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Fascicolo didattico - Centro on line Storia e Cultura dell'Industria

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Le f<strong>on</strong>ti e il loro uso nella ricercaLe f<strong>on</strong>ti per racc<strong>on</strong>tare la storia della città, del lavoro, dello sviluppo industriale tra Ottocento e Novecento, s<strong>on</strong>o plurime ediversificate. Un approccio multidisciplinare, come quello offerto nel percorso <str<strong>on</strong>g>didattico</str<strong>on</strong>g> presentato, permette di avere unosguardo complesso e articolato delle storie che prendiamo in c<strong>on</strong>siderazi<strong>on</strong>e. Nella nostra città abbiamo a disposizi<strong>on</strong>emolti archivi fotografici (istituzi<strong>on</strong>i pubbliche, archivi privati, aziendali) ai quali possiamo attingere, sia per la ricchezza delpatrim<strong>on</strong>io c<strong>on</strong>servato, sia per il bu<strong>on</strong>o stato di c<strong>on</strong>servazi<strong>on</strong>e. Più strumenti di lettura e interpretazi<strong>on</strong>e abbiamo più losguardo può offrire prof<strong>on</strong>dità nuove e talvolta inaspettate.In particolare le f<strong>on</strong>ti visive, fotografiche e filmiche, documentano la complessità e l’ambivalenza dell’evento che vogliamoosservare, anche se talvolta deformano o ampliano il suo significato. La f<strong>on</strong>te fotografica è racc<strong>on</strong>to, narrazi<strong>on</strong>e, rappresentazi<strong>on</strong>e,interpretazi<strong>on</strong>e del reale; la didascalia che talvolta la accompagna può offrire uno sguardo più ampio, così cheil documento assume il valore di f<strong>on</strong>te e di testo, permettendo di leggere il c<strong>on</strong>tenuto, cercare gli indizi, c<strong>on</strong>testualizzarel’evento, interpretare i segni che vuole indicare.L’approccio alla fotografia come f<strong>on</strong>te richiede da parte di chi ne fa uso, allo storico in particolare, una corretta critica dellaf<strong>on</strong>te, riflettendo sull’attendibilità del documento e sulla possibilità di utilizzare quante più immagini si hanno a disposizi<strong>on</strong>e,sulla capacità di c<strong>on</strong>fr<strong>on</strong>tare l’immagine c<strong>on</strong> altre f<strong>on</strong>ti, porre ad essa specifiche domande, studiare i codici di rappresentazi<strong>on</strong>ee autorappresentazi<strong>on</strong>e, e individuare i generi fotografici.Le immagini, sia fisse sia in movimento, ci permett<strong>on</strong>o di stabilire un rapporto tra il racc<strong>on</strong>to della realtà e le tracce cheesse evidenziano. Ci offr<strong>on</strong>o l’opportunità di ric<strong>on</strong>oscere, ric<strong>on</strong>oscerci, dandoci la possibilità di captare la storia individualee collettiva, rappresentand<strong>on</strong>e i segni di mutamento e di c<strong>on</strong>tinuità del passato. Le immagini s<strong>on</strong>o in grado di ricostruire illavoro, lo sviluppo industriale, i luoghi della memoria, le figure di protag<strong>on</strong>isti o semplici lavoratori che insieme, e da puntidi vista differenti, hanno c<strong>on</strong>tribuito a realizzare quella storia. <strong>Storia</strong>, identità, fattualità e rappresentazi<strong>on</strong>e si intrecciano esosteng<strong>on</strong>o c<strong>on</strong> forza una visi<strong>on</strong>e complessa e articolata, suggellando altresì i tempi della città, segnati da piccoli e grandieventi che l’hanno resa, più di altre, capitale del lavoro e dell’innovazi<strong>on</strong>e in molti settori produttivi.Fotografie di fabbriche, di d<strong>on</strong>ne e uomini al lavoro, rare fotografie di interni di opifici, c<strong>on</strong> le macchine, immagini di lavoratoriin posa, fieri e orgogliosi, di distruzi<strong>on</strong>e provocata dalle bombe nel sec<strong>on</strong>do c<strong>on</strong>flitto m<strong>on</strong>diale, di immigrati dal sud,soli o accompagnati dalla famiglia, che arrivano a Torino c<strong>on</strong> “il treno del sole”, n<strong>on</strong> s<strong>on</strong>o che un parte del ricco corpus diimmagini presentate, che attraversano un secolo e più della storia della nostra città.Le immagini cinematografiche, dietro le storie che racc<strong>on</strong>tano, c<strong>on</strong> il trascorrere del tempo si arricchisc<strong>on</strong>o di un valore ditestim<strong>on</strong>ianza per la loro capacità di tramandare, al di là delle differenti chiavi di lettura.Le f<strong>on</strong>ti di memoria, in particolare le testim<strong>on</strong>ianze orali, di cui presentiamo nel nostro percorso ampi stralci, tratti dainterviste o storie di vita raccolte nel corso degli anni a testim<strong>on</strong>i, uomini e d<strong>on</strong>ne di differenti generazi<strong>on</strong>i, appartenenze regi<strong>on</strong>ali,posizi<strong>on</strong>i lavorative, che hanno vissuto a Torino e nei quartieri presi in c<strong>on</strong>siderazi<strong>on</strong>e, fanno emergere un percors<strong>on</strong>arrativo e di memoria suggestivo e pregnante, denso di notizie, ricordi, aneddoti, carichi di capacità affabulativa, capacidi trasmettere alle generazi<strong>on</strong>i storia e memoria di un passato spesso rimasto in ombra. Dobbiamo inoltre ric<strong>on</strong>oscere che23

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