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreARLUNO gasolio Combustione nonindustrialeBAREGGIO gasolio Combustione nonindustrialeCISLIANO gasolio Combustione nonindustrialePREGNANA gasolio Combustione nonMILANESEindustrialeSEDRIANO gasolio Combustione nonindustrialeVANZAGO gasolio Combustione nonindustrialeCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,45009 0,03041 0,47738 0,46344 0,08515 0,04257 0,12165 0,03041 0,01825 0,03041 0,60823 0,35345 01,28966 0,08714 1,36786 1,34192 0,24399 0,12199 0,34856 0,08714 0,05229 0,08714 1,74278 1,02425 00,1086 0,00734 0,11519 0,11145 0,02057 0,01029 0,02939 0,00734 0,00441 0,00734 0,14693 0,08497 01,03684 0,07006 1,09971 1,06663 0,19616 0,09808 0,28022 0,07006 0,04203 0,07006 1,40113 0,81344 01,56992 0,10645 1,66544 1,56202 0,29804 0,14901 0,42576 0,10645 0,06386 0,10645 2,12884 1,1879 00,6906 0,04667 0,73248 0,72315 0,13065 0,06533 0,18665 0,04667 0,028 0,04667 0,93325 0,55222 0Nome comune NomecombustibileARLUNO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)BAREGGIO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)CISLIANO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)PREGNANA gasolio perMILANESE autotrasporto(<strong>di</strong>esel)SEDRIANO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)VANZAGO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)DescrizionemacrosettoreAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariAltre sorgenti mobili emacchinariCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,7536 1,33051 0,857 13,95043 0,33073 0,04135 4,34381 1,30165 1,49939 1,44458 0,14257 9,81364 0,000830,84848 1,48524 0,96653 15,75261 0,37768 0,04657 4,90316 1,45811 1,68757 1,61854 0,16161 11,0861 0,000780,85978 1,60529 0,96648 15,60163 0,34101 0,04705 4,87038 1,53565 1,71465 1,70221 0,15523 10,9431 0,0020,62107 1,05236 0,71198 11,65615 0,29094 0,03414 3,62315 1,04714 1,23369 1,16319 0,12126 8,21593 0,000150,49121 0,88689 0,55608 9,02247 0,20742 0,02693 2,81216 0,85982 0,97823 0,95378 0,09126 6,33977 0,000780,33548 0,61245 0,37891 6,13788 0,13886 0,01837 1,91404 0,59113 0,66841 0,65556 0,06176 4,31038 0,00061_________________123


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)BAREGGIO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)CISLIANO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)PREGNANA gasolio perMILANESE autotrasporto(<strong>di</strong>esel)SEDRIANO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)VANZAGO gasolio perautotrasporto(<strong>di</strong>esel)DescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Trasporto su strada 41,64097 12,19715 42,12403 400,08458 1,46009 1,4486 68,45164 12,19715 15,95691 12,39234 1,35985 308,67025 0,19061Trasporto su strada 12,84711 3,73222 12,97029 91,05778 0,36787 0,43504 22,29267 3,73222 5,42382 3,78195 0,41953 68,17677 0,04624Trasporto su strada 8,99065 2,26056 9,08529 69,38437 0,28508 0,29836 14,30932 2,26056 3,48688 2,29343 0,29355 52,72073 0,03238Trasporto su strada 14,25385 4,05461 14,409 126,38718 0,47125 0,43179 21,40491 4,05461 5,14979 4,11414 0,46544 97,44001 0,06636Trasporto su strada 9,78017 2,94568 9,88189 80,33007 0,30629 0,32237 15,14569 2,94568 3,64156 2,98957 0,31934 61,49015 0,04487Trasporto su strada 3,66893 1,19946 3,70125 25,04058 0,09578 0,1249 6,09992 1,19946 1,52912 1,21768 0,11974 18,72026 0,01512Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreARLUNO legna e similari Combustionenell'industriaBAREGGIO legna e similari Combustionenell'industriaCISLIANO legna e similari Combustionenell'industriaPREGNANA legna e similari CombustioneMILANESEnell'industriaSEDRIANO legna e similari Combustionenell'industriaVANZAGO legna e similari Combustionenell'industriaCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 0,05826 0,00276 0,47075 0,00777 0,01665 0,14313 0,04578 0,33292 0,08323 0,00555 0,09988 0,005550 0,15148 0,00717 1,22395 0,0202 0,04328 0,37214 0,11902 0,8656 0,2164 0,01443 0,25968 0,014430 0,02913 0,00138 0,23538 0,00388 0,00832 0,07157 0,02289 0,16646 0,04162 0,00277 0,04994 0,002770 0,05244 0,00248 0,42368 0,00699 0,01498 0,12882 0,0412 0,29963 0,07491 0,00499 0,08989 0,004990 0,09322 0,00441 0,7532 0,01243 0,02663 0,22901 0,07324 0,53268 0,13317 0,00888 0,1598 0,008880 0,03496 0,00165 0,28245 0,00466 0,00999 0,08588 0,02747 0,19975 0,04994 0,00333 0,05993 0,00333Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreARLUNO legna e similari Combustione nonindustrialeBAREGGIO legna e similari Combustione nonindustrialeCISLIANO legna e similari Combustione nonindustrialePREGNANA legna e similari Combustione nonMILANESEindustrialeSEDRIANO legna e similari Combustione nonindustrialeVANZAGO legna e similari Combustione nonindustrialeCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 3,5314 0,13414 25,36327 0,16979 3,8809 62,18427 3,41222 17,03144 3,68101 0,15411 1,17806 0,121280 4,58149 0,17502 32,94853 0,22154 5,06414 81,77693 4,42501 22,01226 4,77611 0,20039 1,53271 0,158260 2,45696 0,09156 17,57156 0,11588 2,64876 41,34999 2,37725 11,99541 2,56015 0,10642 0,81195 0,082790 1,30914 0,05068 9,44319 0,06415 1,4666 24,09192 1,2632 6,23464 1,36509 0,05755 0,4409 0,045840 3,2216 0,1228 23,15636 0,15543 3,55267 57,18941 3,1121 15,5024 3,3583 0,14078 1,07654 0,111030 0,77226 0,02881 5,69525 0,03647 0,83366 16,11436 0,74142 3,61505 0,80631 0,03117 0,24257 0,02605_________________124


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO oliocombustibileBAREGGIO oliocombustibileCISLIANO oliocombustibilePREGNANA olioMILANESE combustibileSEDRIANO oliocombustibileVANZAGO oliocombustibileDescrizionemacrosettoreCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCombustione nonindustrialeCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,00196 0,00086 0,00207 0,00503 0,00036 0 0,00041 0,00069 0,00026 0,00103 0,00387 0,00387 00,00365 0,0016 0,00386 0,00936 0,00067 0,00014 0,00077 0,00128 0,00048 0,00192 0,00721 0,00721 00,00023 0 0,00024 0,00058 0 0 0 0 0 0,00012 0,00045 0,00045 00,00465 0,00204 0,00492 0,01191 0,00086 0,00018 0,00098 0,00163 0,00061 0,00245 0,00917 0,00917 00,00163 0,00072 0,00172 0,00416 0,0003 0 0,00034 0,00057 0,00021 0,00086 0,00321 0,00321 00,00132 0,00057 0,0014 0,00337 0,00024 0 0,00028 0,00046 0,00017 0,00069 0,0026 0,0026 0Nome comune NomecombustibileDescrizionemacrosettoreBAREGGIO residui agricoli Trattamento esmaltimento rifiutiCISLIANO residui agricoli Trattamento esmaltimento rifiutiPREGNANA residui agricoli Trattamento eMILANESEsmaltimento rifiutiSEDRIANO residui agricoli Trattamento esmaltimento rifiutiVANZAGO residui agricoli Trattamento esmaltimento rifiutiCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 0,00709 0,00012 0,09026 0,00011 0,00425 0,08017 0,00608 0,08017 0,01014 0,00018 0,00099 00 0,00156 0 0,01984 0 0,00093 0,01762 0,00134 0,01762 0,00223 0 0,00022 00 0,00268 0 0,03405 0 0,0016 0,03025 0,0023 0,03025 0,00382 0 0,00037 00 0,00471 0 0,05989 0 0,00282 0,05319 0,00404 0,05319 0,00673 0,00012 0,00066 00 0,00357 0 0,04541 0 0,00214 0,04033 0,00306 0,04033 0,0051 0 0,0005 0Nome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Agricoltura 0 0,20034 2,64288 1,56194 4,50873 59,29605 0 0,07782 0,05162 0,40556 0 0,55755 34,54646Agricoltura 0 0,0575 2,1133 1,36766 3,81869 44,26755 0 0,01756 0,03558 0,14202 0 0,58389 26,2163Agricoltura 0 0,94729 6,55063 5,78068 10,42115 158,09828 5,30789 0,69845 0,52448 1,50865 0,10173 2,01552 76,08531Agricoltura 0 0,03073 1,02276 0,51744 1,46017 27,14829 0 0,00922 0,01962 0,07682 0 0,0965 12,09747Agricoltura 0 0,1072 3,43959 1,88413 5,16358 87,57927 0 0,03316 0,06464 0,26256 0 0,48654 41,27919Agricoltura 0 0,02972 1,01338 0,73074 2,0259 18,35217 0,05671 0,01289 0,01964 0,06763 0,00109 0,36719 12,59399_________________125


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreAltre sorgenti eassorbimentiAltre sorgenti eassorbimentiAltre sorgenti eassorbimentiAltre sorgenti eassorbimentiAltre sorgenti eassorbimentiAltre sorgenti eassorbimentiCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 0,56193 0 5,93329 0 0 0,87955 0,56193 5,83654 0,56193 0 0 00 0,84689 0 1,84718 0 0 1,32558 0,84689 1,70137 0,84689 0 0 00 0,18612 0 6,80931 0 0 0,29132 0,18612 6,77726 0,18612 0 0 00 0,3195 0 1,30373 0 0 0,5001 0,3195 1,24872 0,3195 0 0 00 0,56187 0 1,57672 0 0 0,87947 0,56187 1,47998 0,56187 0 0 00 0,42604 0 4,00118 0 0 0,66686 0,42604 3,92783 0,42604 0 0 0Nome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreCombustionenell'industriaCombustionenell'industriaCombustionenell'industriaCombustionenell'industriaCombustionenell'industriaCombustionenell'industriaCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30,78318 0 0,78318 0,00056 0 0 0 0 0 0 0 0,00044 01,27925 0,23984 1,2891 2,29469 0,02976 0,02995 0,15062 0,08705 0,02627 0,26845 2,90797 1,84541 00,01841 0,01306 0,01877 0,02803 0,00105 0,00163 0,01513 0,00384 0,00163 0,02561 0,06624 0,02026 01,723 0 1,723 0,00121 0 0 0,00019 0 0 0 0 0,00096 00,58738 0 0,58738 0,00042 0 0 0 0 0 0 0 0,00033 00,19579 0 0,19579 0,00014 0 0 0 0 0 0 0 0,00011 0Nome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANAMILANESEsenzacombustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliEstrazione e<strong>di</strong>stribuzionecombustibiliCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 0 2,47825 18,21909 0 118,01189 0 0 16,56692 0 0 0 00 0 2,95703 11,66892 0 140,81067 0 0 9,69757 0 0 0 00 0 0,99287 5,95189 0 47,27915 0 0 5,28998 0 0 0 00 0 1,19859 6,57449 0 57,07587 0 0 5,77543 0 0 0 00 0 1,81942 5,47264 0 86,63904 0 0 4,25969 0 0 0 00 0 1,11849 4,08748 0 53,26128 0 0 3,34182 0 0 0 0_________________126


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Processi produttivi 0 0,50773 0 4,39888 0 0 0 0,10332 4,39888 0,5537 0 0 0Processi produttivi 0 0,30566 0 6,53108 0 0 0 0,08677 6,53108 0,37494 0 0 0Processi produttivi 0 0,01703 0 1,41055 0 0 0 0,01155 1,41055 0,03226 0 0 0Processi produttivi 0 0,25739 0 2,46977 0 0 0 0,05405 2,46977 0,28353 0 0 0Processi produttivi 0 0,05142 0 4,61232 0 0 0 0,03487 4,61232 0,09739 0 0 0Processi produttivi 0 0,03899 0 3,69395 0 0 0 0,02644 3,69395 0,07385 0 0 0Nome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Trasporto su strada 0 8,07565 0 0 0 0 0 4,49346 0 12,79437 0 0 0Trasporto su strada 0 2,78621 0 0 0 0 0 1,48082 0 4,10378 0 0 0Trasporto su strada 0 2,15846 0 0 0 0 0 1,14926 0 3,19025 0 0 0Trasporto su strada 0 2,93034 0 0 0 0 0 1,61983 0 4,60414 0 0 0Trasporto su strada 0 2,21422 0 0 0 0 0 1,2068 0 3,39593 0 0 0Trasporto su strada 0 0,98262 0 0 0 0 0 0,52207 0 1,4431 0 0 0Nome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreTrattamento esmaltimento rifiutiTrattamento esmaltimento rifiutiTrattamento esmaltimento rifiutiTrattamento esmaltimento rifiutiTrattamento esmaltimento rifiutiTrattamento esmaltimento rifiutiCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH30 0,01266 0 0 0 0 0 0,01266 0 0,01266 0 0 00 0,01908 0 0 0 0 0 0,01908 0 0,01908 0 0 00 0,00419 0 0 0 0 0 0,00419 0 0,00419 0 0 00 0,0072 0 0 0 0 0 0,0072 0 0,0072 0 0 00 0,01266 0 0 0 0 0 0,01266 0 0,01266 0 0 00 0,0096 0 0 0 0 0 0,0096 0 0,0096 0 0 0_________________127


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNome comune NomecombustibileARLUNO senzacombustibileBAREGGIO senzacombustibileCISLIANO senzacombustibilePREGNANA senzaMILANESE combustibileSEDRIANO senzacombustibileVANZAGO senzacombustibileDescrizionemacrosettoreCO2 PM10 CO2_eq PREC_OZ N2O CH4 CO PM2.5 COV PTS SO2 NOx NH3Uso <strong>di</strong> solventi 0 0,04439 1,24649 91,44347 0 0 0 0,01567 91,44347 0,05223 0 0 0Uso <strong>di</strong> solventi 0 1,23433 1,87862 296,03585 0 0 0 0,43577 296,0344 1,45231 0,0004 0,00119 0Uso <strong>di</strong> solventi 0 0 0,41285 29,80224 0 0 0 0 29,80224 0 0 0 0Uso <strong>di</strong> solventi 0 0 0,70875 58,20447 0 0 0 0 58,20447 0 0 0 0Uso <strong>di</strong> solventi 0 0,01776 1,24638 65,50117 0 0 0 0,00627 65,50117 0,02089 0 0 0Uso <strong>di</strong> solventi 0 0 0,94507 46,18426 0 0 0 0 46,18426 0 0 0 0_________________128


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAnalisi delle emissioni provinciali:Complessivamente il quadro emissivo dell’intera Provincia <strong>di</strong> Milano può essere sintetizzatofacendo ricorso all’inventario 2003 delle emissioni realizzato dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a echiamato INEMAR.Emissioni atmosferiche nel territorio della Provincia <strong>di</strong> Milano, anno 2007_________________129


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCome si può osservare il traffico risulta la più importante fonte <strong>di</strong> emissione <strong>di</strong> NOx, CO epolveri (PTS, PM10, PM2.5). Relativamente alla produzione <strong>di</strong> CO2 e <strong>di</strong> COV il traffico èsecondo solo, rispettivamente, al riscaldamento ed all’uso dei solventi. La composizionedella rete <strong>di</strong> misura è visibile in figura e sintetizzata nella tabella, ove si evidenziano perciascuna postazione gli inquinanti monitorati.Di seguito vengono illustrati in termini <strong>di</strong> percentuale i macrosettori che generanoemissioni <strong>di</strong> CO2 e PM10 nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> (rilevazioni INEMAR)CO24%1%0%41%54%AgricolturaTrasporto su stradaCombustione nell'industriaEstrazione e <strong>di</strong>stribuzione combustibiliProcessi produttiviAltre sorgenti e assorbimentiCombustione non industrialeAltre sorgenti mobili e macchinariTrattamento e smaltimento rifiutiUso <strong>di</strong> solventiPM101%8% 0% 1% 5%32%53%AgricolturaTrasporto su stradaCombustione nell'industriaEstrazione e <strong>di</strong>stribuzione combustibiliProcessi produttiviAltre sorgenti e assorbimentiCombustione non industrialeAltre sorgenti mobili e macchinariTrattamento e smaltimento rifiutiUso <strong>di</strong> solventi_________________130


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLE EMISSIONI IN ATMOSFERA NEL COMUNE DI SEDRIANOPer i principali inquinanti sono state valutate le fonti emissive all’interno del comune <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong>:1. le emissioni <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> zolfo derivano per la maggior parte dai processi legati allacombustione non industriale;2. quasi i tre quarti delle emissioni <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> d’azoto nel comune <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> sonoriconducibili ai mezzi <strong>di</strong> trasporto su strada;3. le emissioni <strong>di</strong> metano (CH4) sono causate per più della metà del totale dalmacrosettore “Estrazione e <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> combustibili”;4. il monossido <strong>di</strong> carbonio è un inquinante la cui origine è da ricondursi in maggiorparte al traffico autoveicolare, per il comune in esame è stata stimata unaemissione annua <strong>di</strong> CO pari a circa 205 tonnellate;5. le emissioni <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> carbonio sono dovute al trasporto su strada e allacombustione non industriale;6. all’emissione <strong>di</strong> particolato fine contribuisce in maniera determinante il trasporto sustrada e in secondo luogo la combustione non industriale7. infine l’ammoniaca deriva quasi totalmente dal macrosettore “Agricoltura”.Fonte: ARPA Lombar<strong>di</strong>a - Regione Lombar<strong>di</strong>a. INEMAR, Inventario emissioni in atmosfera. Emissioniin Lombar<strong>di</strong>aCriticità Superamenti dei valori limite per NOx; Superamenti dei valori limite per PM10. Non si riscontrano “minacce” rilevanti al sistema <strong>ambientale</strong> ad eccezione deltraffico sostenuto sulla S.P. 11 che opta per tale percorso in alternativa alla viabilitàdell’autostrada A4 .Potenzialità Non si riscontrano particolari potenzialità._________________131


