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19 dicembre 2009 - sabato - Rotary Club Cagliari Nord

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4 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 5La prossima ricorrenza del 150°anniversario dell’Unità Nazionalerappresenta un momentocosì carico di memorie, che il nostropensiero commosso non può che andarea quanti – al di là del loro credopolitico – seppero dare un indimenticabileesempio di coraggio, di dedizionee di solidarietà: esempio che va additato,con tenacia, alle nuove generazioni.D’altra parte, la bussola sicural’abbiamo: dall’ansia di libertàe di progresso sociale al desiderio dipace e di fratellanza tra gli uomini, alsevero impegno democratico di rispettodella Costituzione repubblicana.Se l’adesione al grande patto istituzionalenato dalla sofferenza e dallariscossa di un intero popolo viene meno,scolorisce o si deforma, prima opoi le ferite torneranno a bruciare sullanostra pelle.Abbiamo un immenso patrimonioda difendere e da valorizzare. Giornoper giorno, nei fatti e senza retorica,nel Parlamento e negli altri organi elettivi;nelle amministrazioni centrali eperiferiche dello Stato; nei tribunali,nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Insomma,da parte di tutti.LE INTERVISTE DELLA VOCEI 150 anni dell’Unità d’ItaliaCarlo Azeglio Ciampi è stato gentile nei modi e generoso nei consigli. Nella sua veste di presidentedel Comitato dei garanti per le celebrazioni dell’Unità d’Italia ha vagliato finora decinedi progetti per le manifestazioni del 2011 e ha le idee chiarissime. Quando il 29 settembre ilGovernatore e il direttore di “Voce del <strong>Rotary</strong>” sono andati a trovarlo a palazzo Giustiniani perchiedergli lumi, aveva la risposta bella e pronta: “Finora nessuno ha messo in cantiere uno studiosullo sviluppo sanitario degli ultimi 150 anni: dal chinino di Stato all’antipolio. Pensatecivoi: sarebbe un’iniziativa meritoria che lascerebbe il segno. E poi, non è forse vero che il <strong>Rotary</strong>è ricco di medici, di storici e di giuristi?”. Insomma, una sorta di storia della Nazione attraversole vaccinazioni. Per un movimento che da anni finanzia l’eradicazione della poliomelite dallafaccia del pianeta è l’idea più semplice e più familiare del mondo. Quando questo giornalegiungerà nella cassetta delle lettere dei soci, Luciano Di Martino ne avrà già parlato con gli altrinove governatori italiani riuniti a Pisa il 3 ottobre per il Premio Galilei. Se ci stanno, bene.Altrimenti se ne farà carico solo il nostro Distretto, senza indugi. Lo ha detto anche il presidenteCiampi: “Mi raccomando: il 14 marzo 2011 è alle porte. Non perdete tempo”.Uno sguardo in avanti:motivati e impegnatiGiuseppe Parlatodi Maurizio VerderameDobbiamo opporci ai segni della violenzache, a volte, tenta di reintrodursinel nostro Paese. Ma dobbiamo ancheresistere ad un male più sottile checerca di minare, ad ogni livello, la nostrasocietà: un malessere fatto di qualunquismo,di discredito delle istituzionie di disaffezione verso gli impegnicivico-sociali, di scarsa efficienzae di piccole furbizie. Nessuno può averela presunzione di possedere una ricettamiracolosa. Ne abbiamo discussocon lo storico Giuseppe Parlato,presidente della Fondazione Ugo Spirito.Si avvicina il 150° anniversario dell’Unitàd’Italia, che dovrebbe esserecelebrato come un grande eventopopolare, largamente condivisoanche se il clima odierno del Paesenon è certo quello ideale. A tal riguardo,che ne pensa delle preoccupazionisui ritardi, delle perplessitàsullamancanza di idee e di risorse edelle polemiche localistiche di ispirazionenordista o sudista?L’anniversario dell’Unità d’Italiadovrebbe essere considerato come unafesta della nazione, un momento di riflessionesu quello che ha comportatoil processo unitario centocinquantaanni fa. Dovrebbe essere condivisoperché dovrebbe essere considerato ilmomento in cui la Nazione si fece Stato.Si trattò di un processo per certiversi anomalo, ben diverso, ad esempio,da quello tedesco, che fu fondatopiù sulle armi e sul desiderio di unitàgermanica che sul lavorìo delle diplomazie,che fu invece il metodo seguitoa proposito del caso italiano.Ma, detto questo, il fattoche si sia parlato di Risorgimento“senza eroi”,come aveva sottolineatoGobetti, non inficia il fattoche il processo unitariosia avvenuto e sia stato dieffettivo vantaggio a quelloche oggi chiameremmo“sistema paese”. Senza dimenticareche, in realtà,la definizione di Gobettirisulta abbastanza contestabile,perché eroi ce nefurono, e non pochi. Quelloche mancò fu una effettiva partecipazionepopolare al processo unitario.Ma anche su questo punto occorre capirci:l’Italia del 1820 o del 1848 eral’Italia dei ceti borghesi e intellettuali,i soli in grado di determinare unprocesso di trasformazione politica esociale. Lamentarsi della mancata mobilitazionedelle masse popolari significanon cogliere il grado della effettivamobilitabilità delle stesse nella primametà del XIX secolo.Piuttosto sarebbe opportuno sottolinearequanto la tesi gobettiana sulRisorgimento (ma anche sull’Italia liberalee sul fascismo) sia stata fuorviante:le polemiche su un Risorgimentofatto da pochi contro la maggioranzadella popolazione, refrattaria o addiritturaostile, condotto da una classedirigente che si presumeva inetta einabile, diretto quasi scientemente controle presunte pulsioni autonomistichedella maggioranza degli Italiani,hanno determinato un diffuso sentireautonomistico che non ha nulla di comunese non l’astio e la contrapposizioneverso lo Stato nazionale. Dopola seconda guerra mondiale, nell’ambitodi un generale e diffuso declinodell’idea di nazione, le due forze chesi richiamavano a valori internazionalio ecumenici – comunisti e democristiani– hanno di fatto avallato questavisione e hanno creato i presuppostiper un clima di sospetto, di diffidenza,di malessere verso l’intero processounitario. Tuttavia, a smentire lefavole autonomiste e le polemiche localistichedi ispirazione nordista o sudista,basterebbero i dati sull’analfabetismoche, quelli sì, veramente unificavanola penisola prima dell’Unità:se il sud deteneva il triste primato conquasi il 90 per cento, non meglio stavala “civilissima” Toscana che “vantava”il 78 abitanti su cento che nonsapevano leggere e scrivere.Come nel <strong>19</strong>11 l’Italia liberale e nel<strong>19</strong>61 l’Italia democratica potevanofesteggiare con soddisfazione sia latenuta delle proprie istituzioni chela crescita economica e civile dellacollettività nazionale, queste esperienzedel passato possono ancorainsegnarci qualcosa?Nel <strong>19</strong>11 ci si avvicinava alla guerradi Libia, mentre nel <strong>19</strong>61 si era inpieno miracolo economico. Si trattò didue situazioni molto differenti. Nelcinquantenario l’idea era quello di costruireuna “grande Italia”; ad un Risorgimentoeroico era seguito un postRisorgimento poco espansionistico emolto legato alle logiche correntiziedelle consorterie e del notabilato dell’Italiadella destra e della sinistra storica.L’Italia doveva diventare grandee le celebrazioni del cinquantenariorisentirono molto di questa esigenza.Soprattutto dal punto di vista coloniale,si riteneva che una nazioneforte non avrebbe potuto non possedereun impero. E la Libia era la prossimacolonia, nonostante tutte le polemichesullo “scatolone di sabbia”.Nel <strong>19</strong>61 si trattava di celebrare il riscattoeconomico di un paese che, uscitodistrutto dalla seconda guerra mondiale,era riuscito a risollevarsi e a costruireuna propria forza economica:l’Oscar alla lira lo stava a dimostrare.Per cui, anche il centenario – chericordo lucidamente, a Torino, nellavecchia capitale, in un contesto assolutamenteottimistico sul futurodel paese – fu segnato dauna forza propositiva che vennea meno di lì a poco, con ilcentro sinistra, che invece feceripiegare le forze produttivedel paese in uno stato didifficoltà e di incertezza. Oggila situazione è per un versopeggiore di entrambi glianniversari passati perché lacrisi economica si accompagnaa quella culturale e politica.Paradossalmente, mentrenei due precedenti anniversarila sinistra politica eculturale, all’opposizione nel paese,contestava fortemente ogni ricordo eogni memoria del passato, mettendoin discussione il ruolo positivo delloStato nazionale, ora pare che la contestazionedel processo risorgimentaleprovenga soprattutto da forze chefanno parte della maggioranza, mentre,sempre più paradossalmente, lasinistra si attribuisce la difesa delloStato unitario e della Nazione. Tuttociò, a parte valutazioni politiche chenon competono a questa intervista, indubbiamenteindebolisce le celebrazioni,conferendo loro qualcosa di tristee di dovuto che non giova al ruolo,che mi pare essenziale, allo Stato ealla nazione in questo difficile momento.Premesso che il concetto di unità delPaese sta attraversando un momentopiuttosto complesso, non ritieneche un forte rilancio del sentimentounitario possa rappresentare un antidotoefficace?Credo che un forte rilancio del sentimentounitario possa giovare alla situazionegenerale dell’Italia. Ma perchéciò avvenga occorre che si abbandoniuna caratteristica che ci ha, amio avviso, portato a questo punto,soprattutto dal punto di vista culturale.Tale caratteristica è la mitizzazione,in un senso e nell’altro. La mitizzazioneha prodotto gli studi agiograficisul Risorgimento e sull’analisidel processo unitario che ha caratterizzatobuona parte del periodo finoalla seconda guerra mondiale. Questistudi partivano dal presuppostoche tutto ciò, o quasi tutto, che appartenevaal processo risorgimentale


8 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 9Il presidente internazionale a Roma dal <strong>19</strong> al 22 ottobreLa visita di John KennyUn motivo per stare insiemeIl Comitato organizzatore eventi e manifestazioni Roma-Lazio,da me presieduto, si è molto impegnato,d’intesa con il Governatore, a mettere a punto il programmadella visita del presidente internazionale nel nostrodistretto. Per noi Rotariani, avere l’incontro con ilpresidente del R.I. ci mette nelle condizioni di trasferirea tutti noi con senso di responsabilità, ma anche di semplicitàdi impegna affiché non diventi un incontro informalema un incontro con l’amico John che in maniera eccezionaleci rappresenta a livello internazionale.La visita di John Kenny viene discussa in tutti i <strong>Club</strong>del Distretto parlando anche della sua storia prendendospunto da passaggi importanti della sua vita quale motivodi riflessione per poter crescere, sviluppare iniziative,fidelizzare sempre più i soci con l’interscambio di notiziesul motivo dell’incontro, sul ruolo del <strong>Rotary</strong> e per trasferireall’estero i contenuti che sono di altissima qualità.Nelle due serate che il Presidente Internazionale, secondoindicazioni del nostro Governatore Luciano Di Martino,consentono di poter creare quell’affiatamento ne-di Francesco Chiappettacessario tra di noi, ma anche sigillarlo con u qualcosa diimportante. Grazie a Poste Italiane, e colgo l’occasioneper ringraziare ancore l’Amministratore Delegato e DirettoreGenerale Massimo Sarmi e i suoi collaboratori, checi consentono di sigillare questo incontro per noi così importantecon un annullo speciale.La marcofilia è il collezionismo dei bolli postali, oltreai bollo ordinari in dotazione agli uffici postali, Poste Italianerealizza gli “annulli speciali” . il contenuto dell’annullopostale avrà come riferimento Roma Filatelico, ladata dell’evento, con la scritta “Visita del presidente <strong>Rotary</strong>International Campidoglio – Roma Capitale”, conal cento il logo del Comune di Roma e quello del <strong>Rotary</strong>International. È un ricordo che rimarrà nella storia, almenoper noi rotariani, quale evento importante sigillatosu una busta postale quale ricordo affettuoso avvenutotra noi rotariane ed il Presidente John Kenny. Il ringraziamentoè d’obbligo al Sindaco di Roma Gianni Alemanno,al Capo di Gabinetto Sergio Gallo ed al Capo del CerimonialeFrancesco Piazza ed ai suoi collaboratori.October <strong>19</strong>th-22nd <strong>2009</strong>Visit of<strong>Rotary</strong> InternationalPresidentJohn Kennyturale che trasferisce nei vari Paesi el’ottimo rapporto con le istituzioni atutti i livelli.Il Presidente Internazionale JohnKenny arriverà a Roma in visita ufficialeal Distretto 2080, accompagnatoda sua moglie June, nelle serata del <strong>19</strong>ottobre e partirà la mattina del 22. NelDalla Scoziacon amoreL’arrivo del nostro Presidente internazionaleJohn Kenny è motivodi invito a tutti noi rotarianiper prepararci all’incontro.Il Governatore ne ha dato l’annuncioufficiale, e quindi è necessario pensarealla comunicazione della visita aipresidenti dei <strong>Club</strong> e a tutti i soci. Particolarmentepiacevole far coinciderela visita ufficiale del Presidente conun evento importante nel quale vedereil Presidente internazionale vienesubito in mente la storia del <strong>Rotary</strong>,quel lontano 23 febbraio <strong>19</strong>05 a Chicago,da un’idea Dell’Avvocato PaulPercval Harrys, il quale, provenendoda un piccolo stato, - il Vermont – hadato vita ad un’iniziativa oggi presentein tutto il mondo.Il Governatore è particolarmenteimpegnato nella sua visita, dall’arrivoalla partenza, iniziando dalle visiteIstituzionali che mettono in evidenzal’importanza del R.I. quale organizzazioneinternazionale e negli incontriistituzionali, in cui vengono rappresentatequelle attività che il <strong>Rotary</strong>svolge nel mondo, il contributo culcorsodella loro visita gli illustriospiti incontrerannoil Santo Padre, il Presidentedel Senato, il Sindaco diRoma e numerose autoritàrotariane italiane.La sera del 20 ottobre,alle ore <strong>19</strong> è programmatoun incontro conviviale, interclube sostitutivo delleriunioni di <strong>Club</strong>, con i rotarianidel nostro Distretto.Il giorno seguente, nelpomeriggio, è prevista la visitadei Musei Capitolini seguitada un incontro con ilSindaco di Roma GianniAlemanno e da un cocktailda lui offerto presso la Terrazza Caffarelli.In tale occasione il PresidenteInternazionale incontrerà alcuneautorità rotariane nazionali: in particolareil PPI Carlo Ravizza, Il BDEElio Cerini i PBD italiani, i DG in caricadei Distretti di Italia, San Marino,Malta e Albania i PDG il DGE eDGN del nostro DistrettoIl nostro Presidente InternazionaleJohn Kenny è nato a Grangemouth,in Scozia, Gran Bretagna– eletto Presidente, <strong>Rotary</strong> Internazionale<strong>2009</strong>-2010– Chair, <strong>2009</strong> Assemblea Internazionale– Fiduciario, la Fondazione <strong>Rotary</strong>,2000-2004– Direttore, <strong>Rotary</strong> International,<strong>19</strong>95-<strong>19</strong>97– Presidente <strong>Rotary</strong> Internationalin Gran Bretagna e Irlanda, ,<strong>19</strong>92-93– Vice-Presidente <strong>Rotary</strong> Internationalin Gran Bretagna e Irlanda, ,<strong>19</strong>91-<strong>19</strong>92John Kenny, laureato all’Universitàdi Glasgow, è un decano passato dellasua facoltà di legge, un giudice, edun notaio. Egli è Passat President dellaForth Valley Junior Camera di Commercioe della Federazione di ScottishJunior Camera di Commercio ex consulentegenerale, legale della JayceesJune e John KennyInternational. È stato anche nominatoluogotenente vice del suo distrettodella Regina Elizabetta II.John è un anziano della Chiesa diScozia, dove ha prestato servizio comeimpiegato di sessione e sambucoPresbiterio. Attivo nello scoutismo, haricevuto la Medaglia al Merito del CapoScout per contribuire a formaregruppi Scout nuovi in Europa orientale.Rotariano dal <strong>19</strong>70, John è un membrodel <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Grangemouth.Ha servito il <strong>Rotary</strong> International inGran Bretagna e in Irlanda, come membrodel comitato e presidente, vice presidentee presidente. Ha servito il <strong>Rotary</strong>International come governatoredistrettuale, membro della task force,membro del comitato, vice presidentedel <strong>Rotary</strong> International comitatoesecutivo presidente della commissione,il <strong>Rotary</strong> International Director efiduciario della Fondazione. Anche luiè stato un rappresentante, socio-atlarge,e parlamentare del Consiglio diLegislazione in diverse occasioni.Egli è uno dei principali donatori emembro Bequest Society della Fondazione<strong>Rotary</strong>. John è un destinatariodi citazione della Fondazione <strong>Rotary</strong>per il servizio meritevole e il suo DistinguishedService Award. Egli è sposatodal giugno dal <strong>19</strong>65.


10 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYIl summit internazionale dello scambio giovaniSi è appena conclusa la 57 Conferenzasullo Scambio Giovani chequest’anno ha avuto quale sedeReykjavic, capitale dell’Islanda.Se dovessi fare la cronaca dell’eventosintetizzandoin una parola direi:bellissimo! Sedovessi usarnedue: bellissimo edentusiasmante!Per chiarire, invece,se possa ritenermisoddisfattodell’esperienzadico: lo rifareisubito!Sono coscientedel fatto che questa apertura nonpossa definirsi propriamente da cronista:questo, però, non è il mio mestieree spero vorrete perdonare la licenzache mi sono preso con il propositodi rendere nel modo più chiaro ediretto a tutti gli amici rotariani qualesia stato il clima della conventionappena conclusa.Voglio scongiurare, comunque, ilpericolo di essere, nella sintesi, tropporiduttivo e non intendo correre ilrischio di privare chi avrà voglia dileggere queste poche righe della possibilitàdi sapere un po’ più nel dettagliodell’incontro.Lo scenario, come ho accennato inapertura, è stato quello di Reykjavic,la capitale più a <strong>Nord</strong> del planisfero:una vera curiosità per me e credo ancheper la maggior parte dei partecipantipervenuti puntuali e pieni di entusiasmoda ogni parte d’Europa e delmondo. Quantunque l’acronimo EE-MA – Europe, East Mediterraneanand African – Conference indichi lariunione dei responsabili del programmaScambio Giovani di distretti diun’area geografica ben definita, gli intervenutisono giunti da numerosissimialtri Paesi: Australia, Brasile, Canada,Messico, Stati Uniti d’America,Sudafrica, Taiwan e altri ancora. Ladistanza non ha scoraggiato nessuno,tutti hanno inteso essere presenti aA Reykjavic EEMA <strong>2009</strong>quello che, di fatto, credo possiamodefinire oramai il più importante appuntamentosullo Scambio Giovani.Per rendere meglio l’idea basti direche l’EEMA appena concluso ha segnatola partecipazione di circa 220delegati in rappresentanza di 29 nazioni.Un risultato davvero di tutto rispetto,e tanto più se rapportato allasede, non certamente agevole da raggiungereper i più.Lo scopo dell’incontro, come certosaprete, quello di valutare e discuteredei diversi aspetti dello ScambioGiovani al fine di individuare problemi,soluzioni ed eventualmente nuoveprospettive di organizzazione da sottoporre,poi, all’attenzione dell’InternationalBoard del <strong>Rotary</strong>. Il tutto nell’intentodi migliorare, per quanto vantiun’organizzazione ben collaudata,la qualità complessiva del servizio svoltodal <strong>Rotary</strong> con questo interessantissimoprogramma. I numerosi temisono stati affrontati tanto nel corsodelle sessioni plenarie e delle tavolerotonde - susseguitesi con ritmo incalzantenel corso di questa intensa tregiorni -, sia nell’ambito dei gruppi dilavoro a soggetto, guidati dai più espertinei vari settori e che hanno visto unaintensa e partecipata presenza di tutticonvenuti. Ed è proprio nelle sessionidi lavoro ristrette che si è avutomodo di effettuare verifiche e confrontitra i vari programmi di scambio, lemetodologie – pur nell’ambito delle direttricicomuni – applicate nei diversipaesi e nei rispettivi distretti e multidistretti;esporre e comprendere ledi Ettore Atzorinumerose problematiche connesse all’inserimentodei giovani ospiti nel nuovoambiente, nonché quello del lororeinserimento, con particolare riguardoagli scambi long term, al rientro,una volta terminata l’esperienzaall’estero.Non si sono trascurati,inoltre, i problemi di carattereburocratico ed organizzativo,di notevole pesosoprattutto in alcuni deipaesi, sia pure interessatida tempo agli scambi, equelli ulteriori – di non minoreimportanza – delle copertureassicurative, dellasicurezza, della prevenzione,del controllo e dell’assistenza daparte dei tutori, dei club e delle famiglieai giovani coinvolti nel programma.Molto si è discusso in ordine agli interventiidonei a far comprendere lanecessità di ampliare gli orizzonti territoriali,guardando sempre con maggiorattenzione ai paesi di lingua anchediversa dall’inglese, sino a questomomento particolarmente privilegiatidai giovani nelle loro richieste, permotivi facilmente intuibili. Ciò non dimeno, tuttavia, proprio le finalità delprogramma Scambio Giovani, impongonola necessità di ampliare il gradodi conoscenza - cui esso, appunto, tende- tra i popoli e le persone di culture,tradizioni e lingue diverse, ondefacilitare il raggiungimento della pacenel mondo.Obbiettivo particolarmente ambizioso,questo, e certamente difficile darealizzare: la difficoltà, peraltro, nonè stata - e non deve essere - motivo dipreoccupazione, poiché in definitivacredo che tutti i rotariani abbiano giàfatto, nei rispettivi ambiti di azioneprofessionale e tanto più entrando nellafamiglia rotariana, la scelta di impegnarsie misurarsi con obiettivi difficili.Tornando con la memoria ai giornitrascorsi a Reykjavic mi sento di affermare- e non per fare una sorta diVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 11autoincensamento o per presunzione- che proprio la coscienzadell’importanza deiproblemi affrontati e la difficoltàdi cui ho detto, sono statedi sprone per tutti i delegati,che hanno lavorato con abnegazione,senza concedersiinutili pause e sfruttando almassimo l’occasione di un incontrocosì ampio. Ho potutoapprezzare la veemenza concui tutti i soggetti coinvolti nelloScambio Giovani portanoavanti la loro azione negli ambititerritoriali di competenzae l’umiltà con cui tutti - chipiù chi meno esperto - si sonodimostrati disposti a recepireosservazioni ed anche,perchè no, qualche, sia pur bonaria,critica, ma soprattutto i consigli provenientida chi si impegna, come sempreper i rotariani in modo del tuttogratuito e disinteressato, in questo importanteservizio.Nel corso dei lavori sono stati presentatii prossimi EEMA: 2010 Svizzera,2011 Sudafrica, 2012 Ungheriae - tenetevi forte - 2013 Italia! Anzi dipiù: Roma, la sede del nostro Distretto.La presentazione è stata fatta, inmodo - inutile dirlo - puntuale ed accattivante,dal Governatore LucianoDi Martino.Molto simpatico, oltreché proficuo,il momento di ricerca dei primi contattitra i vari distretti: due sessioni dimezz’ora ciascuna durante le quali tuttii delegati si sono alternati, come inun singolare mercatino, dietro piccolidesk allestiti per presentare il propriopaese ed avere un primo approccioper gli scambi del prossimo anno.Non posso fare a meno di ricordare,infine, un momento speciale e motivodi particolare orgoglio per noi tutti,quando nell’ultima giornata dei lavorila presidente Danielle Baltus hachiamato al palco il nostro GovernatoreLuciano Di Martino pernominarlo membro onorariodell’EEMA.Un riconoscimento meritatoper colui che si è occupatoper tanto tempo del programmaScambio Giovani e che hafortemente incrementato - nonsolo a livello distrettuale, maoserei dire mondiale - gli scambi,con risultati definiti unanimementedai presenti eccezionali.Non poteva esserciconclusione migliore.Il tempo è volato: segno,evidentemente, del fatto chesi è svolto un buon lavoro. Laconsegna della bandiera aWalter Wyse, per portarla inSvizzera dove si terrà, comedetto, il prossimo anno, ha segnato lachiusura del 57° EEMA.Nessuna tristezza, però, al momentodel commiato anche da parte di chi,come me, non ha potuto proseguirel’incontro con l’interessante tour sapientementestudiato dall’organizzazione.Abbiamo lasciato l’Islanda etanti amici, ma con la tranquillità disentirci a brevissimo per organizzarenuovi - e confidiamo numerosi - scambiper il prossimo anno, per la crescitae la gioia di tanti giovani e, diciamocelo,anche nostra, se riusciremonell’impresa.A Roma nel 2013 la 61 a riunione annuale dei delegati perlo scambio giovani di Europa, Est Mediterraneo e AfricaLa conferenza viene organizzata conquesti obiettivi :• Evento informativo e stimolante• Programma ispiratore di grande valorepratico• Opportunità per creare nuove amiciziee per rafforzare quelle di lungadata• Motivare al servizio all’umanità permigliorare la comprensione internazionalee le speranze di pace• Sensibilizzazione “Scambio Giovani– Con il cuore e con responsabilità.È prevista la partecipazione di delegatiScambio Giovani provenienti dapaesi di tutto il mondo.Danielle Baltus, presidente EEMA, consegna al nostro GovernatoreLuciano Di Martino l’attestato di membro onorario dell’EEMAper il suo impegno continuativo in favore del programmaScambio Giovani.ROMEis waiting for you61 st EEMACONFERENCE2013