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioF - Inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso.Consumi energeticiF1: Stato <strong>di</strong> fattoElettrosmogL’inquinamento elettromagnetico o elettrosmog è prodotto da ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanticon frequenza inferiore a quella della luce infrarossa. Le ra<strong>di</strong>azioni non ionizzanti si<strong>di</strong>vidono in ra<strong>di</strong>azioni a bassa e alta frequenza; la normativa inerente alla tutela dellapopolazione dagli effetti dei campi elettromagnetici <strong>di</strong>sciplina separatamente le bassefrequenze (elettrodotti) e alte frequenze (impianti ra<strong>di</strong>otelevisivi, ponti ra<strong>di</strong>o, StazioniRa<strong>di</strong>o Base per la telefonia mobile, ecc.).Le ra<strong>di</strong>azioni considerate non ionizzanti sono quin<strong>di</strong> le seguenti: Campi elettrici e magnetici statici (0 Hz); Campi elettrici e magnetici a frequenza estremamente bassa (inferiore ai 300 Hz); Ra<strong>di</strong>ofrequenze (da 300 Hz a 3 x 109 Hz); Microonde (da 3 x 109 Hz a 3 x 1011 Hz); Ra<strong>di</strong>azione infrarossa (da 3 x 1011 Hz a 4 x 1014 Hz); Ra<strong>di</strong>azione visibile e ultravioletta (da 4 x 1014 Hz a 3 x 1016 Hz).L’emissione <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>azioni a bassa frequenza (da 0 Hz a 105 Hz) è dovuta principalmente alfunzionamento <strong>di</strong> elettrodotti, che generano campi elettrici e magnetici alla frequenza <strong>di</strong>rete <strong>di</strong> 50 Hz, e <strong>di</strong> altre linee elettriche a bassa tensione.La normativa <strong>di</strong> riferimento è costituita da: DM del 16.01.1991; Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici edelettromagnetici, del 14.02.2001 attuata per mezzo del DPCM 08.07.2003; DPCM del 08.07.2003.Riguardo alle emissioni elettromagnetiche, in termini generali, il territorio esaminato èdescrivibile secondo due realtà <strong>di</strong>stinte: da una parte la presenza <strong>di</strong> impianti per latelefonia cellulare e rappresentativi dei <strong>di</strong>versi Gestori, dall’altra l’esistenza <strong>di</strong> tracciati <strong>di</strong>elettrodotti al alta tensione._________________132


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLinea <strong>di</strong> alta tensione in prossimità del tracciato ferroviario ad “alta velocità”Centrale <strong>di</strong> trasformazione della linea ad “alta velocità”_________________133


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioF2: Stazioni Ra<strong>di</strong>o BaseCon il termine stazione (o impianto) ra<strong>di</strong>obase per telefonia mobile si intende l’insieme deisistemi trasmissivi <strong>di</strong> un determinato gestore su una data installazione.In Lombar<strong>di</strong>a, quin<strong>di</strong>, gli impianti sono circa 5.500 mentre il numero dei sistemi trasmissivi èpoco meno del doppio (10.277).Negli ultimi anni lo sviluppo delle tecniche trasmissive <strong>di</strong>gitali (a potenza molto contenuta)ha portato alla completa <strong>di</strong>smissione della rete analogica ETACS (Enhanced Total AccessCommunication System); si sono quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffuse le istallazioni UMTS che necessitano <strong>di</strong> unnumero maggiore <strong>di</strong> impianti per superficie <strong>di</strong> territorio, ma che generano minorepressione <strong>ambientale</strong> in termini <strong>di</strong> emissioni elettromagnetiche.Il comune è dotato del regolamento per la localizzazione degli impianti per letelecomunicazioni e la ra<strong>di</strong>otelevisione, approvato con D.C.C. 67 del 28/11/2007. Tale<strong>di</strong>sposizioni sono stati recepiti nel PGT in itinere ._________________134


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioF3: Il Piano <strong>di</strong> zonizzazione acusticaIl <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> è dotato <strong>di</strong> Piano Acustico sin dal 2003. Nello stesso pianovengono identificati le caratteristiche antropiche del uso del territorio utili per ladefinizione delle <strong>di</strong>verse zone omogenee per la classificazione acustica.Estratto del Piano <strong>di</strong> Zonizzazione AcusticaLa zonizzazione acustica, riportata in estratto nell’immagine , consente da un latoun’analisi dello stato attuale, dall’altro l’identificazione dei ricettori, come definiti dallaLegge Quadro sull’Inquinamento Acustico, n. 447/95, e dai successivi Decreti Attuativi:D.P.R. 142/2004 per le infrastrutture stradali e D.P.R. 459/1998 per le infrastrutture ferroviarie.Le zone residenziali a maggior densità e<strong>di</strong>lizia sono collocate nella parte centrale del<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> , a nord della ex SS 11, mentre le aree prevalentemente industrialisono situate a nord del territorio comunale.A est del <strong>Comune</strong> e a sud della ex SS 11 la gran parte del territorio rientra nel ParcoAgricolo Sud Milano, per il quale la zonizzazione prevede il rispetto del limite <strong>di</strong> 50 dB a 55dB.Dal punto <strong>di</strong> vista dell’inquinamento acustico si pone l’attenzione sui ricettori che possonoessere in<strong>di</strong>viduati nei seguenti ambiti:• tessuto residenziale;• asilo nido e scuole;• Residenza anziani ;Ad esclusione del tessuto residenziale, gli altri ambiti appartengono ad una categoria <strong>di</strong>ricettori definiti particolarmente sensibili (scuole e residenza anziani) che richiedono unaquiete sonica tra i valori <strong>di</strong> 50 db giorno e 55 db (il tessuto residenziale circostante è tra ivalori <strong>di</strong> 60 db e 65 db)._________________135


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioNon si evidenziano sensibili situazioni <strong>di</strong> sofferenza acustica, se non quelle legate al trafficoveicolare; infatti la maggior parte delle aree produttive è localizzata all’esterno del centroabitato.Di seguito, la <strong>di</strong>stribuzione della popolazione all’interno delle <strong>di</strong>verse zone:1. area 1: 176 residenti circa;2. area 2 : 1598 residenti;3. area 3: 800 residenti4. area 4: 1.476 residenti5. area 5 : 3.800 residenti6. area 6:3.534 residenti;7. area 7: 150 residenti;8. area 8 : 120 residenti.Si anticipa già in questo paragrafo che tutte le trasformazioni previste dal Documento <strong>di</strong>Piano dovranno essere assoggettate a valutazione previsionale del clima acustico (infase <strong>di</strong> pianificazione attuativa). Tutti gli e<strong>di</strong>fici dovranno essere progettati tenendo contodei requisiti acustici passivi previsti dalla norma nel momento <strong>di</strong> deposito della praticae<strong>di</strong>lizia.F4: Le risorse: lo scenario attualePer quanto riguarda l’Energia elettrica il fornitore è “Consorzio C.E.V.”.Il gestore della rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del metano è “Enel Rete Gas”.Occorre segnalare che tutto il territorio è raggiunto dalla rete gas.Sul territorio sono presenti due siti già destinati urbanisticamente agli impianti <strong>di</strong>telecomunicazione <strong>di</strong> telefonia mobile (via Magenta e Via Colombo/Econcentro).Inoltre si rileva le criticità generate dalla centrale <strong>di</strong> trasformazione per l’alimentazionedella linea ferroviaria ad alta velocità._________________136


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioConsumi <strong>di</strong> energiaI dati relativi ai consumi energetici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> sono tratti dal sito SiReNa –Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente (http://sirena.cestec.eu) .In coerenza con l'approccio della programmazione energetica regionale e con le linee <strong>di</strong>in<strong>di</strong>rizzo europee, SIRENA restituisce la base dati per <strong>di</strong>sporre del bilancio energeticolocale (relativamente alla domanda <strong>di</strong> energia sud<strong>di</strong>visa per settori e vettori) e conoscerele emissioni <strong>di</strong> gas serra correlate a partire dall'anno 2005.Di seguito vi sono le informazioni che fotografano, con il massimo aggiornamento<strong>di</strong>sponibile, la domanda <strong>di</strong> energia dei settori su cui può efficacemente operare il<strong>Comune</strong>, attraverso le sue competenze e le sue funzioni.Si rileva che i territori locali lombar<strong>di</strong> sono fortemente caratterizzati dal tessuto capillaredelle piccole e me<strong>di</strong>e imprese rappresentando dei forti consumatori <strong>di</strong> risorse..Si rileva altresì che ben oltre il 50% dei consumi energetici a livello locale sono assorbitidagli e<strong>di</strong>fici. Buona parte delle competenze <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> regolamentazione alivello comunale possono concretamente agire sul contenimento e la riduzione <strong>di</strong> questiconsumi e delle emissioni <strong>di</strong> gas serra che generano. I Regolamenti e<strong>di</strong>lizi improntati allasostenibilità energetica ed <strong>ambientale</strong> sono ormai in Lombar<strong>di</strong>a una realtà tutt'altro cheresiduale. La <strong>di</strong>agnosi energetica e la gestione dell'uso razionale dell'energiarappresentano strumenti molto efficaci per cambiare identità al patrimonio pubblico eprivato esistente, migliorando le prestazioni.Come si evince dal grafico il trend dei consumi è <strong>di</strong> una costante <strong>di</strong>minuzione con unarisalita dei consumi nel 2008._________________137


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioConsumi per vettore (MWh)Unità <strong>di</strong> misuraMWhAnno 2005VettoreValore (MWh)GAS NATURALE 98305,01667ENERGIA ELETTRICA 28072,05597GASOLIO 21888,47162BENZINA 13058,70098Altri


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioConsumi per settore (MWh)Unità <strong>di</strong> misura MWhAnno 2005SettoreValore (MWh)RESIDENZIALE 103187,2546TRASPORTI URBANI 29292,15992TERZIARIO 20478,48708INDUSTRIA NON ETS 12151,6414AGRICOLTURA 1497,328258Consumi per settore (MWh)Unità <strong>di</strong> misura MWhAnno 2008SettoreValore (MWh)RESIDENZIALE 97623,51587TRASPORTI URBANI 28139,29139TERZIARIO 19804,20843INDUSTRIA NON ETS 11240,35388AGRICOLTURA 1411,389198_________________139


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCapitolo 5: Analisi e valutazione del documento <strong>di</strong> piano del nuovoPiano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.1: Gli obiettivi generali del PianoLa definizione degli obiettivi generali del Piano, espressamente richiesta dall’art. 8 della LR12/2005 relativo ai contenuti del Documento <strong>di</strong> Piano, rappresenta uno dei momenti piùimportanti del processo <strong>di</strong> pianificazione, costituendo la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ciò che il Pianointende raggiungere me<strong>di</strong>ante l’insieme delle sue previsioni.La procedura <strong>di</strong> VAS ha nella verifica <strong>di</strong> questi obiettivi uno dei suoi passaggi chiaveessendo chiaro che solo mettendo a presupposto della pianificazione comunale obiettiviopportuni è possibile garantire un elevato livello <strong>di</strong> protezione <strong>ambientale</strong> ed uno svilupposostenibile così come richiesto dalla <strong>di</strong>rettiva comunitaria 2001/42/CE.In altre parole, un Piano che voglia muoversi nella <strong>di</strong>rezione della sostenibilità e dellaprotezione <strong>ambientale</strong>, necessita <strong>di</strong> un set <strong>di</strong> obiettivi generali (da cui definiresuccessivamente gli obiettivi specifici e le azioni sul territorio), che siano in grado non solo<strong>di</strong> realizzare lo sviluppo del territorio, dell’economia e della società ma anche unacorretta gestione delle risorse naturali ed il rispetto delle criticità, sensibilità e vulnerabilitàlocali, e per questo che è propedeutica alle successive fasi <strong>di</strong> lavoro, una loroapprofon<strong>di</strong>ta analisi.Nei successivi paragrafi saranno illustrati gli obiettivi generali (detti endogeni) che sonostati definiti dalla Amministrazione Comunale e quelli emersi dalle attività <strong>di</strong>partecipazione svoltesi nell’ambito della formazione del nuovo Documento <strong>di</strong> Piano.Questi obiettivi sono stati oggetto <strong>di</strong> processo <strong>di</strong> esame e rilettura da parte dell’Ufficio <strong>di</strong>Piano che ha portato ad una definitiva in<strong>di</strong>viduazione degli obiettivi generali endogeni,che ha tenuto conto anche delle indagini realizzate per il nuovo PGT e degli in<strong>di</strong>rizzi dellaProvincia <strong>di</strong> Milano per lo sviluppo sostenibile.Nel seguito saranno inoltre elencati gli obiettivi generali che, a livello <strong>di</strong> letteraturanazionale ed internazionale, sono i maggiormente con<strong>di</strong>visi nel campo dello svilupposostenibile e della protezione dell’ambiente.Infine sarà realizzata una verifica tra questi ultimi obiettivi generali e quelli endogeni alloscopo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare eventuali “incongruenze” e/o “lacune” e poter quin<strong>di</strong> procedere alleulteriori verifiche con gli obiettivi generali derivanti dagli strumenti <strong>di</strong> pianificazione e/oprogrammazione (obiettivi esogeni) che hanno ripercussione sul territorio in oggetto.5.2: Gli obiettivi generaliPer l’analisi <strong>di</strong> coerenza si utilizzano matrici a doppia entrata, in cui i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> congruitàsono espressi qualitativamente e successivamente vengono sviluppate schede <strong>di</strong>approfon<strong>di</strong>mento per gli incroci che si presentano problematici o incerti.Per l’analisi <strong>di</strong> coerenza sono stati utilizzati i seguenti sistemi <strong>di</strong> criteri e obiettiviprogrammatici europei, nazionali, regionali e provinciali, scelti tra i più rappresentativi:A livello europeo: 7 obiettivi strategici del sesto programma comunitario <strong>di</strong> azione per l’ambiente,intitolato Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta, relativo al periodocompreso tra l’1 gennaio 2001 ed il 31 <strong>di</strong>cembre 2010, istituito con decisione1600/2002/CE del 22 luglio 2002 e adottato con il Doc. 10917/06 il 15-16 giugno2006 dal Consiglio d’Europa;_________________140


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio I 10 Aalborg commitments, contenuti nell’Aalborg+10 report, approvato in data 11giugno 2004 dai partecipanti alla quarta conferenza europea delle CittàSostenibili, tenutasi ad Aalborg; 10 criteri chiave per la sostenibilità del Manuale per la valutazione <strong>ambientale</strong> deiPiani <strong>di</strong> Sviluppo Regionale ed i Programmi dei Fon<strong>di</strong> Strutturali dell’UE, agosto1998.A livello nazionale Gli 11 obiettivi strategici contenuti nella Deliberazione n. 57 del 2 agosto 2002 delCIPE Strategia d’azione <strong>ambientale</strong> per lo sviluppo sostenibile in Italia, promossa aseguito della prima strategia UE in materia <strong>di</strong> sviluppo sostenibile adottata dalconsiglio europeo <strong>di</strong> Göteborg (2001) e completata dal Consiglio Europeo <strong>di</strong>Barcellona del 2002.A livello sovralocale, <strong>di</strong> pianificazione regionale e provinciale: I 24 obiettivi generali del Piano Territoriale Regionale, nella versione approvata il16 gennaio 2008 dalla Giunta Regionale per la trasmissione in Consiglio; I 14 obiettivi tematici ambientali, sempre tratti dal Piano Territoriale Regionale,nella versione approvata il 16 gennaio 2008 dalla Giunta Regionale per latrasmissione in Consiglio; I 5 macro-obiettivi del Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale, approvatocon Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 14 ottobre 2003.Di seguito si riportano i sistemi <strong>di</strong> criteri <strong>di</strong> sostenibilità che si intende utilizzare per leverifiche <strong>di</strong> coerenza.5.3: Obiettivi della Strategia Europea per lo Sviluppo Sostenibile (2006)UE1. Limitare i cambiamenti climatici, i loro costi e le ripercussioni negative per lasocietà e l’ambiente.UE2. Garantire che i nostri sistemi <strong>di</strong> trasporto corrispondano ai bisogni economici,sociali ed ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente leripercussioni negative sull’economia, la società e l’ambiente.UE3. Promuovere modelli <strong>di</strong> consumo e <strong>di</strong> produzione sostenibili.UE4. Migliorare la gestione ed evitare il sovrasfruttamento delle risorse naturaliriconoscendo il valore dei servizi ecosistemici.UE5. Promuovere la salute pubblica a pari con<strong>di</strong>zioni per tutti e migliorare laprotezione contro le minacce sanitarie.UE6. Creare una società socialmente inclusiva tenendo conto della solidarietà trale generazioni e nell’ambito delle stesse nonché garantire e migliorare la qualitàdella vita dei citta<strong>di</strong>ni quale presupposto per un benessere duraturo delle persone.UE7. Promuovere lo sviluppo sostenibile a livello mon<strong>di</strong>ale e assicurare che lepolitiche interne ed esterne all’Unione siano coerenti con lo sviluppo sostenibile alivello globale e i suoi impegni internazionali.5.4: Obiettivi della strategia d’azione per lo sviluppo sostenibile in Italia(Del.CIPE n. 57 2 agosto 2002)CIPE1. Conservazione della bio<strong>di</strong>versitàCIPE2. Protezione del territorio dai rischi idrogeologiciCIPE3. Riduzione della pressione antropica sui sistemi naturali, sul suolo adestinazione agricola e forestaleCIPE4. Riequilibrio territoriale ed urbanisticoCIPE5. Migliore qualità dell’ambiente urbano_________________141