12 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYSeminario Distrettuale EffettivoPer la SardegnaPer Roma-LazioARoma, ospitati presso la salaTevere della Regione Lazio, siè svolto <strong>sabato</strong> <strong>19</strong> settembre ilSeminario Distrettuale per L’Effettivoper le Zone Roma e Lazio.L’evento, organizzato dal <strong>Rotary</strong><strong>Club</strong> Roma Sud Est, ha previsto unprogramma molto intenso di formazionee informazione per i Dirigentidei <strong>Club</strong> del territorio e per i sociche sono stati accolti da poco nel sodalizio.La risposta dei <strong>Club</strong> di Roma e Lazioè stata quasi completa (90% circadei <strong>Club</strong>), così da registrare la presenzadi più di 200 rotariani, che hannoaffollato la sala, anche restando in piedipur di ascoltare e fare proprie leparole dei relatori.La presidente della Consulta femminiledella Regione ha portato ilsuo saluto di ospitalità e ha svoltoun intervento sul tema dell’insufficientecoinvolgimento e partecipazionefemminile alle attività e ai sodaliziin Italia.L’interesse per gli interventi del GovernatoreLuciano Di Martino, e pertrizio Sanna, assistente del Governatore.I consueti temi di istruzione sonostati spiegati con accenti di interessantenovità e simpatici spunti di coinvolgimentoche hanno provocato undibattito ricco di interventi da partedi nuovissimi soci, nuovi Presidenti esempre nuovi entusiasti di <strong>Rotary</strong>. L’interazionecon la sala ha evidenziato inmodo problematico le strategie dei clubIl 12 settembre a Nuoro, pressol’Auditorium della Biblioteca SebastianoSatta, si è tenuto il SeminarioDistrettuale Effettivo per la Sardegnaper l’annata rotariana <strong>2009</strong>-2010. Più di cento rotariani provenientida tutti i <strong>Club</strong> della Sardegnahanno partecipato con interesse ai lavoriche si sono svolti sottol’abile regia del nostroGovernatore Luciano DiMartino. Secondo il programmadivulgato dal Distrettosono intervenuti:Daniela TranquilliFranceschetti, come presidentedella Formazionenuovi soci, SalvatoreFozzi, vice coordinatoreEffettivo, Marco Pioppocommissione Affiatamentoe Assiduità, Palerelazioni e proposte operative deipresidenti delle Commissioni Distrettuali:– Daniela Tranquilli per la formazionedei nuovi soci– Salvatore Fozzi per sviluppo e conservazionedell’effettivo– Gennaro Adamo per l’affiatamentoe l’assiduità– Carlo Conversi per l’espansione– Mario Pistoia per le classifichehanno mantenuto la partecipazione el’interesse a un elevato livello.Infatti le indicazioni delle relazioni,hanno generato un vivace e costruttivodibattito finale, che ha concorsorispetto al reclutamento e alla conservazionedell’effettivo, ponendo in risaltol’importanza della formazionedei soci, in un confronto reso, infine,proficuo dalla partecipazione di moltie nella consapevolezza del fatto cheè indispensabile un piano lo sviluppodell’effettivo avendo presente che “EachRotarian: Reach One, Keep One” comerecita lo slogan del nostro PresidenteInternazionale JohnKenny.La mattinata di frescosapore autunnale è statainframmezzata da unpiacevole coffee breakcon prelibatezze localiofferte dal <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong>Nuoro, organizzatoredell’evento, nel giardinodella Casa Buscariniaffacciato sullo splendidoscenario del MonteOrtobene.a completare l’arricchimento dei partecipantiin vista di una attività rotarianaper l’Effettivo, che prevede unanno <strong>2009</strong>-2010 teso alla qualità piùche alla quantità dei soci dei <strong>Club</strong> eall’inserimento coerente di donne e digiovani.Su questi temi in particolare il Governatoreha svolto le sue considerazioniconclusive, ricordando che, sevogliamo avere le braccia per raggiungeregli importanti obiettivi etici e praticiindicati dal Presidente Internazionale,la strada è principalmente quelladi avere un Effettivo interessato ecoinvolto.VOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 13Roma dà la pappa a suon di musicaUn’iniziativa distrettuale a favore dei bambiniCi sono argomenti, nella Programmaticadel Governatoreche, ad ognuno di noi, rimangonoimpressi più degli altri:punti fermi, a seconda dei propriinteressi culturali o dell’incaricoricoperto nel <strong>Rotary</strong>, sui quali orientarele attività durante l’anno rotarianodi riferimento, come peresempio, la centralità del club e laconcretezza non solo nell’ideare erealizzare iniziative, manifestazionie progetti, ma anche nel portarlialla conoscenza di tutti attraversola comunicazione.Mai come quest’anno la “rotellina”ci ricorda che siamo parte diun ingranaggio impegnato a migliorarela società umana per realizzare,attraverso il comune idealedel “servire”, quel futuro che, comeci ricorda il tema <strong>2009</strong>-2010 “ènelle nostre mani”.Con questo intento, il <strong>Rotary</strong>si propone di dare slancioai protocolli d’intesa sottoscritticon le Municipalità,realtà affermate alle qualisono demandate importantifunzioni.È proprio attraverso unprotocollo d’intesa con il IIMunicipio, che il <strong>Rotary</strong>, individuatal’Associazione Salvamamme- Salvabebè operantesul territorio, collaboraai vari progetti, dal“Numero Verde Salvamamme”,fino all’ultimo in ordinedi tempo, “Diritto dipoppata”, dando il propriocostante e puntuale sostegno,organizzando eventi finalizzatialla raccolta di fondiper sostenere le mammeed i bambini in difficoltà.Proseguendo su questo“fil rouge” il 10 novembre <strong>2009</strong> alleore 21 – Sala Petrassi dell’Auditoriumdi Roma si terrà il Concerto “Romadà la pappa”, organizzato dal R.I.-Distretto 2080, con il patrocinio delMunicipio II di Roma.È stato richiesto il patrocinio delComune di Roma e del Parlamento Europeo.L’evento sarà presentato daBarbara De Rossi, testimonial e presidenteonorario del Salvamamme.Su interessamento dell’Assessoratoalle Politiche Sociali, il MunicipioII ha messo a disposizione, senza oneriper il <strong>Rotary</strong>, l’intera serata, consentendodi devolvere l’intero ricavatoall’associazione “Salvabebè-Salvamamme”,individuato quale destinatariodella serata dal Gruppo di risorse“Fame” del Distretto 2080 del <strong>Rotary</strong>International.La raccolta di fondi permetterà digarantire il diritto alla nutrizione abambini che sono a rischio malnutri-


14 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 15Una favola vera a lieto fineOmar il cammelliere onestoC’era una volta un uomo del Senegal, di nome Omar, campava con la sua famiglia, i suoi bambini di tre, ottoe dodici anni portando merci lungo le vie carovaniere… viaggi di giorni… Omar incominciò a pensareche una vita diversa fosse possibile e potesse migliorare il suo destino e quello del suo clan che come quasitutti i clan famigliari in Africa era di grandi dimensioni – fratelli, sorelle, nipoti – molti anziani, tutte personeche comunque contavano su di lui. Omar raccolse tutto il denaro che poteva, fece debiti e partì per l’Italia, l’Italiadei suoi sogni, dove ogni cosa era facile e tutto si tramutava in oro. Le sue erano speranze enormi, ma la realtàcon cui fare i conti gli apparve subito estremamente diversa: giacigli a caro prezzo, stipato in stanze insiemea tanti suoi connazionali, una lingua così difficile da imparare e poi unicamente mille e mille lavoretti che nonportavano mai a nulla, tanto meno alla regolarizzazione, fino all’arrivo sulla strada a vendere, a malincuore, lesolite merci contraffatte, sequestrate giustamente dalle forze dell’ordine un giorno sì e l’altro pure. Ad Omartutto questo stava stretto, non gli piaceva questa vita di espedienti, gli mancava la sua famiglia, la sua terra, suamadre diventava sempre più anziana senza il conforto della sua presenza. Ad Omar vennero proposte, oltre lavendita in strada, di per sé già sbagliata, cose peggiori, illegali, ma ebbe sempre la forza di rispondere di no. Nonostantele ristrettezze e i momenti disperati, con i lavoretti in nero, cercava di mantenere moglie e bambini. Ungiorno di fine luglio, al Salvamamme, una volontaria entrò in lacrime, nella confusione dei pacchi, della spesasul passeggino, i capricci della bimba, aveva smarrito la borsa con il portafoglio pieno di soldi, sterline, carte dicredito, documenti, perché l’indomani sarebbe partita per un lungo periodo all’estero dove risiede la famigliadel marito. Un viaggio che per mille motivi non si poteva rimandare. Al Salvamamme cercarono di dare aiuto allavolontaria: fu chiamato subito il Maresciallo dei Carabinieri di zona. Un uomo veramente speciale, sempre alservizio dei cittadini, sempre attento alla sicurezza del quartiere. Un uomo però anche sempre gentile e disponibilenella sua fermezza.Il Maresciallo ascoltò tutto e tutti: assicurò che avrebbe fatto l’impossibile. Nessuno al Salvamamme pensavache la cosa potesse essere risolta in tempo utile e tantomeno si prospettava il recupero del passaporto come possibile.Dopo solo pochi minuti, invece, arrivò una telefonata: incredibile… era il Maresciallo, la borsa gli era stataconsegnata da un immigrato ben conosciuto e molto onesto che non si era fatto tentare affatto da carte di creditoe denaro contante, ma anzi si era precipitato in Caserma per consegnare la borsa smarrita e da lui ritrovata.Salvamamme aveva subito voluto ringraziare Omar e fare un regalo perché l’onestà va sempre premiata e riconosciuta.Ma nello stesso tempo aveva recepito la disperazione di un giovane che aveva visto il suo progetto migratoriofallire e che non era in grado di mantenere in patria la sua famiglia. “Magari avessi un cammello” (odromedario, non abbiamo ben capito, nel racconto in italiano stentato, qualche dettaglio è sfuggito), aveva sospiratoOmar che si era lanciato su un trattato concernente tipologie e qualità del prezioso animale quasi comeun europeo alle prese con l’acquisto di una nuova automobile. Salvamamme, allora, in un’atmosfera densa dicommozione, aveva promesso, aveva prontamente contattato il RC Roma Sud Est per sostenere, ancora una voltainsieme, generosamente, anche questo Progetto: “Cammellomediodibellesperanze”, il giorno in cui Omar sarebbestato pronto a partire. Arrivata la fatidica giornata, venerdì 18 settembre u.s., Omar ha ricevuto dal RCRoma Sud Est e da Salvamamme un “buono” insieme all’importo in denaro, per l’acquisto dell’animale nonchédoni per tutta la sua Famiglia, per permettergli un ritorno trionfale a casa.In attesa di notizie e foto che aspettiamo via e-mail, ci piace terminare questo racconto incredibile ma vero,nella maniera più classica: “Stretta la foglia larga la via, dite la vostra che ho detto la mia”.zione. Spesso giungono al Centro Salvamammebimbi italiani o stranieriche sono privati dei pasti perché la loromamma è a reddito zero e priva dilatte: succhi di frutta, acqua di riso,camomilla eccetera, sostituiscono illatte o il cibo con risultati disastrosi.Le assistenti sociali e l’Emergenza Socialedel Comune di Roma inviano leutenti al Salvamamme. Ove possibile,si tenta il recupero, con l’aiuto dei medici,del latte materno; di fronte allamancanza di latte materno nella mamma,si distribuisce latte artificiale, omogeneizzati,pappe, alimenti per l’infanzia.Il Concerto sarà tenuto dalla JuniorOrchestra di Santa Cecilia: bambini,Paola Santini Paggi e Massimo Brancacciovalenti musicisti, che si esibiranno afavore di altri bambini più sfortunatia rischio malnutrizione.La Junior Orchestra, è un’orchestraistituita dall’Accademia di SantaCecilia nel 2006, esclusivamente compostada bambini, allo scopo di diffonderela musica tra i giovanissimi, coltivandole loro capacità e coinvolgen-Info: Il costo del biglietto per ilconcerto del 10 novembre nellasala Petrassi dell’Auditorium diRoma è di E 10Segreteria Distretto 2080:Tel. 06 3242271Email: segreteria@rotary2080.orgMunicipio II, Assessorato PoliticheSociali:Tel. 06 69602207Email: cinzia.pascucci@comune.roma.itSegreterie <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong>: loro telefonie loro email* * *Dal 5 novembre sarà possibile prenotareil posto in sala, presentandoil biglietto presso la Biglietteriadell’Auditorium di Roma.do anche quelli, tra loro, “talentuosi”ma disagiati, sostenendoli con borsedi studio e acquisto dello strumentomusicale.Ai bambini viene data l’opportunità,di vivere in gruppo, un’esperienzadi formazione musicale, unita allapossibilità di suonare, mettendoli anchein grado di riconoscere, alla musica,una potenzialità sociale.È così che vengono raggiunte, attraversola Junior Orchestra anche fascesociali e gruppi in cui l’emarginazionenon consente di valorizzare giovanitalenti.Avremo modo di ascoltare Mozart,Bach e Schubert come non li abbiamo“sentiti” mai: stanno scegliendo pernoi i brani più belli.E quindi, partecipiamo tutti, incontriamoci:per solidarietà, per amicizia,per trascorrere insieme una bellaserata, ascoltando ottima musica econ il “cuore pieno di gioia”, al pensierodi aver contribuito a rendere unbimbo sano, allegro con il “pancinopieno di pappa?I locali dell’associazione “Salvabebè-Salvamamme” dove, con lacollaborazione di Barbara De Rossi e dimolti rotariani, viene gestita ladistribuzione di alimenti per l’infanzia abimbi per la maggior parte figli diimmigrati dal Terzo Mondo.


16 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 17Cari amici rotariani, vi scrivo percondividere con voi qualche notiziae qualche riflessione suquesto genere di informazione, positivoe costruttivo, che riporta le molteplicirisposte dell’umanità ai problemidel nostro tempo formulate e condottequotidianamente in tutto il mondodalla società civile e dalle istituzioniinternazionali. Good News Agency,la maggiore agenzia di stampa al mondoin questo settore, raggiunge oggi direttamente10.000 media e giornalistidi redazione in 54 paesi, 2.800organizzazioni non governative e1.600 scuole superiori. Quando lanciaiquesta iniziativa, entrata ormainel suo decimo anno di vita, avevo immaginatoche il gradimento da partedei lettori sarebbe stato alto, e così èstato. Anno dopo anno, numero doponumero (siamo ormai al n.160), continuiamoa ricevere messaggi di ringraziamentoe di apprezzamento dalleorganizzazioni non governative edalle associazioni di servizio da ogniparte del mondo. Se un giorno ne avremoil tempo, sarà interessante inserirequesti messaggi in unapagina del nostro sito; nonper ostentazione, ma persegnalare in modo tangibileil successo riscontratoda questo tipo di informazionee spronare quindiulteriormente i mediaa tenere in maggior contole attese dell’opinionepubblica. Per i media, ilriscontro del loro gradimentoper Good NewsAgency è indiretto: accadespesso, infatti, che questoo quel giornalista, nelcambiare posto di lavoro,si affretti ad inviarciil suo nuovo indirizzo diposta elettronica per nonperdersi la prossima uscitadel nostro notiziario.Good News AgencyL’agenzia delle buone notizie, che riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondodel volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delleistituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vitadi Sergio TripiSergio Tripi è direttore di Good News Agency, fondatore e presidente dell’Entemorale editore, presidente del progetto distrettuale di servizio perGood News Agency.Più in generale, è ormai evidente chealcuni cambiamenti qua e là nei loropalinsesti indicano che gli uffici di redazionecominciano a tener conto deldesiderio del pubblico di avere buonenotizie, positive e incoraggianti, anchea fronte del rigetto che il pubblicostesso sta da tempo dimostrando diavere nei confronti di un certo tipo diinformazione diametralmente oppostaalla nostra, quell’informazione, cioè,di tipo sensazionale, scandalistico emagari anche raccapricciante. Perquanto riguarda le ONG, alla luce dellarecente iscrizione del nostro Entemorale editore alla World Associationof Non Governmental Organizations,abbiamo ora la possibilità di ampliaresostanzialmente la diffusione anchein questo settore, cosa che faremo entrol’anno in corso.A chi ha qualche esperienza di redazionedi un’agenzia di stampa nonpotrà sfuggire quanto il lavoro di GoodNews Agency sia complesso. Ma nonè questo il punto che intendo fare, senon per sottolineare la bellezza chetutto il lavoro è opera di puro volontariato.Le ricerche di buone notizieda tutto il mondo (ne pubblichiamouna cinquantina con ogni numero), illoro “editing”, la selezione di quellericevute direttamente, la loro traduzione,la verifica e la “copertura” ditutti i principali campi dell’attivitàumana, richiedono una squadra diquindici persone esperte, assidue e motivateda qualcos’altro che il denaro;questi collaboratori preziosi sono infattitutti volontari e alcuni di loro collaboranoall’iniziativa fin dal suo inizio.Per quanto riguarda il <strong>Rotary</strong> (incui sto da trent’anni), mi faccio unpunto nel fare in modo che ogni numeroincluda alcune notizie rotariane,e il fatto che i media le ricevano daun’agenzia di stampa indipendente aumentale possibilità che vengano notatee pubblicate. Naturalmente, anchela diffusione di Good News Agencynel mondo del <strong>Rotary</strong> è molto significativa:20.000 Rotariani, inclusitutti i Governatori distrettuali esterie i Presidenti delle Fellowship e degliAction Group più importanti, la ricevonoregolarmente e l’apprezzano.Fin dal suo lancionove anni fa, tutti iGovernatori del Distretto2080 hanno sostenutola campagna ”PortiamoGood News Agency nellescuole!“ e con essi anchemolti Governatori dialtri Distretti e molti Presidentidi <strong>Club</strong>. Ad oggi,oltre 130 scuole superiorisono state “reclutate”personalmente dai <strong>Club</strong><strong>Rotary</strong> di diversi Distretti.E alla riapertura dellescuole, per il secondoanno consecutivo, conl’apprezzamento del Governatoredel Distretto2080 Luciano Di Martino,ho proposto ai Gover-natori dei distretti esteri di stimolarei loro <strong>Club</strong> a sostenere questa campagnacogliendo l’opportunità di servizioche essa offre per raggiungere i giovaninelle scuole del loro territorio.Sono anche grato al Governatore LucianoDi Martino di aver parlato diGood News Agency fin dallo scorsomarzo ai suoi colleghi Governatori italianiallora designati e confido che ciòsi riverberi sull’impegnodei <strong>Club</strong>italiani per questacampagna perle scuole.Da questa Campagna,negli scorsianni sono scaturitein Italia anchealcune belle opportunità di parlareai giovani in seminari organizzatida <strong>Club</strong> a Roma, Verona e <strong>Cagliari</strong>;e proprio il <strong>Club</strong> <strong>Cagliari</strong> ha lanciatonel 2007, in sinergia con Good NewsAgency, un importante concorso suiDiritti Umani a cui hanno preso parteben <strong>19</strong> licei e istituti superiori diquella città e provincia. Con questobel successo alle spalle, il <strong>Club</strong> <strong>Cagliari</strong>ha progettato un nuovo concorsoper quest’anno; e sulla scia di questabella evidenza, altri due <strong>Club</strong> in Italiastanno valutando questa prospettivadi coinvolgimento delle scuole perimpegnare gli studenti su temi di granderilevanza sociale. In questi casi, GoodNews Agency offre un suo premioal miglior tema o elaborato che illustriil rapporto tra il tema trattato e l’aspettoformativo dell’informazione ad essoconnessa; inoltre, Good News Agencydona ad ogni scuola partecipanteun congruo numero di copie della collana“Villaggio Globale”, i cui testi sonoperaltro scaricabili gratuitamentedal nostro sito (www.goodnewsagency.org).La rivoluzione dell’informazionee la responsabilità dei mediaOltre alla dedizione e ad un sanoolio di gomito, credo che questi bei risultatisiano stati possibili perché viviamonel bel mezzo di una vera e propriarivoluzione: quella dell’informazione.E anche se essa ha già avuto impattifortissimi nel mondo, le sue possibilitàdi sostenere la graduale formazionedi un “villaggio globale” basatosull’interdipendenza e la condivisionesono eccezionali e ancora allo statoembrionale. Dobbiamo però esserepiù saggi nel gestire queste meravigliosepossibilità di diffusione dell’informazione;forse, l’aumento di un certosenso di smarrimento e di frustrazione,genericamente definito depressione,è anche conseguenza dello squilibrionella scelta delle notizie, che poneancora l’accento su quelle drammatiche,spesso crudelie brutali, relegandoin secondopiano le notiziepositive e indicativedi un modo d’esserecostruttivo eresponsabile.Eppure, la formazionedell’opinione pubblica, questo‘attore sociale’ che è venuto allaribalta e che determinerà sempre dipiù le scelte e gli indirizzi delle societàdemocratiche, è questione di primariaimportanza, poiché la costruzionedi un mondo giusto e pacificospetta all’uomo, così come la sua distruzionepotrebbe essere determinatadall’uomo stesso. In ambito democratico,la formazione di un’opinionepubblica consapevole a tutto campodei principali avvenimenti che si verificanonel mondo è la chiave per indirizzaregli sforzi della società umanaverso obiettivi costruttivi di solidarietàe di pace. In questa prospettiva,l’importanza dei media è fondamentalee la conseguente responsabilità socialedegli editori non può più esserebasata sull’unico elemento finora indiscusso:la ricerca dell’utile aziendaleattraverso la massima diffusione possibiledel mezzo di comunicazione. Questoobiettivo ha sinora prevalso su ognialtra considerazione, sottraendo di fattoi media alla responsabilità di contribuirealla formazione di un’opinionepubblica consapevole ed equilibratain quanto informata su tutti gli aspettidella realtà in cui vive.Naturalmente, non tutti i mezzi d’informazioneoperano scelte che privilegianomarcatamente il sensazionale;alcuni da qualche tempo comincianoa sforzarsi di equilibrare almeno unpo’ il flusso delle notizie da riportaree commentare, e una nuova consapevolezzacomincia a spuntare negli ufficidi redazione di alcuni media piùaccorti e responsabili.La massa criticaI giovani, la chiave del futuroA chi tende allo scoraggiamento perchévede che le persone nuove, quelledalla coscienza risvegliata ai veri valoripersonali e sociali, sono ancorauna minoranza, io chiedo di tenerepresente il concetto scientifico di “massacritica” e di porsi questa domanda:a che livello questa crescente minoranzadella popolazione raggiungerà la sogliache determinerà modificazionispontanee, vere e proprie reazioni acatena, nel tessuto sociale? Se prendiamoa riferimento l’attitudine allasolidarietà espressa dall’opera di volontariato,i rilevamenti dell’ISTATindicano che questa attitudine vieneespressa concretamente già dal 20 percento dei nostri concittadini. E gli altripaesi occidentali sono a questo livelloo lo superano. Quasi certamente,il livello necessario di “massa critica”non tarderà poi molto ad essereraggiunto e l’uomo potrà infine dimostraredi saper prendersi cura di questonostro pianeta. Puro ottimismo?Niente affatto: è la consapevolezza dinon essere più molto lontani da quellivello, unita alla certezza che non abbiamopiù molto tempo per cambiarela qualità della vita sulla Terra, percorrendocon risolutezza la strada dellosviluppo sostenibile. E puntare suigiovani è il miglior contributo che sipossa dare alla trasformazione dellacoscienza della nostra società civile.Apprezzo molto l’iniziativa giornalistica dell’amico Sergio Tripi e sonoun forte sostenitore della campagna ”Portiamo Good News Agency nellescuole!“ perché è dalla coscienza dei giovani che scaturirà il nostroprossimo futuro. Esorto quindi tutti i <strong>Club</strong> del Distretto 2080 a sostenerequesta Campagna così significativa e lungimirante e così in sintoniacol nostro modo rotariano di pensare e di agire.Luciano Di MartinoGovernatore <strong>2009</strong>-2010


18 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 <strong>19</strong>LA PAGINA CULTURALE DEI ROTARIANI DEL 2080Come cambia il rapportotra pensione e vecchiaiaInvecchiare non è certo un’impresa facile,in ogni tempo e in ogni luogo, soprattuttoquando terminata l’età lavorativa, ci si senteall’improvviso privi di scopi e di interessi.Ma l’importante è non perdere di vistail reale significato della parola “invecchiare” che vuolesemplicemente dire continuare in quella straordinaria avventuradel “vivere”.Nella nostra società non si distingue fra vecchi e anziani.Ed è un errore. A livello di linguaggio comune sarebbeopportuno distinguere tra anziano, che vive ancora attivamentela sua vita, e vecchio, l’anziano che ha ormaila qualità della vita scadente. Diventa, pertanto, necessariauna revisione, non solo demografica, ma anche sociale,politica ed economica della soglia di accesso alla classedegli anziani. Ciò si deve da una parte alla forte diminuzionedella fecondità e dall’altra all’allungamento dellavita fino ai limiti oggi conosciuti.Il marcato invecchiamento della popolazione ne è il risultato,configurandosi come uno dei maggiori progressi eal tempo stesso come problema per eccellenza delle societàmoderne. Si tratta di un fenomeno che sembra ignorarele frontiere nazionali e costringe, ad esempio, i paesi europeia rivedere gli obiettivi di politica ecomomico-socialee affrontare le ormai inevitabili riforme pensionistiche.Il sistema previdenziale italiano si basa, ad esempio, suun patto di solidarietà tra generazioni, nel quale i contributiprelevati dai lavoratori vengono destinati al pagamentodi chi è attualmente in pensione. La proporzione èdi circa tre lavoratori per un pensionato ed è in funzioneesponenziale delle generazioni trascorse: se per un pensionatodella prima generazione sono necessari tre lavoratori,quando i tre lavoratori andranno in pensione, servirannoaltri nove e così via.Secondo le previsioni delle United Nation PopulationDivision (UNPD) nel 2050 la classe degli anziani in Europacostituirà il 36 per cento della popolazione totale, crescendoben di 10 punti percentuali rispetto ai valori attuali.In tale contesto si contrappongono due implicazionidelle riforme in atto: da un lato i demografi richiamanol’attenzione sui modelli pensionistici inadeguati alle necessitàconoscitive e interpretative di oggi, dall’altro l’esigenzapolitica di contenere la conflittualità tra stato socialee crescita economica. Si continua in tal modo ad interpretare“vecchiaia” e “invecchiamento” in termini “istituzionali”che in tutte le fonti ufficiali sono rimaste ancorateinvariabilmente alla soglia dei 65 anni.L’invecchiamento, in realtà, non ha una connotazionetemporale univoca, bensì è un processo continuo cha varianon solo da individuo a individuo, ma anche da unagenerazione all’altra: un sessantacinquenne di oggi è difficilmenteparagonabile con uno di 10, 50 o 100 anni fa.Senza essere demografo, ma con lucida osservazione,Norberto Bobbio sintetizzava la questione così: “La sogliadella vecchiaia in questi ultimi anni si è spostata dicirca un ventennio. Oggi il sessantenne è vecchio solo insenso burocratico, perché è giunto all’età in cui generalmenteha diritto ad una pensione. L’ottantenne, salvo eccezioni,era considerato un vecchio decrepito, di cui nonvaleva la pena di occuparsi. Oggi, invece, la vecchiaia,non burocratica ma psicologica, comincia quando ci siapprossima agli Ottanta”.Di fronte a questo scenario, l’Europa è chiamata ad affrontareal più presto la questione dell’invecchiamentodemografico per individuare un sentiero comune di politicheche, pur con tempi diversi, conduca ad un ripensamentodella questione delle età, ed in particolare dei flussidi ingresso e di uscita dal mercato del lavoro.Il sistema pensionistico, come forma di remunerazionepost lavorativa delle societàindustrializzate, nasce storicamente il 14agosto <strong>19</strong>35 quando il presidente Rooseveltfirmava il Social Security Act che prevedevail pagamento di un’indennità di disoccupazione e diuna somma a vita per i lavoratori che avevano raggiuntol’età pensionabile. La legge creava il primo sistema pensionistico,a conclusione dei lavori della commissione parlamentarepresieduta dall’economista Edwin E. Witte.La legge istituiva la Social Security, organo di proprietàstatale che aveva il compito di gestire il sistema pensionistico.Il sistema pensionistico americano funzionava secondouno schema a ripartizione, ancora vigente, per ilquale i contributi erano a carico per metà del lavoratore,e per l’altra metà, a carico del datore di lavoro. La trattenutainiziale sul salario era del 2%, aumentata progressivamentenel tempo.I primi contributi pensionistici iniziarono ad essere versatinel <strong>19</strong>37, ed il primo assegno pensionistico fu staccatoil 1° giugno <strong>19</strong>40 a Ida May Fuller, nel Vermont.Nel <strong>19</strong>39, il Congresso Americano approvò tre emendamential Federal Insurance Contributions Act, creandola pensione di reversibilità per orfani e vedove, e lapensione minima anche per quanti non avevano contributiversati. Questo provvedimento permise l’accesso aibenefici pensionistici anche a larghe fasce della popolazione,che avevano vissuto la Grande Depressione.In Italia la previdenza sociale nasce nel 1898 con la fondazionedella “Cassa nazionale di previdenza per l’invaliditàe la vecchiaia degli operai”; l’iscrizione a tale isti-Donne e pubblico impiegoPer le donne che lavorano nella pubblicaamministrazione aumenta da 60 a 65 anniil requisito anagrafico per il conseguimentodella pensione di vecchiaia. Questo, insintesi, il contenuto della mini riforma previdenzialeintrodotta nel nostro ordinamento con la leggen° 102/<strong>2009</strong>, con la quale è stata data attuazione al“principio”, sancito dalla normativa europea, della “paritàdi retribuzione tra uomini e donne” e al conseguentedivieto di qualsiasi discriminazione retributiva fondatasul sesso.In attuazione di tale principio, del resto, la Corte digiustizia europea, con sentenza in data13 novembre 2008,aveva censurato il sistema pensionistico italiano nella partein cui prevedeva una diversa età di pensionamento pergli uomini (65 anni) e per le donne (60 anni) e ciò in quantola pensione rappresenta una retribuzione differita.Dopo la sentenza della Corte era altresì intervenuta nelgiugno del <strong>2009</strong> una “lettera di messa in mora” dalla Commissioneeuropea e, a quel punto, l’aumento dell’età pensionabileera l’unico modo per evitare le sanzioni previsteper il persistente inadempimento.Quanto al contenuto, precisato che la nuova normativariguarda le pensioni di vecchiaia e non quelle di anzianità,si richiamano le parti più significative del provvedimento,concernenti in particolare:– la sua gradualità e progressività, evidenziata dal fattoche l’aumento previsto decorrerà dal 1 gennaio 2010(data in cui il requisito minimo salirà da 60 a 61 anni)con successivi aumenti di un anno di età per ogni biennio,come segue: dal 2012: 62 anni; dal 2014: 63 anni;dal 2016: 64 anni; dal 2018: 65 anni.– la possibilità di conseguire la pensione di vecchiaia secondola vecchia normativa prevista dalla legge n° 335/<strong>19</strong>95per le dipendenti pubbliche che hanno già maturato ilrequisito di 60 anni di età e 20 anni di servizio (anchese, comunque, potranno continuare il lavoro fino al limitedi 65 anni previsto per gli uomini).– la espressa previsione di “esclusioni” per particolari situazionie/o categorie e, quindi, il mantenimento dellenorme attualmente in vigore che prevedono limiti di etàtuto diventò obbligatoria solo nel <strong>19</strong><strong>19</strong>, anno in cui l’istitutocambiò nome in “Cassa Nazionale per le AssicurazioniSociali”. Nel <strong>19</strong>33 la CNAS diventò Istituto Nazionaleper la Previdenza Sociale. La pensione sociale venne introdottasolo nel <strong>19</strong>69.Nel nostro paese, in particolare, la pensione è prevalentementedi natura pubblica, erogata da enti di previdenzastatali (pensioni di guerra e tabellari) o anche daenti previdenziali parastatali, casse di ordini professionalie private e fondi pensione. In altri paesi, dove lo statosociale non prevede questa forma di assistenza, vienespesso erogata da società private su contribuzione volontaria.Anche da noi la pensione “statale” può essere cumulatacon forme “private”, definite previdenza complementare.Oltre alla pensione di anzianità lavorativa, l’INPS erogaaltri tipi di pensioni: sociale, erogata alle persone anzianeprive di reddito; di invalidità, erogata a persone conun riconosciuto grado di invalidità psicofisica; di reversibilità,quella passata da un coniuge all’altro al sopraggiungeredella morte dell’uno.Per i pubblici dipendenti, l’ente è l’INPDAP che erogai seguenti tipi di pensioni: dirette; indirette, erogate alconiuge superstite del dipendente morto in attività di servizio;di reversibilità, erogate al coniuge ed ai figli fino allafine del compimento del periodo legale degli studi.più elevati per magistrati, professori universitari, personalemilitare, etc.Come già detto, restano pressoché invariate le condizioniper il conseguimento della pensione di anzianità e,comunque, restano valide le norme per il pensionamentodi anzianità che prevedono, per le cessazioni dal serviziodal 1 gennaio 2010, l’età minima anagrafica di 59 anni conalmeno 36 anni di servizio (quota 95) e, dal 1 gennaio 2011fino al 31 <strong>dicembre</strong> 2012, l’età minima anagrafica di 60anni, sempre con almeno 36 anni di servizio (quota 96).Resta, altresì, la norma che consente alle dipendentipubbliche, fino al 2015, di andare in pensione con la vecchiaregola dei 57 anni di età e 35 di servizio, purchè optinoper il calcolo della pensione con il sistema contributivo(questa scelta ha come conseguenza la decurtazionedell’importo della pensione rispetto a quello che risulterebbeapplicando il sistema di calcolo retributivo, decurtazionebilanciata dalla possibilità di lasciare prima il postodi lavoro).Di notevole rilievo, infine, la norma che, a decorreredal gennaio 2015, modifica il limite pensionabile per tuttele categorie di lavoratori. Dalla data indicata, infatti,non ci saranno più, come oggi, limiti fissi stabiliti dallalegge, ma un’età mobile adeguata periodicamente all’andamentodella vita media.Queste uteriori nuove disposizioni – che comegià precisato, decorreranno da gennaio2015 – interessano tutte le categorie equalsiasi tipo di pensione collegata al requisitodell’età, ma dovranno essere megliospecificate nelle norme di attuazione da emanare, con appositoregolamento, entro il 31 <strong>dicembre</strong> 2014.In chiusura di questa nota, non resta che ribadire chequella esaminata è solo una piccola riforma. La vera riformaprevidenziale, da tutti auspicata e ormai improcrastinabileper la stessa salvaguardia del sistema, richiederàinterventi ben più ampi e l’impegno di tutti.Enrico VassenaAvvocato, Past President del R.C. <strong>Cagliari</strong> Est,Segretario del Distretto 2080


20 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYR.C. <strong>Cagliari</strong>Ifanti della Brigata Sassari partitiper l’Afghanistan il 22 settembrescorso non portavano soltanto mezzimilitari e armi difensive: i loro idealidi peace keeping contenevano ancheuno stock di attrezzature sanitarieraccolte dal <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> <strong>Cagliari</strong>per l’ospedale pediatrico di Herat. Unarisposta umanitaria alla strage di soldatiche soltanto pochi giorni primaaveva funestato la missione italiana inquello sfortunato paese (sei parà dellaFolgore morti, fra i quali un giovanecaporalmaggiore sardo).Realizzato dall’Italia, l’ospedalespecializzato della provincia di Herat(un milione e mezzo di abitanti inun’enorme area checonfina con il Turkmenistane l’Iran)serve un po’ tutto l’Afghanistan:bambinimalati, feriti, violatinella loro infanzia arrivanoda ogni parte.Cinque anni fa il R.C. <strong>Cagliari</strong> (che innovembre celebrerà i 60 anni di impegno)decise di procurare attrezzaturesanitarie per contribuire ad aiutarequell’importante centro afgano. Nonper caso era allora presidente il compiantoAdriano Corrias, direttore dellaClinica pediatrica universitaria.Portata avanti dal presidente SalvatoreFozzi, l’iniziativa trovò una primarealizzazione nel 2006 (presidentePaolo Ritossa), quando alcune cassedi apparecchiature (fra cui una cullatermica acquistata dai rotariani) furonoconsegnate alla Brigata Sassariche le trasportò in Afghanistan.<strong>Cagliari</strong>-Herat:un ospedale per i bambiniPortata avanti dalclub presieduto daPaolo Piccaluga, l’operazioneha avuto un’altraimportante tappaufficializzata il 14settembre scorso inun riunione di clubche ha avuto ospitiil colonnello SessioAndreottola (in rappresentanzadellaBrigata prossima allapartenza) e il generaleNatalino Madeddu (vice comandantedella Regione militare Sardegna,che nel 2004 comandava la “Sassari”quando fu varata l’iniziativadel R. C. <strong>Cagliari</strong>).È stata l’attuale presidentedel club, MarinellaFerrai Cocco-Ortu, a consegnareagli ufficiali l’elencodelle attrezzature intantoimballate e già messe adisposizione della Brigata (151° e 152°reggimenti di fanteria): una poltronalettoelettromeccanica Siemens-Siropaper interventi di chirurgia ambulatorialee per impianto odontoiatrico;una lampada-faro fornita di 6 lampadedi ricambio (che non comportaalcuna manutenzione); un set di mobilinuovi per attrezzare un ambulatoriochirurgico (piano lavello completodi lavabo e rubinetteria, un mobilesottolavello, tre mobili sottoripiano,due servomobili di facile assemblaggio;un ortopantomografo Siemensmodello OP10 con gli accessori per svilupparele lastre, semplice nell’uso eIl col. Andreottola e il presidente Marinella Ferrai Cocco Ortunelle riparazioni; un aspiratore mobilebivaso). Il materiale è stato donatodall’ospedale Brotzu, dal signor LuigiPiras e da un fornitore rimasto anonimo,come hanno fatto sapere i sociMauro Rosella (già Procuratore militareper la Sardegna, ora procuratoregenerale nella Corte d’appello di<strong>Cagliari</strong>) e Giuseppe Masnata (pediatranell’ospedale Brotzu).Riferendosi fra l’altro all’impegnoumanitario richiesto alla Costituzioneitaliana, la presidente Ferrai Cocco-Ortu ha ricordato le moltissime missionimilitari di pace che dal <strong>19</strong>60 impegnanole nostre forze armate anchecon grave contributo di vite umane, eha rivolto ai “sassarini” un «grande eaffettuoso in bocca al lupo, con la sicurezzache anche in quel teatro dioperazioni fuori area sapranno trasmetteretutti i valori di coraggio, diforza e di nobiltà che onora la loro (eanche nostra) bandiera». Su quell’eco,una settimana dopo mille “Dimonius”,uomini e donne della Brigata Sassarie del Genio Guastatori di Macomerhanno preso la strada difficilee pericolosa dell’Afghanistan.Al grido di “Forza paris!”:forza, tutti insieme.M.M.Sopra il francobollo dedicato allaBrigata Sassari.A fianco l’aspiratore mobile bivasoe lo scarico dei materiali.VOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 21R.C. Nuoro - R.C. SiniscolaUna giornata con inostri amici a quattro zampeCirca 170 persone (rotariane enon, molte con la famiglia) loscorso 18 luglio sono affluite daogni parte dell’Isola alla Scuderia S’Arcaitedi Santa Lucia, messa liberalmentea disposizione da Stefano Ferrantiper …l’atipico interclub promossodai <strong>Rotary</strong> di Nuoro e Siniscola conun duplice scopo. Innanzitutto assolvereal proprio fine istituzionale di servizioalla comunità, consentendo a cinofilie non una originale immersionenell’universo del cane, che da 150 milaanni affianca l’uomo ed è oggi presentenel mondo con 400 razze: unarealtà quotidiana di cui si parla anchetroppo (spesso a sproposito) ma che,in realtà, si conosce ben poco. Secondoobiettivo, la raccolta di fondi perla Polio Plus, la colossale campagnasanitaria che il <strong>Rotary</strong> conduce dal<strong>19</strong>85 proponendosi di immunizzaretutti i bambini del mondo contro lapoliomielite: questa è stata già eradicataal 90 per cento e verrà del tuttodebellata quando, come pare, sarannoaperti ai volontari rotariani anchei Paesi che finora ne avevano impeditol’ingresso per motivi politici, religiosio bellici.La giornata, svoltasi all’insegna dell’eloquenteslogan “Mi Fido di voi” ebrillantemente condotta da Raimon-do Atzara segretario del <strong>Club</strong> siniscolese,si è aperta col saluto dei Presidentidei RC di Siniscola (Antonio Canalis)e Nuoro (Enrica Caire) e delleAutorità (i consiglieri provinciale RoccoCelentano e regionale Silvestre Ladu),cui è seguito, un convegno articolatoin quattro relazioni tenute daaltrettanti esperti cinofili.Milko Cangia (Associazione professionalenazionale educatori cinofili eAssociazione “Mi Fido di te”) ha parlatosulle diversità di specie, sui bisogniprimari dei cani, su cani e bambini:il perché delle aggressioni, insistendosul concetto che il rapporto uomocanedeve improntarsi non alla... poesiama al realismo. Per un corretto approccio,l’animale si deve conoscereper quello che veramente è, ossia unanimale con caratteristiche, esigenzee comportamenti propri, da rispettare.Elisabetta Caocci (“Mi Fido di te”),nella sua veste di avvocato ha illustratoil tema II cane e la legislazione vigente,ponendone in risalto alcune incongruenzequale l’inserimento, nel“famigerato” elenco delle 17 razze aggressive,di specie pressoché sconosciuteo addirittura estinte! Positiva,invece, la legge sulla responsabilità deiproprietari se i cani commettono un...reato. Il veterinario Antonio Oggiano(Terranova Group) ha parlato del veterinarionella pet-terapy, non ancorariconosciuta dalle istituzioni benchégià operante in non pochi presidisanitari. Preceduto dall’intervento diMichele Pira (ASL 3 Nuoro) sulle leggisul randagismo, Sebastiano Candidda(Lega nazionale difesa del cane) hatrattato del randagismo in Sardegna:spinoso problema in parte retaggio diuna millenaria cultura agro-pastora-