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCIPE6. Uso sostenibile delle risorse naturaliCIPE7. Riduzione dell’inquinamento acustico e della popolazione espostaCIPE8. Miglioramento della qualità delle risorse idricheCIPE9. Miglioramento della qualità sociale e della partecipazione democraticaCIPE10. Conservazione o ripristino della risorsa idricaCIPE11. Riduzione della produzione, recupero <strong>di</strong> materia e recupero energetico deirifiuti5.5: Dieci criteri chiave per la sostenibilità dal Manuale UE dei Fon<strong>di</strong>strutturaliFS1. Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabiliFS2. Impiego delle risorse rinnovabili nei limiti della capacità <strong>di</strong> rigenerazioneFS3. Uso e gestione corretta, dal punto <strong>di</strong> vista <strong>ambientale</strong>, delle sostanze e deirifiuti pericolosi/inquinantiFS4. Conservare e migliorare la stato della fauna e della flora selvatiche, deglihabitat e dei paesaggiFS5. Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idricheFS6. Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturaliFS7. Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente localeFS8. Protezione dell’atmosferaFS9. Sensibilizzare alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e laformazione in campo <strong>ambientale</strong>FS10. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportanouno sviluppo sostenibile5.6: Aalborg CommitmentsAA1. Governance: Ci impegniamo a rafforzare i nostri processi decisionali tramiteuna migliore democrazia partecipatoria.AA2. Gestione locale per la sostenibilità: Ci impegniamo a mettere in atto cicli <strong>di</strong>gestione efficienti, dalla loro formulazione alla loro implementazione e valutazione.AA3. Risorse naturali comuni: Ci impegniamo ad assumerci la piena responsabilitàper la protezione, la conservazione e la <strong>di</strong>sponibilità per tutti delle risorse naturalicomuni.AA4. Consumo responsabile e stili <strong>di</strong> vita: Ci impegniamo ad adottare e aincentivare un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un consumoe una produzione sostenibili.AA5. Pianificazione e progettazione urbana: Ci impegniamo a svolgere un ruolostrategico nella pianificazione e progettazione urbane, affrontando problematicheambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio <strong>di</strong> tutti.AA6. Migliore mobilità, meno traffico: Riconosciamo l’inter<strong>di</strong>pedenza <strong>di</strong> trasporti,salute e ambiente e ci impegniamo a promuovere scelte <strong>di</strong> mobilità sostenibili.AA7. Azione locale per la salute: Ci impegniamo a proteggere e a promuovere lasalute e il benessere dei nostri citta<strong>di</strong>ni.AA8. Economia locale sostenibile: Ci impegniamo a creare e ad assicurare unavivace economia locale, che promuova l’occupazione senza danneggiarel’ambiente.AA9. Equità e giustizia sociale: Ci impegniamo a costruire comunità solidali eaperte a tutti.AA10. Da locale e globale: Ci impegniamo a farci carico delle nostre responsabilitàper conseguire pace, giustizia, equità, sviluppo sostenibile e protezione del climaper tutto il pianeta._________________142


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.7: I macro-obiettivi del Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento ProvincialePTCP1. Compatibilità ecologica e paesistico <strong>ambientale</strong> delle trasformazioni:Persegue la sostenibilità delle trasformazioni rispetto alla qualità e quantità dellerisorse naturali: aria, acqua, suolo e vegetazione.Presuppone altresì la verifica delle scelte localizzative per il sistema inse<strong>di</strong>ativorispetto alle esigenze <strong>di</strong> tutela e valorizzazione del paesaggio, dei suoi elementiconnotativi e delle emergenze ambientali.PTCP2. Integrazione fra i sistemi inse<strong>di</strong>ativi e della mobilità. Presuppone la coerenzafra le <strong>di</strong>mensioni degli interventi e le funzioni inse<strong>di</strong>ate rispetto al livello <strong>di</strong>accessibilità proprio del territorio, valutato rispetto ai <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> del trasportopubblico e privato <strong>di</strong> persone, merci e informazioni.PTCP3. Ricostruzione della rete ecologica provinciale. Prevede la realizzazione <strong>di</strong> unsistema <strong>di</strong> interventi atti a favorire la ricostruzione della rete ecologica provinciale,la bio<strong>di</strong>versità, e la salvaguar<strong>di</strong>a dei varchi ine<strong>di</strong>ficati fondamentali per larealizzazione dei corridoi ecologici.PTCP4. Compattazione della forma urbana. E' finalizzato a razionalizzare l'uso delsuolo e a ridefinire i margini urbani; ciò comporta il recupero delle aree <strong>di</strong>smesse odegradate, il completamento prioritario delle aree intercluse nell'urbanizzato, lalocalizzazione dell'espansione in a<strong>di</strong>acenza all'esistente e su aree <strong>di</strong> minor valoreagricolo e <strong>ambientale</strong>, nonché la limitazione ai processi <strong>di</strong> saldatura tra centrie<strong>di</strong>ficati.PTCP5. Innalzamento della qualità inse<strong>di</strong>ativa. Persegue un corretto <strong>rapporto</strong> trainse<strong>di</strong>amenti e servizi pubblici o privati <strong>di</strong> uso pubblico attraverso l'incremento dellearee per servizi pubblici, in particolare a verde, la riqualificazione <strong>ambientale</strong> dellearee degradate e il sostegno alla progettazione architettonica <strong>di</strong> qualità el’attenzione, per quanto possibile, alla progettazione e<strong>di</strong>lizia ecosostenibile ebioclimatica. Persegue inoltre la <strong>di</strong>versificazione dell'offerta inse<strong>di</strong>ativa anche alfine <strong>di</strong> rispondere alla domanda <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> "e<strong>di</strong>lizia residenziale sociale" <strong>di</strong>ffusisul territorio e integrati con il tessuto urbano esistente.5.8: Gli obiettivi generali del Piano Territoriale RegionalePTR1. favorire l’innovazione, lo sviluppo della conoscenza e la sua <strong>di</strong>ffusionePTR2. favorire le relazioni <strong>di</strong> lungo e <strong>di</strong> breve raggio, tra i territori della Lombar<strong>di</strong>a etra il territorio regionale con l’esterno, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture<strong>di</strong> trasporto e reti tecnologiche) e immateriali (fiere, università, ecc.)PTR3. assicurare a tutti i territori della Regione e a tutti i citta<strong>di</strong>ni l’accesso ai servizipubblici e <strong>di</strong> pubblica utilitàPTR4. perseguire l’efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e <strong>di</strong> pubblica utilitàPTR5. migliorare la qualità e la vitalità dei contesti urbani e dell’abitarePTR6. porre le con<strong>di</strong>zioni per un’offerta adeguata alla domanda <strong>di</strong> spazi per laresidenza, la produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero,PTR7. tutelare la salute del citta<strong>di</strong>no attraverso la prevenzione ed il contenimentodell’inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico e atmosfericoPTR8. perseguire la sicurezza dei citta<strong>di</strong>ni rispetto ai rischi derivanti dai mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione del rischio idrogeologico,pianificazione delle acque e utilizzo prudente del suolo_________________143


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPTR9. assicurare l’equità nella <strong>di</strong>stribuzione sul territorio dei costi e dei beneficieconomici, sociali ed ambientali derivanti dallo sviluppo economico,infrastrutturale ed e<strong>di</strong>lizioPTR10. promuovere un’offerta integrata <strong>di</strong> funzioni turistico-ricreative sostenibili,mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentaridella Regione e <strong>di</strong>ffondendo la cultura del turismo sostenibilePTR11. promuovere un sistema produttivo <strong>di</strong> eccellenza attraverso il rilancio delsistema agroalimentare come fattore <strong>di</strong> produzione, ma anche come settoreturisticoPTR12. valorizzare il ruolo <strong>di</strong> Milano quale punto <strong>di</strong> forza del sistema economico,culturale e dell’innovazione PTR13. realizzare un sistema equilibrato <strong>di</strong> centralitàurbane compatte e il riequilibrio territoriale con la ridefinizione del ruolo dei centriurbani e del <strong>rapporto</strong> con le aree meno dense, e valorizzare il ruolo dei piccolicentri come strumenti <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o del territorioPTR14. riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territoridella Lombar<strong>di</strong>a anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestalecome elementi <strong>di</strong> ricomposizione paesaggistica, <strong>di</strong> rinaturalizzazione del territorio eriqualificazione dei territori degradatiPTR15. supportare gli Enti Locali nell’attività <strong>di</strong> programmazione e promuovere lasperimentazione e la qualità programmatica e progettuale per garantire ilperseguimento della sostenibilità della crescita nella programmazione eprogettazione a tutti i livelli <strong>di</strong> governoPTR16. tutelare le risorse (acque, suolo e fonti energetiche) in<strong>di</strong>spensabili per ilperseguimento dello sviluppoPTR17. garantire la qualità delle risorse naturali ed ambientali, attraverso laprogettazioni delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti e<strong>di</strong>nquinanti, il contenimento dell’inquinamento acustico, elettromagnetico eluminoso e la gestione idrica integrata PTR18. favorire la graduale trasformazionedei comportamenti e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibiledelle risorsePTR19. valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse anche attraverso lamessa a sistema dei patrimoni paesaggistico, culturale, <strong>ambientale</strong>, forestale eagroalimentarePTR20. promuovere l’integrazione paesistica e <strong>ambientale</strong> degli interventi derivantidallo sviluppo economico, infrastrutturale ed e<strong>di</strong>lizioPTR21. realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi conparticolare attenzione alla mitigazione degli impattiPTR22. responsabilizzare la collettività e promuovere l’innovazione al fine <strong>di</strong>minimizzare l’impatto delle attività antropiche sial legate alla produzione (attivitàagricola, industriale e commerciale) che alla vita quoti<strong>di</strong>ana (mobilità, residenza,turismo)PTR23. gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità deisistemi trans regionaliPTR24. rafforzare il ruolo <strong>di</strong> “Motore Europeo” della Lombar<strong>di</strong>a, garantendo lecon<strong>di</strong>zioni per la competitività <strong>di</strong> funzioni e territori forti5.9: Gli obiettivi tematici ambientali del Piano Territoriale RegionalePTR A.1 migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni climalteranti ed inquinantiPTR A.2 tutelare e promuovere l’uso razionale delle risorse idriche, con priorità perquelle potabili, per assicurare l’utilizzo della “risorsa acqua” <strong>di</strong> qualità, in con<strong>di</strong>zioniottimali (in termini <strong>di</strong> quantità e <strong>di</strong> costi sostenibili per l’utenza) e durevoliPTR A.3 mitigare il rischio <strong>di</strong> esondazione_________________144


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPTR A.4 perseguire la riqualificazione <strong>ambientale</strong> dei corsi d’acquaPTR A.5 promuovere la fruizione sostenibile ai fini turistico-ricreativi dei corsi d’acquaPTR A.6 garantire la sicurezza degli sbarramenti e dei bacini <strong>di</strong> accumulo <strong>di</strong>competenza regionale, assicurare la pubblica incolumità delle popolazioni e laprotezione dei territori posti a valle delle opere PTR A.7 <strong>di</strong>fendere il suolo e la tuteladal rischio idrogeologico e sismicoPTR A.8 prevenire i fenomeni <strong>di</strong> erosione, deterioramento e contaminazione deisuoliPTR A.9 tutelare e aumentare la bio<strong>di</strong>vesità, con particolare attenzione per la florae la fauna minacciatePTR A.10 conservare e valorizzare gli ecosistemi e la rete ecologica regionalePTR A.11 coor<strong>di</strong>nare le politiche ambientali e <strong>di</strong> sviluppo ruralePTR A.12 prevenire, contenere e abbattere l’inquinamento acusticoPTR A.13 prevenire, contenere e abbattere l’inquinamento elettromagnetico eluminosoPTR A.14 prevenire e ridurre l’esposizione della popolazione al radon indoor.I criteri sopra elencati hanno un’impostazione generale, che può apparire generica, inquanto devono comprendere ed essere adattabili ad una ampio spettro <strong>di</strong> possibilisituazioni normative, territoriali e culturali, tra loro profondamente <strong>di</strong>fferenziate. Quellieuropei devono essere applicabili a contesti nazionali estremamente <strong>di</strong>versi, e nelcontesto nazionale del nostro Paese gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>versità si riscontrano nelle normativeurbanistiche delle <strong>di</strong>verse regioni. A livello regionale infine le in<strong>di</strong>cazioni del PTR e dellanormativa regionale riguardano in modo in<strong>di</strong>fferenziato, o quasi, 1547 comuni e 12province.Ai fini della leggibilità e dell’efficacia del lavoro <strong>di</strong> coerenza si è pertanto ritenuto <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare, partendo dagli elenchi sopra definiti, un sistema <strong>di</strong> criteri <strong>di</strong> sostenibilità chesintetizzi i precedenti e che soprattutto sia maggiormente contestualizzato alla realtàterritoriale specifica.Si sono quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduati 14 criteri <strong>di</strong> sostenibilità, come segue :_________________145


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCriteri <strong>di</strong> sostenibilitàTerritorioSocietàAmbiente urbanoCorrispondenza tra i sistemi <strong>di</strong> criteriUE CIPE FS AA PTCP PTRa. Uso sostenibile delle risorserinnovabili e non3,4 6 1,2 4 - 16, A2b. Tutela della qualità dell’aria,7,17, A1, A2,dell’acqua, del suolo 1 2,7,8,10 5,8 3 1A4, A5c. Creazione <strong>di</strong> un sistemainfrastrutturale ben integrato con larealtà locale e sovralocale, a2 - - 6 2 20livello <strong>ambientale</strong>, sociale, economicod. Strutturazione <strong>di</strong> una rete ecologicasovracomunale a tutela dellabio<strong>di</strong>versità e degli equilibri tra areeurbanizzate e non- 1,4 4 - 3 14e. Tutela della salute e sicurezza7,8, A3, A6,pubbliche 5 - - 7 -A7, A12, A13f. Promozione <strong>di</strong> politichepartecipative e <strong>di</strong> governance9 10 1 - 6,15,23g. Abbattimento dei fenomeni <strong>di</strong>segregazione sociale attraversoinformazione, innovazione ed un’equa6 - 9 8,9 - 1,9,18,22<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> risorse e opportunitàh. Contenimento della pressioneantropica e del consumo <strong>di</strong> suolo - 3 - - 4i. Promozione <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> tipopolicentricoj. Miglioramento degli assetti urbani,attraverso un equilibrata definizionedegli usi del suolok. Miglioramento della qualità<strong>ambientale</strong> urbana, attraversol’integrazione tra il sistema del verde equello del costruitol. Miglioramento dell’accessibilità dellestrutture <strong>di</strong> serviziom. Valorizzazione delle risorse storichee culturalin. Sfruttamento della risorsa rifiuti per laproduzione <strong>di</strong> energia ed il riuso <strong>di</strong>materiali riciclabili21,22, A8,A11- - - - 4 2,13- 4 - 5 1,55,6,10,11,A3- 5 7 5 5 -- - - - 5 3,4- - 6 - - 19- 11 3 - - -_________________146


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.10: Gli obbiettivi tematici del Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><strong>Sedriano</strong>:OBBIETTIVINAT_1: Tutelare e incrementare la <strong>di</strong>mensione e laconnettività delle aree <strong>di</strong> interesse naturaleNAT_2: Contenere l’uso del suoloNAT_03 Localizzare inse<strong>di</strong>amenti e infrastrutture versoambiti a maggiore compatibilità <strong>ambientale</strong>RUR_01 – Mantenere un livello elevato <strong>di</strong> continuitàterritoriale delle aree agricoleRUR_02 – Supportare l’innovazione e lamultifunzionalità nelle attività agricoleRUR_03 Tutelare e valorizzare il paesaggio ruraleMOB_O1 – Migliorare l’accessibilità d’area <strong>vas</strong>ta e laconnettività con le reti infrastrutturali <strong>di</strong> scalainterprovinciale e regionaleMOB_O2 – Aumentare la sostenibilità <strong>ambientale</strong> esociale del sistema della mobilitàSTRATEGIENAT_1.1: Tutelare gli ambiti <strong>di</strong> naturalità <strong>di</strong>ffusaNAT_1.2: Costruire la rete ecologica comunale e le sueconnessioni con quella sovra comunaleNAT_1.3: Limitare la frammentazione della rete ecologicadovuta alla realizzazione <strong>di</strong> nuove infrastrutture territorialiNAT_2.1: Dimensionare le nuove aree residenziali sulla basedei reali fabbisogni abitativi pregressi e previstiNAT_2.2: Dimensionare le nuove aree industriali sulla basedei reali fabbisogni previstiNAT_3.:1 Localizzare le nuove espansioni urbane e industriali inambiti a maggiore compatibilità <strong>ambientale</strong>NAT_3.2: Localizzare le nuove infrastrutture stradali in ambitia maggiore compatibilità <strong>ambientale</strong>RUR_1.1: Prevenire e contenere l’aumento dellaframmentazione delle aree agricole ed evitare laformazione <strong>di</strong> aree agricole marginali derivante dallarealizzazione <strong>di</strong> infrastrutture e inse<strong>di</strong>amentiRUR_2.1: Supportare la realizzazione e la <strong>di</strong>ffusionedell’innovazione in campo agricolo (multifunzionali, qualità<strong>ambientale</strong>, minimizzazione degli impatti sui sistemi naturalee inse<strong>di</strong>ativo)RUR_2.2: Supportare la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture e servizinecessari allo sviluppo <strong>di</strong> attività ricreative, turistiche eculturali nel territorio agricoloRUR_3.1: Tutelare gli elementi <strong>di</strong> pregio del paesaggio ruraleRUR_3.2: Recuperare gli elementi <strong>di</strong> pregio del paesaggiorurale in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> degradoMOB_1.1: potenziare le connessioni <strong>di</strong> TPLMOB_1.3:Risolvere i no<strong>di</strong> critici della viabilità checon<strong>di</strong>zionano la flui<strong>di</strong>tà della rete <strong>di</strong> livello sovralocale elocaleMOB_2.1: Infittire la rete <strong>di</strong> percorsi ciclabili urbani e <strong>di</strong>connessione della rete dei servizi <strong>di</strong> supporto aglispostamenti sistematici casa-scuola e casa-lavoroRES_O1 – Migliorare la qualità dell’ambiente urbano RES_1.1: Incentivare il miglioramento dellacontestualizzazione territoriale delle trasformazioniRES_1.2: Incentivare il miglioramento delle prestazioniecologiche degli e<strong>di</strong>fici nuovi ed esistentiRES_1.3: Favorire la realizzazione <strong>di</strong> mix funzionali nei nuoviinse<strong>di</strong>amentiES_1.4: Riqualificare i margini urbani in modo da far loroesercitare la funzione <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione fra città e campagnaRES_1.5: Tutelare e valorizzare gli elementi del paesaggiourbanoRES_1.6: Qualificare gli ingressi urbaniRES_O2 – Razionalizzare, qualificare e potenziare iservizi alla popolazioneIND_O1 – piena attuazione e completamento delpolo produttivo esistenteIND_O2 – qualificare le aree produttive <strong>di</strong>ffuseRES_2.1: Favorire il raggiungimento <strong>di</strong> economieagglomerative nei servizi garantendone una buonaaccessibilitàRES_2.2: Far concorrere gli interventi <strong>di</strong> trasformazione urbanaalla qualificazione degli spazi e dei servizi pubblici e <strong>di</strong> usocollettivoIND_ 1.1: Rispondere alla domanda <strong>di</strong> aree produttiveattraverso il consolidamento del polo produttivo esistenteIND_1.2: Migliorare l’accessibilità complessiva delle areeindustriali e la loro contestualizzazioneIND_2.1: Migliorare l’inserimento paesistico delle areeproduttive e contenere gli impatti ambientali_________________147


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.11: Verifica <strong>di</strong> coerenza esternaCome già sottolineato, adottare procedure <strong>di</strong> valutazione <strong>ambientale</strong> a livello <strong>di</strong>pianificazione ha lo scopo <strong>di</strong> considerare nell’iter decisionale anche la variabile<strong>ambientale</strong> come strategica, al pari delle componenti più strettamente tecniche e socio -economiche. Ciò dovrebbe consentire <strong>di</strong> giungere a soluzioni sostenibili ed efficaci,ovvero ricercare strade che privilegino la "qualità" dello sviluppo nel sod<strong>di</strong>sfare i realibisogni umani, l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> nuovi modelli <strong>di</strong> benessere, la realizzazione <strong>di</strong> processiproduttivi e <strong>di</strong> consumo più simili a quelli della natura (che quin<strong>di</strong> richiedono, a parità <strong>di</strong>servizio, minor impiego <strong>di</strong> energia, <strong>di</strong> materiali e minor produzione <strong>di</strong> rifiuti e scarichi).L’opinione che l’ambiente sia una complessa realtà articolata in un insieme <strong>di</strong> relazioni,che vanno il più possibile chiarite in un’ottica sistemica, è quella che corrisponde al modoattuale <strong>di</strong> operare della politica <strong>ambientale</strong>.Risulta sempre più marcata la <strong>di</strong>fferenza tra l’idea <strong>di</strong> sostenibilità e quella <strong>di</strong> uno "sviluppo"sostenibile, dato che da più parti si fa rilevare come il miglioramento sociale non debbanecessariamente essere legato alla crescita economica, cioè alla quantità dei beniscambiati nel mercato.A volte si rischia <strong>di</strong> far confusione tra una valutazione <strong>di</strong> compatibilità e quella <strong>di</strong>sostenibilità: nelle valutazioni riguardanti la pianificazione territoriale-urbanistica spesso siassiste ad una sottolineatura delle valenze ambientali, trascurando in tutto o in parte iconcetti <strong>di</strong> sviluppo sostenibile. Quando nella valutazione vengono considerate anche levalenze economiche e sociali, non si dovrebbe parlare <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> sostenibilità, ma<strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> compatibilità <strong>ambientale</strong>.Il concetto <strong>di</strong> sostenibilità proviene dalla letteratura scientifica ed è riferito alla gestionedelle risorse naturali. Si definisce sostenibile la gestione <strong>di</strong> una risorsa se, nota la suacapacità <strong>di</strong> riproduzione, non si eccede nel suo sfruttamento oltre una determinatasoglia. Nel caso delle risorse non rinnovabili o esauribili (come il petrolio), non si parla <strong>di</strong>sostenibilità, ma <strong>di</strong> tempi e con<strong>di</strong>zioni ottimali dello sfruttamento delle risorse.La nascita dello sviluppo sostenibile ha significato l'estensione del concetto <strong>di</strong> sostenibilitàdalla gestione <strong>di</strong> una risorsa naturale all'intero processo economico e sociale. Sempre piùin modo esplicito si afferma che non basta l'aspetto economico a dominare le scelte,eventualmente stemperato da quello sociale.La verifica <strong>di</strong> coerenza esterna degli obiettivi generali è un’attività che permette <strong>di</strong>consolidare gli obiettivi stessi all’interno del contesto programmatico in cui si inserisce ilPiano/Programma. Lo scopo è quello <strong>di</strong> valutare la loro congruenza con quelli dettati daaltri strumenti <strong>di</strong> gestione del territorio, siano essi <strong>di</strong> livello superiore (ed in questo caso siparla <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione verticale della verifica) siano essi <strong>di</strong> pari livello (ed in questo caso siparla <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione orizzontale della verifica) ove per livello si intende sia quellogerarchico che quello territoriale.La verifica esterna è stata effettuata sulla base degli obiettivi specifici <strong>di</strong> Piano (per la loroverifica <strong>di</strong> coerenza interna si veda il capitolo specifico). Gli obiettivi specifici del pianosono stati incrociati con l’elenco sopra riportato <strong>di</strong> criteri <strong>di</strong> sostenibilità al fine <strong>di</strong>verificarne la coerenza, con una matrice del tipo seguente:Criteri <strong>di</strong> sostenibilitàa b c d … …Obiettivi del piano1 + ? ? - … …2 / + - / … …… … … … … … …LegendaCoerenza piena (+) Incoerenza (-) Confronto non significativo (O) Coerenza incerta (?)_________________148


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioMatrice valutativa <strong>di</strong> coerenza esterna (obiettivi PGT/criteri <strong>di</strong> sostenibilità)Obiettivi specifici del PGTCriteri <strong>di</strong> sostenibilitàa b c d e f g h i j k l m nNAT_O1: Tutelare e incrementare la <strong>di</strong>mensione e laconnettività delle aree <strong>di</strong> interesse naturale+ + O O O O O + + + + O O ONAT_O2: Contenere l’uso del suolo + + O O O O O ? ? ? + O O ONAT_O3: Localizzare inse<strong>di</strong>amenti e infrastruttureverso ambiti a maggiore compatibilità <strong>ambientale</strong>+ + O O O O O ? + + + O O ORUR_O1: Mantenere un livello elevato <strong>di</strong> continuitàterritoriale delle aree agricoleO + ? + O O O + + + + O + ORUR_O2: Supportare l’innovazione e lamultifunzionalità nelle attività agricole+ + O ? O O O O O O O O O ORUR_O3 : Tutelare e valorizzare il paesaggio rurale O O O + O O O + + + ? O + OMOB_O1: Migliorare l’accessibilità d’area <strong>vas</strong>ta e laconnettività con le reti infrastrutturali <strong>di</strong> scala ? + + - O O O ? O O O + O Ointerprovinciale e regionaleMOB_O2: Aumentare la sostenibilità <strong>ambientale</strong> esociale del sistema della mobilità+ + + ? + O O ? ? + O + O ORES_O1: Migliorare la qualità dell’ambiente urbano + + O ? ? O + + ? ? + + + ORES_O2: Razionalizzare, qualificare e potenziare iservizi alla popolazioneO O + ? O O + - ? + + + O OIND_O1 : piena attuazione e completamento delpolo produttivo esistente- - + O O O O - O + ? + ? OIND_O2 : qualificare le aree produttive <strong>di</strong>ffuse ? - + O O O O - O + ? + ? OLEGENDA++ Coerenza piena? Coerenza incerta?-o- IncoerenzaConfronto non significativoOa. Uso sostenibile delle risorse rinnovabili e nonb. Tutela della qualità dell’aria, dell’acqua, del suoloc. Creazione <strong>di</strong> un sistema infrastrutturale ben integrato con la realtà locale e sovralocale, a livello<strong>ambientale</strong>, sociale, economicod. Strutturazione <strong>di</strong> una rete ecologica sovracomunale a tutela della bio<strong>di</strong>versità e degli equilibri traaree urbanizzate e none. Tutela <strong>di</strong> salute e sicurezza pubblichef. Promozione <strong>di</strong> politiche partecipative e <strong>di</strong> governanteg. Abbattimento dei fenomeni <strong>di</strong> segregazione sociale attraverso informazione, innovazione edun’equa <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> risorse e opportunitàh. Contenimento della pressione antropica e del consumo <strong>di</strong> suoloi. Promozione <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> tipo policentricoj. Miglioramento degli assetti urbani, attraverso un equilibrata definizione degli usi del suoloK. Miglioramento della qualità <strong>ambientale</strong> urbana, attraverso l’integrazione tra il sistema del verde equello del costruitol. Miglioramento dell’accessibilità delle strutture <strong>di</strong> serviziom. Valorizzazione delle risorse storiche e culturalin. Sfruttamento della risorsa rifiuti per la produzione <strong>di</strong> energia ed il riuso <strong>di</strong> materiali riciclabili_________________149


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioSchede <strong>di</strong> sintesiDove le interazioni risultano negative o da verificare si è proceduto a sviluppare unascheda <strong>di</strong> sintesi nella quale si sono riportate le principali criticità emerse. La scheda hacarattere sintetico e <strong>di</strong>scorsivo, ed in essa vengono inquadrate le problematiche emersee vengono fornite in<strong>di</strong>cazioni per la messa a punto delle strategie e dei contenuti delpiano.I suggerimenti per gli interventi <strong>di</strong> risposta sono in via generale riconducibili alle seguentitipologie:- strategici, rivolti a mo<strong>di</strong>ficare contenuti e strategie del Documento <strong>di</strong> Piano in corso<strong>di</strong> elaborazione- attuativi e gestionali, rivolti agli altri atti del PGT e agli strumenti <strong>di</strong> pianificazioneattuativa e <strong>di</strong> settore del comune- <strong>di</strong> mitigazione o compensazione, rivolti alla definizione delle misure progettuali daadottare per gli interventi infrastrutturali e inse<strong>di</strong>ativi previsti negli elaborati delDocumento <strong>di</strong> Piano, soprattutto per quegli interventi che richiedano uncoor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> area <strong>vas</strong>ta con altri comuni nell’ambito dei tavoli provinciali eregionaliLa matrice mette in mostra la generale sostenibilità e congruità degli obiettivi del PGT coni criteri <strong>di</strong> sostenibilità.Alcuni criteri, pur non riscontrando interazioni negative o dubbie, non presentano incrociparticolari con gli obiettivi.Criteri <strong>di</strong> sostenibilità con interazioni nullef. Promozione <strong>di</strong> politiche partecipative e <strong>di</strong> governancen. Sfruttamento della risorsa rifiuti per la produzione <strong>di</strong> energia ed il riuso <strong>di</strong> materialiriciclabili.I criteri, pur non essendo compresi all’interno degli obiettivi specifici, possono esserericondotti ad altri strumenti e precisamente:- al Piano dei Servizi,- alle normative e ai regolamenti comunali,- alla fase attuativa dei vari ambiti d’intervento (a tal fine si sono elaborate dellecheck list finali quali ausilio agli Uffici Comunali per valutare ed in<strong>di</strong>rizzare la faseattuativa delle trasformazioni),- alla fase <strong>di</strong> monitoraggio della VAS, intesa anche come futuro momento perio<strong>di</strong>co<strong>di</strong> verifica e partecipazione pubblica .Per gli altri criteri si sono approfon<strong>di</strong>ti gli elementi dubbi o negativi nelle schede seguenti_________________150


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.12: In dettaglio gli obiettivi del PGTObiettivi specifici del PGTCriteri <strong>di</strong> sostenibilitàa b c d e f g h i j k l m nNAT_1: Tutelare e incrementare la <strong>di</strong>mensione e laconnettività delle aree <strong>di</strong> interesse naturale+ + O O O O O + + + + O O ONAT_2: Contenere l’uso del suolo + + O O O O O ? + + + O O ONAT_03: Localizzare inse<strong>di</strong>amenti e infrastruttureverso ambiti a maggiore compatibilità <strong>ambientale</strong>+ + O O O O O ? + + + O O ORUR_01: Mantenere un livello elevato <strong>di</strong> continuitàterritoriale delle aree agricoleO + ? + O O O + + + + O + ORUR_02: Supportare l’innovazione e lamultifunzionalità nelle attività agricole+ + O ? O O O O O O O O O ORUR_03 : Tutelare e valorizzare il paesaggio rurale O O O + O O O + + + ? O + OCriteri con interazioni dubbie o negativec. Creazione <strong>di</strong> un sistema infrastrutturale ben integratocon la realtà locale e sovralocale, a livello <strong>ambientale</strong>,xsociale, economicod. Strutturazione <strong>di</strong> una rete ecologica sovracomunale atutela della bio<strong>di</strong>versità e degli equilibri tra areeurbanizzate e nonxh. Contenimento della pressione antropica e del consumo<strong>di</strong> suolo x xProblematicheLa crescita urbana, pur regolata e rispettosa degli aspetti ambientali, determinacomunque consumo <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> risorse, con relativi maggiori impatti su aria, acqua esuolo.Interventi strategiciOccorre riba<strong>di</strong>re con forza il principio enunciato dall’obiettivo, cioè <strong>di</strong> privilegiare gliinterventi in zone già urbanizzate, o in stretta contiguità con le stesse, evitando fenomeni<strong>di</strong> frammentazione urbana e <strong>di</strong> sfrangiamento al contorno.Interventi attuativiOccorre intervenire anche in fase progettuale, limitando ove possibile il consumo <strong>di</strong> suoloe la frammentazione della rete ecologica.Interventi <strong>di</strong> mitigazione / compensazioneOccorre compensare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> connessione ecologica, ad esempio confasce boscate dense attorno a nuovi tracciati viari che si rendessero necessari e/o conaree ver<strong>di</strong> che contribuiscano al mantenimento della rete ecologica e alla separazionedei nuclei urbani._________________151


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioObiettivi specifici del PGTCriteri <strong>di</strong> sostenibilitàa b c d e f g h i j k l m nRES_O1: Migliorare la qualità dell’ambiente urbano + + O ? ? O + + ? ? + + + ORES_O2: Razionalizzare, qualificare e potenziare iservizi alla popolazioneO O + ? O O + - ? + + + O OCriteri con interazioni dubbie o negatived. Strutturazione <strong>di</strong> una rete ecologica sovracomunale atutela della bio<strong>di</strong>versità e degli equilibri tra areeurbanizzate e nonxe. Tutela <strong>di</strong> salute e sicurezza pubbliche x x x xi. Promozione <strong>di</strong> una struttura <strong>di</strong> tipo policentricoxProblematicheLa crescita urbana, pur regolata e rispettosa degli aspetti ambientali, determinacomunque consumo <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> risorse, con relativi maggiori impatti su aria, acqua esuolo InterventiInterventi strategiciOccorre riba<strong>di</strong>re con forza il principio enunciato dall’obiettivo, cioè <strong>di</strong> privilegiare gliinterventi in zone già urbanizzate, o in stretta contiguità con le stesse, evitando fenomeni<strong>di</strong> frammentazione urbana e <strong>di</strong> sfrangiamento al contorno.Interventi attuativiOccorre intervenire anche in fase progettuale, limitando ove possibile il consumo <strong>di</strong> suoloe la frammentazione della rete ecologica, eventualmente sviluppando gli e<strong>di</strong>fici inaltezza, fermo restando l’inserimento nel contesto e, quin<strong>di</strong> rispettando le quote massimedegli e<strong>di</strong>fici contigui (questa in<strong>di</strong>cazione evidentemente non deve essere intesa come ilvia libera ad e<strong>di</strong>fici fortemente impattanti in termini <strong>di</strong> volumetrie e<strong>di</strong>ficate).COMMERCIO: Attenzione deve essere posta innanzitutto al possibile traffico indotto,anche a quello pesante <strong>di</strong> supporto alle strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, traffico che può mandare incrisi aste viarie già congestionate.Le altre considerazione riguardano principalmente la frammentazione della reteecologica (gli interventi dovrebbero essere utilizzati anche per rafforzarla e per darlecontinuità, con l’inserimento <strong>di</strong> fasce alberate dense) e l’impatto paesistico (prevedendouna valutazione del <strong>rapporto</strong> con l’intorno).Elementi progettuali puntuali devono essere richiesti in fase attuativa in termini <strong>di</strong> impiantitecnologici onde minimizzare i consumi <strong>di</strong> risorse non rinnovabili e le varie tipologieemissive.Interventi <strong>di</strong> mitigazione / compensazioneOccorre compensare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> connessione ecologica, ad esempio confasce boscate dense attorno a nuovi tracciati viari che si rendessero necessari e/o conaree ver<strong>di</strong> che contribuiscano al mantenimento della rete ecologica e alla separazionedei nuclei urbani._________________152


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioObiettivi specifici del PGTCriteri <strong>di</strong> sostenibilitàa b c d e f g h i j k l m nIND_O1 : piena attuazione e completamento delpolo produttivo esistente- - + O O O O - O + ? + ? OIND_O2 : qualificare le aree produttive <strong>di</strong>ffuse ? - + O O O O - O + ? + ? OCriteri con interazioni dubbie o negativea. Uso sostenibile delle risorse rinnovabili e non x xb. Tutela della qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo x xh. Contenimento della pressione antropica e del consumo<strong>di</strong> suoloxk. Miglioramento della qualità <strong>ambientale</strong> urbana,attraverso l’integrazione tra il sistema del verde e quelloxdel costruitom. Valorizzazione delle risorse storiche e culturali xProblematicheL’esigenza <strong>di</strong> favorire le attività produttive e <strong>di</strong> servizio ad esse connesse può scontrarsicon molteplici elementi.Occorre quin<strong>di</strong> pensare a risolvere il problema sul nascere, ragionando sia in terminilocalizzativi che in termini <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni progettuali in fase attuativa.Interventi strategiciOccorre che le localizzazioni siano coerenti con una strategia precisa <strong>di</strong> Piano, quin<strong>di</strong>favorendo aree produttive omogenee.Interventi attuativiBisogna porre attenzione sui rapporti <strong>di</strong> confine tra aree produttive e aree residenziali,agricole e naturali, cercando per quanto possibile <strong>di</strong> evitare commistioni.È necessario evitare che in aree produttive limitrofe o vicine ad aree residenziali o aricettori sensibili (scuole, locali pubblici, ecc.) siano ospitate impianti a Rischio <strong>di</strong> IncidenteRilevante.Sempre con particolare attenzione per aree residenziali e ricettori sensibili, occorrepensare a possibili impatti emissivi in termini <strong>di</strong> emissioni gassose/fumi/polveri ed emissioniacustiche <strong>di</strong>rette, ossia prodotte dall’impianto, e indotte, derivanti dal traffico ingenerato.Attenzione deve essere posta anche al possibile traffico indotto, specie a quello pesante.Occorre limitare la frammentazione della rete ecologica e, anzi, sfruttare gli interventi perrafforzarla e per darle continuità, con l’inserimento <strong>di</strong> fasce alberate dense. Non ultimodeve essere considerato l’impatto paesistico: occorre quin<strong>di</strong> valutare il <strong>rapporto</strong> conl’intorno e legare la risoluzione del problema ad un <strong>di</strong>scorso più generale sul verde e sullarete ecologica.Al fine <strong>di</strong> minimizzare emissioni e consumi <strong>di</strong> risorse, occorre inserire elementi progettualipuntuali che devono essere richiesti in fase attuativa .Interventi <strong>di</strong> mitigazione / compensazioneOccorre compensare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> suolo e <strong>di</strong> connessione ecologica, ad esempio confasce boscate dense attorno alle aree produttive e ia nuovi tracciati viari che sirendessero necessari e/o con aree ver<strong>di</strong> che contribuiscano al mantenimento della reteecologica e alla separazione tra aree tra loro tendenzialmente incompatibili, quali adesempio le produttive e le residenziali._________________153