22 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYle che, negando al cane un ruolo primariodi utilità, lo relegava a inanimatostrumento di lavoro.Il randagismo, come è noto, è in prevalenzacausato dagli abbandoni, cheogni anno falciano in Italia ben 750mila animali d’ogni specie. Non a caso,nei giorni scorsi, il ministro del TurismoVittoria Brambilla e la sottosegretariaalla Salute Francesca Martinihanno presentato il portalewww.turistia4zampe.it con l’elenco deglialberghi, ristoranti, campeggi, agriturismi,spiagge... disposti ad accogliereanche gli animali, con comprensibilivantaggi per il turismo e per glistessi animali.Dopo l’ottimo pranzo, consumatonella consueta gioiosa familiarità rotarianae... ulteriormente vivacizzatodal concerto di poderosi latrati e disporadici nitriti che si univano alle vocidei commensali, ha avuto luogo laparte pratica della manifestazione, nellaquale i cani, autentici mattatori,hanno mandato in visibilio bambini eadulti, che hanno anche apprezzato ilcertosino lavoro di istruttrici e istruttori.I cani della “Mi Fido di te” hannoindicato quale debba essere il correttorapporto cane-uomo e cane-cane,oltre a rivelare il possesso di ungrande autocontrollo: più che di unospettacolo, ha sottolineato M. Congia,sì è trattato di una esibizione che nonè esagerato definire didattica. A seguire,la sfilata di cinque splendidi terranovache, addestrati ai salvataggi inacqua, non hanno ovviamente potutoesibirsi nella loro benemerita specializzazione.Le unità cinofile di carabinierie polizia hanno confermato lapropria fama, dimostrando come indicanodi avere scovato un’arma (sedendosi)o della droga (raspando sul terreno)e come sanno neutralizzare eimmobilizzare un malvivente o ispezionarea fondo un’auto sospetta.Infine, per la gioia dei numerosibambini, l’informale concorso per ilcane più simpatico, designato da unagiuria formata pure da bambini. I 31concorrenti erano di ogni taglia (dalmonumentale alano al minuscolo yorkshire)e razza, con prevalenza di terranova,labrador, pastori tedeschi e...bastardini; ma non mancavano il pastorefonnese (unica razza sarda), ilboxer, il bassotto e il setter... Per lacronaca, la coppa è andata a Marley,cucciolo di labrador di appena 3 mesi,mentre i minigiurati sono stati gratificaticon un meritatissimo gelato.Alberto CaocciR.C. Aprilia CisternaLa spada di Enea restaurata dal clubLo scorso maggio, nel corso di una mia (ennesima) visita al Museocomunale di Pomezia, situato nei pressi del borgo di Pratica diMare, ho avuto un incontro con la direttrice del museo, MariaLuisa Bruto, che conosco da diversi anni. Essendo a conoscenza dellefinalità del <strong>Rotary</strong>, la direttrice mi ha chiesto l’aiuto finanziario del nostro<strong>Club</strong> per il restauro di un reperto, custodito dagli anni Sessantanel caveau del museo.Si trattava dei resti di una corta spada italica risalente al VII secoloa.C. (detta ad antenne per via delle due spirali che ornavano la zonasuperiore dell’elsa), rinvenuta in una tomba a fossa nel territorio diPratica di Mare. Sul medesimo sito, nel IV secolo a.C., è stato erettoun tempietto detto Heroon. Tale arma, che conserva ancora tracce del fodero realizzato con filo di rame, è statarinvenuta insieme ad alcune lance, un coltello, molti vasi, spiedi, alari ed ad un carro (probabilmente una biga),facenti parte di un corredo funebre fornito ad un defunto, probabilmente un re (e quindi attribuita per comoditàad Enea).Ho accettato di proporre al Consiglio direttivo del club, presieduto da Mario Bianco, il restauro del reperto archeologicoe, ottenuta l’approvazione del <strong>Club</strong>, ho dato il via libera alla dottoressa Bruto per il restauro.Terminato il restauro (vedi foto a lato), la spada, dopo una breve sosta nel museo di origine, dato il gemellaggioesistente tra i musei di Pomezia, Alatri e Vetulonia consistente – tra l’altro – nello scambio reciproco e temporaneodi reperti, è stata consegnata il giorno 8 agosto in prestito al museo di Vetulonia in provincia di Grosseto,dove resterà esposta al pubblico fino al mese di novembre.Enrico PunziVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 23R.C. RietiCon il <strong>Rotary</strong> a Palazzo ChigiIl <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Rieti è stato ricevutoa Palazzo Chigi da GianniLetta, sottosegretario alla Presidenzadel Consiglio dei Ministri e presidentedella Fondazione Vespasianodi Rieti. La visita, organizzata da GiuseppeBalloni, daDaniela Persio e dalloscenografo e organizzatore di eventiJean Paul Troili – sabino ed ormaireatino di adozione – havisto la partecipazionedi oltre 50 soci rotariani,che hanno potuto effettuareil percorso divisita normalmente riservatoalle personalitào ai capi di stato negliincontri ufficiali, passandodallo scalone d’onore,alla sala dei galeoni,a quella degli arazzi, all’anticameracon la galleriadei presidenti finoalla sala verde dove avvengonoi negoziati piùdelicati che coinvolgono il governo,per raggiungere la suggestiva sala delConsiglio dei Ministri.La visita, guidata con competenzae arricchita di particolari curiosità storicheed aneddoti dall’architetto di PalazzoChigi, Paolo Ranieri, si è conclusanella particolare cornice dellasala stampa di Palazzo Chigi con losfondo scenografico dell’opera di GiambattistaTiepolo “La verità svelata daltempo”, e con il lunch all’Hotel de laVille di via Sistina, sede istituzionaledel <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> Roma Sud -Ovest presiedutoda Mauro Mazzocco.Il presidente del <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Rieti,Felice Marchioni, nel portare l’indirizzodi saluto, ha consegnato al presidenteLetta, un prezioso oggetto-miniaturariproduzione di un violino, aricordo degli spettacoli musicali del“Reate Festival” da poco concluso,unitamente a due doni di particolarevalore simbolico, opera dei ragazzi dell’ARFHOnlus, l’associazione reatinadelle famiglie dei portatori di handicap:un affresco su tavola raffiguranteuna scena della cappella Sistina eduna scatola fiorita contenente una let-tera indirizzata alla signora MaddalenaPasquali Letta, nostra concittadinae consorte del presidente Letta.L’ARFH è l’associazione che il <strong>Rotary</strong><strong>Club</strong> di Rieti ha voluto affiancarequest’anno per evidenziarne l’impegnoa favore dei cosiddetti invisibili,dei più deboli e gli indifesi : “i ragazzispeciali” ; si tratta di una Onlusdi Rieti diretta da Elenio Giovannelliche anima il centro diurno per disabiliintellettivi di via Belvedere, sito nelquartiere Campomoro di Rieti. Il CentroARFH, voluto e sostenuto dall’AmministrazioneComunale fin dal <strong>19</strong>98,offre aiuto e sollievo alle famiglie deidisabili intellettivi gravi, attraversoterapia occupazionale ed attività assistiteda maestri d’arte anche con l’usodei laboratori cognitivi-didattici, creativi,artigianali, pet therapy ed informaticaoltre a gestire un piccolo negozio.“Il <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Rieti che ho l’onoredi presiedere per quest’annata rotarianaè stato fondato nel <strong>19</strong>52 – hadetto Marchioni nel consegnare a Lettail gagliardetto con l’emblema del<strong>Rotary</strong> – ed ha fatto del servizio allacomunità civile ed alla propria gente,motivo di vanto e ragione stessadella propria esistenza. Abbiamo seguitocon particolare interesse le iniziativeda lei sostenute e intraprese afavore di Rieti, iniziative che ci fannovedere prospettive reali e disegnanolo stesso futuro della città. Abbiamoancora maggiormente apprezzatola sua vicinanza personale e quell’umanitàed immediatezza tanto careai rotariani e che sono tratto essenzialedella sua storia di vita. La visitaodierna assume pertanto un particolaresignificato e costituisce - pernoi – anche espressione di apprezzamentoe gratitudine. Un particolaresaluto vogliamo indirizzarlo alla signoraMaddalena – sempretanto legata alla suacittà di origine - affinchéricordi sempre le sue radicie la gente di Rieti.”Gianni Letta, nel ringraziareper i graditi doni,ha simpaticamente intrattenutoi presenti scherzandocon grande affabilità,ha anche spiegato lasua vicinanza ideale almondo rotariano ed ai valoridei clubs di servizio,invitando a fare sempredi più e meglio e raccontandoanche la sua scoperta della cittàdi Rieti e del territorio circostante.Ha raccontato di essersi avvicinatoper “contagio” dai propri vincolifamiliari ma di essersi realmente affezionatoa Rieti, anche in relazione almoltiplicarsi delle occasioni di visita,dovute alle iniziative assunte ed all’ottimorapporto con le amministrazionilocali.Il tema della disabilità posto dal <strong>Rotary</strong><strong>Club</strong> di Rieti con la sua attività afavore dell’ARFH – ha trovato a PalazzoChigi un luogo di ascolto privilegiato.Come ogni anno in ottobre PalazzoChigi ha aperto le porte ai cittadini disabilie ai loro accompagnatori che potrannocosì accedere nelle sale dellastorica sede del Governo. L’evento èstato istituito con Decreto del 28 febbraio2003 del Presidente del Consigliodei Ministri su proposta di FIA-BA (Fondo Italiano per l’abbattimentodelle barriere architettoniche).Per l’intero mese di ottobre ci sarannomanifestazioni in favore dellacampagna di sensibilizzazione su tuttoil territorio nazionale.


24 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 25R.C. OristanoRestauro di un tesoro medioevaleLa Chiesa annessa al Monastero Santa Chiara è stata sapientemente restaurata in contemporaneaal recupero del prezioso affresco medioevale recentemente ritrovatoLa bella giornata di ieri ha fattoda cornice alla presentazione alpubblico dello splendido restaurodella Chiesa di Santa Chiara, unadelle più antiche di Oristano. A breve,dopo il ripristino dell’Altare Maggiore,sarà riaperta ufficialmente alculto questa antica Chiesa, parte integrantedell’omonimo Monastero delleClarisse, ubicato in pieno centro storicoad Oristano. Per il completamentodei difficili e costosi lavori di restauroè stato bandito un “concorso di ideeprogetto” atte a studiare il nuovo altareche dovrà trovare la giusta soluzionee collocazione, dovendo integrarsicon gli splendidi manufatti trecenteschi,riportati all’antico splendore.Il Convento di Santa Chiara (conl’annessa Chiesa) in Oristano, secondoalcuni storici, è il più antico monasterodi Clarisse sorto in Sardegna erisalirebbe a circa dieci anni dopo lamorte di Santa Chiara. La presenzadelle Clarisse ad Oristano risalirebbealla seconda metà del 1200, anche senon ci sono documenti che possanoprovarlo con certezza. Certa è invecela data di “rifondazione”: 22 settembre1343, come si rileva dalla letteraapostolica inviata dal papa ClementeVI al giudice Pietro III.Il monastero già nel 1345 era abitatoda tredici suore provenienti inparte da Pisa. Dati certi questi, inquanto i nomi delle suore compaionoin lettere papali del 1371 e 1373, maanche in atto pubblico del giudice MarianoIV del 1368.Il giudice Pietro III, che donò vitaa questo monastero, morì nel 1347 esua moglie donna Costanza, figlia diFilippo Aleramici marchese di Saluzzo,si ritirò in monastero trascorrendoqui gli ultimi mesi della sua vedovanzae vita. Una lapide ritrovata nelsecolo scorso, scritta in caratteri goticici ha lasciato la data della sua morte,18 febbraio 1348. Di donna Costan-La chiesa restaurataza di Saluzzo resta pure il testamentocol quale donò al monastero di SantaChiara la Villa di Molins de Rey, inCatalogna, che aveva ricevuto in donodal marito, e che le suore per la lontananzae la difficoltà di amministrarla,rivendettero alla regina Eleonorad’Aragona, come attestano diverse lettereindirizzate dal pontefice UrbanoV ai vescovi di Bosa e di Barcellona edalla stessa regina d’Aragona per la riuscitadella vendita.Veramente ricco di storia, dunque,questo antico e ancora splendido gioielloarchitettonico, grande orgogliodella nostra città, e che meritava certamentegli impegnativi lavori eseguiticon grande perizia e maestria.Unico nel suo genere in Sardegnal’affresco recentemente venuto allaluce: un tesoro di inestimabile valore.Il dipinto, di circa sei metri quadri,è rimasto ignoto per secoli, inquanto ubicato nel “Coretto” a latoalla navata centrale della Chiesa. Lacasuale recente scoperta, anche se alcuniben informati sostengono che laprima ad accorgersi dell’esistenza diquel tesoro è stata suor Celina Pau,suora del convento, talmente affezionataalla storia della Sua Chiesa dadiventare un’appassionata studiosadi storia dell’arte, ha mobilitato stu-diosi ed esperti. Difficile il recuperodell’antico affresco, in quanto ubicatoin uno spazio più volte modificato:l’ultima destinazione l’adibizione a“Coretto”, per la cui realizzazionel’affresco venne tagliato a metà perl’inserimento dei travi di sostegno allascala di accesso; danni, quelli subitiin quei punti, irrecuperabili. Ledifficoltà incontrate sono state sapientementedescritte da Patricia Olivo,funzionario della Sovrintendenza di<strong>Cagliari</strong> e Oristano, alla quale era statoaffidato il progetto di restauro dellapreziosa opera. Pur con gli irreversibilidanni subiti il dipinto è ora ingrado di mostrare ai visitatori le grandicapacità pittoriche dei maestri dell’epoca.Roberto Coroneo, docente diStoria medioevale e direttore del Dipartimentodi Scienze archeologichee storico-artistiche dell’Università di<strong>Cagliari</strong>, affermava all’epoca del ritrovamento:“…dalle prime indagini che siamoriusciti a svolgere sul posto è possibileintravedere un crocefisso, una figurainginocchiata e degli angeli…ma per avere qualche informazionepiù precisa è necessario svolgere studiparticolari, utilizzando non soltantometodi tradizionali ma anche scientificie di diagnostica con strumentitecnologici. La scoperta, comunque,è importante perché non esistono testimonianzemedioevali paragonabilia questa in Sardegna…”.Il restauro del dipinto ha, dunque,iniziato il suo iter, unitamente al restaurodella Chiesa, resosi oltremodonecessario per le numerose infiltrazionid’acqua provenienti dalla vetustacopertura. Un pool di esperti di valore,gli architetti Rossella Sanna e FedericaPinna, con gli storici dell’arteAndrea Pala e Nicoletta Usai, hannomesso in piedi un sapiente lavoro direcupero e di ricerca storica. Il faticosolavoro che li ha impegnati è statoraccontato all’attento pubblico presente:ognuno ha elencato le difficoltàincontrate e le soluzioni trovate.Ora, a lavoro praticamente ultimato,la gran bella soddisfazione del risultato:Oristano avrà presto, di nuovofruibile, la splendida ed antica Chiesadegli Arborea.Oristano, città pur ricca di storia,ha perso con il tempo non poche testimonianzedel proprio glorioso passato:la città, patria di Eleonora D’Arborea,cerca oggi di ritrovare e valorizzarequanto si è salvato dall’incuriadel tempo e degli uomini. Questoritrovamento è per Oristano molto importante,come è stato sostenuto ancheieri durante la presentazione dallaD.ssa Olivo, in quanto pochi sonoin Sardegna gli esempi di pittura medioevaleritrovati. Le poche tracce visibilisono a Sant’Andrea Priu a Bonorva,nella cripta di San Lussorio aFordongianus e, come arte romanica,a Saccargia, San Nicola di Trullas, aSemestene e a Galtellì.Il <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Oristano, unitamenteagli altri due club di servizio cittadini,Lions e Soroptimist, ha messoa disposizione un proprio contributoper completare l’opera, cosi che la Cittàpossa presto esibire nuovamenteuno dei suoi più importanti tesori.I vividi raggi di sole che ieri pomeriggioilluminavano la navata dell’anticaChiesa sembravano anch’essifelici di far risplendere il ritrovatogioiello.


26 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 27Il Rotaract di Latinaalla riscoperta del ReikiLo studio di una filosofia di vita che fondecristianesimo e buddismo tibetanolocata nell’intestino): la loro unionedà vita al concetto di Energia Vitale.Il Reiki è l’intervento dell’EnergiaUniversale che, incontrandosi con lamateria, con la mente e con l’anima,riporta Equilibrio nelle persone, nelleloro esperienze di Vita, nelle cose.L’Energia Reiki agisce su due direzioni,verso l’operatore Reiki (cioè coluiche ha ricevuto l’iniziazione alla disciplinadal Maestro) e verso tutti coloroche sono in contatto con l’iniziato,attraverso un flusso di EnergiaEquilibrante e Positiva (l’Energia Universale)che attraversa l’operatoreReiki (trasmessa dall’Universo) e daquesti si trasferisce a chi appunto è incontatto con lui.Alla base dell’operatività del Reikivi è il fondamento della “compassione”,da considerarsi nella sua accezioneoriginaria di “cum-patire” o“sympatheia”, ossia provare assiemesentimenti ed emozioni nell’ottica dellacondivisione: dalla compassione scaturiscela comprensione, da parte dell’operatoreReiki, dell’altro (non è infrequente,infatti, che le persone estraneeal Reiki provino un senso di serenità,tranquillità, apertura emozionalenello stare accanto ad un iniziato,confidandogli i loro pensieri e manifestandole loro emozioni senza imbarazzoo timidezza o chiedendo confortoed aiuto e talora migliorando ipropri tratti caratteriali).I principi del Reiki nascono dallafusione di concetti mutuati dalla religionecristiana e dal buddismo tibetano,sono semplici, di immediata comprensioneed agevole applicazione. Essisi sostanziano nel “solo per oggi/quie ora” (agisci vivendo sempre il momentopresente, l’unico concretamentetangibile dall’uomo), “assenza dipreoccupazioni” (nel momento presentenon ci sono preoccupazioni, c’èsolo azione pura), “accettazione deipropri limiti” (mostrarsi agli altri sen-R.C. LatinaL’incorniciato a destra è tratto dalgiornale del club La Ruota ed è ancheapparso sulla stampa locale (IlNuovo Territorio le ha dedicato unaintera pagina).L’immagine qui sotto è stata invecerealizzata in occasione della visitadel Governatore nel mese scorso: èil logo dell’annata con l’aggiunta delle“nostre mani” e, sullo sfondo, latorre comunale della città. Una copia,incorniciata, è stata donata aLuciano Di Martino.za remore, con la consapevolezza deipropri limiti, la cui accettazione è presuppostoimprescindibile per il lorosuperamento), “amore e rispetto persé” (contemplare sempre la bellezza ela perfezione del proprio corpo, dellapropria mente e della propria anima– che la Natura ci ha dato –, conservandolinel modo migliore e proteggendolida ogni insidia esterna eIl Reiki nasce nella notte dei tempiin Giappone e rapidamente sidiffonde in India ed Egitto, oveviene praticato quale filosofia di vitae disciplina del pensiero; in Europatrova la sua affermazione a partiredal XIX secolo, grazie alla sua riscopertada parte di un monaco cristianogiapponese, Mikao Usui, che, interrogatodai suoi discepoli sul misterodei miracoli realizzati durante ilCristianesimo, decide di intraprendereun periodo di ascesi. Ritiratosi dunquein un eremo in altura, trascorreventuno giorni senza nutrirsi, ma esclusivamenteleggendo i testi sacri del Cristianesimoe del Buddismo; il ventunesimogiorno entra in coma e, durantequest’esperienza di trans, riceve isimboli del Reiki. Ritornato alla coscienzadella realtà, inizia ad utilizzarei simboli ricevuti nelle varie esperienzedi vita, notando con stuporeche, attraverso l’uso dei simboli Reiki,può realizzare guarigioni e riportarela luce nella vita delle persone.Inizia dunque a viaggiare, diffondendola pratica del Reiki (operando guarigioniin ogni dove in cambio di porzionidi cibo e di un posto per dormiretra uno spostamento e l’altro) e reclutandodiscepoli ai quali affida ilcompito di trasmettere, alla sua morte,gli insegnamenti Reiki e il poteredi iniziare i seguaci. Il Reiki viene cosìproseguito e trasmesso ai posteri daidiscepoli del Maestro Usui, i monaci(poi Maestri) Aiashi, Takata e Furumoto.Oggi è diffuso in tutto il mondo,grazie all’operato dei Master Reiki,Maestri che hanno ricevuto i simboliper formare seguaci ed iniziarlialla disciplina.Il termine Reiki è di origine giapponesee nasce dalla composizione deidue ideogrammi “Rei”, che indical’Energia Universale (che tutto comprende),e “Ki”, che indica l’EnergiaIndividuale (anche definita Chi e colnutrendosempre profondo amore),“perdono” (capacità di superare le coselasciandole dietro di noi e rendendoleincapaci di ferirci), “dare lo stop”(coraggio e forza di chiudere con lesituazioni/persone che ci fanno soffrire),“rispetto” (anzitutto per sé, scegliendosolo ciò che ci fa stare bene, eper il prossimo), “gratitudine ognigiorno” (a Dio, alla Natura, all’EnergiaUniversale, ai genitori, ai Maestri),“amore quale pura accettazione”(amare vuol dire accettare puramentee semplicemente l’altro, senzariserve, senza desiderio di cambiarlo),“vivi e manifesta ogni tipo di emozione”(accettare sempre di vivere leproprie emozioni, siano esse positiveo negative, manifestandole, mai reprimendole),“gentilezza verso tuttociò che vive” (approccio gentile,buono ed onesto verso tuttoe tutti).L’Energia Reiki opera e sitrasmette su due livelli, quellofisico, ossia attraverso il contattodelle mani dell’operatoreReiki con i punti chakra proprio di chi desidera riceverel’Energia (trattamento fisico)oppure attraverso l’uso di simbolimentali che l’operatoreReiki invia a sé o agli altri o allesituazioni (trattamento mentale).Come accennato, il Reiki siriceve attraverso un percorsoformativo di carattere psicologicoed emozionale sotto laguida di un Master Reiki, ilquale, quando riterrà l’allievopronto, lo inizierà alla disciplinacon apposito rito conferendoglile abilità di OperatoreReiki. Si possono conseguirefino a 3 livelli di Reiki: ilprimo abilita all’uso dell’EnergiaUniversale attraverso il contattofisico (trasmissione diEnergia attraverso le mani), ilsecondo consente di trasmetterel’Energia Universale attraversol’uso di simboli mentali,il terzo livello conferisceil titolo di Master Reiki, conferendoi poteri per formareed iniziare gli operatori Reiki.Acquisito il Reiki, il propriopercorso di Vita muta radicalmente,improntandosi al fondamentaleprincipio della “compassione”e dunque a tutti glialtri (su citati) ad esso consequenziali,inspirandosi alla serenitàperenne (l’operatore Reikiha anch’egli i problemi, mali vive in modo diverso, mantenendocostantemente la serenitàe la certezza della soluzione)e alla percezione continua delleemozioni proprie ed altrui, il tuttosotto la guida del Master Reiki, unmaestro spirituale che sorveglia sull’applicazionedel Reiki, aiuta alla comprensionee alla manifestazione delleemozioni e alla costante consapevolezzadel proprio Sé in una continua crescitainteriore.Adele Morelli