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.13:Valutazioni rispetto allo stato attualeNei successivi paragrafi sono raccolte tabelle e schede relative agli ambiti <strong>di</strong>trasformazione previsti dal Documento <strong>di</strong> Piano, contenenti la valutazione degli effetti infunzione dello stato attuale dell’area e le proposte per le misure <strong>di</strong> mitigazione daadottare.Riprendendo quanto già sviluppato nella parte introduttiva, nella compilazione delleschede si è tenuto conto del ruolo del Documento <strong>di</strong> Piano nella pianificazione territorialecomunale.Il documento ha carattere non conformativo, e <strong>di</strong> conseguenza gli ambiti <strong>di</strong>trasformazione sono intesi come prime in<strong>di</strong>viduazioni <strong>di</strong> carattere strategico, a cui devonoseguire piani attuativi <strong>di</strong> maggiore dettaglio. Il grado <strong>di</strong> dettaglio delle informazioniconsente <strong>di</strong> sviluppare valutazioni su alcune delle scelte relative alle aree, mentre unavalutazione, <strong>ambientale</strong> e/o strategica, <strong>di</strong> maggiore dettaglio deve essere sviluppatanelle successive fasi <strong>di</strong> pianificazione e progettazione attuativa.La pianificazione del territorio, come <strong>di</strong>ce la LR 12/2005, è ora formata dall’insieme deipiani degli enti ai <strong>di</strong>versi livelli, che si relazionano per competenza e non più per viagerarchica. La stessa pianificazione comunale non è più riassunta in un unico elaborato,ma viene articolata secondo un sistema <strong>di</strong> atti, tra loro correlati, ma ognuno conspecifiche competenze, specializzato e <strong>di</strong>fferenziato. Di questa necessità/opportunità <strong>di</strong>correlazione si deve tenere conto nello sviluppo della VAS del Documento <strong>di</strong> Piano, che,non <strong>di</strong>mentichiamo, si relaziona da un lato con l’area <strong>vas</strong>ta, e dall’altro definisce regole eriferimenti per l’attuazione degli obiettivi generali negli altri atti del PGT e nellapianificazione/programmazione <strong>di</strong> maggiore dettaglio e <strong>di</strong> settore.Nel caso degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione, come configurati nell’art 8 della LR 12/2005, e neisuccessivi criteri regionali attuativi della legge regionale, la valutazione <strong>ambientale</strong> potràriguardare temi quali la localizzazione, le funzioni e i <strong>di</strong>mensionamenti, nei casi ove siano<strong>di</strong>sponibili nel Documento <strong>di</strong> Piano dati sufficienti su questi argomenti. Gli aspetti piùprogettuali devono invece essere rinviati ad una fase successiva <strong>di</strong> maggiore dettaglioanche con l’uso delle cheek list che vengono fornite al termine <strong>di</strong> questo <strong>rapporto</strong>,destinate appunto alla successiva valutazione attuativa.La valutazione degli effetti degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione viene sviluppata in un quadrogenerale degli effetti tipo indotti dagli ambiti <strong>di</strong> trasformazione.La tabella incrocia gli ambiti con un elenco tipo <strong>di</strong> possibili pressioni indotte da interventiinse<strong>di</strong>ativi. Da tali incroci vengono ricavate prime in<strong>di</strong>cazioni tipo da perseguire nelletrasformazioni urbanistiche ._________________154


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.14:Quadro generale degli effetti indotti dagli ambiti <strong>di</strong> trasformazioneLa matrice è ottenuta incrociando gli ambiti <strong>di</strong> trasformazione, con le pressioni, secondola lista seguente e sulla base dello schema riportato nella pagine seguente.Tipologia pressioniCambiamenti morfologiciComponenti ambientaliinteressate:Paesaggio Ambiente bioticoConsumi, depauperamentiComponenti ambientali interessate:AcquaSuoloRisorse energeticheRisorse non rinnovabiliAmbiente biotico(vegetazione, ecosistemi)Immissioni, emissioni, rifiutiComponentiambientali interessate:AriaAcquaAmbiente fisico(rumore, vibrazione, inq.luminoso)Salute umana Ambientebiotico (ecosistemi, fauna)PRESSIONIcause potenziali delle pressioniCambiamenti morfologici permanentidel terrenoCambiamenti morfologicidell’ambiente costruito e <strong>di</strong> relazionecon l’intorno e<strong>di</strong>ficatoFrammentazione del territorio e/osfrangiamento del contorno urbanoConsumi idriciConsumo <strong>di</strong> suoloSbancamenti ed escavazioniConsumi <strong>di</strong> unità ecosistemiche esistenti,eliminazionepermanente o temporanea <strong>di</strong>vegetazione o <strong>di</strong> habitat perla faunaConsumi energeticiEmissioni in atmosfera <strong>di</strong> polveri e gasinquinanti- da attività <strong>di</strong> scavo / movimentazioneterre e costruzionemanufatti- da parte del traffico indotto- fumi da camini- riscaldamento- sostanze volatili da depositi- macchine operatrici- fuoriuscite accidentaliImmissioni acque nere/inquinate,mancata/insufficiente regimentazionedelle acque meteoriche, scarichi idrici(perio<strong>di</strong>ci, eccezionali da eventi meteorici,da malfunzionamento o incidentali)Emissioni acustiche prodotte- da apparecchiature (cantiere edesercizio)- da traffico indotto (cantiere ed esercizio)Vibrazioni prodotte dal transito dei mezzi(cantiere ed esercizio)Inquinamento luminosoProduzione <strong>di</strong> rifiuti soli<strong>di</strong> urbani / rifiutispecialipotenziali effetti delle pressioniAlterazioni della morfologia naturaledel sito con per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità dellostessoAlterazioni dell’identità del sito conper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> identità storico-culturalee/o architettonicaAlterazioni significative edepauperamento della omogeneitàdelle areeAumento dei consumi con riduzionedelle risorse idriche <strong>di</strong>sponibiliPer<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> suolo (con particolareriguardo al suolo fertile)Scavi con sbancamenti edescavazioni consumo <strong>di</strong> suoloConsumo <strong>di</strong> vegetazione arboreoarbustivaInterferenza sulla connettività,frammentazione della reteecologica , alterazione <strong>di</strong> unitàecosistemiche, sottrazione <strong>di</strong> habitatProduzione <strong>di</strong> gas serra ed inquinantiatmosferici, consumo <strong>di</strong> risorse nonrinnovabiliDisturbo alla popolazione locale e/oaumento dei rischi per la saluteDepauperamento quali-quantitativodelle unità ecosistemiche esposte piùsensibili, sofferenze della specie edanno per la salute animale evegetale Interferenza sulla salutedelle colture agricoleInquinamento dei suoli ai latidell’infrastrutturaInquinamento corpi idrici superficialiInquinamento corpi idrici sotterraneiAumento dei rischi per la salute dellapopolazioneDisturbo della popolazioneRischio <strong>di</strong> lesioni da vibrazioni suimanufattiConsumo energeticoAumento della produzione <strong>di</strong> rifiuticon maggiore fabbisogno <strong>di</strong>trattamenti e <strong>di</strong>scaricheAbbandono <strong>di</strong> rifiuti, con per<strong>di</strong>tadella qualità ecologica eincremento del degrado del sito_________________155


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioInterferenzeComponentiambientali interessate:Ambiente biotico(ecosistemi)Salute umanaIncremento delle presenze umane indotteImpermeabilizzazioni del suoloRischi per la salute delle popolazionee danneggiamento delle unitàecosistemiche attuali (incidenti,sversamenti, incen<strong>di</strong>, ecc.)Peggioramento della funzionalitàdelle infrastrutture per il trafficoindottoCreazione <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni per losviluppo nuoveE<strong>di</strong>ficazioniAumento del fabbisogno <strong>di</strong> servizi(scolastici, ospedalieri, commerciali,ecc.) con conseguenti maggioriimpatti complessiviAumento del fabbisogno <strong>di</strong> servizi(scolastici, ospedalieri, commerciali,ecc.) con conseguenti maggioriimpatti complessiviLEGENDA+ Coerenza piena? Coerenza incerta- IncoerenzaConfronto non significativoO?-o_________________156


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioTipologia pressioni PRESSIONIcause potenzialidelle pressioni edeffettiAMBITI DI TRASFORMAZIONE CONSIDERAZIONICambiamenti morfologici 1 2 3.1 3.2 3.3 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 4 C1 S1 S2Componenti ambientaliinteressate:PaesaggioAmbiente biotico CAUSE Cambiamentimorfologicipermanenti terreno:delLEGENDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileEFFETTI: AlterazionidellaMorfologia naturaledel sitocon per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>identità dellostessoCAUSE :Cambiamentimorfologicidell’ambientecostruito e <strong>di</strong>relazione conl’intorno e<strong>di</strong>ficatoEFFETTI: Alterazionidell’identità del sitocon per<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>identitàstoricoculturalee/o architettonica? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?- - + + - + + + + ? ? + - -Occorre per quantopossibileconservare laconformazionemorfologica originariadei siti.In linea <strong>di</strong> principiooccorreassoggettare lapossibile mo<strong>di</strong>fica aduna preventivaprogettazionepaesistica <strong>di</strong> dettaglio,mirata ad uninnalzamentoqualitativo dell’area edell’intorno anche afini funzionali (es.realizzazione <strong>di</strong> rilevatiarborati per <strong>di</strong>visione<strong>di</strong> aree residenziali dainfrastrutture o attivitàproduttiveOccorre preservarel’identità deisiti,cercando <strong>di</strong> creareuna continuitàmorfologicoarchitettonicadeglie<strong>di</strong>fici e dei manufatti,oltre che degli arre<strong>di</strong>urbani e dellesistemazioni a verde,con particolareriguardo allavalorizzazione dellepreesistenzestoriche. Occorreinoltre creare zone <strong>di</strong>cuscinetto, ad_________________157


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCAUSE :Frammentazione delterritorio e/osfrangiamento delcontorno urbanoEFFETTI: Alterazionisignificative edepauperamentodella omogeneitàdelle aree+ + ? ? + + ? ? ? ? + - + +Consumi, depauperamenti 1 2 3.1 3.2 3.3 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2esempio con un usourbano del verde, trazonemorfologicamentecontrastanti.E’ opportuno cercare<strong>di</strong> compattare laforma urbanaevitando glisfrangiamenti alcontorno, edelimitando l’areaurbana con ampie edense fasce <strong>di</strong> verdealberato come zona <strong>di</strong>transizione epossibilmente <strong>di</strong>separazione conelementi impattanti(es. le infrastrutture <strong>di</strong>trasporto).Occorre cercare <strong>di</strong>evitare attriti tra areetra loro incompatibili(ad esempio quandosi si realizza lacommistione <strong>di</strong> areeresidenziali/produttive/agricole).Occorre evitare lesaldature urbane tranuclei contigui._________________158


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioComponentiambientaliinteressate:AcquaSuoloRisorse energeticheRisorse non rinnovabiliAmbiente biotico(vegetazione,ecosistemi)CAUSE : ConsumiidriciLEGENDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileEFFETTI: Aumento deiconsumi conriduzione dellerisorse idriche<strong>di</strong>sponibili? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?CAUSE : Consumo <strong>di</strong>suolo1 2 3.1 3.2 3.3 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2EFFETTI: Per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>suolo(con particolareriguardo al suolo fertile)? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?CAUSE : Sbancamentied escavazioni+ + + + + + + + + + + + + + +La <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong>consumi idrici siottiene sia coninterventi progettuali<strong>di</strong> scala minore (adesempiorelativamente agliimpianti domesticicon sistemi per la<strong>di</strong>minuzione deiconsumi; cassette <strong>di</strong>scarico<strong>di</strong>fferenziate,vaporizzatori <strong>di</strong> getto,riutilizzo delle acquegrigie, ecc. ) che ascala maggiore (adesempio con il riuso <strong>di</strong>acque bianche perl’irrigazione anche <strong>di</strong><strong>vas</strong>te aree ver<strong>di</strong>).Occorre per quantopossibile evitare ilconsumo <strong>di</strong> suolo,cercando <strong>di</strong>intervenire anche alivello progettuale conla compattazionedelle forme e, sepossibile, il ricorso amaggiori altezze,quando non incontrasto con glielementi paesaggistici<strong>di</strong> contornoOttimizzando laprogettazione si puòcercare <strong>di</strong> equilibrareper quantopossibile gli scavi con i_________________159


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioEFFETTI: Consumo <strong>di</strong>Vegetazione arboreoarbustivaScavi con consumo <strong>di</strong>suoloCAUSE : Consumi <strong>di</strong>unità ecosistemicheesistenti, eliminazionepermanente otemporanea <strong>di</strong>vegetazione o <strong>di</strong>habitat perla faunaEFFETTI: Interferenzasullaconnettività,frammentazionedella rete ecologica ,alterazione <strong>di</strong>unità ecosistemiche,sottrazione <strong>di</strong> habitatCAUSE : Consumienergetici1 2 3 3.2 33 34 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2+ + + + + + + + + + + + + + + + +? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?riporti.Durante glisbancamenti spesso sipone scarsaattenzione allavegetazione esistente,creando danni chenon sono riparabili senon dopo unaopportunaplantumazione e anni<strong>di</strong> crescita.La rete ecologicalocale deve essereconsiderata un beneprezioso, dasalvaguardare epossibilmente darafforzare conl’aumento delladotazione arboreoarbustivanei nuoviinterventi. Occorreinoltre cercare <strong>di</strong> nonframmentare le areenaturali, conparticolare attenzioneagli habitatpotenzialmenteinteressatiLa scelta <strong>di</strong> soluzioniprogettuali <strong>di</strong>qualità e <strong>di</strong> tecnologieattive e passive(orientamento deglie<strong>di</strong>fici, sistemi solaripassivi, serre_________________160


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioEFFETTI: Produzione <strong>di</strong>gas serra ed inquinantiatmosferici, consumo<strong>di</strong>risorse non rinnovabiliImmissioni, emissioni, rifiuti 1 2 3.1 3.2 33 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2Componentiambientaliinteressate:AriaAcquaAmbiente fisico (rumore, vibrazione, inq.luminoso)Salute umanaAmbientebiotico (ecosistemi, fauna)CAUSE : Emissioni inatmosfera <strong>di</strong> polveri egas inquinanti- da attività <strong>di</strong> scavo /movimentazione terree costruzionemanufatti- da parte del trafficoindotto- fumi da camini- riscaldamento- sostanze volatili dadepositi- macchine operatrici- fuoriuscite accidentaliLEGENDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileEFFETTI: Disturbo allaPopolazione locale e/oaumento dei rischi perla saluteDepauperamentoquali-quantitativodelle unitàecosistemicheesposte più sensibili,sofferenze della speciee danno per la saluteanimale evegetalemicroclimatiche, muri<strong>di</strong> Trompe, ecc.)possono ridurresensibilmente iconsumi econseguentemente laproduzioni <strong>di</strong>emissioni atmosferiche,oltre a contribuire alcomfort e salubritàdegli e<strong>di</strong>ficiLa vicinanza <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong>emissioni (quali adesempio impiantiproduttivi o arterie <strong>di</strong>trafficocongestionate), puòessere causa <strong>di</strong><strong>di</strong>sturbi, quando non<strong>di</strong> pericoli per la saluteumana.In ogni caso occorreche le areeresidenziali e gli e<strong>di</strong>ficisensibili(scuole, ospedali,ecc.) siano <strong>di</strong>stantida tali fonti <strong>di</strong>emissione eopportunamenteseparate da barrierever<strong>di</strong>.Le emissioni possonocolpire a volte inmodo molto pesantele specie piùsensibili in prossimitàdell’aread’intervento._________________161


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioInquinamento dei suoliai latidell’infrastruttura? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?NDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileCAUSE : Immissioniacque nere/inquinate,mancata/insufficienteregimentazione delleacque meteoriche,scarichi idrici(perio<strong>di</strong>ci, eccezionalida eventi meteorici,da malfunzionamentoo incidentali)EFFETTI: Inquinamentocorpi idrici superficiali+ + + + + + + + + + + + + + + + +CAUSE : Emissioniacustiche prodotte- da apparecchiature(cantiere ed esercizio)- da traffico indotto(cantiere ed esercizio) + + + + + + + + + + + + + + + + +Occorre quin<strong>di</strong>considerare questoaspetto come nonmarginale quando ci sitrova in presenza o invicinanza <strong>di</strong> aree conalto naturalisticorilevante.Spesso si assiste ainquinamento deisuoli vicino a strademolto trafficante,sia per le emissionidepositate suglistessi che derivantidall’acqua <strong>di</strong><strong>di</strong>lavamento delmanto stradale.Valgono leconsiderazioni <strong>di</strong> cuisopra, con particolareattenzione al fatto chel’inquinamento dellefalde è uno deipeggiori in termini <strong>di</strong>reversibilità.Occorre quin<strong>di</strong> porregrande attenzione atutti gli elementi chepossono portare aimmissioniincontrollate, quali adesempio pozzi,serbatoi, scavi, ecc.L’inquinamentoacustico è uno deglielementimaggiormenteimpattanti sullapopolazione. Occorreagire sia sulle fonti,possibilmenteeliminando lacommistione <strong>di</strong> aree_________________162


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioEFFETTI: Aumento deirischi per la salute dellapopolazioneLEGENDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileCAUSE : Vibrazioniprodotte dal transitodei mezzi (cantiere edesercizio)EFFETTI: Disturbo dellapopolazione+ + + + + + + + + + + + + + + + +CAUSE : InquinamentoluminosoEFFETTI: consumoenergetico? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?residenziali con quelleproduttive e ponendocura alle infrastrutture<strong>di</strong> trasporto, sia suiricettori, prevedendoopportunelocalizzazioni deglie<strong>di</strong>fici (ad esempioevitando ampiefinestrature sui latidegli e<strong>di</strong>fici che siaffacciano su viemolto trafficate) esistemi costruttivi per lapressione acusticapresenti nell’area(doppi/tripli vetri,<strong>di</strong>mensione dellefinestrature, cappottifonoassorbenti, ecc.),che infine utilizzandofasce arboreoarbustivedense comeelemento <strong>di</strong>mitigazioneNelle fasi <strong>di</strong> cantierespesso le vibrazionicausano forti <strong>di</strong>sturbialla popolazione. Oltrea <strong>di</strong>minuirle inquantità, occorreanche pensare alimitarle nel tempo,con attenzione alleore in cui possonoesseremaggiormentefasti<strong>di</strong>ose per lapopolazione residenteL’uso scorretto dellailluminazionepubblica porta ad una<strong>di</strong>spersioneluminosa checomporta un consumoenergetico poco_________________163


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCAUSE : Produzione <strong>di</strong>rifiuti soli<strong>di</strong> urbani / rifiutispecialiEFFETTI: Aumentodella produzione <strong>di</strong>rifiuti con maggiorefabbisogno <strong>di</strong>trattamenti e<strong>di</strong>scariche? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?Abbandono <strong>di</strong> rifiuti,con per<strong>di</strong>tadella qualitàecologica eincremento deldegrado del sitorazionale e a unasensibile <strong>di</strong>minuzionedella percezionenotturna del fondostellareL’aumento <strong>di</strong> areeresidenziali,terziarie e produttivecomporta unconseguenteaumento <strong>di</strong> rifiuti chedeve essereconsideratopreventivamente alivello <strong>di</strong> pianoattuativo permassimizzare laraccolta<strong>di</strong>fferenziata (isoleecologiche, spazide<strong>di</strong>cati condominiali,aree ecologicheindustriali, ecc.) perminimizzare ilricorso a<strong>di</strong>ncenerimento e<strong>di</strong>scaricaGli interventi <strong>di</strong>trasformazione urbanasono spesso portatori<strong>di</strong> un abbandono<strong>di</strong>ffuso <strong>di</strong> rifiuti, con lacreazione spontanea<strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>scaricheincontrollate checontribuiscono inmaniera determinanteal degrado delle aree.Occorre pensare aquesto problema,cercando <strong>di</strong> eliminarearee marginali, <strong>di</strong>risulta o similari cheben si prestano adattività <strong>di</strong> questo tipo._________________164


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioInterferenze 1 2 3.1 3.2 33 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2Componentiambientaliinteressate:CAUSE : Incrementodelle presenze umaneindotteAmbiente biotico(ecosistemi)Salute umanaLEGENDA+ Nessun effetto? Effetto dubbio- Effetto possibileEFFETTI: Rischi per lasalute dellepopolazione edanneggiamento delleunitàecosistemiche attuali(incidenti,sversamenti, incen<strong>di</strong>,ecc.Aumento delfabbisogno <strong>di</strong>servizi (scolastici,ospedalieri,commerciali, ecc.)conconseguenti maggioriimpatticomplessivi+ + + + + + + + + + + + + + + + +Le attività antropicheportano con se ilrischio <strong>di</strong> impatti, avolte anchenotevoli sullapopolazione e sugliecosistemi.Occorre particolareattenzione nonsolo alle aziende aRischio <strong>di</strong> IncidenteRilevante, ma anchealle altre attivitàantropiche che sisvolgono dentro o inprossimità <strong>di</strong> areeparticolarmentesensibili (versanti <strong>di</strong>fiumi e torrenti,aree boscate, areefortementepermeabili, ecc.).La realizzazione <strong>di</strong>interventi urbanicomporta unaccresciutofabbisogno <strong>di</strong> serviziche deve essereattentamentevalutata, sia in termini<strong>di</strong> costi economici cheambientali, in quantoqueste strutturerichiedono ampi spazi,non sono <strong>di</strong> facilelocalizzazione ecomportano <strong>di</strong> per sestesse altri impattiaggiuntivi. Inoltrespesso letrasformazioniurbanistiche sono unmezzo per le_________________165


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCAUSE :Impermeabilizzazionidel suoloEFFETTI: Immissione incorpi idrici <strong>di</strong> acque <strong>di</strong><strong>di</strong>lavamento? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?1 2 3.1 3.2 3.3 3.4 5.1 5.2 6.1 6.2 7 8 C1 S1 S2Amministrazioni perreperire le risorseeconomiche per servizie infrastrutture che inbreve andranno in crisiproprio per questinuovi interventiOccorre limitare almassimol’impermeabilizzazionedel suolo, lasciandoampi spazi drenanti eutilizzando sistemipermeabili(autobloccanti forati,prato armato,ecc.).L’impermeabilizzazione deve invece essereprevista in caso <strong>di</strong>possibilità <strong>di</strong>sversamenti pericolosiin suoli moltopermeabili._________________166


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.15: Il <strong>di</strong>mensionamento del piano <strong>di</strong> governoL’analisi degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione previsti nel Documento <strong>di</strong> Piano comporta laquantificazione <strong>di</strong> 10 ambiti (tutti gli AT.R, dal num. 1 al num. 7 e degli AT.S1 e AT.S2) percomplessivi 63.266,67 mq <strong>di</strong> slp (e conseguenti 189.800 mc <strong>di</strong> nuovo volume) a carattereprevalentemente residenziale. Ad essi si aggiunge l’ambito a carattere prevalentementecommerciale AT.C1 per ulteriori 6.000 mq <strong>di</strong> slp.Nel <strong>di</strong>mensionamento del PGT si ritiene <strong>di</strong> dover tener conto <strong>di</strong> quanto riportato nell’art. 71delle norme del PTCP della Provincia <strong>di</strong> Milano seppur in fase finale <strong>di</strong> approvazione inadeguamento alla Legge 12/2005. Secondo tale <strong>di</strong>sposizione il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> risultainserito come “<strong>Comune</strong> non polo esterno alla Città centrale”. Secondo tale definizione al<strong>Comune</strong> è concesso <strong>di</strong> quantificare, nella pre<strong>di</strong>sposizione del PGT, un consumo <strong>di</strong> suoloche ampli <strong>di</strong> un 2% la superficie attuale definita con il parametro del “territoriourbanizzato”. Il raggiungimento del soprain<strong>di</strong>cato 2% <strong>di</strong> nuovo consumo <strong>di</strong> suolo èpossibile qualora vengano “attivati” tutti i parametri <strong>di</strong> riferimento, che lo stesso art. 71esplicita nei seguenti:Densità inse<strong>di</strong>ativa;• Mix funzionale;• Gestione delle acque meteoriche;• Aree ver<strong>di</strong> ecologiche;• Energie rinnovabiliDalla quantificazione sopra riportata se ne deduce che il PGT prevede una capacitàresidenziale per ulteriori 1.187 abitanti che, in aggiunta agli attuali, porterà ad un valorestimato <strong>di</strong> 12.464 unità.La tabella che segue evidenzia in modo sintetico gli ambiti strategici <strong>di</strong> Piano riportandoper ognuno la superficie territoriale e la volumetria <strong>di</strong> progetto.Ambito St - uso suolo Volume s.l.p.AT.R1 5.500 mq 6.000 mc 2.000,00 mqAT.R2 26.200 mq 10.000 mc 3.333,33 mqAT.R3.1 19.000 mq 10.000 mc 4.000,00 mqAT.R3.2 35.300 mq 24.000 mc 8.000,00 mqAT.R3.3 23.700 mq 16.000 mc 5.333,33 mqAT.R3.4 3.200 mq 2.700 mc 900,00 mqAT.R4.1 3.200 mq 2.500 mc 833,33 mqAT.R4.2 8.800 mq 1.200 mc 400,00 mqAT.R5.1 3.900 mq 2.700 mc 900,00 mqAT.R5.2 4.600 mq 4.000 mc 1.333,33 mqAT.R6.1 5.900 mq 4.000 mc 1.333,33 mqAT.R6.2 23.300 mq 14.000 mc 4.666,67 mqAT.R7 26.900 mq 15.000 mc 5.000,00 mqAT.R4 (ex Borletti) 31.600 mq 50.000 mc 16.666,67 mqAT.S1(housing sociale) 15.500 mq 7.750 mc 2.583,33 mqAT.S2 (hospice) 8.000 mq 12.000 mc 4.000,00 mqAT.C1 12.700 mq - 6.000,00 mqRiepilogo 244.600 mq 178.150 mc 65.383,32 mqAbitanti inse<strong>di</strong>abili = 178.150 / 150 = 1.187_________________167


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl PGT identifica la più grande area <strong>di</strong>smessa <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>, la Ex Borletti, come strategicaper il completamento della città pubblica estesa tra il viale Europa e la via Rogerio da<strong>Sedriano</strong>. Con la trasformazione multifunzionale <strong>di</strong> questo ambito, visibile nella schedaATl.R8, si può sicuramente affermare <strong>di</strong> aver già sod<strong>di</strong>sfatto il primo requisito propostodalla normativa <strong>di</strong> PTCP.Il PGT si pone tra gli obiettivi principali quello <strong>di</strong> ridurre la frammentazione urbana agendosulla ricompattazione degli spazi del tessuto consolidato. Sia nel capoluogo che nellafrazione <strong>di</strong> Roveda si possono evidenziare spazi non urbanizzati che contribuiscono allaframmentazione del perimetro del territorio urbanizzato. Le previsioni del PGT cercano,nell’in<strong>di</strong>viduazione degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione contenuti nel Documento <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong>risagomare il territorio, qualificando le periferie in un <strong>di</strong>segno urbanistico più compattorispetto all’attuale. In aggiunta il Piano in<strong>di</strong>vidua ulteriori ambiti interni al tessutoconsolidato che appaiono non utilizzati o sotto utilizzati e ne definisce una strategia voltaa potenziare l’offerta <strong>di</strong> servizi e l’inserimento degli stessi nel contesto urbano.Dall’analisi dello stato <strong>di</strong> attuazione dell’attuale PRG si evince come a <strong>Sedriano</strong> gli ambitisoggetti a piano attuativo che siano stati ammontino al 75,06% <strong>di</strong> quanto previsto dal PRGper quanto riguarda le funzioni residenziali e al 19,34% per le funzioni produttive. Tale datosintetico non raggiunge quanto richiesto dallo strumento provinciale.Il PGT si deve considerare come uno strumento <strong>di</strong> continuità urbanistica rispetto a quantogià programmato nel vigente PRG: la grande area produttiva a nord del territoriocomunale verrà mantenuta con l’obiettivo <strong>di</strong> far convergere tutta la futura domanda acarattere produttivo in quest’ambito, evitando ulteriore consumo <strong>di</strong> suolo in altre parti delterritorio.A supporto <strong>di</strong> questa visione del PGT va anche sottolineato come la scelta degli ambiti <strong>di</strong>trasformazione privilegia una continuità <strong>di</strong> funzioni con l’esistente cercando <strong>di</strong> proseguirenegli sforzi profusi, ad esempio, per la costruzione della città pubblica.In ultima analisi va detto che la maggior parte degli ambiti <strong>di</strong> trasformazione proposti dalDocumento <strong>di</strong> Piano insistono su aree già identificate dal PRG come ambiti <strong>di</strong> espansionee quin<strong>di</strong>, non soggette, a produrre nuovo consumo <strong>di</strong> suolo, secondo quanto previstodalla normativa del PTCP.Densità inse<strong>di</strong>ativa:L’analisi della densità inse<strong>di</strong>ativa delle previsioni <strong>di</strong> Piano porta a quantificare i seguentidati:superficie lorda <strong>di</strong> pavimento (SLP) totale = 65.383,32 m2superficie territoriale (ST) totale = 222.200,00 mq (nel calcolo non sono conteggiati i 9.500m2 dell’AT.R6.2 e i 12.900 mq dell’AT.R7 che saranno destinati a contenere lecompensazioni ambientali previste in sede <strong>di</strong> realizzazione della variante alla SS11)in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> densità = SLP/ST = 0,294 mq/mq >0,200 mq/mqTale valore risulta pertanto superiore a quello previsto dal PTCP e quin<strong>di</strong> si può desumereche lo 0,4% <strong>di</strong> questo parametro concorrerà alla possibilità <strong>di</strong> nuovo consumo <strong>di</strong> suolo peril PGT._________________168


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioprogettazione paesistica all’interno della quale verranno in<strong>di</strong>viduate tutte lemitigazioni e compensazioni necessarie per un corretto inserimento del nuovitracciati viari, parcheggi ecc.2. Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali ecc.);3. All’interno dei piani <strong>di</strong> intervento, i <strong>di</strong>versi interventi e<strong>di</strong>lizi dovranno essereaccompagnati da specifica progettazione del verde che preveda interventi <strong>di</strong>mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree <strong>di</strong> verde filtro, a protezione e<strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio;4. Dovrà essere posta una maggiore attenzione nell’utilizzo <strong>di</strong> materiali da costruzioneprevilegiando quelli ecocompatibili . Considerata la tendenza alla realizzazione <strong>di</strong>e<strong>di</strong>fici a consumo quasi zero si dovrà optare all’utilizzo <strong>di</strong> fonti energeticherinnovabili quali solare termico, fotovoltaico ecc. che ben si adattano ad e<strong>di</strong>ficicon bassi/bassissimi consumi.5. I nuovi e<strong>di</strong>fici condominiali dovranno avere impianti <strong>di</strong> riscaldamento centralizzaticon contabilizzazione separata al fine <strong>di</strong> minimizzare gli sprechi <strong>di</strong> energia.6. Vista la <strong>di</strong>rettiva europea 2010/31/UE che prevede che dal 2020 i nuovi e<strong>di</strong>ficidevono essere a consumo quasi zero, la progettazione dei nuovi fabbricati dovràadeguarsi a questi nuovi standard precisando che le tecnologie da impiegare pertale scopo dovranno previlegiare l’involucro e<strong>di</strong>lizio affinché vengano ridotti alminimo i consumi e <strong>di</strong> conseguenza gli impianti da inserire dovranno essere<strong>di</strong>mensionati sui reali bassi consumi. Con lo scopo preciso <strong>di</strong> minimizzare i consumi<strong>di</strong> acqua, i nuovi e<strong>di</strong>fici dovranno essere dotati <strong>di</strong> idonee <strong>vas</strong>che per la raccoltadelle acque piovane da impiegarsi per l’irrigazione dei giar<strong>di</strong>ni e per l’utilizzo neiwc dei servizi igienici.7. Al fine <strong>di</strong> ridurre gli effetti <strong>di</strong> insolazione estiva sulle superfici orizzontali, èconsigliabile la realizzazione <strong>di</strong> coperture col sistema a "tetto verde" checonsentono <strong>di</strong> mantenere un microclima <strong>di</strong> quartiere quasi inalterato rispetto allasituazione originaria.8. La progettazione architettonica degli e<strong>di</strong>fici industriali e commerciali dovrà esseretesa alla massima efficienza complessiva dell’involucro al fine <strong>di</strong> ridurre al minimo iconsumi energetici e l’utilizzo <strong>di</strong> impiantistica invadente. Le coperture <strong>di</strong> questie<strong>di</strong>fici dovranno essere finiti con il sistema a "tetto verde al fine <strong>di</strong> mantenere unmicroclima estivo quasi inalterato rispetto alla situazione originaria.9. Per tutti gli interventi, riferiti ai nuovi ambiti, dovrà essere prevista sempre lavalutazione del clima acustico prima e dopo l’intervento al fine <strong>di</strong> garantire irequisiti acustici passivi previsti dalle vigenti normative._________________170


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.17: Ambiti <strong>di</strong> TrasformazioneAT.R 1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 1Localizzazione Viale EuropaSuperficie Territoriale 5.500 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: attrezzature pubbliche, attrezzature private <strong>di</strong> usopubblicoParametri urbanistici• Capacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 6.000• Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 1.200• Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 1.200• Modalità attuative: Piano Attuativo• Altezza massima (m): 10,50• Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Prescrizioni specificheL’ambito è soggetto ad una fascia <strong>di</strong> rispetto stradale (riferita al Viale Europa):l’e<strong>di</strong>ficazione dovrà pertanto essere localizzata lungo il margine ovest del compartoAspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/_________________171


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioValutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione del clima acustico, oltre che alla valutazionedei requisiti acustici passivi degli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Devono essere pre<strong>di</strong>sposte alberature d’alto fusto lungo i margini a <strong>di</strong> viale Europacome riequipaggiamento arboreo degli elementi naturali esistenti.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________172


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 2Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 2Localizzazione Via MatteottiSuperficie Territoriale 26.200 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblicoParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 10.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 5.600Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 1000Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici: presenza nell’area antistante del “laghetto”Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;_________________173


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• La progettazione dovrà essere attenta a collocare gli e<strong>di</strong>fici il più lontano possibiledalle sorgenti <strong>di</strong> rumore quali linea FS e ambito industriale. Si prescrive comunqueinterventi <strong>di</strong> mitigazione sonora e vegetazionale sia lungo l’infrastruttura ferroviariae lungo la SP 239;• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________174


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 3.1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 3.1Localizzazione Via MagentaSuperficie Territoriale 19.000 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblicoParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 10.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 2.000Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 1.000Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:_________________175


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Devono essere pre<strong>di</strong>sposte alberature d’alto fusto lungo i margini lungo i marginidella strada in previsione ubicata in lato nord .• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo in considerazione dellanecessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alla zona che prevede altre 3 ambiti <strong>di</strong>trasformazione. Necessita , <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> valutare lo stato <strong>di</strong> attuazione dei comparticonfinanti al fine <strong>di</strong> verificare ed annullare le eventuali criticità.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________176


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 3.2Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 3.2Localizzazione Via MagentaSuperficie Territoriale 35.300 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblicoParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 24.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 4.800Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 2.400Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologici:/Classe 2aValori ambientali e storiciValutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:_________________177