28 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYR.C. <strong>Cagliari</strong> <strong>Nord</strong>Nell’anno rotariano 2008-<strong>2009</strong>,la Commissione progetti di servizio(coordinata da Anna DeGasperis) – sottocommissione Valorizzazione,salvaguardia e tutela delleopere artistiche (Maria Luisa Del Giudice)segnalò la possibilità di una collaborazionecon il FAI (Fondo per l’AmbienteItaliano) per dare vita ad unprogetto di recupero sul complesso delleBatterie Talmone, storico insediamentomilitare del sistema difensivocostiero, in località Punta Don Diegoa Palau (Sassari).Giova ricordare che il FAI già in altreoccasioni ha collaborato con il <strong>Rotary</strong>,e nel nostro Distretto 2080 harealizzato l’importante progetto di ristrutturazionedella Villa Gregorianadi Tivoli, in collaborazione con alcuni<strong>Club</strong> <strong>Rotary</strong> del Lazio e di Roma.Il complesso delle Batterie Talmonefa parte del Demanio dello StatoRecupero e valorizzazionedelle Batterie Talmone a Palau(Ramo Marina), è un bene sottopostoa vincolo di tutela ai sensi della legge1 Giugno <strong>19</strong>39 n 1089, e il FAI ha presentatorichiesta di concessione delbene.Affidata nel 2003 in concessione alFAI per 12 anni, questa straordinariaarea naturale del Demanio dello Stato,una volta raccolti i fondi necessarial suo restauro architettonico e paesaggistico,verrà restituita al pubblicogodimento.L’intervento proposto, ispirato aiprincipi del restauro conservativo,intende preservare la memoria dell’importantetestimonianza storicache caratterizza il complesso militaree garantirne la trasmissione al futuro.Come accennato, la Batteria Talmonefa parte del sistema difensivo costierodel nord Sardegna, con comandoe sede nell’arcipelago della Maddalena,costituito all’indomani dell’unitàd’Italia. Il primo nucleo è del1767, quando si decise di stabilire nell’isolauna guarnigione militare. Il complessofu poi ampliato a fine ‘800 e ancoratra la Prima e la Seconda guerramondiale. È situato in località PuntaDon Diego / Cala Trana, nel comunedi Palau, al centro del complessosistema di difesa delle locali coste e sipresenta come luogo di rilevante valorestorico, ricco di interessanti emergenzegeologiche e naturalistiche. Viamare, è raggiungibile sbarcando sulpiccolo Molo di Cala di Trana, risalenteal secolo scorso, il cui stato attualedi conservazione è ridotto a rudere.Via terra è raggiungibile in ciicamezz’ora attraverso una serie dipercorsi abbastanza rustici, il più brevedei quali prevede una bellissimapasseggiata che si snoda in parte in unbosco di macchia mediterranea ed inR.C. Roma Foro ItalicoFesteggiato il quinto compleanno del clubÈuna stagione di grandi anniversari rotariani: si va dai 60 anni di <strong>Cagliari</strong> ai 50 di Frosinone e ai 25 di Subiaco.Per non parlare dei dieci lustri rotariani vissuti in prima persona dal past governor Ferretti. Inquesto clima di grandi torte con tante candeline, anche il <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> Roma Foro Italico ha voluto spegnerele sue. Sono soltanto cinque, maper chi ha vissuto i giorni travagliatidella fondazione valgono almeno diecivolte tanto. A metà settembre, all’hotelFenix di Roma, il presidente ClaudioPernazza ha riunito più di cinquantapersone tra soci e ospiti, i quali, incurantidi un violento temporale che siera abbattuto sulla Capitale, sono accorsiper festeggiare l’anniversario dellanascita del club. Tra gli intervenuticitiamo il past governor Franco Arzano,promotore della nascita del club,Orazio Ciarlo, presidente del RC Mediterraneo,padrino del RC Roma ForoItalico e, infine, Luciano Quaranta,presidente del RC di Subiaco, da cuiprovenivano i soci che cinque anni orsono misero la prima pietra del giovaneclub romano.Da destra verso sinistra: il presidente del RC Roma Foro Italico, Claudio Pernazza;l'assistente del Governatore, Romolo Ghi; il past governor Franco Arzano; ilpast president del RC Roma Foro Italico, Alessandro Dionisi.VOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 29parte in un sentiero fronte mare diparticolare suggestione.Nel corso del Congresso di maggioa Porto Cervo, abbiamo affrontato ilselvaggio percorso a piedi per visitareil sito, accompagnati dall’ingegnerMarco Piras responsabile FAI del progetto,potendo così ammirare in unasplendida giornata di sole sia il meravigliosopanorama che l’interessantestruttura militare in restauro.Il complesso della Batteria è formatoda spalti interrati ove venivano posizionatii cannoni, posti a ridosso dellalinea di costa e da questa non visibili.I depositi delle munizioni eranoin parte costruiti e in parte realizzatiin caverna.A circa 70 metri a sud- est dalle postazionidei cannoni si scorge un grossofabbricato ad un piano perfettamenteincassato rispetto al piano dicampagna.Il manufatto presenta in facciatauna serie di aperture ben cadenzateche assicuravano luce ed aria ai variambienti nei quali è suddiviso, e fungevacome sede dei dormitori, dellamensa, del comando, alloggio per leguardie eccetera, mentre nei pressi unpiccolo edificio era adibito a cucina.La muratura è realizzata in blocchisquadrati di granito intonacati e conclusada una copertura piana.Una torretta che fungeva da stazionedi puntamento dei cannoni sorgevasubito sotto la sommità del MonteDon Diego, la cima più alta del promontorio.Le batterie Talmone viste da terraLa caratteristica predominante diquesti sistemi difensivi risiede nella loroperfetta integrazione con il contestoambientale nel quale sono immersi,proprio per dissimulare l’esistenzanei confronti del nemico.La batteria e tutte le opere annessesi trovavano ormai da anni in uno statodi completo abbandono e degrado;la caserma aveva subito il crollo di parteconsistente della copertura. Da quiil rischio di una possibile perdita delbene in tutte le sue forme e caratteristiche,se non si fosse provveduto amettere in atto adeguati interventi direstauro conservativo sul patrimonioarchitettonico esistente e di recuperodi quello ambientale, per garantire lapermanenza dei caratteri naturali tipicidel luogo.Come detto, il progetto culturale halo scopo di conservare la memoria delluogo attraverso la raccolta di testimonianzedirette, indagini di archivio,ricerche fotografiche, antropologichee documentarie.I materiali così raccolti servirannosia per eventuali mostre fotografichefuture che soprattutto per la realizzazionedi un video istituzionale del FAIsulle Batterie Talmone, la sua storia ele caratteristiche del luogo, che verràproiettato a circuito chiuso in un ambientedella proprietà destinato a questoscopo quando il lavoro di restaurosarà completato, per trasmetterealle future generazioni il calore di unracconto diretto ed il valore dell’edificioche il FAI ha deciso di salvare persempre e per tutti.L’intervento permetterà di fare intervisteregistrate, raccolta di documenti,immagini e materiali storici, delLa visita dei rotariani di <strong>Cagliari</strong> al complesso da recuperare all’uso civileluogo, delle sue funzioni, della naturae di quelle tradizioni che col temposono andate perdute e che meritano diessere ricordate.Nel documentario, e nelle numerosepresentazioni che di questo verrannofatte, sarà sottolineato che la suarealizzazione è stata possibile grazieal contributo del <strong>Rotary</strong> e, dato ilgrande valore culturale ed educativo,fornirà anche nel tempo un’immaginedell’attività di servizio che il <strong>Rotary</strong>svolge permanentemente per la cultu-


30 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 31R.C. <strong>Cagliari</strong> Estra, anche in collaborazione con importantienti e organismi del settore.L’opera sarà quindi una importanteoccasione per mostrare una maggiorevisibilità del <strong>Rotary</strong>, argomento semprein primo piano nelle tematiche dellacomunicazione.Appare importante evidenziare cheil progetto, primo in ordine di tempo incollaborazione col FAI in Sardegna, eChi fa <strong>Rotary</strong> campa cent’anniIl numero di settembre della nostra rivista è stato principalmente riservatoalle nuove generazioni, per celebrare degnamente il mese a lorodedicato. Ma c’è anche una bella pagina dedicata al Past Governor AldoFerretti e alla sua lunga e intensa militanza nel <strong>Rotary</strong>. Figura di riferimentoper quanti nel tempo hanno potuto conoscerlo, ma soprattutto peri Governatori che dopo di lui si sono succeduti alla guida del Distretto.Abbiamo tutti apprezzato l’articolo a lui dedicato, e la sua qualifica di“decano”, mi ha ispirato un’idea che spero possa essere condivisa e portatricedi numerosi contributi da parte dei rotariani lettori: la presentazionenei numeri a venire dei rotariani più anziani, per militanza e per età,del nostro prestigioso distretto. Fornendo così agli amici una bella galleriadi personaggi, noti e meno noti, che con la loro militanza hanno fatto lastoria del <strong>Rotary</strong> nel nostro Distretto.A cominciare da un ultra centenario, socio fondatore del <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong><strong>Cagliari</strong> Est: Fabio Nieddu Arrica.Fabio è nato a Sassari nel giugno del <strong>19</strong>08, ma dal <strong>19</strong>30 la sua famigliasi trasferisce a <strong>Cagliari</strong>. E a <strong>Cagliari</strong>, presso la cui Università si laurea inScienze Politiche, inizia a lavorare, da prima in un Ufficio pubblico chepresto lascerà per intraprendere una professione allora sconosciuta e innovativa,l’informatore medico scientifico. Ma il ruolo, pur interessante egratificante, non può soddisfare le sue ambizioni e, con l’intraprendenzaFabio Nieddu Arricache lo contraddistingue, inizierà a lavorare con alcune fra le principali casefarmaceutiche italiane e straniere, e sarà pioniere in quella oggi chiamata “logistica dei farmaci”, cioè favorendoil processo distributivo con organizzazioni di conservazione e distribuzione del farmaco in tutta la regione, consistemi per allora molto avanzati.Consolidatosi nel lavoro, Fabio riprende con entusiasmo la sua giovanile passione per il giornalismo pubblicistico.Ritrova i vecchi amici giornalisti, ed esercita l’attività del giornalista sportivo, hobby e passione che l’accompagneràper tutta la vita. Collabora ad alcuni dei più importanti giornali sportivi italiani (è, fra l’altro, corrispondentedel Corriere dello Sport) e a <strong>Cagliari</strong> si attiva per fondare settimanali sportivi e riviste che illustrerannole gesta degli atleti sardi di tutti gli sport.Naturalmente trova anche il tempo per mettere su famiglia e dalla sua sposa Giovanna avrà tre figli, dai qualigli verranno nel tempo sei nipoti e cinque pronipoti.Alle attività lavorative ha sempre unito quella di assidua frequentazione al suo <strong>Club</strong> <strong>Rotary</strong>, il <strong>Cagliari</strong> Est, doveentra dalla sua fondazione, nel <strong>19</strong>73, partecipando con assiduità alle riunioni e garantendo un consistente contributoalla realizzazione del bollettino del <strong>Club</strong>, di cui è direttore ed animatore appassionato per un ventennio,cogliendo anche un significativo riconoscimento quando, in occasione dell’Assemblea Distrettuale di Ancona, nel<strong>19</strong>84, ottiene la “Menzione d’onore” per i contenuti e la veste tipografica.Alla soglia dei novant’anni, lasciata l’azienda nelle solide mani del figlio Vittore (Past President del <strong>Rotary</strong> <strong>Cagliari</strong><strong>Nord</strong>), non potendo più frequentare con l’assiduità che gli era abituale, presenta le sue dimissioni dal <strong>Club</strong>.Accolte solo dopo le inutili insistenze di tutti i soci, l’unanimità dei quali suggerì ed ottenne che venisse proclamatoSocio Onorario. Per poi festeggiarlo lo scorso anno, unitamente a tanti amici, al compimento del suo centesimocompleanno, e poi ancora al centunesimo nel giugno di quest’anno.Franco Cabrasproposto dal sottoscritto all’Assembleadi <strong>Cagliari</strong> del Giugno <strong>2009</strong>, ha trovatoil plauso e l’adesione di quasi tutti i<strong>Club</strong> <strong>Rotary</strong> della Sardegna, essendostato proposto un contributo di 300 europer singolo <strong>Club</strong>; la somma complessivaraccolta sarà eventualmente integrabileattraverso altre iniziative.Al proposito colgo l’occasione perricordare ai <strong>Club</strong>s della Sardegna (maovviamente l’iniziativa è aperta a tuttii <strong>Club</strong> del Distretto, sensibili ed amantidelle coste e della storia della Sardegna)che il nostro <strong>Club</strong> di <strong>Cagliari</strong><strong>Nord</strong>, di fatto il <strong>Club</strong> pilota del progetto,attende con cortese sollecitudineil versamento della quota di 300 euroda parte dei <strong>Club</strong>s aderenti cheancora non vi avessero provveduto.Giacomo OppiaR.C. Roma CampidoglioLancia in resta a Tor di QuintoGrande successo ha riscosso il“Carosello di Lance” dello Squadronea Cavallo del Reggimento“Lancieri di Montebello” (8°) eseguitopresso l’ippodromo militare diTor di Quinto a Roma, nel corso di unaserata organizzata dal <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong>Roma Campidoglio.Fin dall’arrivo, considerata l’ospitalitàche il reggimento ha riservato aipartecipanti, schierando addiritturauna rappresentanza della Compagniad’onore, si è capito che sarebbe statopossibile vivere momenti magici, assolutamenteinconsueti per la stragrandemaggioranza degli intervenuti.La tribuna era gremita, con numerosirotariani, appartenenti a diversiclub sia romani che di altri distretti,con tantissimi ospiti non rotariani,ma soprattutto con una foltissima presenzadi bambini che hanno contribuitoa rendere ancor più lieta la serata,esaltandosi al passaggio dei cavalli einseguendo con lo sguardo il cagnolino“mascotte” del Reggimento.Con uno scenario spettacolare, coni cavalieri pronti ad eseguire il Caroselloe la fanfara a cavallo ben schierata,il presidente Giuseppe Totaroha, innanzitutto, ricordato il cruentoattentato di Kabul dello scorso 17settembre e chiesto un minuto di silenzioper onorare la memoria delle 6 giovanivittime - e con loro di tutti i militariche hanno perso la vita nell’adempimentodel dovere -, per stringersiidealmente alle loro famiglie e per testimoniarela vicinanza all’intero EsercitoItaliano. Quando i lancieri hannoreso gli onori ai caduti e un trombettiereha eseguito il “silenzio”, l’intensitàdel momento, in tutti, ha raggiuntolivelli di pura commozione.Il presidente ha, poi, rivolto i salutidi prassi al comandante, a tutte ledonne e gli uomini del glorioso Reggimentoe ai numerosi ospiti spiegandoanche il significato rotariano di talemanifestazione.Infatti, il motivoper cui il RC RomaCampidoglioabbia chiesto ospitalitàai lancieri èstrettamente connessocon la consapevolezzachetale Unità dell’Esercitooltre adassolvere nel miglioredei modi aicompiti militari acui è istituzionalmente chiamata, si caratterizzaanche per l’impegno versola società civile. Impegno che trova ilsuo apice nei corsi di riabilitazioneequestre, la famosa ippoterapia, cheda trent’anni ospita e supporta pressoil proprio Centro ippico e che, almomento, vede coinvolti circa centopazienti con varie disabilità psichichee fisiche seguiti da tre meritorie associazioni.Proprio a favore di questicorsi saranno indirizzati i fondi chesono stati raccolti in occasione di taleevento.Si è ceduto, poi,il campo ai veri protagonistidella serata,cavalli e cavalieri,che non hannodeluso certamentele aspettative disegnandoeleganti e,al tempo stesso, complicatefigure sul terrenoe dando vita altradizionale Carosellola cui esecuzionepresenta un gradodi difficoltà decisamente elevato.Infatti, per tutto il tempo dell’esibizione,i cavalieri sono costretti a condurreil cavallo con la sola mano sinistraimpugnando con la destra laclassica lancia.Alla fine, applausi, applausi, applausie grande soddisfazione in tutti,con i bambini a caccia di gadget in distribuzioneal banchetto appositamentepredisposto.Per la cronaca, i soci del <strong>Club</strong> hannopoi continuato la serata, accompagnatida numerosissimi ospiti e daigiovani del Rotaract Capitolino, conla conviviale “I lancieri di Montebello”,presso gli splendidi locali del CircoloUfficiali. In tale prestigiosa location,il presidente Totaro ha cedutola parola prima al Comandante colonnelloGianfranco Fedele che ha presentatoil glorioso Reggimento e, poi,a Giorgio Castellucci, presidente delCentro di riabilitazione equestre “TinaDe Marco” che ha illustrato l’attivitàdi ippoterapia posta in essere dallameritoria associazione che presiedee che sarà destinataria dei fondiraccolti. Degno di nota è il riconoscimentoche Giorgio Castellucci, rotarianodel RC Roma <strong>Nord</strong> Ovest, haidealmente rivolto al RC Campidoglioquale primo sodalizio romano che abbiadedicato spontaneamente un interoevento all’importante attività dell’ippoterapia.In conclusione, chi hapartecipato ha avuto il piacere di vivereuna forte, bella ed entusiasmanteattività rotariana.


32 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 33ITINERARIALLA SCOPERTA DEI BORGHI E DELLE STRAORDINARIE BELLEZZE STORICHE,ARTISTICHE, CULTURALI E GASTRONOMICHE DEL “BEL PAESE”Un tuffo nell’archeologia sardaVillanovaforru - Area archeologica Genna MariaAndiamo a Villanovaforru, Baruminie Laconi insediamentiantichi sotto la giara di Gesturi.Per “giara”, in Sardegna, non s’intendesoltanto il grande vaso di coccioin cui si conserva l’olio, ma un altopianobasaltico largo circa 42 chilometripopolato dai celebri cavallini selvaggi,bruni, alti un metro e venti algarrese, giunti a noi tali e quali dallanotte dei tempi. La giara, una sessantinadi chilometri da <strong>Cagliari</strong>, con unacomoda uscita direzione Oristano sullastatale 131 già dall’aeroporto di <strong>Cagliari</strong>-Elmas,deve il suo nome, forse,al termine greco “glarea”, sassolini,perchÈ la distesa pianeggiante a 600metri di quota è sassosa, punteggiatadi querce piegate dal vento di maestrale,rotta da specchi d’acqua poco prodiAlessandra Sallemifonda, residuo delle piogge invernali.La giara è un ambiente fuori dal tempoche da qualche anno si può visitarein una maniera certo lontana dalletradizioni sarde, ma molto efficace:con la seggiovia che sale dal complessoturistico-archeologico di Sa CoronaArrubia. Questo è un consorzio divari paesi, presieduto e soprattuttoanimato da Giovanni Puxeddu, rotarianodi antica data, ex sindaco di Villanovaforru.È il primo paesedell’isola che ha scopertose stesso, si è trasformato inun unico grande museo attornoal delizioso museo archeologico,sede di mostre prestigiose,un vecchio edificio riprogettatodall’architetto RobertoBadas e diretto dal fratello,l’archeologo Ubaldo. Villanovaforruvive delle sue tradizioni,quindi anche l’ospitalitàmai negata ai viandantidel passato qui si è trasformata(su impulso del solito Puxeddu)in un albergo diffuso,forma ricettiva ormai preferitadai turisti soprattutto stranieri.Villanovaforru si trovain un territorio chiamato Marmilla,nome di discendenza romanadovuto alle colline diforma dolce e regolare che silevano per qualche centinaiodi metri sulla pianura, similia mammelle. A una ventina dichilometri la seconda tappa diun tour che volutamente ignora le rinomatecoste dell’isola per portare ilvisitatore indietro nel tempo, quandoa Micene si costruiva la Porta dei Leonie, prima ancora, le popolazioni diorigine celtica diffondevano in Europai menhir, pietre lavorate con finalitàforse votive, forse religiose, forseastronomiche. In molti luoghi del VecchioContinente: anche in Sardegna.Dunque si lascia Villanovaforru destinazioneBarumini. Un altro nomenoto non soltanto nell’isola è necessariofare quando si entra nella campagnadi “Su Nuraghe”. Giovanni Lilliu,accademico dei Lincei, è nato qui e,ancora studente di Lettere a <strong>Cagliari</strong>,ha cominciato ad ascoltare con orecchiodiverso le storie popolari che parlavanodi un nuraghe maestoso. Unacollina che aveva quel toponimo e chetante volte aveva restituito manufattiantichi, negli anni Cinquanta è stataufficialmente scavata fino a quandonon ha rivelato un nuraghe in buonecondizioni, zeppo di oggetti, alto, turrito,con le scale a chiocciola tra unmuro difensivo e la parete di un torrione.Attorno al nuraghe adesso c’èuna piccola industria culturale, guideappassionate raccontano della bravuradegli ingegneri nuragici, dell’usoche probabilmente si faceva del mastiocentrale, trilobato, con cortile internoe un pozzo d’acqua, e tutt’attornoil villaggio di capanne di pietra,pavimentate col sughero, dove abitavaun popolo di pastori e agricoltori,ma anche scultori e forse astronomi,che non hanno tramandato una linguascritta ma si mostrano a noi nelle multiformisculturine di bronzo, i “bronzetti”,alcuni dei quali sono giunti finoal British Museum.In questi anni, Barumini paese hatirato fuori un altro gioiello: Casa Zapata.In stile gotico-aragonese, quasil’unica dimora rurale signorile rimastaintatta nell’isola, risalente al Cinquecentoe abitata fino al <strong>19</strong>81 dall’ultimamarchesa Zapata. Dell’internodella casa non c’è più nulla, se non duemattonelle di ceramica portoghese cinquecentescheappoggiate al banco delleguide: i mobili sono stati portati viadagli eredi oppure da questi vendutiBarumini - Su Nuraxie il palazzetto, acquisitodal comune di Barumini,è stato interamentesvuotato per portarealla luce il nuraghedi pietra biancasul quale il primo marchese“sardo” della casatacatalana Zapata,aveva fatto costruirela sua magione di campagna.Fuori la casamantiene l’aspetto cinquecentesco,all’internoun enorme pavimentodi vetro che sistende per tutto l’edificiomostra il nuraghe.Questo fu scoperto percaso, mentre si metteva mano alla casa.Le cavità erano riempite di terra.Venne svuotato, ripulito, coperto dallastrone che crea una grande suggestionee pone anche tante domande sull’opportunitàdi sacrificare interamentel’interno della casa. Le guide, moltopreparate, spiegano che c’erano tanteidee diverse e contrastanti, alla finesi scelse di far risorgere il nuraghe.Accanto alla dimora c’è la casa di riposoper gli anziani e un museo cheracconta la storia della famiglia Zapatae illustra gli alberi genealogici deinobili sardi di discendenza spagnola.Si lascia Barumini e si sale verso Laconi.Trenta chilometri di strada a duecorsie, quasi senza curve. A Laconi siva per visitare la modesta casa del beatoFra Ignazio e poi il bellissimo parcocon i ruderi del castello medievalenel cuore del bosco, vista sulla vallata.Due famiglie di antica nobiltà si inseguonoattraverso i matrimoni nellaproprietà del castello e delle case delpaese. Ci sono ancora entrambe le casate:gli Aymerich e i Manca di Villhaermosa.E qualche chilometro fuoridal paese c’è la tappa finale del tour:l’agriturismo di don Peppe Manca diVillhaermosa sapientemente ristrutturatoda un figlio architetto e condottodallo stesso don Peppe, cuoco raffinato,con la collaborazione della signoraRita e del marito Eliseo. Un immensoolivo si affaccia davanti alle stanzericavate dalla vecchia porcilaia, dietro,arrampicato sulla collina, un piccolonuraghe (in Sardegna ce ne sonoquindicimila scavati e molti altri ancorasepolti). Ma se Eliseo trova unpo’ di tempo (lo trova sempre) vi porteràa vedere la rarità archeologica delluogo: i menhir con bassorilievi che liavvicinano all’antropomorfismo. Cene sono molti fra i cespugli di macchiamediterranea odorosa. Vennero scopertiin un’occasione dolente: un terribileincendio colpì la zona, la fittavegetazione centenaria finì in cenere,rimerse un’infinità di pietre alte circaun metro e mezzo e molto spesso appoggiateal suolo per il lato più lungo.La moglie di don Peppe, scomparsaqualche anno fa, era donna di grandecultura e con l’occhio allenato alle cosed’arte dalla sensibilità personale edalla sua storia familiare: figlia di MicheleBisiri Vici, architetto con una dinastiadi progettisti alle spalle risalenteal 1600, famoso in Sardegna per averLaconi - Uno scorcio del paeseideato il leggendarioResort Romazzino inCosta Smeralda e lachiesa Stella Marisdi Porto Cervo. Dunquela signora notòle pietre annerite dalfuoco, tutte di formasimile, molte sembravanoavere dei segni,le ripulì, mise in chiaroi segni, si rese contoche non erano casuali,che si ripetevano,che a ben guardarealcune avevanola forma di qualcosache poteva essere uncoltello, un pugnale,una spada corta. Radunò esperti diarcheologia di varie epoche storiche epreistoriche e Laconi in qualche annodiventò un centro di cultura sui menhir,il piccolo museo del paese si è arricchitodi molte di quelle pietre e deicontributi degli studiosi. Una mappadà conto della presenza dei menhir intutta Europa, Laconi è uno dei pochicentri in Italia, in Sardegna è probabilmentel’insediamento più ricco. Unacena o un pranzo da don Peppe sonoun’occasione per farsi del bene. L’olioprodotto in azienda è così buono chela signora Rita lo porta in tavola conun ottimo pane per gustarlo senza null’altro.Il resto varia secondo le stagionied è assolutamente all’altezza. Sitorna in aeroporto in un’ora circa, senon si sbaglia strada: lasciare l’agriturismocon informazioni precise.