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Devono essere pre<strong>di</strong>sposte alberature d’alto fusto lungo i margini lungo i marginidella strada in previsione ubicata in lato nord e lungo la strada prevista nel latosud .• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo in considerazione dellanecessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alla zona che prevede altre 3 ambiti <strong>di</strong>trasformazione. Necessita , <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> valutare lo stato <strong>di</strong> attuazione dei comparticonfinanti al fine <strong>di</strong> verificare ed annullare le eventuali criticità.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________178


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 3.3Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 3.3Localizzazione Via MagentaSuperficie Territoriale 23.700 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblicoParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 16.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 3.200Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 3.200Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 13,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 40Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici: /Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:_________________179


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Il piano attuativo dovrà porre massima attenzione alla fascia <strong>di</strong> rispetto cimiterialeprevedendo all’interno <strong>di</strong> esso solo opere ed interventi conformi alle normenazionali e regionali vigenti;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo in considerazione dellanecessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alla zona che prevede altri 3 ambiti <strong>di</strong>trasformazione. Necessita , <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> valutare lo stato <strong>di</strong> attuazione dei comparticonfinanti al fine <strong>di</strong> verificare ed annullare le eventuali criticità.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________180


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 3.4Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 3.4Localizzazione Via BuozziSuperficie Territoriale 3.200 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblicoParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 2.700Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 540Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 0Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:_________________181


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo in considerazione dellanecessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alla zona che prevede altre 3 ambiti <strong>di</strong>trasformazione. Necessita , <strong>di</strong> conseguenza, <strong>di</strong> valutare lo stato <strong>di</strong> attuazione dei comparticonfinanti al fine <strong>di</strong> verificare ed annullare le eventuali criticità.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________182


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 5.1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 5.1Localizzazione Roveda, Via FerrariSuperficie Territoriale 3.900 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenzaParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 2.700Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 540Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 540Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 7,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2a_________________183


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________184


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 5.2Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 5.2Localizzazione Roveda, Via FerrariSuperficie Territoriale 6.100 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenzaParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 4.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 800Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 800Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 7,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2a_________________185


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________186


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 6.1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 6.1Localizzazione Roveda, Via TizianoSuperficie Territoriale 5.900 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblico, verde e parchi urbaniParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 4000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 800Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 400Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30_________________187


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storiciValutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________188


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 6.2Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 6.2Localizzazione Roveda, Via GuttusoSuperficie Territoriale 23.300 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: esercizi <strong>di</strong> vicinato, attrezzature pubbliche,attrezzature private <strong>di</strong> uso pubblico, verde e parchi urbani, infrastrutture viarie erelative aree <strong>di</strong> compensazione e mitigazione ambientaliParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mq): 14.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 2800Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 2800Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 40_________________189


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/Prescrizioni specificheAll’interno dell’ambito, in aggiunta al contributo totale al sistema dei servizi, vaconsiderato che una superficie <strong>di</strong> 9.500 m2 andrà destinata all’accoglimento dellaviabilità sovracomunale prevista con la realizzazione della Variante alla SS 11. Dettasuperficie servirà inoltre per la localizzazione delle opere <strong>di</strong> mitigazione e compensazione<strong>ambientale</strong> previste dal progetto infrastrutturale. Tale area deve essere cedutagratuitamente all’Amministrazione Comunale a cura e spese del soggetto proponente.Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una proposta_________________190


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Particolare attenzione dovrà essere posta alla mitigazione acustica ed <strong>ambientale</strong>del nuova tracciato stradale in previsione. In particolare la piantumazione alboreadovrà avere uno spessore rispetto al manto stradale <strong>di</strong> almeno 10 metri)• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• La progettazione dovrà essere attenta a collocare gli e<strong>di</strong>fici il più lontano possibiledalle sorgenti <strong>di</strong> rumore provenienti dall’ ambito industriale esistente. Si prescrivecomunque interventi <strong>di</strong> mitigazione sonora e vegetazionale sia lungo l’areaproduttiva;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo al fine<strong>di</strong> verificare l’interferenza con la prevista nuova strada <strong>di</strong> variante.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________191


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 7Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 7Localizzazione Roveda, Via TizianoSuperficie Territoriale 26.900 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: attrezzature pubbliche, attrezzature private <strong>di</strong> usopubblico, infrastrutture viarie e relative aree <strong>di</strong> compensazione ambientaliParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 15.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 0Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 0Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 25_________________192


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioPrescrizioni specificheAll’interno dell’ambito va considerato che una superficie <strong>di</strong> 12.900 m2 andrà destinataall’accoglimento della viabilità sovracomunale prevista con la realizzazione dellaVariante alla SS 11. Detta superficie servirà inoltre per la localizzazione delle opere <strong>di</strong>mitigazione e compensazione <strong>ambientale</strong> previste dal progetto infrastrutturale. Tale areadeve essere ceduta gratuitamente all’Amministrazione Comunale a cura e spese delsoggetto proponente.Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una proposta_________________193


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorioprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Particolare attenzione dovrà essere posta alla mitigazione acustica ed <strong>ambientale</strong>del nuova tracciato stradale in previsione. In particolare la piantumazione alboreadovrà avere uno spessore rispetto al manto stradale <strong>di</strong> almeno 10 metri)• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo al fine<strong>di</strong> verificare l’interferenza con la prevista nuova strada <strong>di</strong> variante.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________194


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.R 4 (ex Borletti)Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Residenziale 4Localizzazione Viale EuropaSuperficie Territoriale 31.600 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: residenza• Altre destinazioni compatibili: attrezzature pubbliche, attrezzature private <strong>di</strong> usopubblico, esercizi <strong>di</strong> vicinato, me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, esercizi pubblici (bar eristoranti)Parametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 50.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 11.100Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 11.100Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 12,00Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 40Prescrizioni specificheLa ripartizione della slp dell’ambito dovrà avvenire rispettando le seguenti quantificazioni:• 2.000 mq massimi destinati ad attività commerciali vali<strong>di</strong> sia per esercizi <strong>di</strong> vicinatoche per me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta;• 1.000 mq massimi destinati ad esercizi pubbliciIl contributo al sistema dei servizi dovrà essere recepito in toto all’interno dell’ambito alfine <strong>di</strong> garantire una adeguata pianificazione degli spazi pubblici e/o privati e <strong>di</strong> garantireil completamento del sistema della “città pubblica” del viale Europa, <strong>di</strong> via Fagnani e <strong>di</strong>via Rogerio da <strong>Sedriano</strong>Aspetti geologici e idrogeologici Classe 2a_________________195


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioValori ambientali e storici:/Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Con la presentazione del piano attuativo dovrà essere effettuata lacaratterizzazione dell’area al fine <strong>di</strong> verificare lo stato chimico fisico del terreno perescludere qualsivoglia inquinante dovuta alla presenza del complessomanifatturiero esistente.• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo in considerazione dellanecessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alle pluralità <strong>di</strong> destinazione d’usopreviste con riferimento alle ricadute sull’area più <strong>vas</strong>ta che comprendente i comuniconfinanti. Scenari alternativi Non vi sono alternative valutabili._________________196


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.S 1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione a Servizi 1Localizzazione Via Papa Giovanni XXIIISuperficie Territoriale 15.500 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: Housing sociale, servizi pubblici, residenza• Altre destinazioni compatibili: attrezzature pubbliche, attrezzature private <strong>di</strong> usopubblico• Sono ammesse tutte le destinazioni d’uso compatibili con i caratteri del tessutourbano compatto destinate principalmente a servizio alla persona.Parametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 7750Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 4000Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 4000Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 10,50Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 25Aspetti geologici e idrogeologiciClasse 2aValori ambientali e storici:/Prescrizioni specifiche_________________197


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAlmeno l’80% della capacità e<strong>di</strong>ficatoria prevista è destinata ad housing sociale;l’intervento deve prevedere la realizzazione <strong>di</strong> 4.000 m2 <strong>di</strong> parcheggi interni all’ambito(in<strong>di</strong>cati precedentemente come contributo al sistema dei servizi).Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili_________________198


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.S 2Ambito <strong>di</strong> Trasformazione a Servizi 2Localizzazione Via MedaSuperficie Territoriale 8.000 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: strutture socio-sanitarie• Altre destinazioni compatibili: Housing sociale, attrezzature pubbliche, attrezzatureprivate <strong>di</strong> uso pubblico• Sono ammesse tutte le destinazioni d’uso compatibili con i caratteri del tessutourbano compatto destinate principalmente a servizio alla persona.Parametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mc): 12.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 1.500Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 600Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 14,00Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 30Prescrizioni specificheLa struttura in progetto deve essere ascrivibile alla tipologia “hospice”. Il contributo alsistema dei servizi deve essere destinato a parcheggiAspetti geologici e idrogeologici: Classe 2aValori ambientali e storici:/Prescrizioni specifiche_________________199


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAlmeno l’80% della capacità e<strong>di</strong>ficatoria prevista è destinata ad Housing sociale;l’intervento deve prevedere la realizzazione <strong>di</strong> 4.000 m2 <strong>di</strong> parcheggi interni all’ambito(in<strong>di</strong>cati precedentemente come contributo al sistema dei servizi).Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Con la presentazione del piano attuativo dovrà essere effettuata lacaratterizzazione dell’area al fine <strong>di</strong> verificare lo stato chimico fisico del terreno perescludere qualsivoglia inquinante dovuta alla presenza del complessomanifatturiero esistente.• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)_________________200


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAi sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggetto nonnecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo.Scenari alternativi :Non vi sono alternative valutabili._________________201


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAT.C 1Ambito <strong>di</strong> Trasformazione Commerciale 1Localizzazione Via per BareggioSuperficie Territoriale 12.700 m 2Destinazioni d’uso• Destinazione principale: Esercizi <strong>di</strong> vicinato, me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta• Altre destinazioni compatibili: artigianato, stazioni carburanti, depositiParametri urbanisticiCapacità e<strong>di</strong>ficatoria totale (mq): 6.000Contributo totale al sistema dei servizi (mq): 6.000Contributo al sistema dei servizi interni all’ambito minimo (mq): 6.000Modalità attuative: Piano AttuativoAltezza massima (m): 8,00Rapporto <strong>di</strong> copertura massimo (%): 50_________________202


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioAspetti geologici e idrogeologiciClasse 2bValori ambientali e storici: /Valutazione e in<strong>di</strong>rizzi per la mitigazione degli impatti e per eventuali azioni <strong>di</strong>compensazionePer mitigare i possibili impatti derivanti dall’e<strong>di</strong>ficazione delle aree soggette atrasformazione , in fase <strong>di</strong> progettazione attuativa delle aree residenziali e dei nuovi servizistandard si in<strong>di</strong>ca:• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali ecocompatibili;• l’utilizzo <strong>di</strong> tecniche e materiali per il risparmio energetico al fine <strong>di</strong> minimizzare gliincrementi <strong>di</strong> emissioni derivanti dal consumi domestici (allineamento delleabitazioni secondo l'asse eliotermico; il solare termico e fotovoltaico ecc) ;• Mantenere il più possibile l’andamento naturale del terreno e porre attenzione agliimpatti paesaggistici (visuali);• Realizzazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree ver<strong>di</strong>filtro a protezione e a <strong>di</strong>fesa della riconoscibilità degli ambiti <strong>di</strong> pregio paesistico -<strong>ambientale</strong>;• Massima attenzione alla qualità del costruito al fine <strong>di</strong> consentire un migliorinserimento dell’inse<strong>di</strong>amento residenziale con il contesto urbano-architettonicoesterno;• Nelle aree <strong>di</strong> trasformazione dovrà trovare integrale applicazione quanto previstodall'appen<strong>di</strong>ce G della DGR 29.03.2006 n. 8/2244 in particolare per la riduzionedelle portate meteoriche convogliate in pubblica fognatura.• Dovrà essere prevista la valutazione previsionale del clima acustico (in fase <strong>di</strong>pianificazione attuativa), oltre che alla valutazione dei requisiti acustici passividegli e<strong>di</strong>fici, per i nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori.• Gli interventi e<strong>di</strong>ficatori previsti nel comparto in esame devono essereaccompagnati da uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere <strong>ambientale</strong> (agroforestale) che verifichipreliminarmente le azioni <strong>di</strong> compensazione da apprestare in conseguenza delconsumo <strong>di</strong> aree aperte. Detti interventi potranno riconoscersi e quin<strong>di</strong> esseregiustificati, sia come nuove azioni <strong>di</strong> potenziamento della copertura vegetale, siacome opere <strong>di</strong> riqualificazione degli elementi rilevati in sito e ritenuti meritevoli <strong>di</strong>recupero e miglioramento. I nuovi interventi e<strong>di</strong>ficatori dovranno essere in grado<strong>di</strong> armonizzarsi con i caratteri espressi del territorio e pertanto dovranno prevedereadeguati interventi <strong>di</strong> riqualificazione <strong>ambientale</strong>. Si esclude comunque lapossibilità <strong>di</strong> eseguire abbattimenti ed espianti su superfici coperte da vegetazioneforestale che rivelino caratteri <strong>di</strong> meritevole conservazione;• L’e<strong>di</strong>ficazione potrà essere assentita con contestuale sottoscrizione <strong>di</strong> atto <strong>di</strong>impegno finalizzata alla conservazione e miglioramento <strong>ambientale</strong> (paesistico edecologico), degli ambiti <strong>di</strong> proprietà adeguatamente riconosciuti, sia attraversouna valutazione preventiva dei caratteri esistenti, così come da una propostaprogettuale pre<strong>di</strong>sposta da tecnico <strong>di</strong> settore in grado <strong>di</strong> orientare interventicompatibili con i caratteri e con le suscettività ambientali del comparto;• Per quanto non in<strong>di</strong>cato nella presente scheda si rimanda all’articolo precedente(in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>)Dalla valutazione del comparto in questione si ritiene che la destinazione d’uso consona ,per il contesto in cui è ubicata l’area (al <strong>di</strong> sotto della statale, e slegata al resto delterritorio urbanizzato <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong>), sia quella a carattere terziario con eventualiinse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> artigianato <strong>di</strong> servizio. Considerato, comunque, anche lo stato <strong>di</strong>urbanizzazione dell’area circostante , seppur su territorio <strong>di</strong> altro <strong>Comune</strong>, in sede <strong>di</strong>_________________203


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territoriodefinizione potranno essere consentite altre destinazioni d’uso che non contrastino con ledestinazioni urbanistiche limitrofe.Ai sensi dell’ art. 4 comma 2-ter della LR n° 12 del 11 marzo 2005 l’ambito in oggettonecessita <strong>di</strong> essere assoggettato ad ulteriore valutazione in sede <strong>di</strong> Piano Attuativo inconsiderazione della necessità <strong>di</strong> verifica degli sviluppi potenziali referti alla destinazioned’uso con riferimento alle ricadute sull’area più <strong>vas</strong>ta che comprende i comuniconfinanti.Scenari alternativiNon vi sono alternative valutabili._________________204


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio5.18: Le alternative e la conclusione <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> sostenibilità <strong>ambientale</strong>Dopo aver definito gli obiettivi generali e specifici del Documento <strong>di</strong> Piano ed averin<strong>di</strong>viduato le azioni da mettere in atto per il raggiungimento degli stessi, è in<strong>di</strong>spensabiledefinire le alternative Tra le alternative possibili va poi scelta quella inerente l’interventomigliore dal punto <strong>di</strong> vista della sostenibilità <strong>ambientale</strong>, valutata tenendo conto delloscenario emerso dalla fase <strong>di</strong> analisi <strong>ambientale</strong> del territorio, dei vincoli e delle criticitàpresenti, degli obiettivi della pianificazione sovraor<strong>di</strong>nata e delle linee strategiche delPiano, nonché delle osservazioni o delle proposte delle parti interessate, raccolte nellafase delle consultazioni preliminari.Le alternative analizzate nel presente Rapporto Ambientale sono due:1. l’alternativa operativa, rappresentata dalle azioni del Documento <strong>di</strong> Piano;2. l’alternativa zero, ovvero la scelta <strong>di</strong> non attuare le strategie del Documento <strong>di</strong>Piano e quin<strong>di</strong> non intervenire sul territorio, lasciando il regime urbanistico del PRGin vigore.Si deve evidenziare al proposito che la prescrizione della L.R. 12/2005 e s.m.i. <strong>di</strong> fattoobbliga il <strong>Comune</strong> ad un atto pianificatorio nuovo, il PGT, entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2012, percui l’alternativa zero non può, se non in linea teorica, fare riferimento alle prescrizioni enorme del PRG in vigore.Partendo dal presupposto che le scelte <strong>di</strong> piano proposte e quin<strong>di</strong> le azioni che siintendono attuare al fine <strong>di</strong> raggiungere gli obiettivi strategici del DdP, sono fondate eaccumunate dalla forte intenzione <strong>di</strong> perseguire uno sviluppo sostenibile, sono statiin<strong>di</strong>viduati i principali elementi che si ritengono importanti da analizzare rispetto alladefinizione dell’Alternativa zero.Tali elementi sono sintetizzati nella tabella riportata in seguito.TEMAIl Sistema dellaResidenzaEVOLUZIONE SENZA L’ATTUAZIONEDEL DOCUMENTO DI PIANO(ALTERNATIVA ZERO)La mancata realizzazione <strong>di</strong> questa strategia e quin<strong>di</strong> ilmantenimento delle sole previsioni <strong>di</strong> PRG potrebbe avererisultati futuri <strong>di</strong> criticità dal punto <strong>di</strong> vista demografico e negativiriflessi sulla “tenuta dei servizi”, sulla “sostenibilità complessiva”del sistema inse<strong>di</strong>ativo e/o sul presi<strong>di</strong>o delle aree.Il sistema dei servizi Il mantenimento delle previsioni dell’attuale PRG, pursod<strong>di</strong>sfacendo quantitativamente le previsioni <strong>di</strong> aree adestinazione pubblica, non garantisce la “percezione delservizio”. Il mantenimento delle attuali previsioni non permetteràla crescita in termini <strong>di</strong> qualità dei servizi.Consumienergetici eidriciMobilitàVerde fruibileLa mancata attuazione delle precise e puntuali scelte riferite aquesto specifico tema, si porrebbe in conflitto con gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong>sostenibilità generale, più volte enunciati nel presentedocumento e fondamento portante delle stessoL’attuale PRG presenta elementi <strong>di</strong> carattere più generico chenon si inquadrano in specifiche e peculiari in<strong>di</strong>cazioni operative.La mancata attuazione delle scelte <strong>di</strong> piano si porrebbe inscarsa sintonia con gli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> sostenibilità dei pianisovracomunali, e con la necessità <strong>di</strong> un nuovo sistemaintegrato <strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> strategie sostenibili locali, <strong>di</strong> carattere_________________205