34 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 35Lungo la via FrancigenaUna breve escursione attraverso la storia dell’Alto LazioL’anfiteatro romano di Sutridi Giuseppe IbridoLa provincia di Viterbo (ovverola Tuscia viterbese), ècertamente dal punto di vistastorico, archeologico, ambientale,termale ed enogastronomicouna delle zone tra le più ricche delBelpaese, un patrimonio culturaleed artistico tuttavia non sufficientementeconosciuto e poco battutodal turismo internazionale enazionale, nonostante la vicinanzaalla Capitale.Questo forse ancora per poco. Franon molto con il nuovo aeroportointernazionale di Viterbo approderàil turismo di massa e le cose cambieranno.Si vedrà se nel bene onel male.Solamente la città di Viterbo, coni suoi magnifici edifici e monumentiche ricordano i fasti di quandofu sede papale, meriterebbe un soggiornoapposito.E, per conoscere la Tuscia intera,non basterebbe una settimana.La nostra proposta, allora, è di percorrereinsieme il tratto della miticavia Francigena-Romea, in sensoinverso da Roma in direzionenord, limitandoci all’Alto Lazio,ovvero Etruria meridionale, disseminatadi antichi castelli e fortezze,borghi medievali, splendidi laghi di origine vulcanica.Essa affonda le sue radici nella civiltà etrusca e romanache hanno lasciato orme indelebili e custodisce preziosigioielli, testimonianze della sua storia, disseminati per tuttala provincia, un vero paradiso per gli amanti dell’archeologia.Un percorso affascinante attraverso il passato che, purtroppo,dovremo necessariamente restringere ad alcunetappe, dovendo sacrificare per ragioni di tempo localitàimportanti come la stessa Viterbo, alla quale dedicheremoquanto prima un servizio ad hoc.La via Francigena-Romea era la via maestra che già dall’annomille una grande moltitudine di pellegrini percorrevaper raggiungere i luoghi sacri della cristianità: i viaggiatoridell’epoca valicavano le Alpi in Valle d’Aosta e discendevanodal Piemonte e dalla Lombardia nella pianuraPadana, oltrepassavano l’Appennino, percorrevano laToscana e il Lazio per arrivare a Roma.Fu l’Arcivescovo di Canterbury, Sigerico, nel 990 di ritornodall’Urbe dove aveva ricevuto l’investitura da partedel Papa Giovanni XV, a tracciare ( ed a tramandaregrazie ai suoi diligenti e metodici appunti di viaggio) il percorsoin 79 tappe che per secoli ha fatto sì che dal Kent,nell’Inghilterra meridionale, si potesse giungere nel principalecentro della Cristianità. In epoca medievale, la“Francigena” ha costituito una delle più importanti arteriedi comunicazione a livello europeo e non solamente permotivi religiosi. Questo “cammino”, attraverso la storia ele epoche delle quali si conserva una grande ricchezza monumentale,nel tratto terminale corrisponde in parte allavia Cassia di oggi.Prenderemo il via, dunque, dalla consolare dedicata aCassio Longino (non è dato sapere se al Console CassioLongino o all’omonimo Censore, ma questo in verità è undettaglio che poco importa) per raggiungere Sutri, cittàantichissima le cui origini risalgono all’età del bronzo, cometestimoniano i vari ritrovamenti archeologici.A parte la leggenda che attribuisce al dio Saturno la fondazionedella città, pare che Sutri fosse stata edificata daun antico popolo di navigatori, i Pelasgi.Grande sviluppo ebbe nel periodo etrusco, tuttavia per lasua posizione strategica e di passaggio obbligato per l’Etruria,Sutri venne conquistata dai Romani nel 383 a.C. Sempreper questa sua funzione di transito sulla Cassia, subìnei secoli vari attacchi di orde barbariche dirette versoRoma.Successivamente nel 728 la città e i territori circostantipassarono alla Chiesa, offerti in dono dal Re dei Longobardial Papa Gregorio II.Singolare risulta la leggenda di Berta, sorella di Carlo Magno,privata di ogni bene e mandata in esilio dall’Imperatoreper aver avuto rapporti con un uomo non di nobiliorigini. Lungo la strada per Roma, la principessa, coltadalle doglie, fece sosta a Sutri dove partorì in una grottaun bel bambino cui venne dato il nome di Rolando. Saràun bambino speciale e si racconta che trascorse la sua infanziacon la madre a Sutri. Da adulto divenne un valorosoprotagonista di molteplici gesta cavalleresche con ilnome di Orlando, che lo stesso Imperatore volle insigniredel titolo di Paladino di Francia.Venendo dalla Capitale sulla Cassia, prima di giungere aSutri, visibile dalla strada, si estende una vasta necropolietrusca. Nelle vicinanze della stessa si può ammirarel’anfiteatro romano scavato nel terreno tufaceo di incertadatazione: forse di epoca etrusca o romana d’età tardorepubblicana. Tantissime le tombe etrusche scavate neltufo e nei secoli saccheggiate, nella maggior parte utilizzatecome stalle. Molto particolare è la Chiesa della Madonnadel Parto, interessante tempio rupestre anch’essoscavato nel tufo con affreschi di tipo primordiale. Primadi essere trasformata in Chiesa cristiana, era stata tombaetrusca e successivamente tempio dedicato dai romanial culto del dio Mitra.In tutta la zona fino a Bomarzo esistono tracce di arte rupestredell’età del bronzo: luoghi di culto, altari antichissimi,sepolcreti, colombari romani. Un insieme di ruderiarcheologici ancora poco noti che circondano il territorioe attraversano il “bosco sacro” (oggi conosciuto come Parcodei Mostri di Bomarzo), luogo ideale per esercitare ritireligiosi e celebrare le feste delle popolazioni etrusche.Questo paesaggio, misterioso e primitivo, avrebbe ispiratoDante Alighieri che nell’Inferno della Divina Commediasembra descrivere proprio questi luoghi così come essiapparivano all’epoca: una specie di riproduzione delregno dei morti all’interno di una cupa foresta, con golee tenebrosi precipizi.I riferimenti alla geografia e alla morfologia dei posti è impressionantee con essi è possibile ricostruire buona partedel tragitto della prima cantica della Divina Commedia.È certo che il divino poeta fiorentino durante il viaggioverso Roma, in occasione del Giubileo del 1300, abbiaconosciuto queste terre e soggiornato a Sutri, dove ancoraoggi rimane una vecchia casa (denominata appunto lacasa di Dante) che si dice lo abbia ospitato.Nel centro storico di Sutri non può mancare una visita alDuomo romanico, costruito sui resti di un tempio risalenteal primo periodo cristiano e dal quale si erge un campaniledel 1200.In cima al colle nel XVIII secolo venne costruita la signorileVilla Savorelli, a pianta rettangolare, oggi di proprietàcomunale. La facciata principale della villa è rivolta sulgrande ed elegante giardino.Ci accomiatiamo da Sutri per proseguire il nostro percorsosulla Via Francigena ed incontrare Capranica, graziosocentro anch’esso di antica fondazione etrusca e per lungotempo presidio della Santa Sede..Una breve sosta per visitare la Chiesa di Santa Maria progettatadal Vespignani nel 1866 che custodisce al suo internoun tabernacolo del ‘400, una Statua della Madonnadelle Grazie risalente al 1808, una tavola del XII secolodel Salvatore Benedicente, nonché un trittico del XVsecolo con San Terenziano, San Rocco e San Sebastiano.Il Duomo ricostruito nel ‘700 è di origine cinquecentescacon un campanile romanico. All’interno spiccano un tabernacolorinascimentale, un organo assai pregevole edun crocifisso ligneo del XVI secolo.Proseguendo il viaggio, dopo appena nove chilometri siamogià nell’abitato di Ronciglione, suggestivo comune dicirca 9 mila abitanti. Tutto attorno i verdi Monti Cimini,il piccolo e pittoresco Lago di Vico con la sua splendidavegetazione che lo circonda.Questo laborioso comune vive di agricoltura ( in particolareproduce nocciole, castagne, vino), artigianato (fabbri,restauratori, falegnami, calzolai etc.) e di turismo domenicale( Lago di Vico, i boschi cimini etc.). Il Carnevaledi Ronciglione è uno dei più rinomati del Lazio ed hauna storia di oltre un secolo.La chiesa di Santa Maria della Provvidenza a Ronciglione


36 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 37Fiorella Pierobon ha dedicato alla via Francigena lasua ultima mostra di pittura, Percorsi di luce, tenutalo scorso settembre ad Acqui Terme. Ogni quadroera illustrato da una citazione letteraria, e quello riprodottonella fotografia era intitolato ai pellegrini,o “peregrini” per dirla con l’Alighieri.Volto familiare del piccolo schermo, dopo oltre ventianni di lavoro e più di 40mila apparizioni in video,nel 2003 la Pierobon si è trasferita a vivere in Francia,a Nizza dove, da semi-sconosciuta, ha potuto portareavanti nella massima tranquillità il suo nuovopercorso artistico. Che tanto nuovo non è, visto che,prima di fare la presentatrice, già era dedita alla pittura.Al centro della Nizza vecchia, al 31 di Rue Droite, lavia degli artisti, ha aperto un atelier (che il succitatoAlighieri avrebbe chiamato bottega) dove realizzaed espone i suoi lavori e dove la si può trovare indaffarataa spiegare al compratore o al turista di passaggiola propria personalissima tecnica.***Così scrive Dante nella Vita nova tracciando un precisoquadro d’insieme delle cosiddette “peregrinationesmaiores” la cui pratica era assai diffusa nelMedioevo.“Peregrini si possono intendere in due modi, in unolargo e in uno stretto: in largo, in quanto è peregrinochiunque è fuori della sua patria; in modo strettonon s’intende peregrino se non chi va verso lacasa di Sa’ Iacopo o riede. E’ però da sapere che intre modi si chiamano propriamente le genti chevanno al servigio de l’Altissimo: chiamasi palmieri inquanto vanno oltremare, la onde molte volte recanola palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a lacasa di Galizia, però che la sepoltura di Sa’ Iacopofue più lontana della sua patria che d’alcuno altroapostolo; chiamansi romei quanti vanno a Roma”.Ronciglione ha avuto un periodo particolarmente fiorentetra il 1526 ed il 1649 sotto la signoria dei Farnese. All’epocafu un centro vivace sia dal punto di vista culturaleche manifatturiero con produzione di ferro, rame, ceramiche,armi. Un ruolo rilevante hanno avuto nel sistemaproduttivo le cartiere e le stamperie.Nelle tipografie di Ronciglione vennero stampate opereprestigiose come quelle del Tassoni, del Tasso e del Guarini.Alla fine del ‘700 la città fu messa a ferro e fuoco daifrancesi che la incendiarono distruggendo molti edifici,incluso l’Archivio storico. Nel 1728 Papa Benedetto XIIIeresse Ronciglione al rango di Città. Caratteristico è ilborgo medievale dove si potrà osservare il Castello DellaRovere, costruzione difensiva risalente all’alto medioevo.Proseguiamo nel nostro itinerario dovendo saltare conrammarico alcune tappe della via Francigena, come Vetralla,San Martino al Cimino e Viterbo, e ci dirigiamoquindi a Montefiascone, patria del buon vino.Non si può iniziare un discorso su questa cittadina senzaraccontare la celeberrima leggenda del Barone tedescoGiovanni Defuk in viaggio verso Roma per incontrare ilPontefice Pasquale II. Il barone era un estimatore del ciboe soprattutto del buon vino. Nei suoi spostamenti si facevaprecedere da un servitore che aveva il compito di assaggiareil vino e contrassegnare con un segno convenzionale,la parola “EST”, tutti i luoghi dove il vino era, a suogiudizio, buono.Giunto a Montefiascone il fedele servitore rimase talmentecolpito dalla bontà del vino che contrassegnò la localitàcon la triplice dizione “EST,EST,EST”. Con questo metodo,il nobile tedesco aveva inconsapevolmente inventatouna specie di “Guida Michelin” ante litteram. La leggendaprosegue che Defuk rimase talmente soddisfatto dellabontà del vino che si stabilì a Montefiascone attendendo,tra una bevuta e un’altra, la fine dei suoi giorni.Non si sa se questa storia sia vera. Di certo gli abitanti diMontefiascone, in segno di gratitudine nei confronti diquesto straordinario “promoter” che ha reso famoso il vinolocale, gli hanno dedicato una lapide alla memoria, tutt’oravisibile presso la terza cappella della navata sinistradella Chiesa di San Flaviano.Il centro storico di Montefiascone è posto in una splendidaposizione panoramica in cima al colle sul fianco del recintocraterico del Lago di Bolsena.Incominciamo la nostra visita ammirando le due chieseposte subito fuori città, la Chiesa di Santa Maria in Mon-te d’Oro ( frazione Le Mosse) opera di Antonio di SangalloIl Giovane a pianta esagonale e la Chiesa di San Flavianoin stile romanico, eretta nel XII secolo costituita da dueambienti sovrapposti di epoca diversa.Ben visibile, per la sua maestosità è la Cattedrale di SantaMargherita con la sua cupola, terza al mondo per grandezza.L’interno è decorato da pitture del 1800 e conserva,tra l’altro, un busto marmoreo della Santa, opera attribuitaad Arnolfo di Cambio.Poco distante dalla Cattedrale, una delle principali attrattivedella Città è costituita dalla Rocca dei Papi che sierge nel punto più alto del paese sul versante del colle chedomina il lago e che fu voluta da Papa Urbano IV nel 1262.Non perdetevi lo splendido panorama che si può goderedal belvedere della Rocca.Proseguiamo ora per Bolsena, deliziosa cittadina che siaffaccia sulle rive orientali del lago al quale ha dato il nome.Tutto il comprensorio di Bolsena è un territorio moltointeressante dal punto di vista storico e naturalistico.Le colline circostanti sono ricoperte da boschi o da terreniagricoli coltivati a viti, ulivi, patate, legumi.Il borgo, le cui origini risalgono al III a.C. quando le popolazioniscappate da Velzna (Orvieto) vi si sono trasferite,sorge sulle pendici collinari. In posizione dominante ilCastello Monaldeschi, roccaforte risalente al XII secolo.Irrinunciabili sono i numerosi luoghi di interesse storicoculturalecome la Basilica di Santa Cristina del XI secoloin stile romanico. Al suo interno conserva un polittico diSano di Pietro del XV secolo e la cappella affrescata dapittori senesi del Quattrocento. Bolsena è la città di SantaCristina, giovane martire al tempo dell’ultima persecuzionedi Diocleziano all’inizio del IV secolo. Veneratadalla popolazione locale, il 23 e 24 luglio di ogni anno, sicelebrano i misteri di Santa Cristina.È conosciuta nel mondocristiano anche peril Miracolo dell’Eucarestia.Durante la festadel Corpus Domini lestrade della città diventanoun grande tappetodi fiori lungo oltretre chilometri. Migliaiadi boccioli impiegatiper l’allestimento delleartistiche infiorate.Una tradizione che risalea quando il PapaUrbano IV nel 1264 istituìla festa del CorpusDomini a seguito di unmiracolo avvenuto proprioa Bolsena.Un sacerdote boemo,Pietro da Praga, in pellegrinaggioverso Roma,tormentato da dubbisulla transustanziazione,cioè il dogma perInformazioni utiliI ROTARY CLUBROTARY CLUB VITERBOpresidente: ALBERTO GRAZINIROTARY CLUB VITERBO - CIMINIApresidente: MARCELLO ANTIROTARY CLUB BOLSENA E DUCATO DI CASTROpresidente: CARLO MARIOTTIINFORMAZIONI TURISTICHEAPT - AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA DELLAPROVINCIA DI VITERBOPalazzo Doria PamphiljPiazza dell’Oratorio, 1 - 01030 San Martino al Cimino (VT)Tel. 0761.291000 - Fax 0761.379233E-mail: webmaster@apt.viterbo.itUFFICIO TURISTICOVia Ascenzi, 4 - 01100 ViterboTel. 0761.325992 - Fax 0761.308480E-mail: infotuscia@libero.itIAT - UFFICI INFORMAZIONI VITERBOpresso ex Stazione FF.SS. di Porta Romana - 01100 ViterboTel. 0761.304795 - Fax 0761.220957E-mail: infoviterbo@apt.viterbo.ithttp://www.infoviterbo.it/provincia_viterbo/provincia_viterbo.htmBOLSENAPiazza Matteotti, 12Tel: 0761/799923 - Fax: 0761/796056E-mail: ufficioturistico@comunebolsena.itMONTEFIASCONELargo Plebiscito, 1 - 01027 Montefiascone VTTelefono: +39 0761 820884ACQUAPENDENTEComune - Piazza Girolamo Fabrizio, 1701021 Acquapendente VT - Telefono: +39 0763 733442cui nell’eucaristia il pane e il vino divengono, al momentodella consacrazione, vero corpo e sangue di Gesù, sifermò a Bolsena a celebrare la messa sull’altare di SantaCristina. Durante la consacrazione alla presenza di tuttiLa rocca di Bolsena affacciata sul lago