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIl SistemaAmbientalePaesistico edelle RetiEcologichenaturalistico, <strong>ambientale</strong> e paesaggistico.La normativa della L.R. 51/75 (abrogata dalla L.R. 12/05), allaquale il PRG si è necessariamente attenuto, non ha consentitoallo strumento stesso <strong>di</strong> agire in un quadro <strong>di</strong> maggiore efficaciaed incisività quale quello oggi possibile alla luce della nuovariforma regionale.Le azioni del Documento <strong>di</strong> Piano in<strong>di</strong>viduate compongono l’opzione operativa ecaratterizzano l’intervento strategico <strong>di</strong> trasformazione del territorio e la possibilità <strong>di</strong>pervenire, al suo recupero, riqualificazione, potenziamento e alla sua tutela evalorizzazione.A conclusione del processo <strong>di</strong> valutazione delle azioni <strong>di</strong> piano, è necessario esprimereun giu<strong>di</strong>zio complessivo in merito alla sostenibilità globale del Piano.Quanto analizzato consente <strong>di</strong> affermare che in senso generale il piano risultaampiamente compatibile con i caratteri territoriali presenti, rispetto alle componenti<strong>ambientale</strong>, sociale ed economica.Il Piano, infatti, propone uno sviluppo complessivamente sostenibile del territorio, conscelte strategicamente mirate alla riorganizzazione e ridefinizione delle frange esterneche non vanno a interferire negativamente con elementi <strong>di</strong> pregio <strong>ambientale</strong> o elementi<strong>di</strong> particolare sensibilità._________________206


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioCapitolo 6: IL MONITORAGGIO6.1: Il sistema <strong>di</strong> monitoraggio lo strumento degli in<strong>di</strong>catoriL’utilizzo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori è <strong>di</strong>ventata pratica comune nell’esperienza nazionale e<strong>di</strong>nternazionale per descrivere lo stato dell’ambiente e del territorio.Gli in<strong>di</strong>catori sono infatti una fonte <strong>di</strong> informazione sintetica che aiuta a comprenderecosa sta succedendo in realtà complesse. Il principale pregio <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>catore è <strong>di</strong> essereespresso da un valore numerico, calcolato secondo procedure riproducibili e verificabili,che può essere confrontato con altri valori numerici, ad esempio una soglia normativa ouna serie storica, in modo tale da assumere un vero e proprio contenuto conoscitivo.Gli in<strong>di</strong>catori sono utilizzati correntemente in ambiti quali la demografia, la salute pubblicae l’economia (ad esempio l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> natalità, <strong>di</strong> mortalità infantile, il prodotto internolordo) e sono comunemente presenti ed utilizzati negli strumenti <strong>di</strong> informazione.Gli in<strong>di</strong>catori sono per loro natura limitati: descrivono con precisione un aspetto specificoe non sono <strong>di</strong>rettamente rappresentativi dell’andamento complessivo dei fenomeni.Allo stesso modo, gli in<strong>di</strong>catori ambientali sono strumenti estremamente utili per larappresentazione e comunicazione dello stato dell’ambiente e delle principali cause <strong>di</strong>pressione sui livelli <strong>di</strong> qualità. Se ben progettati e misurati, sono inoltre strumenti <strong>di</strong>fondamentale importanza per la pianificazione <strong>di</strong> politiche e programmi e per il loromonitoraggio.Una prima <strong>di</strong>stinzione, <strong>di</strong> carattere pratico, si può effettuare tra fenomeni effettivamentemisurabili (ad esempio il livello <strong>di</strong> un determinato inquinante atmosferico) e quelli nonmisurabili (ad esempio la quantificazione della qualità del paesaggio). Nel secondo casoè possibile solo una quantificazione non <strong>di</strong>retta, quin<strong>di</strong> tramite stime, meto<strong>di</strong>, modelli.L’attenzione si sta sempre più spostando su in<strong>di</strong>catori che non solo descrivano, adesempio, stato, pressioni, risposte, ma che, anche e soprattutto, siano legati agli obiettiviche ci si intende dare e al loro effettivo raggiungimento in un determinato lassotemporale.6.2 Il processo <strong>di</strong> monitoraggioIl processo <strong>di</strong> VAS prevede, dopo l’approvazione del Piano, nella fase <strong>di</strong> attuazione egestione dello stesso, l’implementazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> monitoraggio dei caratteriterritoriali, finalizzato ad una lettura critica ed integrata dello stato del territorio e delle<strong>di</strong>namiche in atto.Il Piano <strong>di</strong> monitoraggio progettato per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> ha il duplice compito <strong>di</strong>:• fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle azioni messein campo dal Piano, consentendo <strong>di</strong> verificare se esse sono effettivamente in grado<strong>di</strong> conseguire i traguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> qualità <strong>ambientale</strong> che il Piano si è posto;• permettere <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare tempestivamente le misure correttive che eventualmentedovessero rendersi necessarie.Lo scopo del monitoraggio è quin<strong>di</strong> quello <strong>di</strong> monitorare l’evolversi dello statodell’ambiente, valutando l’efficacia <strong>ambientale</strong> delle misure previste dal Piano.In una logica <strong>di</strong> piano-processo il monitoraggio è la base informativa necessaria per unpiano che sia in grado <strong>di</strong> anticipare e governare le trasformazioni, piuttosto cheadeguarvisi a posteriori.È da sottolineare come nei piani <strong>di</strong> tipo generale, quale il Documento <strong>di</strong> Piano del PGT, inmolti casi non esiste un legame <strong>di</strong>retto tra le azioni <strong>di</strong> Piano e i parametri ambientali.Per questo motivo conviene intendere il Piano <strong>di</strong> monitoraggio come:_________________207


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• verifica perio<strong>di</strong>ca dello stato <strong>di</strong> avanzamento delle trasformazioni proposte dal Piano,attraverso la descrizione sintetica dell’andamento degli interventi previsti e dellemisure <strong>di</strong> mitigazione/compensazione;• monitoraggio <strong>ambientale</strong> al fine <strong>di</strong> verificare nel tempo l’andamento dei parametricritici che sono emersi nella costruzione del quadro conoscitivo e che risultanoimportanti per tenere sotto controllo le trasformazioni attese.Il monitoraggio non ha solo finalità tecniche, ma presenta rilevanti potenzialità per leinformazioni che può fornire ai decisori e per la comunicazione ad un pubblico più <strong>vas</strong>to,<strong>di</strong> non addetti ai lavori, attraverso la pubblicazione <strong>di</strong> un <strong>rapporto</strong> che contieneinformazioni e considerazioni sviluppate in forma <strong>di</strong>scorsiva, ma basate sullaquantificazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori.I dati raccolti nell’ambito del Piano <strong>di</strong> monitoraggio sono sintetizzati attraverso larealizzazione <strong>di</strong> un report da pubblicare sul sito internet del <strong>Comune</strong>.Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra dettagliato emerge la necessità <strong>di</strong> impostare il percorso <strong>di</strong> VASnon solo come semplice percorso lineare, ma anche e soprattutto pensando ad inserireun feed-back che ne permetta il percorso a ritroso.Il monitoraggio <strong>di</strong> un piano ha, quin<strong>di</strong>, lo scopo <strong>di</strong> verificarne le modalità ed il livello <strong>di</strong>attuazione, <strong>di</strong> valutare gli effetti degli interventi che vengono progressivamente realizzatie <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni su eventuali azioni correttive da apportare.Esso va progettato in fase <strong>di</strong> elaborazione del piano stesso e vive lungo tutto il suo ciclo <strong>di</strong>vita. La progettazione implica la definizione degli in<strong>di</strong>catori da utilizzare, l’organizzazione<strong>di</strong> modalità e tempistiche per la raccolta delle informazioni necessarie alla loroelaborazione e la definizione dei meccanismi in base ai quali correggere, se e quandonecessario, obiettivi, azioni e strumenti <strong>di</strong> attuazione del piano._________________208


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioLe principali attività che si ripetono perio<strong>di</strong>camente nell’ambito del monitoraggio delpiano sono descritte nella figura seguente.È opportuno innanzitutto identificare un nucleo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori comune eventualmenteanche ad altri strumenti decisionali con cui si deve interagire, in modo da consentire alleamministrazioni <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare i propri piani e programmi e <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare con altri livelli <strong>di</strong>governo e con realtà <strong>di</strong>verse; tale nucleo con<strong>di</strong>viso può anche essere costituito da pochiin<strong>di</strong>catori, purché significativi e facilmente popolabili.Il calcolo degli in<strong>di</strong>catori deve avvenire in modo trasparente e ripercorribile e puòavvalersi <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> tipo informatico.L’acquisizione dei dati e delle informazioni da parte dell’amministrazione responsabile delpiano avviene sia recuperando dati prodotti da enti <strong>di</strong>versi (banche dati e sistemiinformativi territoriali <strong>di</strong> Regioni e Province, dati socio-economici dell’ISTAT, relazioni sullostato dell’ambiente delle ARPA, informazioni dalle ASL, ecc.), sia facendosi carico <strong>di</strong>raccogliere altri dati specifici sul proprio territorio, attraverso apposite campagne <strong>di</strong>rilevamento. Tra le informazioni da acquisire devono essere comprese anche quellerelative alle modalità <strong>di</strong> attuazione del piano, come ad esempio la tempistica degliinterventi, le risorse impegnate o il numero e la qualità degli eventi <strong>di</strong> partecipazione.Sulla base dei dati e delle informazioni acquisite, si procede al popolamento e allarappresentazione dei dati sugli in<strong>di</strong>catori.Poiché gli obiettivi specifici sono definiti come traguar<strong>di</strong> da raggiungere per ciò cheriguarda gli in<strong>di</strong>catori, è possibile, a questo punto, definire:_________________209


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del Territorio• in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> stato;• in<strong>di</strong>catori “prestazionali” che consentano <strong>di</strong> misurare il livello <strong>di</strong>raggiungimento degli obiettivi del piano (efficacia) e <strong>di</strong> mettere questo inrelazione con le risorse impiegate (efficienza).In questo modo vengono messi in evidenza gli scostamenti dalle previsioni <strong>di</strong> piano e dalleipotesi fatte e una valutazione in termini <strong>di</strong> risorse impiegate.Si apre quin<strong>di</strong> la fase <strong>di</strong> “<strong>di</strong>agnosi”, finalizzata a comprendere quali sono le cause chehanno fatto sì che gli obiettivi siano stati raggiunti o meno e che hanno eventualmentedeterminato un uso eccessivo <strong>di</strong> risorse.Infine l’attività <strong>di</strong> interpretazione dei risultati del monitoraggio e <strong>di</strong> elaborazione <strong>di</strong>in<strong>di</strong>cazioni per il riorientamento è oggetto <strong>di</strong> una apposita relazione perio<strong>di</strong>ca, che, apartire dalla <strong>di</strong>agnosi effettuata, delinea i possibili provve<strong>di</strong>menti volti a riorientare il pianostesso (ad esempio, mo<strong>di</strong>fiche degli strumenti <strong>di</strong> attuazione, delle azioni, <strong>di</strong> qualcheobiettivo specifico).Le conclusioni operative della relazione <strong>di</strong> monitoraggio vanno poi sottoposte aconsultazione e costituiscono la base per la “terapia”, ovvero il riorientamento del piano.Il coinvolgimento <strong>di</strong> tutti i soggetti interessati è essenziale non solo per la consultazionedella relazione, ma in generale in tutte le attività previste dal monitoraggio, al fine <strong>di</strong> faremergere, attraverso la percezione <strong>di</strong>retta dei <strong>di</strong>versi attori, i reali effetti del piano, <strong>di</strong>in<strong>di</strong>rizzare verso l’in<strong>di</strong>viduazione degli in<strong>di</strong>catori maggiormente significativi e <strong>di</strong> contribuireall’interpretazione dei risultati.Dall’analisi del territorio <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> e dalla valutazione delle scelte <strong>di</strong> Piano, nonché dallemisure <strong>di</strong> mitigazione/compensazione previste, è possibile definire il seguente Piano <strong>di</strong>monitoraggio che viene definito me<strong>di</strong>ante l’in<strong>di</strong>viduazione dei principali in<strong>di</strong>catori, degliobiettivi specifici e dei criteri <strong>di</strong> perio<strong>di</strong>cità:_________________210


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioIn<strong>di</strong>catoreObiettivospecificoUnità <strong>di</strong> misura Fonte Perio<strong>di</strong>citàmonitoraggioConcentrazione <strong>di</strong>alcuni inquinantiatmosferici:o PM10o NOxMinimizzare l’impatto<strong>ambientale</strong> legato altraffico veicolare, alfine <strong>di</strong> migliorare laqualità dell’ambienteurbano.ARIAmg/m3Dati centralinaARPAAnnualeACQUAConsumo idricopotabile annuo perabitante.Contenere i consumiidrici e ridurre gliimpatti ambientalidegli e<strong>di</strong>ficiresidenziali eproduttivi.m3/abPer<strong>di</strong>te nella rete <strong>di</strong><strong>di</strong>stribuzione idrica. %Ente gestoreAmiacqueEnte gestoreAmiacqueAnnualeAnnualeQualità delle acquesuperficiali:Migliorare la qualitàacqueIn<strong>di</strong>ce Biotico Esteso –IBE (esprime la qualitàbiologica <strong>di</strong> un corsod’acqua naturale)Livellod’inquinamento daMacrodescrittori – LIM(esprime la qualitàchimico-fisica <strong>di</strong> uncorso d’acqua)Stato ecologico deicorsi d’acqua – SECA(esprime lo statoecologico <strong>di</strong> un corsod’acqua , comesintesidellacomponentebiologica – IBE – edelle componentechimico-fisica – LIM)ARPAAnnualeCoefficiente <strong>di</strong>urbanizzazione(Superficieurbanizzata /superficie totale).Minimizzare ilconsumo <strong>di</strong> suololibero.SUOLO% nuovi interventi/aree già urbanizzate COMUNE AnnualeRealizzazione <strong>di</strong>fasce boscate afiltroInterventi <strong>di</strong>numero COMUNE Annualemitigazioneacustica edatmosfericarealizzati inpresenza <strong>di</strong> mixfunzionaleFLORA, FAUNA, BIODIVERSITA’Area verdeprocapiteIntegrazione erazionalizzazione delverde fruibile.m2/ab COMUNE AnnualePRODUZIONE DI RIFIUTI_________________211


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioRifiuti totali prodottisul territoriocomunale.% RaccoltaDifferenziata.kg COMUNE Annuale% RaccoltaDifferenziata. % COMUNE AnnualeCONSUMO ENERGETICOConsumi annuali <strong>di</strong>energia elettricatotale.Consumi annualitotali <strong>di</strong> gasContenere i consumienergetici e ridurre gliimpatti ambientalidegli e<strong>di</strong>ficiresidenziali eproduttivikWh/annoConsorzio C.E.Vmetano. m3/anno Enel Rete GasInstallazioni sulterritorio comunaleper produzione <strong>di</strong>energia da fontirinnovabilin°mq pannelli solarikW installatipannellifotovoltaiciCOMUNEAnnualeImpianti per latelecomunicazione era<strong>di</strong>otelevisioneLunghezza dellarete ciclo-pedonalerispetto allasuperficie comunaleINQUINAMENTO ACUSTICO E ELETROMAGNETICOContenere la Numero <strong>di</strong> impianti<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> tali presentistruttureDensità degli impianti COMUNEAnnuale(<strong>rapporto</strong> tra numeroimpianti e la superficieterritorialeMOBILITA’ E TRASPORTIMiglioramento delsistema della mobilitàdolce, promuovendoscelte a bassoimpatto <strong>ambientale</strong>km COMUNE Annualeal fine <strong>di</strong>incrementare laqualità dell’ambienteurbano.Qualità <strong>ambientale</strong> Valutare le tipologieparco auto<strong>di</strong> autovetture innAnnualecircolazione sulTasso<strong>di</strong> territorioProvinciamotorizzazione % AnnualePopolazioneresidente al 31DicembreVariazionedemograficaannualeValutare la strutturademografica delcomunePOPOLAZIONEab COMUNE Annuale% COMUNE AnnualeNell’ambito della definizione del Piano <strong>di</strong> monitoraggio sono stati scelti gli in<strong>di</strong>catori sopradescritti poiché ritenuti in grado <strong>di</strong> descrivere una con<strong>di</strong>zione rappresentativa del territorio<strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> e allo stesso tempo uno stato qualitativo delle componenti territoriali prese inesame dalla VAS ed influenzate dalle strategie del Documento <strong>di</strong> Piano e dall’evoluzionedelle azioni previste per conseguirle._________________212


<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Sedriano</strong> Rapporto Ambientale Piano <strong>di</strong> Governo del TerritorioInfatti dalla valutazione delle azioni previste dal Piano è emersa una mo<strong>di</strong>ficazione delterritorio che prevede impatti ambientali compatibili, in taluni casi migliorativi dellasituazione attuale, che non comporteranno ingenti mo<strong>di</strong>fiche delle matrici ambientali.Inoltre gli in<strong>di</strong>catori scelti possono essere associati ad obiettivi quantitativi del Piano, alcunidei quali misurabili, e il valore assunto durante l’attuazione del Piano può mostrare lapossibilità <strong>di</strong> raggiungere l’obiettivo medesimo.Le modalità <strong>di</strong> controllo degli in<strong>di</strong>catori inseriti nel Piano <strong>di</strong> monitoraggio si traducono, perla maggior parte, in richieste <strong>di</strong> dati già raccolti da altri Enti.Gli esiti dei dati raccolti verranno inclusi nel report <strong>di</strong> monitoraggio pubblicato a curadell’Amministrazione Comunale.Acronimi:ATO : ambito territoriale ottimalePTCP : piano territoriale coor<strong>di</strong>namento provincialeNeD : norme e <strong>di</strong>sposizioniP.S.R. : piano <strong>di</strong> sviluppo ruraleR.U.P. : rifiuti urbani pericolosiP.T.U.A. : Programma <strong>di</strong> Tutela e Uso delle AcquePGT : piano del governo del territorioDdp : documento <strong>di</strong> pianoPdR : piano delle regolePdS : piano dei serviziVAS : valutazione <strong>ambientale</strong> strategicaP/P : piani e/Programmi_________________213

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