38 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 39i fedeli avvenne un prodigio straordinario: dall’ostia incominciòa sgorgare sangue. Il Pontefice che all’epoca sitrovava ad Orvieto si fece mandare le prove del miracolocon i paramenti ancora intrisi di sangue e, l’anno seguente,istituì la Festa del Corpus Domini. Ancora oggi le reliquiedel Miracolo di Bolsena si trovano ad Orvieto.Il lago, ricco di strutture ricettive all’aria aperta, di bed& breakfast e piccoli alberghi, è il maggior lago europeodi origine vulcanica, adatto sia agli sport che alla pesca.Squisite sono le anguille del lago, ma il pesce più diffusoè il coregone. Ha un’area totale di circa 113 kmq (quintolago italiano), si trova a 305 metri sul livello del mare edha una profondità massima di 151 metri.All’interno del lago, di forma ovale, emergono due isole:la Bisentina che ha significativi monumenti, quali la Chiesadei Santi Giacomo e Cristoforo, il convento francescano,la villa e varie cappelle; l’Isola Martana, disabitata enon visitabile perché di proprietà privata.Dopo queste meraviglie, lasciamo la splendida Bolsenaper avviarci verso la conclusione del nostro itinerario.Superato San Lorenzo Nuovo, interessante borgo settecentesco,anch’esso tappa della “Francigena”, ci dirigiamoverso Acquapendente, altro centro di interesse turistico,posto in posizione strategica tra il Lazio e la Toscana,all’epoca fortificato da imponenti e solide mura di cuioggi rimangono poche tracce e tre porte.Belli gli edifici signorili del centro storico, come i palazziViscontini, Fidi-Taurelli e il Vescovile. Imponente la Basilicaromanica del Santo Sepolcro del IX secolo a crocelatina a tre navate, nei secoli successivi rimaneggiata, fondata,pare, da Matilde di Westfalia, madre di Ottone I ilGrande, che sulla strada per Roma fece sosta ad Acquapendentee qui a seguito di una visione onirica ordinò lacostruzione della chiesa.All’interno, sono conservate opere pregevoli, come unavasca battesimale del XIV secolo, un corpo ligneo finementeintagliato ed un grandiosa terracotta il cui stile ricordai della Robbia. Al centro della cripta un recinto sacroche riproduce esattamente quello del Santo Sepolcrodi Gerusalemme in cui è custodita una pietra che si ritieneappartenuta alla colonna della flagellazione e macchiatadel sangue di Cristo.Tra gli eventi più interessanti della cittadina, tra il tradizionaleed il folcloristico, la festa della Madonna del Fioreche si svolge la terza domenica di maggio. È una ricorrenzaantichissima che risale al 1166 quando avvenne ilmiracolo della fioritura di un ciliegio secco. Caratteristicadella festa sono i cosiddetti Pugnaloni, grandi quadricreati da giovani e fantasiosi artisti di Acquapendente conaddobbi floreali, fogliame, ramoscelli e vegetali vari.Chiudiamo in bellezza il nostro viaggio scoprendo a 10 minutidi auto, Proceno,un altro leggendario esuggestivo borgo fondato,si dice, da Porsenna(lucumone diChiusi) e punto di confinetra lo Stato dellaChiesa ed il Granducatodi Toscana.Molte sono le chieseerette in questo piccolocentro, fra le qualisegnaliamo Santa Mariadel Giglio, San Martinoe San Salvatore.Quest’ultima è la ChiesaMadre e si trova nellapiazzetta al centrodel paese dove ogni domenicasi celebrano lemesse.Il palazzo degli Sforza al centro di ProcenoVi consigliamo ancheuna visita al museo dellavita contadina dove sono esposti antichi e curiosi attrezzidi lavoro. Nel centro del borgo, proprio nella piazzaprincipale, c’è un imponente edificio, il palazzo degliSforza, con un portale disegnato dal Sangallo.Dulcis in fundo, non mancate di fare una visita al castello“ Il Giulione”, fortezza medievale del XII a base pentagonaleche sorge su uno contrafforte di roccia vulcanicache domina la valle. Il maniero è visitabile, previo appuntamento,accompagnati direttamente dai proprietari,una coppia di studiosi in antichità italiche ed etruscologia.La signora Cecchini Bisoni, oltre a fare da guida nellavisita del castello, è anche una straordinaria cuoca. Potretegustare le tradizionali ricette della nobildonna a pranzonel caratteristico ristorante di famiglia ricavato da ambientidel castello stesso (www.castellodiproceno.it).Prima di partire da Proceno lasciatevi incantare dallo stupendopanorama sulla solare campagna Toscana, con lesue dolci e suggestive colline e dove in lontananza si possonodistinguere, tra l’altro, il Monte Amiata, massicciocon il suo profilo netto e possente ed il fiume Paglia chetaglia la vallata avanzando velocemente verso il Tevere.Agendarotarianaconviviali – eventi – interclub10 ottobre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY CLUB FROSINONEore 11 - Il club festeggia il 50esimo anniversario della fondazionenell’auditorium delle Terme Pompeo di Ferentino (viaCasilina km 76). Carlo Ravizza (PPRI) terrà una relazionedal titolo “Agisci con coerenza, credibilità, continuità”. Seguiràla conviviale nell’adiacente ristorante Le antiche vasche.ROTARY CLUB OLBIAVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOGita nell’isola di Malta dal 10 al 13 ottobre - Lunedì 12 convivialecon il R.C. Malta.ROTARY CLUB ROMA SUDGita culturale e di affiatamento di due giorni (10 e 11 ottobre)a Pescocostanzo, in provincia dell’Aquila.11 ottobre <strong>2009</strong> - domenicaROTARY CLUB APRILIA-CISTERNAGiornata prevenzione diabete e ipertensione.ROTARY CLUB ROMA PRATIVisita Guidata. Il Circo di Massenzio e il Mausoleo di CeciliaMetella.ROTARY CLUB SASSARIEscursione a Neapolis (Oristano - zona di Capo Frasca) con lapresentazione di Raimondo Zucca, ordinario di Storia romananell’Università di Sassari e responsabile scientifico degli scaviarcheologici.12 ottobre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA ESTore 20.30 - Riunione conviviale all’insegna delle “donne eccellenti”.Ospite: Emma Bonino. Hotel St. Regis Grand - via V.E. Orlando 3.ROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale al circolo degli Esteri - lungotevere AcquaAcetosa 42 - Antonio Marziale, fondatore e presidente dell’Osservatoriosui diritti dei minori, parlerà sul tema: “Figli e genitori:in equilibrio tra reciprocità e distanza generazionale”.ROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Riunione semiconviviale. Claudia Sideri terrà unaconversazione sul tema “I giovani e l’Europa”. Convento di SanGiuseppe.13 ottobre <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB CAGLIARI ESTore 20 - Hotel Mediterraneo: Salvatore Mulas parla di “Immigrazionee respingimenti”.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 21 - Serata teatrale: “Ti sposo ma non troppo. Ovvero:l’amore al tempo di facebook” di Gabriele Pignotta - Teatro SalaUmberto - via della Mercede 50.ROTARY CLUB ROMA NORD ESTScuderie del Quirinale - via XXIV maggio, 16 - Visita della Mostra“ La pittura di un Impero”.ROTARY CLUB ROMA OVESTVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20 - Conviviale interclub con il R.C. Roma Montemario.Incontro con il ministro Andrea Ronchi. Hotel Ambasciatori invia Veneto.14 ottobre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Sebastiano Giacobelli parlerà su “La parte oscuradella musica”.ROTARY CLUB LATINA CIRCEOVisita del Governatore. Conviviale interclub con R.C. LatinaMonti Lepini.ROTARY CLUB LATINA MONTI LEPINIVisita del Governatore. Conviviale interclub con R.C. LatinaCirceo.


40 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 41ROTARY CLUB ROMA SUD OVESTore 20 - Conviviale all’Hotel de la Ville - Gian Maria Gross Pietroparlerà sul tema “L’Italia è ancora malata?”.15 ottobre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB CAGLIARIore 20.30 - Franco Masala illustrerà “ Le trasformazioni urbanistichedi <strong>Cagliari</strong> fra fine Ottocento e primi Novecento”.ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 20.30 - Conviviale al Country <strong>Club</strong> Castel Gandolfo. FilippoTortoriello parlerà di “Energia, elemento di sviluppo sulterritorio”.ROTARY CLUB CIVITAVECCHIAore <strong>19</strong>.30 - Riunione in sede (via Dalmazia 7). Si affronterà iltema dei giovani del Rotaract e i modi per sostenere le loro attività.ROTARY CLUB ROMA EURore 20 - Visita del Governatore - Hotel Aran Mantegna.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTore 20.30 - Conviviale al Parco dei Principi (via Frescobaldi,5). Luigi Frati, rettore della Sapienza, affronterà il tema: “Chesarà dell’Università”.ROTARY CLUB ROMA PRATIore 20.30 - Conviviale all’Hotel Leonardo da Vinci in via deiGracchi 324 - Stefano Buttò terrà una relazione sul tema “AVIP(AIDS Vaccine Integrated Project) una speranza per il futuro”.ROTARY CLUB ROMA SUDore 20.30 - Conviviale interclub con il R.C. Roma <strong>Nord</strong> - Consegnadel Premio giuridico “Alberto Pugliese”. Hotel Ambasciatoriin via Veneto 62.ROTARY CLUB SASSARIore 20 - Riunione non conviviale al Villino Ricci. Mario Atzoriparlerà su “La carriera universitaria nell’attuale ordinamento”.16 ottobre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB ROMA NORD ESTGita culturale: “Sulmona… Non solo confetti!”ROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 20.30 - Conviviale all’Hotel Bernini Bristol. Enrico Ferrone(Alenia Spazio) parlerà sul tema: “Quarant’anni fa arrivammosulla Luna”.17 ottobre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2080Seminario DistrettualeROTARY CLUB OZIERIore 11 - “Giornata ippica rotariana” - Interclub regionale deiContributi per la creazione e il miglioramento dell’immagine pubblica del <strong>Rotary</strong>Roma, <strong>sabato</strong> 17 ottobre <strong>2009</strong>Regione Lazio - sala Tevere - via Cristoforo Colombo, 21209.30-10.00 Onore alle bandiereSaluti autoritàApertura dei lavoriProgrammaLuciano Di Martino, Governatore distrettuale10.00-10.40 L’etica della comunicazione e la Michele Sorice, Cattedra di Sociologia deisocietà modernaprocessi culturali e comunicativiUniversità LUISS Guido Carli10.40-11.00 Pausa caffè11.00-11.20 La comunicazione nel <strong>Rotary</strong> Tony Lico, responsabile distrettualeper le Pubbliche Relazioni11.20-11.40 Voce del <strong>Rotary</strong> e iniziative editoriali Mauro Manunza, addetto stampa Governatore11.40-12.00 Il <strong>Rotary</strong> e le strategie di comunicazione Giampiero Gamaleri, presidente Relazioniintegrata per l’immagine pubblicacon stampa, radio e televisione12.00-12.20 Le nuove tecnologie per il miglioramento Luciano Russi, presidente Rapportidella comunicazione tra i club, il distretto e i soci con Università e istituti di istruzione12.20-12.50 Interazione con la sala Luciano Di Martino - Tony LicoInterventi preordinati, dibattito12.50-13.00 Considerazioni conclusive Luciano Di MartinoLa partecipazione al seminario sarà gratuita e aperta a tutti i rotarianiPer ulteriori informazioni organizzative rivolgersi a:• Tony Lico, Responsabile distrettuale per le Pubbliche Relazioni - e.mail ilico@fastwebnet.it• Segreteria distretto 2080: e.mail segreteria@rotary2080.orgFORUM DISTRETTUALE IMMAGINE PUBBLICARoma - vedi programma a fondo paginaclub della Sardegna nell’ambito del progetto di rilancio dell’ippodromodi Chilivani (lungo la statale Ozieri-Sassari). Tra leprime adesioni, quella del R.C. Iglesias, che ha sponsorizzatouna corsa. Seguirà una conviviale all’interno dell’ippodromo.18 ottobre <strong>2009</strong> - domenicaROTARY CLUB ROMA PALATINOore 9.45 -Visita del Planetarium e del Museo Astronomico, consuccessivo pranzo sociale. Piazzale Giovanni Agnelli10 (in collaborazionecon Il Cenacolo dei Viaggiatori).<strong>19</strong> ottobre <strong>2009</strong> - lunedìVISITA DEL PRESIDENTE DEL ROTARY INTERNAZIONALEJOHN KENNYAL DISTRETTO 2080 RIA Roma dal <strong>19</strong> al 22 ottobre• lunedì <strong>19</strong> ottobre -sera - arrivo a Roma.• martedì 20 ottobre- sera - incontro coni rotariani del Distretto2080- ConvivialeInterclub delDistretto sostitutivadelle riunioni del<strong>Club</strong>.• mercoledì 21 ottobre- mattina – udienzacon il Santo Padre;sera incontrocon il Sindaco di Romae cocktail alla“Terazza Caffarelli”con le autorità rotariane nazionali.Durante il soggiorno il presidente e la consorte verrannoaccompagnati in alcuni dei luoghi più caratteristici dellaCapitale.26 ottobre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB QUARTU SANT’ELENAVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale al circolo degli Esteri - lungotevere AcquaAcetosa 42 - Franco Pavoncello, rettore della John Cabot University,parlerà sul tema “Gestire un’università di matrice americanaa Roma”.ROTARY CLUB ROMA ESTore 20.30 - Riunione familiare. Tema: “Corsi e ricorsi storici:la storia per capire il passato e condividere il futuro”. Ospiti:Giovanni Minoli, Roberto Olla e Francesco Cardini. Coordinatore:il socio Roberto Giacobbo - Hotel St. Regis Grand in viaV. E. Orlando 3.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 20 - Conviviale all’Hotel Parco dei Principi in via Frescobaldi- Gianfranco Sviderscoschi presenterà il suo ultimo libroe parlerà sul tema:”Ricordando Karol: l’eredità lasciata da GiovanniPaolo II a Benedetto XVI”.ROTARY CLUB SUBIACOInterclub con il R. C. Tivoli e R. C. Napoli con visita a VillaAdriana.27 ottobre <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB APRILIA-CISTERNAConviviale con familiari e ospiti all’Hotel Enea di Aprilia. GiulianaTraversari intratterrà sul tema: “Perché scrivere? Perstar bene, per allegria… Decodificazione dei segreti di un racconto”.ROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Visita del Governatore, che sarà accompagnatodall’assistente Gian Paolo Ritossa e dal segretario Enrico Vassena.Convento di San Giuseppe.ROTARY CLUB CAGLIARI ESTore 20 - Hotel Mediterraneo: Gianclaudio Sagredin illustrerà“Il modello organizzativo di Toyota: il toyotismo”.ROTARY CLUB CARBONIAore 20.30 - Conviviale. Pietro Soru parlerà su “L’amicizia nel<strong>Rotary</strong>, rapporti intersociali di collaborazione nel «Servire aldi sopra del proprio interesse personale»”.ROTARY CLUB ROMAOre 20.15 - Conviviale all’Hotel Excelsior. Michele Sorice dellaLUISS parlerà su “Come è cambiata l’Italia negli ultimi 50anni - Statistiche e consumi culturali”.ROTARY CLUB ROMA MONTEMARIOore 20.30 - Conviviale in interclub all’Hotel Ambasciatori conR.C. Roma Aeroporto Leonardo da Vinci e R.C. Roma ForoItalico. Maurizio Leo parlerà su “Il futuro del sistema fiscaleitaliano”.ROTARY CLUB ROMA NORDore 20.30 - Conviviale all’Hotel de la Ville con Massimo Mastrorilli.28 ottobre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Marisa Barrocu terrà una conversazione sulla immigrazioneclandestina in Sardegna.ROTARY CLUB ROMA SUD OVESTore 20 - Conviviale all’Hotel de la Ville. Norberto Gonzalesparlerà di “Famiglia, educazione e mass media”.29 ottobre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB CAGLIARIore 20.30 - Paolo Marcias relazionerà su “Militari inglesi sepoltiin Sardegna”. Parteciperanno l’addetto militare e il consolebritannici.ROTARY CLUB ROMA EURore 20 - Conviviale all´Hotel Aran Mantegna - Lirio Conti, coordinatoreufficio GIP Tribunale di Gela, parlerà sul tema: “Strumentieconomici di contrasto alla criminalità organizzata”.ROTARY CLUB ROMA PRATIAttività esterna: visita alla mostra su Leonardo. Seguirà lacena.


42 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 43ROTARY CLUB ROMA SUDore 20.30 - Conviviale familiare - Hotel Ambasciatori - Via Veneto62.ROTARY CLUB ROMA SUD ESTViaggio culturale in Veneto dal 29 ottobre al 1° novembre. “Leville palladiane e i vini del Veneto: da Vicenza a Maser, dall’Amaroneal Prosecco”.ROTARY CLUB SASSARIore 20 - Riunione non conviviale presso il Villino Ricci. PierLuigi Paglietti parlerà su “I trasporti marittimi nel nord Sardegna:problemi e prospettive”.ROTARY CLUB VITERBO CIMINIAVisita del Governatore.30 ottobre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB BOLSENAVisita del Governatore.ROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Festa d’autunno. Manifestazione inserita nei programmia favore della Fondazione <strong>Rotary</strong>.ROTARY CLUB POMEZIA-LAVINIUMore 20.30 - Conviviale familiare all’Hotel Enea di Pomezia -Damiano Avanzato, membro del Consiglio ricerca agricola econsulente FAO, parlerà sul tema “La sessualità delle piante”.2 novembre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore <strong>19</strong> - S. Messa in memoria dei parenti dei soci e dei rotarianidefunti.ROTARY CLUB ROMA ESTRiunione annullata e sostituita dalla S. Messa per i defunti del<strong>Club</strong>.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTCommemorazione dei defunti nella chiesa di Sant’Agnese.3 novembre <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 21 - Serata teatrale: “I dolori del giovane Wertmuller”, diMassimo Wertmuller - Sala Umberto - via delle Mercede.ROTARY CLUB ROMA MONTEMARIOore 20.30 - Conviviale. Roberto Spingardi relazionerà sul tema“Attrazione degli investimenti e supporto alle imprese: comeuscire dalla crisi”.ROTARY CLUB ROMA NORDMessa in ricordo dei Soci Rotariani defunti, luogo da definire.ROTARY CLUB SANLURI MEDIO CAMPIDANOVisita del Governatore.ROTARY CLUB SASSARIore <strong>19</strong> - presso la chiesa San Giacomo messa, celebrata da SalvatoreSimula, per ricordare i nostri amici defunti.4 novembre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Gavino Sale parlerà su “L’indipendentismo e lasua sostenibilità: non folklore, utopia o sogno”.5 novembre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB MACOMERVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMAore <strong>19</strong> - Paolo Montarsolo: un grande interprete dell’operabuffa. Luogo da definire.ROTARY CLUB ROMA EURore 13 - Hotel Aran Mantegna - Incontro con Ezio Rivella cheparlerà di “Enologia di qualità”.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTore 13.30 - Conviviale diurna al Parco dei Principi: “Parliamodi Noi tra di Noi”.ROTARY CLUB ROMA PRATIore 20.30 - Conviviale all’Hotel Leonardo da Vinci di via deiGracchi 324 - Il socio Luigi De Ficchy terrà una relazione sultema: “Sicurezza e legalità a Roma e nel Lazio”.ROTARY CLUB ROMA SUDore 13.15 - Conviviale - “Arrivano i nostri…giovani”. HotelAmbasciatori - Via Veneto 62 - 00187 Roma.ROTARY CLUB SASSARIore 13.30 - conviviale presso il ristorante “L’Antica Posta”.6 novembre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB IGLESIASore 20 - Conviviale “elettorale” all’Hotel Artu (piazza Sella15). Durante la serata saranno eletti il presidente 2011-2012 eil Consiglio direttivo 2010-2011.ROTARY CLUB ORISTANOVisita del Governatore.ROTARY CLUB OZIERIore 20.30 - Conviviale “al caminetto”. Conversazione su untema professionale.ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 20.30 - Familiare al Country <strong>Club</strong> Castel Gandolfo. DarioTrevese parlerà su “<strong>2009</strong> anno internazionale dell’astronomia:da Galileo ai telescopi spaziali”.ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20 - Serata all’Arciliuto (piazza Monte Vecchio 5) in interclubcon Il Cenacolo dei Viaggiatori. Cena e spettacolo musicale:“Fantasie Napoletane”.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOROTARY CLUB ROMA OLGIATAROTARY CLUB ROMA MEDITERRANEOCon la partecipazione della CRI di Roma, l’Ordine dei Medicidi Roma, i 28 RC di Roma, della Regione Lazio, raccolta delsangue nella città di Roma. (la raccolta continuerà il 7 e 8 novembre<strong>2009</strong>).7 novembre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>TEMPIO PAUSANIASEMINARIO DISTRETTUALE DELLAFONDAZIONE ROTARYper l’area Sardegna (vedi programma a pagina 46).ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 9.30 - IX Forum sulla ricerca scientifica e la diffusione dell’innovazionetecnologica: “L’inquinamento atmosferico: costisociali ed economici”.9 novembre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale con Giuseppe Sciarrone, amministratoredelegato NTV Spa, che parlerà sul tema: “Alta velocità e concorrenzanel nuovo trasporto ferroviario” - Circolo degli Esteri- lungotevere Acqua Acetosa 42.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 20.30 - conviviale familiare - Celebrazione del Quinquennaledi ingresso ufficiale del <strong>Club</strong> nel <strong>Rotary</strong> International - HotelThe Duke - Via Archimede 69 - Roma.ROTARY CLUB ROMA ESTore 20.30 - Visita del Governatore. Hotel St. Regis Grand -Via V. E. Orlando, 3.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 20.30 - Conviviale interclub con il R.C. Roma Montemariosul tema:”Roma generosa, dispensatrice di cultura e di sangue.Prima Maratona: corri, corri, corri, arriva primo, donail sangue per TE”. Premiazioni. Hotel Parco dei Principi - viaG. Frescobaldi n.2 Roma.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTore 20.30 - Conviviale al Parco dei Principi (via Frescobaldi,5). Antonio Caprarica parlerà della sua attività di scrittore e isuoi libri.10 novembre <strong>2009</strong> - martedìCONCERTO “ROMA DÀ LA PAPPAore 18.30 - ManifestazionedelDistretto 2080con il patrociniodel Comunedi Roma all’AuditoriumParcodella Musica diRoma. Concertodella JuniorOrchestra dell’AccademiadiSanta Cecilia perraccolta fondi afavore dell’associazione“Salvabebè-Salvamamme”.ROTARY CLUB APRILIA - CISTERNAore 20.30 - Assemblea elezione presidente 2011/2012 e consigliodirettivo 2010/2011. Hotel Enea, Via del Commercio n. 5-04011 Aprilia.ROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Riunione semiconviviale Manuela Badiali terrà unaconversazione su tema “I trapianti di midollo: quali prospettiveper la Sardegna”. Convento di San Giuseppe.ROTARY CLUB CARBONIAore 20.30 - Conviviale. Giovanni Porro parlerà su “Informazionerotariana”.ROTARY CLUB ROMAore 10 - Visita al Palazzo della Sacra Rota.11 novembre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Mauro Dadea parlerà su “La necropoli punico-romanadi Bonaria”.ROTARY CLUB COLLEFERROVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA SUDore 20,30 - Conviviale interclub con il R.C. Roma Mediterraneoe il R.C. Roma <strong>Nord</strong>. Relatore: Giovanni Maria Flick -Hotel Parco dei Principi in via Frescobaldi.ROTARY CLUB ROMA SUD OVESTore 20 - Conviviale all’Hotel de la Ville. Giuseppe Sacco parleràsu “Le rivoluzioni dei coniugi Obama”.12 novembre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB ROMA EURore 20 - Conviviale all´Hotel Aran Mantegna. Aldo Cosentinoparlerà su “Ambiente e territorio le riserve naturali”.ROTARY CLUB ROMA OLGIATAVisita del Governatore.ROTARY CLUB SASSARIore 20 - conferenza di Zannino Conoci su “L’industria manifatturieraoggi” - Villino Ricci.13 novembre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB POMEZIA-LAVINIUMore 20.30- Visita del Governatore. Hotel Enea in via del Mare83.ROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 13.30 - Forum Commissione Fondazione <strong>Rotary</strong>. HotelBernini Bristol.14 novembre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROMASEMINARIO DISTRETTUALE DELLAFONDAZIONE ROTARY per l’area di Roma-Lazio(vedi programma a pagina 46).


44 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 4515 novembre <strong>2009</strong> - domenicaROTARY CLUB ROMA PRATIVisita guidata al Palazzo del Quirinale.16 novembre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale al circolo degli Esteri - lungotevere AcquaAcetosa 42 - Il “sondaggista” Nicola Piepoli parlerà sul tema:“Come avere successo nella vita”.ROTARY CLUB ROMA ESTore 20.30 - Riunione conviviale: festeggiamenti per i 50 annirotariani del PDG Aldo Ferretti - Hotel St. Regis Grand invia V. E. Orlando 3.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 20 - Convivialein interclub con R.C. Roma Montemario.Adolfo Urso, Aurelio Regina e Beniamino Quintieri parlerannodi “Shangai 2010, opportunità storica per le imprese di Romae del Lazio”.ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20 - Conviviale con Alberto Cecchini, Past District Governor.Hotel Jolly in via dei Gracchi.17 novembre <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Riunione semiconviviale al convento di San Giuseppe.Aldo De Montis, presidente della Commissione per laFondazione <strong>Rotary</strong>, terrà una conversazione sul tema: “Il futurodella RF dal 2010”.ROTARY CLUB ROMAore 13.15 - Circolo Ufficiali - Tema: un aggiornamento sui programmidella Fondazione <strong>Rotary</strong>.ROTARY CLUB ROMA NORDore 20.30 - Conviviale all’Hotel de la Ville con Simona PianeseLongo sul tema dell’alfabetizzazione.ROTARY CLUB SASSARI NORDVisita del Governatore.18 novembre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB SASSARI SILKIVisita del Governatore.<strong>19</strong> novembre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 20.30 - Conviviale al Country <strong>Club</strong> Castel Gandolfo. MarinaCioncoloni parlerà di “Contrasto al riciclaggio: attualità normativa”.ROTARY CLUB ROMA EURInterclub con R.C. Roma Prati presso l´Hotel NH Leonardo DaVinci.ROTARY CLUB ROMA SUDore 13.15 - Conviviale - Arrivano i nostri…Giovani. Hotel Ambasciatori- Via Veneto 62 - 00187 Roma.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOROTARY CLUB ROMA PRATIROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 20.30 - Conviviale interclub. Relatore: Mordechay Lewy,ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede. Hotel Leonardoda Vinci in via dei Gracchi 324.ROTARY CLUB SASSARIore 20.30 - Visita del Governatore presso il ristorante White& Green.20 novembre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB NUOROVisita del Governatore.21 novembre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY CLUB IGLESIASore 20 - Visita del Governatore presso l’Hotel Artu in piazzaSella.ROTARY CLUB OZIERIore 20.30 - Conferenza pubblica nel chiostro di San Francescosulla poliomelite e il programma di eradicazione svolto dal<strong>Rotary</strong> International. Relatore il Magnifico rettore EmeritoProf. Maida. A seguire: conviviale familiare al ristorante Terradoro.23 novembre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale al circolo degli Esteri - lungotevere AcquaAcetosa 42 - Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente,parlerà sul tema: “Sviluppo sostenibile e infrastrutture”.ROTARY CLUB ROMA ESTore 20.30 - Riunione interclub con RC Rieti all’insegna delle“donne eccellenti”. Ospite: Bice Biagi intervistata da DanielaMiniucchi (R.C. Rieti) - Hotel St. Regis Grand in via V. E. Orlando.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 20 - Visita del Governatore. Hotel Felix di viale Gorizia(angolo via Nomentana).ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20.30 - Caminetto a casa della socia Laura Capuzzo Dolcetta.24 novembre <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB APRILIA - CISTERNAore 20.30 - Conviviale con familiari e ospiti. Magìa e splendoredei tappeti persiani, raccontati del perito Rahimi Hamid Reza.Hotel Enea di Aprilia.ROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Riunione semiconviviale nel convento di San Giuseppe.Alessandra Agus terrà una conversazione sul tema “ Iproverbi sardi nel Campidano”.ROTARY CLUB ROMAore 20.15 - Conviviale all’Hotel Excelsior. “Telethon <strong>2009</strong> e ilfinanziamento della ricerca medica”: un intervento del condirettoredell’organizzazione Angelo Maramai.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 21 - Serata teatrale: “Tutto quello che le donne (non) dicono”di Francesca Reggiani - Teatro Sala Umberto in via dellaMercede.ROTARY ROMA NORDore 20.30 - Visita del Governatore - Hotel de la Ville in via Sistina.25 novembre <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Romano Andrissi fornirà aggiornamenti sulla Fondazione<strong>Rotary</strong>.ROTARY CLUB ROMA CASSIAore 9 - Forum interclub con il R.C. Roma Foro Italico suiBambini nell’ombra, organizzato in collaborazione con la Comunitàdi Sant’Egidio - Sala del Giubileo dell’università LUM-SA, in via di Porta Castello 44.26 novembre <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB CAGLIARIIl club festeggia i 60 anni dalla fondazione.ROTARY CLUB CIVITAVECCHIAore 20.30 - Conviviale familiare presso il Sunbay Park Hotel- Il socio Luciano Mocci parlerà di “Curiosità su Roma Antica”.ROTARY CLUB ROMA EURore 20 - Conviviale all’Hotel Aran Mantegna. Margherita Amarelliparlerà di “Sviluppo di una impresa familiare”.ROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 20.30 - Conviviale all’Hotel Bernini Bristol. Vittorio Rosatodel Centro ricerche ENEA della Casaccia, parlerà su “L’architetturadella complessità”.ROTARY CLUB SASSARIore 20 - conferenza di Luigi Salis, Giuseppe Sgarella. SilvanoMarcolongo e Zannino Conoci su “La professione dell’imprenditore”- Villino Ricci.27 novembre <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB DORGALIVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTGita a Londra dal 27 al 29 novembre.28 novembre <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY CLUB OGLIASTRAVisita del Governatore.30 novembre <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA ESTore 18.30 - Riunione interclub all’Hotel St. Regis Grand in viaV. E. Orlando con R.C. Roma, R.C. Roma <strong>Nord</strong>-Est, R.C.Roma Ovest, R.C. Roma Sud. Tema: “Esiste ancora il Madein Italy?”. Ospiti: Nerio Alessandri, Lorenzo Buccellati, LucaCordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Alberta Ferretti,Massimiliano Fuksas, Luisa Todini e Umberto Vattani. CoordinaPaola Cacianti, inviato speciale moda del Tg1. A seguire conviviale.ROTARY CLUB ROMA TIRRENOVisita del Governatore.1 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Assemblea dei soci: elezioni del presidente 2011-2012 e del Consiglio direttivo. 2010 - 2011. Convento di SanGiuseppe.ROTARY CLUB ROMAore 10.15 - Visita al Museo Montemartini.ROTARY CLUB ROMA CASALPALOCCOVisita del Governatore.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 20.30 - Assemblea dei soci: elezioni del presidente 2011-2012 e del Consiglio direttivo 2010-2011- Hotel The Duke in viaArchimede 69.ROTARY CLUB ROMA MEDITERRANEOROTARY CLUB ROMA MONTE MARIOROTARY CLUB ROMA NORDROTARY CLUB ROMA OVESTROTARY CLUB ROMA SUD OVESTore 20.30 - Conviviale interclub al Hotel de la Ville di via Sistina- Ospite il presidente del Senato, Renato Schifani.2 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY ALBANO ALBALONGAVisita del Governatore.3 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB ROMA NORD OVESTore 20.30 - Conviviale al Parco dei Principi (via Frescobaldi,5). Alessandro Cortese De Bosis parlerà su: “Sono entrati a Roma.Dai galli di Brenno agli americani di Clark”.ROTARY CLUB ROMA PRATIore 20.30 - Conviviale all’Hotel Leonardo da Vinci - CarloRossella parlerà sul tema: “Vodka, superalcolici e socialismoreale”.ROTARY CLUB SASSARIore 13.30 - riunione conviviale presso il ristorante L’AnticaPosta.4 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB OZIERIore 20.30 - Conviviale “al caminetto” per elezione del Consigliodirettivo 2010-2011.ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIViaggio ad Antibes per Interclub con Antibes Antipolis, BredaAA, Abington Vesper dal 4 al 7 <strong>dicembre</strong>.


46 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYVOCE del ROTARY ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 47ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2080Seminario Distrettuale Fondazione <strong>Rotary</strong> per la Sardegna10.00-10.30 Onore alle bandiereSaluti autoritàApertura dei lavoriTempio Pausania, <strong>sabato</strong> 7 novembre <strong>2009</strong>Centro Convegni AGRIS - via OschiriProgrammaLuciano Di Martino, Governatore distrettuale10.30-10.50 Il piano di visione futura: perché, come, quando Roberto Scambelluri,Governatore distrettuale eletto10.50-11.10 Il Distretto Pilota: tre anni di esperienza e studio Silvio Piccioni, coordinatorecommissione Fondazione <strong>Rotary</strong>11.10-11.30 Pausa caffè11.30-11.50 Operazione Polio Plus: stato dell’arte Pietro Gessa,commissione Polio Plus Fondazione <strong>Rotary</strong>11.50-12.10 Raccolta fondi Giovanni Barrocu, presidente raccolta fondi -fondo permanente12.10-12.50 Interazione con la sala Luciano Di MartinoInterventi preordinati e dibattito12.50-13.00 Considerazioni conclusive Luciano Di Martino<strong>Club</strong> organizzatore: R.C. TEMPIO PAUSANIAPer ulteriori informazioni organizzative potete rivolgervi alpresidente: Salvina Deiana - tel. 079631212 - cell. 335640<strong>19</strong>82 - e.mail zirtempio@tiscali.itsegretario: Roberto Vittorio Carbini - tel. 079633258 - cell. 3339575301 - e.mail studiocarbini@tiscali.it10.00-10.30 Onore alle bandiereSaluti autoritàApertura dei lavori––––––––––––Seminario Distrettuale Fondazione <strong>Rotary</strong> per il LazioRoma, <strong>sabato</strong> 14 novembre <strong>2009</strong>Hotel Excelsior - via Vittorio Veneto, 125ProgrammaLuciano Di Martino, Governatore distrettuale10.30-10.50 Il piano di visione futura: perché, come, quando Roberto Scambelluri,Governatore distrettuale eletto10.50-11.10 Il Distretto Pilota: tre anni di esperienza e studio Silvio Piccioni, Coordinatorecommissione Fondazione <strong>Rotary</strong>11.10-11.30 Pausa caffè11.30-11.50 Operazione Polio Plus: stato dell’arte Gianluca Fonsi,presidente Polio Plus Fondazione <strong>Rotary</strong>11.50-12.10 Raccolta fondi Domenico Apolloni, presidente raccolta fondi -fondo annuale12.10-12.50 Interazione con la sala Luciano Di MartinoInterventi preordinati e dibattito12.50-13.00 Considerazioni conclusive Luciano Di Martino<strong>Club</strong> organizzatore: R.C. ROMAPer ulteriori informazioni organizzative potete rivolgervi alpresidente: Giancarlo Moretto - tel. 0632266797 - cell. 335606588 - e.mail giancarlo.moretto@tin.itsegretario: Gabriella Visco Lubrano - tel. 0630890621 - cell. 3392274754 - e.mail gabriella.viscolubrano@tin.it––––––––––––La partecipazione ai lavori è gratuita.Sarà particolarmente gradita la partecipazione dei Presidenti eletti per l’anno 2010/11 e dei nuovi soci.ROTARY CLUB ROMA ESTore 18 - Visita al Villaggio SOS. Partenza con pullmino da viaNedo Nadi.ROTARY CLUB ROMA SUDViaggio a Londra dal 4 all’8 <strong>dicembre</strong>.ROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 13.30 - Assemblea dei soci: elezioni del presidente 2011-2012 e del Consiglio direttivo 2010-2011 - Hotel Bernini Bristol.9 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 20 - Assemblea dei soci: elezioni del presidente 2011-2012e del Consiglio direttivo 2010 - 2011 - Hotel Felix in viale Gorizia.10 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB CIVITAVECCHIAore <strong>19</strong> - Assemblea dei soci in sede (via Dalmazia 7): elezionedel presidente 2011/2012 e del Consiglio direttivo 2010/2011.ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 20.30 - Caminetto.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 21 - Serata teatrale: “Metti in salvo il tesoretto” di GianricoTedeschi -Teatro Sala Umberto in via della Mercede.11 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB OZIERIore 20.30 - Conviviale con conversazione su un tema professionale.Ristorante Terradoro lungo la statale Ozieri-Sassari.12 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 13 - Conviviale familiare diurna con la partecipazione anchedei piccoli in occasione del mese dedicato alla famiglia perlo scambio degli auguri natalizi - Hotel The Duke in via Archimede69.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 18 - Concerto di Natale. Organizza il maestro Alvaro Vatri,con il Nuovo Coro Rotariano.13 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - domenicaROTARY CLUB ROMA PRATIore 20.30 - Visita guidata ai sotterranei di San Clemente.14 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA CASSIAore 20 - Conviviale per gli auguri di Natale al circolo degli Esteri- lungotevere Acqua Acetosa 42.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOSanta Messa natalizia (anche in ricordo di Maria Chiara Fioretti).Orario e chiesa da definire.ROTARY CLUB ROMA ESTore 20 - Riunione conviviale familiare per lo scambio degli auguridi Natale. Hotel St. Regis Grand - via V. E. Orlando 3.ROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOore 18 - 20 - Conviviale con concerto e festa degli auguri. Chiesae locale da decidere.ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20 - Conviviale al Jolly Hotel di via dei Gracchi. AntonioAntonellis parlerà su “ Spina bifida, un progetto per alleviarela malattia”.15 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Riunione semiconviviale. Secondo appuntamentodella rubrica dedicata ai soci: “I soci si raccontano. - Fatti e curiosità”.Convento di San Giuseppe.ROTARY CLUB ROMAore 20.15 - Serata di Natale. Hotel Excelsior.ROTARY CLUB ROMA NORDConviviale degli Auguri di Natale, luogo da definire.16 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - mercoledìROTARY CLUB CAGLIARI SUDore 20.30 - Cena d’auguri per Natale.ROTARY CLUB ROMA SUD OVESTFesta degli auguri a palazzo Brancaccio.17 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - giovedìROTARY CLUB CIVITAVECCHIAore 20.30 - Conviviale familiare per gli auguri di Natale. Pressoil Sunbay Park Hotel.ROTARY CLUB ROMA NORD OVESTore 20.30 - Conviviale al Parco dei Principi (via Frescobaldi,5). Festa degli auguri.ROTARY CLUB ROMA PRATIore 20.30 - Serata Conviviale - Festa degli Auguri. NH HotelLeonardo da Vinci in via dei Gracchi, 324.18 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - venerdìROTARY CLUB APRILIA - CISTERNAore 20.30 - Festa degli auguri. Hotel Enea di Aprilia.ROTARY CLUB CARBONIAore 20.30 - Conviviale per la festa degli auguri.ROTARY CLUB OZIERIore 20.30 - Riunione degli auguri. Conviviale familiare pressoil ristorante Terradoro.


48 ottobre <strong>2009</strong> • n. 66 VOCE del ROTARYROTARY CLUB POMEZIA-LAVINIUMore 20.30 - Conviviale familiare. Auguri di Natale. Raccoltafondi a favore della Fondazione <strong>Rotary</strong>. Hotel Enea di Pomezia.ROTARY CLUB ROMA CASTELLI ROMANIore 20.30 - Serata degli auguri.ROTARY CLUB ROMA SUD ESTore 20 - Festa per gli auguri di Natale. Hotel Bernini Bristol.<strong>19</strong> <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - <strong>sabato</strong>ROTARY CLUB CARBONIAore 16 - Progetto solidarietà: confezionamento dei pacchi dononatalizi nello stabilimento di Giovanni Porro a “Sa Stoia”di Iglesias.ROTARY CLUB IGLESIASore 20 - Riunione conviviale con consorti per il tradizionalescambio degli auguri di Natale. Hotel Artu in piazza Sella.ROTARY CLUB SASSARIore 20.30 - Riunione conviviale per la “festa degli auguri”presso il ristorante White & Green.20 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - domenicaROTARY CLUB ROMA SUDore 20 - Conviviale familiare per lo scambio degli auguri di Natale.Reale Circolo Canottieri Tevere Remo - lungotevere in Augusta28.21 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - lunedìROTARY CLUB ROMA FORO ITALICOS. Messa - Cena conviviale.ROTARY CLUB ROMA PALATINOore 20 - Serata degli Auguri. Holly Hotel - Via dei Gracchi.22 <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong> - martedìROTARY CLUB CAGLIARI ANFITEATROore 20.30 - Cena degli Auguri. Convento di San Giuseppe.ROTARY CLUB ROMA CENTENARIOore 21 - Serata teatrale: “Ben Hur” di Giovanni Clementi - SalaUmberto - via della Mercede.I CLUB SONO PREGATI DI INVIARELE PROPRIE COMUNICAZIONIPER LA “AGENDA ROTARIANA” Agiuseppe.ibrido@courtesytravel.itCollaborazione tra <strong>Rotary</strong> e GoogleIl <strong>Rotary</strong> ha stretto una collaborazione con Google per offriregratuitamente, online, quasi cent’anni della rivistaThe Rotarian.Tutti i numeri della rivista dal <strong>19</strong>59 al 2008, a colori e conscansione intera, sono disponibili tramite Google Books, contutti gli altri numeri disponibili a breve. Si può accedere alsito visitando il web RI di The Rotarian.Gli utenti potranno scegliere da una galleria che comprendetutti i numeri organizzati per decenni, oppure cliccandosu Search all issues per eseguire la ricerca nell’interocatalogo, sia di parole che di intere frasi.Questa collaborazione fa parte di un’iniziativa voluta perrendere più accessibili le risorse storiche del <strong>Rotary</strong> ai soci di tutto il mondo.“Google sta facendo tutto lo scanning e sta creando tutti gli indici del materiale da ricercare, senza alcun costoper il <strong>Rotary</strong>”, ha dichiarato soddisfatta Stephanie Giordano, archivista del <strong>Rotary</strong> International.Alla termine dello scanning e del caricamento di tutti i 1.100 numeri della rivista da parte di Google, sarannodisponibili oltre 72.000 pagine. Il primo numero della rivista risale a gennaio <strong>19</strong>11, quando il periodico si chiamavaancora The National Rotarian.Alcuni numeri di particolare interesse includono l’edizione del <strong>dicembre</strong> <strong>19</strong>79, con un articolo sul primo progettodi immunizzazione contro la polio da parte del <strong>Rotary</strong>; il numero di febbraio 2005 era stato dedicato alcentenario, mentre i numeri a partire dagli inizi degli anni Ottanta parlavano dell’ammissione delle donne nellefile del <strong>Rotary</strong>.Per dare un’occhiata alla storia della rivista e per avere un’idea dei numeri precedenti, si può visitare la galleriadelle foto: The Rotarian nel tempo.BUONO A SAPERSI ….Utilità, Convenzioni, Agevolazioni: gli indirizzi utili per i rotariani e nonSANITÀVia Bertoloni 34 - 00<strong>19</strong>7 ROMAServizi Medici h 24Tel. 06 802201Guardia Medica: cardiologica,ginecologica;Reperibilità specialisticaTerapia IntensivaCentro cuore - Trauma CenterTraumatologia dello sportOstetricia e GinecologiaPoliambulatorio specialisticoEsami di laboratorioDiagnostica per immaginiAssistenza domiciliareCOSMETICIALMA DIVISION SrlVia del Boschetto, 600184 ROMATel. +39 06 48906712349 2353206Fax 06 48071127nunzio.prestigiacomo@almadivision.comcosmetici di alta qualità formulatidal Dr. Dov KLEINPresidente della A.M.C.A. -Advanced Medical CosmeticAcademy di Tel Aviv - IsraeleContatto:Dr. Nunzio PRESTIGIACOMOTRADUZIONIMultilingual SolutionsTraduzioni tecniche, scientifiche,legali, commercialiLocalizzazione software e siti webda e verso tutte le lingueSpecializzazioni: industriabiomedicale/farmaceutica, macchinari,IT/telecomunicazioni, energia, automotive,elettronica, diritto ed economiaSedi in: Italia, Spagna e FinlandiaCertificati EN 15038Tel. +39 0535 22650lorenzo.ganzerli@it.arancho.comwww.arancho.comOGGETTISTICASIMONETTI ceramicheVillaggio Artigiano,64041 Castelli TETel. +39 086<strong>19</strong>79493- Fax 086<strong>19</strong>70726info@ceramichesimonetti.itsimone.s@ceramichesimonetti.itwww.ceramichesimonetti.itProduzione ceramiche artistichedecorate a mano, coppe, vasi, trofei,con processi di lavorazionecontrollati e certificati ‘ISO 9001.Contatto:Sig. Simone SIMONETTICOMUNICAZIONEPREVIDIPREVIDIVia del Fontanile Nuovo, 3200135 ROMATel. 06 30818716 - 347 3082957info@previdionline.comwww.previdionline.comForniture per <strong>Club</strong> <strong>Rotary</strong>InnerWheel, RotaractDistintivi, spille, cravatte, ombrelli,gemelli, Guidoncini, Bandiere,Forniture per congressiContatto: Sig.ra Paola PREVIDIVIAGGIIL CENACOLODEI VIAGGIATORIviaggi a tema e virtuali,visite guidate, gite,serate a temavia Ercole Pasquali 300161 ROMATel. 06 44234698Fax 06 44233692direzione@courtesytravel.itPer conoscere ROMAcome non l’avete mai vistaContatto:Dr. Giuseppe IBRIDORC Roma PalatinoANTIVIRUS per PCKaspersky Lab Italia SrlVia Francesco Benaglia, 1300146 ROMAAssistenza TecnicaN. 800.913533sales@it.kaspersky.comwww.kaspersky.com/itProdotti AntivirusKAV e KIS <strong>2009</strong>Protezione base e protezioneavanzata, il meglio per proteggereil pc dagli attacchi esterni!Nei migliori negozi di informaticaPUBBLICITÀLA VOCE DEL ROTARYSviluppo & MarketingVia C. 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